ArsTannery #06-2024

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LEATHER INDUSTRY

ITALIAN LATEST DATA

OVERVIEW

INNOVATION FAIRS

ARSTANNERY - 1° SUPPLEMENTO

AD ARSUTORIA 494 Novembre 2024

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ISSN 2531-9620

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ANTI-DEFORESTATION: IMPLEMENTATION POSTPONED BY ONE YEAR

After the European Parliament's okay, the entry into force of the EUDR regulation slips to December 30, 2025

After the European Council, the Europarliament on November 14 also approved the Commission's proposal to postpone the implementation of the Anti-Deforestation Regulation (EUDR) by one year. The request, the European Commission's official communiqué explained, is not intended to call into question the objectives of the EUDR, but to allow global operators to adhere to the regulation without operational problems. The Commission took note of the fact that the implementation of the regulation was practically unworkable, mainly due to delays in the implementation of the European IT system essential for uploading the required documentation to companies, causing very serious problems for international trade of all sectors involved.

The Regulation, therefore, will come into application from December 30, 2025 for large companies and from June 30, 2026 for SMEs.

The difficulties of applying the EUDR in the tanning sector were discussed on 18 September at the last Lineapelle during a crowded conference. On that occasion, a study commissioned by UNIC and COTANCE from the Scuola Superiore Sant'Anna of the University of Pisa was presented, which proves with scientific evidence that leather has nothing to do with deforestation. Leather comes from cattle raised mainly for meat and milk and its production does not encourage cattle breeding. Now the industry has twelve more months to make its case.

ANTI-DEFORESTAZIONE: APPLICAZIONE RINVIATA DI UN ANNO

Dopo l’ok del Parlamento europeo, l’entrata in vigore del Regolamento EUDR slitta al 30 dicembre 2025

Dopo il Consiglio europeo, il 14 novembre scorso anche l’Europarlamento ha approvato la proposta della Commissione di rinviare di un anno l’applicazione del Regolamento anti-Deforestazione (EUDR). La richiesta – si spiega nel comunicato ufficiale della Commissione europea – non intende mettere in discussione gli obiettivi dell’EUDR, ma permettere agli operatori globali di aderire al regolamento senza problemi operativi. La Commissione ha preso atto del fatto che l’applicazione del regolamento era praticamente inattuabile, soprattutto a causa dei ritardi nell’implementazione del sistema informatico europeo indispensabile per caricare la documentazione richiesta alle aziende, provocando gravissimi problemi al commercio internazionale di tutti i settori coinvolti.

Il Regolamento, dunque, entrerà in applicazione dal 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e dal 30 giugno 2026 per le PMI.

Delle difficoltà di applicazione dell’EUDR nel settore conciario si è parlato il 18 settembre in occasione dell’ultima Lineapelle durante un affollato convegno. In quell’occasione è stato presentato anche uno Studio commissionato da UNIC e COTANCE alla Scuola Superiore Sant'Anna dell'Università di Pisa che dimostra con prove scientifiche che la pelle nulla ha a che fare con la deforestazione. La pelle deriva da bovini allevati principalmente per la carne e il latte e la sua produzione non incentiva l'allevamento di bovini.

Ora il settore ha dodici mesi in più per far valere le sue ragioni.

HIGG INDEX REVISES IMPACT OF LEATHER THANKS TO LCA STUDY

Adopted the new dataset derived from SPIN360 in collaboration with Leather Working Group and Leather Naturally

Finally some good news. The Higg MSI index that measures the sustainability of fashion materials has adopted a new dataset for cowhide. Data derived from an extensive Life Cycle Assessment (LCA) study conducted by Italian specialist company SPIN360 in collaboration with Leather Working Group and Leather Naturally, which explain the importance of this change for our industry: “The new dataset, included in the October 2024 update of the Higg MSI, results in the environmental impacts of bovine leather being between 55% and 67% lower than the previous MSI value for leather. The Global Warming Potential, which previously showed an impact of 36.8 points on the Higg MSI scale, is reduced by 60% to 14.6 points. This significant shift advances real change, promoting a more nuanced understanding of bovine leather as a sustainable material choice”.

The LCA study was conducted by SPIN360 using data collected from 45 manufacturing plants in 18 countries and evaluating 92 leather products with the intent of providing a comprehensive representation of cowhide. The analysis covered the main end-use sectors of leather, including footwear, automotive, leather goods and upholstery.

Kim Sena, from Leather Naturally’s Impact Team, explains: “Leather Naturally undertook this initiative on behalf of the industry to provide an updated perspective on leather manufacturing.

We thank the Leather Working Group for their partnership and celebrate this positive result”.

Federico Brugnoli, CEO of SPIN360, declares: “Environmental characteristic of materials are becoming a key intangible value in the international market scene. SPIN360 reaffirms its commitment towards high data quality in Life Cycle Assessment. It is only through the elaboration of primary data that brands, and industry players can take proper data-driven decisions and tanneries can define mid- and long-term strategies for the environmental improvement of leather.”

L’INDICE HIGG RIVEDE L’IMPATTO DELLA PELLE GRAZIE ALLO STUDIO DI LCA

Adottato il nuovo set di dati elaborato da SPIN360 su impulso di Leather Working Group e Leather Naturally

Finalmente una buona notizia. L’indice Higg MSI che misura la sostenibilità dei materiali per la moda ha adottato un nuovo set di dati relativi alla pelle bovina. Dati che derivano da un ampio studio di Life Cycle Assessment (LCA) condotto dalla società specializzata italiana SPIN360 in collaborazione con Leather Working Group e Leather Naturally, che spiegano l’importanza di questa modifica per il nostro settore: “Il nuovo set di dati, incluso nell'aggiornamento di ottobre 2024 dell'Higg MSI, fa sì che l'impatto ambientale della pelle bovina ora sia tra il 55% e il 67% inferiore al precedente valore dell'MSI per la pelle. Il potenziale di riscaldamento globale, che in precedenza mostrava un impatto di 36,8 punti sulla scala Higg MSI, si riduce del 60% a 14,6 punti. Questo cambiamento significativo favorisce un cambiamento reale, promuovendo una comprensione più sfaccettata della pelle bovina come scelta di materiale sostenibile”.

Lo studio di LCA è stato condotto da SPIN360 utilizzando i dati raccolti da 45 impianti di produzione in 18 Paesi e valutando 92 prodotti in pelle con l'intento di fornire una rappresentazione globale della pelle bovina. L'analisi ha riguardato i principali settori di utilizzo finale della pelle, tra cui le calzature, gli interni d’auto, la pelletteria e l’arredo imbottito.

“Leather Naturally ha intrapreso questa iniziativa a nome del settore per fornire una prospettiva aggiornata sulla produzione della pelle – commenta Kim Sena, del team Impact di Leather Naturally -. Ringraziamo il Leather Working Group per la sua collaborazione e festeggiamo questo risultato positivo, ora riconosciuto nell'Higg MSI aggiornato”.

Felice per l’affermazione del metodo scientifico Federico Brugnoli, CEO di SPIN360: “Le caratteristiche ambientali dei materiali stanno diventando un valore intangibile fondamentale nel panorama del mercato internazionale. SPIN360 ribadisce il suo impegno per un'elevata qualità dei dati nel Life Cycle Assessment. È solo attraverso l'elaborazione di dati primari che i marchi e gli operatori del settore possono prendere decisioni appropriate basate sui dati e le concerie possono definire strategie a medio e lungo termine per il miglioramento ambientale della pelle”.

DURABILITY OF MATERIALS VERSUS

FAST FASHION

European leather (COTANCE) and footwear (CEC) associations are calling for a review of the calculation method regarding the ‘Duration of Service’ of materials to define PEFCR

The European associations COTANCE (Leather), CEC (Footwear), IFF (Fur) & IWTO (Cool) unite to defend naturally durable materials in front of the Product Environmental Footprint Category Rules (PEFCR) Technical Secretariat on Apparel & Footwear (A&F).

The four industrial organizations have voiced, in a joint statement, significant concerns about the current method for calculating the “Duration of Service” of apparel and footwear products. The main concern is the precedent that such metrics is setting in the wider EU regulatory context. Indeed, EU Regulations such as the Taxonomy, the ESPR, the Green Claims Directive, CSRD and CS3D are building the markets of the future. An immature methodology for calculating the environmental footprint of apparel and footwear products risks having highly damaging effects on the diversity and competitiveness of the industries in the ecosystem. What's wrong with the current A&F durability metrics? "They penalise natural, longer-living materials like leather, fur or wool and the consumer products made with them. The primary concern lies in the unit of measurement adopted by the Cascale-led Technical Secretariat developing the methodology and the representativeness of the default values for the durability of apparel and footwear products taken from Higg" COTANCE explains.

The signatories of the joint statement consistently opposed that the measure is expressed in a number of “wears” rather than actual time in “years”. This approach, taken over from the Higg Product Module, where it was set up by “expert judgement”, does not reflect the true lifespan of products, nor the opinion of all the sector’s stakeholders. Moreover, neither the product segmentation nor the default values for the duration of service consider different materials’ unique properties. As a result, the method favours products that are bought and thrown away after a few “wears” and penalises those designed to last much longer than what the methodology can offer. The organisations representing the views of the Footwear, Fur, Leather and Wool industries propose that the duration of service should be expressed in years rather than wears and that the durability performances that materials confer to products are appropriately integrated in the product segmentation or the reference flow.

MATERIALI DUREVOLI

VERSUS FAST FASHION

Le associazioni europee della pelle (COTANCE) e delle calzature (CEC) chiedono di rivedere il metodo di calcolo relativo alla ‘durata di servizio’ dei materiali per definire le PEFCR

Le associazioni europee COTANCE (pelle), CEC (calzature), IFF (pelliccia) e IWTO (lana) uniscono le forze per difendere i materiali naturalmente durevoli a proposito delle Regole di Categoria relative all'Impronta Ambientale dei Prodotti (PEFCR) del Segretariato Tecnico per l'Abbigliamento e le Calzature (A&F).

In una dichiarazione congiunta le quattro organizzazioni industriali esprimono grande preoccupazione in merito all'attuale metodo di calcolo relativo alla “durata di servizio” di abbigliamento e calzature. Il timore principale è che tale sistema di misurazione utilizzi parametri di riferimento impropri nel più ampio contesto normativo dell'UE. Regolamenti UE come la tassonomia, l'ESPR, la direttiva sulle dichiarazioni verdi, la CSRD e la CS3D stanno costruendo i mercati del futuro. “Una metodologia immatura per il calcolo dell'impronta ambientale dei prodotti di abbigliamento e calzature rischia di avere effetti altamente dannosi sulla diversità e sulla competitività delle industrie dell'ecosistema” spiegano le associazioni.

Cosa c'è di sbagliato negli attuali parametri di durata utilizzata da A&F? “Questo metodo penalizza proprio i materiali naturali e più longevi come la pelle, la pelliccia o la lana e i prodotti di consumo realizzati con essi”. In particolare si contesta l'unità di misura adottata dal Segretariato Tecnico guidato da Cascale (ex Sustainable Apparel Coalition- SAC) per lo sviluppo della metodologia e la rappresentatività dei valori predefiniti per la durata dei prodotti di abbigliamento e calzature tratti dall’indice di sostenibilità Higg. I firmatari della dichiarazione congiunta si oppongono al fatto che la misura sia espressa in un numero di “utilizzi” piuttosto che in un tempo effettivo in “anni”. Questo approccio, ripreso dal modulo di prodotto Higg, in cui è stato definito in base al “giudizio degli esperti”, non riflette la reale durata dei prodotti, né l'opinione di tutti gli stakeholder del settore.

Inoltre, né la segmentazione dei prodotti né i valori predefiniti per la durata del servizio tengono conto delle proprietà uniche dei diversi materiali. Di conseguenza, il metodo favorisce i prodotti che vengono acquistati e gettati via dopo pochi “utilizzi” e penalizza quelli progettati per durare molto più a lungo di quanto la metodologia possa offrire.

Nella dichiarazione congiunta, le associazioni europee propongono che la durata di servizio sia espressa in anni anziché in ore e che le prestazioni di durata che i materiali conferiscono ai prodotti siano opportunamente integrate nella segmentazione del prodotto o nel flusso di riferimento. “Questa modifica fornirebbe una valutazione più accurata e significativa della durata di un prodotto, aiutando sia i consumatori che i produttori a prendere decisioni informate”.

ALL IN LYON NEXT SEPTEMBER FOR THE 38TH IULTCS CONGRESS

Title of the international leather chemists' event: “Beyond leather tradition, innovation and sustainability”

The XXXVIII IULTCS Congress will be held in Lyon, France, from 8 to 11 September 2025 with a title that encompasses the entire field: ‘Beyond leather tradition, innovation and sustainability’.

The organisation of the International Congress of Leather Chemists held every two years, as tradition dictates, is in the hands of the hosts, the Association of French Leather Chemists and Technicians AFICTIC.

Why it is important to participate is explained to us by IULTCS President Joan Carles Castell: “The concerns, challenges and hazards facing the leather industry are much like these turbulent waters as they reach Lyon. The technical and scientific exchange of new knowledge that will happen during the congress will allow the leather technologists and technicians attending to flow into more temperate valleys, securing the ongoing pilgrimage of the leather tanning process that began soon after the appearance of man on Earth”.

The choice to host the Congress in Lyon is by no means random since the third-largest French city has been an important tanning center for centuries. Hosting the event will be the large Congress Center located in the city center, which features an amphitheater unique in Europe.

TUTTI A LIONE IL PROSSIMO SETTEMBRE PER IL 38° CONGRESSO IULTCS

Titolo dell’evento internazionale dei chimici del cuoio: “Oltre la tradizione della pelle, innovazione e sostenibilità”

Il XXXVIII Congresso IULTCS si terrà a Lione, in Francia, dall’8 all’11 settembre 2025 con un titolo che abbraccia tutto lo scibile del settore: “Oltre la tradizione della pelle, innovazione e sostenibilità”. L’organizzazione del Congresso internazionale dei chimici del cuoio che si tiene ogni due anni è, come tradizione vuole, in capo ai padroni di casa, in questo caso l’Associazione dei chimici e tecnici del cuoio francesi AFICTIC.

Perché è importante partecipare ce lo spiega il presidente IULTCS, Joan Carles Castell: “Le preoccupazioni, le sfide e i rischi che l'industria della pelle deve affrontare sono simili alle acque turbolente che raggiungono Lione. Lo scambio tecnico-scientifico di nuove conoscenze che avverrà durante il congresso permetterà ai chimici e ai tecnici della pelle presenti di fluire verso valli più temperate, assicurando il continuo pellegrinaggio del processo di concia della pelle, iniziato subito dopo la comparsa dell'uomo sulla Terra”.

La scelta di ospitare il Congresso a Lione non è affatto casuale dato che la terza città francese in ordine di importanza è stata per secoli un importante centro conciario. L’evento si svolgerà presso il grande Centro Congressi situato nel centro della città che dispone di un anfiteatro unico in Europa.

JEAN PIERRE GUALINO, LYON’S CONGRESS PRESIDENT JOAN CARLES CASTELL, IULTCS PRESIDENT

LUIS ZUGNO APPOINTED CHAIR OF LEATHER NATURALLY

He succeeds Debbie Burton, who came to the end of her term

Luis Zugno has been appointed chair of Leather Naturally Management Board, the international organization that promotes the use of responsibly made, certified leather. “It is a great honor to receive this assignment” Zugno commented. “I want to extend my heartfelt thanks to our supporting members, Management Board, and Supervisory Council for their unwavering support in maintaining Leather Naturally as the leading educational resource organization for leather”.

Zugno, who has a Ph.D. in tanning research and more than 30 years of experience in the leather industry, succeeds Debbie Burton, Director of Communications at the Leather Working Group, who is stepping down having reached the end of her six-year tenure as a member of the Management Board.

Zugno joined Leather Naturally's board in 2020 as leader of the Education Team. In this role, he not only oversaw the production of the valuable fact sheets and related supporting articles, but also created the Guide to Modern Leather Making, an easy-to-understand, freely accessible resource for anyone to use. He currently works as Global Innovation Manager for chemical manufacturer Buckman International. He also holds the position of executive secretary of the International Union of Leather Technologists and Chemists Societies (IULTCS), of which he has also served as president.

Outgoing president, Debbie Burton, stressed the importance of the work done so far by recalling the last major achievement. “The power of the industry coming together to better educate people about leather has never been better exemplified than in the work that Leather Naturally undertook, in collaboration with Leather Working Group to update bovine leather in the Higg MSI. This work does not come for free, maintaining and updating the resources

also carries a cost and our work is not done. As outgoing Chair I urge anyone who has not already done so, to pledge their support through membership of this dedicated organization.”

LUIS ZUGNO È IL NUOVO PRESIDENTE DI LEATHER NATURALLY

Succede a Debbie Burton, giunta a fine mandato

Luis Zugno è stato nominato Presidente di Leather Naturally, l’organizzazione internazionale che promuove l’utilizzo della pelle prodotta in modo sostenibile. “È un grande onore diventare presidente del Consiglio di amministrazione di Leather Naturally” ha dichiarato Zugno. “Desidero estendere i miei più sentiti ringraziamenti ai nostri membri sostenitori, al CdA e al Consiglio di sorveglianza per il loro incrollabile supporto nel mantenere Leather Naturally come la principale organizzazione di risorse educative per la pelle”.

Zugno, che ha un dottorato di ricerca sulla concia e oltre 30 anni di esperienza nel settore della pelle, succede a Debbie Burton, direttore delle comunicazioni del Leather Working Group, che si è dimessa dopo aver raggiunto la fine del suo mandato di sei anni come membro del Consiglio di amministrazione.

Zugno è entrato nel Consiglio di amministrazione di Leather Naturally nel 2020, in qualità di leader del Team di formazione. In questo ruolo, non solo ha supervisionato la produzione delle preziose schede informative e dei relativi articoli di supporto, ma ha anche creato la “Guida alla lavorazione moderna della pelle”, una risorsa di facile comprensione, liberamente accessibile e utilizzabile da chiunque. Attualmente lavora come Manager dell'Innovazione Globale per il produttore chimico Buckman International. Ricopre anche il ruolo di Segretario esecutivo dell'Unione internazionale delle associazioni dei Chimici del Cuoio (IULTCS), di cui è stato anche Presidente.

La presidente uscente, Debbie Burton, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto sin qui ricordando l’ultimo importante risultato ottenuto. “Il potere del settore di unirsi per educare meglio le persone sulla pelle è ben esemplificato nel lavoro che Leather Naturally ha intrapreso, in collaborazione con il Leather Working Group, per aggiornare i dati della pelle bovina nell'indice Higg MSI. Questo lavoro non è gratuito, il mantenimento e l'aggiornamento delle risorse ha un costo e il nostro lavoro non è finito. In qualità di presidente uscente, invito tutti coloro che non l'hanno ancora fatto a impegnarsi a sostenere questa organizzazione”.

LUIS ZUGNO

MICS, HERE ARE THE FUNDED RESEARCH

PROJECTS

Minimising environmental impact, recovering tanning waste and automating the production process are the main objectives of the ongoing research projects

At the last edition of Lineapelle, the Italian Leather Research Institute (SSIP) organised the talk MICS - Circular and Sustainable Made in Italy, on the theme ‘The Role of Research in the Sustainable and Circular Future of Leather Made in Italy’. The talk focused in particular on the MICS cascade call for companies worth 16 million euro: an important opportunity for research in the sector that brings together universities, companies and research centres. In particular, the three research projects of interest to the tanning industry that received funding were illustrated. The first is called HOT (H2OxyTan), is dedicated to the development of new sustainable leathers by minimising the environmental impact of the process and involves the Vignola Nobile tannery (leader) and the companies Sense Square and Khimera. A key aspect of the project concerns the innovative treatment of waste water. The second project is RESCUE, aimed at the use of tanning biotechnologies to valorise production waste, with a view to a circular economy. In particular, it aims to recover high value-

added collagen from solid tanning waste. Biopox (lead partner) is working on this with the University of Sannio, the Russo di Casandrino tannery and Compolab.

The third MICS-funded project is called RESHAPE, focused on the use of robotics for the automated handling of hides, for the automotive sector. The companies involved are Totaro (lead partner) with Composite Research, TME Elettronica, Herobots, Mario Levi. The talk was attended by Edoardo Imperiale, SSIP General Manager; Fulvia Bacchi, UNIC General Manager and CEO of LIneapelle; Omar Bellicini, MICS External Relations Manager and Claudia Florio, SSIP Research Manager and Project Leader for MICS. The heads of the individual projects then spoke: Nicola Vignola and Daniela Caracciolo from the Vignola Nobile tannery, Giovanni Sannia for Biopox and Valentina Golia for Herobots.

MICS, ECCO I PROGETTI DI RICERCA FINANZIATI

Minimizzare l’impatto ambientale, recuperare gli scarti conciari e automatizzare il processo produttivo sono gli obiettivi principali delle ricerche in corso

In occasione dell’ultima edizione di Lineapelle la Stazione Pelli (SSIP) ha curato l’organizzazione del talk MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, sul tema “Il Ruolo della ricerca nel futuro sostenibile e circolare del cuoio Made in Italy”. Nel corso dell’incontro si è parlato in particolare del bando a cascata MICS dedicato alle imprese del valore di 16 milioni di euro: un’importante occasione per la ricerca del settore che vede lavorare insieme università, aziende private e centri di ricerca. In particolare, sono stati illustrati i tre progetti di interesse conciario che hanno ottenuto il finanziamento. Il primo si chiama HOT (H2OxyTan) ed è dedicato allo sviluppo di nuovi cuoi sostenibili a basso impatto ambientale con l’utilizzo di un trattamento innovativo delle acque reflue; vede coinvolte la conceria Vignola Nobile (capofila) e le società Sense Square e Khimera.

RESCUE è il nome del secondo progetto, finalizzato all’impiego di biotecnologie conciarie per valorizzare gli scarti della produzione, in un’ottica di economia circolare. In particolare, si punta al recupero del collagene ad alto valore aggiunto degli scarti solidi conciari. Ci stanno lavorando Biopox (capofila) con l’Università degli Studi del Sannio, la conceria Russo di Casandrino e Compolab. Il terzo progetto finanziato da MICS si chiama RESHAPE ed è improntato all’impiego della robotica per la manipolazione automatizzata delle pelli, per il settore dell’automotive. Sono coinvolte le imprese Totaro (capofila) con Composite Research, TME Elettronica, Herobots, Mario Levi.

Al talk hanno participato Edoardo Imperiale, direttore generale SSIP; Fulvia Bacchi, Direttore generale UNIC e CEO di Lineapelle; Omar Bellicini, Responsabile relazioni esterne MICS e Claudia Florio, Responsabile della Ricerca SSIP e Project Leader per MICS. Sono poi intervenuti i responsabili dei singoli progetti: Nicola Vignola e Daniela Caracciolo della conceria Vignola Nobile, Giovanni Sannia per Biopox e Valentina Golia per Herobots.

FULVIA BACCHI, CEO OF LINEAPELLE AND EDOARDO IMPERIALE, SSIP GENERAL MANAGER
CLAUDIA FLORIO, SSIP RESEARCH MANAGER AND PROJECT LEADER FOR MICS AND OMAR BELLICINI, MICS EXTERNAL RELATIONS MANAGER
FULVIA BACCHI, CEO DI LINEAPELLE ED EDOARDO IMPERIALE, DIRETTORE GENERALE SSIP CLAUDIA FLORIO, RESPONSABILE

THE HOT PROJECT: SUSTAINABLE LEATHERS WITH LOW ENVIRONMENTAL IMPACT

Funded by the MICS cascade call, the research involves the Vignola Nobile tannery and the companies Sense Square and Khimera

Among the research projects financed by the cascade call linked to ‘MICS - Made in Italy Circular and Sustainable’, the project called HOT (H2OxyTan) stands out. It is dedicated to the development of new sustainable leathers with a low environmental impact that involves three Campania-based companies with distinct skills and specialisations: the Vignola Nobile tannery (leader) in Solofra and the companies Sense Square and Khimera. A key aspect of the project concerns the innovative treatment of waste water.

“The project aims to develop and implement a new tanning methodology by reducing the use of non-biodegradable substances and improving the treatment of waste water,” explains engineer Daniela Caracciolo, project manager at the Vignola Nobile tannery.

PARTNER COMPANIES

Vignola Nobile specialises in the tanning and processing of lambskins (highly valued in the luxury segment) and is recognised for its strong commitment to finding alternatives to chrome and reducing the environmental impact of its production processes.

Sense Square is a company specializing in providing advanced solutions for environmental monitoring and optimization of industrial processes through the use of IoT (Internet of Things) technologies and real-time data analysis systems. Sense Square's mission is to support companies and communities in achieving sustainability, safety and innovation goals, reducing the

environmental impact of production activities and improving the quality of life in the territories in which it operates. Khimera was founded as an innovative start-up with the aim of developing, producing and marketing innovative products and services with high technological value in the field of Green Chemistry and biotechnology.

THE HOT PROJECT (H2OxyTan)

The H2OxyTan project aims to revolutionise the traditional tanning process through the introduction of more environmentally friendly and responsible methods. The Vignola Nobile tannery's efforts focus on the development of a new tanning formulation that significantly reduces the use of substances such as chromium, preferring instead biodegradable metal complexes and iron salts. This research, conducted in the company's in-house R&D laboratory in Solofra, aims to develop a solution that not only has less impact on the environment, but also offers superior technical characteristics, suitable for the rigorous standards of the luxury market.

A key aspect of the project concerns the innovative treatment of wastewater, an area in which Vignola Nobile wants to position itself as a model of environmental excellence. By exploring advanced techniques such as the Fenton-like process, which uses hydrogen peroxide (H2O2) and UV rays under neutral pH conditions, the

company aims to significantly improve the quality of wastewater. “This will not only contribute to reducing the ecological impact of the tanning process, but will also pave the way for new water re-use practices in the production cycle, promoting a circular economy model” comments Caracciolo.

Vignola Nobile's participation in the H2OxyTan project highlights the company's commitment to actively contribute to the green transition of the tanning industry. By investing in research and development, the country tannery not only pursues the goal of optimising its production processes but is also committed to setting new standards of sustainability.

“Il progetto mira a sviluppare e implementare una nuova metodologia di concia riducendo l’uso di sostanze poco

biodegradabili e migliorando il trattamento delle acque

reflue”.

IL PROGETTO HOT: PELLI SOSTENIBILI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

Finanziata dal bando a cascata MICS, la ricerca è condotta dalla conceria Vignola Nobile con le società Sense Square e Khimera

Tra i progetti di ricerca finanziati dal bando a cascata legato a ‘MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile’ spicca il progetto denominato HOT (H2OxyTan), dedicato allo sviluppo di nuovi cuoi sostenibili a basso impatto ambientale che vede coinvolte tre aziende campane con competenze e specializzazioni distinte: la conceria Vignola Nobile (capofila) di Solofra e le società Sense Square e Khimera. Un aspetto chiave del progetto riguarda il trattamento innovativo delle acque reflue.

“Il progetto mira a sviluppare e implementare una nuova metodologia di concia riducendo l'uso di sostanze poco biodegradabili e migliorando il trattamento delle acque reflue” ci spiega l’ingegnere Daniela Caracciolo, responsabile del progetto di ricerca presso la conceria Vignola Nobile.

PARTNER

Vignola Nobile è specializzata nella concia e nella lavorazione di pelli di agnello (molto apprezzate nel segmento lusso) ed è riconosciuta per il suo forte impegno nella ricerca di soluzioni alternative al cromo e nella riduzione dell'impatto ambientale dei propri processi produttivi.

Sense Square è una società specializzata nella fornitura di soluzioni avanzate per il monitoraggio ambientale e l’ottimizzazione dei

processi industriali attraverso l’uso di tecnologie IoT (Internet of Things) e sistemi di analisi dei dati in tempo reale. La missione di Sense Square è supportare aziende e comunità nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, sicurezza e innovazione, riducendo l’impatto ambientale delle attività produttive e migliorando la qualità della vita nei territori in cui opera. Khimera nasce come start up innovativa con la finalità di sviluppare, produrre e commercializzare prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico nell’ambito della Green Chemistry e delle biotecnologie.

IL PROGETTO HOT (H2OxyTan)

Il progetto H2OxyTan mira a rivoluzionare il processo di concia tradizionale attraverso l'introduzione di metodologie più ecocompatibili e responsabili. L’impegno della conceria Vignola Nobile si concentra sull'elaborazione di una nuova formulazione per la concia che riduca significativamente l'uso di sostanze come il cromo, preferendo invece complessi metallici biodegradabili e sali di ferro. Questa ricerca, condotta nel laboratorio interno di R&D dell'azienda di Solofra, si propone di sviluppare una soluzione che non solo sia meno impattante sull'ambiente, ma che offra anche caratteristiche tecniche superiori, adatte ai rigorosi standard del mercato del lusso.

Un aspetto chiave del progetto riguarda il trattamento innovativo delle acque reflue, un'area in cui Vignola Nobile vuole porsi come modello di eccellenza ambientale: esplorando tecniche avanzate quali il processo Fenton-like, che utilizza perossido di idrogeno (H2O2) e raggi UV in condizioni di pH neutro, l'azienda punta a migliorare significativamente la qualità delle acque di scarico. “Tutto ciò non solo contribuirà a ridurre l'impatto ecologico del processo conciario ma aprirà anche la strada a nuove pratiche di riutilizzo delle acque nel ciclo produttivo, promuovendo un modello di economia circolare” commenta Caracciolo.

La partecipazione di Vignola Nobile al progetto H2OxyTan evidenzia l'impegno dell'azienda nel contribuire attivamente alla transizione verde del settore conciario. Investendo in ricerca e sviluppo, la conceria campana non solo persegue l'obiettivo di ottimizzare i propri processi produttivi ma si impegna anche a definire nuovi standard di sostenibilità.

UNA SLIDE DELLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
A SLIDE OF THE PROJECT PRESENTATION

LEATHER CHEMISTS: THE FULL WEIGHT OF SUSTAINABILITY

The AICC Tuscany Conference took stock of the latest developments in industry regulations and standards looming over the industry

The latest developments in regulations and standards in the chemical tanning sector were the focus of the AICC Tuscany Conference entitled “Sustaining Sustainability, 2024 Edition” held on November 15 in San Miniato, Pisa. “In the last few months, and even in the last few days, a lot of news has come out in the regulatory field, all of them very complex, which we want to clarify and deepen with experts,” explained Italian Leather Chemists (AICC) President Franca Nuti at the opening of the proceedings. An opportunity, therefore, to discuss with the supply chain associations and European institutions the upcoming requirements affecting the leather sector. A sector that, while motivated to do better and better on environmental issues, feels increasingly crushed by the pressure of regulatory obligations on the one hand and the market crisis on the other.

