Rimini IN Magazine 02 2017

Page 1

R I M I N I

Pasquale

BOVE

SCATTI RUGGENTI NUOVE IMPRESE / Arrivano le smart-up FRANCESCO ALUIGI / Il numero perfetto MARCO DE VIVO / Architetto di molecole

N° 2 MARZO/APRILE 2017


DISCOVERY SPORT DARK EDITION

IL BELLO DI UN’AVVENTURA È TORNARE IN CITTÀ PER RACCONTARLA.

DISCOVERY SPORT DARK EDITION: SCEGLI IL FASCINO DELL’EDIZIONE LIMITATA. Con Black Design Pack*, tetto a contrasto Santorini Black, cerchi da 19” e cambio automatico a 9 rapporti con paddle shift e sport mode, Discovery Sport Dark Edition è solo per te e per i veri amanti dell’avventura. Vieni a provarla. Scopri i privilegi riservati ai Soci del Land Rover Club su club.landrover.it

VERNOCCHI.ZERO

Via Circonvallazione Ovest 3, Rimini - 0541 740740 concierge.vernocchirn@landroverdealers.it Strada della Romagna 155, Pesaro - 0721 27520 concierge.vernocchipu@landroverdealers.it vernocchizero.landrover.it Consumi Ciclo Combinato 5,3 l/100 Km. Emissioni CO2 139 g/km. Scopri le soluzioni d’acquisto personalizzate di LAND ROVER FINANCIAL SERVICES. Land Rover consiglia Castrol Edge Professional. Il Black Design Pack comprende: griglia e profilo in Narvik Black, prese d’aria laterali in Narvik Black, calotte degli specchietti retrovisori in Narvik Black, scritta Discovery nera sul cofano e sul portellone posteriore, tetto a contrasto in Santorini Black e cerchi da 19” a 5 razze doppie in Gloss Black. Discovery Sport Dark Edition è disponibile solo in versione TD4 150 CV fino ad esaurimento scorte. *



LAPERLA.COM

RICCIONE VIALE CECCARINI, 29

LaPerla_Rimini_InMagazine_480x320_Aprile.indd Tutte le pagine


17/03/17 09:54


Se l’Intelligenza Artificiale potesse sognare, sognerebbe la nuova Audi A5. Provatela agli Audi Innovative Days.

Con la nuova Audi A5 dotata di Audi Intelligent Assistance, la guida del futuro è già realtà. Abbiamo reso l’automobile un dispositivo intelligente, grazie a sistemi di assistenza alla guida progettati per garantire un’incredibile reattività di fronte agli imprevisti, per innalzare al massimo il livello di sicurezza e per regalare comfort a ogni vostro viaggio, anche nelle condizioni di traffico intenso. Provate Audi Intelligent Assistance agli Audi Innovative Days. Info su audi.it Vi aspettiamo presso il nostro Showroom sabato 8 aprile. Gamma A5. Valori massimi: consumo di carburante (l/100 km): ciclo urbano 9,8 - ciclo extraurbano 5,9 ciclo combinato 7,3; emissioni CO2 (g/km): ciclo combinato 166.

Reggini Concessionaria Audi per la Rep. di San Marino, Rimini e Provincia San Marino - Strada Rovereta, 52 - Tel. 0549 941 005 audi@reggini.it - www.facebook.com/regginicar


Scarica GRATUITAMENTE l’app REGGINI AUTO

www.reggini.it


C

M

Y

CM

MY

CY

MY

K





Delizioso. Veloce. Genuino. Una cosa è la pausa pranzo. Un’altra è la pausa pranzo QP Lunch. Dal lunedì al venerdì, dalle 12:30 alle 14:00 pranzo a buffet a 15 euro con acqua e pane inclusi. Via Chiabrera, 34c 47924 - Rimini T. 0541 393238 info@qplunch.com

Foto: Alessandro Giovanelli

qplunch.com


EDITORIALE

L

La copertina di questo numero di primavera è dedicata a Pasquale Bove, che ha raccolto una selezione del suo archivio fotografico su Rimini e sull’Italia degli anni ’80 e ’90 in un libro presentato al MOMA di New York e a Milano. Segue un focus sulle startup innovative, con Giovanni Casagrande e Giacomo Arcaro (Black Marketing Guru), Alberto Ricci e Marco Spadoni (Ti Porto), Morena e Luana Amadei, Oretta Fabbri e Marco Righetti (Romagna Slow). Abbiamo incontrato inoltre Cecilia Torchiana, Mariagrazia Ghinassi, Veronica Valentini, Alberta Abati, Simona Marziali, Angela Maggioli, Andrea Valeriani, Francesco Aluigi, Raffaella Montanari, Roberto Leardini, Giorgio Galimberti, Federico Cimaroli, Elia Campagna, Marco De Vivo, Daniela Musone, Riccardo Amadei, Davide Schinaia, Eddy Orrizzi, Anna Maria Balli. Andrea Masotti

SOMMARIO

20

14

ANNOTARE

Brevi IN

20

ESSERE

Pasquale Bove

26

INNOVARE

Smart-up

30

REINVENTARE

Maternità & homemade

36

Marco de Vivo

Simona Marziali

54

39

DIPINGERE

RIVIVERE

Daniela Musone

Riminesi nelle Filippine

50

www.inmagazine.it info@inmagazine.it

Collaboratori: Cinzia Bauzone, Maria Luisa Bertiolini, Benedetta Cicognani, Matteo De Angelis, Veronica Frison, Miriam Gori, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Antonella Zaghini. Fotografi: Veronica Bronzetti, Veronica Frison, Riccardo Gallini, Fabrizio Petrangeli.

56

COMPORRE

Riccardo Amadei

58

DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Masotti REDAZIONE CENTRALE: Gianluca Gatta ARTWORK: Lisa Tagliaferri IMPAGINAZIONE: Francesca Fantini UFFICIO COMMERCIALE: Gianluca Braga, Irena Coso COORDINAMENTO REDAZIONE DI RIMINI: Irena Coso STAMPA: Seven Seas Srl - RSM Anno XVII - N. 2 Chiuso per la stampa il 17/03/2017

Yellow Factory

SCOPRIRE

CREARE

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì Tel. 0543.798463 / Fax 0543.774044

ORGANIZZARE

52

36

EDIZIONI IN MAGAZINE S.R.L.

50

RAPPRESENTARE

Davide Schinaia

60

AIUTARE

Eddy Orrizzi

42

GAREGGIARE

Francesco Aluigi

44

ALLENARE Seguici su FB: www.facebook.com/edizioni.inmagazine

Pole Dance

48

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte

ESPORTARE

Roberto Leardini

58 IN MAGAZINE

15


ANNOTARE a cura di Lucia Lombardi

Parola di SCRITTORE Malvéstio RESTYLING SANTARCANGELO Dieci

candeline per la boutique Malvéstio di Matteo Forni e della madre Silvia Lolli, che offrono, nell’accesso al Paese Vecchio di Santarcangelo, un corner di tre vetrine dall’eleganza inconfondibile. Un contenitore dedicato alla moda uomo e donna, sempre aggiornato e alla ricerca continua di prodotti innovativi, eleganti e sportivi, adatti al professionista, con un’aggiornata proposta di abiti da cerimonia, su misura o per particolari esigenze. Alta è l’attenzione anche al casual e allo sportivo, per uno street style giovane e giusto. Per festeggiare questo importante restyling di compleanno, la prima domenica di aprile Malvéstio sarà in festa con uno sfavillante party serale!

La versione DI VARLIERO RIMINI “Alla luce delle atroci notizie di cronaca sui reati sessuali,

che si leggono, purtroppo, di continuo, ho pensato di contribuire alla divulgazione di una problematica così attuale e così urgente in modo da aumentare la sensibilità sul tema”. Così esordisce il giovane avvocato Giordano Fabbri Varliero (nella foto), parlando della sua ultima pubblicazione, I reati sessuali alla luce del principio di tassatività, dedicato a coloro che operano nel mondo giuridico, ma fruibile anche da chi non ha compiuto studi specifici in materia di diritto. “Ho cercato di strutturare il lavoro in modo chiaro e accessibile ai più, proprio per aumentare la diffusione della conoscenza su questo tema e stimolare la sensibilità delle persone che si trovano, giorno dopo giorno, a leggere fatti di cronaca ai quali spesso il diritto non riesce a rispondere nel modo in cui ci si aspetterebbe e che, per questo motivo, appare incomprensibile”. Il libro analizza la disciplina dei reati sessuali in confronto alla precedente normativa, che divideva la violenza sessuale in violenza carnale e atti di libidine violenta, e alla luce del principio costituzionale che impone di formulare le norme in modo chiaro e preciso. La versione digitale è acquistabile su Google Books, mentre la cartacea su Amazon Europa e Usa, Baker & Taylor e Barnes & Noble e Ingram network.

RIMINI Torna Parola di Scrittore, rassegna organizzata da Scenafutura a Rimini, presso il caffè letterario Alidangelo Extrò, alle ore 18, per dar voce alla narrativa emergente. Il 21 marzo si apre con Sara Ceccarelli e il suo saggio Anna Maria Mozzoni. La vicenda di una donna che si è battuta per altre donne (Panozzo editore). A parlarne con l’autrice è Francesca Panozzo. Il 28 marzo Carla Casazza introduce Tranne il colore degli occhi (Antonio Tombolini editore) di Roberta Marcaccio, un giallo che si snoda attorno ad una storia di amicizia fatta di amori e mistero. A chiudere, il 4 aprile, sarà lo storico Oreste Delucca (nella foto), presentato da Manuela Angelini, con La fèmina del prete (Panozzo editore), storia vera di un amore sbocciato a Mondaino tra la fine del Quattrocento e il primo Cinquecento.

Reggini presenta in anteprima esclusiva NUOVO SKODA KODIAQ L RIMINI Una serata davvero speciale quella di martedì 7 febbraio presso

la Concessionaria Reggini di Rimini che ha ospitato una delle tappe del tour prelancio del Nuovo Škoda Kodiaq e dove i partecipanti hanno potuto scoprire una delle auto più attese nel panorama dei SUV. Una serata rivolta con lo sguardo al futuro. Un futuro che trova nel Nuovo Kodiaq una prova lampante delle ambizioni del marchio Škoda. Nuovo Škoda Kodiaq rappresenta il capostipite di una nuova famiglia di SUV che farà la sua comparsa ufficiale sul mercato a marzo 2017 e che Reggini ha potuto mostrare e far toccare in anteprima alla clientela. Ideato come una vettura dall’aspetto possente, Nuovo Kodiaq è dinamico e dotato di equipaggiamenti all’avanguardia in ottica di connettività, comfort, sicurezza e soluzioni Simply Clever.

16

IN MAGAZINE


Rimini

CHE BALDININI LOVER SEI? VIENI A SCOPRIRLO Baldinini Trend Store Corso D'Augusto, 90 Rimini

baldininitrend.it


ANNOTARE

Business BREAKFAST Nazionale di ciclismo AL BIKE HOTEL VISERBELLA La Nazionale

Italiana di ciclismo ha scelto la Romagna per allenarsi in previsione dell’imminente stagione di gare. La squadra sarà ospite dell’Oxygen Lifestyle Hotel nei giorni 3-4-5 aprile 2017 e l’entusiasmo è alle stelle perché sia i titolari del gruppo Arlotti Hotels (nella foto) che alcuni dipendenti sono veri appassionati di ciclismo. “Quando nel 2015 abbiamo deciso di diventare un bikehotel, e di unirci al consorzio Italy Bike, non avremmo mai pensato di poter avere il privilegio di ospitare il CT della nazionale Davide Cassani – racconta Marco Arlotti –. Abbiamo lavorato molto per strutturarci e per rendere la vacanza sportiva dei nostri ospiti un’esperienza unica e irripetibile.”

Leonardo Sonnoli, l’Ambasciatore del DESIGN ITALIANO NEL MONDO RIMINI Il graphic designer Leonardo Sonnoli (nella foto insieme a Anna

Molinari), membro della prestigiosa associazione AGI e premiato con il Compasso d’Oro nel 2011, durante la fashion week milanese, ha partecipato alla presentazione del volume Anna Molinari Bluemarine, di cui ha curato l’art direction, alla Galleria Rizzoli, sui primi 40 anni dell’attività della stilista Anna Molinari, fondatrice del brand Blumarine. Il volume ha richiesto un anno di lavoro, svoltosi tra materiali d’archivio, scatti di grandi fotografi del parterre internazionale, e i fluenti ricordi della stilista. Il volume, edito da Rizzoli, è in distribuzione in Italia e nel mondo. Il 2017 pare essere l’anno di Sonnoli, infatti, a confermare quello che è il suo impegno costante, è giunto un riconoscimento istituzionale: è stato scelto dalla Farnesina e dalla Triennale di Milano, insieme ad altri 100 personaggi della cultura italiana, quale ambasciatore del Design italiano. In occasione della prima edizione dell’Italian Design Day, a Luanda, Sonnoli ha tenuto la conferenza dal titolo Design con le parole. Dopo l’Angola il prossimo impegno internazionale di Sonnoli, che ha al suo attivo docenze e conferenze in tutto il mondo, sarà ad aprile in Cina allo Shanghai Institute of Visual Art per un workshop di una settimana su invito della DeTao Masters Academy.

