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Accessory Fashion Magazine

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Accessory Fashion Magazine

celebrities

Gianmarco Tognazzi Ilenia Pastorelli

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MAN FAsHiON

Alex Celotto Federico Morlacchi OPiNiON leADer

Raffaello Napoleone

JUN. 2018

€ 7,00



SHOES s.r.l. - ANTICA CALZOLERIA CAMPANA

ROYAL SHOES s.r.l. - ANTICA

ANTICA CALZOLERIA CAMPANA by F.LLI ACRI 80028 GRUMO NEVANO (NA) Italy - Via Giotto, 20 - Tel. +39 081 5055625 - Fax +39 081 8332672 - www.acridiffusion.it - info@acridiffusion.it


IMAC S.p.A.


EDITORIAL

afmag Accessory Fashion Magazine

www.af-magazine.com

ISSUE 04/2018 EDIZIONI AF SRL Via Ippolito Nievo, 33 - 20145 Milano Tel. +39 02 319121 - Fax +39 02 33611619 www.edizioniaf.com info@edizioniaf.com Direttore responsabile Matteo Pasca Direttore editoriale Lorenzo Raggi Art director Angelo Lanza angelo.lanza@edizioniaf.com Fashion editor Luca Termine luca.termine@edizioniaf.com Fashion guru Giusi Ferré Filmmaker Fabio Bastianello Celebrity PR: Annalisa Mellina Contributors Yadier Castro Piedra, Erica Fava, Fabrizio Imas, Stratis Kas, Peter Penn, Gianni Pucci, Antony West Graphic design Michele Alberti michele.alberti@edizioniaf.com In redazione Erika Alberti, Cristina Locati, Enrico Martinelli, Barbara Solini redazione@edizioniaf.com Responsabile promozione fiere Giuseppe Picco Promozione Lorenzo Caresana, Filippo Crepaldi, Massimiliano De Lonti, Piernicola Fascetto, Giorgio Gori, Mario Gori, Gabriella Laino, Lucio Luiselli, Enza Masotti, Stefano Migliavacca, Natalie Spelge adv@edizioniaf.com Marketing, digital e abbonamenti Mariella Catalano, Mariel Cuba, Andrea Zampieri subscription@edizioniaf.com Operations Paolo Arosio, Elisa Trasi operations@edizioniaf.com Stampa Arti Grafiche La Milanesa - Rho (MI) Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Autorizzazione MBPA/LO - NO/114/A.P./2017 ART.1 COMMA1 - LO/MI. Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano al numero 374 in data 3 luglio 1995. È vietata la riproduzione senza autorizzazione dei testi e delle immagini. Il trattamento dei dati personali dei destinatari di “afmag” è svolto nel rispetto della Legge 675/96 sulla Privacy. È possibile chiedere la modifica o la cancellazione dei propri dati indirizzando la richiesta a: Edizioni AF S.r.l. sede di Via Ippolito Nievo, 33 - 20145 Milano - Italy ai numeri di fax e agli indirizzi di posta elettronica sopraindicati.

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Gianmarco Tognazzi: Total look and bag SAINT LAURENT - Skull ring BERNARD DELETTREZ - Boots AMIRI Ilenia Pastorelli: Total look, bag and shoes BLUMARINE - Jewels BERNARD DELETTREZ Photos by Erica Fava - Styling by Valeria J Marchetti Make-up: Chiara Corsaletti - Hair: Tore Monteleone @Salone Sant’Agnese


EDITORIAL

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o studio cinese Vary Design ha reinventato la zecca di stato di Chongqing - Repubblica Popolare Cinese, convertendola in centro educativo per l’Università di Hundun (qui qualche foto per i più curiosi http://bit.ly/hundunu). Interessante non solo l’idea di riutilizzare edifici abbandonati del campus anziché costruire nuove strutture, ma anche e soprattutto quella di accostare con coraggio il vecchio al nuovo, di realizzare un contrasto forte che, in definitiva, conduce all’armonia ed evita la frattura. Il volume principale dell’edificio, infatti, conserva la struttura originale in mattoni mentre il nuovo ingresso in vetro e il balcone d’acciaio compongono un curioso contrasto di materie e volumi. Contrasto che si trasforma in confronto. Si avvicina ciò che è distante per scoprire che non lo è poi tanto. In questo numero procediamo anche noi per contrasti, accostando sul set Marte e Venere, grazie a due importantissimi attori italiani. Interpretiamo l’eleganza chiudendola in una dura gabbia che sa di lotta, buttiamo in piscina lo smoking e accostiamo il mondo iperdesign dell’occhialeria a volti giocosi. La sneaker entra in conflitto con la tentazione del “abbiamo già visto tutto” e lascia a bocca aperta grazie alla genialità di un designer a tutto tondo. L’accessorio gioiello dell’orologeria indossato da un lustrascarpe completa il gioco antagonista. Un numero dedicato in particolare ai contrasti maschili, con un occhio ben attento alle novità che verranno presentate durante Pitti Uomo, il luogo perfetto dove ritrovare armonia nello stupore, gioia nel gioco, moda nel dettaglio.

The Chinese studio, Vary Design has reinvented the banknote printing factory in Chongqing – People’s Republic of China, converting it into an educational centre for the University of Hundun (for the more curious, some photos can be found at http://bit.ly/hundunu). Not only is the idea of reusing abandoned buildings on campus instead of building new structures interesting, but also and above all the fact of courageously combining the old and the new to create a strong contrast that ultimately leads to harmony and avoids facture. The main volume of the building, in fact, retains the original brick structure while the new glass entrance and steel balcony make up a curious contrast of materials and volumes. A contrast that turns into a comparison. What was distant is brought closer to discover that it really isn’t so distant. In this issue, we also look at contrasts, bringing Mars and Venus together on the stage thanks to two important Italian actors. We interpret elegance by placing it inside a hard fighting cage, we throw the tuxedo into the pool and combine the hyper-design world of eyewear with playfull faces. The sneaker comes into conflict with the temptation of “we have already seen everything” and leaves us open-mouthed thanks to the genius of a multitalented designer. The jewel-like watch worn by a shoe shiner completes the antagonistic game. An issue dedicated in particular to masculine contrasts, with a close eye on the new trends to be presented at Pitti Uomo, the perfect place to find harmony in wonder, joy in the game, and fashion in detail. Matteo Pasca

Matteo Pasca

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issue n.04 June 2018

fashion guru

Giusi FerrĂŠ

interview

Yong Bae Seok

celebrity

Gianmarco Tognazzi & Ilenia Pastorelli fashion

Alex Celotto Federico Morlacchi SciusciĂ Love me, love me not Comedia Runway Black & White (and some blue) Be kind design

Soumaya Museum

art

Luca Dalmazio oPinion leader

Raffaello Napoleone young designer

Rachel Arnow

eXhibitions

Baselworld 2018 design

Design, art and fashion

e-commerce

MarthaLouisa.com

retail

Brian & Barry

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FASHION GURU

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Fashion, horrors and beauties by Giusi Ferrè

È

una delle serate più scintillanti, più ammirate, più desiderate di New York. E delle più affollate, perché il Gala del Metropolitan Museum è l’appuntamento che non si può perdere se si desidera una vita ad alto tasso di mondanità. Il pretesto, chiamiamolo così, è l’inaugurazione della mostra dedicata alla moda che si tiene ogni anno, diventata il termine di confronto per il mondo del fashion. Soprattutto da quando la sezione costume è stata affidata alla cura di Anna Wintour, il Diavolo che veste Prada, direttore di American Vogue da così tanti anni (30, per l’esattezza) che cominciano a circolare voci di un suo possibile addio. Sarà per il tema dell’esposizione – Corpi celestiali. Moda e iconografia cattolica – sarà per la gara che inevitabilmente si scatena tra le star presenti, ma questa edizione ha segnato il trionfo del kitsch, dell’esagerazione, del travestimento. C’era Katy Perry in miniabito d’oro di Versace ed enormi ali d’angelo. Zendaya che sembrava arrivare da un set sulle Crociate, Rihanna vestita Maison Margiela con tanto di mitra sulla testa. Sarah Jessica Parker tutta ori, decori, splendori, tipo statuetta della Vergine Maria in un vistosissimo modello di Dolce e Gabbana. Ma la fotografia più interessante è quella della coppia Amal – in un incomprensibile completo pantaloni e corpetto fiorito – e George Clooney in un impeccabile smoking con un sorriso-smorfia spaventato sul volto. Probabilmente si è guardato intorno e ha provato un brivido di terrore. Anche la Montée des Marches al Festival di Cannes, dove ogni donna è firmatissima e un po’ travestita, chi anni Cinquanta, chi anni Ottanta, chi minimal e chi baraccona, lascia un vago senso di timore. Sono molte le trasparenze, e troppe le modelle che invadono il red carpet, da Irina Shayk a Bella Hadid, da Petra Němcová e Alessandra Ambrosio a una ignota ma agghindatissima Patrizia Contreras. Certo, risplende Cate Blanchett, la presidente di giuria

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che, aderendo al movimento green lanciato da Livia Firth, ha indossato un meraviglioso Armani Privé del 2014, perché anche il riuso è una forma di ecologia. Non è da meno Penelope Cruz, anche lei in abiti vintage. Per il resto, quanti volant, fiocchi giganti e botox, tanto da insinuare il dubbio che certi volti siano ancora capaci di espressione, come quello dell’inutilmente bellissima Isabelle Adjani. Niente di meglio arriva dai grandi show televisivi e dalle loro eterne conduttrici. Pensiamo a Barbarella-Barbara D’Urso, in pizzo bianco, da vergine, ma con la gonna così breve che, seduta sull’orlo della poltroncina e bilanciandosi su tacchi grattacielo, riesce a esibire completamente le cosce. O avvolta di velo nero, sprofonda in una scollatura della quale quasi non si vede la fine, mentre minaccia “non lascerò mai la televisione”. Deve essere quello che pensa anche Milly Carlucci alla tredicesima edizione dell’improbabile Ballando con le stelle. Strizzata in completi pantalone, tutine, giacche da Lady Oscar così aderenti che viene da chiedersi come riesca ancora a respirare. Con capelli (chi dice parrucca, chi toupet più extension) che mai si spostano di un millimetro. E una gestualità leziosa, piuttosto datata. Eppure la moda sarebbe bellissima, affascinante, se soltanto non fosse imbrigliata dall’esigenza di apparire sui social, di folgorare su snapchat, di strizzare l’occhio a influencer, testimonial (ma non svolgono il medesimo ruolo?), youtuber, blogger. Ma soltanto da indossare, ammirare in sfilata, vedere in vetrina. La moda per quello che è, che si fissa nel nostro sguardo, che riaffiora nella memoria. It’s one of the most glittering, most admired, most desired nights in New York. And one of the most crowded, because the Gala of the Metropolitan Museum is an appointment that can not be missed if you want a life with an intense experience of worldy pleasures. The pretext, so to speak, is the inauguration of the exhibition dedicated to fashion that is held every year, which has become the term of comparison for the fashion world. Especially since the costume section has been entrusted to the care of Anna Wintour, the Devil wears Prada, director of American Vogue for so many years (30, to be exact) that rumours of a possible goodbye begin to circulate. Will it be for the theme of the exhibition - Heavenly bodies. Fashion and Catholic iconography - will it be for the competition that inevitably unleashes among the stars present, but this edition marked the triumph of kitsch, exaggeration and disguise. There was Katy


FASHION GURU

Rihanna

Penelope Cruz, also wearing vintage clothes, is not to be outdone. For the remainder, too many ruffles, giant bows and botox, so as to insinuate the doubt that certain faces are still capable of having an expression, like the one of the uselessly beautiful Isabelle Adjani. Nothing better comes from the big TV shows and their eternal conductors. We think of Barbarella-Barbara D’Urso, in virginal white lace, but with such a short skirt that, sitting on the edge of the chair and balancing on skyscraper heels, managed to fully show her thighs. Wrapped in black veil, sinking into a neckline of which you can hardly see the end, while threatening “I will never leave the television set”. It must also be what Milly Carlucci thinks about the thirteenth edition of the unconvincing Ballando con le stelle. Squeezed into pantsuits, overalls, Lady Oscar jackets so tight that one wonders how she can still breathe. With hair (who says a wig, who a toupet with extensions) never moving a millimeter, in a forced, rather dated gesture. Yet fashion would be beautiful, fascinating, if only it was not harnessed by the need to appear on social networks, to flash on snapchat, wink to influencers, testimonials (but do they note play the same role?), Youtubers, bloggers. If it just would be worn, admired in a show, seen in a showcase. Fashion for what it is, fixed in our eyes and reemerging in our memory.

Amal Alamuddin Clooney

Sarah Jessica Parker

Perry in Versace’s gold minidress and huge angel wings. Zendaya who seemed to come from a set on the Crusades, Rihanna in Maison Margiela with a huge mitre on her head. Sarah Jessica Parker all gold, decorations, splendours, like the statue of the Virgin Mary in a very showy Dolce & Gabbana. But the most interesting photograph is the one of couple Amal - in an incomprehensible pantsuit with flowered bodice - and George Clooney in an impeccable dinner jacket with a frightened smilegrimace on his face. He probably looked around and felt a chill of dread. Even the Montée des Marches at the Cannes Film Festival, where each woman is a little disguised wearing designer clothes, some dressed 50’s styled, some 80’s, others in minimal dresses or as if they were in sideshows, leaves a vague sense of fear. There are many transparencies, and too many models that invade the red carpet, from Irina Shayk to Bella Hadid, from Petra Němcová and Alessandra Ambrosio to an unknown but overdressed Patrizia Contreras. In all this shines Cate Blanchett, the jury president who, adhering to the green movement launched by Livia Firth, has been wearing a wonderful Armani Privé from 2014, because reusing a dress is also a form of ecology.

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Ph. A.L.

INTERVIEW

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INTERVIEW

Yong Bae Seok

Evolution studies tradition Mi incuriosisce molto come il mondo dei computer si stia accostando a quello umano. L’intelligenza artificiale, le auto a guida autonoma, i robot… tutto questo cambierà profondamente la società. Fino a oggi il cinema lo ha solo immaginato, ora questa evoluzione sta per investirci. Un ambito in cui mi piacerebbe lavorare in futuro, per renderlo magari meno estraneo, più poetico e caldo». È così Yong Bae Seok: curioso. Lo si capisce dalla sua storia. Il designer coreano, nato a Seoul e laureato in Industrial Design, si trasferisce in Italia all’inizio del millennio scegliendo la città di Torino, perché è lì che ancora si trovano gli studi di design automobilistico più eleganti e interessanti. Ama le automobili, sono la sua passione «perché per progettare un auto bisogna utilizzare molte sfaccettature del design: ingegneristico, stilistico, interior…». Alle calzature arriva quasi per caso. Prima un progetto da free-lance per Grendene, mentre lavora per Pininfarina; poi Fila, che al tempo possedeva la licenza di Ferrari: «Da quel momento non ho più abbandonato la strada delle calzature: sono stato scelto da BasicNet, quindi Dolce&Gabbana, Bally, Harrys of London e ora sono responsabile per il design delle linee Tod’s Sport e Tod’s per Ferrari». Nel frattempo anche altri settori hanno stuzzicato la sua immaginazione. Camotartan, infatti, è il marchio con cui Yong Bae Seok lancia tre esclusive carte d’arredo caratterizzate dal mix ironico e ricercato di disegni tartan e motivi camouflage. E ora il lancio del suo marchio di scarpe Seok… «Ho lavorato per 2 anni a questo progetto che debutta con la stagione primavera-estate 2018. Una sneaker accattivante, caratterizzata da una suola in gomma molto particolare, che sale sulla tomaia rendendola unica e inconfondibile. Un segno che vorrei diventasse la mia firma, il simbolo dell’evoluzione di un modello classico, in cui originalità e indossabilità sono attentamente bilanciate. Non voglio che le mie scarpe siano un semplice oggetto del desiderio dei blogger, ma che tutti le possano e vogliano indossare. La collezione si divide in 2 linee: una dai materiali più naturali con struttura vulcanizzata (prodotta in Vietnam, i migliori per questo tipo di costruzione), l’altra realizzata in Italia utilizzando pelle di prima qualità. I modelli sono 3: una slip-on, una bassa allacciata e una mid. Per l’inverno presenteremo anche uno stivale in pelle». Com’è il riscontro delle vendite? «Ottimo. I primi mercati che abbiamo considerato sono Corea (dove ho distributori molto forti e io sono molto conosciuto) e Italia (con Alessandro Squarzi Showroom). La collezione invernale toccherà anche Parigi: in Europa vogliamo mantenere un’immagine forte e un profilo alto, quindi distribuiremo soprattutto in bei negozi di abbigliamento, mentre in Corea siamo già presenti con un monomarca presso lo Hyundai Department Store di Seoul».