Speaking first, via live streaming, was Serenella Sala, Head of Unit Directorate D - Sustainable Resources at the European Commission, who explained the meaning of Safe and sustainable by design (SSbD), an expression by which we refer to the design and development of safe and sustainable substances and materials in the context of research and innovation activities. SSbD is a voluntary initiative to guide the process of innovation in chemicals and materials that was born in 2022 on the recommendation of the European Commission itself. It is a wide-ranging project that will closely influence the activities of many companies in the near future. Sala explained that the EU has already started implementing SSbD under the Horizon Europe framework

program, but that it intends to continuously improve the methods, tools and data availability for “safe and sustainable chemicals and materials by design,” as well as refine the framework and make it applicable to a wide range of substances. “Today, the framework of the regulation is very generic, in 2025 we will start a review, and that is why we need the specialists from the various sectors, as you are, to help us refine it,” Sala concluded, inviting leather chemists to participate in upcoming European meetings.

The focus then shifted to the very latest on the Anti-Deforestation Regulation (EUDR). Giulia Martin of the UNIC-Italian Tanneries Economic Service confirmed that just the day before the AICC conference, the Europarliament approved the one-year extension proposed by the Commission to give companies time to catch up with the requirements and avoid blocking international trade in bovine hides. The regulation will then come into effect as of Dec. 30, 2025 for large companies and June 30, 2026 for SMEs. In Strasbourg, Martin reported, two important amendments were also approved that bind European authorities. First, to more clearly define the country risk classification system by the middle of next year (depending on the benchmark, in fact, companies are required to prepare different due diligence). And then to introduce the category of “risk-free” countries, a response to the protests of all those countries that do not have deforestation issues, from the United States to New Zealand. The EUDR topic was also explored by lawyer Gian Piero Geminiani of UNIC's legal department, who reported on a speech by Italian tanners' president Fabrizio Nuti in Geneva on Nov. 13 at the “Deforestation-Free Trade Dialogue” organ-

FRANCA NUTI, PRESIDENTE AICC
FRANCA NUTI, PRESIDENT OF AICC
SERENELLA SALA, CAPO UNITÀ DIREZIONE D - RISORSE SOSTENIBILI DELLA COMMISSIONE EUROPEA
SERENELLA SALA, HEAD OF UNIT DIRECTORATE D - SUSTAINABLE RESOURCES AT THE EUROPEAN COMMISSION

ized by UNECE, one of the UN regional commissions. On that occasion, the UNIC president reiterated, data in hand, that leather is not a driver of deforestation, as it is worth only 1-2% of the animal and therefore does not affect livestock farming choices at all. In addition, the EUDR is likely to have a boomerang effect because it could push tanning production out of Europe, but finished products (not subject to the Regulation) made from hides and skins from at-risk areas could easily re-enter Europe.

Of the major challenges for the supply chain arising from the Ecodesign Regulation, which establishes requirements for designing products with sustainability in mind, Enrico Brena of Federchimica spoke. The regulation introduces new requirements such as durability, reusability, upgradeability and reparability of products, standards regarding the presence of substances that hinder circularity, energy and resource efficiency, recycled content, remanufacturing and recycling, as well as carbon footprint and environmental footprint. Brena pointed out one fact in particular: there are now more than 12 thousand SOCs (Substance of Concern), or restricted chemicals that must be taken into account when designing products.

The microphone was then passed to Marta Montanari of UNIC's Environment and Sustainability Service, who presented an encouraging study on the “Assessment of Circularity in the Italian Tanning Sector in Accordance with ISO 59020” from which good results so far obtained by the sector emerge, particularly at the level of chromium recycling, production of protein hydrolysates and recovery of liming baths. Of “Emerging Values in the Sustainability of Leather and Natural Materials,” Christian Baio of SPIN360, an Italian company that specializes in providing services and tools for sustainable innovation, spoke, explaining how important a paradigm shift is in companies' supply chains, emphasizing in particular the need to expand the percentage of use of bio-based components to lower the environmental impact of their productions. Baio then recalled a recent piece of news that we also report on in another part of this paper. Namely, that the Higg MSI index that measures the sustainability of materials - a list that, while challenged by various

organizations, is consulted by fashion designers around the world - has just adopted a new dataset for cowhide that is significantly more favorable than the one previously used. The newly adopted figures are the result of an extensive Life Cycle Assessment (LCA) study conducted precisely by the Italian specialist company SPIN360 in collaboration with Leather Working Group (LWG) and Leather Naturally. As a result of this work, carried out on primary data derived from a large number of leather productions surveyed by SPIN360, the environmental impact of the Higg MSI cowhide has now been more than halved, granting the leather a much more favorable sustainability score. This is an achievement to be proud of and underscores the importance of continuing to produce scientific data to make the case for leather.

The AICC Conference then proposed a Round Table, coordinated by journalist Silvia Gambi, which allowed for an indepth discussion of a number of issues with the speakers and representatives of the associations present, including Marco Frediani and Maurizio Maggioni, respectively president and secretary of UNPAC, the president of the Italian Leather Research Institute Graziano Balducci, and Michele Matteoli representing Tuscan tanners. Concerns emerged from all that the tanning sector, which is experiencing an unprecedented crisis with heavy production declines, will not be able to bear all the burdens of complying with new and increasingly stringent European regulations that come on top of the obligations imposed by private organizations linked to fashion brands such as ZDHC.

Sustainability is a shared value, it was reiterated by all, but the sector finds itself competing on the international market with countries that are not required to comply with equally restrictive regulations with the result that it suffers from a completely asymmetric competition that European legislators - and even private organizations - seem unwilling to take into account. From AICC President Franca Nuti, finally, an exhortation to collaborate more along the entire supply chain because “alone nothing can be done” and to pursue the common goal, which is also to “better communicate all the efforts that the chemical tanning sector is making in terms of sustainability and that we often do not know how to convey in the right way.”

CHIMICI DEL CUOIO: TUTTO IL PESO DELLA SOSTENIBILITÀ

Il Convegno AICC Toscana ha fatto il punto sugli ultimi sviluppi di regolamenti e normative che incombono sul settore

Gli ultimi sviluppi di regolamenti e normative del settore chimico conciario sono stati il focus del Convegno AICC Toscana intitolato “Sosteniamo la sostenibilità, edizione 2024” svoltosi il 15 novembre scorso a San Miniato (Pisa).

“Negli ultimi mesi, e anche negli ultimi giorni, sono uscite molte novità in ambito regolatorio, tutte molto complesse, che vogliamo chiarire e approfondire con gli esperti” ha spiegato in apertura dei lavori la presidente dei Chimici del cuoio italiani (AICC), Franca Nuti. Un’occasione, dunque, per confrontarsi con le associazioni della filiera e le istituzioni europee sui prossimi adempimenti che interessano il settore pelle. Settore che, pur motivato a fare sempre meglio in tema ambientale, si sente sempre più schiacciato dalla pressione degli obblighi normativi da una parte e dalla crisi di mercato dall’altra.

A parlare per prima, in live streaming, Serenella Sala, Capo unità Direzione D - Risorse sostenibili della Commissione europea, che ha spiegato il senso del “Safe and sustainable by design” (SSbD), espressione con cui ci si riferisce alla progettazione e allo sviluppo di sostanze e materiali sicuri e sostenibili nel contesto delle attività di ricerca e innovazione. Il SSbD è un’iniziativa volontaria per guidare il processo di innovazione delle sostanze chimiche e dei materiali nata nel 2022 su raccomandazione dalla stessa Commissione europea. Un progetto di ampio respiro che influenzerà da vicino l’attività di molte aziende nel prossimo futuro. Sala ha spiegato che l'UE ha già iniziato ad attuare la SSbD nell'ambito del programma quadro Horizon Euro-

pe, ma che intende migliorare costantemente i metodi, gli strumenti e la disponibilità di dati per le sostanze chimiche e i materiali “sicuri e sostenibili in base alla progettazione”, nonché perfezionare il quadro e renderlo applicabile a un'ampia gamma di sostanze. “Oggi il framework del regolamento è molto generico, nel 2025 avvieremo una revisione e per questo motivo abbiamo bisogno degli specialisti dei vari settori, come siete voi, che ci aiutino a perfezionarlo” ha concluso Sala invitando i chimici del cuoio a partecipare ai prossimi incontri europei.

Il focus si è quindi spostato sulle ultimissime novità del Regolamento anti-Deforestazione (EUDR). Giulia Martin del servizio economico UNIC-Concerie italiane ha confermato che, proprio il giorno prima del convegno AICC, l’Europarlamento ha approvato la proroga di un anno proposta dalla Commissione per concedere alle imprese il tempo necessario per mettersi al passo dei requisiti ed evitare di bloccare il commercio internazionale di pelli bovine. Il Regolamento entrerà quindi in vigore dal 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e dal 30 giugno 2026 per le PMI. A Strasburgo, ha riferito Martin, sono inoltre stati approvati due emendamenti importanti che vincolano le autorità europee. Innanzitutto, a definire più chiaramente il sistema di classificazione del rischio per Paese entro la metà del prossimo anno (a seconda del benchmark, infatti, le imprese sono chiamate a redigere due diligence differenti). E poi a introdurre la categoria dei Paesi “senza rischio”, una risposta alle proteste di tutti quei Paesi che non hanno problematiche legate alla deforestazione, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda. L’argomento EUDR è stato approfondito anche dall’avvocato Gian Piero Geminiani dell’ufficio legale di UNIC che ha riferito di un intervento del presidente dei conciatori italiani Fabrizio Nuti a Ginevra, il 13 novembre, in occasione del “Deforestation-Free Trade Dialogue” organizzato da UNECE, una delle commissioni regionali delle Nazioni Unite. In quell’occasione il presidente UNIC ha ribadito, dati alla mano, che la pelle non è un driver della deforestazione, in quanto vale solo l’1-2% dell’animale e quindi non incide affatto sulle scelte dell’allevamento. Inoltre, l’EUDR rischia di produrre un effetto boomerang

GIULIA MARTIN DEL SERVIZIO ECONOMICO UNIC
GIULIA MARTIN OF UNIC ECONOMIC SERVICE
MARTA MONTANARI DEL SERVIZIO AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ DI UNIC
MARTA MONTANARI, UNIC ENVIRONMENT AND SUSTAINABILITY SERVICE

perché potrebbe spingere le produzioni conciarie fuori dai confini europei, ma i prodotti finiti (non assoggettati al Regolamento) realizzati con pelli provenienti da aree a rischio potrebbero rientrare facilmente in Europa.

Delle grandi sfide per la filiera derivanti dal Regolamento Ecodesign, che stabilisce i requisiti per la progettazione di prodotti improntati alla sostenibilità, ha parlato Enrico Brena di Federchimica. Il Regolamento introduce nuovi requisiti quali la durabilità, la riutilizzabilità, la possibilità di miglioramento e la riparabilità dei prodotti, norme riguardanti la presenza di sostanze che ostacolano la circolarità, l’efficienza energetica e delle risorse, i contenuti riciclati, la rifabbricazione e il riciclaggio, così come l’impronta di carbonio e l’impronta ambientale. Brena ha sottolineato in particolare un dato: oggi sono più di 12mila le SOC (Substance of Concern), ovvero le sostanze chimiche a rischio restrizione di cui tener conto nella progettazione di prodotti giudicati sostenibili.

Il microfono è quindi passato a Marta Montanari del Servizio Ambiente e Sostenibilità di UNIC che ha presentato un incoraggiante studio sulla “Valutazione della circolarità nel settore conciario italiano in accordo alla norma ISO 59020” dal quale emergono i buoni risultati sin qui ottenuti dal settore, in particolare a livello di riciclo del cromo, produzione di idrolizzati proteici e recupero dei bagni di calcinaio.

Dei “Valori emergenti nella sostenibilità della pelle e dei materiali naturali” ha parlato Christian Baio di SPIN360, società italiana specializzata nell’offerta di servizi e strumenti per l’innovazione sostenibile, che ha spiegato quanto sia importante un cambio di paradigma nelle catene di fornitura delle aziende, sottolineando in particolare la necessità di ampliare la percentuale di utilizzo di componenti bio-based per abbassare l’impatto ambientale delle proprie produzioni. Baio ha poi ricordato una notizia recente di cui diamo conto anche in un’altra parte del giornale. Ovvero che l’indice Higg MSI che misura la sostenibilità dei materiali – elenco che, se pur contestato da varie organizzazioni, viene consultato dai fashion designer di tutto il mondo - ha appena adottato un nuovo set di

dati relativi alla pelle bovina decisamente più favorevole di quello utilizzato in precedenza. I nuovi numeri adottati sono frutto di un esteso studio di Life Cycle Assessment (LCA) condotto proprio da SPIN360 in collaborazione con Leather Working Group (LWG) e Leather Naturally. Grazie a questo lavoro, realizzato su dati primari derivanti da un gran numero di produzioni conciarie prese in esame da SPIN360, l'impatto ambientale della pelle bovina nell'indice Higg si è ora più che dimezzato garantendo alla pelle un punteggio di sostenibilità molto più positivo. Un risultato di cui essere fieri e che sottolinea l’importanza di continuare a produrre dati scientifici per far valere le ragioni della pelle.

Il Convegno AICC ha quindi proposto una Tavola Rotonda, coordinata dalla giornalista Silvia Gambi, che ha permesso di approfondire alcune questioni con i relatori e i rappresentanti delle associazioni presenti, tra cui Marco Frediani e Maurizio Maggioni, rispettivamente presidente e segretario UNPAC; Graziano Balducci, presidente della Stazione Pelli e Michele Matteoli in rappresentanza dei conciatori toscani.

Da parte di tutti è emersa la preoccupazione che il settore chimico conciario, che sta vivendo una crisi senza precedenti, non riesca a sostenere gli oneri derivanti dall’adeguamento alle normative europee sempre più stringenti, che si aggiungono agli adempimenti imposti da organizzazioni private legate ai brand come ZDHC. La sostenibilità è un valore condiviso - è stato ribadito da tutti i presenti – ma il settore si trova a competere sul mercato internazionale con Paesi che non hanno l’obbligo di rispettare normative altrettanto restrittive con il risultato di subire una concorrenza del tutto asimmetrica di cui i legislatori europei - e anche le organizzazioni private - sembrano non voler tener conto. Dalla presidente AICC Franca Nuti, infine, un’esortazione a collaborare di più lungo tutta la filiera perché “da soli non si fa nulla” e perseguire l’obiettivo comune che è anche quello di “comunicare meglio gli sforzi che il settore sta facendo sul piano della sostenibilità e che spesso non sappiamo trasmettere nel modo corretto”.

ENRICO BRENA DI FEDERCHIMICA CHRISTIAN BAIO DI SPIN360
ENRICO BRENA OF FEDERCHIMICA CHRISTIAN BAIO OF SPIN360

CORICHEM TALKS ABOUT CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY

The leather chemicals company turns the spotlight on an issue that is still talked about too little

Corporate Social Responsibility and the importance of inclusion were discussed at the talk show entitled “Beyond ProfitResponsible Business and the Common Good: Challenges and Opportunities” organised on 18 September during the Simac Tanning Tech trade fair at the stand of Corichem, renowned Veneto chemical company that has always stood out for its commitment to promoting and supporting social and sports initiatives, especially at the local level.

Through the testimonies of entrepreneurs and representatives of the social world, the event proposed a constructive debate on the role of companies in the construction of a more sustainable future, aimed at promoting a paradigm shift in the way of doing business so that social responsibility is recognised as a real advantage and a concrete benefit also for the territory and citizenship. Very interesting was the testimony of Vinicio Mascarello, president of the Karibuni Arzignano Association, an after-school centre run by volunteers to promote inclusion, which assists about a hundred foreign children of 16 different nationalities on a daily basis.

Participants at the conference also included entrepreneur Sauro Pellerucci, founder of the human digital company Pagine Sì! and author of the book ‘Il mondo delle persone per bene’ (The World of Good People), in which he recounts how being good is a fundamental daily choice for building a world in which the economy is sustainable and society is inclusive.

What's new at CORICHEM

Social responsibility but also great attention to environmental sustainability. At the Simac Tanning Tech 2024 stand, Corichem presented several innovative solutions for more sus-

tainable tanning. Starting with SPECTRA, the brand new line of crosslinker-free fixatives, the result of two years of in-house research, which has been transformed into a patent (just filed) that allows leathers to be fixed without using substances such as isocyanates and polyacryridines, safeguarding their natural softness.

Also on show will be the new RI.BIO.PEL. line of leathers, the result of another important recently concluded research project that has given rise to a finishing system using only bio-based products.

Collaboration with ZAITEX

Corichem and Zaitex have started an important collaboration for the commercialisation of their respective products. Zaitex has become the official distributor for Tuscany and Campania of chemical products used in the wet phase, while Corichem will distribute Zaitex dyes in Veneto and abroad. A partnership designed to provide tanneries with a complete range of products for tanning, retanning, liming and dyeing.

AL MICROFONO PIERLUIGI BRAGGION, PRESIDENTE CORICHEM
AT THE MICROPHONE PIERLUIGI BRAGGION, PRESIDENT CORICHEM
LEATHERS MADE

DA CORICHEM SI PARLA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE

L’azienda chimica accende i riflettori su un tema di cui si parla ancora troppo poco

Si è parlato di responsabilità sociale e dell’importanza dell’inclusione al talk show intitolato “Oltre il profittoL’impresa responsabile e il bene comune: sfide e opportunità” organizzato il 18 settembre scorso durante la fiera Simac Tanning Tech allo stand di Corichem, rinomata azienda chimica veneta che da sempre si distingue per l’impegno nel promuovere e sostenere iniziative a favore del sociale e dello sport soprattutto a livello locale.

Attraverso le testimonianze di imprenditori e rappresentanti del terzo settore, l’evento ha proposto un dibattito costruttivo sul ruolo delle imprese nella costruzione di un futuro più sostenibile, volto a promuovere un cambio di paradigma nel modo di fare impresa affinché si riconosca nella responsabilità sociale un reale vantaggio e un beneficio concreto anche per il territorio e la cittadinanza. Molto interessante la testimonianza di Vinicio Mascarello, presidente dell’Associazione Karibuni Arzignano, un doposcuola gestito da volontari per favorire l’inclusione che segue quotidianamente un centinaio di bambini stranieri di 16 nazionalità diverse.

Tra i partecipanti al convegno anche l’imprenditore Sauro Pellerucci, founder della human digital company Pagine Sì! e autore del libro “Il mondo delle persone per bene” in cui racconta come essere per bene sia una scelta quotidiana fondamentale per costruire un mondo in cui l’economia è sostenibile e la società è inclusiva.

Le novità CORICHEM

Responsabilità sociale ma anche grande attenzione alla sostenibilità ambientale. Allo stand di Simac Tanning Tech

2024 Corichem ha presentato diverse soluzioni innovative per una concia più sostenibile. A partire da SPECTRA, la nuovissima linea di fissativi esenti da reticolanti, frutto di una ricerca interna durata due anni, trasformatasi in un brevetto (appena depositato) che permette di fissare le pelli senza impiegare sostanze come isocianati e poliaziridine salvaguardando la naturale morbidezza delle stesse. In esposizione anche la nuova linea di pelli RI.BIO.PEL., frutto di un altro importante progetto di ricerca da poco concluso che ha dato vita ad un sistema di rifinizione che utilizza solo prodotti di origine bio-based.

Collaborazione con ZAITEX

Corichem e Zaitex hanno avviato una importante collaborazione per la commercializzazione dei rispettivi prodotti. Zaitex è diventata il distributore ufficiale per la Toscana e la Campania dei prodotti chimici impiegati nella fase umida della lavorazione delle pelli, mentre Corichem distribuirà i coloranti Zaitex in Veneto e all’estero. Una partnership pensata per fornire alle concerie una gamma completa di prodotti per concia, riconcia, calcinaio e tintura.

A MOMENT OF THE TALK: FROM RIGHT VINICIO MASCARELLO, SAURO PELLERUCCI STEFANIA AND PIERLUIGI BRAGGION UN MOMENTO DEL TALK: DA DESTRA VINICIO MASCARELLO, SAURO PELLERUCCI, STEFANIA E PIERLUIGI BRAGGION

NEXT UITIC CONGRESS IN SHANGHAI

International event for footwear technicians is dedicated to sustainability in the age of artificial intelligence

The International Union of Shoe Industry Technicians (UITIC) has unveiled the programme for its 22nd Congress, which is scheduled to take place in Shanghai, China, from 31 August to 3 September 2025. The topics under discussion are the competitiveness and sustainability of the footwear industry in the age of artificial intelligence.

During the first two days (31-1), participants will have the opportunity to visit local footwear factories, research centres and educational institutions and network with members of the China Leather Industry Association. The third and fourth days (2 and 3 September) will be dedicated to exploring a wide range of topics related to innovation in footwear technology using artificial intelligence. The programme includes a boat cruise on the Huangpu River, during which the gala dinner will take place, and a visit to ACLE and Moda China, the leather and footwear fairs taking place on the same days in Shanghai. The last edition of the UITIC Congress, held in September 2023 in Milan in collaboration with Assomac, was archived as a great success thanks to the participation of more than

250 delegates from 22 countries. Two keynote speeches, four thematic sessions and two round tables for a total of 24 speakers involved are the numbers of an extremely positive event that ended with the renewal of the association's Executive Committee: Yves Morin, after 13 years of service as president, left his post to Sergio Dulio, who among his tasks will be to organize the 22nd Congress to be held in Shanghai in 2025.

A SHANGHAI IL PROSSIMO CONGRESSO UITIC

L’evento internazionale dei tecnici di calzatura è dedicato alla sostenibilità nell’era dell’intelligenza artificiale

L’Unione Internazionale dei Tecnici dell’Industria Calzaturiera (UITIC) ha presentato il programma del suo 22° Congresso che si terrà a Shanghai, in Cina, dal 31 agosto al 3 settembre 2025. I temi in discussione sono la competitività e la sostenibilità dell'industria calzaturiera nell'era dell'intelligenza artificiale.

Durante i primi due giorni (31-1), i partecipanti avranno l'opportunità di visitare le fabbriche di calzature locali, i centri di ricerca e le istituzioni educative e di fare rete con i membri della China Leather Industry Association. Il terzo e il quarto giorno (2 e 3 settembre) saranno dedicati all’approfondimento di un'ampia gamma di argomenti relativi all’innovazione della tecnologia calzaturiera con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.

Il programma prevede una crociera in barca sul fiume Huangpu, durante la quale si svolgerà la cena di gala, e la visita ad ACLE e Moda China, le fiere dedicate alla pelle e alle calzature che si svolgono negli stessi giorni a Shanghai. L’ultima edizione del Congresso UITIC, svoltasi nel settembre 2023 a Milano in collaborazione con Assomac, è stata archiviata come un grande successo grazie alla partecipazione di oltre 250 delegati da 22 Paesi. Due keynote speech, quattro sessioni tematiche e due tavole rotonde per un totale di 24 relatori coinvolti sono i numeri di un evento estremamente positivo che si è concluso con il rinnovo del Comitato Esecutivo dell'associazione: Yves Morin, dopo 13 anni di servizio come Presidente, ha lasciato il suo incarico a Sergio Dulio che fra i suoi compiti avrà quello di organizzare il 22° Congresso che si terrà a Shanghai nel 2025.

LINEAPELLE LIVELY DESPITE EVERYTHING

Despite the economic downturn, the fair dedicated to new materials for the coming winter went well

Definitely better than expected. In the context of an economic situation characterised by complex uncertainty, Lineapelle no. 104 took place in a lively atmosphere with a substantial focus on research and style on the part of visitors. The Milan event last September - dedicated to the presentation of leather, materials, accessories and components collections for the F/W 25/26 season - was attended by 23,800 professional operators, including 17,573 buyers (57% Italian, 43% foreign, from 112 countries) “who responded with a profound design vitality to a physiological drop in admissions that is part of the expected consequences of a long negative economic phase,” explain the organisers. From the point of view of provenance, it is worth noting the lesser brilliance of Italian visitors, compensated by a greater vitality of foreign ones, confirming Lineapelle's international vocation and its essential role in connecting the top players in the supply chain: from the large groups and brands of the fashion & luxury industry to emerging talents and the most innovative start-ups. In particular, the performance of operators arriving from the United States, China, India, Poland, Brazil and Mexico was significant. France, Spain and Germany declined.

Great attention was paid by exhibitors (1,261 tanneries, manufacturers of accessories, components, fabrics and synthetic materials, from 43 countries) to the development of proposals oriented towards a clear enhancement of naturalness and constant qualitative elevation. In terms of destinations, in the context of a manufacturing panorama that has suffered a significant slowdown, the forecast is that the first market to recover will be that of high-end leather goods. The next edition of Lineapelle will take place, again at Fiera Milano Rho, from 25 to 27 February 2025 and will be dedicated to the 2026 summer season.

LINEAPELLE VIVACE MALGRADO TUTTO

A dispetto della congiuntura negativa, la manifestazione dedicata alle novità per il prossimo inverno è andata bene

Decisamente meglio del previsto. Nel contesto di una congiuntura caratterizzata da una complessa incertezza, Lineapelle n. 104 si è svolta in un clima vivace con un focus sostanziale su ricerca e stile da parte dei visitatori. Alla manifestazione milanese dello scorso settembre - dedicata alla presentazione delle collezioni di pelli, materiali, accessori e componenti per la stagione A/I 25/26 -sono intervenuti 23.800 operatori professionali, tra cui 17.573 buyer (57% italiani, 43% stranieri, provenienti da 112 Paesi) “che hanno risposto con una profonda vitalità progettuale a un fisiologico calo degli ingressi che rientra nelle attese conseguenze di una lunga fase economica negativa” spiegano gli organizzatori.

Sotto il profilo delle provenienze da segnalare la minor brillantezza dei visitatori italiani, compensata da una maggior vitalità di quelli stranieri a conferma della vocazione internazionale di Lineapelle e del suo ruolo essenziale nel connettere i top player top della filiera: dai grandi gruppi e brand della fashion & luxury industry ai talenti emergenti e alle start up più innovative. In particolare, risultano significative le performance degli operatori in arrivo da Stati Uniti, Cina, India, Polonia, Brasile, Messico. In flessione Francia, Spagna, Germania.

Grande attenzione da parte degli espositori (1.261 tra concerie, produttori di accessori, componenti, tessuti e materiali sintetici, provenienti da 43 Paesi) allo sviluppo di proposte orientate a una evidente valorizzazione della naturalità e di una costante elevazione qualitativa. In termini di destinazioni, nel contesto di un panorama manifatturiero vittima di un consistente rallentamento, la previsione è che il primo mercato a ripartire sarà quello della pelletteria di fascia alta. La prossima edizione di Lineapelle si svolgerà, sempre a Fiera Milano Rho, dal 25 al 27 febbraio 2025 e sarà dedicata alla stagione estiva 2026.

Hashtag’s Terra captures the soft, serene energy of light blue in an Ecotan® suede. Known for its fresh color palette, Hashtag brings a modern twist to suede, ideal for fashion-forward footwear designs that embrace sustainable innovation

FINIShINg SILVATEAM
LEAThER LEAThERS MALAIgIA
Soft effect half cowhide with transparent finish, for shoes and bags
Mezza bovina effetto morbido con rifinizione trasparente, per scarpe e borse
FINIShINg KEMAS
Lambskin, fluo dyed in barrel, cut and printed jeans, with fluo effect in section Pelle di agnello, tinta fluo in botte, tagliata e stampata jeans, con effetto fluo in sezione

Lasered hides with three-dimensional geometric effects

Pellami laserati e dagli effetti geometrici tridimensionali

Wrinkled calf, ‘poorly dyed’, and then painted for a glass effect, for shoes and bags

Vitellino raggrinzito, maltinto, e poi verniciato per un effetto vetro, per scarpe e borse

LEAThER PACCAPELO DIVISIONE PELLAMI
Eels sewn together as a panel, for shoes and leather goods
Anguille cucite insieme a pannello, per scarpe e pelletteria
FINIShINg KEMAS
LEAThER CARBIPEL
FINIShINg SILVATEAM
Shiva is a matte milled goat leather in a refined yellow shade. Its natural finish make it a versatile and sustainable Ecotan® choice
Shiva, pelle di capra opaca in una raffinata tonalità gialla. La finitura naturale la rende una scelta Ecotan® versatile e sostenibile.
LEAThER CARBIPEL
Two-tone large bovine leather
Pellame bovino di grandi dimensioni bicolore
LEAThER CARBIPEL
Basic rust-colored article with both long and short natural hair
Articolo basico color ruggine a pelo sia lungo che corto al naturale
LEAThER VAMA GROUP
Pony skin, available both plain and patterned, in various colors
Cavallino, disponibile sia tinta unita, che fantasia, in vari colori
LEAThER CARBIPEL
Lasered hides with three-dimensional geometric effects
Pellami laserati e dagli effetti geometrici tridimensionali

Deerskin with alligator print and white finish for a young and sporty effect, for shoes and bags Pellame di cervo con stampa alligatore e finish bianco per un effetto giovane e sportivo, per scarpe e borse

LEAThER PELLAMI DUE C Sheep laminated and printed Incrociato laminato e stampato
LEAThER PACCAPELO DIVISIONE PELLAMI
LEAThER LEAThERS MALAIGIA Croc-print calfskin Vitello stampa cocco
LEAThER LEAThERS MALAIGIA
Very textured nabuck calf for high-end footwear
Vitello nabuck scrivente per calzature di alta gamma
LEAThER LEAThERS MALAIGIA Deer-effect nubuck Nabuck effetto cervo
LEAThER VAMA GROUP
Full grain waxed leather, very sporty and natural, for footwear
Pelle pieno fiore lavorata a cera, molto sportiva e naturale, per calzatura
FINIShING SILVATEAM
Mistral Granée by Camaleonte captures the essence of luxurious softness, using a 100% biobased Ecotan® Advanced olive pretannage
Mistral Granée di Camaleonte cattura l’essenza di una morbidezza lussuosa, pretannage di oliva Ecotan® Advanced 100% biobased
LEAThER M.P.G. INDUSTRIA CONCIARIA
Nabuk Soft presents a velvety hand and a very natural touch
Nabuk Soft presenta una mano vellutata e un tocco naturale
FINIShINg SILVATEAM
Mistral Granée is a black nubuck with a braided embossing and a soft, velvety touch. Crafted with Ecotan® Advanced Mistral Granée è un nubuck nero con goffratura a treccia e un tocco morbido e vellutato. Realizzato con Ecotan® Advanced
FINIShINg SILVATEAM
Rodi by La Scarpa (Ecotan® calf leather ) showcases its distinctive cobalt blue shade and shrunken grain texture. Rodi di La Scarpa (pelle di vitello Ecotan® ) mostra la sua caratteristica tonalità blu cobalto e la texture a grana stretta.
LEAThER VAMA GROUP
Laminated leather on black base with ‘craclé’ effect
Laminato su fondo nero con effetto ‘rotto’
LEAThER PELLAMI DUE C
Laminated and buffered sheep Incrociato laminato e tamponato
LEAThER PELLAMI DUE C
Centrifuged laminated lambskin nappa Nappa di agnello laminata centrifugata
LEAThER PELLAMI DUE C
Lambskin nappa smoothed vintage effect
Nappa di agnello lissata effetto vintage
LEAThER M.P.G. INDUSTRIA CONCIARIA
Vacchetta Prisma is washed out and rounded in touch, vintage effect
Vacchetta Prisma è slavata e dal tatto rotondo, effetto vintage
LEAThER M.P.G. INDUSTRIA CONCIARIA
England article boasts absolute transparency enhanced by an elegant sheen, in shades of red England si pregia di un’assoluta trasparenza esaltata da un’elegante lucentezza, in tonalità di rosso
FINIShING SILVATEAM Micro Escama by Courovale features an embossed texture. This Ecotan® leather is a sustainable and stylish option for shoes and accessories Texture in rilievo per Micro Escama di Courovale. Pelle Ecotan® sostenibile ed elegante per scarpe e accessori.