CATTOLICA Venerdì 24 marzo si svolgerà a Cattolica la prima colazione di lavoro. Si tratta di un appuntamento rivolto a imprenditori e professionisti che, dalle 8:30 alle 10:00 del mattino, potranno seguire due speech tenuti da due esperti di marketing e comunicazione. Stefano Paolucci illustrerà come utilizzare Google My Business, mentre Davide Bertozzi mostrerà invece come sfruttare lo strumento Lookalike per la pubblicità su Facebook. In seguito agli interventi verrà lasciato spazio ad un matching aziendale, dove i presenti potranno confrontarsi e conoscersi. L’evento si svolgerà presso Spazio Tu, il coworking da poco inaugurato a Cattolica, in via Del Prete 123. Il successivo incontro si svolgerà venerdì 7 aprile. Per iscrizioni e ulteriori aggiornamenti e possibile visitare il sito: www.bbreakfast.net

STREEAT Food Truck FESTIVAL RIMINI Se la bella stagione porta con sé voglia di gusti nuovi,

spazi aperti, e musica, non resta che approfittare delle specialità regionali proposte dai furgoncini più cool della penisola, quelli dello STREEAT®-Food Truck Festival, primo e originale Festival itinerante dedicato allo Street Food di qualità, nato nel 2014 a Milano, approderà a Rimini, 14-15-16-17 aprile, al parco Federico Fellini. Cultura del cibo di qualità su ruote in un week-end alternativo a base di eccellenti specialità regionali servite dai migliori Food Truck d’Italia accompagnate da birre artigianali e vini. L’esperienza gastronomica è totale e unica, dal dolce al salato ce n’è per tutti i gusti e intolleranze, nessuno escluso. Presenti, infatti, scelte vegane, vegetariane, gluten-free e senza lattosio. Spazio anche al food internazionale, per nuovi vocabolari gourmet.

18

IN MAGAZINE



ANNOTARE

Nuove aree self BANCA CARIM RIMINI Parte il programma di

Le parole NECESSARIE RIMINI “Non conosco nulla

al mondo che abbia tanto potere quanto la parola – scriveva la poetessa americana Emily Dickinson –. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.” Le parole vivono in noi, risplendono, echeggiano, così come Le parole necessarie, quelle inventate da Elisa Rocchi e illustrate da Marianna Balducci, raccolte in un libro pensato per adulti e ragazzi, a cura di Ensemble (Roma). Ventuno parole impossibili, ognuna delle quali ha un suo ironico corrispondente grafico. La prossima presentazione sarà alla Feltrinelli di Rimini, il 26 marzo alle 17.30, a moderare, Lia Celi, autrice della postfazione. Mentre il 31 marzo saranno allo Zampanò di Cesena con un evento di disegno live e una mostra che durerà un mese.

Eccellenza ad hoc DA GIORGIA BOUTIQUE SAN MARINO Dalla mente di una donna di classe nasce a San Marino, ben 43 anni fa, Giorgia Boutique, un punto di riferimento consolidato nel tempo. Uno showroom dedicato all’abbigliamento completo per uomo e donna, passando da una proposta casual, sportiva, giovane, ad una elegante o da cerimonia. Ciò che distingue questo tempio della moda è un completo servizio sartoriale interno, che permette un’eccellenza su misura, nonché il confezionamento di camicie ad hoc. Vestono una clientela trasversale, con tutte le necessità di vestibilità, fino a taglie caricate. A coadiuvare attivamente Giorgia vi sono il figlio Alessandro e sua moglie Francesca (nella foto). La boutique, è allestita in una moderna e spaziosa struttura, dove trovare il reparto uomo, donna e da cerimonia, con un atelier sposa dedicato. Da questa stagione, ampia è la proposta di abiti da damigella, con possibilità di scelta di colori e modelli, e un perfetto su misura. Inoltre, è concessionaria di zona per i brand Canali e Paul&Shark. Qui è possibile trovare sempre nuovi brand legati al made in Italy di qualità, con un occhio anche agli stilisti emergenti, per nuove e fresche proposte. Inoltre, vasta è la scelta di accessori, borse, scarpe, cinture e cappelli per completare al meglio il proprio outfit.

rinnovamento delle Aree Self di Banca Carim. La prima è in Corso d’Augusto a Rimini, creata all’interno dei locali al pianterreno del prestigioso Palazzo Buonadrata, nel cuore di Rimini. Dopo i lavori di ristrutturazione, che hanno completamente rinnovato l’area precedentemente adibita a Borsino sin dagli anni Ottanta, ora i locali propongono un ambiente moderno e dotato di tecnologie all’avanguardia. Nell’Area Self i clienti di Banca Carim potranno accedere, 24 ore su 24, ai servizi forniti dai due sportelli automatici ATM, di cui uno evoluto in grado di velocizzare l’operatività corrente digitalizzando le operazioni di incasso e pagamento, dal totem informativo, dai tablet e da monitor di grandi dimensioni. Il wi-fi a libero accesso consentirà la navigazione in Rete a tutti coloro che ne vorranno fruire tramite i propri device.


graphics enrico severi

HT50 design Massimo Castagna

Centro Atlante, via 3 Settembre, 17 47891 Dogana - RSM T/F (+378) 0549 961393 E info@venturistudio.com W www.venturistudio.com

Rossana VS adv 23x32 RIminiIn ok.indd 1

29/09/16 09.31


22

IN MAGAZINE


ESSERE

Scatti

RUGGENTI LA RIMINI DEGLI ANNI ‘80 E ‘90, ICONA DI UN’ITALIA ECCESSIVA MA SPENSIERATA, SI LASCIA RACCONTARE DAI RULLINI DELL’ARCHIVIO DI PASQUALE BOVE: È NATO COSÌ ITALY&ITALY. di Antonella Zaghini / ph Fabrizio Petrangeli

S

Sono stati anni controversi, esagerati, vissuti molto spesso sul filo del trash. Dalla metà degli anni Ottanta alla fine dei Novanta Rimini è un microcosmo dove avviene di tutto: cittadina di provincia in inverno, capitale delle vacanze in estate. In quei tre lustri Rimini si trasforma nell’icona di un’Italia eccessiva, pacchiana e fracassona. È l’epoca delle faraoniche feste in discoteca e delle sagre di paese, delle retate con i viados in lustrini e tacchi a spillo portati all’alba in questura, dei gavettoni a ferragosto, della gita a Italia in Miniatura, degli improbabili concorsi per miss con vogliose signore in vacanza che si concedono agli sguardi dei birri di periferia, sfilando in tanga, protette da maschere e cappucci. I personaggi famosi qui sono di casa. I politici di alto rango si ritrovano al Paradiso per guardare Rimini dall’alto, dietro avveniristici muri d’aria. Sono le notti vip della Baia degli Angeli e quelle trasgressive degli after hour al Cocoricò di Riccione. Sono gli anni delle famiglie in vacanza al mare, delle

mucillagini e dello sballo a tutti i costi. I saccopelisti calano in Riviera inseguendo weekend dove le notti si confondono con il giorno. Le feste dell’Unità sono un’istituzione, ma c’è spazio anche per le americanate. Ed è proprio dallo scatto di quella famiglia allegra, spensierata, raccolta attorno al tavolo all’aperto del primo fast food italiano, nato proprio a Rimini davanti al mare Adriatico, che prende il nome il progetto Italy&Italy: una mostra e un libro fotografico per raccontare l’iconografia degli ultimi quindici anni del secolo scorso. Protagonisti sono gli scatti realizzati da Pasquale Bove dal 1985 al 1999. Periodo emblematico: mentre Rimini diventa il modello di un certo tipo di vacanza, Pasquale inizia a lavorare come fotografo nelle redazioni giornalistiche. A 58 anni, di origini pugliesi, Pasquale ha speso una vita a fermare con la macchina fotografica l’attimo fuggente. Il suo è un archivio fotografico immenso, oltre 250.000 scatti, da cui sono nati il libro e la mostra fotografica, lavoro reaIN MAGAZINE

23


LA MOSTRA HA DEBUTTATO LO SCORSO ANNO AL “FESTIVAL FOTOGRAFIA EUROPEA” DI REGGIO EMILIA. A SETTEMBRE IL LIBRO È STATO PRESENTATO AL MOMA DI NEW YORK A CUI È SEGUITA LA PRESENTAZIONE A MILANO: “SPERO CHE PRESTO SI POSSA PORTARE A RIMINI”.

IN ALTO, PASQUALE BOVE CON IL SUO LIBRO DOVE RACCOGLIE UNA SELEZIONE DEL SUO ARCHIVIO FOTOGRAFICO SU RIMINI E L’ITALIA DEGLI ANNI ‘80 E ‘90.

24

IN MAGAZINE

lizzato a quattro mani con Luca Santese, fotografo milanese che era in cerca di una storia italiana da raccontare. La mostra ha debuttato lo scorso anno al Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia. A settembre il libro è stato presentato al MOMA di New York a cui è seguita la presentazione a Milano. A Rimini “ci stiamo lavorando, io mi sto riprendendo – afferma Pasquale – e spero che presto si possa portare la mostra e la presentazione del volume anche qui”. Il progetto Italy&Italy arriva in un momento particolare della vita di Pasquale Bove, quando nel fiore dell’età si scontra con la malattia. Abituato a essere sempre sulla notizia, appassionato di arti marziali, all’improvviso si ritrova nel buio, fra la vita e la morte. “Mi considero un sopravvissuto – racconta –. Sinceramente nemmeno i medici sono riusciti a spiegarmi che cosa sia successo. Avevo un fortissimo dolore alla schiena. Per cercare di farlo pas-

sare, perché in questa vita non ci si può mai fermare un attimo, ho fatto una serie di punture epidurali. Alla terza mi è salita una febbre altissima. Mi hanno portato d’urgenza in ospedale e sono andato in coma: tre mesi nel reparto di rianimazione all’Infermi di Rimini dei quali non ricordo nulla. Quando sono uscito ho dovuto ricominciare tutto daccapo. La mia famiglia è stata importante. Maria Grazia, la mia compagna di vita, e i miei figli sono stati il mio sostegno. Non camminavo più. Con ostinazione sono passato dal deambulatore alla stampella, fino a rimettermi in piedi sulle mie gambe. Tutto questo è avvenuto un anno fa. Oggi va molto meglio. Ho ripreso a guidare la macchina e sono tornato al lavoro.” Infatti è nel suo studio fotografico. A terra c’è una distesa di pani di tutte le forme. “Li sto fotografando per un cliente”. Sul tavolo ce n’è uno avvolto da un cerchio di luce. “Vedo la bellezza nelle piccole cose – mi spiega – e voglio farle diventare ancora più belle. Mi sto impegnando per fare tornare la mia vita il più normale possibile, sebbene le terapie mi ricordino ogni giorno quello che mi è successo.” Parliamo degli anni di Italy& Italy. “Gli anni dal 1985 al 1999 sono stati cruciali nella vita di Rimini e, di riflesso, nel mio lavoro. Nel pieno della stagione si lavorava quasi 24 ore al giorno. C’era da coprire la cronaca del giorno e della notte. Gli inserti e gli speciali in quegli anni erano una costante. Bisognava quotidianamente recuperare tantissime immagini e la


Via 5 febbraio, 80 | Fiorina (RSM) | Tel: 0549900334 / 0549900709 info@giorgiaboutique.com | www.giorgiaboutique.com

uomo, donna e atelier sposi


Va’ dove ti porta LA NOTIZIA Pasquale Bove nasce a Foggia nel 1958. Arriva a Rimini da piccolissimo insieme alla famiglia. La fotografia lo incuriosisce. Acquista una Zenith, macchina fotografica prodotta nell’Est Europa, al giorno d’oggi roba da collezionisti. All’epoca Rimini non offriva grandi opportunità per imparare il mestiere. Così le prime lezioni le prende per corrispondenza, iscrivendosi alla mitica Scuola Radio Elettra. A farlo crescere sono i grandi fotoreporter e i maestri della fotografia che incontra nella sua lunga carriera. Nel 1980 inizia la sua attività di fotoreporter nelle redazioni giornalistiche, prima per la Gazzetta di Rimini, a seguire per Il Resto del Carlino e l’Ansa. Il senso della notizia ed essere al punto giusto al momento giusto gli fanno spesso catturare immagini esclusive. Un esempio su tutti, le sue foto degli scontri fra gli hooligans, in occasione dei Mondiali di Calcio Italia ’90 finiscono sul New York Times, l’inglese Daily News e i maggiori giornali internazionali. Le sue immagini fanno il giro delle redazioni dei più importanti quotidiani e periodici nazionali con i quali ancora oggi collabora.

26

IN MAGAZINE

cronaca, nera e rosa, non mancava. Sono stati anni che per certi versi rimpiango, anche se l’evanescenza che li ha contraddistinti non ha prodotto nulla di buono e oggi ne vediamo gli effetti. Le luci si sono spente. E quel mondo fatuo si è perso nella solitudine del divertimentificio. Abbiamo esagerato e siamo andati fuori pista. Pochi valori, poca educazione, poca voglia di fare. La città si è fermata. I personaggi famosi hanno abbandonato la riviera. Le discoteche hanno perso il loro fascino, droga e criminalità si sono fatte pesanti. Lo stesso mestiere di fotogiornalista non è più lo stesso. Tutto viene fagocitato attraverso Facebook. La carta stampa si adegua sempre di più allo stile dei social. Nelle redazioni non si trova il coraggio di tornare all’autorevolezza che ha contraddistinto le migliori stagioni del giornalismo. Nell’editoria è come se non ci fossero più freni. Così si fanno dei danni enormi. Per uno scatto di cronaca un fotografo è pronto a rischiare tutto, ma oggi andiamo a cercare il peggio, si dà

importanza a storie private, siamo immersi nelle brutte notizie giorno e notte. L’effetto emulazione, quando un caso di cronaca viene dilatato fino all’inverosimile, è evidente”. Pessimista? “Forse sì, con questo lavoro lo diventi. Però mi piace anche guardare il lato bello, per cui penso che a Rimini, dopo anni di immobilismo, qualcosa inizia a muoversi. Fra dieci anni, se sistemiamo il mare e la gente torna a investire, potrebbe di nuovo tornare a essere un posto meraviglioso da raccontare.”

“PENSO CHE A RIMINI, DOPO ANNI DI IMMOBILISMO, QUALCOSA INIZIA A MUOVERSI. FRADIECI ANNI, SE SISTEMIAMO IL MARE E LA GENTE TORNA A RIMBOCCARSI LE MANICHE POTREBBE DI NUOVO TORNARE A ESSERE UN POSTO MERAVIGLIOSO DA RACCONTARE.”