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INTERVIEW

“I do not want my shoes to be a mere object of desire for bloggers; instead I want everyone to be able to and want to wear them” Come si definirebbe come stilista e qual è la parte più affascinante del suo lavoro? «Sono creativo, ma desidero realizzare oggetti vendibili. Mi piace trovare la novità giusta. E ‘Novità’ è una parola che sembra semplice, ma non lo è affatto. Soprattutto se devi impostare una collezione per marchi famosi che chiedono qualcosa di diverso, pur volendo preservare il carattere e la storia del proprio brand. Cercare e trovare quel tocco moderno e unico che rinnovi lo stile mantenendolo riconoscibile, è la sfida più dura, ma anche la più stimolante. Per questo studio a fondo la tradizione legata al brand». È spesso a contatto con il lusso, soprattutto quando deve lavorare con icone quali Tod’s e Ferrari. Come lo interpreta? «Per prima cosa tolgo sempre un po’ di quell’aura che ammanta i marchi del lusso e li rende inavvicinabili. Li ripulisco e li semplifico. Per me la scarpa deve essere prima di tutto bella. Deve colpire perché è esteticamente piacevole e solo dopo ci si deve accorgere che è un modello di Tod’s o che c’è il logo Ferrari. Per me lusso è prima di tutto bellezza». Ha un segreto per scoprire le nuove tendenze? «Non proprio. Da un lato sono molto utili i contatti con i fornitori, sviluppati in tanti anni di lavoro, perché spesso sono proprio i fornitori a portare novità e vera innovazione nella moda. Dall’altra, ci vuole un minimo di sensibilità e intuizione, come per un surfista che deve scegliere l’onda perfetta, attendendo la più alta, quella capace di durare più a lungo e di portarti più lontano».

«The way the world of computers is moving closer and closer to the human world intrigues me. Artificial intelligence, self-driving cars, robots… all this will change society deeply. So far, cinema has only imagined it, but now this evolution is about to hit us. A context in which I would like to work in the future, in order to make it, maybe, less alien, more poetic and warm». This is what Yong Bae Seok is like: curious. This can be gathered from his story. The Korean designer, born in Seoul, with a degree in Industrial Design, moved to Italy at the beginning of the millennium, choosing the city of Turin, because it is where that the most elegant and interesting studies of automotive design are. He loves cars, they are his passion «because in order to design a car it is necessary to use many facets of design: engineering design, stylistic design, interior design…». He stumbled into footwear by chance. First a project for Grendene as a freelancer, while he was working for Pininfarina, then Fila, which at the time owned Ferrari’s licence: «From that moment onwards I have no longer abandoned the world of footwear: I was chosen by BasicNet, then Dolce&Gabbana, Bally, Harrys of London, and now I am responsible for designing Tod’s Sports and Tod’s for Ferrari line». In the meantime, other sectors tickled his imagination. Indeed, Camotartan is the brand with which Yong Bae Seok has launched three exclusive wallpapers characterized by the ironic and sophisticated mix of tartan designs and camouflage patterns.

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And now you are launching your shoe brand Seok… «I worked on this project for 2 years; it debuts with the SpringSummer 2018 collection. A captivating sneaker, characterized by a very unusual rubber sole that extends upwards reaching the shoe’s upper, thus making it unique and unmistakable. A sign that I would like to become my signature, the symbol of the evolution of a classic model, in which originality and wearability are carefully balanced. I do not want my shoes to be a mere object of desire for bloggers; instead I want everyone to be able to and want to wear them. The collection is divided in 2 lines: one made with more natural materials with a vulcanized structure (produced in Vietnam, the best manufacturers for this kind of construction), the other made in Italy using high quality leather. There are 3 models: a slip-on, a low-cut lace up and a mid-cut model. For next winter, we will also present a leather boot». What was the response in terms of sales? «Excellent. The first markets we considered were Korea (where I have strong distributors and am very well-known) and Italy (with Alessandro Squarzi Showroom). The winter collection will also include Paris: in Europe we want to maintain a strong image and a high profile, therefore we will distribute especially in refined garments stores, while in Korea we are already present on the market with a mono-brand at Hyundai Department Store in Seoul». How would you describe yourself as a designer and what is the most fascinating part of your job? «I am creative, but I do want to create objects that can be sold. I like to find the right kind of novelty. And ‘novelty’ is a word that sounds simple but isn’t at all. Especially if you have to design a collection for famous brands that want something different while preserving at the same time the character and history of their signature. To look for and find that modern and unique touch that renews their style while at the same time keeping it recognizable is the hardest challenge, but also the most stimulating. It is necessary to have a deep knowledge of the brand’s tradition». You often come in contact with luxury, especially when you work with icons such as Tod’s and Ferrari. How do you interpret it? «First of all, I always remove a bit of the aura that envelops luxury brands and makes them unreachable. I clean them up and simplify them. To me shoes must be, first of all, beautiful. They must impress people because they are aesthetically pleasant and only then can people realize that it is a Tod’s model or that there is the Ferrari logo. To me luxury is first and foremost beauty». Do you have a secret to discover new trends? «Not really. On one hand, the contacts with suppliers, developed over many years of work, are very useful, because often it is suppliers that bring novelties and real innovation into fashion. On the other hand, it takes a little sensitivity and intuition, like it would be for a surfer that must choose the perfect wave, waiting for the highest one, the one which can last longer and can take you further».


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Ilenia: Total look, bag and shoes VALENTINO Gianmarco: Suit TONELLO Skull ring and bracelet BERNARD DELETTREZ Shoes DOLCE & GABBANA T-shirt VALENTINO Bag BOTTEGA VENETA Brooch VECCHIafmag GIOIELLI ROMA

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CELEBRITY

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Ilenia Pastorelli and Gianmarco Tognazzi The crime we love Photos by Erica Fava Text by Fabrizio Imas

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ncontro Ilenia Pastorelli e Gianmarco Tognazzi il giorno dello shooting per l’editoriale delle prossime pagine. Non sono insieme per caso. Li unisce un progetto cinematografico: il nuovo film di Massimiliano Bruno dal titolo: “Non ci resta che il crimine”. Accanto a loro vedremo un cast di romanità d’eccellenza: Alessandro Gassman, Marco Giallini ed Edoardo Leo.

I meet Ilenia Pastorelli and Gianmarco Tognazzi on the day of the shooting for the publishing of the next pages. They are not together by chance. A cinematic project unites them: the new film by Massimiliano Bruno entitled: “There is nothing left but crime”. Beside them we will see a cast of Roman excellence: Alessandro Gassman, Marco Giallini and Edoardo Leo.

Ilenia possiede tutta l’innocenza acerba della ragazza romana della porta accanto, contrastata da una bellezza che fa girare la testa a uomini e donne presenti nella stanza. Mi dice di essere molto contenta di poter lavorare con Gianmarco. Si conoscono da tempo, ma non avevano ancora avuto modo di condividere il set. È chiaro che oggi tutti la vogliono nel proprio film avendo lei dimostrato di essere un’ottima attrice, più volte paragonata a Monica Vitti, soprattutto dopo il successo, arrivato all’improvviso, di “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Ma lei mi confida che il percorso è stato lungo. Inizia come rappresentante di vestiti per uno show-room, per poi passare attraverso svariati provini - come tutti, all’inizio. Racconta che ha faticato a credere nelle sue capacità attoriali, fino a quando registi e pubblico l’hanno definitivamente convinta. Per l’estate 2018 è già tutto programmato: sarà sul set per le riprese.

Ilenia has all the unripe innocence of the Roman girl next door, contrasted by a beauty that is a real show stopper for both men and women present in the room. She tells me to be very happy to work with Gianmarco. They have known each other for some time, but without having the chance yet to share the set. It is clear that today everyone wants her in a movie as she demonstrated to be an excellent actress, who is repeatedly compared to Monica Vitti, especially after the suddenly arrived success of “They called him Jeeg Robot”. But she tells me that it has been a long path. Starting as a representative of clothes for a showroom, then going through several auditions - like everyone, at the beginning. She tells me that she has struggled to believe in her acting skills, until directors and spectators finally convinced her. For summer 2018 everything is already programmed: she will be on the film set.

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Left: Shirt HELMUT LANG Bag FENDI Shoes SOPHIA WEBSTER Jewels by FRALEONI ROMA

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Right: Pants POMANDÈRE Leather jacket TRUSSARDI Jewels BERNARD DELETTREZ Bag BADURA by Alexandra Badura

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Dress, bag and shoes BLUMARINE afmag Jewels SWAROVSKI

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“Cinema is a complex art that changes and evolves, but it is always worthwhile to be seen or experienced and, if we want to say it all: the one tailor-made in Italy is even better” Gianmarco ha solo parole di elogio per la sua compagna di set. La definisce una persona senza sovrastrutture e decisamente alla mano. Lui è figlio d’arte - di uno dei miei attori preferiti, Ugo Tognazzi (a mio avviso poco celebrato, ma si sa, succede sempre così nel Bel Paese) - così non posso esimermi dal chiedergli quando abbia deciso di intraprendere lo stesso mestiere del padre. La risposta è semplice: fin da subito. “Poi tutto dipende dalla vena artistica dell’individuo. Uno può avercela come non avercela”. Mi confida che ci possono essere svariate motivazioni per iniziare quel tipo di carriera: ad esempio essere estroversi ed esibizionisti, oppure semplicemente voler sconfiggere una forte timidezza, come nel suo caso. Tutto ciò l’ha capito con la maturità. All’inizio non se ne rendeva conto. Avere un padre mattatore e accentratore lo aveva abituato a una casa piena di gente, a respirare fin da piccolo il gioco, lo scherzo e il cinismo che contraddistinguevano Ugo. Mi dice di rendersi conto che la memoria di quei giorni lo fa arrabbiare. Alcuni frammenti gli sfuggono… per fortuna ci sono le foto in bianco e nero che riportano tutto alla mente. Forse, proprio per una sorta di senso di colpa, Ugo, sempre impegnato al cinema o a casa a cucinare (hobby divenuto un vero e proprio lavoro), si divertiva a introdurre i figli sul set per piccole parti di cui andava estremamente fiero: “Erano i suoi figli”. Gianmarco, in quei momenti, non ha mai realizzato che quello potesse essere un vero lavoro. Lo percepiva solo come un gioco. “La società ti chiede di essere all’altezza di tuo padre in quanto figlio d’arte, quando magari il talento è innato, oppure lo si affina, corregge e migliora con il lavoro e lo studio. Il fatto che ci debba essere sempre un’aura negativa attorno ai figli di personalità celebri è un mistero tutto Italiano, un dazio da pagare senza fine”. Me lo racconta con rammarico e sincerità: “L’Italia vive col sospetto della spintarella e della raccomandazione, cosa che non accade in altri paesi”. Sono curioso di sapere quali film va a vedere al cinema, ma la sua risposta è declinata al passato: “Quando andavo al cinema vedevo di tutto”. Ora non più per una questione di scelta, quella di vivere in campagna. E con due figli diventa davvero impossibile ritagliare del tempo per la sala. Però ha la fortuna di far parte della giuria dei David di Donatello (Ilenia ne ha vinti due, fra l’altro), quindi durante l’anno ha a disposizione una piattaforma dove fruire di tutti i film che desidera. Il cinema è un’arte complessa, che cambia, si evolve, ma vale sempre la pena di essere vista o vissuta e, se la vogliamo dire tutta, meglio quello sartoriale Made in Italy. Buon film!

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Gianmarco has only words of praise for his set partner. He defines her a person without superstructures and definitely very easy going. He is a son of art – the son of one of my favourite actors, Ugo Tognazzi (in my opinion not celebrated enough, but you know, it always happens in our Bel Paese) - so I can not fail to ask him when he decided to undertake the same profession of his father. The answer is simple: right away. “Everything depends on the artistic vein of the individual. One can have it or not”. He tells me that there may be several reasons to start that kind of career: for example being extroverts and exhibitionists, or simply wanting to defeat a strong shyness, as in his case. He understood all this while growing up. At first he did not realize it. Having a father who is a show hungry showman had accustomed him to a house full of people, to breathe the game, the joke and the cynicism that distinguished Ugo, since childhood. He tells me to realize that the memory of those days makes him angry. Some fragments escape him... luckily there are black and white photos that bring everything to mind. Perhaps, just for a sense of guilt, Ugo, always busy on the set or cooking at home (his hobby became a real job), enjoyed bringing his children, whom he was extremely proud of, to the film set for small parts: “They were his sons”. In those moments, Gianmarco never realized that this could be a real job. He perceived it only as a game. “Society asks you to live up to your father as a child of art, when talent is innate, or refined, corrected and improved with work and study. The fact that there must always be a negative aura around the children of famous personalities is a completely Italian mystery, a duty to be paid without end”. He tells me with regret and sincerity: “Italy lives with the suspicion of the leg-up and the recommendation, which does not happen in other countries”. I’m curious to know what films he watches at the cinema, but his answer is referred to the past: “When I went to the cinema I watched all kinds of films”. Now living in the countryside is no longer a question of choice. And with two children it becomes really impossible to cut out time for the cinema. But he has the good fortune to be part of the jury of the David di Donatello (by the way, Ilenia has won two of them), so during the year he has a platform at his disposal where he can enjoy all the films he wants. Cinema is a complex art that changes and evolves, but it is always worthwhile to be seen or experienced and, if we want to say it all: the one tailor-made in Italy is even better. Enjoy your movie!


EDITORIAL

Jeans and sweater TELA GENOVA Coat TAGLIATORE Shoes TRUSSARDI Bag BADURA by Alexandra Badura

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Left: Jacket TAGLIATORE Shirt ALESSANDRO GHERARDI Jeans TELA GENOVA Right: afmag Total look TRUSSARDI

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Total look TRUSSARDI Photos by Erica Fava Styling by Valeria J Marchetti @MKS Milano Make-up: Chiara Corsaletti @MKS Milano using Revlon Live Boldly Hair: Tore Monteleone @Salone Sant’Agnese Photo assistants: Linda Colaiacomo, Francesco Bucci Stylist assistant: Allegra Palloni Thanks to Leam Roma - Leam.com

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Alex Celotto Federico Morlacchi SciusciĂ Love me, love me not Comedia Runway Black & White (and some blue) Be kind


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Alex Celotto A true fighter Photos by Angelo Lanza

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ono nato combattente e porto tatuati in faccia i segni della mia vocazione, proprio come i guerrieri Maori. Niente ha mai potuto frenare la mia spinta a combattere: né le fatiche, né gli infortuni, neanche l’avanzare del tempo. Ogni giorno lotto per migliorarmi, per crescere, per diventare più forte. E vedo con orgoglio i miei valori specchiati nei giovani atleti che alleno. Esulto per le loro vittorie, come fossero le mie. Fighter a 360°, Alex “Kamikaze” Celotto ha iniziato a combattere a 13 anni, passando dalle arti marziali al pugilato e all’ MMA (Mixed Martial Arts)... nella sua carriera su un totale di 126 incontri, ha subito soltanto 20 sconfitte. A 40 anni, sposato con due figli, continua a combattere e forma giovani leve negli sport di combattimento. I am a born fighter and tattooed upon my face are the signs of my calling, just like the Maori warriors. Nothing has ever been able to hold back my desire to fight; not fatigue, injuries, or even the passing of time. Every day I fight to improve myself, grow, and become stronger. And I am proud to see my values reflected in the young athletes I train. Each of their victories is also a personal victory for me. All-around fighter Alex “Kamikaze” Celotto first began fighting at the age of 13, initially specialising himself in martial arts, to then go on to boxing and MMA (Mixed Martial Arts)... in the 126 fights in which he has participated over the course of his career, he has experienced only 20 defeats. At the age of 40, he is now married with two children, and continues to fight and instruct new generations in the art of fighting.