TANNING: PRODUCTION (-3%) AND EXPORTS (-1.6%) DOWN

According to estimates prepared for Lineapelle's Market Insights, the sector's performance in the first half of 2024 was difficult in all production districts and for all uses

Current estimates on the performance of the Italian tanning industry in the first half of 2024 show an overall drop of 3.1% in turnover and 2.7% in production volumes compared to the same period last year. This is revealed by the usual survey carried out by Lineapelle for its Market Insights. After closing 2023 with a loss of 6.5% in value and 9.5% in volume, the current year also saw little change in the negative market trend for the sector and the entire national leather industry. The persistent generalised slump in consumer purchases, which is particularly relevant for fashion and furniture consumer goods (compared to services and technology products, for example), originated from the inflationary wave that started in 2022 due to the post-Covid recovery and the beginning of the RussianUkrainian conflict, but amplified during the past year and the first months of the current one, also due to the Middle East tensions and the uncertain political outlook in the EU (new EU Parliament and Commission, elections in some important member states) and in the US (presidential elections in November).

The widespread climate of uncertainty is also holding back sales of high-end brands, which had been an important driver for the Italian tannery in recent years, but are now suffering (almost) the same as the other product ranges. Italian leather export flows also showed an overall decline, with a 1.6% drop in value in the period January-May 2024, compared to the same period last year. Despite the negative sign of total exports, the analysis of individual shipments by main destination country shows differentiated trends, even of considerable intensity.

Among our top 20 export countries, Spain (+16%), China (+17%, including Hong Kong), Vietnam (+39%), Germany (+6%), Serbia (+6%), Mexico (+11%), South Korea (+3%) and India (+1%) are growing, while Romania (-12%), the USA (-4%), Tunisia (-13%), Portugal (-18%), Poland (-8%), Albania (-8%), the UK (-3%), Slovakia (-17%), the Czech Republic (-10%) and Turkey (even -42%) fell. France, the first foreign destination for Italian leather, remained stable. Analysing the performance of individual production segments and districts in the Italian tanning industry, no exceptions to the negative picture mentioned above unfortunately emerge. In terms of production by animal origin, bovine leathers show, on average, slightly less negative variations than sheep and goat leathers, while, in terms of sector of use, difficulties appear widespread for all types of clientele. The turnovers of all the main national tanning districts are down.

OTHER COUNTRIES

At a global level, the monitoring of medium-large cowhide production in the first part of 2024 offers a broadly downward picture, both as regards the rest of Europe (with major declines in Germany, Portugal, Austria and the United Kingdom, and smaller declines in France and Spain) and the other areas of the world (again, sharp declines everywhere, except for China, which is showing signs of recovery, and Brazil, which is registering moderate decreases). In the calf segment, the average sign is negative in France and positive in Spain, while for sheep and goat skins the picture is more differentiated (China, Spain and France up, the other main producers in the sector down).

FOOTWEAR

The first half of the current year showed a rather fragile Italian footwear sector, with significant declines compared to the same period in 2023, and with persistent difficulties also confirmed in the most recent trend (second quarter of the year). The seasonal comparison betrays signs of criticality in the sector at EU level as a whole (-9% the EU average), with more or less marked declines for all manufacturers except Germany. The scenario outside the EU is also predominantly negative, with the exception of Vietnam and Mexico, which rose during the period.

LEATHER GOODS

The six-month cumulative figure confirms the negative trend of the sector (-6%) already observed in previous periods. Italian leather goods were particularly critical, with double-digit declines. The French and Germans were stable. Some positive signals from the Spanish. Beyond the EU borders, India is slowing down, which is stable. China is disappointing.

CLOTHING

The first six months of the year rewarded the dynamics of EU garment makers (+6%), despite some difficulties for Spaniards and Germans, slowing down on the corresponding 2023. China recovered, while difficulties persisted for Turks, Indians and Pakistanis.

UPHOLSTERY

The half-year comparison is unforgiving, showing a decidedly bearish trend for EU upholstered furniture, with significant declines for Italians, Poles (both down 5%), and above all, Germans (with a double-digit loss). China and the USA fared well, with a decidedly upward trend (+6%).

AUTOMOTIVE

In the automotive sector, the dynamics of EU registrations continued to be good: +5% in the six-month period at the overall EU level. Outside the EU, US registrations rose by 2%. China (+6.5%), India (+15%) and the UK (+6%) were also up.

CONCIA: IN CALO PRODUZIONE

(-3%) ED ESPORTAZIONI (-1,6%)

Secondo le stime elaborate dai Market Insights di Lineapelle, l’andamento del settore nel primo semestre 2024 è stato difficile in tutti i distretti produttivi e per tutte le destinazioni d’uso

Le attuali stime sull’andamento dell’industria conciaria italiana nel primo semestre 2024 mostrano complessivamente un calo del 3,1% in termini di fatturato e del 2,7% nei volumi di produzione rispetto al corrispettivo periodo dell’anno scorso. Lo rivela il consueto rilevamento effettuato da Lineapelle nei suoi Market Insights di settembre 2024.

Dopo aver chiuso il 2023 con una perdita del 6,5% in valore e del 9,5% in volume, anche l’anno in corso non ha registrato grandi cambiamenti nella tendenza di mercato negativa per il settore e per l’intera filiera pelli nazionale. La persistente sofferenza generalizzata degli acquisti da parte del consumatore, particolarmente rilevante per i beni di consumo moda e arredo (rispetto a servizi e prodotti di tecnologia, per esempio), ha avuto origine dall’ondata inflazionistica scaturita nel 2022 a causa del recupero post-Covid e dell’inizio del conflitto russo-ucraino, ma si è amplificata durante l’anno passato e nei primi mesi di quello in corso, anche a causa delle tensioni mediorientali e delle incerte previsioni politiche in UE (nuovo Parlamento e nuova Commissione UE, elezioni in alcuni importanti Paesi membri) e in USA (elezioni presidenziali a novembre).

Il diffuso clima di incertezza sta frenando anche le vendite dei brand dell’alto di gamma, che avevano rappresentato un volano importante per la conceria

italiana negli ultimi anni.

Il diffuso clima di incertezza sta frenando anche le vendite dei brand dell’alto di gamma, che avevano rappresentato un volano importante per la conceria italiana negli ultimi anni, ma che ora soffrono (quasi) come le altre gamme di prodotto. I flussi italiani di export di pelli evidenziano anch’essi un calo complessivo, con un ribasso dell’1,6% in valore nel periodo gennaio-maggio 2024, a confronto con il medesimo periodo dell’anno scorso. Nonostante il segno negativo delle esportazioni totali, l’analisi delle singole spedizioni per principale Paese di destinazione mostra andamenti differenziati, anche di notevole intensità. Tra i nostri primi 20 Paesi di export, crescono Spagna (+16%), Cina (+17%, inclusa Hong Kong), Vietnam (+39%), Germania (+6%), Serbia (+6%), Messico (+11%), Corea del Sud (+3%) e India (+1%), mentre calano Romania (-12%), USA (-4%), Tunisia (-13%), Portogallo (-18%), Polonia (-8%), Albania (-8%),

Regno Unito (-3%), Slovacchia (-17%), Repubblica Ceca (-10%) e Turchia (addirittura -42%). Stabile la Francia, prima meta estera delle pelli italiane.

Dall’analisi dell’andamento dei singoli segmenti e distretti produttivi della conceria italiana, non emergono purtroppo eccezioni al quadro negativo sopracitato. In termini di produzione per origine animale, le pelli bovine mostrano, in media, variazioni lievemente meno negative rispetto alle ovicaprine, mentre, in termini di settore di destinazione d’uso, le difficoltà appaiono diffuse a tutti i tipi di clientela. In calo i fatturati di tutti i principali comprensori conciari nazionali.

ALTRI PAESI

A livello globale, il monitoraggio della produzione di pelli bovine medio-grandi nella prima parte del 2024 offre un quadro diffusamente calante, sia per quanto riguarda il resto d’Europa (con cali importanti in Germania, Portogallo, Austria, Regno Unito, e più lievi in Francia e Spagna) che le altre aree mondiali (anche in questo caso, forti ribassi dappertutto, tranne Cina, che si mostra in recupero, e Brasile, che registra decrementi contenuti). Nel segmento dei vitelli, segno medio negativo in Francia e positivo in Spagna, mentre per le pelli ovicaprine il panorama è più differenziato (Cina, Spagna e Francia in crescita, in calo invece gli altri principali produttori del comparto).

CALZATURA

La prima metà dell’anno in corso ha evidenziato un settore calzaturiero italiano piuttosto fragile, con ribassi significativi rispetto allo stesso periodo del 2023, e con persistenti difficoltà confermate anche nella dinamica più recente (secondo trimestre dell’anno). Il confronto stagionale tradisce segni di criticità del settore a livello UE nel suo complesso (- 9% la media UE), con ribassi più o meno marcati per tutti i produttori tranne i tedeschi. Prevalentemente negativo anche lo scenario fuori i confini comunitari con l’eccezione di Vietnam e Messico, in rialzo nel periodo.

PELLETTERIA

Il cumulato semestrale conferma il trend negativo del settore (-6%) già osservato nei periodi precedenti. Criticità soprattutto per la pelletteria italiana, con ribassi a due cifre. Stabili francesi e tedeschi. Qualche segnale positivo dagli spagnoli. Oltre i confini comunitari rallenta l’India, che si porta in stabilità. Delude la Cina.

ABBIGLIAMENTO

I primi sei mesi dell’anno premiano la dinamica dei confezionisti UE (+6%), nonostante qualche difficoltà per spagnoli e tedeschi, in rallentamento sul corrispettivo 2023. Recupera la Cina, mentre persistono difficoltà per turchi, indiani e pachistani.

IMBOTTITO

Non perdona il confronto col paragone semestrale, che mostra una dinamica decisamente ribassista per l’arredamento imbottito UE, con cali sensibili per italiani, polacchi (entrambi in ribasso del 5%), e soprattutto, tedeschi (in perdita a doppia cifra). Bene la Cina e gli USA, in deciso rialzo (+6%).

AUTOMOTIVE

Si conferma buona la dinamica delle immatricolazioni UE: +5% nel semestre a livello comunitario complessivo. Oltre i confini UE le immatricolazioni USA salgono del 2%. In rialzo anche Cina (+6,5%), India (+15%) e UK (+6%).

RESPONSIBLE YAK TANNING WITH ZEOLOGY IN THE TIBET AUTONOMOUS REGION

An interesting social and environmental project carried out by Nera, brand of Royal Smit & Zoon

Zeology, the sustainable tanning system developed by Nera (a brand of Royal Smit & Zoon), is taking part in an exciting, high-altitude journey in the Tibet Autonomous Region in China. Together with ChromeFree Leather Alliance and The Third Pole of The Earth Leather Industrial Co., Nera implemented a project that resulted in the production of responsibly tanned yak hides. And, it is not just about the leather. With dedication and passion, this collaboration furthermore focuses on local sourcing from Tibetan nomadic communities, helping them to stay on the land and contributing to a reduced footprint.

What makes the Yak Leather project responsible?

· Yak Zeology tanned leather is reducing the CO₂ footprint

· It contributes to the minimization of waste stream (50% of Yak hides end up on the landfill)

· It contributes to education of locals

· It maintains the population of the villages in Tibet by offering the younger generation perspective.

The yak hides are tanned with Zeology, the chrome-free, aldehyde-free and heavy metal free tanning agent. Zeology tanned waste (trimmings, splits and shavings), as well as untanned waste (trimmings, fleshings and splits) is solid organic waste that – depending on its proteinic character –have an advantage of recovery and have the potential to be reused instead of ending up in landfill. They can, for example, be a circular source of bovine collagen, which has many highend applications in tissue engineering, biomaterials, cosmetics, and the pharmaceutical industry.

Local sourcing and regenerative farming

Supporting local Yak sourcing and “buying local” is an important goal for ChromeFree Leather Alliance, because this reduces the carbon footprint by reducing the cost and pollution. Also, an increased awareness among Chinese consumers can make a conscious effort to support Yak Leather products made as a result of regenerative farm practices. These practices include enhancing biodiversity, conserving water, composting, and moderating the number of animals along with other healthy environmental and soil practices that industrial and factory farms are inherently unable to practice.

The yak hides are tanned with Zeology, the chrome-free, aldehyde-free and heavy metal free tanning agent.
Tibetan Yak herding communities absorb more carbon than they emit.

Carbon absorption

Incredibly, Tibetan Yak herding communities absorb more carbon than they emit. The Qinghai-Tibetan Plateau (QTP) is an important part of the global terrestrial ecosystem

that provides many ecological roles such as biodiversity protection, upper watersheds for large rivers, circulation of materials, and energy balance, and provision of forage and habitat for livestock and wildlife. Approximately 40% of the QTP is alpine meadow grasslands and yak farming is one of the dominant land use activities.

LE PELLI DI YAK CONCIATE RESPONSABILMENTE CON ZEOLOGY IN TIBET

Un interessante progetto sociale e ambientale realizzato da Nera, brand di Royal Smit & Zoon

Zeology, il sistema di concia sostenibile sviluppato da Nera (un marchio di Royal Smit & Zoon), è protagonista di un emozionante viaggio ad alta quota nella regione autonoma del Tibet in Cina. Insieme alla ChromeFree Leather Alliance e a The Third Pole of The Earth Leather Industrial Co., Ltd., Nera ha infatti realizzato un progetto per conciare in modo responsabile le pelli di yak. E non si tratta solo di produrre pelle. Con dedizione e passione, questa collaborazione si concentra anche sull'approvvigionamento locale dalle comunità nomadi tibetane, aiutandole a rimanere sul territorio e contribuendo a ridurre l'impronta ecologica.

Cosa rende sostenibile il progetto Yak Leather?

- La pelle di yak conciata con Zeology riduce l'impronta di CO₂.

- Contribuisce a ridurre al minimo il flusso di rifiuti (il 50% delle pelli di yak finisce in discarica).

- Contribuisce all'educazione della popolazione locale

- Mantiene la popolazione dei villaggi in Tibet offrendo alle giovani generazioni una prospettiva.

Le pelli di yak sono conciate con Zeology, un agente conciante privo di cromo, aldeide e metalli pesanti. I rifiuti conciati con Zeology (rifilature, scarti e rasature), così come i rifiuti ancora non conciati (come il carniccio) sono rifiuti organici solidi che, a seconda del loro carattere proteico, hanno il vantaggio di essere recuperati e di poter essere riutilizzati invece di finire in discarica. Ad esempio possono essere una fonte circolare di collagene bovino, che ha molte applicazioni di alto livello nell'ingegneria dei tessuti, nei biomateriali, nella cosmesi e nell'industria farmaceutica.

Approvvigionamento locale e agricoltura rigenerativa Sostenere l'approvvigionamento locale di Yak e “comprare locale” è un obiettivo importante per ChromeFree Leather Alliance, perché questo riduce l'impronta di carbonio riducendo i costi e l'inquinamento. Inoltre, una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori cinesi può portare a uno sforzo consapevole per sostenere i prodotti in pelle di yak realizzati grazie a pratiche agricole rigenerative. Queste pratiche includono il miglioramento della biodiversità, la conservazione dell'acqua, il compostaggio e la moderazione del numero di animali, oltre ad altre pratiche ambientali e del suolo sane che gli allevamenti industriali e di fabbrica non sono in grado di praticare.

Assorbimento di carbonio Incredibilmente, le comunità di pastori tibetani di yak assorbono più carbonio di quanto ne emettano. L'Altopiano Qinghai-Tibetano (QTP) è una parte importante dell'ecosistema terrestre globale e svolge molti ruoli ecologici, come la protezione della biodiversità, il bilancio energetico e la fornitura di foraggio e habitat per il bestiame e la fauna selvatica. Circa il 40% del QTP è costituito da praterie alpine e l'allevamento di yak è una delle attività dominanti del territorio.

FROM GSC GROUP

LOW-BISPHENOL RETANNING AGENTS

The Veneto-based leather chemicals company has developed highly effective ecological alternatives

An issue that creates great apprehension among tanners is undoubtedly that of bisphenols, which have been listed in ECHA's Register of Substances of Concern since 2023. Operators are well aware that pressing calls for stricter limits on bisphenol content could lead to stricter labeling requirements and product restrictions in the near future. Confirming its position as one of the leading companies in the tanning chemical sector, committed to sustainability for years, GSC Group has accepted the not easy challenge of reducing the content of bisphenols in its products and is now offering market ecological alternatives that do not imply potential risks for human health.

“Our new range of retanning agents with low bisphenol content,” explain GSC, ”provide the same high performance as traditional products while imparting a whole range of desirable properties to the leather. These are highly versatile products that are suitable for a wide variety of articles.”

In terms of properties, the new low bisphenol retanning agents developed by GSC Group show high tanning power and offer high levels of light and heat fastness. Speaking of performance, tests conducted have shown important values in terms of leather fullness and softness, firm and fine grain, whitening.

But all this seems to be just the beginning. For 2025, the Montebello Vicentino-based company has announced further noteworthy innovations.

DA GSC GROUP RICONCIANTI A BASSO TENORE DI BISFENOLI

L’azienda chimico conciaria veneta ha sviluppato alternative ecologiche molto efficaci

Un tema che desta molta preoccupazione nel settore conciario è senz’altro quello dei bisfenoli, elencati nel registro delle sostanze preoccupanti dell’ECHA dal 2023. Gli operatori sanno bene che le pressanti richieste di limiti più stringenti sul contenuto dei bisfenoli potrebbero condurre nel prossimo futuro a requisiti di etichettatura più rigorosi e a restrizioni sui prodotti.

Confermando di essere tra le aziende leader del settore chimico conciario, da anni impegnata sul fronte della sostenibilità, GSC Group ha accettato la sfida tutt’altro che banale di ridurre il contenuto di bisfenoli nei suoi prodotti e oggi sta proponendo al mercato alternative ecologiche che non implicano rischi potenziali per la salute umana.

“La nostra nuova gamma di riconcianti a basso contenuto di bisfenoli – spiegano da GSC - garantisce le stesse elevate prestazioni dei prodotti tradizionali, conferendo al contempo tutta una serie di proprietà desiderate alla pelle.

Si tratta di prodotti altamente versatili che si adattano a un’ampia varietà di articoli”.

A livello di proprietà, i nuovi riconcianti a basso tenore di bisfenoli sviluppati da GSC Group evidenziano un elevato potere conciante e offrono alti livelli di solidità alla luce e al calore. Parlando di prestazioni, i test realizzati hanno permesso di dimostrare valori importanti in termini di pienezza e morbidezza della pelle, fermezza del fiore, sbiancamento.

Ma tutto ciò sembra essere solo l’inizio. Per il 2025 l’azienda di Montebello Vicentino ha annunciato ulteriori novità degne di nota.

SYN-BIOS: “WE WORK ON SUSTAINABLE TECHNOLOGICAL INNOVATION”

Among the flagship products of the Veneto-based leather chemicals company, the NIR TECHNOLOGY series and the new family of non-ionic pigments stand out

Among the most successful product families promoted by SYN-BIOS SpA, the NIR TECHNOLOGY series, a line of IR reflective pigments specifically developed for the automotive sector, stands out. A proven consensus related to the effectiveness of these products in one of the most demanding market segments ever. The technical director of the Montebello Vicentino-based chemical tanning company, Dr. Giulia Fontana, explains the reasons why.

“In the automotive sector, but also in the motorcycle one (saddles and technical-sports clothing), the problem of the increase in temperature of pigmented surfaces exposed to the sun is particularly felt, especially with regard to dark tones, which absorb solar radiation much more than light colors: with the NIR TECHNOLOGY series we have taken a concrete step towards its solution.”

Dr. Fontana, can you explain how simple pigments manage to totally change the temperature inside the car?

“The pigments selected to make this range are based on the technology of reflecting the spectrum of near-infrared sunlight, from which the acronym NIR derives, the absorption of which is responsible for the increase in temperature of surfaces exposed to the sun. Light energy, which is absorbed most considerably by dark colors, is transformed into heat energy. Reflective IR pigments allow to keep the temperature rise of colored surfaces

under control, since they do not absorb near-infrared rays but, rather, reflect them. Excessive overheating of the surface of the coatings, its premature deterioration due to heat, and a widespread temperature rise in the passenger compartment are thus prevented. In addition to increased comfort for the user, effective savings are also achieved due to the lower energy input required for cooling the passenger compartment itself.”

To what extent is this product family sustainable and how does it compare to ZDHC MRSL compliance?

“SYN-BIOS has made a long-standing commitment to fully share the principles behind ZDHC 'Roadmap to Zero' program, the goal of which is the elimination of hazardous substances from the entire supply chain in order to safeguard workers and consumers, as well as our own ecosystem. The NIR TECHNOLOGY series is made in full compliance with the requirements of ZDHC MRSL v.3.1, as it is certified at Level 3, Prov. Progressive. Due to its characteristics, the NIR TECHNOLOGY series fits perfectly into a discourse of environmental sustainability, due to the lower energy input that it takes to cool the car interiors and the longer durability of the finishing, compared to articles made with non-IR reflective pigments.”

The NIR TECHNOLOGY series is made in full compliance with the requirements of ZDHC’s MRSL v.3.1, as it is certified at Level 3, Prov. Progressive.

We also know of another important innovation in the area of pigments, the authentic core business of your company: can you explain what it is?

“We have developed a specific series of non-ionic pigments which can be used in any water-based system, regardless of pH: this range of colors microdispersions is precisely called NON-IONIC. These are pigment formulations in an aqueous system that are compatible over a very wide pH range. This versatility therefore leads to these pigments being able to be used both for articles requiring an anionic finishing and for those requiring a cationic one.”

GIULIA FONTANA, DIRETTORE TECNICO DI SYN-BIOS SPA
GIULIA FONTANA, TECHNICAL DIRECTOR OF SYN-BIOS SPA

SYN-BIOS: “LAVORIAMO SULL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA SOSTENIBILE”

Tra i prodotti di punta dell’azienda chimico conciaria veneta, si distinguono la serie

NIR TECHNOLOGY e la nuova famiglia di pigmenti non ionici

Tra le famiglie di prodotti di maggior successo promosse da SYN-BIOS SpA, spicca la serie NIR TECHNOLOGY, una linea di pigmenti IR riflettenti specifica per il settore automotive. Un consenso comprovato, legato all’efficacia di questi prodotti in uno dei segmenti di mercato più esigenti in assoluto. Ce ne spiega i motivi il direttore tecnico dell’azienda chimico conciaria di Montebello Vicentino, la Dr.ssa Giulia Fontana.

“Nel settore automobilistico, ma anche in quello motociclistico (selle ed abbigliamento tecnico-sportivo), il problema dell’aumento di temperatura delle superfici pigmentate esposte al sole è particolarmente sentito, specialmente per quanto riguarda i toni scuri, che assorbono le radiazioni solari molto di più dei colori chiari: con la serie NIR TECHNOLOGY abbiamo fatto un concreto passo avanti verso la sua soluzione”.

Dr.ssa Fontana, ci può spiegare come riescono dei semplici pigmenti a modificare totalmente la temperatura all’interno dell’automobile?

“I pigmenti selezionati per realizzare questa gamma si basano sulla tecnologia di riflessione dello spettro della luce solare nel vicino infrarosso (in inglese NEAR INFRARED, da cui deriva l’acronimo NIR), il cui assorbimento è responsabile dell’aumento di temperatura delle superfici esposte al sole. L’energia luminosa, che viene assorbita in modo più considerevole dai colori scuri, si trasforma in energia termica. I pigmenti IR riflettenti consentono di tenere sotto controllo l’innalzamento della temperatura delle superfici colorate, poiché non assorbono i raggi del vicino infrarosso ma, anzi, li riflettono. Viene così evitato il surriscaldamento eccessivo della superficie dei rivestimenti, un suo deterioramento precoce a causa del calore ed un aumento di temperatura diffuso nell’abitacolo. Oltre ad un maggior comfort per l’utilizzatore, si ottiene anche un risparmio effettivo dovuto al minore apporto di energia richiesto per il raffrescamento dell’abitacolo stesso”.

In quale misura questa famiglia di prodotti è sostenibile e come si pone rispetto alla conformità della MRSL di ZDHC?

“SYN-BIOS ha assunto da anni l’impegno di condividere appieno i principi che stanno alla base del programma

‘Roadmap to Zero’ di ZDHC, il cui fine è l’eliminazione dall’intera filiera delle sostanze pericolose al fine di salvaguardare lavoratori e consumatori, nonché il nostro stesso ecosistema.

La serie NIR TECHNOLOGY è stata realizzata nel pieno rispetto della conformità dei requisiti della MRSL v.3.1 di ZDHC, in quanto certificata al livello 3, Prov. Progressive. Grazie alle sue caratteristiche, la serie NIR TECHNOLOGY si colloca perfettamente in un discorso di sostenibilità ambientale, per il minore apporto energetico che viene chiesto nel raffreddare gli abitacoli delle automobili e per la maggiore durata della rifinizione, rispetto ad articoli realizzati con pigmenti che non siano IR riflettenti”.

Sappiamo anche di un’altra importante novità in tema di pigmenti, autentico core business della vostra realtà: ci può spiegare di cosa si tratta?

“Abbiamo messo a punto una serie specifica di pigmenti non ionici il cui uso è permesso in qualsiasi sistema all’acqua, indipendentemente dal pH: questa gamma di microdispersioni di colori è appunto denominata NON-IONIC. Si tratta di formulazioni di pigmenti in sistema acquoso, compatibili in un range di pH molto ampio. Tale versatilità porta pertanto questi pigmenti a poter essere utilizzati sia per articoli che prevedono l’impiego di una rifinizione anionica che per quelli che ne richiedono una cationica”.

LEATHER IN FRANCE, LIGHTS AND SHADOWS

Marc Brunel, managing director of Alliance France Cuir, comments on the French data for the first half of 2024, talking about the structural challenges that the sector must face

With the exception of leather goods, all sectors of the French leather industry, from tanning to footwear, suffered production declines last year. A trend that was confirmed in the first half of 2024. Between lights and shadows, France remains firmly in fourth place in the ranking of the main leather exporting countries in the world after China, Vietnam and Italy.

The French tanning industry is mostly made up of small companies with fewer than twenty employees. We are talking about 34 companies and almost 1,500 employees. The eleven largest tanneries each employ more than 50 people, or three-quarters of the sector's workforce, and represent 88% of total turnover. Companies are spread across the country, but three areas in particular employ 63% of the workforce: Auvergne-Rhône-Alpes (26% of sales), Grand-Est (13%) and Occitanie (11%).

The French tanning industry is mostly made up of small businesses with fewer than twenty employees. There are 34 companies and nearly 1,500 employees. The eleven largest tanneries each employ more than 50 people, or three-quarters of the sector's workforce, and account for 88% of total turnover. The companies are spread across the country, but three areas in particular employ 63% of the workforce: Auvergne-Rhône-Alpes (26% of sales), Grand-Est (13%) and Occitanie (11%).

In terms of finished leather, in 2023 China was France's second best customer, after Italy, with sales almost doubled (+84%), while it remains in first place in leather goods purchases (+9%).

The European market still represents the most significant outlet for French exports of raw hides, absorbing a share of 89% in value. Despite a decline, Italy remains the best customer of French raw leather with purchases of 145 million euros (-12%).

Alliance France Cuir (AFCuir), the new name of the Conseil National du Cuir (CNC), is the body that brings together 21 federations representing the entire galaxy of the French leather industry (from breeding to the finished product), today particularly committed to addressing the challenge of sustainability by working on key projects that include leather traceability, animal welfare and the promotion of the image of leather.

Marc Brunel, managing director of Alliance France Cuir, helps us analyze the current market situation by answering some questions.

The 2023 figures for the French leather sector show significant drops in production across all segments, from tanning to footwear. Only leather goods saw positive results. Is this trend persisting in 2024?

“The trend observed in 2023 has indeed continued into 2024. In the first eight months of 2024, leather goods continued to perform well, with a 4.6% increase in total revenue. However, other sectors, such as tanning and footwear, saw declines of 11% and 2.6%, respectively. These figures reflect the structural challenges facing the industry, particularly in terms of production and international competitiveness”.

In the first eight months of 2024, Italy remained a leading market for French raw hides with a 3% increase. What does this figure indicate?

“The 3% increase in exports to Italy is mainly due to growing demand from Italian tanneries for high-quality leather, especially for supplying the luxury sector, an area in which Italy excels. The longstanding partnership between French raw hide suppliers and Italian tanneries remains robust, supported by stringent standards in traceability and quality. Geographical proximity between the two countries also facilitates this trade. Moreover, an increasing number of Italian tanneries have been acquired by French luxury houses”.

What has caused the decline in the French herd, resulting in fewer raw hides available on the market?

“The decline in the French herd is due to several factors. Reduced profitability, combined with rising operational costs, have

led to a lack of farm succession. This sector also suffers from low appeal, with fewer individuals pursuing careers in farming”.

The number of French tanneries has gradually decreased over time. What are the main challenges in the sector today?

“The reduction in the number of tanneries in France mainly took place during the 1970s and 1980s, and their numbers have remained relatively stable in recent years. Like other European countries, French tanneries face multiple challenges. Key issues include the pressure of international competitiveness, which affects production costs, as well as increasingly stringent environmental regulations, which drive up operational costs. In France, these standards are even more demanding than those of the European Union, making it more complex to establish new tanneries. Unlike Italy, France does not have dedicated tannery zones — aside from Graulhet — like Santa Croce or Arzignano”.

Leather is often criticised by animal welfare organisations and others. How much does this negative publicity influence the choices of designers and consumers?

“Criticism of leather, particularly by animal welfare organisations, has impacted the sector’s image, especially among younger generations. This encourages some designers to consider alternative solutions in order to meet the expectations of this niche of consumers. However, the leather industry is responding by highlighting strong arguments for leather's durability and reparability — qualities that meet environmental goals — and emphasizing that leather is a by-product of the food industry. Without the leather industry, for example in France, over 160,000 tonnes of hides would need to be disposed of annually, equivalent to more than twenty times the weight of the Eiffel Tower! Additionally, traceability and animal welfare initiatives showcased at the Sustainable Leather Forum help reassure designers and consumers about the ethical sourcing of this material”.

The application of the European Anti-Deforestation Regulation ((which has been postponed for a year) raises concerns among Italian tanneries. What is your stance on this issue?

“The regulation will probably be postponed for a year. In any case, Alliance France Cuir fully supports European initiatives to combat deforestation. The Anti-Deforestation Regulation is a crucial step in ensuring responsible supply chains. However, the French Leather Sector stresses that animals are raised solely for their meat and milk, not for their hides, which are classified as by-products of the agri-food industry. Therefore,

the environmental impact of livestock farming should be put into context, as the processing of hides into leather is a form of upcycling. Additionally, the sector closely monitors the regulation's implementation to ensure clarity and suitability for SMEs. The EU is not the most affected region by deforestation, which primarily impacts tropical areas like the Amazon, Sub-Saharan Africa, and Southeast Asia. Nevertheless, the EU continues to bolster its global deforestation efforts through supply chain regulations and reforestation initiatives”.