Piazza del Municipio Viale Ferri 4, Cattolica T. 0541 967515 www.staccoli.it

CAFFETTERIA PASTICCERIA CIOCCOLATERIA GELATERIA ENOTECA EVENTI


INNOVARE

Arrivano le

SMART-UP TRE IDEE, TRE IMPRESE, TRE NUOVI MODI DI CONCEPIRE IL LAVORO. LE START-UP SONO SEMPRE PIÙ INNOVATIVE E BRILLANTI. PER ESSERE VINCENTI, BISOGNA ROMPERE LE CONVENZIONI E DIVENTARE “SMART”.

A

di Antonella Zaghini / ph Riccardo Gallini

Alla base ci sono idee innovative, stravaganti, lungimiranti, la voglia di mettersi in gioco e di scommettere su se stessi, spesso facendo diventare le proprie passioni dei lavori da favola. Nascono sul Web, oppure usano la rete per raggiungere un pubblico vastissimo e potenziali investitori, e così fare decollare l’impresa. È il mondo delle start-up. Detto così parrebbe una via facile verso la popolarità. In realtà, quello delle start-up è un mondo di pochissimi successi e di tantissime belle idee andate a rotoli. Ma c’è chi ci riesce e quella idea luminosa la trasforma in business. Scommessa vinta per Giacomo Arcaro, 32 anni, riminese, e Giovanni Casagrande, 39 anni, cattolichino. Per creare la loro start-up sono partiti con un capitale sociale di 10 euro. Nell’agosto 2015 iniziano a delineare la Black Marketing Guru. Una scheggia di Silicon Valley in terra riminese che ha trovato casa in una chiesa sconsacrata del XI secolo. Rivoluzionare il mondo della pubblicità on line attraverso tecniche di marketing non convenzionali è l’idea di partenza. Arcaro arriva dal Politecnico di Milano, laurea in

28

IN MAGAZINE

Disegno Industriale. Casagrande da una quindicina di anni lavora nel Web marketing. Insieme decidono di fondare questa società dedicata al mondo della pubblicità sui social network. Qui nulla è convenzionale e casuale, a partire dalla loro sede. Nel febbraio 2016 trasferiscono il loro quartiere generale in questa piccola chiesa dalla facciata dark sul colle di Covignano. “Eravamo appena in quattro – ricorda Arcaro –, per riscaldarla ci è voluto un mese. Lavoravamo con i cappotti addosso”. Ora ci lavorano 40 dipendenti (età media 29 anni) con l’obiettivo di arrivare a 50 entro la fine dell’anno. “Tutti hanno un contratto a tempo indeterminato e sono altamente formati e specializzati,” sottolinea Arcaro che aggiunge: “Investiamo soprattutto su ricerca, sviluppo e formazione”. L’obiettivo? Diventare una “sartoria del marketing” e costruire forti identità social. Nel mezzo, due tappe fondamentali: l’apertura, a breve, di un ufficio a Milano e, nel futuro, mettere una bandierina a Los Angeles, a due passi dalla Silicon Valley, dove tutto è iniziato. Certo, un po’ folli lo sono. In azienda è gradito il dress code nero. Dove un

GIOVANNI CASAGRANDE E GIACOMO ARCARO, FONDATORI DI BLACK MARKETING GURU, SOCIETÀ DI CONSULENZA NEL WEB MARKETING.


ALLA BASE CI SONO PROGETTI INNOVATIVI, STRAVAGANTI, LUNGIMIRANTI. QUELLO DELLE START-UP È UN MONDO DI POCHISSIMI SUCCESSI E DI TANTISSIME BELLE IDEE ANDATE A ROTOLI. MA C’È CHI CI RIESCE, E QUELLA IDEA LUMINOSA LA TRASFORMA IN BUSINESS.

tempo c’erano le panche dei fedeli oggi ci sono scrivanie e computer. Nelle nicchie sono custodite le effigi di Mark Zuckerberg e Steve Jobs, santificati con candele, incensi e voti. Il loro mondo è quello dello smart working. Disegnato il flusso lavorativo, non c’è l’obbligo di lavorare in ufficio, non ci sono capi, ma si lavora tantissimo, anche dodici ore al giorno, se c’è bisogno pure nel fine settimana. Nessuno si lamenta, anzi il clima da goliardia è una costante. La loro audacia e inventiva ha conquistato brand importanti come Scm, il Gruppo Maggioli, Baldini, Yoox, Zalando solo per citare qualche esempio. Il segreto del loro successo? “Non sapere nulla del Web dal punto di vista informatico, lavorare su idee pazzesche e farle sviluppare”. Altra idea vincente, diventata impresa a tutti gli effetti, è quella di Ti Porto: il primo ecommerce di pesce fresco che permette di scegliere e

acquistare tramite una app i migliori prodotti del mare direttamente dalle barche che lo pescano e riceverlo a casa in meno di 10 ore. L’idea è firmata da due trentenni Marco Spadoni e Alberto Ricci. A dargli manforte, Confindustria Romagna che ha inserito la loro idea imprenditoriale, che ha trovato casa a Bellaria, fra le sette più meritevoli del progetto StartUp a sostegno della creazione e crescita di nuove imprese sul territorio. “L’idea di partenza - spiega Marco Spadoni - è stata quella di rivalutare il lavoro del produttore, abbattendo i costi della filiera, e vendere del pescato di ottima qualità a un prezzo competitivo. Nella tipica filiera ittica italiana il pesce, dopo il suo arrivo in porto, viene stoccato e trasportato al mercato ittico di Milano e solo successivamente redistribuito”. Qui invece lo slogan è di notte pescato, di giorno consegnato. Un progetto smart, con pochi costi d’investimento perché il prodotto viene immediatamente venduto, senza bisogno di farlo stazionare nelle celle frigorifere. “Siamo partiti, in ottobre, con un progetto pilota che coinvolge 16 pescherecci fra Rimini, Cesenatico e Bellaria e stiamo servendo 5 ristoranti e 3 associazioni di consumatori. A distanza di pochi mesi stiamo chiudendo altri contratti.” Il servizio è rivolto ai ristoratori, alle associazioni consumatori e ai gruppi di acquisto aziendali. Le prenotazioni avvengono via app. Il prodotto viene recapitato ai clienti all’indomani dall’arrivo in porto con un sistema di confezionamento che ne mantiene la freschezza per otto ore, senza perdite di acqua e di odore. Tutto è pensato e progettato nei minimi particolari. A dimostrazione che non è mai troppo tardi per mettersi in gioco e che le start-up non sono solo un affare per nativi digitali, arriva IN MAGAZINE

29


ALLA BASE C’È LA VOGLIA DI SCOMMETTERE SU SE STESSI, FACENDO DIVENTARE LE PROPRIE PASSIONI DEI LAVORI DA FAVOLA. SPESSO LE START-UP NASCONO SUL WEB E DECOLLANO USANDO LA RETE PER RAGGIUNGERE UN PUBBLICO VASTISSIMO E POTENZIALI INVESTITORI.

IN ALTO, ALBERTO RICCI E MARCO SPADONI DI “TI PORTO”, E-COMMERCE DI PESCE FRESCO. IN BASSO, I FONDATORI DI “ROMAGNA SLOW”, CHE ORGANIZZA TOUR A PIEDI IN ROMAGNA: MORENA E LUANA AMADEI, A SEGUIRE ORIETTA FABBRI E MARCO RIGHETTI.

30

IN MAGAZINE

l’esempio di RomagnaSlow. Quattro amici, diverse primavere alle spalle, accomunati dall’essere degli incalliti camminatori, stanno dando corpo al progetto di organizzare viaggi a piedi sulle orme della bellezza, lungo gli antichi sentieri dei Malatesta e dei Duchi di Ur-

bino. L’idea è venuta a Orietta Fabbri, Marco Righetti, Morena e Luana Amadei. “Da tempo racconta Fabbri - pensavamo a un progetto per fare conoscere questi antichi sentieri. Per cui abbiamo colto al volo l’opportunità offerta da Nuove Idee, Nuove Imprese, ma mai avremmo pensato di vincere”. Alla scorsa edizione strappano il secondo posto, ora stanno lavorando per aprire la loro impresa. Il progetto è affascinante: viaggiare a piedi, con lo zaino in spalla. Un tipo di turismo che già in altre parti d’Italia ha un suo pubblico di fedelissimi. “Abbiamo già eseguito - prosegue - il lavoro di mappatura dei sentieri. Ora stiamo organizzando il sito internet. Contiamo di essere pronti per la fine dell’estate, la stagione migliore, insieme alla primavera, per camminare. L’obiettivo è realizzare dei pacchet-

ti di viaggio con tanto di guida e scoprire lentamente le nostre bellezze. Saranno itinerari da uno a sette giorni. Proposte alla portata di tutti”. Nel pacchetto saranno comprese le soste enogastronomiche e i pernottamenti, in breve una soluzione all inclusive. Il viaggio più lungo, quello da compiersi in sette giorni, è il Sentiero dei due Principi, ossia Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro. Si parte dal ponte di Tiberio, a Rimini, si risale fino a Verucchio, San Leo, la Carpegna per raggiungere il Sasso Simone e Simoncello. Il ritorno è dalla Valconca con l’ultimo atto a Castel di Mezzo e la spettacolare vista che si gode dal Monte San Bartolo. Un toccasana per il corpo e per la mente, perché non è un caso che i grandi geni della storia, nella vita, sono stati tutti dei grandi camminatori.



REINVENTARE

Maternità &

HOMEMADE L’ARTE DEL SAPER TRASFORMARE UN BISOGNO IN UN’IDEA: FILO.VERO, DUEPUNTISPAZIO E PUKKI E PIKKI SONO L’ESEMPIO DI COME L’ESSERE MAMMA DONI UNA MARCIA IN PIÙ.

L

La maternità e la nascita di un figlio rappresentano nelle donne un potente motore di nuova energia e creatività. Sono sempre di più le mamme che – spesso dopo un primo momento di impossibilità nel conciliare i ritmi della famiglia e quelli del lavoro – decidono di reinventarsi, creare con le proprie mani la loro attività e mettersi in proprio. Al primo posto c’è sempre la famiglia, ma realizzare qualcosa che soddisfi e faccia coltivare i propri talenti, spesso soffocati da un mondo del lavoro ingessato, è la principale molla di cambiamento. Tre storie mi hanno affascinato molto, come mi affascinano sempre le parole di chi sa scrivere bene, crea un bel prodotto e tramite i social network riesce ad arrivare al cuore delle persone. La prima storia è quella di Mariagrazia Ghinassi e Cecilia Torchiana, amiche quasi sorelle, donne e mamme attente alle tendenze e appassionate ai dettagli. Anche in questo caso, complici le loro gravidanze e l’esigenzadesiderio di non restare con le mani in mano. Il risultato è stato la creazione di un brand – Duepuntispazio – completo di

32

IN MAGAZINE

testi e foto di Veronica Frison


accessori, vestiario, e arredamento per bambini. Nel tempo hanno saputo trasformare e far fiorire un’avventura cominciata per se stesse e trasformarla in un vero e proprio lavoro. Duepuntispazio è un marchio tutto italiano che propone accessori originali e funzionali non solo per i bambini ma anche per i genitori, rivolgendosi quindi alla famiglia contemporanea, attenta non solo alle tendenze ma anche alla qualità di quello che acquista. Sin dall’inizio sono stati scelti con cura artigiani e fornitori, tutta la filiera è scrupolosamente seguita da Mariagrazia e Cecilia, che non producono direttamente i capi ma sono protagoniste di tutta la fase creativa e di ideazione. Ciascun prodotto è il risultato di un’idea tradotta in un progetto e fatta realizzare a mano in Italia, da artigiani italiani e con prodotti italiani. A Gennaio del 2014 sono state selezionate per partecipare a Pitti, emergendo come brand di giovani designer. Il bello di lavorare molto con Internet – dicono – è l’avere a che fare direttamente con le mamme, che sono l’utente finale e che oggi grazie ai social costituiscono vere e proprie community online in cui consigliarsi vestiti, alimenti, e tutto ciò che riguarda la sfera del loro bambino. La seconda storia è quella di Veronica Valentini, ingegnere biomedico, che come scrive sul suo sito filovero.com, dopo una vita passata a fare i conti, ha deciso di smettere ma continua a dare i numeri. Quando nel 2010 ha creato filo.vero non c’erano ancora piattaforme italiane di vendita on line di artigianato, non c’erano le community di mamme con cui

oggi è facile scambiarsi consigli anche a centinaia di chilometri di distanza. La passione per il cucito è sempre stata parte della sua vita, e come regalo per la laurea ha chiesto una macchina da cucire. Un figlio, si sa, cambia le prospettive, e la sua necessità era di trasformare il proprio lavoro in uno più family-friendly, renderlo conciliabile con un figlio e un’altra gravidanza. Un percorso pertanto di consapevolezza di se stessa e non un hobby da casalinga disperata, in quanto dietro ogni oggetto creato e pensato c’è una forma mentis che è quella dell’ingegnere, un lavoro in cui l’aspetto creativo e l’aspetto di costruzione vera del lavoro si fondono perfettamente. Un progetto in cui i figli sono stati parte totalizzante, in quanto hanno aiutato a fare quel passo di consapevolezza. Tutti i prodotti negli anni sono stati pensati da una mamma per i suoi bimbi, ponendo quindi al primo posto particolare attenzione alla durata nel tempo, alla praticità di utilizzo, alla sicurezza dei materiali. E non da ultimo, al design. Perché Martino – il primogenito di Veronica – già da bambino non sopportava l’idea di quei bavaglini di spugna anonimi che tutti i bambini hanno, e proprio da quel suo rifiuto è nata la prima collezione, i bavaglinibandana. Con fantasie maschili, scozzesi, e con le prime etichette termotrasferibili e completamente homemade. Da qui, era impossibile non notarlo e all’asilo, come spesso succede, le mamme degli amici hanno incominciato a chiederle dove le avesse prese. Dopo essere stata presente su diverse piattaforme online in questi anni, le creazioni filo.vero sono

LA MATERNITÀ RAPPRESENTA UN POTENTE MOTORE DI NUOVA ENERGIA E CREATIVITÀ. REALIZZARE QUALCOSA CHE METTA IN LUCE I PROPRI TALENTI, SPESSO SOFFOCATI DA UN MONDO DEL LAVORO INGESSATO, È LA PRINCIPALE MOLLA DI CAMBIAMENTO.

oggi in vendita nello shop esclusivo. La rete si è espansa anche ad alcuni punti vendita, ma la produzione resta artigianale, il focus un prodotto finale che sia super curato, alla moda, e con materiali esclusivi. Tantissimi sono i negozi in lista d’attesa, anche questi altamente selezionati e in linea con l’immagine del brand. Ciò che rende un prodotto veramente vincente è l’energia che si mette in quello che si fa, la potenza nel co-

IN APERTURA, CECILIA TORCHIANA E MARIAGRAZIA GHINASSI, CREATRICI DI “DUEPUNTISPAZIO”. IN ALTO UNO SCATTO DAL CATALOGO.