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Total look DSQUARED2


EDITORIAL

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Jacket GIORGIO ARMANI Shirt ALESSANDRO GHERARDI Boxer and shoes FZ by Ferutdin Zakirov Socks CALZEDONIA



Jacket and pants FZ by Ferutdin Zakirov Shirt ALESSANDRO GHERARDI



Left and right: Boxer FZ by Ferutdin Zakirov Socks CALZEDONIA Shoes BROOKS BROTHERS Up: Total look HO’’ STILE Shoes WOOLRICH



From left: Suit FZ by Ferutdin Zakirov Shoes WOOLRICH Socks CALZEDONIA Shoes BROOKS BROTHERS

From left: Bermuda and sandals AU197SM Dressing gown LADY MARKET HONG KONG Moccasin STEVE’S



“I am a born fighter and tattooed upon my face are the signs of my calling, just like the Maori warriors�


Left: Bag HERMES Right: Total look FZ by Ferutdin Zakirov Eyewear TOM FORD Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine Photo assistant: Yadier Castro Piedra Starring: Alex Celotto - Fighter MMA Thanks to: Martin Catania - Tiger Gym Gallarate (VA)

Watch video at: www.af-magazine.com


MaN FaSHION

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Federico Morlacchi The fighting fish Photos by Angelo Lanza

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oco prima del tuffo e degli spruzzi, un po’ d’acqua in bocca e poi fuori come vapore infuocato di drago. In quest’acqua si è plasmato il mio destino di uomo e atleta. Il suo moto ondoso, verso l’alto e poi a fondo, mi ha insegnato a perdere e rialzarmi. Odio la sconfitta - come l’abisso di quell’anno, dopo il successo al primo europeo, in cui ho mollato. Mai più: darò sempre tutto per battere un record, per toccare per primo. ‘Zitto e nuota’ ripeto di continuo, come fosse Dory a spingermi verso la prossima vittoria.

A 3 anni si tuffa in piscina per combattere il mal di schiena causato dalla protesi: l’ipoplasia congenita al femore sinistro è la prima battaglia che deve combattere. Da allora non abbandona più l’acqua. È un Cavaliere della Repubblica. Come mai? Forse perché ha vinto 15 ori, 12 argenti e 9 bronzi fra Mondiali, Europei e Giochi Paralimpici. Nato a Luino nel 1993, Federico è uno dei più grandi nuotatori italiani. Per conoscerlo meglio si può leggere la sua autobiografia ‘Nato per l’acqua’; per vederlo in azione, il film documentario “I Pesci Combattenti” di Riccardo Barlaam (http://bit.ly/pescicomb). Da grande, ha deciso, farà l’osteopata.

Just before the dive and splashes, some water in the mouth and then out like a fiery dragon steam. My destiny as a man and an athlete has been shaped in this water. Its wave motion, first upwards and then deep down, taught me to lose and get up again. I hate to be defeated – I recall the abyss of that year, when, after reaching the success of the first European, I gave up. Never again: I will always give everything to break a record, to be the first to touch the finish line. ‘Shut up and swim’ I keep on repeating, as if it was Dory pushing me towards the next victory. At age 3, he dives into the pool to fight back pain caused by the prosthesis: congenital hypoplasia of the left femur is the first battle he has to fight. Since then he never abandoned water again. He is a Knight of the Republic. Why? Perhaps because he won 15 gold, 12 silver and 9 bronze medals at the World, European and Paralympic Games. Born in 1993 in Luino, Federico is one of the greatest Italian swimmers. To get to know him better, you can read his autobiography ‘Born for Water’; to see him in action, view the documentary film “The Fighting Fishes” by Riccardo Barlaam (http://bit.ly/pescicomb). He decided to become an osteopath when he grows up.

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EDITORIAL

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Suit TAGLIATORE Sweater PRADA Coat HTC Shoes MUSANI Eyewear CHRISTIAN DIOR




Jacket and shoes TAGLIATORE Sweater and pants PRADA


Sweater BALENCIAGA Watch ROY ROGER’S Denim and shoes MAURO GRIFONI Coat SEVENTY Eyewear KYME

“My destiny as a man and an athlete has been shaped in this water. Its wave motion, first upwards and then deep down, taught me to lose and get up again”




Polo BRUNELLO CUCINELLI Bomber TATRAS Watch AERONAUTICA MILITARE Denim and shoes MAURO GRIFONI Eyewear KYME



Coat ALLEGRI Pants BERWICH Shoes LOTTO Backpack C.P. COMPANY


Suit MASSIMO REBECCHI




Suit MASSIMO REBECCHI Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine Photo assistant: Yadier Castro Piedra Starring: Federico Morlacchi - swimme

Watch video at: www.af-magazine.com


Sciuscià Photos by Peter Penn

Left: Shirt HUGO BOSS - Pants TRUSSARDI - Socks SARAH BORGHI - Shoes STONEFLY - Watch PIAGET Right: Jersey SEVENTY - Pants and hat TELA GENOVA - Foulard LEVI’S - Watch FOSSIL


Left: Shirt ALESSANDRO GHERARDI - Foulard LOUIS VUITTON - Pants CANALI - Socks SARAH BORGHI - Shoes TAGLIATORE - Eyewear TOM FORD - Watch JAEGER LeCoultre REVERSO Right: Shirt ALESSANDRO GHERARDI - Gilet and pants TELA GENOVA - Hat TAGLIATORE - Bandana LEVI’S - Watch FOSSIL


Left: Suit TAGLIATORE - Shirt CAMICERIA AMBROSIANA - Socks SARAH BORGHI - Shoes CHURCH’S - Watch PATEK PHILIPPE Right: Suit AVANT TOI - Hat SUPER DUPER - Watch DIESEL


Left: Shirt ALESSANDRO GHERARDI - Pants BERWICH - Socks SARAH BORGHI - Shoes HENDERSON - Watch CARTIER - Bag IL BISONTE Right: Suit AVANT TOI - Hat SUPER DUPER - Watch STROILI


Left: Pants ENTRE AMIS - Socks SARAH BORGHI - Shoes ETRO - Eyewear MOSCOT - Watch ROLEX Right: Shirt ALESSANDRO GHERARDI - Gilet and pants TELA GENOVA - Hat TAGLIATORE - Bandana LEVI’S - Watch BREIL


Left: Suit THOMAS PINA - Shirt CAMICERIA AMBROSIANA - Socks SARAH BORGHI - Shoes MORESCHI - Watch IWC SCHAFFHAUSEN Right: Jersey SEVENTY - Pants and hat TELA GENOVA - Foulard LEVI’S - Watch STROILI Photos by Peter Penn - Fashion by Luca Termine Models: Francesco Zucchinali @MKS Fashion School - Daario @Boom Model Management


Love me, love me not Photos by Peter Penn Styling by Giulia Frulio

Anthony: wearing AlexAnder McQUeen


Yassin: wearing TOMAS MAIer


Sami: wearing BOTTeGA VeneTA

Fillo: wearing CArTIer


Chen Choi: wearing BOTTeGA VeneTA

Aridane: wearing GUCCI


luis: wearing GUCCI

Alberto: wearing AlexAnder McQUeen


Jack C.: wearing YVeS SAInT lAUrenT

nathan: wearing CArTIer


daario: wearing STellA McCArTneY


leo: wearing GUCCI

Photos by Peter Penn Styling by Giulia Frulio All models by Boom Models Management - Milano Thanks to Annalisa Mellina


Comedia Photos by Gianni Pucci / indigitalimages.com Styling by Angela Qehaja


Left: Jacket DELFRANCE RIBERIO Jersey CALVIN KLEIN Glasses BOTTEGA VENETA Right: Total look THOMAS PINA Shoes DR. MARTENS Bracelet NOVE25 Weekender GUCCI


Left: Jacket DOLCE & GABBANA Glasses CÈLINE Brooch NOVE25 Right: Jersey JOHN BARRITT Pants DELFRANCE RIBERIO Backpack GI.MENALE



Left: Jersey JOHN BARRITT Pants DOLCE & GABBANA Shoes DR. MARTENS Bag LOUIS VUITTON Right: Total look DOLCE & GABBANA T-shirt CERRUTI 1881 Shoes PAUL SMITH



Left: Total look GIORGIO ARMANI Shoes DR. MARTENS Bag PAUL SMITH Right: Total look DELFRANCE RIBERIO Shoes SEOK INDIVIDUAL


Photos by Gianni Pucci www.indigitalimages.com Styling by Angela Qehaja Post-production: Fabrizio Castrignano Digital assistant: Leonardo Paderi Model: Daario @Boom Models Management


Runway

Fall/Winter 2018/19 Photos by Antony West

VALENTINO


DIOR


ZEGNA


GIORGIO ARMANI

MOSCHINO


Black & white (and some blue) Photos by Stratis Kas Styling by Sabrina Mellace


Knitted dress ANTEPRIMA Fur dress RICOSTRU Bag ANTEPRIMA WIRE BAG limited edition Socks OROBLÙ Shoes MELISSA


Left: Turtleneck ANTEPRIMA Eyewear CHRISTOPHER KANE Skirt MALLONI Jacket in denim and fur ANNAKIKI Socks OROBLÙ Shoes MELISSA Bag TRAKATAN Right: Duveted down jacket MORFOSIS Bolero in leather RICOSTRU Bag BENEDETTA BRUZZICHES Dress FLO’ SOPHIE, WOLFORD



Left: Hood and skirt ANTEPRIMA Sweater DROME Right: Turtleneck DROME Coulotte 16R FIRENZE Shoes VIC MATIE Bag PAOLA BONACINA Cape FEDERICA TOSI Bracelets MICHAEL SOHO




Left: Turtleneck DROME Dress WOLFORD Maxi vest HUI Coat ISABEL BENENATO Bag ISSEY MIYAKE Socks OROBLÙ Shoes MELISSA Right: Coat SLNI Sweater hood 16R FIRENZE Marsupio MELISSA Earring ANTEPRIMA



Left: Jacket PETIT BATEAU for Vanessa Schindler Body MALLONI Right: Dress and coat BOTTEGA VENETA Socks OROBLÙ Shoes MELISSA Photos by Stratis Kas Fashion by Sabrina Mellace Hair: Luce Tasca @MH Artist using Cotril Make-up: Sara del Re Assistant: Misaki Katoh Model: Flora Lis @Elite Milano


Be kind Photos by Angelo Lanza


Left: Transparent sweater CRISTIANO BURANI Transparent shirt PRINGLE OF SCOTLAND Right: Dress GUY LAROCHE Shoes DROME Bag CHANEL


Jacket and shoes RAHUL MISHRA Pants JOE YELLINO Body ATTIC AND BARN Eyewear ETNIA BARCELONA Bag DESIGNINVERSO



Dress SIMONA CORSELLINI Coat SFIZIO Shoes SPACE STYLE CONCEPT



Shoes CLERGERIE Socks CALZEDONIA Coat FABIO GAVAZZI




Left: Coat FABIO GAVAZZI Dress GUY LAROCHE Right: Total look DROME Shoes CIVIDINI Eyewear MYKITA Marsupio MANGO



Total look GILBERTO CALZOLARI Socks SIMONA CORSELLINI Coat FILIPPO LATERZA Eyewear ROSSIGNOL Slippers ANNA BAIGUERA


Transparent sweater CRISTIANO BURANI Transparent shirt PRINGLE OF SCOTLAND Pants A-LAB MILANO Shoes VOILE BLANCHE Scarf OTTOD’AME Bag GEDEBE Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine Make-up: Anna Kalytyak @MKS Milano using Live Boldly Hair: Saku @MKS Milano using Alfparf Milano Model: Darina Vakulenko @Women Management



DESIGN

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Soumaya museum The futuristic museum of Mexico City hosted the Dolce e Gabbana Alta Moda Fashion Show e sagome curvilinee e fluide del Museo Soumaya sono il regalo alla città dell’imprenditore messicano Carlos Slim Helú, niente meno che il personaggiocopertina della rivista americana Forbes 2010, l’uomo più ricco del mondo, appassionato collezionista di opere d’arte. Il museo abbaglia tutti coloro che passeggiano per la piazza del quartiere Polanco, con la sua facciata ricurva, asimmetrica e lucida, fatta da sedicimila piccoli esagoni di alluminio applicati su una superficie di cemento che sembra modellata con la plastilina a formare una sorta di trapezio in torsione. Progettato dall’architetto Fernando Romero e realizzato dal celebre studio londinese Arup & Partners, questo corpo a clessidra, privo di qualsiasi simmetria, è costituito da una struttura reticolare di profilati d’acciaio in grado di riprodurre tridimensionalmente la forma libera dell’edificio. All’interno sei candide sale per un totale di 17mila metri quadrati articolano la cavità verticale del fabbricato, appoggiato su una enorme piastra basamentale di calcestruzzo che eleva il luccicante complesso al di sopra di una delle strade più trafficate del Messico. Quasi un monile fuoriscala, un bracciale o una cotta medioevale. L’unica finestra si trova all’ultimo piano, come un oecus che ricorda il Pantheon romano, ottenuto realizzando una copertura tonda in acciaio a “ruota di bicicletta”, degno traguardo di una composizione ascensionale fluente e dinamica. E qui Dolce & Gabbana hanno portato le loro inedite collezioni couture, Alta Sartoria e Alta Moda, realizzate nell’atelier di Milano, ma ispirate al Paese centroamericano. Le sculture quasi minimaliste e monocromatiche del Museo Soumaya hanno offerto un palcoscenico intenso e contrastante per creazioni suggestive ricche di richiami alla cultura del Messico, dall’immancabile Frida Kahlo alla Vergine di Guadalupe, fino alla musica dei mariachi, le adelitas (le soldatesse della rivoluzione), i penachos (copricapi di piume), le catrinas (le “donne-scheletro” abbigliate).

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The curved and fluid shapes of the Soumaya Museum were a gift to the city by Mexican entrepreneur Carlos Slim Helú, who graced the cover of Forbes magazine in 2010 as the richest man in the world, a passionate collector of works of art. The museum dazzles all those who stroll through the square of the Polanco district, with its curved, asymmetrical and shiny façade, made up of sixteen thousand small aluminium hexagons applied on a concrete surface that seems to have been modeled from plasticine to form a sort of twisting trapeze. Designed by the architect Fernando Romero and built by the famous London firm Arup & Partners, this hourglass body, devoid of any symmetry, consists of a reticular structure of steel profiles able to reproduce the free shape of the building in a three-dimensional manner. The building contains six white rooms totaling 17 thousands square metres that articulate the vertical cavity of the building, resting on a huge concrete base that elevates the shimmering complex over one of the busiest streets in Mexico. An almost oversized ornament, a cuff or Medieval chainmail armor. The only window is on the top floor, like an oecus reminiscent of the Roman Pantheon, obtained by creating a round steel roof in the shape of a “bicycle wheel,” worthy achievement of a flowing and dynamic ascensional composition. This is where Dolce & Gabbana brought their new couture, Alta Sartoria and Alta Moda collections, made in the Milan atelier, but inspired by the Central American country. The almost minimalist and monochromatic sculptures of the Soumaya Museum offered an intense and contrasting stage for the fabulous creations rich in Mexican references, from the ever-present Frida Kahlo to the Virgin of Guadalupe, to the music of the mariachi, the adelitas (women soldiers of the revolution), penachos (feather headdresses), and catrinas (beautifully dressed female skeletons).


DESIGN

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ART

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Luca Dalmazio Body reflections

rtista dissacrante, Luca Dalmazio ci propone una pittura pulita, diretta evoluzione minimale del figurativo classico, ma con un approccio più intimo e psicologico, che ama indagare l’animo umano. Come nell’opera a matita dedicata al nostro Magazine, che parte da uno dei suoi terreni di indagine prediletti, il corpo umano, evidenziandone il rapporto con la moda, libero e a tratti trasgressivo. “Di solito amo lavorare con il bianco e nero, dove è il segno a prevalere. In questo caso, ho voluto un inserimento pittorico che si soffermasse sulla camicia: un mio personale omaggio al genio di Gianni Versace, il mio stilista preferito e artista lui stesso”. In questa, come in numerose altre sue opere, Luca Dalmazio crea un dialogo tra pittura e fotografia, partendo da un concetto di corpo trionfante, per indagarne poi la dimensione più intima e introspettiva: l’anima. Come nel progetto Anatomies, a cui l’artista lavora da diversi anni, in cui i modelli sono messi in posa e fotografati per poi creare disegni a matita e china su fogli sovrapposti: in questi piani simili a specchi, il corpo si riflette nell’immagine dei suoi doppi, gemelli imperfetti, simbolo della nostra identità incerta: “un’identità sempre in bilico tra ciò che siamo, ciò che vorremmo essere e ciò che non sappiamo ancora di essere”.