What is the primary mission of Alliance France Cuir? What projects you are working on?

“Alliance France Cuir’s main mission is to unite and represent all stakeholders in France's leather industry, from farming to finished product sales. In September, we organised the 6th edition of the Sustainable Leather Forum, an essential CSR

summit for all professionals in the sector, which attracted over 400 participants. We are committed to promoting a model of sustainable excellence based on environmentally and socially responsible practices. Key projects include leather traceability, animal welfare, and promoting leather – material and its professions – to younger generations through numerous awareness campaigns using rather disruptive digital communication (riuc. fr, reparersoncuir.fr, lecuirenvrai.fr, cuirgenius.fr…). We also support innovative projects to strengthen the sector’s resilience, such as investing in promising young companies through the Cuir Invest fund”.

LA PELLE IN FRANCIA, LUCI E OMBRE

Marc Brunel, managing director di Alliance France Cuir, commenta i dati francesi del primo semestre 2024 parlando delle sfide strutturali che il settore deve affrontare

Ad eccezione della pelletteria, lo scorso anno tutti i comparti dell’industria della pelle francese, dalla concia alle calzature, hanno subito cali produttivi. Una tendenza che si è confermata anche nel primo semestre del 2024. Tra luci e ombre la Francia si mantiene però saldamente al quarto posto nella graduatoria dei principali paesi esportatori di pelle al mondo dopo Cina, Vietnam e Italia.

L'industria conciaria francese è composta perlopiù da piccole imprese con meno di venti dipendenti. Parliamo di 34 imprese e quasi 1.500 addetti. Le undici concerie più grandi impiegano ciascuna più di 50 persone, ovvero i tre quarti della forza lavoro del settore, e rappresentano l'88% del fatturato totale. Le aziende sono distribuite in tutto il Paese, ma tre aree in particolare impiegano il 63% della forza lavoro e sono: Alvernia-Rodano-Alpi (26% delle vendite), Grand-Est (13%) e Occitania (11%).

Per quanto riguarda le pelli finite, nel 2023 la Cina è stata il secondo miglior cliente della Francia, dopo l'Italia, con vendite quasi raddoppiate (+84%), e si conferma al primo posto negli acquisti di pelletteria (+ 9%).

Il mercato europeo rappresenta ancora lo sbocco più significativo delle esportazioni francesi di pelli grezze, assorbendo una quota dell'89% in valore. Nonostante un calo, l'Italia rimane il miglior cliente del grezzo francese con acquisti per 145 milioni di euro (-12%).

Alliance France Cuir (AFCuir), la nuova denominazione del Conseil National du Cuir (CNC), è l’organismo che riunisce 21 federazioni che rappresentano l’intera galassia dell'industria della pelle francese (dall’allevamento al prodotto finito), oggi particolarmente impegnato ad affrontare la sfida della

sostenibilità lavorando su progetti chiave che includono la tracciabilità della pelle, il benessere degli animali e la promozione dell’immagine della pelle.

Marc Brunel, managing director di Alliance France Cuir, ci aiuta ad analizzare l’attuale situazione di mercato rispondendo ad alcune domande.

I dati 2023 del settore pelle francese evidenziano cali produttivi importanti in tutti gli ambiti, dalla conceria alla calzatura. Solo la pelletteria ha registrato dati positivi. Questa tendenza è proseguita anche nel 2024?

“La tendenza osservata nel 2023 è proseguita anche nel 2024. Nei primi otto mesi del 2024, la pelletteria ha continuato a registrare buoni risultati, con un aumento del 4,6% del fatturato totale. Altri settori, come la concia e le calzature, hanno invece registrato cali rispettivamente dell'11% e del 2,6%. Questi dati riflettono le sfide strutturali che il settore deve affrontare, in particolare in termini di produzione e competitività internazionale”.

Nei primi otto mesi del 2024, l'Italia è ancora il primo mercato per le pelli grezze francesi, con un aumento del 3%. Cosa indica questo dato?

“L'aumento del 3% delle esportazioni verso l'Italia è dovuto principalmente alla crescente domanda da parte delle concerie italiane di pelli di alta qualità, soprattutto per rifornire il settore del lusso, in cui l'Italia eccelle. La partnership di lunga data tra i fornitori francesi di pelli grezze e le concerie italiane rimane solida, sostenuta da standard rigorosi di tracciabilità e qualità. Anche la vicinanza geografica tra i due Paesi facilita questo commercio. Inoltre, un numero crescente di concerie italiane è stato acquisito da case di lusso francesi”.

A cosa è dovuto il calo del patrimonio zootecnico francese che si traduce in una diminuzione delle pelli grezze disponibili sul mercato?

“Il calo dei capi di bestiame allevati in Francia è dovuto a diversi fattori. La riduzione della redditività, unita all'aumento dei costi operativi, ha portato a una mancanza di successione nelle aziende agricole. Questo settore soffre anche di una scarsa attrattiva, con un numero minore di persone che scelgono di lavorare in agricoltura”.

Nel corso del tempo il numero delle concerie francesi è sceso progressivamente. Quali sono oggi i problemi principali del settore?

“La riduzione del numero di concerie in Francia è avvenuta principalmente negli anni 70 e 80 e il loro numero è rimasto relativamente stabile negli ultimi anni. Come altri Paesi europei, le concerie francesi devono affrontare molteplici sfide. Tra i problemi principali vi sono la pressione della competitività internazionale, che incide sui costi di produzione, e le normative ambientali sempre più severe, che fanno lievitare i costi operativi. In Francia, questi standard sono ancora più esigenti di quelli dell'Unione Europea, rendendo più complessa la creazione di

nuove concerie. A differenza dell'Italia, la Francia non ha distretti produttivi conciari ben definiti - a parte Graulhet - come Santa Croce o Arzignano”.

La pelle è spesso sotto attacco da parte di organizzazioni animaliste e non solo. Quanto pesa questa cattiva pubblicità sulle scelte di designers e consumatori finali?

“Le critiche alla pelle, in particolare da parte delle organizzazioni animaliste, hanno avuto un impatto sull'immagine del settore, soprattutto tra le giovani generazioni. Questo spinge alcuni designer a considerare soluzioni alternative per soddisfare le aspettative di questa nicchia di consumatori. Tuttavia, l'industria della pelle sta rispondendo mettendo in evidenza i forti argomenti a favore della durata e della riparabilità della pelle - qualità che soddisfano gli obiettivi ambientali - e sottolineando che la pelle è un sottoprodotto dell'industria alimentare. Senza l'industria conciaria, ad esempio in Francia, ogni anno dovrebbero essere smaltite oltre 160.000 tonnellate di pelli grezze, pari a più di venti volte il peso della Torre Eiffel! Inoltre, le iniziative di tracciabilità e benessere degli animali presentate al Sustainable Leather Forum contribuiscono a rassicurare designer e consumatori sull'approvvigionamento etico di questo materiale”.

L’applicazione del Regolamento europeo anti-Deforestazione (che è stata rinviata di un anno) sta creando molte preoccupazioni alle concerie italiane. Qual è la posizione francese al riguardo?

“Alliance France Cuir sostiene pienamente le iniziative europee per combattere la deforestazione. Il Regolamento anti-Deforestazione è un passo fondamentale per garantire catene di approvvigionamento responsabili. Tuttavia, il settore della pelle francese sottolinea che gli animali sono allevati

esclusivamente per la loro carne e il loro latte, non per le loro pelli, che sono classificate come sottoprodotti dell'industria agroalimentare. Pertanto, l'impatto ambientale dell'allevamento deve essere contestualizzato, in quanto la trasformazione delle pelli in cuoio è una forma di upcycling. Inoltre, il settore monitora attentamente l'attuazione del regolamento per garantire chiarezza e adeguatezza alle PMI. L'UE non è la regione più colpita dalla deforestazione, che interessa principalmente aree tropicali come l'Amazzonia, l'Africa subsahariana e il Sud-est asiatico. Ciononostante, l'UE continua a rafforzare il suo impegno globale contro la deforestazione attraverso regolamenti sulla catena di approvvigionamento e iniziative di riforestazione”.

Qual è la mission principale di Alliance France Cuir?

A quali progetti lavorate?

“La missione principale di Alliance France Cuir è quella di unire e rappresentare tutti gli attori dell'industria della pelle francese, dall'allevamento alla vendita del prodotto finito. A settembre abbiamo organizzato la sesta edizione del Forum della Pelle Sostenibile, un summit di CSR essenziale per tutti i professionisti del settore, che ha attirato oltre 400 partecipanti. Siamo impegnati a promuovere un modello di eccellenza sostenibile basato su pratiche responsabili dal punto di vista ambientale e sociale. I progetti chiave includono la tracciabilità della pelle, il benessere degli animali e la promozione della pelle - del materiale e delle sue professioni - presso le giovani generazioni attraverso numerose campagne di sensibilizzazione che utilizzano una comunicazione digitale piuttosto dirompente (riuc.fr, reparersoncuir.fr, lecuirenvrai.fr, cuirgenius.fr...). Sosteniamo inoltre progetti innovativi per rafforzare la resilienza del settore, come l'investimento in giovani aziende promettenti attraverso il fondo Cuir Invest”.

KLF: BIO-BASED PRODUCTS FOR SUSTAINABLE TANNING

The company has developed chemical auxiliaries that reduce the environmental footprint of leather

KLF TECNOKIMICA, which has always focused on reducing its environmental impact, has developed auxiliaries with high carbon content from renewable sources. To demonstrate the biobased nature of these products, in-depth analyses were conducted on Carbon 14 (14C), an isotope present in renewable sources but almost absent in fossil sources, allowing biological carbon to be distinguished from mineral carbon. Using this technology, it is possible to obtain leathers with more than 70 percent bio content. “We have chosen vegetable and animal proteins recovered from industrial wastes, as well as renewable raw materials for the formulation of oils, fatliquors and copolymers,” explain from KLF. The “Parolit Bio” range includes acrylic copolymers with more than 40 percent bio-based carbon, such as the new “Parolit Bio LT,” which combines sustainability and high technical performance.

The goal is to ensure that sustainability is not just a slogan, but a measurable and real value, avoiding the risk of “greenwashing.”

“Our BIO retanning oils comply with MRSL regulations, ensuring safety and quality. The range is completed with biodegradable oils, obtained from selected natural raw materials, sulfonates and renewable oil derivatives, for an increasingly environmentally friendly tanning,” they conclude from the Tuscan company.

KLF: PRODOTTI BIO-BASED PER UNA CONCIA SOSTENIBILE

L’azienda ha sviluppato ausiliari chimici che riducono l’impronta ambientale della pelle

KLF TECNOKIMICA, da sempre attenta a ridurre l’impatto ambientale, ha sviluppato ausiliari con alto contenuto di carbonio proveniente da fonti rinnovabili. Per dimostrare la natura bio-based di questi prodotti, sono state condotte analisi approfondite sul Carbonio 14 (14C), isotopo presente nelle fonti rinnovabili, ma quasi assente in quelle fossili, consentendo di distinguere il carbonio biologico da quello minerale. Grazie a questa tecnologia, è possibile ottenere pellami con oltre il 70% di contenuto bio.

“Abbiamo scelto proteine vegetali e animali recuperate da scarti industriali, oltre a materie prime rinnovabili per la formulazione di oli, ingrassi e copolimeri” spiegano da KLF. La gamma “Parolit Bio” comprende copolimeri acrilici con oltre il 40% di carbonio bio-based, come il nuovo “Parolit Bio LT”, che unisce sostenibilità e alte prestazioni tecniche. L’obiettivo è garantire che la sostenibilità non sia solo uno slogan, ma un valore misurabile e reale, evitando il rischio di “greenwashing”.

“I nostri riconcianti BIO rispettano le normative MRSL, assicurando sicurezza e qualità. La gamma si completa con oli bio biodegradabili, ottenuti da materie prime naturali selezionate, solfonati e derivati di oli rinnovabili, per una concia sempre più ecocompatibile” concludono dall’azienda toscana.

PAOLO BERTELLI AND RICCARDO GIROLAMI OF KLF TECNOKIMICA LAB

STAHL DIVESTS WET-END CHEMICALS BUSINESS

The new society will be headed by Syntagma Capital

Last November 18, Stahl, global leader in speciality coatings for flexible materials, announced the divestment of its wetend leather chemicals business to an affiliate of Belgian investment firm Syntagma Capital. “In recent years, Stahl has adopted a focused strategy toward high-quality coatings, positioning itself as a market leader in the flexible materials industry,” explains Maarten Heijbroek, CEO of Stahl. “The divestment of our wet-end chemicals business completes this transformation.”

The transfer of ownership of the wet-end leather chemicals business, Stahl explain, affects 428 employees and includes the entire wet-end product portfolio, along with production facilities located in Italy (headquarters) and India.

On the other hand “Leather finishing is Stahl’s proud heritage and remains core to Stahl’s growth strategy”.

The Stahl Leather Finishing business will be led by Andrea Ceretta, appointed Stahl Group Director Leather Finishing, who has been working in the global leather industry for over 20 years.

Xavier Rafols, CEO of the company acquiring the wet-end division from Stahl, comments, “Our newly independent company combines over a century of expertise with the dynamism of a start-up. We’re building our business on the core values of integrity, excellence, agility and courage. Through innovation, sustainability and expertise, we will deliver solutions that help our clients face today’s challenges

and tomorrow’s opportunities. In this way, we are not simply a solutions provider but an end-to-end partner nurturing bonds that last. We look forward to continued collaboration with stakeholders across the value chain to drive progress in the leather industry.”

The proposed transaction, which is subject to customary closing conditions, including the information and consultation of works councils and other regulatory approvals, is expected to be completed in the first half of 2025.

STAHL CEDE IL BUSINESS

DEI CHIMICI PER LA FASE UMIDA

La nuova società farà capo a Syntagma Capital

Lo scorso 18 novembre Stahl, leader globale nei rivestimenti per materiali flessibili, ha annunciato la cessione delle sue attività relative ai prodotti chimici per pelli wet-end ad un’affiliata della società di investimenti belga Syntagma Capital. “Negli ultimi anni, Stahl ha adottato una strategia mirata verso i rivestimenti di alta qualità, posizionandosi come leader di mercato nel settore dei materiali flessibili - spiega Maarten Heijbroek, CEO di Stahl -. “La cessione delle nostre attività di prodotti chimici per wet-end completa questa trasformazione”.

Il passaggio di proprietà del business di prodotti chimici per pelli wet-end, spiegano da Stahl, riguarda 428 dipendenti e include l'intero portafoglio di prodotti wetend, insieme agli impianti produttivi situati in Italia (sede centrale) e in India.

D’altro canto, “la rifinizione della pelle è un'orgogliosa eredità di Stahl e rimane al centro della strategia di crescita”. L'attività di Stahl Leather Finishing sarà guidata da Andrea Ceretta, nominato Stahl Group Director Leather Finishing, che lavora da oltre 20 anni nell'industria globale della pelle.

Xavier Rafols, CEO della società che acquisisce la divisione wet-end, commenta: “La nuova azienda combina oltre un secolo di esperienza con l’energia e l’innovazione di una start-up. Fondata su valori come integrità, eccellenza, agilità e coraggio, siamo determinati a offrire soluzioni innovative e sostenibili che permettano ai nostri clienti di affrontare le sfide attuali e cogliere le opportunità future. Il nostro obiettivo è essere più di semplici fornitori: vogliamo essere partner di fiducia, creando relazioni durature lungo tutta la catena del valore. Siamo entusiasti di continuare a collaborare con tutti gli stakeholder per promuovere l'innovazione e la sostenibilità nell'industria della pelle”.

La transazione proposta, che è soggetta alle consuete condizioni di chiusura, tra cui l'informazione e la consultazione dei comitati aziendali e altre approvazioni normative, dovrebbe essere completata nella prima metà del 2025.

GRUPPO MASTROTTO ACQUIRES PORTUGUESE

COINDU

An operation aimed at strengthening the offer of solutions for the automotive sector

Gruppo Mastrotto announces that it has acquired a majority stake in the Portuguese company CoinduComponentes Para A Indústria Automóvel, S.A, a leader in the design and production of high quality leather and textile automotive interiors.

For the leading Italian leather group, the press release explains, the deal represents an important step towards vertical integration, increasing its automotive offering and further consolidating its competitive position in the global market. “Both companies aim to expand their presence in the luxury segments, leveraging their joint know-how to meet the highest standards of premium customers in their respective sectors.”

The Gomes family will retain a minority stake in Coindu and the current management will continue to play a strategic role in the company after the transaction. Antonio Candido, CEO of Coindu, will remain in office with specific operational delegations, reporting directly to the shareholders.

“This strategic agreement is in line with our growth plans, strengthening our downstream integration and allowing us to capture synergies in terms of both revenues and cost structure,” said Chiara Mastrotto, President of Gruppo Mastrotto. “By combining our competencies with those of

Coindu, we will strengthen our value proposition by offering increasingly advanced solutions for the automotive sector.”

Antonio Candido, Managing Director of Coindu, added: “Thanks to the synergies derived from this transaction, we will be able to offer an integrated service to our customers and respond even more effectively to market needs by improving our production capabilities and technical know-how. Coindu will retain its brand, its innovative production strategy and its independence in the market.”

GRUPPO MASTROTTO ACQUISISCE

LA PORTOGHESE COINDU

Un’operazione che mira a rafforzare l’offerta di soluzioni

per il settore automotive

Gruppo Mastrotto annuncia di aver acquisito la quota di maggioranza dell’azienda portoghese Coindu - Componentes Para A Indústria Automóvel, S.A, leader nella progettazione e produzione di interni automobilistici di alta qualità in pelle e tessuto.

Per il gruppo conciario italiano leader nella produzione di pelli, si spiega nel comunicato stampa, l'operazione rappresenta un importante passo avanti verso l'integrazione verticale, aumentando la sua offerta per il settore automotive e consolidando ulteriormente la sua posizione competitiva nel mercato globale. “Entrambe le realtà mirano a espandere la propria presenza nei segmenti luxury, sfruttando il know-how congiunto per rispondere ai più elevati standard dei clienti premium nei rispettivi settori”.

La famiglia Gomes manterrà una partecipazione di minoranza in Coindu e l'attuale management continuerà a svolgere un ruolo strategico nell'azienda dopo la transazione. Antonio Candido, Amministratore Delegato di Coindu, rimarrà in carica con specifiche deleghe operative, rispondendo direttamente agli azionisti.

“Questo accordo strategico è in linea con i nostri piani di crescita, rafforzando la nostra integrazione a valle e consentendoci di cogliere sinergie sia in termini di ricavi che di struttura dei costi – ha dichiarato Chiara Mastrotto, Presidente di Gruppo Mastrotto -. Unendo le competenze con quelle di Coindu, potenzieremo la nostra proposta di valore offrendo soluzioni sempre più avanzate per il settore automobilistico”.

Antonio Candido, Amministratore Delegato di Coindu, ha aggiunto: “Grazie alle sinergie derivate da questa operazione, saremo in grado di offrire un servizio integrato ai nostri clienti e di rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze del mercato, migliorando le nostre capacità produttive e il nostro know-how tecnico. Coindu manterrà il proprio marchio, la sua strategia produttiva innovativa e la sua indipendenza sul mercato."

THE AFFINITY OF DYES: THE ART OF FGL'S 'RAINBOW INTELLIGENCE' TECHNICIANS

A entire department dedicated to developing cutting-edge color solutions for the most diverse types of leathers

Achieving the perfect color is a balance of science and creativity: a path made of compositions, calculations and harmony. Every desired shade can be achieved through an infinite number of different blends, but true excellence lies in the ability to choose the most closely related dyes, finding the balance that maximizes their performance. The technicians in FGL International's RAINBOW INTELLIGENCE department possess this unique expertise, knowing how to develop cutting-edge color solutions for the most diverse types of leathers, in both the wet and finishing phases. Every detail is studied to optimize the technical means, guaranteeing the highest quality results and effectively adapting to the specific needs of the tanning industry. Twice a year, the department produces exclusive Trend Books, indispensable tools that guide companies in the industry in choosing the most current and innovative colors and finishes, anticipating market trends. The Tuscan chemical tanning company invites you to contact the RAINBOW INTELLIGENCE department to create unique and high-performance solutions together: info@fglinternational.com +39_0571_478851

L’AFFINITÀ DEI COLORANTI: L’ARTE DEI TECNICI ‘RAINBOW INTELLIGENCE’ DI FGL

Un intero reparto dedicato allo sviluppo di soluzioni cromatiche all’avanguardia per i più diversi tipi di pellami

Raggiungere il colore perfetto è un equilibrio di scienza e creatività: un percorso fatto di composizioni, calcoli e armonia. Ogni sfumatura desiderata può essere ottenuta grazie a un’infinità di miscelazioni diverse, ma la vera eccellenza risiede nella capacità di scegliere i coloranti più affini tra loro, trovando il bilanciamento che ne massimizza le performance. I tecnici del dipartimento RAINBOW INTELLIGENCE di FGL International possiedono questa competenza unica, sapendo sviluppare soluzioni cromatiche all’avanguardia per i più diversi tipi di pellami, sia nelle fasi

di botte che in quelle di rifinizione. Ogni dettaglio è studiato per ottimizzare i mezzi tecnici, garantendo risultati di altissima qualità e adattandosi con efficacia alle esigenze specifiche dell’industria conciaria. Due volte l’anno, il dipartimento realizza esclusivi Trend Book, strumenti indispensabili che guidano le aziende del settore nella scelta dei colori e delle finiture più attuali e innovative, anticipando le tendenze del mercato. L’azienda chimico conciaria toscana invita a contattare il dipartimento RAINBOW INTELLIGENCE per creare insieme soluzioni uniche e performanti: info@fglinternational.com +39_0571_478851

THE 50TH SIMAC TANNING TECH WAS A RECORD-BREAKING EVENT

More than 9,000 attendees at the landmark event for machinery and technology for the footwear, leather goods and tanning industries. The sector, however, remains in contraction.

A record 50th edition for SIMAC Tanning Tech, the leading international event dedicated to machinery and technology for the footwear, leather and tanning industries. From Sept. 17 to 19, more than 9,000 visitors were registered in the 15,000 square meters of exhibition space at Fiera Milano

Rho, confirming how well the event has been able to turn the spotlight on the excellence of Made in Italy. Excellence also recognized internationally, as demonstrated by the 44% foreign attendance and 26% of exhibitors (out of 316) from outside Italy, from more than 20 countries. Despite the show’s record numbers, the sector suffered an overall export contraction (-11.55%) in the first half of 2024. The data show in the tannery machinery sector a +6.77%, only apparently positive as it is to be attributed to foreign orders placed in 2023. Significantly, more than 75% of sales in the six-month period were concentrated in only 10 countries, which shows that, with a few exceptions, the tannery machinery sector is in trouble, just like the other sectors of the supply chain. Less in crisis is the spare parts sector, where there was a smaller decline in exports (- 5.52%) to all destinations.

“Despite the general contraction of exports in the first six months of the year, we remain confident about the future of our sector”, comments Assomac President Maria Vittoria Brustia. “The leather processing machinery sector has recorded some encouraging signs that show that the quality of

MARIA VITTORIA BRUSTIA, PRESIDENTE ASSOMAC

Despite the show’s record numbers, the sector suffered an overall export contraction (-11.55%) in the first half of 2024.

our technologies is still recognized and appreciated in international markets. We look to 2025 with optimism, focusing on the ability of our companies to innovate and adapt to global challenges. However, it is essential that the Italian government actively support us in promoting and protecting Made in Italy, especially in an increasingly competitive international context.

There is a need for additional support for the internationalization of our companies to ensure that our sector can continue to represent excellence in the world.”

This edition of SIMAC Tanning Tech was also an opportunity to recall the half-century history of the event, which has evolved from a national trade show to a global platform for the footwear and leather processing industry. The first edition was held in 1973 in Milan, marking a significant change: for the first time the machines and technologies of the industry became the absolute protagonists.

When is the next 51st edition of Simac Tanning Tech? September 23-25, 2025.

IL 50° SIMAC TANNING TECH

È STATO DA RECORD

Oltre 9.000 accessi all’evento di riferimento per il settore delle macchine e tecnologie per le industrie calzaturiera, pellettiera e conciaria. Il settore, però, rimane in contrazione.

Una 50esima edizione da record per SIMAC Tanning Tech, il principale evento internazionale dedicato alle macchine e tecnologie per le industrie calzaturiera, pellettiera e conciaria. Dal 17 al 19 settembre, sono stati registrati oltre 9.000 accessi nei 15.000 metri quadrati di esposizione di Fiera Milano Rho, a conferma di quanto l’evento abbia saputo accendere i riflettori sull’eccellenza del made in Italy. Eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale, come dimostrano il 44% di presenze estere e il 26% di espositori (su 316) da fuori Italia, provenienti da oltre 20 Paesi. Nonostante i numeri da record della manifestazione, il settore ha subito una contrazione complessiva delle esportazioni (-11,55%) nel primo semestre del 2024. I dati mostrano nel comparto delle macchine per conceria un + 6,77%, solo apparentemente positivo in quanto da imputare alle commesse estere effettuate nel 2023. È significativo che oltre il 75% delle vendite del semestre sia stato concentrato in soli 10 Paesi, il che dimostra come, a parte alcune eccezioni, il settore delle macchine per concerie sia in difficoltà, esattamente come gli altri comparti della filiera. Meno in crisi il settore dei ricambi, dove si registra un calo più contenuto dell’export (- 5,52%) verso tutte le destinazioni.

“Nonostante la contrazione generale delle esportazioni nei primi sei mesi dell’anno, rimaniamo fiduciosi per il futu-

ro del nostro settore”, commenta la Presidente Assomac, Maria Vittoria Brustia. “Il comparto delle macchine per la lavorazione della pelle ha registrato alcuni segnali incoraggianti che dimostrano come la qualità delle nostre tecnologie sia ancora riconosciuta e apprezzata sui mercati internazionali. Guardiamo al 2025 con ottimismo, puntando sulla capacità delle nostre aziende di innovare e adattarsi alle sfide globali. Tuttavia, è fondamentale che il Governo italiano ci supporti attivamente nella promozione e tutela del Made in Italy, soprattutto in un contesto internazionale sempre più competitivo. C’è bisogno di un sostegno aggiuntivo all’internazionalizzazione delle nostre imprese, per garantire che il nostro settore possa continuare a rappresentare un’eccellenza nel mondo”.

Questa edizione di SIMAC Tanning Tech è stata anche occasione per ricordare il mezzo secolo di storia della manifestazione che si è evoluta da una fiera nazionale a una piattaforma globale per l’industria calzaturiera e della lavorazione delle pelli. La prima edizione si tenne nel 1973 a Milano, segnando un cambiamento significativo: per la prima volta le macchine e le tecnologie del settore diventavano protagoniste assolute.

Quando sarà il prossimo appuntamento con la 51esima edizione di Simac Tanning Tech? Dal 23 al 25 settembre 2025.

BERGI PRESENTS THE NEW SIGMA BUFFING MACHINE

A powerful machine, ideal for the automotive and upholstery sectors

A powerful machine, ideal for the automotive and upholstery sectors The new SIGMA buffing machine presented by Bergi at Simac Tanning Tech is an ideal machine for processing large hides for automotive and upholstery, designed to meet the most advanced production requirements while raising the quality level of the sector. “The name Sigma, inspired by the mathematical symbol of the summation, reflects the idea of uniting in a single machine all the innovations and improvements resulting from our long experience in buffing,” explains marketing manager Leonardo Bergozza. “This approach has allowed us to create a machine that not only incorporates past advances, but also introduces advanced technological solutions to further optimise performance”. Sigma differs from traditional models in a number of technical features that increase its efficiency, precision and ease of use. Equipped with a new chassis, the machine has been upgraded in all its parts. “We improved it all-around by reviewing all the main working groups. One of the most common problems in conventional grinders is vibration, which can affect the quality of work. With an extremely stable structure, Sigma almost completely eliminates this problem, ensuring unparalleled precision in leather processing.”

A machine already ready to conquer the market, as the first prototype was successfully tested at a customer tannery for a whole year.

BERGI PRESENTA LA NUOVA SMERIGLIATRICE SIGMA

Una macchina di grande potenza, ideale per i settori carrozzeria e arredamento

La nuova smerigliatrice a rullo SIGMA presentata da Bergi al Simac Tanning Tech è una macchina ideale per lavorare pelli grandi per carrozzeria e arredamento, progettata per soddisfare le esigenze produttive più avanzate alzando il livello qualitativo del settore. “Il nome Sigma, ispirato al simbolo matematico della sommatoria, riflette l’idea di unire in un unico macchinario tutte le innovazioni e migliorie frutto della nostra lunga esperienza nella smerigliatura” ci spiega Leonardo Bergozza, responsabile marketing. “Questo approccio ci ha consentito di creare una macchina che non solo integra i progressi del passato, ma introduce anche soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare ulteriormente le prestazioni”.

Sigma si distingue dai modelli tradizionali per una serie di caratteristiche tecniche che ne aumentano efficienza, precisione e facilità d’uso. Dotata di un nuovo telaio, la macchina è stata potenziata in tutte le sue parti. “L’abbiamo migliorata a 360° rivedendo tutti i gruppi di lavoro principali. Uno dei problemi più comuni nelle smerigliatrici tradizionali sono le vibrazioni, che possono compromettere la qualità del lavoro. Grazie a una struttura estremamente stabile, Sigma elimina quasi completamente questo problema, garantendo una precisione ineguagliabile nella lavorazione della pelle”.

Una macchina già pronta a conquistare il mercato, visto che il primo prototipo è stato collaudato con successo presso una conceria cliente per un intero anno.

LA NUOVA SMERIGLIATRICE A RULLO SIGMA
LA SIGMA VISTA DI PROFILO
THE NEW ROLLER BUFFING MACHINE SIGMA
SIGMA SEEN IN PROFILE

TODESCO: “IN LEATHER WE TRUST”

The Veneto-based mechano-tanning company reaffirms its faith in the future of the industry and presents the latest innovations introduced to reduce environmental impact and increase the efficiency of the finishing process

A large inscription stood out on the Todesco stand at Simac Tanning Tech 2024: “In leather we trust”, we believe in leather. A sort of political manifesto, a declaration of confidence in the tanning sector that is going through a very difficult economic phase. The meaning of this message is explained to us by Paolo Todesco himself: “What we are experiencing is a tremendous historical moment from so many points of view,”’ explains the CEO of the Veneto-based company. “The sector is in the eye of the storm due to the concomitance of multiple negative factors that have led to a sharp slowdown in production activity. Nevertheless, we firmly believe in the future of leather, and we thought it was only right to declare this out loud”.

On what elements does this confidence rest?

“First of all, it is not only leather that is suffering, synthetic sales have also declined because consumption is falling regardless of the material used. But above all, we believe that leather is a winning product that will soon return to a leading position because it is a valuable, natural, durable and absolutely sustainable material. And also very difficult to replace as so many failed experiments with materials that are only apparently more environmentally friendly than leather have shown”.