IN MAGAZINE

33


QUI ACCANTO, VERONICA VALENTINI FONDATRICE DI “FILO.VERO”. IN BASSO, ALBERTA ABATI MOSTRA UNA DELLE SUE CREAZIONI “PUKKI E PIKKI”.

LA MATERNITÀ RAPPRESENTA UN POTENTE MOTORE DI NUOVA ENERGIA E CREATIVITÀ. REALIZZARE QUALCOSA CHE METTA IN LUCE I PROPRI TALENTI, SPESSO SOFFOCATI DA UN MONDO DEL LAVORO INGESSATO, È LA PRINCIPALE MOLLA DI CAMBIAMENTO.

municarlo e la capacità empatica fra gli individui... tutti valori che anche chi non conosce Veronica non può non provare visitando il suo sito, leggendo il suo blog. La terza storia invece è un’avventura a tre che vede protagonista Alberta Abati, il marito Andrea Silvagni e il loro bimbo Giulio. Pukki e Pikki erano i nomi di due dei tanti topini di peluche che Alberta collezionava quando era ragazzina, diventati simbolicamente il simbolo della loro storia d’amore. Fin da piccolina disegnava vestiti per tutte le sue amiche, anche se poi nella vita si è laureata in ingegneria e architettura. La progettazione e la creatività sono due elementi fondamentali del carattere di Alberta che, durante la gravidanza comincia per diletto a comprare 34

IN MAGAZINE

tessuti e a produrre vestitini. Una volta nato Giulio, come tutte le mamme, fotografa tantissimo il suo piccolino con i vestiti e pubblica le foto su Facebook. Inaspettatamente, tantissime altre mamme la contattano per sapere da dove provenissero i capi e glieli ordinano. Inizialmente li produce in casa solamente su ordinazione, ma in poco tempo la casa si trasforma in un piccolo showroom in cui tante mamme vanno per acquistare i capi. Pukki e Pikki nasce con uno scopo preciso:

sovvertire le regole del mercato di abbigliamento per bambini che li vuole tutti azzurri se sono maschietti e rosa se sono femminucce, il tutto in chiave ironica e divertente. Il prodotto è della miglior qualità e scelto da fornitori selezionati. L’altro sogno è di poter vestire tutti i bimbi, anche quelli un po’ più cicciotti… da qui le linee tutte un po’ over e molto morbide, che non segnano. Oggi Pukki e Pikki è un e-commerce e un negozio a Rimini, aperto a fine Ottobre 2016.





CREARE

Fibre

NOBILI IL LAVORO NEL DESIGN DI MAGLIERIA PER PIÙ DI 13 ANNI, LA FASHION WEEK, L’AZIENDA DI FAMIGLIA: SIMONA MARZIALI, FONDATRICE DEL BRAND “MRZ”, CI RACCONTA CHE SI PUÒ ESSERE FASHION SENZA RINUNCIARE ALLA QUALITÀ. di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

38

IN MAGAZINE


M

“Mi sono trasferita a Riccione per lavoro e rimasta per amore”, afferma la giovane stilista Simona Marziali, classe 1978, designer e fondatrice del marchio MRZ. Emozionata e portatrice di nuove esperienze, ci accoglie nel suo appartamento riccionese di ritorno dalla fashion week, settimana della moda. In Italia i suoi capi sono presenti da Antonia Excelsior Milano, Luisa Via Roma Firenze, Bernardelli stores Mantova. All’estero in Russia, Cina, Giappone e ora in America. “Il mio percorso creativo è iniziato a Roma dove ho studiato in una prestigiosa accademia di moda. Successivamente ho conseguito un master in maglieria a Firenze. Terminato quest’ultimo sono stata subito contattata da due grandi aziende di moda: Gilmar e Sportmax.” Dopo aver lavorato come designer di maglieria per più di 13 anni per diverse aziende, fra cui, Gilmar, Diesel, Siviglia e altre, nel 2011 ha deciso di dar vita ad un suo brand MRZ. “Ho lottato per tutto,” chiosa quasi affaticata ma orgogliosa del fortissimo sell out ottenuto. “La mia famiglia produceva maglieria per altri brand da più di trent’anni ed io disegnavo collezioni per conto terzi ormai da tempo. Mi sono detta perché non fare un brand nostro? E così che è nato MRZ, che deriva dal cognome Marziali. MRZ viene infatti prodotta quasi interamente nell’azienda di famiglia che si trova a Fermo, nelle Marche. Ora è Simona a sviluppare la parte creativa: “ci vuole occhio, risolvere problemi tecnici nell’ambito della maglieria non è semplice.” Simona disegna tutto da sola, qualsiasi cosa può ispirarla, dall’arte contemporanea all’architettura, ma pensa ad avere una assistente, anche se “non è facile delegare”. Negli ultimi mesi ha disegnato 120 pezzi da collezione nel giro di poche settimane, perché visto il successo ottenuto, chi la rappresenta nel mondo le ha commissionato sia una pre-collezione che una collezione.

“LA MIA FAMIGLIA PRODUCEVA MAGLIERIA PER ALTRI BRAND DA PIÙ DI TRENT’ANNI ED IO DISEGNAVO COLLEZIONI PER CONTO TERZI ORMAI DA TEMPO. MI SONO DETTA PERCHÉ NON FARE UN BRAND NOSTRO? E COSÌ CHE È NATO MRZ”.

“MRZ è un total look con un forte focus sulla maglieria, e quello che lo caratterizza è il connubio tra lo sport e l’eleganza, fra il maschile ed il femminile, fra mondi apparentemente opposti che trovano un perfetto equilibrio. Questo infatti è quello che io considero innovativo nel mondo della moda, perché a mio avviso rispecchia la donna contemporanea.” Il target cui si rivolge è medio alto, si tratta di una donna intraprendente, dinamica, assolutamente attuale. Chi entra in contatto con Simona capisce che la donna che disegna le corrisponde, è quasi il suo stesso autoritratto. “Quando scelgo i filati e i tessuti per la mia collezione faccio sempre molta attenzione alla qualità, prediligo le fibre nobili e naturali come la seta, il cashmere, la lana o il cotone, è importante che un capo sia bello, ma anche piacevole sul corpo. Credo ci sarà un ritorno ad un acquisto più critico, e meno basato sulle apparenze.” Il capo d’abbigliamento che non deve mai mancare nell’armadio, come nelle sue collezioni, “è un pantalone jogging, perché se usato nel modo giusto può essere cool sia per un day wear che per una situazione più elegante. Perché una donna non è affascinante solo sui tacchi. Quello che mi ha portato a fare la stilista è indubbiamente una passione innata. Amo il mio lavoro perché riesce davvero ad emozionarmi.”

IN APERTURA SIMONA MARZIALI E, QUI SOTTO, UN CAPO DELLA PRECOLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2017.

IN MAGAZINE

39


A Rimini dal 1986 la vera piada romagnola

Rimini: Piazzale Kennedy, 8 Via Covignano, 96 - Tel. 0541.775505 Viale Rimembranze, 74/A - Tel. 0541.389460 www.dallalella.it - info@dallalella.it


RIVIVERE

Cose dell’altro

MONDO

CONOSCIAMO I RIMINESI ANGELA MAGGIOLI E ANDREA VALERIANI, LUI AMANTE DELLA MUSICA E DEL SURF, LEI DEGLI ANIMALI. COSA LI ACCOMUNA? LA PASSIONE PER LE FILIPPINE.

C

di Miriam Gori

Continuiamo a parlare di riminesi in giro per il mondo e lo facciamo questa volta con chi ha deciso di spostare tutta la sua vita nelle Filippine, facendoci raccontare le motivazioni alla base di questo grande cambiamento. Siamo in compagnia di Angela Maggioli e Andrea Valeriani, che da molti anni vivono a Malapascua, nelle Filippine.

Angela, quando è iniziata la tua avventura all’estero? “Mi è sempre piaciuto viaggiare, soprattutto in Oriente, nel 2001 dopo un viaggio in Vietnam ci siamo fermati sull’isola di Malapascua e mi sono innamorata della sua bellezza.” Quando nasce l’idea di fare qualcosa per conto proprio? “Con un partner filippino, nel

2002, abbiamo aperto il nostro primo ristorante, La Dolce Vita, sull’isola di Malapascua. Dopo alcuni mesi mi ero stancata di mangiare sempre filippino ed ho iniziato a cucinare romagnolo per tutti. È stato un grande successo, e da lì è nata l’idea del ristorante. Abbiamo iniziato a costruire Angelina Beach nel 2003, ed inizialmente era solo ristorante, successivamente abbiamo aggiunto anche quattro camere per soggiornare.” Da dove nasce il nome Angelina? “Io mi chiamo Angela ma in realtà il nome Angelina proviene da mia nonna e, successivamente, è passato a me. Da quel momento mi hanno sempre chiamato Angelina.” Com’è stato l’approccio degli stranieri con il cibo italiano? “Abbiamo iniziato con la pasta fatta in casa: tagliatelle, cappelletti, strozzapreti ed avevamo una grande voglia di inserire la pizza, ma all’inizio gli esperimenti fallivano tutti. Solo dopo un grande lavoro di ricerca e di acquisto di prodotti e materiali italiani, abbiamo trovato la formula giusta per avere una pizza quasi perfetta. Quando siamo partiti con il IN MAGAZINE

41


“LE ATTRATTIVE PRINCIPALI SONO LO SQUALO VOLPE E LE IMMERSIONI ORGANIZZATE DAI DIVING. PER CHI NON FA IMMERSIONI C’È SEMPRE IL MARE, LE SPIAGGE BIANCHE E LE VARIE BAIE INESPLORATE DA RAGGIUNGERE IN BARCA O A PIEDI, PER LA GIUNGLA.”

IN APERTURA, ANGELA MAGGIOLI. QUI SOPRA, ANDREA VALERIANI.

42

IN MAGAZINE

ristorante avevamo solo 6 collaboratori, ora siamo arrivati ad averne 24.” Qual è il piatto più richiesto dai vostri ospiti? “Il nostro piatto più richiesto è senza dubbio la tagliatella asparagi e gamberetti, la pasta fatta in casa ai frutti di mare e, chiaramente, la pizza. Ultimo, ma non meno importante, il nostro gelato, rigorosamente fatto in casa con ingredienti e macchinari italiani.” Passiamo ad Andrea Valeria-

ni, innamorato delle Filippine sin dall’anno 2012, la prima volta che ha messo piede sull’isola. Cosa ti ha colpito di Malapascua? “Durante un viaggio qui sull’isola, nel 2012, ho provato ad assaporare la cultura, la vita, le tradizioni che questo popolo offre e devo dire che ne sono rimasto molto colpito. La gente qui è serena, sempre con il sorriso, disponibile ad aiutarti in ogni momento. Di quest’isola mi ha colpito soprattutto la semplicità, il rispetto che ogni abitante ha verso gli altri: qui si sentono tutti allo stesso livello e ho notato che c’è moltissima coesione tra loro. Nei vari villaggi si respira la vita semplice, fatta di pesca, di agricoltura, di qualcosa che da noi non esiste più.” Perché hai deciso di fare un business fuori dall’Italia o da Rimini? “La scelta non è stata per niente facile, lasciare tutto e tutti, andare lontano migliaia di chilometri alla ricerca di qualcosa che evi-

dentemente il tuo Paese non ti offre... l’Italia è un Paese bellissimo che però vive su qualcosa che non esiste più. Qui le opportunità di crescita sono enormi, soprattutto per i giovani che decidono di crearsi qui la propria indipendenza. Certo non è facile, soprattutto all’inizio, perché ti scontri con una una realtà ed una cultura totalmente diverse, ma, una volta assorbita, è tutto abbastanza semplice. Ho deciso di abbandonare l’Italia principalmente perché voglio crescere e crearmi un futuro, cosa che al momento l’Italia è ben lontana dall’offrirmi.” Come ti senti su un’isola per parecchi mesi all’anno? “Qui ho tanti amici che provengono da realtà diverse e da Paesi differenti. La sera usciamo sempre per cenare o ci vediamo a casa di qualcuno per passare qualche ora. Ho conosciuto tantissima gente e mi sento parte di una grande famiglia. Non mi sembra neanche di stare su un’isola e, quando mi sento un po’ giù, prendo una barca e vado a farmi una gita nelle varie isole vicine. Sento continuamente i miei amici in Italia, quindi la mancanza non è un vero problema, anzi, è come se stessi allo stesso tempo in due Paesi diversi.” Cos’ha di interessante Malapascua per i turisti? “Sull’isola le attrattive principali sono lo squalo volpe e le immersioni organizzate dai vari diving. Per chi non fa immersioni c’è sempre il mare, le spiagge bianche, le varie baie inesplorate che si possono raggiungere solo in barca o attraversando a piedi le piccole giungle che l’isola offre e, sicuramente, le varie escurioni fuori da Malapascua: l’isola di Kalanggaman, una lingua di sabbia a due ore di barca in mezzo al mare, un vero spettacolo, oppure l’isola di Maripipi, un’isola vulcanica nella quale si può fare trekking ed esplorare la cima del vulcano. La sera ci sono diversi locali dove poter fare un aperitivo, l’ambiente è sempre molto familiare e i tramonti sono sempre mozzafiato.”