Irreverent artist Luca Dalmazio proposes simplistic painting as a direct minimal evolution of classical figurative art, but with a more intimate and psychological approach, which puts the human spirit under the spotlight. His pencil sketch dedicated to our Magazine perfectly reflects this approach, starting from one of his preferred areas of study, the human body, and its rapport with fashion, which is highlighted through a free and sometimes even transgressive style. “Usually I love working in black and white where the brushstrokes predominate. In this case, I was interested in inserting a pictorial element that revolved around the shirt: my own special tribute to the genius of Gianni Versace, one of my favourite stylists, who is also an artist himself”. In this, as in numerous other works of his, Luca Dalmazio created a dialogue between painting and photography, starting from the concept of a triumphant body, to then go on to examine a more intimate and introspective aspect: the soul. One example of this is the Anatomies project he has been working on for a number of years, where models are put into different poses and then photographed, with the subsequent creation of pencil and Chinese ink sketches on overlapping sheets: in these layers similar to mirrors, the body is presented as a reflection of its dual images, or imperfect twins, symbolising our own uncertain identity: “an identity always in the balance between what we are, what we would like to be, and what we do not yet know we are”.

Bolognese di nascita, Luca Dalmazio si forma inizialmente nella sua città, diplomandosi con lode nella sezione di Pittura all’Accademia di Belle Arti. Si trasferisce quindi a Milano - consegue un diploma di II livello in Arti Visive-Grafica all’Accademia di Brera dove tutt’oggi vive e lavora come artista nella sua casa-studio e come professore di Disegno e Storia dell’Arte. Nel 1994 frequenta l‘Accademia olandese di ‘s-Hertogenbosh, dove perfeziona gli studi di fotografia.

Born in Bologna, Luca Dalmazio first began studying art in his native city, where he received his first Diploma in Painting with top marks from the Accademia di Belle Arti. He then moved to Milan, where he received his second Diploma in Visual Arts-Graphics (II level) from the Brera Accademia di Belle Arti. Today, he lives and works in Milan as an artist in his home studio and as a Professor of Design and Art History. In 1994, he perfected his photography studies at the Dutch Academy of ‘s-Hertogenbosh.

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ART

Contacts: ldstudio.it

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ME SSE OFFEN BA C H - I


trade

OPINION LEADER

Raffaello Napoleone YOUNG DESIGNER

Rachel Arnow DESIGN

Design, art and fashion

RETAIL

Figures, innovation and Asia

Shoes by Xti S/S Collection 2019


RI VA D EL GA RD A - EXP


AP I C C AP S - IC EP


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Ph. A.L.

EDITORIAL


OPINION LEADER

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Raffaello Napoleone

The future? Research and an international scope

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affaello Napoleone è romano di nascita, ma fiorentino di adozione, fin dai primi anni ’80 quando si trasferì nella città toscana per sposarsi e inserirsi nel mondo del lavoro: “Dopo la laurea in legge - racconta Napoleone - mi sarebbe piaciuto intraprendere la carriera diplomatica, ma rinunciai quasi subito e, dopo una breve esperienza nel settore delle barche a vela, iniziai a lavorare presso Les Laboratoires Servier, azienda farmaceutica francese che aveva aperto una filiale a Firenze. Il mio incontro con il mondo della moda avviene nel 1986, quando divenni responsabile del personale presso Salvatore Ferragamo. Poco tempo dopo, grazie proprio a Ferragamo, fui chiamato a ricoprire il ruolo di direttore generale di Pitti Immagine. Era il 1989”. Pitti Immagine, di cui dal 1996 è amministratore delegato, è divenuta il fulcro dell’attività di Raffaello Napoleone che ha contribuito in maniera sostanziale ad ampliarne le manifestazioni, fino a farla diventare un punto di riferimento fieristico di primaria importanza internazionale. Una crescita che ha reso Firenze punto strategico della moda nel suo complesso: dai prodotti a monte, come i filati, fino agli accessori, all’abbigliamento uomo e bambino.

Raffaello Napoleone, Roman by birth, has been Florentine ‘by adoption’ since the early 80’s, when he first moved to this city in Tuscany to get married and begin his career: “After graduating with a degree in law - Napoleone tells us – I would have liked to have undertaken a career in the field of diplomacy, but I almost immediately gave up on this and –after a brief stint in the sector of sailboats – I began working for Les Laboratoires Servier, a French pharmaceutical company that had opened a branch in Florence. My first contact with the world of fashion occurred in 1986, when I became the Human Resources Manager for Salvatore Ferragamo. A short while after this, and specifically thanks to Ferragamo, I was called upon to act as the Pitti Immagine General Manager. This was 1989”. Since he became Pitti Immagine CEO in 1996, the Pitti Immagine fashion shows have become the focal point of Raffaello Napoleone’s activities. In fact, his significant contribution to their expansion has allowed Pitti Immagine to become a leading international platform of reference, while also reinforcing the overall image of Florence as a strategic fashion hub: from the product supply chain, like yarns, all the way to accessories, and clothing for children and men, in a context of ever-continuing international research.

Come è cambiato il concetto di manifestazione di moda in questi ultimi anni? “Dagli anni ‘90 a oggi ci siamo indubbiamente evoluti e, attualmente, la nostra attività si incentra su ricerca e internazionalità. Pitti Uomo, ad esempio, per molto tempo si è affidata prevalentemente a grandi nomi che occupavano grandi spazi espositivi. Poi le cose sono cambiate e alcuni di questi brand hanno scelto strade diverse per proporre le loro linee. A quel punto ci siamo orientati verso un’internazionalità fatta non soltanto di crescita di visitatori qualificati provenienti da tutto il mondo, ma anche di ricerca di nuovi espositori, con l’ambizione di proporre aziende e paesi spesso non presenti nel panorama fieristico internazionale, come ad esempio la Finlandia nell’edizione di gennaio 2018. Per fare tutto ciò andiamo ovunque a promuovere le nostre manifestazioni, ma anche a conoscere e capire nuove realtà, per operare una vera selezione.

How has the concept of the fashion fair changed in recent years? “From the 90’s to today, we have certainly evolved and, currently, our activity is centred on research and an international scope. For example, for a long time Pitti Uomo was mainly made up by leading names in fashion that filled large exhibition spaces. Then, things changed and some of these brands chose different pathways for their lines. At that point, we opted for an increased international scope made up not only by more qualified visitors coming from around the world, but also by the search for new exhibitors with the aim of proposing businesses and countries often absent on the international trade fair panorama, including Finland for example at the January 2018 edition. To this end, we go everywhere to promote – obviously – our events, but also to learn about and understand new realities and create a genuine selection, because an event

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OPINION LEADER

“Fashion is research, desire, and unobtainability. Fashion is ambition, something you desire but will not immediately receive” Perché quello che una manifestazione presenta deve essere, prima di tutto, credibile: l’espositore deve produrre assicurando una certa qualità, deve essere in grado di mantenere gli impegni di export che anche attraverso la manifestazione sottoscriverà, ecc… Un atteggiamento che ha creato un sensibile aumento di fiducia verso le nostre manifestazioni, in Pitti Uomo in particolare, e un notevole aumento dei buyer che le visitano. A questo proposito mi piace sottolineare che le presenze sono certificate: i visitatori pagano un ticket d’ingresso rigorosamente nominativo”. Ci si può aspettare un ruolo di Pitti Immagine all’estero? “Il nostro sviluppo all’estero significa Firenze, lavorare su Firenze. Non per presunzione, ma perché riteniamo di dover promuovere nel mondo non solo le nostre manifestazioni, ma anche la città che meglio di tutte ne esprime il sapore, la genuinità, l’anima stessa. Quindi operiamo tanto all’estero, dove abbiamo uffici di rappresentanza validissimi, focalizzando tutto o quasi su Firenze. Dico quasi perché l’esperimento di “Super” a Milano sta dando i suoi frutti. È stata una scelta molto precisa, basata ancora una volta sulla ricerca. Infatti “Super” – mediamente 150 marchi a stagione – significa aziende che si affacciano sul panorama internazionale e compratori che cercano nuove proposte e offerte. Nuove idee che siano e rappresentino moda”. Ma cos’è la moda? Di cosa è fatta? “La moda è fatta di ricerca, desiderio, irraggiungibilità. La moda è aspirazione, è qualcosa che tu desideri, ma che non ti viene dato subito. Nel momento in cui diventa facilmente fruibile non è più moda, ma soltanto abbigliamento. C’è un confine preciso tra moda e abbigliamento, senza nulla togliere alla dignità dell’abbigliamento. Ancor più straordinario è il concetto di moda come bellezza e rarità. Un piccolo esempio: Hermès potrebbe produrre tutte le borse ‘Kelly’ che vuole e inondare il mercato. Invece bisogna mettersi in fila per poterne avere una…”. A questo proposito, com’è cresciuta l’importanza dell’accessorio moda? “È cresciuta moltissimo, tanto da farmi dire che la moda, oggi, nasce e si conferma spesso proprio con l’accessorio. Borse, calzature, occhiali, bijoux… hanno assunto un ruolo di estrema importanza anche nelle nostre manifestazioni Pitti Uomo e Pitti Bimbo. Parlando di accessori parliamo anche di “made in Italy” visto che una recente indagine sulla bilancia commerciale positiva dei segmenti export dei paesi di tutto il mondo vede al primo posto - su circa 200 segmenti in cui l’Italia detiene il primato mondiale a livello commerciale - la borsa e la valigia in pelle e cuoio, al quarto le calzature in pelle, al decimo i pellami. Senza dimenticare che alcuni tra i protagonisti mondiali della moda - siano essi italiani o francesi o di qualsiasi altra nazionalità - nascono proprio come produttori di borse e scarpe”.

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must offer credibility above all else: the exhibitor must produce in a certain way, must be capable of honouring export commitments that will arrive also through the fair, etc.… This has considerably increased the sense of trust in our shows – including Pitti Uomo in particular – leading to a significant increase in buyer numbers. In this regard, I would like to underline that the participants are practically certified, also because visitors pay an entry ticket that is strictly issued in their name. Moreover, almost half of all visitors pre-register before the beginning of the event, thus making entry into the show much easier”. Will Pitti Immagine also play a role abroad? “Our development abroad is tied into Florence and its promotion. Not because we are presumptuous, but because we genuinely believe we must globally promote not only our shows, but also the city that more than any other best expresses their taste, genuineness, and very soul. Thus, we do a lot abroad, where we have extremely valid overseas offices, but with a total or almost complete focus on Florence. I say almost because the experiment with ‘Super’ in Milan is yielding results. It was a very specific choice, based once again on research. In fact, ‘Super’ – with an average of 150 brands per season – represents businesses newly come to the international panorama and buyers in search of new situations and new offerings. New ideas that are the essence of fashion and that represent it”. What is fashion? What goes into its making? “Fashion is research, desire, and unobtainability. Fashion is ambition, something you desire but will not immediately receive. The moment, in which it becomes easily available, it is no longer fashion, but just clothing. There is a fine line between fashion and clothing, where clothing obviously holds its own, but even more extraordinary is the concept of fashion as beauty and rarity. Here’s just one small example: Hermès could produce as many ‘Kelly’ bags as it would like and flood the market with them. But instead, you need to stand in line to have one…” In this regard, how has the importance of the fashion accessory grown? “It has grown a lot and to such an extent that I can safely say fashion today is conceived and often confirmed alongside accessories. Bags, footwear, eyewear, costume jewellery, etc.… have all taken on an extremely important role as a leading concept in fashion that is also present in our shows like Pitti Uomo and Pitti Bimbo. And – when speaking of accessories - we also speak of ‘Made in Italy’, since a recent study regarding the positive trade balance of international export segments – based on around 200 segments where Italy is the absolute international sales leader - , showed leather bags and luggage in first place, followed by leather footwear in fourth place, and leather skins in tenth place. Without forgetting that some of the worldwide protagonists of fashion – whether they are Italian, French, or any other nationality – first got their start as producers of bags and shoes”.


PI TTI IMMA GIN E SRL -


PITTI uomo

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Pitti uomo n.94: Pop optical Power

i preannuncia un’edizione frizzante e davvero ricca di iniziative quella che vedrà protagonista la stagione moda uomo ss 2019, alla Fortezza da Basso dal 12 al 15 giugno. Lo scenario settoriale è positivo e i numeri della rassegna più che rassicuranti: 1.240 brands, dei quali 561 esteri (45% del totale). Oltre 19mila i visitatori attesi, con oltre un centinaio di nuovi buyer. E soprattutto, numerose iniziative e grandi eventi. A cominciare dallo special guest Roberto Cavalli, che sceglie Pitti Uomo come trampolino di lancio mondiale del progetto di moda maschile firmato dal neodirettore creativo Paul Surridge. Guest designer è invece il londinese Craig Green, che presenta la sua nuova collezione con una sfilata esclusiva, mentre il giapponese Fumito Ganryu, dopo l’esperienza in Comme des Garçons, svela a Pitti l’essenza ‘conceptual casual’ della sua etichetta indipendente. Arte e moda si fondono nella mostra multimediale ‘Fanatic feelings - Fashion Plays Football’ curata da Markus Ebner. Guest nation di questa edizione è la Georgia, mentre sul fronte dell’heritage ricordiamo due importanti anniversari: i 40 anni di Lardini e i 70 anni di Herno, che festeggia con l’evento Library. Appuntamenti speciali da non perdere anche l’inaugurazione di due nuove sale alla ‘Gucci Garden Galleria’ a Palazzo della Mercanzia, nonché il progetto ‘Moncler Genius’ e lo showcase di MCM, entrambi in Fortezza. Un’edizione movimentata, quindi, come le grafiche e i full color che fanno da tema di questo nuovo appuntamento intitolato ‘POP Pitti Optical Power!’

In Florence from 12 to 15 June 2018 at the Fortezza da Basso, all forecasts point towards what will be a dazzling edition, extremely rich in initiatives with menswear and accessories for S/S2019 as the protagonists. The sector scenario is positive, and the numbers for the event are more than reinsuring: 1,240 brands, 561 of which hail from abroad (45% of the total). More than 19.000 visitors are expected, with more than one hundred new buyers. Plus, and above all, there will be numerous initiatives and events. Starting from special guest Roberto Cavalli, which chooses Pitti Uomo as the platform for the worldwide launch of its project designed by new Creative Director Paul Surridge. The Guest designer is instead the London-born Craig Green, who will present his new collection with an exclusive runway show, while the Japanese Fumito Ganryu, after his experience with the Comme des Garçons group, will reveal the pure essence of his independent label’s ‘conceptual casual’ style at Pitti. Art and fashion blend together in the multimedia ‘Fanatic feelings - Fashion Plays Football’ by Markus Ebner. The guest nation of this edition is Georgia, while in terms of heritage there are two important anniversaries: the 40 years of Lardini and 70 years of Herno, which celebrates with its Library event. Other special events to watch for are the inauguration of two new rooms at the ‘Gucci Garden Galleria’ inside the Palazzo della Mercanzia, along with the ‘Moncler Genius’ project and MCM showcase, both of which in the Fortezza. Accordingly, this edition will be dynamic, both in the graphics and full colors serving as the theme to this new edition entitled ‘POP Pitti Optical Power!’

Fabbrica Pelletterie Milano (FPM)

“Viaggio, penso, lavoro. Per i viaggiatori contemporanei erranti che reinventano il proprio modo di vivere a seguito del nuovo nomadismo e del fluido divenire”. A loro Marc Sadler dedica la Special Edition ‘Cookstation’, prodotta da FPM: una vera e propria cucina a portata di “valigia” con piano cottura e cella frigo che consentono di soddisfare le voglie dell’ultimo minuto di un “tè nel deserto” o di due “spaghi fuori porta”. L’utilizzo di materiali di prima qualità dà vita a un bagaglio ultra-tech e di design, che grazie alle ruote duali scorrevoli, assicura la massima stabilità. “I travel, think, and work. For contemporary wandering travellers who reinvent their way of living following new nomadism and a fluid becoming”. To them, Marc Sadler dedicates his Special Edition ‘Cookstation’, produced by FPM: a bona fide portable kitchen packed in a suitcase, equipped with a cooktop and a refrigerator to satisfy cravings for a last-minute “tea in the desert” or “a bite out”. The use of first-rate quality materials gives life to an ultra-tech and designer suitcase, with spinner wheels for maximum stability.

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PITTI uomo

Fratelli Borgioli

I colori e i paesaggi della Toscana sono la fonte d’ispirazione della collezione: il blu del mare dell’Isola d’Elba, i colori caldi delle case di campagna della Maremma toscana. Troviamo in particolare la linea Siena, che rappresenta la scarpa in tutta la sua eleganza, con punta tonda, linee morbide, dettagli pregiati della pelle rigirata. I colori hand-made sono nuvolati, profondi e lucidi, da non poter togliere lo sguardo. La suola è cucita a mano con la tecnica Goodyear Flex.

The colours and landscapes of Tuscany are a source of inspiration for the collection: the blue of the sea surrounding Elba Island and the warm tones of countryside homes based in the Maremma area. In particular, we find the Siena line, the most elegant interpretation of the shoe, with rounded toes, soft lines, and the refined details of rough out leather. It is impossible to look away from the cloudy, deep, and glossy handmade colours characterising it, while the sole is hand stitched using the Goodyear Flex technique.