As manufacturers of finishing machines, what is your position?

“We believe that our task today is to redouble our efforts to develop innovative technologies to make finishing processes faster, cheaper and more sustainable, always working hand in hand with our customers. Our efforts on the innovation front are aimed at obtaining high quality leather at a fair price, with an ever lower environmental impact”.

What are the latest innovations you have introduced?

“Over the past year, our research activity has focused on developing a series of improvements to our Innover spray booth that have improved both the efficiency and the environmental sustainability of the process. We have worked on innovative concepts to increase productivity while greatly reducing water and colour consumption. All assisted by control systems that reduce machine downtime. We have also paid great attention to the needs of the operator by implementing modifications that facilitate maintenance and cleaning of the cabin - reducing intervention times - and we have created a new redesigned base far away from the guns to eliminate the possibility of leather contamination. Today our spraying booth is even more beautiful: spacious, clean and super efficient. We invite everyone to come and try it out in our in-house laboratory”.

“We believe that leather is a winning product that will soon return to a leading position because it is a valuable, natural, durable and absolutely sustainable material”.

TODESCO: “NOI CREDIAMO NELLA PELLE”

L’azienda meccano-conciaria veneta ribadisce la propria fiducia nel futuro del settore e presenta le ultime innovazioni introdotte per ridurre l’impatto ambientale e aumentare l’efficienza del processo di rifinizione

Una grande scritta campeggiava nello stand Todesco al Simac Tanning Tech 2024: “In leather we trust”, noi crediamo nella pelle. Una sorta di manifesto politico, una dichiarazione di fiducia nei confronti del settore conciario che sta attraversando una fase congiunturale molto difficile. Il significato di questo messaggio ce lo spiega lo stesso Paolo Todesco: “Quello che stiamo vivendo è un momento storico tremendo da tanti punti di vista - spiega

DA SINISTRA: NICOLA GARDIN, PAOLO E GIORGIO TODESCO ALLO STAND DI SIMAC TANNING TECH 2024
FROM LEFT: NICOLA GARDIN, PAOLO AND GIORGIO TODESCO AT THE SIMAC TANNING TECH 2024 STAND
UNO SCORCIO DEL T-LAB, IL LABORATORIO PROVE INTERNO ALL’AZIENDA
A GLIMPSE OF T-LAB, THE IN-HOUSE TESTING LABORATORY

il CEO dell’azienda veneta -. Il settore si trova nell’occhio del ciclone a causa della concomitanza di molteplici fattori negativi che hanno portato ad un forte rallentamento dell’attività produttiva. Ciononostante, noi crediamo fermamente nel futuro della pelle e abbiamo pensato fosse giusto dichiararlo a voce alta”.

Su quali elementi poggia questa fiducia?

“Prima di tutto non è solo la pelle a soffrire, anche le vendite di sintetico hanno subito un calo perché i consumi sono in calo a prescindere dal materiale utilizzato. Ma soprattutto noi crediamo che la pelle sia un prodotto vincente che tornerà presto a ricoprire una posizione di primo piano perché è un materiale di pregio, naturale, durevole e assolutamente sostenibile. E anche molto difficile da sostituire come hanno dimostrato tanti esperimenti falliti di materiali solo apparentemente più ecologici della pelle”.

In qualità di produttori di macchine per rifinizione, qual è la vostra posizione?

“Crediamo che il nostro compito oggi sia quello di moltiplicare gli sforzi per sviluppare tecnologie innovative affinché i processi di rifinizione siano sempre più rapidi, economici e sostenibili, lavorando sempre fianco a fianco con i clienti. Il nostro impegno sul fronte dell’innovazione è mirato ad ottenere una pelle di qualità elevata ad un prezzo corretto, a fronte di un impatto ambientale sempre più basso”.

“Crediamo che la pelle sia un prodotto vincente che tornerà presto a ricoprire una posizione di primo piano perché è un materiale di pregio, naturale, durevole e assolutamente sostenibile”.

Quali sono le ultime innovazioni che avete introdotto?

“Nell’ultimo anno la nostra attività di ricerca si è focalizzata sullo sviluppo di una serie di migliorie della nostra cabina di verniciatura Innover che hanno migliorato sia l’efficienza che la sostenibilità ambientale del processo. Abbiamo lavorato su concetti innovativi per aumentare la produttività e al contempo ridurre moltissimo il consumo di acqua e di colore. Il tutto coadiuvato da sistemi di controllo in grado di ridurre i fermi macchina. Abbiamo anche prestato grande attenzione alle necessità dell’operatore attuando modifiche che facilitano la manutenzione e la pulizia del sistema – riducendo i tempi di intervento - e realizzato un nuovo fondo molto distante dalle pistole per azzerare la possibilità di contaminazione della pelle. Oggi la nostra cabina di spruzzatura è ancora più bella: ampia, pulita e super efficiente. Invitiamo tutti a venire a provarla nel nostro laboratorio interno”.

UNO SCREENSHOT DEL VIDEO DIFFUSO DA PAOLO TODESCO IN OCCASIONE DELLA FIERA
A SCREENSHOT OF THE VIDEO RELEASED BY PAOLO TODESCO DURING THE FAIR

CARTIGLIANO LAUNCHES

THE NEW ‘416 GOLD TOUCH’

An innovative Staking machine that ensures perfect leather in all conditions

The new ‘416 Gold Touch’ is a multi-purpose machine, designed thanks to the decades of experience of Cartigliano's technical-engineering team. Thanks to important technological innovations introduced, the traditional staking machine for softening leathers has evolved enormously and promises to make a considerable leap forward in quality at this stage of work.

“The result is a perfect leather in all conditions. No crust marks and at the same time a brilliantly finished leather.

The 416 Gold Touch is able to guarantee the customer maximum surface, roundness, touch and softness, with total respect for the leather,” explain the mechanical company from Veneto.

Innovative features of the 416 Gold Touch

- Electronic carpet-change management system

- New direct drive transmission - more control

- New belt tensioning system

- High level of operator safety

CARTIGLIANO LANCIA IL NUOVO ‘416 GOLD TOUCH’

Un Palissone innovativo che assicura una pelle perfetta in qualsiasi condizione

Il nuovo “416 Gold Touch” è un macchinario multiuso, progettato grazie alla pluridecennale esperienza del team tecnico-ingegneristico Cartigliano. Grazie alle importanti innovazioni tecnologiche introdotte, il tradizionale Palissone per ammorbidire le pelli si è enormemente evoluto e promette di far fare un salto di qualità notevole a questa fase lavorativa.

“Il risultato è una pelle perfetta in qualsiasi condizione. Nessun segno in crust e allo stesso tempo una pelle rifinita in modo brillante. Il 416 Gold Touch è in grado di garantire al cliente la massima superficie, rotondità, tatto e morbidezza, nel totale rispetto della pelle” spiegano dall’azienda meccanica veneta.

Caratteristiche innovative del 416 Gold Touch

* Sistema elettronico per la gestione cambio tappeti

* Nuova trasmissione a trazione diretta – maggior controllo

* Nuovo sistema di tensionamento dei tappeti

* Alto livello sicurezza operatore

LATEST NEWS FROM NEXUS AUTOMATION

Automatic leather stacker and drum automation

system ready to conquer the market

Nexus Automation has always been involved in the development of industrial automation dedicated to leather processing with the aim of improving the efficiency of the production process. Over the years, the Vicenza-based company has developed a series of innovative products capable of keeping the processing flow under control and automating recurring procedures.

At the Nexus stand at this year's Tanning Tech it was possible to see in action Big Brother BB01, the newly developed automatic leather stacker that was presented in video form in 2023. Perfected and tested in the tannery over the past year, Big Brother is ready to conquer the market:

“It works perfectly even with very shiny and slippery leathers, it can operate even in small spaces and without operator intervention” explained the company.

Nexus also had another novelty in store for customers:

“At the trade fair, we presented the latest version of the drums platform automation system, which is compatible with the requirements dictated by LWG certification”. At Nexus, the fully automatic system for controlling the drums is called Drumtec and allows remote monitoring.

LE

ULTIME NOVITÀ

DI NEXUS AUTOMATION

Pronti a conquistare il mercato l’impilatore pelli automatico e il sistema di automazione dei bottali

Nexus Automation è da sempre impegnata nello sviluppo di automazioni industriali dedicate alla lavorazione della pelle con l’obiettivo di migliorare l’efficienza del processo produttivo. Negli anni l’azienda vicentina ha sviluppato una serie di prodotti innovativi in grado di tenere sotto controllo il flusso delle lavorazioni ed automatizzare le procedure ricorrenti.

Allo stand Nexus al Tanning Tech di quest’anno è stato possibile vedere in azione Big Brother BB01, l’impilatore pelli automatico di nuova concezione tecnologica che nel 2023 era stato presentato sotto forma di video. Perfezionato e collaudato in conceria nel corso dell’ultimo anno, Big Brother è pronto a conquistare il mercato: “Funziona perfettamente anche in caso di pelli molto lucide e scivolose, riesce a operare anche in spazi piccoli e senza l’intervento dell’operatore” spiegano dall’azienda.

Nexus ha riservato ai clienti anche un’altra novità: “In fiera abbiamo presentato l’ultima versione del sistema di automazione Pensilina Botti, compatibile con le richieste dettate dalla certificazione LWG”. In casa Nexus il sistema completamente automatico per il controllo dei bottali si chiama Drumtec e consente il monitoraggio anche da remoto.

GEMATA: GREAT VERSATILITY WITH MULTI GREENFINISH

Innovation and sustainability underpin the innovative finishing line that combines two different technologies for the ennobling of large leathers

The challenges of the 21st century for the tanning industry are increasingly ambitious: constant technological innovation, significant reduction of environmental impact and maintenance of high quality standards have become key requirements. The growing awareness of the importance of sustainable development has triggered a real industrial transformation, led by companies capable of combining progress and respect for the planet. Prominent among these is Gemata, a world leader in the design of plants for leather finishing and regenerated leather, which for many years has been committed to pursuing a sustainability-oriented vision, summed up in its motto: “Less waste, more nature.”

MULTI GREENFINISH, the company's recent innovation, is an innovative finishing line that, in addition to release paper, uses embossing cylinders to process hides up to 2,500 mm wide and make coarser grains than classic false grain leathers. This solution, the result of Gemata's consolidated experience with more than 50 GREENFINISH plants installed worldwide, combines versatility, efficiency and sustainability, redefining the standards of tannery finishing.

MULTI GREENFINISH is in fact a versatile plant that uses two technologies to meet different finishing needs. On the one hand, it uses release paper for the finishing of ovine skins and mezzine hides destined for leather goods and footwear, creating satin, nubuck or fine-grained surfaces; on the other hand, it employs chromium-plated steel embossing cylinders protected by a thin plastic film to produce coarser grains, such as saffiano and dollar. This innovative solution enables the finishing of large hides, such as those of whole calves. With both configurations, a uniform, high-quality finish is achieved, free of surface defects, preserving the natural softness of the leather.

An additional advantage offered by the system is the footing gain, which can range from 1.5 to 2.5 percent more than with conventional finishing. This improvement occurs due to the firm adhesion of the leather to the release paper or protective film during low-temperature drying, preventing shrinkage.

Like the GREENFINISH line, MULTI GREENFINISH also features low environmental impact and low energy consumption, as it does not use sprays but only roller machines, and the spent film becomes a recyclable resource. Because of its versatility, this line can be used not only for leather finishing, but also for the finishing of regenerated leather and other synthetic roll goods that are increasingly in demand in the market, helping to promote a circular economy and reduce resource waste.

GEMATA: GRANDE VERSATILITÀ CON MULTI GREENFINISH

Innovazione e sostenibilità sono alla base dell’innovativa linea di rifinizione che combina due diverse tecnologie per la nobilitazione di pelli di grandi dimensioni

Le sfide del 21° secolo per il settore conciario sono sempre più ambiziose: l'innovazione tecnologica costante, la significativa riduzione dell'impatto ambientale e il mantenimento di elevati standard qualitativi sono diventati requisiti fondamentali. La crescente consapevolezza dell’importanza di uno sviluppo sostenibile ha innescato una vera e propria trasformazione industriale, guidata da aziende capaci di coniugare progresso e rispetto per il pianeta. Tra queste si distingue Gemata, leader mondiale nella progettazione di impianti per la rifinizione delle pelli e del cuoio rigenerato, che da molti anni è impegnata nel perseguire una visione orientata alla sostenibilità, riassunta nel suo motto: “Meno sprechi, più natura”.

MULTI GREENFINISH, recente novità dell’azienda, è un’innovativa linea di rifinizione che oltre alla carta release utilizza cilindri goffratori per lavorare pelli fino a 2500 mm di larghezza e realizzare grane più grosse rispetto ai classici finti fiori. Questa soluzione, frutto dell’esperienza consolidata di Gemata con oltre 50 impianti GREENFINISH installati in

tutto il mondo, combina polivalenza, efficienza e sostenibilità, ridefinendo gli standard della rifinizione conciaria.

MULTI GREENFINISH è infatti un impianto versatile, che sfrutta due tecnologie per rispondere a diverse esigenze di rifinizione. Da un lato, utilizza la carta release per la nobilitazione delle pelli ovocaprine e mezzine destinate a pelletteria e calzatura creando superfici satinate, nabuk o con grane fini, dall’altro impiega cilindri goffratori in acciaio cromato, protetti da un sottile film plastico per realizzare grane più grosse, come saffiano e dollaro. Questa innovativa soluzione consente la nobilitazione di pelli di grandi dimensioni, come quelle di vitelli interi. Con entrambe le configurazioni si ottiene una rifinizione uniforme e di alta qualità, priva di difetti superficiali, che preserva la naturale morbidezza della pelle.

Un ulteriore vantaggio offerto dal sistema è il guadagno di piedaggio, che può variare dall’1,5% al 2,5% in più rispetto alla rifinizione tradizionale. Questo miglioramento avviene grazie alla salda adesione della pelle alla carta release o al film protettivo durante l'asciugatura a bassa temperatura, evitando il restringimento.

Come la linea GREENFINISH, anche MULTI GREENFINISH è caratterizzata da un basso impatto ambientale e da bassi consumi energetici, poiché non utilizza spruzzi ma solo macchine a rullo e il film esausto diventa una risorsa riciclabile. Grazie alla sua versatilità, questa linea può essere utilizzata non solo per la rifinizione delle pelli, ma anche per la rifinizione di cuoio rigenerato e di altri prodotti sintetici in rotolo sempre più richiesti dal mercato, contribuendo a promuovere un'economia circolare e a ridurre lo spreco di risorse.

BAUCE, THE LATEST NEWS FROM RMVT SETTING-OUT MACHINE

New electric motors provide 30% energy savings

The new RMVT electro-hydraulic combined sammying and setting-out machine is the result of the fusion of the RM brand's experience in the traditional machine sector and Bauce's experience in the continuous machine sector.

All motors are electric: in particular, the motors of the felt pressing cylinders and the rubber cylinder, the blade cylinder and the closing-opening of the machine are controlled by inverters. All this guarantees low energy consumption, with an estimated saving of around 30% compared to a conventional machine.

The version presented at the exhibition in Milan last September is the largest at 3.4 metres, ideal for processing upholstery or full-thickness hides, and is distinguished by its double felt that guarantees superior leather drying. The RMVT is also equipped with self-aligning: when changing articles or after a long working cycle, simply use the touch screen to adjust the machine without having to put your hands inside it.

BAUCE, LE ULTIME NOVITÀ DELLA MESSA A VENTO RMVT

I nuovi motori elettrici garantiscono un risparmio di energia del 30%

La nuova messa a vento tradizionale elettro-idraulica RMVT nasce dalla fusione tra esperienza del brand RM nel settore delle macchine tradizionali e l’esperienza di Bauce nel settore delle macchine in continuo.

Tutti i motori sono elettrici: in particolare, i motori dei cilindri pressanti in feltro e del cilindro gommato, del cilindro a lame e della chiusura-apertura della macchina e sono comandati da inverter. Tutto ciò garantisce un basso consumo di energia, con un risparmio stimato attorno al 30% rispetto ad una macchina tradizionale. La versione presentata in fiera a Milano lo scorso settembre è quella più grande di 3,4 metri, ideale per lavorare pelli per arredamento o a pieno spessore e si distingue per il doppio feltro in grado di garantire un’asciugatura delle pelli superiore.

La RMVT è anche dotata di auto-allineamento: per il cambio articolo o dopo un lungo ciclo di lavoro, è sufficiente intervenire da touch screen per regolare la macchina senza dover inserire le mani al suo interno.

SELIN PROJECTS, THE NEW LEATHERTRONIC® SERIES DOUBLES

Along with universal measuring machine, unveiled new system for measuring leathers already laminated to release paper

Selin Projects has enriched the LEATHERTRONIC® series of products based on its new Patent Pending LT-OPT technology with two noteworthy new products exhibited at the Milan fair: LT-ONE, a single machine capable of measuring hides at any stage of processing, wet blue, crust or finished, first shown at last year's Simac, is this year presented in a version that can also measure two or more hides side by side. The LT-ONE's peculiarity lies in its ability to detect with great accuracy the surface of any type of leather on a continuous conveyor belt that allows its easy and perfect spreading.

LT-BAR RFL, a measuring system designed for release paper finishing lines. Taking advantage of the ability to distinguish leather from what is not leather, the system enables accurate and continuous detection of the surface of hides already laminated to release paper before they are detached from it on finishing lines. Also fundamental is the aspect related to the collection and analysis of production data: of each batch of hides, a series of important data are in fact acquired, visualized and made available in real time for cost control and optimization of the finishing plant. With the LEATHERTRONIC® series, Selin Projects continues the challenge of surveying the surface of hides in processing contexts where it was not considered possible.

SELIN PROJECTS, LA NUOVA SERIE LEATHERTRONIC® RADDOPPIA

Insieme alla misuratrice universale, presentato il nuovo sistema per misurare le pelli già accoppiate alla carta release

Selin Projects ha arricchito la serie di prodotti LEATHERTRONIC® basati sulla sua nuova tecnologia Patent Pending LT-OPT con due novità degne di nota esibite in fiera a Milano: LT-ONE, un'unica macchina in grado di misurare la pelle in ogni stadio di lavorazione, wetblue, crust o finita, mostrata per la prima volta al Simac dello scorso anno, è quest’anno presentata nella versione in grado di misurare anche due o più pelli affiancate. La peculiarità di LT-ONE sta nella capacità di rilevare con grande precisione la superficie di ogni tipo di pelle su un tappeto trasportatore continuo che ne permette una facile e perfetta distensione. LT-BAR RFL, un sistema di misurazione progettato per linee di rifinizione a carta release. Sfruttando la capacità di distinguere la pelle da ciò che non è pelle, il sistema permette il rilevamento accurato e in continuo della superficie delle pelli già accoppiate alla carta release prima del loro distacco dalla stessa sulle linee di rifinizione. Fondamentale è anche l’aspetto relativo alla raccolta e analisi dei dati di produzione: di ciascuna partita di pelli vengono infatti acquisiti, visualizzati e resi disponibili in tempo reale una serie di importanti dati per il controllo dei costi e l’ottimizzazione dell’impianto di rifinizione.

Con la serie LEATHERTRONIC® Selin Projects continua la sfida di rilevare la superficie delle pelli in contesti di lavorazione in cui non era ritenuto possibile.

THE NEW PRINTER INTERFACE OF THE UNIVERSAL MEASURING MACHINE

ITALPROGETTI LAUNCHES THE SUSTAINABLE ‘INJECTION DRUM’

An innovation that promises significant savings in water and chemicals

At Simac Tanning Tech 2024, Italprogetti presented a noteworthy innovation in terms of sustainability. It is a prototype drum (polyethylene outside and stainless steel inside) for retanning and dyeing with short baths called ‘Injection Drum’. Thanks to a patented injection system, according to the company, the retanning and dyeing process with this special drum requires very little water (saving up to 85%) and also less chemicals (till 50%). The basic idea is to make better use of water vapour in wet processes, while the ultimate goal is to bring tanning waste to zero. Italprogetti has been operating for more than thirty years in the tanning industrial district of Santa Croce sull'Arno. The company's range of tannery machinery includes drum units and plants for leather production and machinery and plants for the treatment of wastewater, sludge and gases resulting from the leather tanning process.

ITALPROGETTI LANCIA ‘INJECTION DRUM’, IL BOTTALE SOSTENIBILE

Un’innovazione che promette un importante risparmio di acqua e prodotti chimici

Al Simac Tanning Tech 2024 Italprogetti ha presentato un’innovazione degna di nota sotto il profilo della sostenibilità. Si tratta di un prototipo di bottale (in polietilene fuori e acciaio inox dentro) per riconcia e tintura con bagni corti denominato “Injection Drum”. Grazie ad un sistema di iniezione brevettato, secondo quanto dichiarato dall’azienda il processo di riconcia e tintura con questo bottale speciale richiede pochissima acqua (con un risparmio fino all’85%) e anche un minor quantitativo di prodotti chimici (fino al 50% in meno). L’idea di base è quella di sfruttare meglio il vapore acqueo nei processi a umido, mentre l’obiettivo finale è quello di portare gli scarichi conciari a zero. Italprogetti è un’azienda operante da più di trent’anni

nel distretto industriale conciario di Santa Croce sull'Arno. La gamma di macchine per conceria comprende bottali ed impianti per la produzione della pelle e macchinari ed impianti per il trattamento delle acque reflue, dei fanghi e dei gas risultanti dal processo di concia delle pelli.

PIROVANO, THE TOP IN AUTOMATIC DOSING SYSTEMS

Repeatability of results, accuracy and precision are guaranteed by the CONCENTRIC® dosing head

Pirovano specialises in the design, construction and installation of dosing systems for fluid products (from liquids to pastes). “We work in the most diverse sectors, always united by the need to guarantee extreme accuracy and precision in the mixing of the various fluid components required for recipe formulation,” explains Luis Ramirez Lenci, sales manager

of the company based in Cerro Maggiore (Milan).

“We have installed more than 300 plants worldwide: we are talking about systems for high-precision dosing of pigmented pastes, dyes, resins and additives used in the formulation of leather finishing baths”.

All plants used for the formulation of batches produced by

Pirovano are equipped with the exclusive (patented) CONCENTRIC® dosing head, a stainless steel machine with unique features, equipped with 5-opening dosing valves, which represents the most technologically advanced expression of dosing systems for fluid products on the market today.

“This dosing head is able to dispense all the fluid products making up the mixture sequentially and with extreme precision. The dosing of each product is traceable thanks to the use of electronic scales. As a result, reproducibility and certification of the prepared mixtures are guaranteed,” adds Lenci.

The CONCENTRIC® dosing unit is available in 4 models (with 28, 34, 56 and 80 valves) and also customised.

PIROVANO, IL TOP DEI SISTEMI

DI DOSAGGIO AUTOMATICO

Ripetibilità del risultato, accuratezza e precisione sono garantiti dalla testa di dosaggio CONCENTRIC®

Pirovano è specializzata nella progettazione, costruzione ed installazione disistemi di dosaggio dei prodotti fluidi(dai liquidi alle paste). “Lavoriamo nei settori più svariati ma sempre accomunati dalla necessità di dover garantire estrema accuratezza e precisione nella miscelazione dei vari componenti fluidi necessari alla formulazione delle ricette” ci spiega Luis Ramirez Lenci, sales manager dell’azienda di Cerro Maggiore (Milano).

“Abbiamo installato oltre 300 impianti nel mondo: parliamo di sistemi per il dosaggio di alta precisione delle paste pigmentate, dei coloranti, delle resine e degli additivi impiegati per la formulazione dei bagni per la rifinizione della pelle”.

Tutti gli impianti utilizzati per la formulazione di batches prodotti da Pirovano sono dotati dell’esclusiva testa di dosaggio (brevettata)CONCENTRIC®, una macchina in acciaio inox dalle caratteristiche uniche, equipaggiata di valvole di dosaggio a 5 aperture, che rappresenta l’espressione tecnologicamente più evoluta dei sistemi di dosaggio per prodotti fluidi oggi presente sul mercato.

“Questa testa di dosaggio è in grado di erogare sequenzialmente e con estrema precisione tutti i prodotti fluidi costituenti la miscela. Il dosaggio di ogni prodotto è tracciabile grazie all’utilizzo della bilancia elettronica. Di conseguenza riproducibilità e certificazione delle miscele preparate vengono garantite” aggiunge Lenci. Il dosatore CONCENTRIC® è disponibile in 4 modelli (a 28, 34, 56 e 80 valvole) e anche su misura.

Tutti gli impianti utilizzati per la formulazione di batches prodotti da Pirovano sono dotati dell’esclusiva testa di dosaggio (brevettata) CONCENTRIC®

LUIS RAMIREZ LENCI, SALES MANAGER DI PIROVANO
LUIS RAMIREZ LENCI, SALES MANAGER AT PIROVANO

CORIUM REVOLUTIONISES AUTOMATIC LEATHER INSPECTION

From Brevetti CEA cutting-edge technology for automatic grading, marking and traceability

Corium, a business division of the Brevetti CEA Group, has developed automatic leather inspection technologies that promise to redefine standards in the tanning industry. Innovative solutions that integrate advanced devices to improve operational efficiency, raise quality and support the sustainability of leather production. An intelligent system powered by cameras, lights and deep learning algorithms, supported by a patented manipulation mechanism, is at the heart of the technologies. “This sophisticated architecture enables seamless classification, marking and traceability throughout the entire leather production process, ensuring sustainable and consistent results,” explain the Sovizzo (Vicenza)-based company.

The new “Brevetti G52” machine automates the selection and marking of finished leathers using objective and repeatable criteria, significantly reducing the subjectivity of classification. Its patented vacuum transport system ensures that the hides are processed without bending them, optimising them for inspection. Linear cameras, combined with an advanced lighting system, capture high-resolution images from multiple angles, identifying even the smallest defects, such as insect bites. With a resolution of up to 40 micrometers per pixel, the system detects the most challenging defects with precision.

Corium’s proprietary AI-powered software, “Brevetti AI” orchestrates the inspection process, examining both the grain and flesh sides of the hide in an average tack time of just 14 seconds per hide. This innovative software enhances productivity, consistency, and sustainability while integrating seamlessly into broader production ecosystems with MES data compatibility.

A key feature of Corium's inspection solution is the creation of a digital defect map. This map records defects by type, size, and criticality, ensuring full traceability for each hide. In delocalized cutting processes, the map enables precise alignment of detected defects, eliminating manual marking and increasing production efficiency. In addition to finished hides, Corium 's automatic inspection technology extends to wet white and wet blue hides with the “Brevetti W24” system, which automates the grading phase. By defining the most suitable destination for each hide early in the process, this system minimizes waste and boosts quality control across the supply chain.

BREVETTI G52 GRADES, CLASSIFIES AND MARKS FINISHED LEATHERS
THE HEART OF THE G52
LA BREVETTI G52 SELEZIONA, CLASSIFICA E MARCA LE PELLI FINITE
IL CUORE DELLA G52

CORIUM RIVOLUZIONA

L’ISPEZIONE AUTOMATICA

DELLE PELLI

Da  Brevetti CEA tecnologie all’avanguardia per la classificazione automatica, la marcatura e la tracciabilità

Corium, divisione business del Gruppo Brevetti CEA, ha sviluppato tecnologie di ispezione automatica della pelle che promettono di ridefinire gli standard del settore conciario. Soluzioni innovative che integrano dispositivi avanzati per migliorare l'efficienza operativa, elevare la qualità e supportare la sostenibilità della produzione di pelle. Un sistema intelligente alimentato da telecamere, luci e algoritmi di deep learning, supportato da un meccanismo di manipolazione brevettato, rappresenta il cuore delle tecnologie. “Questa sofisticata architettura consente la classificazione, la marcatura e la tracciabilità senza soluzione di continuità durante l'intero processo di produzione della pelle, garantendo risultati sostenibili e coerenti” spiegano dall’azienda di Sovizzo (Vicenza).

La nuova macchina “Brevetti G52” automatizza l’operazione di selezione e marcatura delle pelli finite utilizzando criteri oggettivi e ripetibili, riducendo in modo significativo la soggettività della classificazione. Il suo sistema di trasporto sottovuoto brevettato garantisce la lavorazione delle pelli senza piegarle, ottimizzandole per l'ispezione. Le telecamere lineari, abbinate a un sistema di illuminazione avanzato, catturano immagini ad alta risoluzione da più angolazioni, identificando anche i difetti più piccoli, come punture di insetti o contaminanti. Con una risoluzione fino a 40 micrometri per pixel, il sistema rileva con precisione i difetti più difficili.

The new “Brevetti G52” machine automates the selection and marking of finished leathers using objective and repeatable criteria, significantly reducing the subjectivity of classification.

Il software brevettato orchestra il processo di ispezione, esaminando sia il lato fiore che il lato carne della pelle in un tempo medio di soli 14 secondi per pelle. Questo software innovativo migliora la produttività, la coerenza e la sostenibilità, integrandosi perfettamente in ecosistemi produttivi più ampi grazie alla compatibilità con i dati MES. Una caratteristica fondamentale della soluzione di ispezione Corium è la creazione di una mappa digitale dei difetti. Questa mappa registra i difetti in base al tipo, alla dimensione e alla criticità, assicurando la piena tracciabilità di ciascun riparo. Nei processi di taglio delocalizzati, la mappa consente un allineamento preciso dei difetti rilevati, eliminando la marcatura manuale e aumentando l'efficienza della produzione.

Oltre alle pelli finite, la tecnologia di ispezione automatica di Corium si estende alle pelli wet white e wet blue con l’impianto “Brevetti W24” che automatizza la fase di classificazione. Definendo la destinazione più adatta per ogni pelle nelle prime fasi del processo, questo sistema riduce al minimo gli scarti e aumenta il controllo della qualità lungo tutta la catena di fornitura.

THE BREVETTI W24 IS DESIGNED FOR AUTOMATIC INSPECTION OF WET HIDES
THE W24 MONITOR
BREVETTI W24
IL MONITOR DELLA W24

ALPESPAK PRESENTA LA PREDATOR WB ALPESPAK INTRODUCES THE PREDATOR WB

The Veneto-based company has developed a splitting machine for wet blue hides

The latest innovation from Alpespak is a splitting machine for Wet Blue hides. After the success of the ‘Lime Predator’ splitting machine in continuous, the Venetobased mechanical company decided to produce a machine specifically for WB, which was launched in Milan at the latest edition of SIMAC Tanning Tech.

“The ideal thing - Alpespak explain – is to have the splitting machine work in-line, connected to the sammying machine via a connection belt where the operator can check the quality or choice of grain”. In addition to optimising space in the tannery, the advantages of this patented system lie in the optimisation of processing time with a constant pressing speed with the splitting speed.

L’azienda veneta ha presentato una spaccatrice per pelli wet blue

L’ultima novità in casa Alpespak è una spaccatrice per pelli Wet Blue. Dopo il successo della spaccatrice ‘Predator per trippa’ per linea continua, l’azienda meccanica veneta ha pensato di produrre una macchina specifica per WB che è stata lanciata a Milano in occasione dell’ultima edizione di SIMAC Tanning Tech.