GAREGGIARE

Il numero

PERFETTO FRANCESCO ALUIGI, TECNICO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA TRIATHLON, CI RIVELA LA FORMULA DEL SUO SUCCESSO: UN TRASCORSO AGONISTICO, FORMAZIONE CONTINUA E LA VOGLIA COSTANTE DI PORSI NUOVI OBIETTIVI.

N

di Matteo De Angelis / ph Riccardo Gallini

Nuotare, pedalare e correre, in una sola parola: triathlon. Tre discipline in una, senza soluzione di continuità tra le frazioni di gara. Il prossimo 7 Maggio, per il quinto anno consecutivo, Rimini ospiterà una delle principali tappe del calendario europeo del Challenge Family e la vicina Riccione anticipa il capoluogo di Provincia con la tappa del campionato italiano di duathlon. A coronare lo straordinario momento di gloria della triplice disciplina in Romagna, a Settembre, in quel di Cervia, arriverà la prima e unica tappa dell’Ironman su lunga distanza, mentre Gatteo Mare, a fine Maggio, ospiterà il suo primo Triathlon Sprint. Per dimostrare che anche il triathlon può essere alla portata di tutti, Grip Dimension negozio sportivo specializzato, lo scorso Ottobre ha dato vita al primo gruppo di allenamento per preparare atleti amatoriali alle gare di corta e media distanza che il 6 e 7 Maggio si disputeranno al Challenge Rimini. È nato così il Progetto Challenge Rimini 2017 che ha raccolto l’adesione di 9 atleti di cui 4 donne e 5 uomini di età compresa tra i 26 e i 43 anni provenienti da tutta

44

IN MAGAZINE


Provincia. Un team eterogeneo composto da liberi professionisti, imprenditori e impiegati, con un comune obiettivo: terminare egregiamente le gare. L’esperimento ha indubbiamente dato risultati eccezionali dal pun-

agonistico di tutto riguardo nel Tae Kwon Do dove, arrivato al 3° dan di cintura nera, ha indossato la divisa della Nazionale FIST partecipando ai Mondiali Chung Do Kwan di Londra ’94 e di Buenos Aires ’95 vincendo due medaglie d’argento. Nel 1997, inizia a praticare Triathlon disputando gare sulle diverse distanze dallo sprint all’olimpico fino alla distanza regina (3,8 km di nuoto, 180 km di bici, 42,195 km di corsa) chiuso in 10 ore e 16 minuti. Quella che oggi si è trasformata in un’attività impegnativa è iniziata per caso 4 anni fa, fornendo consigli sull’allenamento all’amico Ascanio Rodorigo. Da allora, con il passaparola e la qualità del lavoro svolto, il gruppo di atleti seguiti è cresciuto ed è nato ATP

nei buoni risultati, ma nel riuscire a portare equilibrio nella vita delle persone che praticano una disciplina così impegnativa”. Oltre ad insegnare la tecnica si insegna la gestione dei tempi e si lavora tantissimo sulla motivazione personale. A differenza degli atleti professionisti, la cui vita è ritagliata sullo sport, per gli atleti amatoriali lo sport è un ritaglio nella vita lavorativa e relazionale. Essere allenatore di triathlon significa dedicare quotidianamente attenzione al lavoro che ogni atleta svolge, molto spesso seguendolo in allenamenti serali o durante il fine settimana. Tra le numerose proposte, Aluigi offre ai suoi atleti anche allenamenti collegiali per agevolare il confronto tecnico e lo scambio

to di vista umano e relazionale, costruendo un gruppo coeso sia in allenamento che nella vita di tutti i giorni. Ma, se pensate che essere un triathleta sia impegnativo, immaginatevi cosa voglia dire essere un allenatore di triathlon. Per svolgere un compito così delicato e impegnativo, Grip Dimension si è affidato alla competenza del coach Francesco Aluigi, 48 anni, riminese, tecnico della Federazione Italiana Triathlon. Aluigi vanta un trascorso

l’acronimo che di Aluigi Triathlon Program che gioca anche sulla formula chimica che raggruppa atleti provenienti da diverse province di età compresa tra i 25 e 73 anni. Ogni atleta ha velleità diverse e caratteristiche fisiche e doti sportive differenti. A ciascuno di loro Aluigi cuce addosso il migliore programma di allenamento. “La vera gratificazione professionale – afferma Francesco Aluigi – non sta solo

esperienziale, svolgendo inoltre consulenza specifica presso centri fitness per ginnastica funzionale alla pratica del triathlon e agli sport di endurance, sempre più praticati. “Un buon allenatore – sostiene Aluigi – deve consentire allo sportivo di prevenire gli infortuni e gestire allenamenti e gare al meglio al fine di portare a termine tutto col sorriso e la voglia di porsi nuovi obiettivi”.

OLTRE CHE SULLA TECNICA SI LAVORA TANTISSIMO SULLA MOTIVAZIONE PERSONALE. A DIFFERENZA DEGLI ATLETI PROFESSIONISTI, LA CUI VITA È RITAGLIATA SULLO SPORT, PER GLI ATLETI AMATORIALI LO SPORT È UN RITAGLIO NELLA VITA LAVORATIVA E RELAZIONALE.

IN APERTURA, L’ALLENATORE DI TRIATHLON FRANCESCO ALUIGI. IN ALTO A DESTRA, GLI ATLETI AMATORIALI CHE HANNO ADERITO AL “PROGETTO CHALLENGE RIMINI 2017”.

IN MAGAZINE

45


ALLENARE

Voglio vederti

VOLARE

LA POLE DANCE È UNA DISCIPLINA SPORTIVA CHE IN ITALIA CONQUISTA SEMPRE PIÙ AFFEZIONATI. RAFFAELLA MONTANARI L’HA PORTATA IN ROMAGNA E LA INSEGNA A BAMBINI E ADULTI. di Lucia Lombardi / ph Veronica Bronzetti

46

IN MAGAZINE


C

Capelli ricci le ricadono languidi sulle spalle tornite, mentre si arrotola felinamente sicura di sé attorno alla pertica. Lei è Raffaella Montanari, insegnante di fitness, figura di riferimento per la Pole dance a Rimini: è stata proprio lei a portarla in Romagna. Folgorata da questa disciplina nei primissimi anni duemila, grazie ad un servizio televisivo in cui si parlava degli sport praticati in California, ha cominciato da autodidatta, quando in Europa ancora non si insegnava, cercando di studiarne le movenze e la pratica, poi nel 2008 si è fatta creare ad hoc un prototipo di palo da un fabbro, e da lì il cammino è stato un continuo crescendo di avvitamenti e slanci. Ha seguito le lezioni in un piccolo studio milanese, ove l’insegnamento era appena approdato, nonché video inglesi per capire come strutturare e impartire la tecnica. Ed è cresciuta all’interno della disciplina facendo workshop con grandi nomi, presenter, maestri. Pare che la pole dance come sport derivi direttamente da una pratica indiana, la Mallakhamb, formata dalle due parole Malla, che significa atleta o uomo forte, e Khamba, palo, diffusasi in India nel XII secolo. Nata come esercizio complementare per il wrestling, ora è praticata dai giovani come sport, perché pare fortifichi il corpo, la forza di volontà e sviluppi la mente. Declinata dai cinesi come arte circense, si è diffusa poi in America durante gli anni Venti del secolo scorso. “Bisogna mettersi in gioco e lasciarsi andare quando ci si approccia al palo – racconta Raffaella –, in principio si ha un piccolo empasse, poi la consapevolezza arriva subito. Questa disciplina racchiude in sé molte caratteristiche: dona forza, agilità, scioltezza, è indicata a tutti, compresi uomini e bambini. Da quest’anno ho attivato un corso di Pole kids, mi seguono cinque bimbe e due maschietti, per loro prevale l’aspetto giocoso.” Quando iniziò ad insegnare que-

sto sport nel 2009 aveva “molti uomini al seguito”. Il successo degli ultimi anni, invece “ci rivela una grande adesione da parte di donne: l’interesse è trasversale, chi ha un background sportivo è un po’ facilitato, ma l’essere neofiti aiuta ad impiantare facilmente nuovi semi.” Ormai sdoganata dalle cugine più osé, la lap dance (danza del grembo) e burlesque, è nei paesi anglosassoni una vera e propria disciplina sportiva, insegnata anche in college blasonati. “La pole regala sicurezza in se stessi, fierezza, toglie paure e incertezze, offre l’opportunità di migliorarsi come persone e va oltre la sensualità, che pure dona, e la fisicità stessa.” Il fatto

“LA POLE REGALA SICUREZZA IN SE STESSI, FIEREZZA, TOGLIE PAURE E INCERTEZZE, OFFRE L’OPPORTUNITÀ DI MIGLIORARSI E VA OLTRE LA SENSUALITÀ, CHE PURE DONA, E LA FISICITÀ STESSA. TUTTI QUELLI CHE VI SI AVVICINANO, AL PRIMO SUCCESSO SI GALVANIZZANO.”

che stia spopolando, è dovuto al passaparola, legato ai tanti benefici che si ricavano con la pratica settimanale: “tutti quelli che vi si avvicinano sono spaventati, ma al primo successo si galvanizzano”. Alla pertica Raffaella Montanari permette di aggrapparsi fin da subito, poi per le inversioni e le arrampicate ci vuole gradualità, e anche questo è un ottimo messaggio, insegna a rispettare i tempi necessari per una graduale evoluzione, ad autodisciplinarsi e a collegarsi con se stessi, senza giudizio e senza inutili confronti col percorso altrui. “In due o tre settimane di attività, a seconda del tipo di fisicità, si ottengono evidenti risultati. Romboidi, dorsali, adduttori, addome, tronco, gambe, glutei, IN MAGAZINE

47


ph Riccardo Gallini

IN QUESTA PAGINA, RAFFAELLA MONTANARI CON ALCUNE SUE ALLIEVE DI POLE DANCE.

48

IN MAGAZINE

tornano a nuova vita, tutto si sviluppa e permette di sollevare il proprio corpo e girare, scatenando forza dinamica e statica.” Il corpo si risveglia consapevolmente e dona attitudini inaspettate. “Il panorama internazionale è molto avanzato, vengono eseguite cose incredibili, ci sono atleti agguerriti che si allenano giornalmente, lo dimostrano le performance della russa Anastasia Skukhtorova (con cui Montanari ha studiato), o dell’italiana Valeria Bonalume. Adoro il mio ruolo, mi sento un’insegnante nata, non partecipo a gare, ma alcune mie allieve le ho preparate per questo. Il mio scopo è trasmettere sempre nuovi stimoli, che si ottengono solo studiando. E questo vale anche per me stessa.” Ogni settimana porta avanti un programma specifico, costanza e perseveranza aiutano anche ad un livello avanzata. Se vi è venuta voglia di sperimentarvi, la bella stagione porterà l’opportunità di

PARE CHE LA POLE DANCE COME SPORT DERIVI DIRETTAMENTE DA UNA PRATICA INDIANA, LA MALLAKHAMB, IL CUI NOME È FORMATO DALLE PAROLE MALLA, CHE SIGNIFICA ATLETA O UOMO FORTE, E KHAMBA, PALO, DIFFUSASI IN INDIA NEL XII SECOLO.

aderire al corso estivo della Be Pole’R’M’ Pole Dance University Rimini, presso lo Shilling, della durata di tre mesi, propedeutico al corso autunnale. Mattina, pomeriggio e sera, Raffaella allena i suoi 120 allievi, di cui alcuni stanno a loro volta prendendo la strada dell’insegnamento. Lei ne va fiera: restare aggrappati al palo nel caso della Pole è una vera esperienza energizzante.


OGNI TUO MOMENTO

A CASA MERITA

DI ESSERE UNICO. .

È facile immaginarsi in un ambiente Febal Casa. La varietà delle proposte di arredo permette ad ognuno di comporre la propria casa ideale, ed è proprio questa identità tra desideri e spazio concreto che rende speciale ogni momento vissuto negli ambienti Febal Casa. Per esempio la cucina Kaleidos, disegnata da Alfredo Zengiaro, fonde l’organizzazione razionale della cucina con la convivialità rilassata del living. Una delle tante soluzioni con cui i nostri consulenti potranno aiutarti a realizzare i tuoi sogni.

Febal Casa - Cerasolo S.S. Rimini - San Marino km 8,2 - Tel. 0541 759460 Orario: da lunedì a sabato 9:00 - 12:30 / 15:00 - 19:30 Domenica 15:00-19:30

Pagina Pubblcitaria Cerasolo.indd 1

Febal Casa San Marino - Centro Atlante Via Tre Settembre, 17 - Dogana - Tel. 0549 941366 Orario: da lunedì a sabato 9:00 - 20:00 Domenica 15:00 - 20:00

febalcasa.com

20/03/17 14:48


ESPORTARE

La qualità

DEL GUSTO IL GELATO È UNA COSA SERIA: CE LO RACCONTA ROBERTO LEARDINI, AD DI LEAGEL, PUNTO DI RIFERIMENTO E DI INNOVAZIONE NEL SETTORE DEGLI INGREDIENTI PER LA GELATERIA.