Gold Brothers

Piccoli capolavori di alta calzoleria, che affondano le loro radici nella tradizione: ne è un esempio il mocassino per l’estate Gold Racer Flowers, caratterizzato da tomaia, vaschetta e orlatura in vitello stampato flower e laccetto treccia realizzato a mano in vitello bianco, abbinato al fondo in gomma nero personalizzato Regimental - Gold Brothers. Small masterpieces of the most skilled shoemakers, which sink their roots into tradition: one example is the Gold Racer Flower moccasin for the summer, characterised by an upper, apron, and trim in printed flower calfskin with woven laces made by hand in white calfskin, matched with a ‘Regimental - Gold Brothers’ personalised black rubber outsole.

Baldinini

L’artigianalità e la qualità che da sempre contraddistinguono il brand si esprimono anche nei nuovi modelli espadrillas, che si propongono come le nuove slipper dagli usi meno formali. A caratterizzarle vi sono i guardoli in corda abbinati alla tomaia forata, mentre l’intensa tattilità delle lavorazioni manuali, unita alla ricerca di forme essenziali e aerodinamiche, crea un senso di modernismo organico con l’ausilio di pellami naturali, cuoio spazzolato e nabuck scamosciato. The craft workmanship and quality that have always identified the brand are expressed also in the new espadrilles models, which propose themselves as new slippers for less formal use. Characterising them are rope welts matched with a perforated upper, while the extremely tactile manual workmanship, united with research on essential and aerodynamic shapes, creates a sense of organic modernism, which is reinforced by the use of natural leathers, brushed leather and suede nubuck.

O’Keeffe

L’artigianato italiano di lusso si fonde con l’eredità irlandese in mini collezioni realizzate artigianalmente usando la costruzione Goodyear brevettata e Blake per l’estate, ispirate alla modelleria degli anni ‘20 e ‘50. Se si osserva poi l’interno della linguetta, si legge un motto in Latino che recita: “Forti et Fideli Nihil Difficile”, nella linguetta sinistra “Ai coraggiosi e ai fedeli” e a destra “Nulla è Difficile”. Per la stagione P/E 19 troviamo anche una piccola capsule Vegan, con certificazione VeganOK. Italian luxury craft workmanship merges with Irish heritage in mini collections created through artisanal means using Goodyear and Blake patented constructions for the summer, while inspiration is taken from the brand’s line of models from the 20’s and 50’s. On the inside of the tongue is a motto written in Latin: “Forti et Fideli Nihil Difficile”, or rather, the left side of the tongue declares, “For the brave and loyal”, while the right side states, “Nothing is Difficult”. For S/S 19, we also find a small Vegan capsule collection, which is VeganOK certified.

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PITTI uomo

Pollini

Il brand lancia la nuova sneaker maschile ‘Graffiti Flag’ dal gusto urban-casual, caratterizzata dal pattern decorativo realizzato con la tecnica dell’aerografo, che permette di eseguire sfumature irregolari che rendono ogni modello unico, mentre l’effetto multicolor è esaltato dal dettaglio iconico della P con corona di alloro. La tomaia è in nappa di vitello abbinata a suola antishock di design asimmetrico, ma sono disponibili effetti airbrush e varie declinazioni di materiali e colori, tra cui il tessuto multicolor effetto stuoia. The brand launches the new men’s sneaker ‘Graffiti Flag’ with an urban-casual mood, characterised by a decorative pattern created using the airbrush technique, which allows for irregular shadings that make each model unique. Instead, the multicolour effect is highlighted by the iconic detail of the P with a laurel wreath. The upper is made of nappa calfskin matched with an anti-shock sole with an asymmetric design, but airbrush effects and different materials and colo

I29 a. testoni

Nasce dall’incontro fra l’Italian lifestyle e il vivere quotidiano il nuovo concetto I29, dove “I” identifica il senso di appartenenza e “29” l’anno in cui l’avventura a.testoni è iniziata. Per questo debutto il brand propone un set sneaker+backpack grintoso: sneaker in pelle nera con chiusura zip laterale e accessorio Hardcore e suola in gomma bianca a contrasto; zaino con pochette in pelle stampa 3D effetto cube, in silicone tecnico 3D effetto optical e pelle gommata con graffiti di vernice, dove il dettaglio safety-pin si richiama ai grintosi anni del punk. The new I29 concept results from a merging of the Italian lifestyle with daily living, where the “I” identifies a sense of belonging and “29” refers to the year in which a.testoni’s adventures first began. For this debut, the brand proposes a bold sneaker+backpack set: black leather sneakers with side zip fastening, Hardcore accessory, and white contrasting outsole; a backpack with clutch in 3D cube-effect printed leather, 3D-effect optical technical silicon, and rubber-coated leather with patent leather graffiti, where the safety-pin detail recalls the bold and daring years of punk rock.

Watson&Parker

Un omaggio al viaggio intrapreso da James Cook nel 1768 a bordo dell’Endeavour alla scoperta dell’Australia, nonché della Grande barriera corallina, un tempo incontaminata. La palette colori vede protagoniste le tonalità dei fondali, unite a quelle dei coralli e dei pesci, quindi al giallo fluo e al viola, ma anche i colori del mondo della nautica con gli intrecci in corda e il legno dei timoni. Le suole sono ultraleggere in EVA, per il massimo confort. Un modo anche per portare l’attenzione su uno dei temi più importanti di oggi, il rispetto verso il nostro pianeta. A tribute to the journey undertaken by James Cook in 1768 in the discovery of Australia and its uncontaminated Great Barrier Reef. The color palette thus makes the tones of the sea’s great depths, united with the nuances of coral and the extremely colorful tones of fish, from fluo yellow to violet. At the same time, inspiration is also taken from the world of sailing with rope tones and the wooden color of the helm. The soles are made of ultralight EVA. A way to bring one of the most important modern-day themes of respect for our planet back under the spotlight.

L4K3

La sneaker che ha reso celebre il brand ispirato alla storica tradizione dei maestri cordai del Lago d’Iseo si evolve nel nuovo modello Primordial, caratterizzato dall’uso degli iconici materiali termoformati, ma con una nuova costruzione della tomaia e della calzata e una suola in Eva più leggera. Altra novità è la collaborazione con Locman che dà vita al nuovo orologio dai quadranti unici e ultramoderni abbinati a colori e materiali inediti, espressione dell’eccellenza dell’orologeria italiana e del design di L4K3. The sneaker that made the brand famous, inspired by the historic tradition of expert rope-makers from Iseo Lake, evolve in the new Primordial model, which is characterized by a use of iconic thermoformable materials, but with a new construction for the upper and the instep, and a lighter EVA sole. Another novelty is the collaboration with Locman and the launch of a new watch with a ultramodern face, innovative colors and unusual materials, as an expression of Italian watch-making par excellence and L4K3 design.

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PITTI uomo

Alberto Guardiani

“Futurismo Preppy” è il tema di una collezione dove i dettagli iconici delle divise scolastiche si fondono a quelli di un futuro immaginifico con texture metalliche, robotizzazioni e passione hi-tech. Punta di diamante è la mitica sneaker Onesoul, riconoscibile dalla fascia strap gommata con fermaglio in metallo e fondo in Eva superlight abbinato a battistrada semi-running e spoiler logati. Ripensata in bianco latte e con strap, puntale e scollo in tessuto gommato bianco ottico, è disponibile anche in versione calzino, con suola grigia e dettaglio spoiler stampa drill. “Preppy Futurism” is the theme of the collection where iconic details of school uniforms merge with those of a highly imaginative future, while featuring metallic textures, robot-styled elements and hi-tech passion. The leading star of the collection is the legendary Onesoul sneaker, characterised by its rubber strap with metal buckle and EVA superlight outsole matched with a semi-running tread and logoed spoiler. Revamped in a milk white colour with straps, toe-caps, and instep in optical white rubber-coated fabric, it is also available in a sock version, with grey sole and drill-patterned spoiler.

Lumberjack

Il marchio presenta Dynamic, evoluzione dell’iconica Boat Shoe ispirata ad un mondo casual sportivo e dinamico, proposta in pregiato camoscio abbinato a tessuti tecnici traspiranti. Il sottopiede e la fodera sono in pelle, mentre la suola è in EVA iniettata iper-leggera con battistrada in gomma caratterizzato da tagli ad isole nei punti di flessione, per il massimo comfort. The brand presents Dynamic, evolution of the iconic Boat Shoe, inspired by a casual sporty and dynamic world and proposed in exquisite suede matched with technical breathable fabrics. The insole and the lining are leather, while the sole is EVA injected ultra-light with a rubber tread that is characterised by multi-level cuts in the flexion points, for maximum comfort.

Artselab

Il brand marchigiano propone una nuova collezione estiva contemporary e adatta sia per l’uomo che per la donna che amano osare: anfibi con suola carrarmato, fibbie di metallo e stringhe a contrasto, in grado di creare abbinamenti estrosi e di assoluta tendenza. Per il fondo troviamo una costruzione particolare, in cuoio lavato e destrutturato per rendere la scarpa sempre più morbida e flessibile. The Marches brand proposes a new contemporary collection for the summer that is suited to both men and women who love to be bold: combat boots with grip-fast soles, metal buckles and contrasting laces, capable of creating fanciful matchings extremely trendy. For the outsole, we find a special construction in washed and destructured leather for a shoe that is increasingly soft and flexible.

Cecchi De Rossi

Una collezione intitolata ‘Layers’ e ispirata al passare del tempo, che porta con sé la stratificazione di esperienze e conoscenze, tradotta in stratificazioni di materiali e colori. L’iconica gamma Armor si fa interprete di questo messaggio con pezzi costruiti con strati di pelle modellati su legno e rifiniti a mano, per formare oggetti senza tempo per la vita e per il viaggio, che si arricchiscono con le esperienze d’uso. Anche le tinture naturali e la gomma sono stratificate sulle pelli, per creare sfumature di colore ton sur ton. A collection named ‘Layers’, inspired by the passing of time, which brings with it a layering of experiences and acquaintances, translated into layers of materials and colours. The iconic Armor range interprets this message with pieces constructed using layers of leather modelled on wood and finished by hand, in order to create timeless objects for life and travel, which are enriched over time through use. Even the natural shadings and rubber are layered on leathers to create shades of colour.

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PITTI uomo Gianni Gallucci Milano

Grigi, beige e pellami esotici sono i protagonisti del mondo cerimonia della collezione Timeless, dalle forme apparentemente classiche e costruzione Goodyear, che include pezzi pregiati “wholecut” realizzati con un unico taglio di pelle sagomata e suola in cuoio con fondo tamponato a mano. Grey, beige and exotic leathers are the protagonists of the world of ceremonies and formal occasions with the Timeless collection, characterised by seemingly classic shapes and Goodyear construction, which includes exquisite “whole-cut” pieces made from a single piece of trimmed leather and leather sole with hand dabbed outsole.

Lotto Leggenda

La novità si chiama Run Light, una sneaker advanced running che reinterpreta in chiave moderna lo storico modello del 1984. I colori riprendono gli storici blue bay/carrot orange/white con tomaia costruita a calzino in tessuto knitted, braccetti laterali in pelle e puntalino termosaldato. La suola conferisce un look “high tech” grazie al sistema brevettato Syn-Pulse, inserito nella zona tallonare, che offre la massima ammortizzazione. Brand new is the Run Light model, an advanced running sneaker that reinterprets in a modern key the historic 1984 model. The colours are based on the historic blue bay/carrot orange/white tones with sock-like upper in knitted fabric, leather side logo, and heat-sealed toe-end. The sole conveys a “high tech” look thanks to a patented Syn-Pulse system inserted in the heel area, offering maximum shock-absorption.

Crash Baggage

Francesco Pavia, giovane designer veneziano, si è ispirato ad una semplice idea quando ha disegnato le sue valigie: liberarci dalla preoccupazione di rovinare un oggetto nuovo e appena acquistato. Così, le Crash Baggage nascono già ammaccate, vissute, crashate, nel segno di una nuova filosofia di viaggio “Handle Without Care”. La novità di quest’anno è Icon, con nuove dimensioni più spaziose, sempre in 100% Policarbonato in diverse finiture, ancora più resistente e con dettagli personalizzati. The young Venetian designer Francesco Pavia was inspired by a simple idea in conceiving his suitcases: freeing us from the worries associated with ruining a newly purchased item. Thus, Crush Baggage emerges from the production line already beaten up, worn-out and crashed, in the spirit of a new travel philosophy “Handle Without Care”. Brand news is Icon, with roomier dimensions and the ever-present 100% Polycarbonate in different finishes, more resistant and with personalized details.

FABI

Il brand di Monte San Giusto (MC) presenta per l’uomo il modello Flexgoodyear, double-monk in canguro con maxi frangia lavorata a mano e caratterizzata dalla costruzione reverse, l’antica lavorazione adottata per non mostrare la cucitura esterna e rendere la scarpa più impermeabile. La stessa tecnica reverse è usata anche per la Jesse, l’iconica sneaker che sceglie morbidi e robusti cervi rovesciati e suola in gomma Vibram Gumlite poggiata su un sottile strato di cuoio. For men, the brand from Monte San Giusto (MC) presents the Flexgoodyear model, a double-monk shoe in kangaroo with hand worked maxi fringes and characteristic reverse construction, the antique construction technique that conceals external stitching, while making the shoes more waterproof. The same reverse technique is also used in Jesse, the iconic sneaker that chooses soft and sturdy reversed deerskin and rubber Vibram Gumlite soles laid upon on a thin leather layer base.

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PITTI uomo Spektre Sunglasses

La nuova collezione è minimalista ed estremamente elegante, uno stile rinnovato, dalle linee semplici, con montature in acetato lucido e nuances che vanno dal total black al tabacco, per un look da gentleman moderno. L’obiettivo è di conquistare quella fetta di mercato giovane che oggi più che mai acquista tramite e-shop e social network e ricerca modelli unici di alta qualità ad un prezzo accessibile. The new collection is minimalist and extremely elegant, featuring a renewed style, with basic lines, a frame made of glossy acetate and nuances that range from total black to tobacco, for a look suited to modern gentlemen. The aim is to conquer that share of today’s comingof-age generation that increasingly makes purchases through e-shops and social networks, in search of unique and high quality models at a reasonable price.

Cabin Zero

L’azienda fiorentina Compagnia del Viaggio presenta a Pitti gli zaini CabinZero, di cui è distributore esclusivo per l’Italia. Utile come una valigia ma pratico come uno zaino, il piccolo ‘amante dei low-cost’ presenta le misure standard da cabina, con 44 litri di capienza e meno di 800 grammi di peso, e una garanzia di 10 anni ottenuta anche grazie all’impiego di un tessuto esterno 600D waterproof, resistente e leggero, chiusura zip a marchio YKK ad alta tenuta e clip in plastica Duraflex. The Florentine Compagnia del Viaggio will present CabinZero, as the exclusive distributor of this brand in Italy. Useful like a suitcase, but practical like a backpack, the little “lover of low-cost flights” has standard cabin dimensions with a 44-liter capacity, while weighing less than 800 grams. Moreover, it has a 10-year warranty possible thanks to its external use of 600D waterproof fabric, resistant and lightweight, a zip fastening system branded YKK highly resistant and Duraflex plastic clips.

Henderson

L’ispirazione va ai ruggenti anni ’60 ed in particolare a due icone come Marcello Mastroianni e James Dean. In collezione troviamo calzature estremamente morbide e leggere, grazie alla particolare lavorazione a sacchetto, senza tagli e cuciture sulla tomaia, per un gusto formale ma leggero e scanzonato. Mocassini e doppia fibbia in pellami nobili come canguro, cervo e vitellini scamosciati, effetto cachemire. Stringate e stivaletti con suole dalla costruzione particolare, in vitello decolorato e ricolorato per un effetto quasi tridimensionale. Its inspiration can be traced back to the roaring 60’s and especially to two icons like Marcello Mastroianni and James Dean. In the collection we find extremely soft and lightweight footwear, thanks to special California construction techniques, without cuts and with stitching on the upper, for a formal style that is also light and easy. Moccasins and double buckles in noble leathers like kangaroo, deer, and suede calfskin with cashmere effects. Lace-ups and ankle boots with specially constructed soles, in calfskin decoloured and then re-coloured, for an almost three-dimensional effect.