“La cosa ideale – spiegano da Alpespak – è far lavorare la spaccatrice in linea, collegata alla pressa a bagnato tramite un tappeto di connessione dove l’operatore può controllare la qualità o la scelta del fiore”. Oltre ad ottimizzare lo spazio in conceria, i vantaggi di questo sistema brevettato risiedono nell’ottimizzazione dei tempi di lavorazione con una velocità di pressatura costante con la velocità di spaccatura.

INNOVATIVE AND SUSTAINABLE SOLUTIONS FROM AS GREEN TECHNOLOGY

Booming for Tuscan mechanical company specializing in designing leather handling, drying and conditioning equipment

In spite of a difficult market environment, the 2024 balance sheet of the Tuscan company AS Green Technology is more than satisfactory. Specializing in the production of a wide range of leather drying and conditioning systems, as well as overhead conveyors, automatic loaders and more, the Montopoli in Val d'Arno (Pisa)based company has earned the trust of the market in just a few years thanks to the determination and foresight of Filippo Sani. “We are very satisfied with the road travelled so far,” says the young Tuscan entrepreneur. ”We have worked hard and today we can safely say that our clients include several prestigious tanneries working in both the fashion and automotive fields. Italian and foreign companies that have evidently found in us a suitable technological partner. In addition, with our automatic handling and transport lines we also have customers outside the industry.” The international market shows that it appreciates AS Green's expertise and flexibility, which in short means “being able to listen to requests, analyze them and develop proposals in line with the tannery's needs.” All this alongside a high quality of technological offerings, always cutting-edge and custom-designed for the specific reality for which it is intended. “We are like tailors” Sani explains, “the level of plant customization is our hallmark. Another winning weapon of ours is the fact that we work in synergy with a number of specialized suppliers: we have built a network that allows us to make the production process more efficient by relying on other manufacturers for certain parts of the plants, thus saving time and costs.”

FILIPPO SANI, AL CENTRO, TRA I COLLABORATORI LI YANG E PAOLO SUSINI. SULLO SFONDO LA FOTO DI ANTONELLO SANI, IL PADRE DI FILIPPO SCOMPARSO PREMATURAMENTE
FILIPPO SANI, CENTER, AMONG COLLABORATORS LI YANG AND PAOLO SUSINI. IN THE BACKGROUND IS A PHOTO OF ANTONELLO SANI, FILIPPO’S FATHER WHO DIED PREMATURELY.
IL CARICATORE PELLI
INTERNO DELLA CAMERA DI CONDIZIONAMENTO PELLAMI
HIDES LOADER
INTERIOR OF LEATHER CONDITIONING CHAMBER

Also distinguishing the offer is the attention to sustainability. “We have included the adjective ‘green’ in our business name to communicate a fundamental concept: our plants are designed to work with environmentally conscious cycles by reducing energy consumption, processing times and emissions, while maintaining high levels of quality,” reports the Tuscan entrepreneur. “Our plants can be completely independent of any classic supply line, such as steam, gas, hot water. Whenever possible, we use renewable electricity generated by photovoltaic systems, and with conversion systems, we are able to ensure appropriate process temperatures for the type of finished item.”

SOLUZIONI INNOVATIVE E SOSTENIBILI

DA AS GREEN TECHNOLOGY

Risultati positivi per l’azienda meccanica toscana specializzata nella progettazione di impianti di movimentazione, essiccazione e condizionamento dei pellami

A dispetto di un contesto di mercato difficile, il bilancio 2024 dell’azienda toscana AS Green Technology è più che soddisfacente. Specializzata nella produzione di un’ampia gamma di sistemi di essiccazione e condizionamento della pelle, nonché di trasportatori aerei, caricatori automatici e altro, l’azienda di Montopoli in Val d’Arno (Pisa) in pochi anni si è guadagnata la fiducia del mercato grazie alla determinazione e alla lungimiranza di Filippo Sani.

“Siamo molto soddisfatti della strada percorsa fin qui – racconta il giovane imprenditore toscano -. Abbiamo lavorato duramente e oggi possiamo tranquillamente affermare che tra i nostri clienti figurano diverse concerie prestigiose che lavorano sia in ambito moda che nell’automotive. Aziende italiane e straniere che hanno evidentemente trovato in noi un partner tecnologico adeguato. Inoltre, con le nostre linee di movimentazione e trasporto automatiche abbiamo anche dei clienti extra settore”. Il mercato internazionale dimostra di apprezzare la competenza e la flessibilità di AS Green, che in sintesi significa “saper ascoltare le richieste, analizzarle e sviluppare proposte in linea con il fabbisogno della conceria”. Tutto ciò a fronte di un’elevata qualità dell’offerta tecnologica, sempre all’avanguardia e progettata su misura della specifica realtà cui è destinata. “Siamo come dei sarti – aggiunge Filippo Sani - il livello di customizzazione degli impianti è il nostro tratto distintivo. Un’altra nostra arma vincente è data dal fatto di lavorare in sinergia con alcuni fornitori specializzati: abbiamo costruito una rete che ci consente di efficientare il processo produttivo appoggiandoci ad altri produttori per alcune parti degli impianti, risparmiando così tempi e costi”. A distinguere l’offerta aziendale è anche l’attenzione alla sostenibilità. “Abbiamo inserito l’aggettivo ‘green’ nella nostra ragione sociale per comunicare un concetto fondamentale: i nostri impianti sono progettati per lavorare con cicli attenti all’ambiente riducendo i consumi energetici, i tempi di lavorazione e le emissioni, pur mantenendo elevati livelli di qualità” spiega l’imprenditore toscano. “I nostri impianti possono essere completamente indipendenti da qualsiasi linea di approvvigionamento classica, quale vapore, gas, acqua calda. Ove possibile, utilizziamo energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti fotovoltaici e, grazie a sistemi di conversione, riusciamo a garantire temperature di processo adeguate al tipo di articolistica”.

MOSCONI INTRODUCES THE ASTER 1800-2400 AND 2500-3200 SHAVING MACHINE

The machine is distinguished by an original patented solution that ensures the grip pressure control of the rubber-coated roller

To meet the different production requirements of the tanning industry, Mosconi has developed two versions of the new Aster model shaving machine: the 1800-2400 mm and the 2500-3200 mm. The Verona-based mechanical company has particularly focused on the design and production of the beam and fixed blade cylinder. The new technology is joined by the essentiality of the controls and by the innovative functions, designed for the simple and immediate use of the machine by the tannery operators. An example is the new Aster equipment: a modern touch screen control panel to view the interactive pages. All the components have been designed to guarantee the best result in each shaving phase. With a working width from 1800 to 2400 and 2500 to 3200 millimetres, the new Aster shaving machine model has been made in a single heat-treated stabilised monobloc, whose structure does not become deformed in time: an advantage guaranteed by the manufacturing reliability of Mosconi.

Aster 1800-2400 technical features

This model has an electric biconicity chromium-plated cylinder and a hydraulic unit composed of automatically lubricated valves and acoustic signal in the event of circuit anomalies.

For all Asters

- The recovery of the blade cylinder wear occurs through an automatic device that keeps the shaving thickness constant.

- The tempered and ground prismatic guide is assembled on the stabilised structure of the beam.

- The cast iron grinding carriage is particularly stable due to the large support bases.

- The machine management and axis control are carried out through a brand new numerical control system (CNC).

- It has a touch screen (TS) interface.

- The thickness (increases, decreases and fine adjusting) has been chosen with a centesimal variation.

- The working speed is from 0 to 50 metres a minute on the infeed and 70 metres a minute in the outfeed.

The choice of using fixed blade beam and cylinder has allowed us to create an original patented solution to control the grip pressure of the rubber-coated roller. The supports move on guides that allow the distance set between the rubber-coated cylinder, the blades and the working pressure to remain unchanged, until they are completely worn. This ensures the constant grip pressure, damage reduction on the front tips and, above all, allows a very high degree of safety for the operator, as the protective barrier moves in complete synchrony.

MOSCONI INTRODUCE

LA RASATRICE ASTER

1800-2400 E 2500-3200

La macchina si distingue per un’originale soluzione brevettata che garantisce il controllo della pressione di tenuta del rullo gommato

Per soddisfare le diverse esigenze produttive del settore conciario, Mosconi ha realizzato due versioni della rasatrice modello Aster: la 1800-2400 mm e la 2500-3200 mm.

L’azienda meccanica veronese ha riservato una particolare attenzione al progetto e alla realizzazione del trave e del cilindro a lame fissi. La nuova tecnologia è accompagnata dall’essenzialità dei comandi e dalle funzioni innovative, studiate per un utilizzo semplice e immediato della macchina da parte degli operatori in conceria. Un esempio è il nuovo equipaggiamento della Aster: un moderno pannello di controllo touch screen per visualizzare le pagine interattive. Tutti gli elementi sono pensati per garantire in ogni fase di rasatura il miglior risultato. Con una larghezza lavoro da 1800 a 2400 e da 2500 a 3200 millimetri, il nuovo modello di rasatrice Aster è realizzato in un unico monoblocco, disteso e stabilizzato termicamente, la cui struttura non si deforma nel tempo: un vantaggio garantito dall’affidabilità costruttiva Mosconi.

Caratteristiche tecniche di Aster 1800-2400

Questo modello presenta la biconicità elettrica del cilindro cromato e un gruppo idraulico composto da valvole con centralina di lubrificazione automatica e con segnalazione acustica in caso di anomalie nel circuito.

Per tutte le Aster

- Il recupero dell’usura del cilindro a lame avviene attraverso un dispositivo automatico che mantiene costante lo spessore della rasatura.

- Sulla struttura stabilizzata del trave è assemblata la guida prismatica, temperata e rettificata.

Il carro affilatore, in fusione di ghisa, è particolarmente stabile grazie alle ampie basi di appoggio.

- La gestione della macchina e il controllo degli assi sono eseguiti attraverso un nuovissimo sistema a controllo numerico (CNC).

- L’interfaccia è touch screen (TS).

- Lo spessore (incrementi, decrementi e sfumature) è stato scelto con variazione centesimale.

- La velocità di lavoro è da 0 a 50 metri al minuto in entrata e 70 metri al minuto in estrazione.

La scelta di adottare trave e cilindro a lame fissi ha permesso di realizzare un’originale soluzione brevettata per il controllo della pressione di tenuta del rullo gommato. I supporti si muovono su guide che permettono di mantenere invariata la distanza impostata tra il cilindro gommato, le lame e la pressione di lavoro, fino alla totale usura delle stesse. Sono così assicurate la pressione costante di tenuta, la riduzione dei danni sulle punte di petto e, soprattutto, consente una elevatissima condizione di sicurezza dell’operatore, in quanto la barriera protettiva si muove in assoluta sincronia.

HOTMIX HEATED MIXING PLANTS FROM S.C.

Ideal for mixing and dosing fluid chemicals, powders and pastes

“Hotmix” heated mixing plants manufactured by S.C. Costruzioni meccaniche are designed to optimize the mixing and dosing of numerous chemical substances such as more or less viscous fluids, powders of various grain sizes to be diluted in liquids, and variously consistent pastes. Hotmix consists of a tank in which the ingredients, properly agitated and heated, are homogenized, generating the desired mixture. Numerous configurations are possible, starting from a simple container with manual loading to a fully automated plant that can be managed by PLC.

The size range is from a minimum volume of 500 liters to the largest with a volume of 12,000 liters. It is possible to have the tank on the ground or resting on a walkable mezzanine; the latter solution facilitates unloading of the resulting mixture, without the aid of lifting pumps. The tank can rest on load cells, for real-time weight control. To speed up and facilitate mixing, the holding tank can be heated either by electricity or by hot fluids according to the customer's need. It is possible to equip the system with suction inlets for the produced fumes/exhalations and a special external blast chiller.

The most advanced configuration with load cells, ingredient adduction via piping, with shut-off valves and feed pumps make it possible to fully automate the entire process, completely freeing operators from the risks of handling chemicals. S.C. also builds AISI 304 or AISI 316 stainless steel silos for chemical storage, in the shapes and sizes required by the customer. The company can supply and install at the customer's site the complete piping system, electrical equipment and software needed to manage the entire mixing cycle.

IMPIANTI DI MISCELAZIONE

RISCALDATI HOTMIX DA S.C.

Ideali per miscelare e dosare sostanze chimiche fluide, polveri e paste

Gli impianti di miscelazione riscaldati “Hotmix” prodotti da S.C. Costruzioni meccaniche sono concepiti per ottimizzare la miscelazione e il dosaggio di numerose sostanze chimiche quali fluidi più o meno viscosi, polveri di varia granulometria da diluire nei liquidi, paste variamente consistenti. Gli Hotmix sono costituiti da un serbatoio nel quale gli ingredienti, opportunamente agitati e riscaldati, si omogeneizzano generando la miscela voluta.

Sono possibili numerose configurazioni, a partire da un semplice contenitore a caricamento manuale, fino ad un impianto completamente automatizzato gestibile tramite PLC.

La gamma dimensionale va da un volume minimo di 500 litri fino al più grande con volume di 12.000 litri. Si può avere il serbatoio a terra oppure appoggiato su soppalco calpestabile; questa seconda soluzione facilita le operazioni di scarico della miscela ottenuta, senza l'ausilio di pompe di sollevamento. Il serbatoio può essere appoggiato su celle di carico, per il controllo dei pesi in tempo reale.

Per velocizzare e facilitare la miscelazione, il serbatoio di contenimento può essere riscaldato sia tramite energia elettrica, sia con fluidi caldi a seconda dell'esigenza del cliente. È possibile dotare l'impianto di bocche di aspirazione per le esalazioni/fumi prodotti e di un apposito abbattitore esterno.

La configurazione più evoluta con celle di carico, adduzione ingredienti tramite tubazioni, con valvole di intercettazione e pompe di alimentazione, rende possibile l'automazione completa di tutto il processo, liberando completamente gli operatori dai rischi derivanti dalla manipolazione di sostanze chimiche.

S.C. costruisce anche sili in acciaio inox AISI 304 o AISI 316 per lo stoccaggio di prodotti chimici, nelle forme e dimensioni richieste dal cliente. L’azienda può fornire e installare presso il cliente l'impianto completo di tubazioni, le apparecchiature elettriche e il software necessario per la gestione di tutto il ciclo di miscelazione.

AURELIA: COMELZ’S SOLUTION FOR CUTTING

Comelz is no stranger to innovation in software development. Its CAD systems--Caligula for shoe pattern development and Cleopatra for bag patterns--have been on the market for about two decades and now they count nearly 3,000 installations worldwide.

Perhaps it is a bit obvious to mention that such a large installed base is a fundamental asset for Comelz. From it, in fact, the company gathers input every year that enables it to make its software ever more efficient and productive. An extremely varied customer base that includes small cutting centers, Italian factories of the most important luxury maisons and large factories of international manufacturing.

I think it is safe to say that the CAD software market for technical pattern design of shoe and bag has been mature and well established for years now offering several high-profile solutions. In this article, therefore, we have decided not to go into the details of how Comelz’s CAD software continues to evolve and improve every year but will focus completely on the Aurelia system, the software platform that Develer, the Tuscan company of more than 80 professionals that Comelz acquired in 2018, has been developing for years now for it to become the leading technology in companies’ offerings along with cutting machines.

In summary, we can say that Aurelia is the software created to enable real-time information exchange between factory management, production planning, technical development, management accounting, and manufacturing. So let us analyze in more detail how this software aims to create a discontinuity in fashion manufacturing.

Sharing technical data securely

From today, Comelz’s CAD software for technical pattern drafting can choose whether to store files on the computer of the technician who created them or within the shared archive of the Aurelia system.

AURELIA:

LA SOLUZIONE DI COMELZ PER IL TAGLIO

Comelz non è nuova all’innovazione nello sviluppo del software. I suoi sistemi CAD - Caligola per lo sviluppo dei modelli di scarpe e Cleopatra per i modelli di borse - sono presenti sul mercato da circa vent’anni ed oggi vantano quasi 3.000 installazioni in tutto il mondo.

Forse è un po’ scontato ricordare che una così ampia base installata è una fondamentale risorsa per Comelz. Da essa, infatti, l’azienda raccoglie ogni anno gli input che le permettono di rendere il software sempre più efficiente e produttivo. Un portafoglio clienti estremamente variegato che comprende piccoli centri taglio, fabbriche italiane delle più importanti maison del lusso e grandi stabilimenti della manifattura internazionale.

Credo si possa affermare che il mercato dei software CAD per la progettazione tecnica dei modelli di scarpe e di borse è ormai da anni maturo e consolidato che offre diverse soluzioni di alto profilo. In questo articolo, dunque, abbiamo deciso di non entrare nei dettagli di come i software CAD di Comelz continuano ogni anno ad evolvere e migliorare ma concentreremo completamente l’attenzione sul sistema Aurelia, la piattaforma software che Develer, la società toscana di oltre 80 professionisti che Comelz ha acquisito nel 2018, sta sviluppando ormai da anni perché diventi la tecnologia di punta dell’offerta delle aziende assieme alle macchine per il taglio.

In sintesi, possiamo affermare che Aurelia è il software nato per abilitare lo scambio delle informazioni in tempo reale tra il management, la pianificazione, la progettazione tecnica, il controllo di gestione e la produzione. Analizziamo dunque più nel dettaglio in quale modo questo software si propone di creare una discontinuità nella manifattura della moda.

Condividere i dati tecnici in sicurezza

Da oggi i software CAD di Comelz per la progettazione tecnica dei modelli possono scegliere se memorizzare i file sul computer del modellista che li ha creati oppure all’interno dell’archivio condiviso del sistema Aurelia.

The goal is clear: to create a repository where all technical development and production data can be cataloged and organized so that it is available to all company departments. In a first phase the technical model files but soon the entire product spec sheet.

Aurelia was created as a software environment to support the cutting center. It seems clear why, in addition to CAD patterns, the “digital twin” of each material to be cut can be stored within Aurelia. The operator on board a Nek table can digitize the outline of a leather, identify the different quality areas, demarcating those parts that should not be used,

L’obiettivo è chiaro: creare un contenitore dove possano essere catalogati ed organizzati tutti i dati tecnici di progettazione e produzione affinché siano disponibili a tutti i reparti aziendali. In una prima fase i file dei modelli tecnici ma a breve tutta la scheda del prodotto.

Aurelia nasce come sistema software a supporto del centro di taglio. Appare chiaro il motivo per cui oltre ai modelli, all’interno di Aurelia è possibile memorizzare il “gemello digitale” di ciascun materiale che deve essere tagliato. L’operatore a bordo di un tavolo Nek può digitalizzare la sagoma di una pelle, identificare le diverse aree di qualità, delimitando quelle parti che è bene non vengano usate,

Cruscotto Aurelia con indicatori di performance
Aurelia dashboard with key performance indicators

highlight the position and type of any defects. The result of this work is a file that can be stored within Aurelia. If the advantage of storing material data within Aurelia is not obvious, think of the possibility of calculating pattern consumption on actual hides but also the opportunity to analyze the actual nesting to continuously improve cutting efficiency.

Companies cannot afford to lose data, and they need to do all that is required to prevent cyber-attacks that compromise the integrity and availability of data. To ensure the security of the data stored inside Aurelia archives and therefore the business continuity of its customers, the Comelz Group has chosen the path of independent certification. A specialized third-party company annually tests the software by performing “intrusion tests” in search of possible vulnerabilities.

The Aurelia system is a web-app that is, an application accessible through a web browser. The typical proposed installation is on a server in the cutting center. This architecture allows an advantageous proximity to the machines with which Aurelia exchanges data i.e., dialogues continuously. However, a different architecture is also possible: Comelz can provide a server by hosting it at its infrastructure.

Today Comelz software licenses are “floating” that is, they can be used on different computers without the need for a physical dongle. In fact, Aurelia also plays the role of “license server” and dynamically verifies compliance with the contractual conditions. All software can be installed on multiple locations, and it is the server that will verify that the number of concurrent users does not exceed the number of available licenses. The advantage for the company is obvious: a technician with a username and the appropriate security permissions can open on any workstation a file stored in Aurelia, modify it and save it again.

Organizing production

Aurelia connects to the main management information systems used in the fashion industry to automatically receive cutting orders. In the case of Dedagroup’s Stealth solution, Aurelia is the only platform currently natively integrated: it not only receives data automatically but also returns the status of each ticket.

For those factories who do not have an enterprise production management information system installed, Aurelia at its core contains the tools to create cutting orders independently quickly and easily. This feature can also be very useful in the integration scenario if it

evidenziare posizione e tipologia degli eventuali difetti. Il risultato di questo lavoro è un file che può essere memorizzato all’interno di Aurelia. Se il vantaggio di memorizzare i materiali all’interno di Aurelia non è evidente, si pensi alla possibilità di calcolare i consumi dei modelli sulle pelli reali ma anche l’opportunità di analizzare i piazzamenti (nesting) per migliorare continuamente l’efficienza del taglio.

Le aziende non si possono permettere di perdere dati e tantomeno di subire attacchi informatici che ne compromettano l’integrità e la disponibilità. Per garantire la sicurezza dei dati ospitati all’interno di Aurelia e di conseguenza la continuità delle attività ai propri clienti il gruppo Comelz ha scelto la strada della certificazione indipendente. Una azienda terza specializzata ogni anno mette alla prova il software eseguendo “test di intrusione” alla ricerca di eventuali vulnerabilità.

Il sistema Aurelia è una web-app ovvero una applicazione accessibile tramite un browser web. La tipica installazione proposta è su un server del centro taglio. Questa architettura consente una vantaggiosa prossimità alle macchine con le quali Aurelia scambia dati cioè dialoga continuamente. È comunque possibile anche una architettura differente: Comelz può mettere a disposizione un server ospitandolo presso la sua infrastruttura.

Oggi le licenze dei software Comelz sono “floating” cioè possono essere usate su computer diversi senza la necessità di un dongle fisico. Aurelia svolge infatti anche il ruolo di “server delle licenze” e verifica in maniera dinamica il rispetto delle condizioni contrattuali. Tutti i software possono essere installati su più postazioni e sarà il server a verificare che il numero di utilizzatori concorrenti non superi quello delle licenze disponibili. È evidente il vantaggio per l’azienda: un tecnico dotato di una utenza con adeguati permessi di sicurezza può aprire su una postazione di lavoro qualsiasi un modello archiviato in Aurelia, modificarlo e salvarlo nuovamente.

Organizzare la produzione  Aurelia si collega ai principali sistemi informativi gestionali usati nel settore moda per ricevere automaticamente le bolle di taglio. Nel caso della soluzione Stealth di Dedagroup, Aurelia è l’unica piattaforma attualmente integrata in maniera nativa: non solo riceve i dati automaticamente ma restituisce gli avanzamenti delle lavorazioni.

Per le aziende che non hanno installato un sistema informativo di gestione della produzione aziendale, Aurelia al suo interno contiene gli strumenti per creare le bolle di taglio in autonomia in maniera semplice e veloce. Questa funzione può essere molto utile anche nello scenario di integrazione

Modello di scarpa progettato in Caligola
Shoe pattern developed in Caligola
Modello di borsa progettato in Cleopatra
Bag pattern developed in Cleopatra
Calcolo del Consumo con modulo ST Plus
Consumption calculation using ST Plus

becomes necessary in production to create “rework” orders without going through the upstream system.

The orders transmitted to Aurelia through integration with the company’s information system and those entered directly by Aurelia are conveyed into a production plan from which the cutting center manager can manage work scheduling by assigning each ticket to each individual machine and eliminating the typical handing of paper

It then becomes easy to know at any time and in real time the progress of each ticket, and it is also possible to adjust the program, changing the job queue of each machine to balance the workload and achieve the best performance.

By combining the different software offered by Comelz, it is possible to organize different workflows that fit the way the client companies have organized their processes. By way of example only, it is worth mentioning the Calcon module, which makes it possible to modify and adjust patterns for cutting right from the cutting machine (e.g. margins, reference marks, markings, holes, etc.) in case the company prefers to add these technical details while cutting rather than at CAD.

Collect data from machines and monitor production

When Aurelia is opened, the first page that is displayed is the dashboard where performance indicators are shown: to mention a few the number of hides processed, the net area of pieces cut, the efficiency percentages of the machines. All of this can be analyzed over any time interval, a single shift or an entire year, by individual machine, by department, or overall for the entire cutting center.

From the moment it is connected through the local network to Comelz machines, Aurelia begins to gather data, compliant to Industry 4.0, not only those data that allow for performance analysis i.e., cutting center efficiency, but also data useful for predictive maintenance i.e., identifying and solving potential causes of malfunction. Aurelia also collects, stores and makes available the individual operating parameters set on each machine. The goal is to keep each machine at its maximum potential and provide those who manage the cutting department with all the information they need to adjust course.

While gathering data from the machines of the cutting department, Aurelia can receive all the

qualora si renda necessario in produzione creare bolle di “rilavorazione” senza passare per il sistema a monte.

Le bolle trasmesse ad Aurelia attraverso l’integrazione con il sistema informativo aziendale e quelle inserite direttamente da Aurelia vengono convogliate in un piano di produzione dal quale il responsabile del centro taglio può gestire la programmazione del lavoro assegnando ciascuna bolla ad ogni singola macchina ed eliminando il tipico passaggio di carte

Diventa quindi semplice sapere in ogni momento ed in tempo reale lo stato di avanzamento di ciascun lavoro ed è anche possibile aggiustare il programma, modificando la coda dei lavori di ciascuna macchina per bilanciare il lavoro ed ottenere le migliori performance.

Combinando i diversi software offerti da Comelz è possibile organizzare flussi di lavoro differenti che si adattino ai processi tipici delle aziende clienti. A solo titolo di esempio vale la pena citare il modulo Calcon che rende possibile modificare e aggiustare i modelli a bordo macchina (margini, tacche di riferimento, segnate, fori, ecc.) qualora nel processo della azienda questi dettagli tecnici non vengano finalizzati dal modellista al CAD.

Raccogliere dati dalle macchine e monitorare la produzione

Quando viene aperta la home page di Aurelia, la prima pagina che viene visualizzata è il cruscotto dove sono mostrati gli indicatori di performance: il numero di pelli lavorate, la superficie netta dei pezzi tagliati, le percentuali di efficienza delle macchine. Il tutto analizzabile su qualunque intervallo temporale, un singolo turno o un anno intero, per singola macchina, per reparto o complessivamente per l’intero centro di taglio.

A partire dal momento in cui viene collegato in rete alle macchine Comelz, Aurelia inizia a raccogliere dati, nello spirito dell’Industria 4.0, non solo i dati che consentono di analizzare le performance cioè l’efficienza del centro di taglio ma anche quelli utili per la manutenzione predittiva cioè per identificare e risolvere potenziali cause di malfunzionamento. Aurelia raccoglie, memorizza e rende disponibili anche i singoli parametri di funzionamento impostati su ciascuna macchina. L’obiettivo è quello di mantenere ogni macchina al massimo del suo potenziale ed offrire a chi gestisce tutte le informazioni utili per aggiustare la rotta.

Nel raccogliere i dati dalle macchine del centro di taglio, Aurelia è in grado di ricevere tutti i singoli eventi e

Aurelia timeline of a cutting machine

Aurelia timeline del funzionamento di una macchina

Remote desktop connection to a cutting machine from Aurelia

Collegamento al desktop remoto di una macchina da Aurelia

individual events and show a detailed timeline where preparation and nesting times, actual cutting times, and idle times are shown along with performance indicators. The GL software on board the CZ cutting machines interacts with the operator and requires simple yet comprehensive entry of detailed information that provides an analytical understanding of the causes of any delays with a view to continuous improvement.

It is possible to define standards for each of the processes and consequently analyze the deviations between actual performance (of consumption and time) compared to the standards. However, when the technical data of individual hides, from the Nek tables, are also present within Aurelia, it is possible to achieve a very detailed level of analysis that shows for each individual hide how the nesting of pieces with respect to quality areas was performed.

A function has also been developed within Aurelia that allows the cutting center manager to connect from his or her location in real time to each machine and share the screen with the operator without having to install third-party products (e.g. TeamViewer).

Data export in Excel format is also available, where there is a need to do further downstream analysis.

Consumption simulation

Since both model technical data and information on the materials to be cut are available within Aurelia, Comelz decided to bring the typical functions of the renown ST Plus software for calculating consumption into Aurelia. The ideal environment is thus created within which to determine an accurate estimate of expected consumption for new projects.

The next step was to sophisticate the consumption calculation simulation in two different ways. First, the same GL software that runs the CZ cutting machines was implemented within Aurelia. Since the operating parameters of the machines and the typical efficiency of each of them are known, it is possible to accurately determine the total time required to complete a cutting order.

In addition, the “mix optimizer” function takes advantage of machine idle time to process simulation algorithms and propose strategies to optimize cutting efficiency, for example, by proposing the cutting of different patterns where the interlocking of part geometries allow maximum material utilization.

mostrare a chi gestisce il reparto una linea del tempo dove i singoli tempi di preparazione e nesting, quelli veri e propri di taglio e quelli di inattività sono mostrati assieme agli indicatori di performance. Il software GL a bordo delle macchine di taglio CZ interagisce con l’operatore e richiede di inserire in modo semplice ma completo informazioni dettagliate che consentano di comprendere in modo analitico le cause di eventuali ritardi in un’ottica di continuo miglioramento.

È possibile definire degli standard per ciascuna delle lavorazioni e di conseguenza analizzare gli scostamenti tra le performance reali (di consumi e di tempi) rispetto agli standard. Quando però all’interno di Aurelia sono presenti anche i dati tecnici delle singole pelli, provenienti dai tavoli Nek, è possibile raggiungere un livello di analisi molto dettagliato che mostri per ogni singola pelle come è stato eseguito il piazzamento dei pezzi rispetto alle aree di qualità.

All’interno di Aurelia è stata sviluppata anche una funzione che consente al responsabile del centro taglio di collegarsi dalla sua postazione in tempo reale a ciascuna macchina e condividere con l’operatore lo schermo senza dover installare prodotti di terze parti (es. TeamViewer).

È anche disponibile l’esportazione dati in formato Excel, dove ci fosse necessità di fare ulteriori analisi a valle.

Simulazione dei consumi  Poiché all’interno di Aurelia sono disponibili sia i dati tecnici dei modelli sia le informazioni sui materiali da tagliare, Comelz ha deciso di portare all’interno di Aurelia le funzioni tipiche dello storico software ST Plus per il calcolo dei consumi. Viene così creato l’ambiente ideale all’interno del quale determinare una stima accurata dei consumi attesi per i nuovi progetti.

Il passo successivo è stato quello di sofisticare la simulazione del calcolo dei consumi in due modi diversi. In primo luogo, all’interno di Aurelia è stato implementato il medesimo software GL che gestisce le macchine di taglio CZ. Essendo noti i parametri di funzionamento delle macchine e l’efficienza tipica di ciascuna è possibile determinare in maniera precisa il tempo totale necessario per completare un ordine di taglio.

Inoltre, la funzione di “mix optimizer” sfrutta il tempo di inattività delle macchine per elaborare algoritmi di simulazione e proporre strategie di ottimizzazione dell’efficienza del taglio, ad esempio proponendo il taglio di modelli differenti dove l’incastro delle geometrie dei pezzi permettano di sfruttare al massimo i materiali.