C

di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

Chi non ha conosciuto Tonino Leardini, fondatore di Leagel, una delle aziende leader di settore con sede a San Marino, lo farà attraverso l’azienda stessa e l’etica condivisa che la caratterizza, qui rappresentata dal figlio e attuale AD, Roberto Leardini. “Sono un sognatore pragmatico. Ho un amore poetico per il

50

IN MAGAZINE

mondo del gelato, lo stesso sentimento che provava mio padre quando, 25 anni fa, decise di creare Leagel. Vogliamo consegnare nelle mani di ogni artigiano gelatiere del mondo i nostri prodotti per diffondere il gelato artigianale di qualità.” La loro brand identity è lampante, il naming stesso esprime

fortemente ciò che rappresentano nel mondo: “Leagel è un punto di riferimento per il settore degli ingredienti per gelateria che negli anni si è messa in luce per la capacità di innovazione, proponendo prodotti inediti che hanno arricchito il mondo delle gelaterie artigianali. Leagel è una realtà giovane e dinamica che guarda


instancabilmente al futuro attingendo ispirazione dalla tradizione, come testimonia il nostro logotipo: un vecchio carretto dei gelati.” Quando Roberto ha iniziato a lavorare, Leagel era molto piccola e ciò gli ha permesso di far esperienza in tutti i comparti. “Il passaggio di testimone è avvenuto in modo naturale – racconta –. A un certo punto mio padre, che è sempre stata una persona intelligente e sensibile, si è fatto da parte e mi ha lasciato tutto lo spazio necessario per poter arrivare a gestire l’azienda.” Per Leardini fare innovazione nell’ambito del food oggi significa guardare il mercato con una sensibilità differente, pensare ed agire di conseguenza. “Il 99% delle imprese che si occupano di prodotti per i gelati e pasticceria hanno origini italiane. In Italia abbiamo circa 100 competitor e per primeggiare sui mercati Leagel dà grande spazio alla ricerca e allo sviluppo. Il comparto R&D produce molto di più di quello che poi viene utilizzato e che approda nei mercati. Ogni anno, in occasione della fiera Sigep, presentiamo al mondo anche le novità, che raccolgono sempre ottimi feedback e che, ormai, ci caratterizzano.” Perché un’azienda funzioni e vi sia armonia al suo interno, bisogna stimolare i propri collaboratori e condividere la mission aziendale, farlo è facile per l’amministratore delegato: “basta condividere insieme a loro i progetti trasmettendo passione per quello che si fa. È importante definire bene i ruoli e le gerarchie lasciando il giusto

spazio. Bisogna poi riconoscere i giusti meriti a chi realizza i progetti.” Lo sguardo di Leagel è lungo, ed è rivolto oltre confine, infatti hanno dimostrato negli anni una vigorosa prospettiva globale: “partendo dalla Germania abbiamo sviluppato una rete commerciale vincente e, grazie alla collaborazione con distributori affermati nel settore, i nostri prodotti sono presenti in 45 Paesi di tutto il mondo. Nel 2001 abbiamo fondato la nostra seconda sede produttiva, Leagel America Do Sul, nel cuore del Brasile, creando un canale internazionale che ogni giorno contribuisce a far conoscere il gelato artigianale italiano nelle Americhe e nel mondo.” Roberto è un giovane businessman, dai principi saldi, quelli che ha ereditato dal nucleo di origine. “La famiglia per me è la prima cosa, è il fulcro attorno al quale gira tutto, lavoro compreso. Anche se ovviamente il lavoro mi assorbe molto tempo, cerco di dedicare alla famiglia tutto me stesso.” Ma per i suoi figli, al momento non fa progetti:“lascerò loro la libertà di decidere cosa vorranno fare da grandi. Indubbiamente mi piacerebbe se venissero a lavorare con me.” Guardare avanti, proiettarsi nel futuro, è un’abilità ottimistica che ad un manager non manca: “La vera grande sfida per il futuro è l’internazionalizzazione. Siamo già presenti in 45 Paesi ma non ci basta, vogliamo conquistare nuovi mercati come Cina e Stati Uniti dove intendiamo aprire delle filiali commerciali.”

Posillipo l’Osteria

Lungomare della Repubblica, 12 - Riccione www.osteriaposillipo.it

Enoteca Posillipo Dolce Officina Viale Ceccarini, 136 – Riccione Tel. 0541 833439 www.posillipodolceofficina.it


ORGANIZZARE

Alchimie

GIALLE

RIDESTINARE UN LOCALE CONFISCATO ALLA MAFIA GRAZIE AD UN PROGETTO CULTURALE AVVINCENTE? QUESTO È YELLOW FACTORY, E IL SUO PARTERRE DI ARTISTI VI STUPIRÀ. di Antonella Zaghini / ph Riccardo Gallini

52

IN MAGAZINE


I

Ingredienti: metti insieme l’energia del colore giallo e quella allure da factory alla Andy Wharol che dagli anni Sessanta in poi ha ispirato più di una generazione di artisti. Trasporta tutto in una cittadina alla moda come Riccione, ma non in un luogo qualsiasi, in un ex night club confiscato alla mafia. Ultimo tocco: un gruppo di amici affiatati. Agita per bene ed ecco fatta l’alchimia dello Yellow Factory: un progetto culturale avvincente che ha unito tre imprenditori e il Comune di Riccione. A quattro mani partecipano al bando statale e ottengono l’uso dell’ex night club La Perla, in zona colonie, a pochi passi dal mare. A tessere il progetto sono Giorgio Galimberti, milanese (oramai adottato dalla Perla Verde) che ha scritto pagine importanti del tennis italiano, titolare della maglia azzurra per sei anni, ora assistant coach di Corrado Barazzutti per la nazionale di Coppa Davis. Insieme a lui ci sono Federico Cimaroli, firma del mondo della notte che si è mosso fra la spiaggia del Marano e le disco delle colline riccionesi, insieme a Elia Campagna, giovanissimo, ma da tempo suo collaboratore. Con loro, il passato noir del locale diventa yellow. “A Federico mi lega una lunga amicizia – racconta Galimberti – “A fare scattare la scintilla è l’organizzazione, nell’estate del 2016, del party per i quarti di finale della Coppa Davis che si sono giocati a Pesaro. La festa è un successo, Cimaroli gli sot-

topone il progetto, “la voglia di mettermi in gioco mi ha sempre contraddistinto e sono salito a bordo”. Lo Yellow Factory accende le luci a dicembre. “La nostra idea – spiega Cimaroli – è di portare al Factory artisti e personaggi noti e nello stesso tempo essere un palcoscenico per chi muove i primi passi.” In pochi mesi qui sono già passati nomi del calibro di Enrico Brizzi, l’autore di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, lo speaker di Radio DJ Rudy Zerbi. Per la parte musicale Andy, un passato nei Blu Vertigo, impegnato oggi nella musica, ma anche nella pittura, e il producer e DJ olandese San Proper con il collega inglese Romare, perle da veri intenditori della scena dance contemporanea. In marzo sono attesi i Landlord, la band riminese che si è fatta largo a X-Factor e il life coach Gianluca Spadoni. Insomma un parterre di nomi in grado di catturare l’attenzione di giovani e meno giovani, dai tanti interessi. Lo Yellow Factory vive di giorno e di sera. Se nella parte diurna prevalgono le attività in collaborazione con il Comune, di sera sono gli ospiti e i concerti a farla da padrone. Si parte con il Talk about, gli incontri con personaggi del mercoledì, il sabato largo alla musica, mentre a breve il venerdì sera diventerà la serata live. E questo è solo l’inizio.

NELLA FOTO, ELIA CAMPAGNA, GIORGIO GALIMBERTI E FEDERICO CIMAROLI.

IL PRIMO ED ESCLUSIVO CENTRO DI PERSONAL TRAINING, RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E PREPARAZIONE ATLETICA CON METODO EMS.

Rimini | Via Domenico Paulucci, 12 Tel. 0541 382316 | rimini@urbanfitness.it


SCOPRIRE

Architetto

DI MOLECOLE A SOLI 42 ANNI HA VINTO UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO PER LA CHIMICA: MARCO DE VIVO CI RACCONTA LA SUA PASSIONE, IL SUO (POCO) TEMPO LIBERO E IL SUO AMORE PER RIMINI.

I

54

IN MAGAZINE

di Cinzia Bauzone / ph Riccardo Gallini

I primi di aprile a San Francisco sarà conferito a Marco De Vivo il premio “ACS COMP OpenEye Outstanding Junior Faculty Award”. È il riconoscimento americano per la chimica che il ricercatore riminese ha ottenuto per gli studi compiuti nell’ambito della chimica computazionale. Marco De Vivo, 42 anni, è nato a Rimini e ha studiato chimica all’Università di Bologna. Dopo il dottorato in chimica farmaceutica ha svolto la sua attività di ricercatore nei più prestigiosi laboratori europei e americani, prima di tornare nel 2009 in Italia all’I-

stituto Italiano di Tecnologia di Genova, dove oggi è responsabile del gruppo di ricerca Molecular Modeling & Drug Discovery. Marco, per la prima volta è un ricercatore italiano ad aggiudicarsi un così importante riconoscimento per la chimica, una bella soddisfazione. “Sì sono molto contento. È un cammino, il nostro, ricoperto spesso di sacrifici, di difficoltà ma nello stesso tempo ricco di soddisfazioni. La passione per il mio lavoro è tanta e alla fine non mi costa fatica. È bello essere premiati, per me, per il mio team, c’è molto entusiasmo da parte dell’Istituto”. Di che cosa si occupa nello specifico? “Sono un architetto di molecole. Attraverso l’uso di software, simuliamo e vediamo al computer le reazioni che avvengono nel nostro corpo, nel caso anche di malattie gravi come il cancro. Cerco di capire atomo per atomo cosa succede: in questo modo è più semplice poi disegnare il farmaco che andrà ad interagire con il proprio target e bloccare lo sviluppo della malattia. La chimica computazionale ci ha permesso di spiegare alcune reazioni sugli

enzimi che regolano il DNA, con risvolti molto importanti nel campo delle malattie tumorali e non solo. Attraverso la comprensione di quelli che sono i meccanismi alla base di questa malattia progettiamo i farmaci che verranno sintetizzati e testati.” Quali sono i progetti futuri in questo campo? “Sempre nell’ambito del disegno e scoperta di nuovi farmaci, sono finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) per identificare nuove cure. Inoltre, mi occupo di studi per nuovi farmaci legati alla genetica delle persone.” Come trascorre il tempo libero? “La verità è che non ho tanto tempo libero. Mi piace leggere, viaggiare e stare con mio figlio. Il lavoro rimane comunque la mia passione. Quando faccio divulgazione nelle scuole dico ai ragazzi: qualcosa da cui non sfuggirete alla vita sarà il lavoro, se riuscite a fare ciò che vi piace è un bel traguardo.” Rimini nel cuore? “Rimango appassionato della mia città. Ho vissuto in sette città del mondo, la qualità di vita della zona riminese è veramente unica.”


ADVERTORIAL

STALKING CONDOMINIALE DALLA CORTE DI CASSAZIONE, UN NUOVO REATO

QUANDO IN CONDOMINIO I COMPORTAMENTI MOLESTI SUPERANO IL LIMITE, PUÒ CONFIGURARSI IL REATO DI STALKING. BASTANO DUE SOLI EPISODI PER RIENTRARE NEL PENALE, ANCHE SENZA TESTIMONI.

Come scrisse Aristotele, l’uomo è un animale sociale: ma tutti gli animali, se costretti a condividere uno spazio ristretto, possono sviluppare aggressività. Compreso l’uomo. E la vita di condominio lo mette duramente alla prova. L’A.N.AMM.I. ossia l’Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili ha stilato una classifica delle principali ragioni per cui si litiga tra condomini: dagli odori sgradevoli al parcheggio fuori dal proprio posto, dalle urla dei bambini al cane che abbaia, dai mozziconi di sigaretta alla tovaglia sbattuta nel cortile. Fin qui siamo nell’ambito delle tradizionali dispute connesse con la convivenza che – anche se potrebbero integrare alcuni tipi di reato quali disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone ex art. 659 c.p. e getto pericoloso di cose ex art. 674 c.p. – sono normalmente risolvibili, con l’intervento dell’amministratore di condominio. Quando invece i comporta-

menti molesti superano il limite e assumono la caratteristica di veri e propri atti persecutori ci troviamo in presenza di un altro reato: lo stalking, previsto dall’art. 612 bis c.p. Con la sentenza n. 26878 del 30 giugno 2016 la Corte di Cassazione ha consacrato l’esistenza di una nuova fattispecie di stalking, quello condominiale. La vicenda riguardava un cittadino romano, esasperato dal proprio vicino tanto da assentarsi dal lavoro ed assumere sonniferi e tranquillanti. Una situazione ben diversa da una semplice lite. Infatti il reato sussiste solo se le azioni moleste e persecutorie causano nella vittima un grave stato di ansia e paura tale da compromettere il normale svolgimento di azioni quotidiane oltre al timore fondato per l’incolumità propria o di un familiare ed al cambiamento delle proprie abitudini di vita. Alcuni esempi? Avvelenare l’animale domestico, pedinare la vittima, gettare liquidi scivo-

losi davanti alla sua porta, farle appostamenti e minacciarla, danneggiarne i beni (come ad esempio l’auto), diffamarla ed offenderla all’interno del condominio o sui social network, vessarla con telefonate mute e rumori molesti. Lo stalking può scattare anche se non c’è reiterazione, basta la presenza di un intento persecutorio: due soli episodi sono sufficienti se danneggiano la vittima esasperandola in modo grave e costringendola a mutare radicalmente il proprio modus vivendi. Inoltre le sole accuse mosse dal soggetto perseguitato, se valutate dal giudice attendibili, valgono a far condannare lo stalker, senza bisogno assoluto di testimoni o prove fisiche, che però è sempre meglio produrre per evitare una contro denuncia per calunnia. Ma come ci si può difendere? La prima cosa da fare è rivolgersi direttamente allo stalker per invitarlo a mettere fine ai suoi comportamenti molesti, coinvolgendo anche l’amministratore di condominio. Se questo non basta, la vittima può presentare un’apposita richiesta di ammonimento al Questore che, se la ritiene fondata, emette un decreto di ammonimento orale nei confronti dello stalker. Infine, la persona oggetto di atti persecutori può sporgere formale querela, purché entro sei mesi dai fatti incriminati. Il Tribunale può emettere nei confronti dell’imputato un’ordinanza restrittiva che gli impone di lasciare la propria abitazione e di non avvicinarsi oltre i 500 metri al condominio per un determinato periodo di tempo. IN MAGAZINE

1


DIPINGERE

Miti

SU TELA DANIELA MUSONE RAPPRESENTA NEI SUOI DIPINTI L’ANIMA DEL ROCK DURO E PURO DEGLI ANNI ‘60 E ‘70. SI TRATTA DEL PROGETTO “SOUNVAS”, RICCO DI CONTAMINAZIONI ARTISTICHE, DAL MOSAICO ALLA DANZA.