Birkenstock

Il brand tedesco da 500 milioni di euro presenta la sua prima sfilata in Italia a Pitti, la seconda in generale dopo il debutto a Parigi lo scorso giugno. L’evento si svolgerà ai Giardini Torrigiani il 13 giugno, con una decina di modelli che sfileranno ogni 30 minuti a partire dalle ore 18.00. Per Birkenstock si tratta di una nuova conferma del carattere sempre più fashion e iconico assunto dalle sue storiche pantofole comfort, con collaborazioni prestigiose come Sacai e Rick Owens e clienti tra celebrity, influencer ed esperti di moda. The German brand with a turnover of 500 million euros annually will present its first fashion show in Italy at Pitti, its second one after the debut in Paris last June. The event will unfold in the Torrigiani Gardens on 13 June, with around ten models who will walk the runway every 30 minutes starting from 6 p.m. For Birkenstock, it will be a new confirmation of the increasingly fashion and iconic character conveyed by its historic comfort sandals, with prestigious collaborations like the ones with Sacai and Rick Owens, and key-customers that include celebrities, influencers and fashion experts.

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EDITORIAL

news

The new home of Confindustria Moda

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na sede prestigiosa a pochi passi dall’Arco della Pace, realizzata in tempi record per dare una casa al nuovo ente che raggruppa tutte le realtà del tessile, moda e accessori italiano, e che rappresenta un settore che con le sue 66mila imprese, 580mila addetti e 90 miliardi di euro di fatturato è secondo soltanto alla meccanica, in Italia.

“È un momento storico per il Made in Italy, - ha commentato Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda - un momento di condivisione che dimostra come questo grande settore manifatturiero italiano possa lavorare in comune accordo, per avere un maggiore peso in seno a Confindustria, e presso le sedi istituzionali”. L’inaugurazione è solo l’ultimo passo di un progetto avviato nel 2005 con la costituzione di Federazione Sistema Moda Italia e FIAMP Federazione Italiana Accessorio Moda Persona, oggi sciolta per dare spazio alla nuova entità. L’obiettivo era creare un nuovo ente che diventasse punto di riferimento del settore tessile, moda e accessori, un’unica voce politica del settore presso le sedi istituzionali: ci vorranno altri 12 anni perché questo obiettivo si realizzi con la nascita di Confindustria Moda. E finalmente oggi, ad un anno da quella data, si inaugura a Milano la nuova sede. Plaude al raggiungimento di questo obiettivo anche Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria che, al taglio del nastro afferma: “Confindustria moda è la più sexy del sistema manifatturiero italiano, rappresenta assieme al food, un certo modo di essere italiano. Ma è anche un modello associativo da cui potremo articolare una certa idea del nostro paese: il grande tessuto manifatturiero del sistema moda Italia rappresenta gli interessi e la dimensione industriale del nostro paese”. Le aree di attività principali che Confindustria Moda svolgerà dalla nuova sede sono quelle relative all’area legale, con specifico interesse nella lotta alla contraffazione e la tutela della proprietà intellettuale, l’area sindacale con le attività di lobby presso Confidustria e le istituzioni, ma anche nelle trattative per i CCNL. Infine, il Centro Studi, con l’ambizione che diventi il punto di riferimento unico per le analisi di settore.

The Associations’ Presidents

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A prestigious location just a few short steps away from the Arco della Pace, realised in record time to give a home to the new federation that brings together all the Italian textile, fashion, and accessories realities. Coming in second only to the mechanical industry in Italy, it represents a sector that counts 66 thousand businesses, 580 thousand employees, and a 90-billion-euro turnover. “It is a historic moment for Made in Italy, – commented Claudio Marenzi, President of Confindustria Moda – a moment for synergic cooperations, which demonstrates how this great Italian manufacturing industry can work together towards a common goal in order to have greater weight within Confindustria and with the government’s institutions”. The inauguration is only the last step in a project set into motion in 2005 with the founding of the Italian Fashion System Federation and FIAMP, the Italian Federation of Personal and Fashion Accessories, which today has been disbanded in order to allow this new federation to arise. The goal was that of creating a new entity that could become a point of reference in the textile, fashion, and accessories industries, as a sole political voice in interacting with the government’s institutions: another 12 years would pass before the goal set would come to fruition with the founding of Confindustria Moda. Finally, today, one year from its founding, the new headquarters in Milan have been inaugurated. Applauding this achievement is also Vincenzo Boccia, President of Confindustria who, when cutting the ribbon to the new headquarters confirmed: “Confindustria Moda is the sexiest federation in the Italian manufacturing system, representing together with food, a certain Italian way of being. But it is also an associative model, which allows us to formulate a certain idea of our country: the great manufacturing community of the Italian fashion system represents the interests and the industrial scope of our country”. From its new headquarters, Confindustria Moda’s main activities will include legal consulting services, with a special focus on the fight against counterfeit goods and protection of intellectual property rights, lobbying activities undertaken on behalf of the sector’s trade unions with Confindustria and governmental institutions, and negotiating the terms of the National Collective Labour Agreement. Finally, the Federation hopes that its Research Centre will become the sole point of reference for the sector’s analyses.


YOUNG DESIGNER

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In the name of Italian craftsmanship

utto nasce quando Rachel Arnow, co-fondatrice del brand, va a vivere in Toscana ed entra in contatto con il patrimonio artigianale e creativo che ha reso celebre la moda ‘Made in Italy’ nel mondo e, al contempo, ne percepisce l’estrema fragilità e pericolo di fronte alla produzione massificata d’oltreoceano. Per mettere al sicuro e valorizzare questo sapere, decide di dar vita ad un marchio innovativo di calzature e pelletteria, nel quale artigiani, designer e cliente lavorano insieme per co-creare un prodotto unico e offrire un’esperienza d’acquisto positiva su più livelli. Nasce Arno Cooperative, brand nativo digitale direct-to-consumer, i cui prodotti sono proposti direttamente alla clientela via web, sul sito www.arnocooperative.com (da giugno 2018 anche via showrooms ‘ad hoc’ per marchi digitali di San Francisco). Attraverso la collaborazione diretta con piccole fabbriche e artigiani della campagna appena fuori Firenze - che si tramandano il mestiere di generazione in generazione - e con la vendita diretta senza intermediari, Arno è così in grado di proporre un ‘Made in Tuscany’ autentico, dal grande valore aggiunto, e ad un prezzo fortemente competitivo. Arno si fa portavoce di una moda lenta ed etica: materiali di altissima qualità e sostenibili; aziende che rispettano l’ambiente, l’uomo e i dipendenti; un design che va oltre la breve stagionalità. The start of the brand can be traced back to co-founder Rachel Arnow’s decision to live in Tuscany, where she was able to come into contact with the artisanal and creative heritage that has made ‘Made in Italy’ fashion famous around the world, while at the same time perceiving the extreme fragility and danger it is in from mass and impersonal productions taking place overseas. To protect the value of these traditions and know-how, she decided to launch an innovative brand of footwear and leather goods, where artisans, designers, and the customer work together to co-

create a unique product, while also offering a purchasing experience that is positive on multiple levels. These are the origins of Arno Cooperative, the direct-to-consumer digitally native vertical brand, with products proposed directly to clientele on the web through the website www.arnocooperative.com (starting in June 2018, they will also be proposed via ‘ad hoc’ showrooms for San Francisco digital brands). Through the direct collaboration with small production facilities and artisans based in the countryside just outside of Florence – where know-how is passed down from one generation to the next – and through direct sales without intermediaries, Arno capably proposes an authentic ‘Made in Tuscany’ of great added value at an extremely competitive price. Arno is the mouthpiece of a slow and ethical fashion: sustainable and extremely high quality materials; companies that respect the environment, humankind, and their employees; a design that goes beyond the brief span of a season.

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EXHIBITIONS

Baselworld 2018 is all about quality

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Text by Valentina Ottone

i è conclusa lo scorso 27 marzo l’edizione di Baselworld 2018 che, nonostante la versione “ridotta”, sei giorni al posto di otto, e circa la metà degli espositori rispetto ai 1300 del precedente anno, mantiene altissima la qualità dei brand presenti. Tag Heuer, Bulgari, Patek Philippe e Rolex sono solo i primi quattro brand che in poche decine di metri hanno accolto con stand all’avanguardia, in termini di tecnologia ed eleganza, tutto il mondo dell’orologeria, dalla stampa ai buyer, immancabili all’appuntamento con l’esposizione leader del mondo delle lancette. Malgrado grandi assenti come Hermès (passato al SIHH di Ginevra), Dior, Locman, il Gruppo Festina (con i brand Festina, Jaguar, Lotus) e U-Boat, il numero di visitatori e l’entusiasmo delle maison che vi hanno partecipato sono rimasti immutati. Marchi svizzeri, ma anche provenienti da tutta Europa, Stati Uniti e Giappone. Gruppi come LVMH, Swatch Group, brand del calibro di Casio, Zenith, Rado, Hamilton, Jaquet Droz e Calvin Klein hanno composto un imperdibile evento di portata mondiale, che celebra un secolo di edizioni in un complesso di 141.000 metri quadrati. Baselworld introduce sul mercato prodotti unici dalle alte prestazioni e di eccellente manifattura, chiudendo l’edizione del 2018 con la soddisfazione dei partecipanti e la garanzia che l’appuntamento per il 2019 manterrà inalterati gli standard.

Last March 27 ended the Baselworld 2018 edition, which, despite its “reduced” version of six days instead of eight and with half of the exhibitors compared to the 1300 of the previous year, keeps the quality of the attendant brands extremely high. Tag Heuer, Bulgari, Patek Philippe and Rolex are just the first four brands that in a few tens of meters have welcomed the whole world of watchmaking, from the press to the buyers, unmissable at this leader appointment show of hands, with cutting edge stands, in terms of technology and elegance. Despite major absences such as Hermès (moved to the SIHH of Geneva), Dior, Locman, the Festina Group (with the Festina, Jaguar, Lotus brands) and U-Boat, the number of visitors and the enthusiasm of the participating fashion houses are remained unchanged. Swiss brands, but also brands from all over Europe, the United States and Japan. Groups such as LVMH, Swatch Group, brands of the likes of Casio, Zenith, Rado, Hamilton, Jaquet Droz and Calvin Klein have created an unmissable global event that celebrates a century of editions in a complex of 141,000 square meters. Baselworld introduces unique high performance and excellent manufacturing products onto the market, closing the 2018 edition with the satisfaction of the participants and the guarantee that the appointment for 2019 will maintain the standards unchanged.

ROLEX

Orologio cosmopolita per eccellenza, l’Oyster Perpetual GMT-Master II di Rolex permette ai viaggiatori di leggere simultaneamente l’ora di due fusi orari. Questo segnatempo preciso, affidabile, resistente e funzionale, è un riferimento nel mondo dell’orologeria. In occasione di Baselworld, Rolex presenta tre nuovi GMT-Master II nei quali è inserito il calibro 3285, un nuovissimo movimento di ultima generazione. I nuovi modelli si distinguono anche per le parti non meccaniche inedite. Il primo, in acciaio Oystersteel, è dotato di una lunetta girevole bidirezionale con disco Cerachrom graduato 24 ore bicolore in ceramica rossa e blu. A cosmopolitan watch par excellence, the Rolex Oyster Perpetual GMT-Master II allows travelers to simultaneously read the time in two time zones. This precise, reliable, durable and functional timepiece is a reference in the watchmaking world. During Baselworld, Rolex presents three new GMT-Master II in which a brand new movement of the latest generation, the caliber 3285, is inserted. The new models stand out for the unpublished non-mechanical parts. The first one, made in Oyster steel, is equipped with a bi-directional rotating bezel with a 24 hour bicolor graded Cerachrom disc in red and blue ceramic.

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EXHIBITIONS EDIFICE

Concepito per avere ampie funzionalità nella registrazioni dei tempi, Edifice ECB-800, cronografo ad alta prestazione della famiglia Casio, si approccia agli sport motoristici e ai loro appassionati. L’ampio display LCD consente la lettura dei dati rilevati e un’immediata visualizzazione del tempo più veloce. Conto alla rovescia programmabile e memoria di 200 giri con precisione di 1/1000 di secondo. ECB-800, permette anche la connessione allo smartphone che gli comunica l’orario preciso in qualsiasi parte del mondo ci si trovi e riceve tutti i dati registrati tramite l’applicazione dedicata. Conceived to have extensive functionality in time recording, the Edifice ECB-800, a high-performance chronograph of the Casio family, approaches motor sports and their enthusiasts. The large LCD display allows the reading of the detected data displaying immediately the fastest time. Programmable countdown and 200 rpm memory with 1/1000 second precision. ECB-800 also allows the connection to the smartphone that transmits the exact time in whatever part of the world you may be and receives all the data recorded through the dedicated application.

HUBLOT

Inconfondibile segnatempo in edizione limitata (500 esemplari). Inconfondibile anche nel nome: Hublot Big Bang Unico Red Magic. La ceramica brevettata della quale è composto garantisce un’impareggiabile resistenza e un colore rosso vivo, impossibile da ottenere con qualsiasi altro materiale. La casa madre ha sviluppato nel reparto di metallurgia e materiali i metodi di lavorazione per produrre gli ulteriori componenti della cassa (misura di 45 mm, con lunette realizzate nella medesima ceramica rossa; tonalità utilizzata anche per indici e lancette). ll modello, movimento HUB1242, presenta un cinturino in caucciù rosso foderato ed è impermeabile fino a 100 metri. A unique limited edition timepiece (500 copies), which is unique also in the name: Hublot Big Bang Unique Red Magic. The patented ceramic it is composed of, guarantees an incomparable resistance and a bright red colour, which is impossible to obtain with any other material. The parent company has developed processing methods in the departments of metallurgy and materials to produce the other components of the case (size of 45 mm, with lunettes made of the same red ceramic, shade also used for indexes and hands). The model, movement HUB1242, has a red lined rubber strap and is water resistant to 100 metres.

ZENITH

Il nuovo Defy Zero G di Zenith presenta un design moderno e stilizzato che permette la vista del modulo giroscopico. Innovazione ad alta tecnologia e precisione, offre uno spettacolo avvincente che sfida le leggi della gravità a ore 6, mentre ore e minuti, decentrati, appaiono su un anello di colore blu. La cassa di 44 mm di diametro, impermeabile fino a 100 metri, è fissata al polso da un nuovo bracciale integrato nello stesso metallo con maglie ad H spazzolate e lucidate o da un cinturino in caucciù rivestito in pelle di alligatore. The new Zenith Defy Zero G features a modern and stylized design that allows the view of the gyro module. High-tech innovation and precision, offers a compelling spectacle that defies the laws of gravity at 6 o’clock, while off-center hours and minutes appear on a blue ring. The 44 mm diameter case, water-resistant to 100 meters, is attached to the wrist by a new bracelet integrated into the same metal with brushed and polished H-links or a rubber strap covered with alligator leather.

JAQUET DROZ

Il Grande Seconde Moon Black Enamel di Jaquet Droz racconta una storia che risale alla notte dei tempi, quando osservare la luna era per gli uomini l’unico modo di misurare lo scorrere dei mesi. Il modello celebra l’astro preferito dei maestri orologiai con un’ulteriore complicazione: le fasi lunari. Una fase lunare che si presenta come una “vera” luna, frutto di un meccanismo unico che necessita di correzione una volta ogni 122 anni. Il savoir-faire del marchio delle due stelle si esprime attraverso questo modello: un’emozione e uno stupore rari e preziosi. The Great Seconde Moon Black Enamel by Jaquet Droz tells a story that dates back to the dawn of time, when watching the moon was for men the only way to measure the passing of the months. The model celebrates the favourite aster of the master watchmakers with an additional complication: the lunar phases. A moon phase that looks like a “real” moon, the result of a unique mechanism that needs correction once every 122 years. The savoir-faire of the two-star brand is expressed through this model: a rare and precious emotion and astonishment.

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The best of Summer Su quali modelli e colori si è più puntato per la Primavera-Estate 2018? Un concentrato degli articoli più caldi e in tendenza.

What are the most popular colours and models chosen for the Spring-Summer season 2108? A concentration of the hottest and trendiest items.

Il dilemma, quando arriva la nuova stagione, è individuare quale paio di scarpe dovrebbe entrare di diritto nel nostro guardaroba. Il modello perfetto che incarni il trend, ma sia anche in linea con il nostro stile e che faccia la differenza. La scarpa bi-colore allacciata in pelle spazzolata e canvas (I Maschi), è la prima da considerare. Per lui, stringata modello derby intramontabile, fatta a mano e suola in cuoio (Ducanero). Molto attuale la rivisitazione del polacchino, su fondo trekking, in chiave retrò, arricchita con applicazioni e ricami su base naked e glitter oro che rispecchiano il desiderio di novità e comfort (Snualo – Olivia Monteforte). The dilemma, when the new season arrives, is to figure out what pair of shoes should rightfully become part of our wardrobe. The perfect model that incarnates the trend, but is also in line with our style and makes a difference. The bi-colour lace-up shoe in brushed leather and canvas (I Maschi) is the first one to consider. For him, the timeless lace-up derby model, handmade and with a leather sole (Ducanero). The reinterpretation of the ankle boot in a retro key, with a trekking bottom, and embellished with applications and embroideries on a naked and gold glitter base that reflect the desire for new models and comfort is very contemporary (Snualo – Olivia Monteforte).