Watch Aurelia in action Guarda Aurelia in azione

Leather qualification with NEK table

Qualificazione della pelle con tavolo NEK

Digitization of a hide with areas of quality and defects

Digitalizzazione di una pelle con aree di qualità e difetti

Tavolo da taglio CZ
CZ cutting table

WEEV AND ARSUTORIA JOIN FORCES

Leading the way in the digitalization process of the footwear and fashion industries.

Arsutoria, the world’s leading school for design, pattern making and prototyping for footwear and leathergoods in Milan with activities around the world, and Weev, a digital “yellow pages of the footwear and fashion industry”, announce the launch of a major collaboration.

Arsutoria is not only a center of excellence for fashion education since 1947, but also the leading media house in the fashion industry, thus a perfect partner for Weev`s cutting edge digital product creation solutions connecting the footwear and fashion industry from the idea to production.

The scope of collaboration between Weev and Arsutoria will cover different activities and aims to support the shoe and fashion industry by providing:

- Digital services for the shoe and fashion industry

- Connecting the shoe and fashion industry with collaboration tools and know how

- Providing relevant industry information and news continuously

- Supporting the education of footwear industry professionals with digital creation tools and industry know how

The Weev Platform provides the following benefits to industry players:

1) Organize the collaboration processes and speed to market for material, component and finished goods in the footwear, leathergoods and fashion industry 24/7 from the idea to production through its unique digital platform solution

2) Provide standardized data formats and digital twins in a highly organized way to facilitate the work all persons and teams involved in the footwear creation process (internal and external)

3) Significantly reduce time and cost for suppliers and brands in the creation process with a seamless collaboration tool and standardized data and 3D ready material twins

4) Enable seamless traceability of all materials and components in the creation process to support ESG and supply chain needs and laws of suppliers and brands

The newly launched Weev Footwear and Accessories Network, a compliment to the main Weev Platform, opens an easy access to the world of Weev by creating the first global directory of suppliers of the footwear and fashion industry. It enables access to the leading products, services and information needed in the Footwear and Fashion creation process. This includes global suppliers and producers but also creative and development/ technical and other services for the fashion industry.

Weev has created a digital “yellow pages of the footwear and fashion industry” that has not been seen before! Arsutoria will co-operate with Weev, amongst many other aspects, to introduce the benefits of the Weev platform and the Weev Footwear and Accessories Network further strengthen their unique services of their media clients.

Arsutoria and Weev have launched their collaboration in September. Get more information on the details at weev.one.

WEEV E ARSUTORIA UNISCONO LE FORZE

L’obiettivo è essere leader nel processo di digitalizzazione dell’industria calzaturiera e della moda.

Arsutoria, la scuola di design, modellistica e prototipazione per la calzatura e la pelletteria con sede a Milano e attività in tutto il mondo, e Weev, le ‘pagine gialle digitali dell’industria della calzatura e della moda’, annunciano l’avvio di un’importante collaborazione.

Arsutoria non è solo un centro di eccellenza per la formazione nel campo della moda dal 1947, ma anche la casa editrice di riferimento nel settore della moda, quindi un partner perfetto per le soluzioni all’avanguardia di Weev per la creazione di prodotti digitali che mettano in rete l’industria della calzatura e della moda a partire dall’idea fino a giungere alla produzione.

L’ambito della collaborazione tra Weev e Arsutoria coprirà diverse attività e mira a supportare l’industria calzaturiera e della moda fornendo:

- Servizi digitali per l’industria calzaturiera e della moda

- Fornire all’industria della calzaturiera e della moda strumenti di collaborazione e know-how

- Fornire costantemente informazioni e notizie rilevanti per il settore

- Sostenere la formazione dei professionisti del settore calzaturiero con strumenti di digital creation e know-how di settore.

La piattaforma Weev offre i seguenti vantaggi agli operatori del settore:

1) Organizzare i processi di collaborazione e la velocità di commercializzazione di materiali, componenti e prodotti finiti nell’industria calzaturiera, della pelletteria e della moda 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dall’idea alla produzione, grazie alla soluzione unica della piattaforma digitale.

2) Fornire formati di dati standardizzati e gemelli digitali in modo altamente organizzato per facilitare il lavoro di tutte le persone e i team coinvolti nel processo di creazione delle calzature (interni ed esterni all’azienda).

3) ridurre significativamente i tempi e i costi per i fornitori e i marchi nel processo di creazione, grazie a uno strumento di collaborazione senza soluzione di continuità e a dati standardizzati e gemelli di materiali pronti per il 3D

4) consentire una tracciabilità continua di tutti i materiali e componenti nel processo di creazione per supportare le esigenze e le leggi ESG e della catena del valore di fornitori e marchi.

Il nuovo Weev Footwear and Accessories Network, un complemento alla piattaforma principale Weev, apre un facile accesso al mondo di Weev creando la prima directory globale di fornitori dell’industria calzaturiera e della moda.

Permette di accedere ai prodotti, ai servizi e alle informazioni più importanti necessarie nel processo di creazione di calzature e moda. Questo include fornitori e produttori globali, ma anche servizi creativi e di sviluppo/tecnici e altri servizi per l’industria della moda.

Weev ha creato delle ‘pagine gialle digitali dell’industria della calzatura e della moda’ mai viste prima!

Arsutoria collaborerà con Weev, tra i tanti aspetti, per introdurre i vantaggi della piattaforma Weev e della rete Weev Footwear and Accessories Network e rafforzare ulteriormente i servizi offerti ai propri clienti media.

Arsutoria e Weev hanno avviato la loro collaborazione a settembre. Per maggiori informazioni e dettagli è possibile visitare il sito weev.one.

KYMERA LAUNCHES CHECK-UP SERVICE FOR TANNERIES

Advice from technical experts helps to improve the production process

Active on the international market for about ten years, Kymera Group is a supplier of new and used machines, spare parts, consumables and equipment for the tanning industry. At the last edition of Simac Tanning Tech, the company from Zanè (Vicenza) presented a new service specifically designed to optimise work in tanneries: a sort of preventive maintenance check-up that promises to avoid production stoppages, guarantee worker safety and generally increase company productivity.

Kymera's CEO, Alessandro Burlando, explains how it works: “Actually, our work has always led us to offer this type of assistance to our client tanneries around the world. Now, we have thought of better structuring this analysis and consulting service by developing a real package. In practice, we carefully visit the tannery with our technical experts, examine all the machines present (an evaluation sheet is compiled for each one), check the workflow, and then carry out a problem analysis and draw up a final report with all the suggestions needed to improve the production process and its efficiency”.

KYMERA LANCIA IL SERVIZIO DI CHECK-UP PER CONCERIE

La consulenza di tecnici esperti permette di migliorare il processo produttivo

Attivo sul mercato internazionale da circa dieci anni, Kymera Group è un fornitore di macchine nuove ed usate, parti di ricambio, materiali di consumo e attrezzature per l'industria conciaria. All’ultima edizione di Simac Tanning Tech, l’azienda di Zanè (Vicenza) ha presentato un nuovo servizio studiato appositamente per ottimizzare il lavoro all’interno delle concerie: una sorta di check up di manutenzione preventiva che promette di evitare i fermi di produzione, di garantire la sicurezza dei lavoratori e più in generale di aumentare la produttività aziendale. Ci spiega come funziona il CEO di Kymera, Alessandro Burlando: “In realtà, da sempre il nostro lavoro ci porta ad offrire questo tipo di assistenza alle concerie nostre clienti in giro per il mondo. Ora, abbiamo pensato di strutturare meglio questo servizio di analisi e consulenza sviluppando un vero e proprio pacchetto. In pratica, visitiamo accuratamente la conceria con i nostri tecnici esperti, esaminiamo tutte le macchine presenti (di ognuna viene compilata una scheda di valutazione), controlliamo il flusso di lavoro, dopodiché viene svolta un’analisi delle problematiche e stilato un report finale con tutti i suggerimenti utili a migliorare il processo produttivo e il suo grado di efficienza”.

ALESSANDRO BURLANDO, CEO DI KYMERA GROUP
ALESSANDRO BURLANDO, CEO OF KYMERA GROUP

MORE THAN 40 THOUSAND OPERATORS AT THE MILAN FASHION FAIRS

MICAM, Fashion&Jewels, MIPEL and The One confirmed themselves as international fashion platforms.

They were held with great success from September 14 to 17 Fashion&Jewels, The One and from September 15 to 18, MICAM and MIPEL, confirming a winning synergy of the events dedicated to fashion at Fiera Milano (Rho). A total of 40,950 professional visitors attended the great fashion fair, of whom 45 percent came from abroad, from 140 countries. The best performances were recorded by European countries, particularly Spain, Germany and France, but brilliant results were also achieved by North America, which marked a double-digit increase (Canada and the USA); followed by the Far East, with China and Japan leading the way.

The fairs thus confirmed themselves as undisputed protagonists in the innovation scene, responding to market needs with professionalism and punctuality, even in challenging times such as the current one, reinforcing their role as hubs of encounter, development and excellence. With the participation of visionary startups and collaborations with educational institutions and universities, each event proved to be an immersive journey between creativity and technology.

In a period of profound transformation for the fashion world, dominated by digitization and sustainability, this

year’s fairs combined their business message, centered on production methods, artistic ability and the value chain, with a focus on training and job opportunities for the new generations. A bridge between school and business, with numerous opportunities for young people to come into direct contact with the corporate world. Also underscoring the importance of this effort was the participation of the Minister of Education and Merit, Giuseppe Valditara, who during the inauguration highlighted the value of investing in young people and emerging professions in the manufacturing sector.

OLTRE

40MILA

OPERATORI

ALLE FIERE MILANESI DELLA MODA

MICAM, Fashion&Jewels, MIPEL e The One si confermano piattaforme internazionali del fashion.

Si sono svolte con grande successo dal 14 al 17 settembre Fashion&Jewels e The One e dal 15 al 18 settembre MICAM e MIPEL, confermando una sinergia vincente delle manifestazioni dedicate al fashion a Fiera Milano (Rho). In totale sono stati 40.950 i visitatori professionali intervenuti alla grande kermesse della moda, dei quali il 45% provenienti dall’estero, da 140 Paesi. Le performance migliori sono state registrate dai paesi europei, in particolare da Spagna, Germania e Francia, ma brillanti sono stati anche i risultati dal Nord America, che hanno segnato un aumento a doppia cifra (Canada e USA); a seguire, l’Estremo Oriente, con Cina e Giappone in testa.

Le fiere si sono confermate quindi protagoniste indiscusse nel panorama dell’innovazione, rispondendo alle esigenze del mercato con professionalità e puntualità, anche in periodi sfidanti come quello attuale, rafforzando il loro ruolo di hub di incontro, sviluppo ed eccellenza. Con la partecipazione di startup visionarie e collaborazioni con istituti di formazione e università, ogni evento si è rivelato un viaggio immersivo tra creatività e tecnologia. In un periodo di profonda trasformazione per il mondo della moda, dominato dalla digitalizzazione e dalla sostenibilità, quest’anno le fiere hanno unito al loro messaggio di business, centrato sui metodi di produzione, sulla capacità artistica e sulla catena del valore, un focus su formazione e opportunità lavorative per le nuove generazioni. Un ponte tra scuola e impresa, con numerose occasioni per i giovani di entrare in contatto diretto con il mondo aziendale. A sottolineare l’importanza di questo impegno è stata anche la partecipazione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che durante l’inaugurazione ha evidenziato il valore di investire nei giovani e nelle professioni emergenti del settore manifatturiero.

CORSO ROMA 9 NEBULONI E.
MENBUR
CHANTAL 1962
ROSAMUND MUIR
MITRUSI
RIPANI CROMIA
IDA DE ROSIS
UNICA BY SIRENA
CLAUDIA FIRENZE
RIPANI
LA BOTTEGA DI LISA MAISON TOUFET
NACREE STM
BRUNATE
KING TARTUFOLI
SILVANO BIAGINI
ELENA CARDINALI
MARCO MASI
STUDIO B+ARS
BRUNATE
ANEMA
YUKO IMANISHI+ THE OTHER WOMAN
MARETTO
MUSTANG
MA+DE 94
LA BOTTEGA DI LISA
STRINGART
HOGL
TAKE A WALK
CORSO ROMA 9
MARITZA
XTI
MARITAN
GIORGIO 1958
STURLINI
PENHA
HANOX
ROSSI
D. LEPORI
PENHA
ROBERTO BOTTICELLI
ENZO VERDICCHIO
FRANCO FEDELE
ENZO VERDICCHIO
ANTONIO MAURIZI
PROFESSION: BOTTIER
ARBITER
ROBERTO BOTTICELLI
FRANCO FEDELE
HANOX

KERATIN HYDROLYSATE AS A CHROME EXHAUST AID AND KERATIN FILLER IN LEATHER PROCESSING: A CLEANER TECHNOLOGY APPROACH FOR

TANNERY SOLID WASTE MANAGEMENT AND LEATHER MANUFACTURING

Source: RESEARCH ARTICLE Volume 10, Issue 13, e34049, July 15, 2024

Ashagrie Mengistu a,*, Kenatu Angassa b, Israel Tessema b, Getaneh Andualem c, Bereket Yiheyes c, Daniel Berhane c, Mikiyas Abewaa d, Mulat Kassie c, Berhanu Telay c

a The Federal Democratic Republic of Ethiopia Manufacturing Industry Development Institute, P.O. Box 1180, Addis Ababa, Ethiopia

b Department of Environmental Engineering, College of Biological and Chemical Engineering, Sustainable Energy Center of Excellence, Addis Ababa Science, and Technology University, P.O. Box 16417, Addis Ababa, Ethiopia

c Manufacturing Industry Development Institute, Leather and Leather Products Industry Research and Development Center, P.O. Box 24692 Code 1000, Addis Ababa, Ethiopia

d Department of Chemical Engineering, College of Engineering and Technology, Wachemo University, Hossana, Ethiopia

1. INTRODUCTION

Tanning is the process that turns raw hides and skins into leather, the non-putrescible final product, by stabilizing the triple helical structure of collagen matrix. This chemical modification of the collagen structure is supported by the functional groups on the side chains of the three polypeptide chains that form the spiral helical structure of the collagen protein [1]. Over the course of producing these leathers, the tanning industry generates a large amount of wastes and byproducts throughout the leather-making process, which, if not properly handled, may have detrimental effects on the ecological environment [2]. The environmental impact of the disposed solid wastes such as trimmings, fleshings, chrome shaving wastes, buffing wastes, and keratin wastes is becoming a major concern for tanners around the globe. Therefore, adding value to these solid wastes and converting them into useable end products is an inevitable practice both from the environmental protection and cyclic resource utilization point of view [1,3]. Prior to carrying out other significant tanning processes, hides and skins must pass through the hair removal processes such as hair burning unhairing, paint unhairing, and enzymatic unhairing. During these processes, a substantial amount of solid hair waste is generated and disposed of in landfills, and on the other hand, solid hair waste burned with chemicals contributes to the high values of chemical oxygen demand (COD) and total dissolved solid (TDS) in tannery effluents. Severe environmental pollution issues could result from the uncontrolled discharge of such tannery solid wastes and wastewater without sufficient or effective treatment [4]. For instance, uncontained discharge of hair waste and subsequent open air burning of it results in greater environmental release of greenhouse gases [5]. The other phenomenon observed in this circumstance involving the discharge of tannery effluents into water bodies is eutrophication, in which the growth of aquatic plants is encouraged by an increase in nutrients such as phosphorus and nitrogen from waste discharge to water bodies, resulting in the depletion of dissolved oxygen [6]. Approximately 100 kg of solid hair waste is generated when one tone of hide or skin is converted into leather [5,7]. Therefore,

managing the handling of hair waste and discovering appropriate ways to add value are crucial. Tanning and retanning processes are important steps in the production of leather, where the vital component of the skin structure (collagen) gradually changes its original properties and attains several typical properties, such as exceptional resistance to putrefaction, resistance to wet heat (hydrothermal stability), good mechanical properties, resistance to chemical degradation, improved leather homogeneity, increased durability, cutting value and other physical and organoleptic properties of the final leather product. Mineral tanning materials (chromium, aluminum, iron, and zinc), vegetable tans (mimosa, acacia, and quebracho), aldehyde tans (glutaldehyde and formaldehyde), and oil tans are used to convert putrescible hide/skin to nonputrescible intermediate leather. Likewise, retanning is conducted using inorganic mineral substances (chrome, aluminum, zirconium salts) or organic substances (aldehydes, vegetable tannins, and resins) [8] to fill the interfibrillar void space created due to the removal of unwanted protein materials during beam house leather processing operations [9]. This makes it an important step that is carried out to achieve certain fullness features with the selective filling of the structure and to provide a tight and uniform grain surface for final leather articles [10].

Traditional tanning and retanning processes have their own shortcomings. For instance, the use of chromium in tanning has a limited exhaustion rate that does not surpass 50–70 %, making chromium the major constituent of tannery effluent [11]. Discharge containing a considerable amount of chromium has adverse effects on the environment, is toxic to aquatic life, and pollutes groundwater [12,13]. In addition, trivalent chromium has a high probability of being converted to a hexavalent state in acidic soil, which is carcinogenic and toxic to aquatic life and plant growth at high concentrations [14–16]. Despite these factors, chrome tanning salts are needed in leather processing to produce high-quality leather. Different tanning systems, such as titanium, silicon, and aluminum tannings, have been developed over the last 15 years to avoid toxic chromium compounds; however, since these leathers contain organic salts, they have their own set of drawbacks [17]. On the other hand, the currently used retanning agents are mainly petroleum byproduct-derived, formaldehyde-based fillers, and other synthetic retanning agents [8]. The use of such retanning agents and their presence in leather even at 50 ppm are becoming major causes of concern for leather manufacturers [5,18]. Therefore, it is important to enhance chromium uptake, reduce the amount of chromium discharged into wastewater to below the allowable limit and replace aldehyde-based retanning chemicals with locally produced and environmentally acceptable materials. Keratin is a group of fibrous structural proteins known as scleroproteins that are mostly found in mammalian body parts and tissue configurations, such as horns, hooves, hair, fur, nails, skins, wool, and bird beaks and feathers [19]. Along with collagen, it is the most significant biopolymer found in mammals and has a higher cysteine content than other fibrous proteins, such as elastin, collagen, and myofibrillar proteins [20]. The epithelial tissues of higher vertebrates are known to contain a greater amount of keratin, which has an important role in protecting the body from chemicals and external mechanical conditions [21]. There are two types of keratins based on its fiber structure and amount of sulfur-containing amino acids. Low-disulfide soft keratin bonds are found in the epidermis and other cellular tissues. Its lower disulfide bond composition compared to that of hard keratin makes it susceptible to hydrolysis by acids and alkalis. However, hard keratins are highly fibrotic and are found in the epidermis of humans and other animals and are characterized by high stiffness due to the presence of a considerable number of disulfide bonds [21].

Many attempts have been made to extract and use different types proteins from tannery solid wastes [22–26]. Similarly, a variety of techniques have been used to extract keratin protein from keratin biomass, but the most important ones include chemical hydrolysis, enzymatic and microbiological treatment, dissolution in ionic liquids, microwave technique, steam explosion technique, and thermal hydrolysis [19]. The

extracted keratin has been used for a wide range of applications, such as for fertilizer industries [27]; for industries producing animal feeds [28,29]; as a biomaterial for example, for the production of keratin-based bioplastic films from chicken feathers [21,30,31]; as a biomedical material using sodium sulfide-based extraction [32]; as an industrial application of tannery wastewater treatment to adsorb chromium [12,33]; and as a replacement for salt in textile processing to enhance dyestuff uptake [26,34]. Therefore, many keratin sources, including waste chicken feathers, wool waste from the textile and wool processing industries, hog hair, horn meal, hoofs, nails and tannery hair waste, have been used for the extraction of keratin hydrolysate [27,34–41]. It is slowly becoming more common to produce biobased retanning and chrome exhaust aids, as well as use them in the production of leather. There have been numerous attempts to create protein-based chrome exhaust aids and retanning agents from solid tannery and slaughterhouse wastes such as raw trimmings, chrome shavings, fleshing wastes, and cow horn meal waste [42–44]. However, only a small number of studies have been conducted on the use of tannery hair waste and its application in the leather-processing industry.

The existing research has primarily focused on the application of keratin hydrolysate (KH) as a chrome exhaust aid on pickled pelts. However, these studies have not adequately addressed the issue of filling looser sections, such as the belly and flank regions of low-grade wet blue leather, due to the negligible impact on chromium uptake observed in these limited works [12,39,45].

The major goal of this study was to produce a biobased liquid KH from tannery hair waste that may be used as a chrome exhaust aid and keratin filler to retan leather. The end-of-waste concept, which is the subject of this study, allows tannery waste products to be treated as secondary raw materials rather than disposed of in landfills. Hair waste produced during the production of leather was specifically treated with alkali hydrolysis, in which different hydrolysis conditions were optimized. The results of this work not only assist in resolving the issue of hair waste in the leather industry but also offer a commercially viable method for the creation of an eco-friendly, biobased liquid chrome exhaust aid and keratin filler. To the best of our knowledge, no studies have been conducted on the production of keratin-based chrome exhaust aid to be applied after tanning during basification and retanning agents from mixed Ethiopian sheep hair waste.

2 MATERIALS AND METHODS

2.1 Materials

Fresh sheepskins were purchased from the Addis Ababa Abattoir, which is located in capital city of Ethiopia, Addis Ababa. Laboratory chemicals and reagents used for analysis are of analytical grade and includes sodium hydroxide (NaOH), 99.0 %; hydrochloric acid (HCl), 37 % w/w; sulfuric acid (H2SO4), 98 %; nitric acid (HNO3), 65 %; perchloric acid, 70 %; sodium chloride (NaCl), 99.5 %; boric acid, 99.5 %; and basic chrome sulfate (33 % basicity). All the laboratory chemicals and reagents including process chemicals for tannery beam houses and retanning, were provided by the Leather and Leather Products Industry Research and Development Cent. The main laboratory instruments and equipment used in this study includes round bottom flasks, a water bath, a digital electronic balance, an analytical weighing balance, a hot air oven, a pilot scale reactor, test equipment such as a Kjeldahl system, an FT-IR Spectrometer (PerkinElmer), an X-Ray Diffractometer (XRD-X-ray tube cu40kv, 44 mA, Rigaku, Ultima IV), and tensile testing machine (testometric/M350) was used to study the mechanical strength characteristics of the crust leather.

2.2 Methods

2.2.1 Raw material collection and preparation

Ethiopian tanneries (Ethiopia Tannery around Mojo and Elico in Addis Ababa) that

use the hair-saving method of hair removal provided 6 kg of sheep hair waste for extraction purpose. The composite method of sampling was used to obtain samples of sheep hair waste. Additionally, 75 pieces of fresh sheep skin from the Addis Ababa Abattoir were purchased, and they were unhaired using a hair-saving technique to determine the percentage composition of sheep hair based on the weight of the skin when it was at the wet salted stage. The Leather and Leather Products Industry Research and Development Center’s laboratory and model tannery served as the location for the laboratory- and pilot-scale extraction process as well as the paint unhairing process. The Center is situated in Akaki-Kality Sub city, Addis Ababa, Ethiopia. However, some laboratory analyses were conducted at the Central Laboratories of Adama Science and Technology University (ASTU) and Addis Ababa Science and Technology University (AASTU).

To eliminate the salt sodium chloride (NaCl), sodium sulfide (Na2S), and hydrated lime Ca(OH)2) used during preservation and paint unhairing, the raw sheep hair sample was washed many times with enough warm water. The sample of washed sheep hair was dried outside in the sun. To partially remove the fat on the surface of the hair, the hair was degreased using a solution of sodium bicarbonate (1 g/L), ammonia (1 g/L), and an anionic degreasing agent (1 g/L). The treated hair sample was subsequently cut into smaller pieces to increase the surface area in contact with the hydrolyzing agent (NaOH) and, consequently, the effectiveness of the extraction.

2.2.2 Laboratory-scale extraction and characterization

Based on the designed experiment employing the response surface methodology (RSM) combined with the Box–Behnken experimental design, the important parameters affecting the extraction process (NaOH concentration, temperature and time) were used to carry out the experiment. 20 g of the samples were soaked in 0.25 L of 0.4 N, 0.70 N, or 1 N NaOH solutions for 1.5, 2.5, or 3.5 h, at 65, 80, and 95 °C, respectively. The samples and solution of the hydrolyzing agent were placed in conical flasks, which were subsequently placed inside an autoclave, high-pressure steam sterilizer, ES-215, for extraction.

By using vacuum filtration, the extracted keratin hydrolysate (KH) was further purified, concentrated by evaporation in a water bath and then centrifuged at 10,000 rpm for 5 min. To prepare for dialysis, the KH solution was concentrated once more in a water bath. The samples were then subjected to membrane dialysis for approximately 72 h. The dialysis product was further concentrated in a water bath and the pH of the concentrated KH solution was subsequently adjusted to the necessary pH of 4.2 using a 2 M HCl (37 %) solution.

The precipitated KH solution was then centrifuged at 10,000 rpm for 5 min to produce keratin powder. Table 1 shows the experimental variables considered and protein yield as a response variable.

The total ash content of the keratin powder sample was determined according to the Society of Leather Technologists and Chemists, SLC6 (IUC 7; BS 1309:6) [46,47]. 5 g of the KH sample were weighed and placed in a pre-weighed, clean, and dry crucible dish. It was then heated on a heating mantle inside a cupboard hood until smoking ceased. Then, the dishes were placed in a muffle furnace preheated to 750 °C and heated at that temperature for 3 h. The total ash content of the hair samples was calculated using Equation (1).

Furthermore, the structure, morphology, and functional groups of the keratin powder were analyzed using X-Ray diffractometer (XRD) with an X-ray tube cu40kv, 44 mA, Rugaku Ultima IV, FTIR spectrometer with a SHIMADZU IR Affinity-1S, and scanning electron microscopy (SEM) with model JSM840A, respectively.

EQUATION (1)

2.2.3 Pilot-scale extraction of KH

The optimum conditions from the laboratory-scale extraction optimization reaction (0.4 N NaOH, 80 °C, 3.5 h) were used directly for the pilot-scale extraction; however, the amount and concentration of the solution, including the sample of sheep hair, were scaled up to the pilot scale, in which 4 kg of the treated sheep hair (50 L*0.02 kg)/(0.25 L)) = 4 kg was soaked in 0.4 N of 50 L of NaOH solution. After that, the extract was filtered, and its pH was adjusted to 4.5, 5.0, 6.0, 7.0, and 8.0 pH values. KH started to precipitate at pH 4.5; in particular, clear precipitation was observed at a pH less than or equal to 4.2, and since loosening affects the leather at an extremely high pH above pH 8, the KH extract was adjusted to five different pH values, 4.5, 5, 6, 7, and 8. These pH values were used to investigate the pH rendering relatively higher exhaustion of chromium and spent liquor with minimum values of COD (mg O2/L), TDS (g/L), and % Cr2O3 (g/L). The stainless-steel pilot reactor employed for the extraction process, the raw sheep hair used, the extracted product KH at pilot scale and sample 25 mL kH solution were as shown in Fig. 1a,b, 1c and 1d, respectively.

2.2.4 Chrome tanning process application

Raw sheep skins were conventionally processed until the pickled pelt, after which the pH of the pickle float was adjusted to 2.8 to 3.2 before the application of keratin hydrolysate according to the methods in Tables 2 and 3. The tanning process was applied to both the experimental and control samples, using 6 % basic chromium sulfate (33 % basicity). The percentage of the chromium’s primary valence bonds in solution that have an OH- group is known as the basicity of the basic chrome sulfate solution. To explore the relatively high exhaustion of chromium and spent liquor with relatively low COD (mg O2/L), TDS (g/L), and Cr2O3 (g/L) concentrations, the same proportion (20 %) of pH-adjusted KH extract solutions was applied one at a time. The temperature, drum revolution per minute in rpm, float duration, and percentage dose of basic chrome sulfate, all of which affect chrome exhaustion, were all maintained within the ranges of 20–35 °C, 6–8, 40–100 %, and 6 %, respectively.

The seventy-five pieces of fresh sheep skin purchased from the Addis Ababa Abattoir were typically processed until they were pickled. One of the five pH values evaluated (4.5, 5.0, 6.0, 7.0, and 8.0) required the use of nine sheep skins at once, six of which were divided in half along the backbone to be used as materials with the same properties for both the experimental and control runs. Three identical-sized

TABLE 1. EXPERIMENTAL CONDITIONS AND RESPONSES OF THE PREDICTED VALUES.

pilot-scale stainless steel drums were set up to conduct three separate runs for one pH at a time (drum-1 KH solution applied prior to tanning, drum-2 KH solution applied following tanning during basification, and the third drum served as a control with no KH solution application). To investigate the pH rendering relatively high exhaustion and the exact point of application using a total of 45 pieces of sheep skin, five such operations were conducted for each pH. Based on the weight of fleshed pelt, a constant KH dose of 20 % in solution or 1.43 % in powder form based on the KH solution solid matter of 0.0721 g/mL was utilized. For both the experimental and control processes, the same amount of chromium was used (6 % based on the weight of the fleshed pelt). To test the chromic oxide concentration of the spent liquor, TDS, and COD chrome tanning spent liquors from both the control and experimental operations were collected.

TABLE 2. PROCESS METHODS SOAKING, UNHAIRING AND LIMING OF RAW SHEEP SKIN.
FIG. 1. PILOT SCALE EXTRACTION:
(A) STAINLESS STEEL REACTOR - (B) RAW SHEEP HAIR - (C) PILOT SCALE EXTRACTION PRODUCT - (D) KH DISPLAY USING 25 ML BEAKER.

After aging for at least 48 h, wet blue samples were taken from both the experimental and control process drums for the shrinkage test and chromic oxide content estimation to investigate the increase in chromium uptake due to the application of the KH extract. Finally, chrome liquors from the control and experimental processes drums were collected for chromic oxide, COD, and TDS analysis. Determined the optimum pH and point at which the KH solution should be applied (before or after tanning), the next step was to make an investigation on how different dosages affect the product quality and spent liquior characterisctics. Since no previous research has been performed, it was thought vital to undertake a new investigation on the optimal dosage of KH, which should be closer to the dose of commercially available chemicals for chrome exhaustion (1.5 % of MgO) [48]. Therefore, 30 sheepskin samples were employed for these experiments, considering various concentrations of 35, 30, 25, 15, 10, and 5 % KH in solution and 2.5 %, 2.2 %, 1.8 %, 1.08 %, 0.7 %, and 0.4 % in powder form, respectively based on the solid matter (0.0721 g/mL) of the KH solution. Six sheepskins were used for each experimental trial to optimize the percentage of KH dosage. However, the optimum pH and point of application (before or after tanning) were taken from the previously determined optimum pH value and point of application with optimum chromium uptake and lower TDS, chromic oxide, and COD in the spent liquor.