U

di Alessandra Leardini / ph Riccardo Gallini

Un volto, un’anima, una musica catturati su tela: questo è Sounvas Art, il progetto artistico di Daniela Musone, talento riminese che ha deciso di far confluire dentro la stessa cornice le due passioni di una vita: il rock e la pittura. “Qualcuno una volta ha detto che sono la pittrice che cattura l’anima dei musicisti su tela, e questa definizione mi è piaciuta tanto da farla mia,” ci racconta davanti alla sua ultima opera, Brainstorming, letteralmente tempesta di cervelli (120x60, acrilico e mosaico su tela) con protagoniste due icone intramontabili: Mick Jagger e Keith Richards. “Più volte ho pensato che in una vita precedente sarei anche potuta essere una groupie – afferma ridendo Daniela –. Mi sento incredibilmente affascinata dalla musica rock degli anni ’60 e ’70, traboccante di passione e ideali, da tutta l’iconografia che ruota attorno a quegli anni e dai suoi miti”. Miti che ricorrono costantemente nei suoi quadri: da Leonard Cohen a Jimi Hendrix, da Mick Jagger, frontman dei Rolling Stones e personaggio simbolo della band, a Keith Richards, leader spirituale del gruppo e vera anima rock, senza dimenticare il

56

IN MAGAZINE


li, che raffigurasse il grande chitarrista Jimi Hendrix,” ricorda Daniela. Dopo una lunga e vana ricerca sul Web (“Mi imbattevo per lo più in quadri simili alle stampe industriali o comunque non adatti ai miei spazi”) ecco l’idea: perché, quella tela, non farsela da sola? È arrivato così Jimi (80x100, acrilico su tela). Il lavoro è stato talmente apprezzato che Daniela si è chiesta: perché non regalare la stessa emozione ad altre persone amanti del genere? Che sia il volto dell’artista preferito o il ricordo dell’emozione vissuta ad un concerto, il fulcro del progetto Sounvas è la capacità di immortalare l’anima di quell’icona rock su tela, in sintonia con lo stile e l’ambiente in cui il quadro verrà ospitato. Nella stessa cornice, la pittura può fondersi con il mosaico, altra tecnica che Daniela ama praticare da anni, da quando ha ammirato per la prima volta dal vivo, a Barcellona, le creazioni di Gaudì. “Quando dipingo non vorrei essere in nessun altro posto. Ora che ci penso già da bambina amavo disegnare e dipingere.” C’è poi una terza grande passione che Daniela conserva e spera di poter, un giorno, unire al suo progetto artistico: la danza. “È l’amore di una vita, che studio fin da bambina e che ora insegno ad altri – afferma la pittrice –. Chissà che un giorno io non riesca a trovare un modo per abbattere i diversi confini tra una forma artistica e l’altra, come dipingere mentre danzo.” E, magari, su un brano rock anni ’60-70.

Via 5 febbraio, 80 - Fiorina (RSM) | www.giorgiaboutique.com

ph Veronica Frison

Premio Nobel Bob Dylan. Il primo quadro è nato quasi per caso, nei pochi spazi liberi tra gli impegni lavorativi, nella scuola di danza e arti sceniche che dirige da oltre dieci anni, e la cura della famiglia. “Desideravo avere in casa una tela personalizzata per dimensioni, colori e materia-

Lungomare Augusto Murri, 55 Rimini (RN) 3334496051 • info@dallasaraghina.it • www.dallasaraghina.it


COMPORRE

Ladro di

REALTÀ

IL CANTAUTORE RIMINESE RICCARDO AMADEI DOPO IL SUCCESSO DI “SENZA OMBRELLO” FIRMATO CON IL GRUPPO DEI LES PASTÌS È PRONTO PER UN NUOVO ALBUM.

M QUI SOTTO, RICCARDO AMADEI ALLA CHITARRA E, NELL’ALTRA PAGINA, INSIEME A ENRICO RÒ, ALBERTO MARINI E ELENA PARTISANI, COMPONENTI DI LES PASTÌS.

58

IN MAGAZINE

di Benedetta Cicognani / ph Riccardo Gallini

“Mio padre, quando ero piccolo, teneva in auto una radio mangiacassette. Quando partivamo per lunghi viaggi, passavamo ore ad ascoltare i brani di grandi cantautori italiani come Conte, Dalla, Fossati e Bennato. Così è nata la mia passione per la musica. Così ho iniziato a cimentarmi in questa avventura,” mi racconta il cantautore Riccardo Amadei. Riminese, 39 anni, nella vita lavora come coordinatore presso il Centro Zavatta. Ha uno sguardo penetrante, il sorriso aperto e

un baffo alla Vincent Cassel nel film Nemico pubblico. Convive con l’attrice teatrale Tamara, con cui ha una figlia di quattro anni, Mariù. La sua carriera musicale ha avuto ufficialmente inizio nel 2008, quando ha cominciato a collaborare per diverse compagnie teatrali curandone la parte musicale degli spettacoli. Nel 2013 al Banyan Teatro di Rimini ha portato in scena il concertospettacolo Stanze chiuse basato sulle lettere del poeta Rainer M. Rilke e l’anno seguente ha parte-

cipato alla compilation in omaggio di Enzo Jannacci El portava i scarp del tennis. È autore inoltre del brano -i-i-i, presente nel DVD dello spettacolo teatrale Rimini Ailoviù. Ha aperto i concerti di Zibba (vincitore premio della critica Sanremo 2014) e Paolo Benvegnù. Sempre nel 2013 ha fondato il gruppo musicale Riccardo Amadei & Les Pastìs con cui realizza l’album La Polveriera, una sorta di folklautorato, come lo definisce Riccardo, “un termine meticcio per descrivere un ibrido, un suono che si alterna tra l’acustico e l’elettrico, un cantautorato tradizionale e all’avanguardia allo stesso tempo”. Il disco riceve ottime recensioni. Lo scorso anno, dopo una lunga gestazione, Riccardo, accompagnato dalle note dei Les Pastis (il batterista Enrico Rò, la violinista Elena Partisani e il controbassista Alberto Marini) presenta alla libreria Feltrinelli il suo secondo album Senza Ombrello. Il titolo è una metafora di uno stato d’animo, un modo di porsi di fronte alle situazioni; un essere autentici, senza filtri, di fronte alle persone e alla vita. Nel disco sfilano 11 brani che raccontano il nostro


tempo con la sua quotidianità, fatta di valigie negli aeroporti, di brindisi e di passeggiate al porto, ma anche di caos e di incomunicabilità. Come dice Riccardo “Il nostro è un tempo frenetico, delirante, dove gli algoritmi della rete spostano gusti e opinioni. Il modo massivo di comunicare acquista sempre più importanza rispetto al significato stesso e il come diventa più rilevante del cosa. Fermarsi, guardarsi davanti allo specchio e riconoscersi ogni giorno diventa una necessità. Anche se questo spesso può risultare faticoso”. In questo album Amadei ha voluto anche dedicare un pezzo alla sua città, Rimini, le cui tre “i” sono descritte come dei soldatini immobili sulla linea gotica in attesa di qualcosa di indefinito, durante l’onnipresente carnevale estivo. Da subito il disco ha riscontrato un notevole successo tra il pub-

blico e la critica. La canzone I brindisi, è stata premiata dall’etichetta La Fame di Dischi e quest’anno entrerà a far parte della sua compilation 2017. Ma non finisce qui. Il 3 marzo la band è salita sul palco del circolo riminese Milleluci per presentare in anteprima, il video di animazione digitale della canzone Le frottole dei marinai, ballata ambientata a Marsiglia che racconta la passione per Adele, un’avvenente e chiacchierata fanciulla dipinta come prostituta dalla gente del porto. Nel video Riccardo Amadei e Les Pastìs si trasformano in animazioni digitali, avventurandosi in un mondo fatto di cartone. “Il cantautore,” scherza Riccardo “è come un ladro di realtà; infatti non gli sfugge tutto ciò che gli sta attorno, volti, suoni, colori e il respiro delle persone che si insinua tra le righe dei suoi spartiti.”

Scarpe personalizzate a partire dal 34,5 fino al 41,5 Via XX Settembre, 32 - Rimini - galleria Gorza - Tel. 0541 781811

Gabicce Monte - tel. 0541.962295 www.dallagioconda.com - info@dallagioconda.com


RAPPRESENTARE

Contagiato

DAL PALCO INCONTRIAMO DAVIDE SCHINAIA, REGISTA E DRAMMATURGO COFONDATORE DELLA COMPAGNIA TEATRALE MAAN, ALLE PRESE CON GLI OCCHIALI DI EDGAR ALLAN POE.

D

di Cinzia Bauzone / ph Riccardo Gallini

Davide Schinaia inizia a coltivare la sua passione al Liceo sperimentale di Milano, occupandosi di video e di comunicazione visiva. Dopo la laurea al DAMS, con una tesi sul Mahabharata di Peter Brook, perfeziona la formazione nel campo della musica, dell’audiovisivo della tecnica teatrale e dell’arte attoriale. “Il teatro è pericoloso, mi sono lasciato subito contagiare,” afferma. Con la compagnia Maan, il teatro diventa così il suo lavoro. Ha scritto e diretto numerosi spettacoli con la sua e con altre compagnie. Diverse in questi anni le rappresentazioni, anche nella sua città, nell’ambito di Riccione spettacoli. Dal 2009 ha curato per sei edizioni la rassegna estiva Comici in villa, e ricordiamo il successo del Candido di Voltaire e l’Opera del malaffare. Di lì, altre produzioni di successo con la collaborazione della Compagnia Città Teatro. Attualmente si occupa di teatro musicale. Il suo ultimo progetto, in ordine di tempo è la regia di Gli occhiali, al Teatro Rossini di Pesaro. Si tratta di un’opera grottesca in tre quadri, tratta da un racconto di Edgar Allan Poe. Un appuntamento impor-

60

IN MAGAZINE

tante, in un teatro di tradizione operistica che rappresenta in qualche modo una sfida. L’opera, del giovane compositore pesarese Danilo Comitini, prevede il coinvolgimento di artisti ed istituzioni culturali locali ed internazionali ed è prodotta dall’Orchestra Sinfonica Rossini e diretta dal Maestro Noris Borgogelli. “Debutteremo il 21 aprile. Gli occhiali è anche un’occasione per creare

una comunità intorno all’arte e alla musica. L’Orchestra Sinfonica Rossini, ha scelto di investire nel talento di giovani artisti. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il Comune, si propone di avvicinare gli studenti e un pubblico sempre più vasto all’ascolto della grande musica, scegliendo di praticare prezzi alla portata di tutte le possibilità economiche”.


cose buone dal territorio

“CI VUOLE TEMPO PER FARE LE COSE BUONE”... Scoprire nuovi accostamenti, semplici ma inaspettati, prestando attenzione a ogni singola materia prima, è per la nostra cucina una missione quotidiana. Assieme ai pilastri più tipici della tradizione del territorio di carne e di pesce il nostro menù propone infatti alcuni piatti differenti per origini e composizione, spaziando nel grande patrimonio della cucina italiana. La cantina offre un ampio assortimento di vini del territorio, assieme a etichette nazionali e internazionali di pregio.

Un piatto veloce? Una degustazione di terra o di mare? Un pranzo con gli amici? Una cena ricercata e rilassante?

ph © Giorgio Salvatori

Vi aspettiamo, tutti i giorni, pranzo e cena, per offrirvi i migliori prodotti del territorio, conditi con un pizzico di ricercata accoglienza.

Lungomare Murri 15 - 47921 Rimini - Tel. 0541 395115 - info@amorimini.it - www.amorimini.it

GRAND HOTEL RIMINI PIAZZA TRIPOLI

PIAZZALE KENNEDY

LUNGOMARE MURRI VIALE REGINA ELENA


AIUTARE

Lancio

VINCENTE STELLA DEL BASEBALL ITALIANO, EDDY ORRIZZI GIOCA LA PARTITA PIÙ BELLA CON IL SUO PROGETTO UMANITARIO IN MOZAMBICO: INSEGNARE IL BASEBALL PER PORTARE SPERANZA.

R

di Maria Luisa Bertiolini / ph Riccardo Gallini

Restare Vivi: sopravvivere alla fame e all’AIDS in un Paese tra i più poveri del pianeta. In inglese Staying Alive: è l’onlus fondata dal gigante buono Eddy Orrizzi tra i più forti giocatori della storia del baseball italiano dagli anni settanta, arrivato dagli USA e rimasto a Rimini dove sta giocando ora una partita più impegnativa. Un lancio vincente con fini umanitari che ha dato una speranza a migliaia di bambini africani. In Italia con il baseball non si diventa ricchi ma Eddy ha la dovizia nel cuore e l’ha donata ai bisognosi. Iniziò quindici anni fa quest’avventura nel primo viaggio in Mozambico. Sbalordito dalla povertà, Eddy scoprì che gli allenamenti erano con giocatori che non mangiavano da qualche giorno. Perché non usare il baseball per scopi umanitari? L’idea prese forma in mezzo a una strada tirando la palla con un amico. “Poco dopo, a decine osservavano quel gioco misterioso. Come allenare quei bambini stremati? Li facevo giocare e regalavo loro succhi di frutta e biscotti. Pochi spiccioli ma a tantissimi bambini: questa è stata la filosofia. Il programma ha lo scopo di

62

IN MAGAZINE

creare istruttori, fornisce cibo, ma anche informazioni sulla nutrizione e sul virus HIV,” sottolinea Eddy. Il progetto continua negli anni e in tantissimi vengono nutriti e monitorati grazie allo screening sanitario necessario per giocare. Si tratta di un progetto realizzato grazie alle donazioni d’imprenditori e amici come Corbelli, patron di Telemarket, la ditta Gruppo IVAS e tanti altri. Oggi la grande svolta: sulla Mozambique Baseball Association, che vanta più di trenta squadre,

si è focalizzata l’attenzione della World Baseball Softball Confederation. Orrizzi ci spera, perché porterà fondi per proseguire il percorso in questo grande riscatto umano. Il suo sogno? “Vedere qualche ragazzino diventare professionista, creare un vivaio che possa andare avanti da solo, a beneficio di molti e non di un solo fuoriclasse, ma servono continuamente risorse per soddisfare le attese”. Per donazioni e per saperne di più www.stayingalive.it - eddy@ baseballinafrica.org


DAVIDECONTIDESIGN.IT

“CALDO BENESSERE” VIENI A PROVARE

IL RISCALDAMENTO CHE SCALDA COME IL SOLE SENZA CALDAIA E MANUTENZIONE

PAVIMENTI E RIVESTIMENTI, SUPERFICI CONTINUE OLTREMATERIA, PAVIMENTI IN LEGNO, PIETRE NATURALI, PROPOSTE E COMPOSIZIONI TESSILI, ARREDAMENTI, CUCINE, BAGNI E ACCESSORI, ARREDI DA ESTERNO, SOLUZIONI ILLUMINOTECNICHE, REALIZZAZIONE CENTRI BENESSERE, SERVIZI DI POSA E TANTE ALTRE IDEE PER PROGETTARE E ARREDARE OGNI TIPO DI AMBIENTE.