Il PVC è uno dei big trend di stagione insieme ai tessuti tecnici: ballerine chunky, sandali active in pelle e tessuto tecnico e running con suola a doppia isola per lei (Boomy). PVC is one of the season’s big trends along with technical fabrics: chunky flats, active sandals in leather and technical fabrics and running shoes with a double sole for her (Boomy).

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Tra i trend intramontabili, sempre molto femminili, due proposte come quelle delle It girl del momento: un sabot e un sandalo tacco medio rigorosamente spuntati arricchiti da dettagli naturali: frange e brillanti (Colors of California) o canapa con maxi strass (Coral Blue). Among the timeless trends, always very feminine, three proposals such as those from the It girls of the moment: a rope and silk model with a raised bottom on the upper, a rigorously open toe sabot and mid-heel sandal, embellished by natural details: fringes and bright details (Colors of California) or hemp with maxi rhinestones (Coral Blue).

Veniamo al bianco. Già protagonista dell’inverno, si conferma un must anche per la P/E, a partire da sneaker con elementi preziosi (Alexander Smith) e ciabattine arricchite da dressy rouche (Mercante di Fiori), mentre l’uomo sceglie tomaie in pelle elaborate con tessuti rete a contrasto bianco e nero (Alexander Smith). Let’s come to white. Already a protagonist of last winter, it is confirmed as a must also for the S/S season, starting with sneakers with precious elements (Alexander Smith) and slippers embellished with dressy rouches (Mercante di Fiori), while men choose leather uppers with black and white contrast mesh (Alexander Smith).

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L’alternativa al bianco è rappresentata dal più neutro grigio con tocchi fluo per sandali infradito monoblocco (Cristiano Burani) oppure ciabatte in gomma vulcanizzata, anatomiche, super colorate arricchite da dettagli decor (Colors of California). The alternative to white is represented by the more neutral grey with fluo touches for single-block thong sandals (Cristiano Burani), or vulcanized rubber slippers - anatomical, supercoloured and embellished with decor details (Colors of California).

Se amate look urban da vere outsider puntate su unckle boot con pattern tatoo (Metisse). If you love a real outsider’s urban look, aim for ankle boots with tatoo patterns (Metisse).

Per le amanti del gioiello il consiglio è indossare un bel paio di sandali eleganti in camoscio con cristalli swarovski o perle. Per le più romantiche infradito in pelle con pon pon (Rebella). For jewel lovers, the advice is that of wearing a nice pair of elegant suede sandals with Swarovski crystals or pearls. For the more romantic ones, leather slippers with pom-poms (Rebella).

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Le borse tonde sono il vero must-have dell’estate 2018 (My Walit). Alla round bag mania rispondono tante altre ispirazioni: per esempio l’esclusività del pizzo ricamato (Donatella Brunello). Le borse medie e mini giocano con un mix di pellami e tessuto (Thalé Blanc). Round bags are the real must-have of Summer 2018 (My Walit). The round bag mania is met by many other inspirations: id est the exclusiveness of embroidered lace (Donatella Brunello). Medium- and mini-sized bags play with a mix of leathers and fabrics (Thalé Blanc).

Borse con dettagli night & day in nappa, propongono uno sguardo al passato grazie alle frange (Gaetano Pollice). Divertenti le shopping bag che mutano in sacche e secchielli (Margot). Bags with night &day details in nappa leather, propose a glimpse of the past thanks to fringes (Gaetano Pollice). Fun shopping bags that become sacks and bucket bags (Margot).

Se siete iper-moderni vi proponiamo backpack unisex da indossare come un gilet (Spazio IF). Molte le versioni in cuoio e pelle come lo zaino iper-femminile colorato rifinito con esclusivi dettagli murrina, che ricordano la tradizione del territorio di provenienza (Terrida). Se non potete fare a meno di un accessorio maschile che si faccia notare scegliete i modelli in pelle a concia vegetale (Officine Federali). La risposta alle esigenze del nomade urbano è la borsa da viaggio con lavorazioni artigianali e dettagli hi-tech (Erretre). If you are hypermodern, we propose unisex backpacks to be worn as if they were a waistcoat (Spazio IF). Many are the versions in hide and leather such as the hyperfeminine coloured backpack decorated with murrina details, which are reminiscent of the tradition of the territory they come from (Terrida). If you cannot do without a male accessory that does not go unnoticed, choose the vegetable-tanned leather models (Officine Federali). The answer to the needs of the urban nomad is the hand-crafted travel bag with high-tech details (Erretre).


design

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design, art and fashion na settimana di mostre, installazioni e performance, eventi, cocktail e mondanità: la Milan Design Week che ruota attorno al Salone Internazionale del Mobile, trasforma il capoluogo lombardo in un immenso museo a cielo aperto invitando a vivere in un modo diverso, più divertente, la città. La moda, altra anima di Milano, non sta a guardare.

A week of shows, installations and performances, events, cocktails and high society: Milan Design Week, taking place in conjunction with the Milan Furniture Fair, transforms the Lombard capital into an immense open-air museum, inviting visitors to experience the city in a new, unique, and more enjoyable way. Fashion, the other soul of Milan, does not sit idly by.

Dalla scintillante galleria di “Legendary Thrill” con la quale Cartier celebra il mitico orologio Santos all’Arco della Pace, alle sale fiorite di Palazzo Bocconi per gli “Object Nomades” di Luis Vuitton, per finire con l’albero che, abbracciandolo, si illumina e ti fa sentire il suo battito con il quale Timberland arreda piazza XXV Aprile... i progetti dei brand degli accessori puntano su un affascinante connubio tra arte, design e moda. Anche la luce è grande protagonista delle installazioni più affascinanti, come la stanza cromatica in mylar di Melissa e le “Refractions” di Goretex. E, naturalmente, anche il binomio artigianalità-tecnologia si richiama tra prodotti di moda e complementi d’arredo, tradizione made in Italy e ricerca avanzata.

From the dazzling “Legendary Thrill” gallery, with which Cartier celebrates its legendary Santos all’Arco della Pace watch, to the blossoming rooms of Palazzo Bocconi for “Object Nomades” by Luis Vuitton, ending with Timberland’s installation of a tree in Piazza XXV Aprile, which, when hugged, lights up and comes to life with its own heartbeat... the projects of these accessories brands are based on a striking combination of art, design, and fashion. Even light is a leading protagonist of the most fascinating installations, as can be seen in the chromatic Mylar room of Melissa and “Refractions” by Goretex. Naturally, the duo of craft workmanship-technology is featured as an integral part of fashion products, furnishing accessories, Made in Italy tradition, and advanced research.

Timberland The tree of life that recalls the Timberland logo interacts with visitors and cradles them in its acorn-shaped seats The tree of life that recalls the Timberland logo interacts with visitors and cradles them in its acorn-shaped seats

Goretex Un gioco di rifrazioni di luce per il lancio della collezione Infinium Goretex realizzata con un innovativo materiale. A play of light refractions for the launching of the Infinium Goretex collection made from an innovative material

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design

Premiata Sneaker come semi di una immensa anguria nelle vetrine di Premiata Sneakers like the seeds of an enormous watermelon in the store windows of Premiata

Vuitton Palazzo Bocconi trasformato in un suggestivo prato di fiori di pelle da Luis Vuitton Palazzo Bocconi transformed into a striking lawn of leather blossoms by Luis Vuitton

Puma Puma e Mit insieme per un progetto di biodesign per le sneaker del futuro From the research of Puma and MIT, a biodesign project for the sneakers of the future

D.A.T.E. Sculture di luce portano il design nelle vetrine di D.A.T.E. Light sculptures bring design to D.A.T.E.’s shop windows

Melissa Luce e colore nel suggestivo allestimento in mylar del brand delle jelly shoes Melissa Light and colour in the striking Mylar installation presented by the Melissa brand of deluxe jelly shoes

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E-coMMErcE

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MarthaLouisa.com: shopping destination n nuovo online store si sta facendo spazio nel dedalo dello shopping di lusso sul web: Susanne e Christoph Botschen, fondatori di MyTheresa.com venduto tre anni fa al gruppo Neiman Marcus, hanno recentemente lanciato una nuova piattaforma dedicata esclusivamente alle calzature di alta gamma. MarthaLouisa.com si presenta come uno shop trendy, frizzante e contemporaneo, di facile navigazione e utilizzo, con una selezione curatissima di brand luxury come Saint Laurent, Prada, Gucci, Bottega Veneta, Fendi, Dolce e Gabbana, Valentino accanto a emergenti come Oscar Tiye, Rayne, Attico, Brother Vellies, Sies Marjan, Vibi Venezia e molti altri, nonchè la prima di una serie di capsule esclusive, quella della blogger Leandra Medine con MR by Man Repeller. In vendita in un unico sito, quindi, sia griffe affermate che designer up-and-coming in un’area dedicata: non solo il meglio del lusso classico, ma anche in prima linea per quanto riguarda le novità calzatura, in una proposta variegata e modaiola, ma sempre improntata alla qualità. La scelta di come chiamare il sito è ricaduta su “due nomi che rappresentano due diverse personalità o due stati d’animo – accessibile e vivace, chic e sobria - che traducono le molteplici sfaccettature di una donna e del suo stile, e la sua necessità di trasformarsi attraverso l’abbigliamento”.

Susanne and Christoph Botschen

A new online store is making its way into the maze of online luxury shopping destinations: Susanne and Christoph Botschen, founders of MyTheresa.com which was sold to the Neiman Marcus Group in 2014, have recently launched a new platform dedicated exclusively to high-end footwear. MarthaLouisa.com is a trendy, vibrant and contemporary shop that is easy to navigate and use. It has a carefully selected range of luxury brands such as Saint Laurent, Prada, Gucci, Bottega Veneta, Fendi, Dolce & Gabbana, and Valentino, alongside emerging brands such as Oscar Tiye, Rayne, Attico, Brother Vellies, Sies Marjan, Vibi Venezia and many others, including the first in a series of exclusive capsule collections from blogger Leandra Medine with her MR by Man Repeller. On sale in a single site, therefore, are both powerhouse brands and up-and-comping designers in a dedicated area: not only the best of classic luxury, but also new cutting-edge footwear, in a varied and fashionable offering, but always focused on quality. The choice of what to call the site fell on “two names that represent two different personalities or two moods - accessible and lively, chic and understated – which reflect the many facets of a woman and her style, and her need to transform herself through clothes”.

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RETAIL

Distribution, change is now

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onostante il recente studio di Coresight Research rinvigorisca l’attenzione sulla cosiddetta Retail Apocalypse - predicendo la chiusura di un quinto dei 5.900 (nel 2017) Department Store americani entro il 2023 - la principale istituzione distributiva degli USA fin dal 19esimo secolo non pare volersi arrendere così facilmente. Lo suggeriscono i dati del primo trimestre 2018 esposti da Macy’s, per esempio, che registra ricavi in salita del 3,6% (5,54 miliardi di dollari) e vendite su del 4,2%. Così come per Nordstrom il cui fatturato segna un +6,3% (3,56 miliardi di dollari) con un +38,1% di utili - anche se il merito è imputabile soprattuto alla crescita del digitale che ora copre il 29% del totale vendite. Quindi l’apocalisse, forse inevitabile, è probabilmente sovrastimata. Dal mondo del retail giungono segnali discordanti e di difficile interpretazione che forse indicano un unico dato certo: è in atto un sostanziale cambiamento. Pesi e misure si modificano, per dirne una. Lo ricordano le cifre riguardo la calzatura emersi durante l’ultima Retail Conference di Hong Kong organizzata da FDRA: la produzione mondiale di 23 miliardi di paia di scarpe, infatti, viene oggi assorbita in gran parte dai Paesi asiatici (Cina, India, Indonesia e Giappone sono presenti nelle prime 6 posizioni della classifica). E se i dati di consumo positivi confliggono talvolta con quelli della distribuzione, bisogna guardare anche al mondo dell’ecommerce per ricordarsi di quanto tutto stia modificandosi… Un esempio? L’inarrestabile crescita di YNAP (gruppo Yoox + Net-aPorter) che nel primo trimestre 2018 scrive sul registro ricavi netti un +7,9% per un totale di 518 milioni di euro e annuncia investimenti nell’anno per 180 milioni. È chiaro, insomma, il mondo della distribuzione è sull’incudine del forgiatore, che martella con veemenza per modificarne foggia e aspetto, anche perché non è solo il commercio online a rimodellarne gli incandescenti contorni. Per dirla con Andy Polk, vice-presidente FDRA: «Non si pensi solo all’e-commerce, ma anche ai popup shop, alla realtà virtuale, alle app, alla prototipazione attraverso stampa 3D… si pensi a quanto la campagna di Burger King ‘Have it your way’ abbia influenzato l’idea della personalizzazione, che impatta il commercio per quanto riguarda lo stile e i modi e tempi di consegna”.

Despite the recent study conducted by Coresight Research reinvigorates the attention on the so-called Retail Apocalypse - predicting the closure of one fifth of the 5.900 (in 2017) American Department Stores by 2023 - the main distributive institution of the USA since the 19th century does not seem to want to give up so easily. This is suggested, for example, by data from the first quarter of 2018 presented by Macy’s, which show revenues increased by 3.6% ($ 5.54 billion) and sales increased by 4.2%. The same for Nordstrom, whose turnover shows a + 6.3% (3.56 billion dollars) with a + 38.1% of profits - even if the merit is attributable above all to the growth of the digital that now covers 29% of total sales. So the perhaps inevitable apocalypse is probably overestimated. In short, from the retail world arrive signals that are discordant and difficult to interpret perhaps indicating the only true fact that a substantial change is underway. Weights and measures change, to name one. This is recalled by data concerning the footwear that emerged during the last Retail Conference in Hong Kong organized by FDRA: the world production of 23 billion pairs of shoes, in fact, is now largely absorbed by the Asian countries (China, India, Indonesia and Japan are present in the first 6 positions of the ranking). And if the positive consumption figures sometimes conflict with those of distribution, we must also look at the world of e-commerce to remember how much everything is changing... An example? The unstoppable growth of YNAP (Yoox + Net-a-Porter group) which in the first quarter of 2018 reports a net income of 7.9% for a total of 518 million euro and announces 180 million euro of investments in 2018. It is clear that the world of distribution is between anvil and hammer vehemently striking to change its shape and appearance, also because it is not just the online commerce that reshapes the incandescent outlines. To say it in the words of Andy Polk, vice-president of FDRA: “It’s not all about e-commerce, but it’s also about pop-up shops, virtual realities, apps, prototyping through 3D printing... think about how much the campaign Burger King ‘Have it your way’ has influenced the idea of customization, that affects trade in terms of style and delivery terms and modes”.