2.2.4.1 Determination of chromic oxide content in the wet blue leather

Determination of the chromium content (chromic oxide) was conducted for each of the experimental and control samples using colorimetric method used by Ref. [49], where 0.5 g of wet blue samples from the butt portion of both the experimental and control samples were taken in a 250 mL Erlenmeyer flask and digested using the perchloric acid digestion method (SLTC 1965) [50], where oxidation of the wet blue was carried out using an acid mixture (sulfuric acid, nitric acid, and perchloric acid) on a heating mantle in a hood. The technique of titration was subsequently used to estimate the content of the chromic oxide. To further complete the digestion for

TABLE 3. PROCESS METHODS

10 min, 10 mL of distilled water was added. Then, following the completion of acid digestion, the samples were cooled to room temperature, transferred to a 100 mL measuring flask, mixed with distilled water, and then titrated. Finally, the percentages of chromic oxide by mass and chromic liquor by mass were determined using Equations (2) and (3), respectively.

EQUATION (2)

where T is the volume of consumed sodium thiosulfate during titration. M is the weight of the sample (wet blue) and Cf is correction coefficient and 0.00253 g is the amount of Cr2O3 consumed by 1 mL of 0.1 N sodium thiosulphate.

EQUATION (2)

where V is the volume of the sample liquor.

2.2.4.2 Hydrothermal stability test

A Thiess shrinkage tester was used to examine the hydrothermal stability of the wet blue leather for each of the experimental and control process samples. According to the official method of sampling and testing followed by Refs. [1,51]. A rectangular test piece of wet blue leather measuring 50 mm by 3 mm was cut from both the experimental and control samples using an oil dynamic micro clicking press machine. The test piece was then suspended inside the apparatus containing distilled water for measuring the shrinkage temperature, and the water was heated at a rate of 2 °C with heat from a Bunsen burner until the leather specimen reached the desired shrinkage temperature. The device was equipped with a reference metal that displays a variation in the length of the wet blue line. The temperature that caused the length of the wet blue to change was ultimately recorded for all the trials of the experimental and control runs based on readings on the inserted thermometer as TS (°C), where, Ts is shrinkage temperature.

2.2.5 Retanning process application of KH

After the completion of the tanning process, the wet blue leathers were piled for at least 48 h so that cross-linkage of chrome tannage by oxalation was allowed to undergo for the better strength and stability of wet blue leather. Olation and Oxalation are two of the three stages in the crosslinking of chrome tannages. In the first stage, chromium complexes react with the carboxyl groups in proteins. As the tannage’s pH rises, particularly during basification, the hydroxyl replaces the sulfate associated with chromium, and chromium atoms share these hydroxyl groups through olation. The tannage becomes more stable when the complex gives up hydrogen ions and oxalation results upon further drying during piling. The samples were prepared for the next process by conducting preparational operations, such as through feed samming, shaving the wet blue to the required thickness of the final leather product, 0.9 mm for the sheep upper leather. The mechanically adjusted wet blue leathers were used for the subsequent operation of the retanning process based on the designed methods, as shown in Table 4 A number of retanning processes were conducted at different pH values of 5, 6, 7, and 8, substituting the commercial protein filler (Celatan F) with the produced keratin filler (50%, 75% and 100%). This approach made things easier to determine the product’s optimum pH for retanning application. After the crust leather was produced, it was determined that it was crucial to assess the quality of the crust leathers produced as well as to check whether the leather would ultimately serve its intended purpose in various environmental settings.

2.2.5.1 Estimation of nitrogen content

Following the end of the tanning and retanning processes, the experimental and control samples were taken for the purpose of estimating the nitrogen content of the leather using the Kjeldahl method after its decomposition [45,52]. Where, 1 g of treated leather sample was taken in triplicate, digested using the prepared acid mix to produce ammonium. The ammonium was then treated with an alkaline solution (50 % sodium hydroxide) to convert it to ammonia, and the mixture was distilled using steam at a high temperature. Boric acid was used to condense and trap the ammonia that had escaped from steam distillation. The amount of boric acid was measured by titration, and the average was computed using the dry weight of the leather sample.

2.2.5.2 Tensile strength and percentage elongation of crust leather

Test specimens of both the experimental and control types of leather were prepared and conditioned as per IUP -1 and IUP- 3 [2,53]. The specimens were subsequently tested using tensile testing machine (testometric/M350) as per IUP 6 (ISO 3376:2011) [54] under the same constant rate of loading during all the measurements.

A dumbbell-shaped sample is punched out using a standard steel die with dimensions of 110 mm total length and 25 mm diameter, but the machine used for measuring the tensile strength test is only 50 mm between the two grips. This particular shape aids in concentrating the stresses in the narrow portion, forcing the sample to break there; otherwise, the sample may break near the jaw of the machine, which will give a wrong value.

The thicknesses of each test specimen were measured to the nearest 0.01 mm using a thickness gauge at three locations, the average of which was calculated and recorded. The width of each specimen was measured using a graduated scale and used to calculate the cross-sectional area. The distance between the grips of the tensile tester was set to 50 mm for the standard test specimen, and the test specimens were inserted between the grips; thereafter, the grips were tightened with sufficient pressure. Finally, the testing machine was operated at a speed of 100 mm/min to the maximum force until the sample broke; then, the machine was immediately stopped, and the distance between the two grips was measured. The tensile strength and elongation at break of the sample leaks were calculated using Equation (4).

EQUATION (4)

Since the percentage elongation of the leather is also a useful index of leather stretching quality, it was measured simultaneously with the tensile strength; two reference marks were made in the narrow portion of the specimens before the start of testing, and the distance between these marks was measured. Finally, the extension due to the applied load was expressed as the percentage of elongation at that load, as calculated from Equation (5).

EQUATION (5)

2.2.5.3 The double-edge tear strength of crust leather

The double-edge tear strength (Baumann tear strength) was measured for the crust leather samples from both the control and experimental processes. The crust leather samples were cut to a size of 70 mm × 40 mm with the central cut to the longer edge of 50 mm in length. The tear strength was calculated by taking the ratio of the maximum load (N) exerted to the maximum upthrust distance the grain moved at the instant of grain burst as shown by equation (6). Test specimens of the leathers were prepared and conditioned as per IUP 1 and 3, and the specimens were tested using tensile testing machine (testometric/M350) as per ISO 3377: 2016/IUP -8used by Refs. [47,55].Test specimens were cut using the cutting knife 50mm×25mm with a central slot and conditioned for 48 h; thereafter, the thickness of each specimen was measured. The specimens were subsequently inserted through the slit into sample holder clamps that were fixed to the tensile tester. The test was conducted by operating the tester at a rate of 100 mm/min until the test specimen was torn apart, where the maximum force was recorded, and the tear strength of the measured samples was calculated using equation (6).

EQUATION (6)

2.2.5.4 Distension and strength of grains of crust leather

Test specimens were prepared and conditioned as per IUP 1 & 3. For each sample, triplicate specimens were cut using an oil dynamic micro clicking press machine. The specimens were tested for distension and strength of grain ball at burst using tensile testing machine (testometric/M350) as per the ISO 3379:2015/IUP 9 used by Refs. [46,47]. The average load (N) and distension (mm) at burst for the specimens were measured and recorded.

2.2.5.5 Crust leather organoleptic properties

Organoleptic properties such as softness, fullness, roundness, grain smoothness, grain tightness, color uniformity, and general appearance were assessed by hand and visual examination for all the experimental and control dyed crust leathers, where the leathers were rated on a scale of 0–10 points for each functional property.

3 RESULTS AND DISCUSSION

3.1 Extraction optimization and characterization results of the extracted KH

Biuret test method of analysis for the extract revealed that the optimum parameters of temperature (80 °C), concentration (0.4 N), extraction time (3.5 h), and protein yield (88.6 %) were attained. The treated samples were taken in triplicate to determine the ash content, and the results are depicted in Table 5. As the table shows, the average ash content from the analysis data was 12.73 % of the sample weight, which is in consistent with the value reported by Ref. [27], slightly higher than the one reported by Ref. [18], 10 % and almost in agreement with that of [27], which is 12.16 ±1.42”whereas ash content of most commercial re-tanning agents sometimes falls in the range of 30–40 % w/w” [18]. This indicates that the experimental extract has relatively less hazardous inorganic oxides and salinity compared with most commercial retanning agents and the higher ash percentage indicates an excessive amount of the hydrolyzing agent employed. The findings suggests that the lesser ash contents are more likely to be green because ash content is a key feature of any retanning agents manufactured and employed in the leather manufacturing [40]. Furthermore, one of the biggest issues facing the tanning industry is the treatment of wastewater containing a high salt load. In general, while characterizing KH to be used as a retaining agent, the higher proportion of ash content indicates less amount of organic active component and a higher production of effluent load because it produces more unreacted oxides and other salts [40]. Additionally, it is important to take the ash content of the retanning agent into account during the characterization of the produced retanning agent. Currently, leather chemical manufacturers are under pressure to develop retanning agents with low salt contents.

The Fourier transform infrared analysis result was as shown in Fig. 2. In the spectrum the hydrogen-bonded -N-H and -O-H stretching motions of the amide functional group and absorbed water account for the relatively broad peak in the range of 3250–3300 cm−1. The stretching motions of the -C-H and -N-H groups cause considerably less intense peaks in the range of 2900–3100 cm−1. The carbonyl group of the amide moiety corresponds to the peak that can be observed in the range of 1400–1700 cm−1.

On the other hand, at a wavelength of 1237.03 cm−1, the stretching vibrations of the C–N and C–C functional groups and the bending vibrations of the N–H functional group in –CNH were observed. A less pronounced peak at 1541.11 cm−1 corresponds

to the bending vibration of the -C-N-H group, whereas the peak at 1400.52 cm−1 was caused by the bending vibration of the functional group –CH2. The -C-N- group stretching vibration is responsible for the less intense sharp peaks between 1200 and 910 cm−1. Furthermore, the presence of characteristic peaks in this FT-IR pattern, such as amide -N-H, –CO, -C-N-, and –CNH, confirms the existence of the amino acid building blocks that constitute peptide groups of keratin protein [40]. The characteristic structure and distinctive mobility of significant functional groups in its molecular structures, such as –CO–NH-, –NH2, –CNH, and -C-H, are likely to result in peak signals in the FTIR pattern of keratin extract in transmittance mode [ [7]], [ [18]]. Fig. 3a and (b) shows the morphologies of the KH powder extracted from tannery sheep hair waste using SEM at various resolutions of × 170 and × 600, respectively. The morphological view resembles that extracted at 80 °C and reported by Refs. [56–58]; however, it is more porous, deeper in color, and has more hollow spaces. The XRD analysis result of the sheep hair keratin powder is as shown in Fig. 4. The XRD analysis result showed two diffraction peaks at the diffraction angles of (2θ) at 9.36° and 21.6° which were attributed to the presence α - helix and β - sheet structures, respectively.

FIG. 2. FTIR PATTERN OF THE EXTRACTED KH.
FIG. 3. SEM IMAGES OF THE KH PRODUCT POWDER (A) × 170 RESOLUTION AND (B)× 600 RESOLUTION.

It was also observed from the XRD spectrum that the two places in the keratin structure giving crystalline nature for the keratin had diffraction peaks of varying intensity, with the more intense and less broad peak α - helix displayed at 2 theta (9.36°) and on the other hand, the one observed at 21.6° had short and broader peak.

3.2 Application of KH as a chrome exhaust aid and keratin filler

3.2.1 Optimization of the product pH, percentage dose and points of application The effects of five pH values of KH solution (4.5, 5, 6, 7, and 8), the percentage of the applied KH solution (5 %, 10 %, 15 %, 20 %, 25 %, 30 %, and 35 %), and the points of application (before or after tanning) were considered in the optimization study. Several runs with KH solution at different pH values ranging from 4.5 to 8 and percentage dosages ranging from 5 % (0.4 % in powder form based on the determined solid matter of 0.0721 g/mL) to 35 % (2.5 % in powder form) were performed to determine the pH and percentage dose at which KH performs best. The results of the investigation revealed that the content of chromic oxide in wet blue leather to be better when the KH solution was applied at pH (5) than at pH (4.5) as depicted in Table 6, which is due to precipitation of KH at pH (4.5) that hinders its penetration. Similarly, the chromic oxide content was observed to be lower at higher pH values of 7 and 8 compared to pH value of pH 5 and pH 6, as shown in Table 6.

Note: before tanning: on the pickled pelt, after tanning: after completion of tanning process during basification.

FIG. 4. XRD SPECTRUM FOR SHEEP HAIR KERATIN POWDER.
TABLE 6. EFFECTS OF VARYING PH AND POINTS OF APPLICATION ON THE %CR2O3 CONTENT OF WET BLUE LEATHER.

On the other hand, it was demonstrated in Table 9 that chromic oxide in the spent liquor observed to be higher at pH values above pH (6), possibly because of the reverse breaking of bonds formed between chromium and the collagen structure and the replacement of the active site with KH molecules at higher pH values. Additionally, pH has an important role in regulating surface charge and the isoelectric point (pI) of leather, which has an important effect on leather processing because it influences how chemicals penetrate, distribute, and fix in the leather matrix [59]. This indicates that a pH of 6 is the optimum pH for mass production [40].

It was also observed that raising the pH to 7 or 8 resulted in softer crust leather and is suggested for softy upper leather, but doing so is not environmentally recommended because it increases the concentration of Cr2O3, TDS, and COD in the spent liquor, hence, in tannery wastewater. This is because as the pH of the float increased from 6.0 to 8.0 during the application of KH at higher pH values, the electro positivity of the leather surface rapidly decreased, demonstrating a phenomenon in which the subsequent exhaust agents, specifically KH, tend to penetrate into the neutralized leather matrix rather than bind to the leather surface; on the other hand, the penetration of the remaining chromium in the float will be restricted. This leads to a reduction in the proportion of chromic oxide in a wet blue leather test sample [60]. The nitrogen content of the same material at any pH and dosage of KH was lower when KH was applied after tanning during basification, and it

TABLE 7. NITROGEN CONTENT OF THE SHEEP SKIN AT THE RAW, WET BLUE AND CRUST LEATHER STAGES.
TABLE 8. HYDROTHERMAL STABILITY TEST RESULTS.
TABLE 9. TDS AND CR2O3 ANALYSIS RESULTS FOR TANNING SPENT LIQUORS AT A 20 % KH DOSAGE.

was discovered that when KH was added after tanning at the basification stage, the percentage of Cr2O3 in the wet blue leather was better. On the other hand, the percentage of chromic oxide in the experimental wet blue leather was lower than that in the control wet blue leather when the sample was treated with KH applied at the pickled pelt stage. This is because when deciding which chemical should be applied first, molecular weight and particle size differences must be taken into account; in this particular case, chrome has a higher molecular weight (size); Consequently, the chromium cannot penetrate the collagen matrix if the collagen matrix has already been filled with smaller KH particles [60]. In this case, increasing chrome astringency and creating new active sites by adding KH after the tanning process is complete permits the remaining chromium in the float to be exhausted [61]. It was therefore demonstrated that the best sequence was to favor the one with the higher molecular weight.

3.2.2 Analysis result of the experimental and control wet blue leather

3.2.2.1 Chromic oxide content analysis results for the experimental and control leathers

The experiments were conducted in a triplicate, and the average of the values was used for data analysis. The analysis results showed a better percentage of chromic oxide (Cr2O3) in the experimental wet blue leather than in the conventionally processed control wet blue leather around the optimum pH value of pH (6). Furthermore, there was an improvement in the leather mechanical strength and organoleptic properties. Table 6 demonstrate that for the experimental wet blue leather samples produced, the percentage of Cr2O3 was observed to be always greater than that of in the control wet blue leather when the KH solution was applied at pH 5 and 6. However, some variations were observed when the KH solutions were applied at pH 4.5, 7 and 8. So, both pH 5 and 6 were observed to be always better than their corresponding control process, indicating that the use of KH solution in the tanning process around these pH values improves chromium uptake to a greater extent.

As it was observed from Table 6 the percentage chromic oxide (% Cr2O3) content in the wet blue leather increased from 2.62 % to 3.7 % when the pH value of the applied KH solution raised from 4.5 to 5 at 5 % dosage, which implies that KH at pH 5 improved chromic oxide uptake better than it did at pH 4.5 due to the fact that at pH 4.5, the KH solution is about to start precipitation, and clear precipitation was observed just below this pH, especially at pH 4.2. On the contrary, the percentage chromic oxide in the experimental wet blue leather was clearly seen to drop from 3.81 % to 2.6 % and 2.5 % as the pH value of the KH solution applied raised to pH (7) and (8), respectively. That means beyond pH 6, there was a noticeable decrease in the percentage chromic oxide content of the wet blue leather, which may have been caused by KH replacing the already bonded wet blue in the collagen matrix due to a decrease in the astringency of chromium at those pH values [11,59,61]. As shown in the tabulated data, the percentage of chromic oxide content in the KH-treated wet blue leather was consistently greater when applied after tanning than those in which KH is applied before tanning, indicating an enhancement in chromium uptake. However, for some pH values e.g. pH (7) and (8), when KH was applied on the pickled pelt prior to tanning and after tanning, the chromium uptake was even lower than that in the control leathers. The reason for this is because KH applied before tanning to the pickled pelt fills up the interfibrillar gaps and spaces, making it difficult for chromium to penetrate [62]. However, by producing more active sites for chromium to form bonds, adding KH after tanning during basification aids in the uptake of the remaining chromium in the float. On the other hand, it was observed that the % Cr2O3 in the spent liquor of the experimental process was observed to decrease with an increasing of pH values from pH (5) to (6), as shown in Table 9, after which subsequent increases end up with an increase of chromic oxide content of the spent liquor. In addition, some characteristics of the spent liquor wet blue leather sample processed at higher pH values, specifically, TDS and % Cr2O3 (g/L), seen to be greater than even those of the control spent liquor as depicted by

Table 9. This is because as the size of the void spaces in the collagen matrix decreases, the rate of KH penetration will initially exceed that of chromium, and as the void space decreases further, the rate of KH penetration also decreases, resulting in more keratin protein in the spent liquor. Higher COD and TDS values indicates greater keratin protein accumulation, which is not advisable from an environmental and economic point of view.

The percentages of Cr2O3 in wet blue leather at various pH values both for the experimental and control processes are as shown in Fig. 5. The figure shows that KH performed best at pH 6, outperformed both the control and all other experimental pH values. As the pH of KH solution adjusted to more than 6, the values of percentage chromic oxide content ((%Cr2O3) were even lower than those in the control leather samples.

In general, pH values between 5 and 6 were found to be optimal for chromium uptake. In particular, pH (6) was seen to be the ideal pH for pilot-scale extraction, and at this pH, KH can also function as a basifying agent in addition to being used as an exhaust aid, which helps to minimize or avoid the application of sodium bicarbonate.

3.2.2.2 Nitrogen content of the wet blue and crust leathers

The wet blue leather treated with KH showed an increase in nitrogen content due to bond formation of the amino groups in KH with collagen and the chromium structures. When the keratin hydrolysate solution was applied to the pickled pelt before tanning, the sample became saturated with KH. As a result, the percentage of chromic oxide in the 0.5 g sample used for the analysis decreased due to the incorrect sequence of application. Table 7 demonstrates that treating the sample leather with KH during the tanning process and using KH as a keratin filler increases the nitrogen content of the wet blue and crust leather, where a percentage increase in KH uptake with dosage was observed and further increase in dosage has a negligible effect on the nitrogen content.

3.2.2.3

Shrinkage test

As shown in Table 8 samples from all of the processed wet blue leather at a common optimum KH solution pH of 6 and various percentage dosages were taken and subjected to a hydrothermal stability test.

FIG. 5. DIAGRAM SHOWING %CR2O3 IN WET BLUE LEATHER AT DIFFERENT PH VALUES OF EXPERIMENTAL PROCESSES.

The table shows that the use of KH as an exhaust –aid during the chrome tanning process improved the leather’s hydrothermal stability, as evidenced by an increase in the shrinkage temperature well above the minimum recommended shrinkage temperature of 90 °C. Here, it was found that the majority of the wet blue leather samples from the control process shrank at temperatures lower than 105 °C when the conventional amount of chromium (6 %) was utilized. However, the experimental samples experienced shrinkage when the temperature exceeded 107 °C, which is the primary indication of increased chromium uptake.

3.2.3 Environmental assessment of the spent liquors

3.2.3.1 Tanning spent liquor analysis results for chromic oxide, COD, and TDS

Table 9 shows the TDS and Cr2O3 analysis results for the spent liquor taken both from the control and experimental process drums at various pH levels and the two points of applications (before tanning on the pickled pelt and after tanning during basification).

Applying KH extract after completion of the tanning process (during basification) resulted in lower TDS and % Cr2O3 in the spent liquor, which indicated that most of the chemicals offered were taken up by the sample materials. Furthermore, KH offered at pH 6 performed best, with the lowest values of TDS (g/L) and % Cr2O3 compared with those of spent liquors taken from the control process drums and other experimental runs with pH values of 5, 7, and 8 [7]. Table 10 shows the analysis results for TDS (g/L), COD (g O2/L) and Cr2O3 g/L in spent liquor, and it can be seen that as the % KH dose increases from 10 % to 30 %, both TDS and chromic oxide in the experimental spent liquor are less than their values in the spent liquor from the control sample processing drum, However, beyond 10 % dosage the COD values for spent liquors from the experimental process sample exceeds that of those from the control process samples. This is due to the fact that the collagen matrix has only a limited number of active sites and it was shown in Table 10 that even if the chromic oxide content in the wet blue increases with dosage of KH to some extent, the considerable amount of KH was seen to remain in the float contributing for an increase in COD value.

TABLE 10. TDS, % CR2O3, CR2O3 (G/L), AND COD FOR DIFFERENT DOSAGES OF KH AT PH (6).
TABLE 11. COD ANALYSIS RESULTS FOR SPENT TANNING LIQUOR AT PH (6) AND (8).
TABLE 12. TDS AND COD ANALYSIS RESULTS FOR THE SPENT LIQUOR RETANNING PROCESS.

However, a further increase in dosage resulted in a greater effluent load than that of the spent liquor from the control sample drum. However, as shown in Table 11, above a 10% dose of KH solution, the COD (g O2/L) of the spent liquor from the experimental process sample drums was greater than that from the control process sample drum, so this makes the COD an important parameter for determining the optimum dosage of KH solution to be 10%, considering both environmental and economic factors.

Additionally, it can be seen from the information presented in the table that at a constant pH of 6, the tanning spent liquor’s COD (g O2/L) increases with % KH, and at higher pH values, minimal uptake of tanning chemicals occurs.

3.2.3.2 Retanning spent liquor analysis for COD and TDS

To analyze the retanning spent liquors for TDS, nine experimental runs and one control run were carried out with the substitution (100%, 75%, and 50%) of the commercially available protein fillers (Celatan F). Table 12 shows that the leather that underwent 100% substitution had a lower TDS (g/L) value, indicating that adding KH as a keratin filler between the dyeing and fat liquoring stages of the retanning process improved the uptake of other chemicals, reducing the TDS in the spent liquor. In comparison to the spent liquor from the control process drum and other experimental processes, it was determined that a pH of 6.0 and 100% substitution produced the best results, with a better outcome of a lower TDS value (19.3 g/L).

3.2.4 Analysis results for experimental and control crust leather

3.2.4.1 Mechanical strength characteristics

3.2.4.1.1 Tensile strength and percentage elongation of crust leather

Using tensile testing machine (testometric/M350), the mechanical strength characteristics of the experimental and control crust leather at different percentage substitutions were evaluated as shown in Table 13. Determining the tensile strength of leather is a requirement in the leather industry because it is the only way for leather to withstand various mechanical operations, such as shaving at the wet blue stage, staking during crusting, and buffing of the intermediate leather product. As it was seen from the tabulated data all the 50%, 75% and 100% substitutions for the Celatan F (Commercial protein filler) with KH resulted in tensile strength values above the minimum requirement (15 N/mm2). In addition, the 100% substitution was observed to produce crust leather with better tensile strength compared with the other percentage substitutions and the control process.

3.2.4.1.2 The double edge tear strength of the crust leather

Testing tear strength is an important task for estimating the durability of leather to withstand tearing stresses encountered during the manufacturing of shoes, garments, gloves, and upholstered products. Therefore, it is preferable for customers to perform such tests than for determining tensile strength. Both control and experimental leathers have a mean tear load along or parallel to the backbone higher than that across/perpendicular to the backbone, as presented in Table 13, because fibers are more oriented to the backbone and are highly resistant to tear load, whereas fibers across the backbone are not oriented toward the backbone; rather, they are less compact and far apart from each other.

TABLE 13. MECHANICAL STRENGTH CHARACTERISTICS OF EXPERIMENTAL AND CONTROL LEATHERS AT DIFFERENT % KH SUBSTITUTIONS.

3.2.4.1.3 Detention and strength of the grains of crushed leather (ball burst)

The results of the analysis are presented in Table 13, and the grain layer of leather is prone to cracking on the shoe surface, especially at the toe area, due to its exposure to strain during the shoemaking process and because of the need to fill the leather matrix with too many retanning chemicals. Therefore, leather for shoe preparation passes through a grain crack load and has good dimensional properties.

3.2.4.2 Crust leather assessment and manual evaluation of bulk properties

The bulk properties of the control and experimental crust sheep upper leathers, such as general appearance, grain tightness, smoothness, fullness, softness, roundness, and color consistency, were evaluated via hand and visual inspection by an experienced group of professionals. Experts graded all other crust leathers from 0 to 10 using the best export-grade crust leather as the benchmark. For each functional attribute, the experimental leathers were rated, and the average of those ratings was determined and the results were displayed in Fig. 6, where the best export grade of the sheep upper leather was 10. It was discovered that the organoleptic properties of crust leathers from experimental samples, such as softness, fullness, tightness, color uniformity and general appearance, were better than those of the control leather. The required bulk properties for sheep upper leathers were not met by experimental sample leathers produced at pH values of 7.0 and 8.0 and with only a 50 % substitution of protein filler, which indicates that the developed keratin filler is more effective than the commercially obtained filler.

4 COST BENEFIT ANALYSIS

In general, an approximate cost benefit analysis by equally sharing the overall country wise tannery sheep hair waste generation among the 36 tanneries in the country was conducted. Country wise Ethiopian tanneries have an average soaking capacity of 107,850 pcs of sheep skins considering an average wet salted weight of 1.2 kg per

FIG. 6. ORGANOLEPTIC PROPERTIES OF THE CONTROL AND EXPERIMENTAL LEATHERS.

pcs and 20–30 % weight by mass of the skin is hair, the total generation per batch of processing (actual current working of 14 days per batch) was calculated to be 25,884 kg as a whole and 719 kg of sheep hair waste is being generated per tannery. Assuming 16 working hours per day implies 224 working hours are required two weeks to extract 599 kg of sheep hair, which is 569 kg after deduction of 5 % weight loss during washing.

In a 50 L pilot scale reactor a batch of extraction 4 kg of sheep skin is employed for 3 h of extraction time, this implies that to extract 569 kg of sheep hair 426.75 h is needed. A reactor can work 24 h per day (224 h per two weeks). So, number of reactors needed = 426.75/224 = 1.91 ≅ 2 reactors for each tannery are required to handle all their own generated hair waste. Therefore, Cost of two 50 L pilot scale stainless steel reactors with its filter bags system will be 2*350,000 ETB = 700,000 ETB. ETB = Ethiopian birr. Assuming average area for end leather product from skin and cowhide is 4. 6sq.ft and 24 square feet, respectively. So, the total produced area of leathers will be 13,800 sq. ft, 6,587.2 sq. ft and 6,528 sq. ft for sheep, goat and cow, respectively with a total cost of 0.74 ETB per sq.ft. Table 14 shows the overall summary of the cost benefit analysis.

TABLE 14. APPROXIMATE COST BENEFIT ANALYSIS.

5 CONCLUSION

In this investigation alkaline hydrolysis was employed to successfully hydrolyze tannery hair waste to produce keratin hydrolysate. It was observed that parameters, including temperature, time, and concentration of the hydrolyzing agent (NaOH solution) have significant impact on the extraction processes, specially, the concentration of the NaOH solution was seen to have a significant effect on the extracted keratin hydrolysate. Solid matter of the KH extract was analyzed to be 0.0721 g/ mL. The FTIR analysis of the extract confirmed the presence of alkyl side chains of amino acids as well as carboxylic, amide, carboxyl group and aldehyde functional groups at 1400-1700 cm−1,3,303.46 cm−1,3270 cm−1 and 2752 cm−1, respectively. On the other hand, XRD spectrum showed two diffraction peaks at 2 theta values of 99.36° and 21.16° due to alpha helix and beta-sheet structures. Extraction parameter conditions such as concentration of 0.4 N NaOH solution, extraction temperature of 80 °C, and extraction time of 3.5 h were determined to be the optimum parameters at which maximum protein yield of 86.57 % and 14.64 % nitrogen content were achieved using biuret test method and Kjeldahl method, respectively. The application of KH extract as a chrome exhaust aid and keratin filler provided a promising

outcome when the product is applied at pH 6 and percentage dosage of 10 % after the completion of tanning process during basification. 100 % substitution of the commercial protein filler (Celatan F) with keratin solution ends up with leathers with improved mechanical strength characteristics, organoleptic properties and thermal stability. Furthermore, it brought about a notable decrease in COD and TDS in the spent liquor. In general, the application of KH in leather processing was observed to enhance uptake of chromium and other retanning chemicals which resulted in leather with better hydrothermal stability, mechanical strength characteristics and organoleptic properties. In addition, it was observed to have unpredictable benefit for the ecological environment due to its significant reduction of tannery effluent load. Finally, it can be concluded that the study has multi-objective purpose of applying circular economy of waste recycling and reuse and environmental protection through effluent load reduction.

AVAILABILITY OF SUPPORTING DATA

All data sets generated during this study are included in this published article.

CREDIT AUTHORSHIP CONTRIBUTION STATEMENT

Ashagrie Mengistu: Writing – review & editing, Writing – original draft, Supervision, Resources, Methodology, Investigation, Data curation, Conceptualization. Kenatu Angassa: Writing – review & editing, Supervision, Conceptualization. Israel Tessema: Writing – review & editing, Supervision, Methodology, Conceptualization. Getaneh Andualem: Writing – review & editing, Writing – original draft, Supervision, Software, Resources, Methodology, Investigation, Data curation, Conceptualization. Bereket Yiheyes: Writing – original draft, Software, Methodology, Investigation. Daniel Berhane: Writing – original draft, Resources, Methodology, Investigation, Conceptualization. Mikiyas Abewaa: Writing – review & editing, Writing – original draft, Supervision, Software, Resources, Methodology, Investigation, Data curation, Conceptualization. Mulat Kassie: Supervision, Methodology, Investigation, Data curation, Conceptualization. Berhanu Telay: Writing – review & editing, Supervision, Methodology.

ACKNOWLEDGMENTS

The Manufacturing Industry Development Institute, Leather and Leather Products Industry Research and Development Center, located in the Akaki Kality sub city of Addis Ababa, Ethiopia, is to be thanked by the authors for providing all the necessary resources for the research, including the facilities.

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Aurelia is an advanced management and control system to enable real-time information exchange between factory management, production planning, technical development, accounting, and manufacturing.

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