VIA AL MARE, 14 - 47842 SAN GIOVANNI IN MARIGNANO (RN) - TEL. 0541 957697 - WWW.CENTRODELLACERAMICA.IT


Seg uic i su

L E E MOZ IO N I D I L A S VEGAS V I V I LE A S A N M A RIN O. Divertimento. Brivido. Gioia. Sensazioni intense che solo Giochi del Titano può offrirti, tutte da vivere in un ambiente raffinato dove lo stile si tocca, si gusta, si respira. Prova l’emozione di un offerta completa e ricchissima, con i giochi più amati da chi ama giocare. In una cornice così, ogni serata è come essere a Las Vegas.

REPUBBLICA DI SAN MARINO Pal a z zo D i a m o nd - S tra d a d e i C e nsi ti 21 - Uscit a Falciano Te l . 05 49 9 42 011 - w w w. g i o c h i d e l tit ano.sm

“IL GIOCO E’ RISERVATO AI MAGGIORENNI”

“IL GIOCO PUO’ CAUSARE DIPENDENZA”

“ V E R I F I C A L E P R O B A B I L I T A ’ D I V I N C I T A S U L S I T O W W W. G I O C H I D E L T I T A N O. S M ”

IL PIACERE DI GIOCARE CON STILE


ADVERTORIAL

RICCI ARREDAMENTI DIVENTA HD HOME DESIGN A 360°

INAUGURA A RICCIONE LO SHOWROOM RICCI HOME DESIGN CON UN NUOVO VOLTO E UN NUOVO LOGO E PROMETTE TANTE SORPRESE PER CHI DEVE ARREDARE O RISTRUTTURARE CASA.

Ricci, forte di 70 anni di esperienza, cresciuta di pari passo con le richieste della propria consolidata clientela, con coraggio cambia faccia, ma non contenuto…. anzi, la nuova formula è più ricca e invade tutti i campi dell’interior design. Ad accogliere i clienti, una nuova facciata, con vele svettanti, alte dieci metri, atte ad evidenziare la verticalità della struttura e i quattro piani espositivi. Entrando, veniamo accolti dalla variegata serie di proposte della Materioteca: ceramiche variopinte, morbidi tessuti, listoni di legno e carte da parati. Una carrellata di meraviglie ci proietta nella dimora dei nostri sogni. Ai piani alti l’esposizione prosegue con un’elegante mostra di pezzi di design dalle forme accattivanti e dai colori più vari. Cura del particolare, gusto e bellezza imperano, per infondere armonia e ispirazione. Gli allesti-

menti più cool e d’atmosfera, secondo le tendenze più innovative, ospitano, non solo oggetti di design dei brand più conosciuti, ma anche di aziende emergenti, nuove e accattivanti proposte, frutto della continua ricerca dello staff Ricci. Ricci HD si pone come figura innovativa in grado di accor-

ciare le distanze tra il mondo della progettazione di interni e l’arredamento. Affidarsi ad un unico referente per rinnovare la propria casa significa risparmiare tempo e denaro. Un team interno di architetti e designer è a disposizione per sollevare il cliente da qualsiasi preoccupazione: dalla progettazione, alle pratiche burocratiche e amministrative. La vocazione è di quelle più nobili, perché la casa rappresenta un luogo intimo in cui ognuno racconta se stesso e il proprio modo di abitare. Arredare la propria casa è un po’ come parlare della propria storia, tra esperienze, affetti, idee e sogni. Il valore aggiunto di un progetto di interni non sta nei materiali o nell’arredo di design, ma nella capacità di miscelarli sapientemente per creare luoghi emozionali. La filosofia quotidiana che muove la nuova dimensione di Ricci Home Design, fonde esigenze estetiche con qualità e prezzo. Dal 1948 ad oggi la ricerca nel design non si è mai fermata e il motto è rimasto lo stesso: “Qualità ad ogni costo”.

Riccione | Via Circonvallazione, 90 47838 | Tel 0541 605074 info@riccihomedesign.it | www.riccihomedesign.it 1

IN MAGAZINE


ORGANIZZARE

L’altra metà

DEL CIELO

CULTURA, EDUCAZIONE E LEADERSHIP: QUESTI SONO I TEMI CARI AL SOROPTIMIST INTERNATIONAL CLUB. ASSOCIAZIONE TUTTA AL FEMMINILE CHE SI ADOPERA PER LO SVILUPPO DELLE PARI OPPORTUNITÀ NEL MONDO.

S

di Antonella Zaghini / ph Riccardo Gallini

Sarà un 2017 intenso e ricco di soddisfazioni per il Soroptimist International Club Rimini. In un solo anno, infatti, il club si prepara ad accogliere, in maggio, il 119° Consiglio Nazionale delle delegate; mentre in ottobre celebrerà le prime 40 primavere. Primo appuntamento quindi in primavera, dal 12 al 14 maggio, al Teatro Novelli. “Contiamo di ospitare – anticipa la Presidente Anna Maria Balli – fra socie e delegate attorno alle 400-500 partecipanti, alle quali si aggiungeranno i familiari. Per Rimini è un grande onore: è la terza volta che il Consiglio Nazionale si tiene nella nostra città.” La tre giorni sarà l’occasione per visitare Rimi-

66

IN MAGAZINE

ni. Inoltre l’importante appuntamento nazionale diventa motivo per conoscere da vicino le attività di questa organizzazione nata nel 1921 negli Stati Uniti e oggi diffusa in 132 Paesi. Un’organizzazione di livello internazionale per donne impegnate in attività professionali e manageriali. Il Soroptmist infatti mira a un mondo in cui le donne possano realizzare il loro potenziale e le loro aspirazioni con pari opportunità. “In ogni club cerchiamo di essere il più eterogenee possibili. Ciascuna socia rappresenta una diversa categoria professionale, per favorire al massimo contatti e opportunità,” aggiunge Gabriella Solleciti, Past President del club riminese, che annovera attualmente 39 socie. Diversi sono i service che ogni anno vengono realizzati dai singoli club, soprattutto nel settore della cultura, dell’educazione e del sociale. “A Rimini lo scorso anno abbiamo riproposto il progetto A Teatro con il Soroptmist che si è concretizzato nella consegna di 11 abbonamenti per la stagione teatrale del Novelli ad altrettanti studenti meritevoli delle scuole secondarie superiori. Sette abbonamenti

sono stati offerti dal nostro club e altri quattro dall’amministrazione comunale che ha appoggiato l’iniziativa. Altra attività sulla quale puntiamo molto è il corso alla Bocconi sulla leadership femminile che offriamo ogni anno a una giovane laureata con meno di 28 anni.” Iniziativa meritevole nel campo del sociale, sottolinea la Past President Solleciti, è stata la mostra fotografica Il fascino oltre le sbarre, a cura dei fotoreporter Mauro Rosatelli e Claudio Leoni, nata con lo scopo di dare un contributo alle attività di riabilitazione delle donne recluse nel carcere di Rebibbia e allestita lo scorso luglio al club Nautico di Rimini. Evento che ha permesso di raccogliere fondi per finanziare il service in favore della casa circondariale. Grazie al ricavato dell’iniziativa, qui a Rimini, è stata allestita un’area verde attrezzata con giochi e gazebo per favorire gli incontri dei genitori con i loro bimbi.” Tutte le attività sono realizzate per “creare forti comunità di pace” e per dare “una voce universale” all’altra metà del cielo, perché “più una donna è preparata più ha possibilità”.


Messaggio pubblicitario con finalità promozionale - Per le condizioni contrattuali e per quanto non espressamente indicato si rinvia ai fogli informativi disponibili nelle filiali di Banca Carim e sul sito www.bancacarim.it


ADVERTORIAL

COCCOLE A CASA GABELLINI DALLA CONCESSIONARIA ALLA SPA

DEDICATI AL TUO BENESSERE, RILASSATI E CONCEDITI UN PO’ DI COCCOLE A CASA GABELLINI.

La famiglia Gabellini ha aperto il primo centro benessere all’interno della propria azienda e mette a disposizione dei clienti le capacità professionali di Eleonora con Flavia, Giada, Liudmila, Sara e Sonia per trattamenti spa innovativi e rilassanti: • puoi scegliere un percorso benessere che va dalla sauna al bagno turco e alla doccia emozionale per arrivare alla zona relax. • puoi scegliere tra i vari trattamenti estetici tradizionali del viso o del corpo. • puoi scegliere un massaggio antistress, decontratturante, connettivale, sportivo o linfodrenaggio, ma anche un massaggio hot stone e riflessologia plantare. • puoi scegliere, ancora, un

trattamento olistico rituale rigenerante, con bendaggio aromatico, magia delle polveri, saluto al sole e pelle raggiante al riso rosso.

Pesaro, via Tevere, 4 Tel. 0721 270 370 coccole@gabellini.it Fb: Coccoleacasagabellini 1

IN MAGAZINE

• puoi scegliere anche un trattamento completo di bellezza per i tuoi capelli. • puoi fare fitness e chiedere un personal trainer. Ma puoi anche decidere di aspettare semplicemente nel salotto di Casa Gabellini e farti servire un buon caffè, uno snack o un aperitivo al bar. Valuta il tuo tempo disponibile e scegli, perché quando porti la tua auto in officina alla concessionaria Augusto Gabellini S.r.l. per un controllo, un collaudo o una revisione, mentre aspetti che venga effettuata la riparazione puoi eliminare il tuo tempo di attesa in concessionaria e usufruire di tutti i trattamenti che la spa di Eleonora e Diana Gabellini ti offre. E se non sei cliente di Augusto Gabellini S.r.l. non importa! Le Coccole a Casa Gabellini non sono solo per i clienti della concessionaria ma per tutti. Vieni a provare l’emozione del relax. Prenota subito il tuo percorso benessere.


AC O R P OTA Y O T O NUOV

E

A. ME TÀ . Z I U Z C L E A O H P V I NG CA 5,1m DI 4,6m DI LU , MASSIMA IN SOLO INGOMBRO MINIM 3

Nuovo Toyota C-HR È ARRIVATO

IL MOMENTO DI CONOSCERE T OILYFLOW O T ADAC VICINO. - H R. C O U P É , S U V, I B R I D O . K I N G O F T H E F L O W.

Toyota C-HR è arrivato, per farti vivere tutta l’energia del Flow. Il profilo di una coupé, il carattere deciso di un SUV e un

motoreToyota ibrido di ultima generazione: Toyota è la combinazione tra design, e piacere di guida. Con Valore Leasing, tuo C-HR a 174 € al perfetta mese. TANtecnologia 3,90% TAEG 5,66% Preparati a vivere un’esperienza unica, un Flow che sentirai scorrere anche attraverso l’impianto audio Premium JBL® Pacchetto manutenzione con 5 tagliandi, assistenza stradale, e gli interni in pelle Urban Blue: tutto ciò in piena sicurezza, grazie alla tecnologia avanzata del Toyota Safety Sense. copertura furto e incendio inclusi.

VIENI A PROVARLO IN SHOWROOM. Nuovo Toyota Proace. Lo spazio su cui puoi contare.

XXXXX Auto In XXXXXX

Rimini (RN) Via Sassonia, 2 - Tel. 0541.742742 Xxxxxxxxxxx (XX) Xxxxxx - Xxx. XX/XXXXXXX San Giovanni Marignano (RN) Via Al Mare, Sn - Tel. 0541.956700 (assistenza)

XXXXX XXXXXX

xxxxxx-toyota.it

www.autoin.toyota.it

Esempio di leasing su Proace 1.6D 95Cv M/T L0 S 10q Comfort. Prezzo promozionale € 13.314,75 (escluse IVA, IPT, MSS e Contributo Pneumatici Fuori Uso, PFU, ex DM n. 82/2011 € 2,74) con il contributo della Casa e del Concessionario. Anticipo € 3.628,69. 59 canoni da € 174,42. TAN (fisso) 3,90%. TAEG 5,66%. Valore di riscatto € 4.216,78. Durata della locazione 60 mesi. Spese d’istruttoria € 300. Spese di incasso e gestione pratica € 3,50 per ogni canone. Imposta di bollo € 16. Importo totale finanziato € 12.819,19. Copertura Incendio e Furto (furto, incendio, rapina, calamità naturali, eventi socio politici, atti vandalici, cristalli, assistenza stradale e altre garanzie speciali) e Pacchetto Manutenzione 5 tagliandi inclusi nei canoni per l’intera durata della locazione (se opzionati). Importo dei servizi € 2.833,13. Esempio calcolato sulla provincia di Firenze. Kasko disponibile su richiesta. Totale da rimborsare € 14.714,06. L’esempio è calcolato su una percorrenza chilometrica di 30.000 km annui. Tutti gli importi riportati nell’esempio di leasing sono IVA esclusa. Salvo approvazione Toyota Financial Services. Fogli informativi e SECCI disponibili in concessionaria. Offerta valida fino al 31/03/2017. Solo presso i Concessionari che aderiscono all’iniziativa. Immagine vettura indicativa. Valori massimi riferiti alla gamma Proace: consumo combinato 15,9 km/l, emissioni CO2 144 g/km.

Xxxxxxxxxxx (XX) Xxxxxx - Xxx. XX/XXXXXXX

xxxxxx-toyota.it



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.