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RETAIL

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The shop of the future

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e l’e-commerce rappresenta una rivoluzione in piena regola del commercio al dettaglio, peraltro in continua evoluzione (vedi il lancio della funzione Shopping da parte di Instagram e la stima di Goldman Sachs che prevede le aziende del lusso guadagneranno 60 miliardi di euro in più di qui al 2025 grazie ad esso), molti altri fattori concorrono a rimodellare l’esperienza d’acquisto. Basta considerare i punti vendita Amazon Go, in cui non esistono più casse dove pagare i propri acquisti, per farsene un’idea, per capire quanto la tecnologia stia modificando l’idea di shopping, anche fisico. Altri spunti provengono dagli interventi all’ultima Retail Conference promossa da FDRA. In quell’occasione AtomLab, ha presentato la sua idea di “Work & Shop” del futuro. Concetto secondo cui il negozio sarà destinato ad ospitare al suo interno una piccola fabbrica in grado di rendere il consumatore protagonista non solo della scelta del prodotto da acquistare, ma anche della sua realizzazione. Auto-

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If e-commerce represents a full-blown revolution in the retail sector, which is constantly evolving (see the launch of the Shopping function by Instagram and the evaluation of the Goldman Sachs Group, which predicts that, thanks to it, luxury companies will earn 60 billion euro more from now to 2025), many other factors contribute to reshape the shopping experience. Just consider the Amazon Go stores with no more check-out counters to pay for our purchases, to get an idea, to understand how technology is even physically changing the idea of shopping. Other ideas come from the interventions at the last Retail Conference promoted by FDRA. On that occasion AtomLab, presented its idea of “Work & Shop” of the future. According to this concept, the store will be destined to house a small factory inside, thanks to which the consumer will not just be the protoganist of the chosen product he purchased, but also of its realization. Automation


RETAIL

mazione e robotica, infatti, permetteranno al cliente di personalizzare il prodotto (la scarpa in questo caso) non solo scegliendo colori e accessori, ma soprattutto forme e modelli che meglio si adattano al proprio piede, raggiungendo un vero, sensato e profondo livello di individualizzazione dell’acquisto. La cinese Digital Boom - specializzata in big data, soprattutto online - ha d’altro canto immaginato come il riconoscimento facciale e l’analisi dei dati derivati dall’esperienza in negozio, possa sconvolgere il mondo del retail creando gruppi d’acquisto molto mirati attraverso lo studio di identità, età, razza, sesso, postura… addirittura umore. E, ancora, tracciare i percorsi intrapresi all’interno dello store, quali prodotti hanno riscosso più interesse consultando le mappe di calore generate dalle soste davanti agli scaffali o verificare l’esperienza di checkout. “Immaginate hanno suggerito dalla Digital Boom - di entrare da Starbucks ed essere immediatamente riconosciuti dai sensori: non dovrete estrarre alcun documento per pagare e nemmeno fare la fila per piazzare l’ordine perché, in base alle proprie abitudini, il sistema si organizzerà di conseguenza… e ci sarà la possibilità di ottenere il caffè gratis se il riconoscimento facciale evidenzierà che, quel giorno, siete particolarmente arrabbiati”. L’analisi dell’espressività al momento dell’acquisto fornirà ai brand non solo l’indicazione di cosa la gente compra maggiormente, ma anche un dato a cui non hanno mai avuto accesso prima d’ora: perché lo comprano, il motivo che li spinge all’acquisto. Infine, la frontiera ormai raggiunta della Realtà Aumentata, altra tecnologia che sta colonizzando i negozi: l’ha utilizzata Adidas per lanciare un modello non ancora disponibile fisicamente sugli scaffali; Kate Spade, come gioco, per promuovere l’apertura del proprio punto vendita parigino; Lacoste ha fatto provare virtualmente ai clienti la nuova linea LCST permettendo loro di raccogliere informazioni più approfondite sui vari modelli. Topshop e Uniqlo l’hanno usata per simulare l’esperienza del camerino, mentre Nike per testare alcune personalizzazioni. Zara ha animato la vetrina simulando una sfilata. Automazione, robotica, virtualità, socialità… e il negozio non sarà più come lo conosciamo oggi.

and robotics, in fact, will allow the customer to customize the product (the shoe in this case) not only choosing colours and accessories, but above all shapes and models that best fit our feet, reaching a true, sensible and profound level of individualization purchase. The Chinese Digital Boom - specialised in big data, above all online - has on the other hand imagined how facial recognition and data analysis derived from in-store experience can upset the retail world by creating a lot of targeted buying groups through the study of identity, age, race, sex, posture... even mood. And, furthermore, tracking the routes undertaken inside the store, so to say which products have attracted more interest by consulting the heat maps generated by stops at the shelves or checking the check-out experience. “Imagine – say people from Digital Boom - to enter a Starbucks Store and be immediately recognized by the sensors: you do not have to extract any document to pay or even line up to place the order because, according to ones habits, the system will organise itself... and there will be the possibility to get free coffee if the facial recognition will highlight that, on that day, you are particularly angry”. The analysis of the expressiveness at the time of purchase will provide brands not only the indication of what people buy the most, but also data they have never had access to before: why they buy what they buy, the reason that pushes to purchase. Finally, the frontier now reached by Augmented Reality, another technology that is colonizing stores, has been used by Adidas launching a model, which was not yet physically available on the shelves; by Kate Spade, as a game, to promote the opening of its Paris store; by Lacoste that virtually made its customers experience the new LCST line allowing them to gather more in-depth information on the various models. Topshop and Uniqlo used it to simulate the dressing room experience, while Nike tested some customizations. Zara animated the showcase by simulating a catwalk. Automation, robotics, virtuality, sociability... and the store will no longer be as we know it today.

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the China that buys entre gli Stati Uniti scoprono che fra i ‘vecchi’ della Generation X e i Millennials esiste un’altra specie di compratori, i Bridge Millennials, Orietta Pelizzari, co-fondatrice e consulente di Studio Mattori, ci avverte dell’importanza di “non considerare più i clienti come consumatori, bensì persone, e di non parlare più di negozi, ma di luoghi”. Perché il fashion system si evolve e cambia l’estetica dei consumi. Così come cambia, per esempio, il turismo dello shopping. Secondo i dati presentati da Orietta Pelizzari i cinesi occupano il primo posto nella classifica dei turisti che più spendono nei department store europei e statunitensi. In Europa ne arrivano 12,8 milioni l’anno per un incasso di 12,84 miliardi di euro. Sono seguiti dall’Indonesia (un po’ a sorpresa, a dire il vero) e prediligono l’atmosfera latina della Spagna, seguita nella lista delle città più apprezzate per fare acquisti da Inghilterra, Italia, Germania e Francia. E questi numeri non possono che salire di livello visto che il potere d’acquisto della popolazione cinese dovrebbe andar crescendo. Ma cosa cercano i cinesi in Europa? È forte la richiesta di moda maschile, così come diffusissima l’influenza del mondo hip-hop e streetwear che spopola letteralmente, decretando il successo di quei brand che lo hanno saputo interpretare al meglio (Supreme, Off White, Superdry, Bape, Aape).

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While the United States discovers that among the “old” people of Generation X and Millennials, there is also another species of buyers, the Bridge Millennials, Orietta Pelizzari, co-founder e consultant of Studio Mattori, informs us of the importance of “no longer considering customers as consumers but as people, and of no longer talking of stores but of places”. Because the fashion system evolves and the aesthetics of consumption changes. As does, for example, shopping tourism. According to the data presented by Orietta Pelizzari, the Chinese occupy first place in the hit-parade of the tourists that spend the most in European and U.S. department stores. 12.8 million tourists a year come to Europe with 12.84 million euros in proceeds. They are followed by Indonesia (which is actually a bit surprising) and prefer the Latin atmosphere of Spain, followed by Great Britain, Italy, Germany and France in the list of the most appreciated countries where to go shopping. And these numbers are bound to rise given the fact that the purchasing power of the Chinese population should be growing. What do the Chinese look for in Europe? The demand for men’s fashion is strong, just as the influence of the hip-hop and streetwear world - which is literally all the rage - is so widespread, determining the success of those brands that were able to interpret it best (Supreme, Off White, Superdry, Bape, Aape).


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Conclude la Pelizzari: “Easy to wear, easy to buy, easy to fit. Questo è il senso di novità che cercano le persone asiatiche. Per questo molte catene europee hanno strutturato specifiche azioni di marketing: la sfilata ‘improvvisata’ di Dolce & Gabbana presso La Rinascente di Milano, la Gallery of Sports pensata da Le Bon Marchè Paris, o l’introduzione di Alipay (il sistema di pagamento preferito dai cinesi) dalla spagnola El Corte Inglès. Per Sharon Weng, vice-presidente del marchio di scarpe Le Saunda, i cinesi nati dopo il 1979 e quindi dopo la legge sul figlio unico, la cosiddetta Lonely Generation, hanno grandissima voglia di farsi vedere, di mettersi in mostra e di vivere esperienze d’acquisto uniche: “Per questo noi puntiamo moltissimo sugli eventi in negozio, perché vogliamo che i clienti siano attratti non solo dai nostri prodotti, ma anche dai servizi e dalle emozioni che possiamo offrire loro”. Le fa eco Erica Ng, senior editor - retail per l’Asia di WGSN Insight, che sottolinea: “I negozi divengono sempre più luoghi di costruzione dell’identità del brand e sempre meno di vendita. Chi vuole vendere abiti potrebbe dover costruire una caffetteria in cui in un angolo, quasi dimenticati, vi sono appesi dei capi”. Tra i concetti da tener presente quando si affronta il mercato cinese, sempre secondo Erica Ng, l’importanza che sta assumendo la Meditazione rispetto al fitness (tema cardine degli ultimi anni) e il concetto di Condivisione, molto diffuso fra i millennials: “Quasi tutti, ormai, trovano naturale provare e testare i prodotti prima di acquistarli (si pensi ai libri su Amazon o alla musica su Spotify)”. E a chi obbietta che i cinesi ormai comprano molto di più in patria, driblando gli aggravi di costo esteri, la risposta arriva puntuale e precisa: “È vero, ed è per questo motivo che l’Europa deve puntare su esperienze d’acquisto di altissimo livello e su prodotti prestigiosi ed esclusivi, introvabili altrove”.

Pelizzari ends by saying: “Easy to wear, easy to buy, easy to fit. This is the sense of novelty that Asian people look for. That is why many European retail brands have structured specific marketing actions: Dolce & Gabbana’s ‘improvised’ fashion show at La Rinascente in Milan, the Gallery of Sports thought out by Le Bon Marchè Paris, or the introduction of Alipay (the payment system preferred by the Chinese) by the Spanish El Corte Inglès. According to Sharon Weng, vice-president of the shoe brand Le Saunda, the Chinese born after 1979, and therefore after the one-child policy, the socalled Lonely Generation, long to be noticed, to show off and to have unique purchase experiences: “That is why we focus an awful lot on in-store events, because we want customers to be attracted not only by our products but also by the services and the emotions that we can offer them”. Erica Ng, senior editor - retail of WGSN Insight for Asia, echoes her, stressing that “Stores are becoming more and more places where the brand’s identity is developed and less and less points of sale. Those who want to sell clothes might have to build a cafeteria where in a corner, almost forgotten, there are some items hanging”. Among the concepts to keep in mind when facing the Chinese market, still according to Erica Ng, is the importance that Meditation compared to fitness (a key theme of the last few years) is taking on and the concept of Sharing, widespread among millennials: “Almost everyone, by now, find it natural to try and test products before purchasing them (think of books on Amazon or music on Spotify)”. And for those who object that by now the Chinese buy much more in their own country, thus dodging the increases in costs, the answer arrives punctually and precisely: “It is true, and that is why Europe must focus on high-quality purchase experiences and on prestigious and exclusive products that cannot be found anywhere else”.

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A dress for every occasion

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legante e accogliente, il flagship store Brian&Barry, situato in Via Durini 28, nel cuore di Milano, è una vera istituzione di stile. Roberto Zaccardi, general manager di Brian&Barry – catena che vanta due shop a Milano, due a Monza e uno ad Alba - ci racconta che “per il 90% si lavora con marchi storici”, riservando comunque spazio a nuovi designer, prodotti e brand: “Ogni stagione cerchiamo di inserire delle novità… uno o due marchi per noi inediti”. La selezione avviene studiando le ultime proposte presentate alle fiere di Londra, Parigi e New York, ma anche con la puntigliosa ricerca condotta nei negozi di queste stesse città. Caratteristica discriminante nella scelta di un nuovo marchio è il design: “Se mi avvicino a osservare un brand significa che il suo design mi piace e mi ha già stupito… e per design intendo fit e stile. Poi ne valuto la qualità, caratteristica importante, ma che do per scontato ci debba essere”. Seguono prezzo e provenienza - il made in, un plus e non un deterrente. A questo punto la prima domanda che Roberto pone è: “Cosa fa questo marchio a livello di marketing? Quali strategie adotta per farsi riconoscere dal consumatore finale?”. Una questione fondamentale “perché noi, come negozio, puntiamo a coinvolgere sempre i nostri clienti nella pubblicità”. Motivo per cui funziona molto bene la proposta dei marchi già presenti all’interno del negozio. Il cliente Brian&Barry è l’uomo contemporaneo “vitale, un uomo istruito che ama trattarsi bene e frequentare bei posti…” e che, di conseguenza, desidera vestirsi in modo curato, perché come ci dice Riccardo: “Esiste un look per ogni circostanza, perfino per andare al cinema!”.

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Oltre ai clienti milanesi, una buona percentuale sono giapponesi: “L’uomo giapponese è comunque molto vicino alla cultura che si respira a Milano. Oggi penso sia il meglio vestito, elegante e grintoso al mondo… italiani a parte”. Per quanto riguarda la calzatura “offriamo due segmenti distinti: quello della calzatura classica - in primo piano il marchio italiano Doucal’s - e in seconda battuta tutto il mondo delle sneaker, che abita il piano sportivo dove si trovano marchi come Adidas, D.A.T.E., New Balance, Hogan, Saucony e Philippe Model”. Se si vuol parlare d’innovazione nella calzatura “bisogna riferirsi al nuovo brand Swims, con il quale stiamo lavorando molto bene”. Una calzatura sportiva, più precisamente un mocassino, che può essere indossato sia in città che al mare e che “se prende l’acqua non è un problema” perché costruito con un sistema di ventilazione e drenaggio innovativo. La novità per il prossimo inverno, invece, “sarà il brand italiano Il Bisonte, che realizza borse 48 ore in pelle, utilizzabili sia per andare tutti i giorni a lavorare che nel weekend”. Come si rinnova, infine, l’esperienza d’acquisto in negozio? “Per noi il negozio fisico è molto importante. Vi organizziamo spesso eventi a cui invitiamo i nostri clienti per conoscere da vicino i nuovi prodotti”. Nel negozio Brian&Barry di Milano (6.000 mq su 12 piani) non si acquistano semplicemente capi e accessori, ma si vive una vera esperienza di gusto e stile. “Oggi, nel nostro mestiere, bisogna cambiare: trasformarsi da venditori in consulenti di stile. Se non lavoro nella moda, quando devo partecipare al matrimonio di un amico, oppure passare un weekend a Cannes, ho bisogno di un consulente che mi spieghi come devo vestirmi…” perché, appunto, esiste un vestito adatto per ogni occasione.


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fierce in the world”. As for the shoe “we offer two distinct segments: the one of classic footwear - in the foreground the Italian brand Doucal’s - and secondly the whole world of sneakers, which lives in the sports floor with brands like Adidas, D.A.T.E., New Balance, Hogan, Saucony and Philippe Model”. If we want to talk about innovation in footwear “we must refer to the new Swims brand, with which we are working very well”. A sports shoe, more precisely a moccasin that can be worn both in the city and at the seaside and “it is not a problem if it get’s wet” because it is built with an innovative ventilation and drainage system. The news for the next winter, instead, “will be the Italian brand Il Bisonte, which produces 48 hours leather bags, usable both every day going to work and on weekends”. How are you renewing the shopping experience in your shop? “For us, the physical store is very important. We often organize events to which we invite our customers to get to know new products closely.” In the Brian & Barry store in Milan (6,000 square metres on 12 floors) you do not simply buy clothes and accessories, but you live a real taste and style experience. “Today, in our profession, we need to change: to transform ourselves from sellers into style consultants. If I do not work in the fashion world, when I have to attend a friend’s wedding, or spend a weekend in Cannes, I need a consultant who tells me how I should dress...” because there is indeed a suitable dress for every occasion. Elegant and welcoming, the Brian & Barry flagship store, located in Via Durini 28, in the heart of Milan, is a true institution of style. Roberto Zaccardi, general manager of Brian&Barry – a chain that boasts two shops in Milan, two in Monza and one in Alba – tells us that “90% of our business relates to historical brands”, leaving though room for new designers, products and brands: “Each season we try to insert something new... one or two innovative brands”. The selection occurs by studying the latest proposals presented at the London, Paris and New York fairs, but also with the meticulous research conducted in the stores of these same cities. Design is a discriminating characteristic when choosing a new brand: “If I approach a brand, it means that I like its design and that it has already amazed me ... and by design I mean fit and style. Then I evaluate its quality, which is an important characteristic, but I take for granted that quality is available”. This is followed by price and origin - the made in, is a plus and not a deterrent. At this point the first question that Roberto asks is: “What does this brand do at a marketing level? What strategies does it use to be recognized by the end consumer?”. A fundamental question “because we, as a store, aim to always involve our customers in advertising”. Reason why the proposal of the brands already present in the shop works very well. Brian&Barry’s customer is a contemporary person “vital, educated who loves to treat himself/herself well and hang out in nice places…” and who, therefore, wants to dress well, because as Riccardo says: “There is a look for every circumstance, even to go to the cinema!”. In addition to customers from Milan, a good percentage are Japanese: “The Japanese are very close to the culture that we breath in Milan. I think that today, a part from Italians, they are the most well dressed, elegant and

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