Ars Tannery 2019-05

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ISSN 2531-9620 ARSTANNERY - 1° SUPPLEMENTO AD ARSUTORIA 443 - OTTOBRE 2019 - POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN A.P. - AUT. MBPA/LO-NO/049/A.P./2017 ART.1 COMMA1 - LO/MI

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D E RM A C O LO R


FG L_ I N TE RN ATI O N A L


SYN -BYOS



MEC_MAN


SUMMARY

DIRETTORE RESPONSABILE: Matteo Pasca DIRETTORE EDITORIALE: Lorenzo Raggi RESPONSABILE PROMOZIONE FIERE: Giuseppe Picco

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IN REDAZIONE: Erika Alberti, Emanuela Cecchetti, Cristina Locati, Enrico Martinelli, Barbara Solini

redazione@edizioniaf.com

TECHNICAL ADVISOR: Ernesto Pisoni

OPINION Do not play deaf Non far finta di non sentire FOCUS ON The metal-free challenge La sfida del metal free

FOTOGRAFIA E GRAFICA: Eros Badin, Alessandro Dorio, Francesco Martini, Sara Meneghetti, Manuel Pistoni, Rosanna Villa

design@edizioniaf.com

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DERMOCHIMICA Ecological tannage with Hydroil Concia ecologicacon Hydroil

PROMOZIONE: Lorenzo Caresana, Filippo Crepaldi, Piernicola Fascetto, Giorgio Gori, Mario Gori, Gabriella Laino, Lucio Luiselli, Enza Masotti, Stefano Migliavacca, Natalie Spelge

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ACLE Shanghai confirms the complexity of the market Shanghai conferma la complessità del mercato

MARKETING, DIGITAL E ABBONAMENTI: Mariella Catalano, Mariel Cuba, Andrea Zampieri subscription@edizioniaf.com

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SSIP A new chemical laboratory for Cattaneo Un nuovo laboratorio chimico per il Cattaneo

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AICC Leather Chemists speak of sustainability and circular economy I Chimici del Cuoio parlano di sostenibilità ed economia circolare

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MICAM MICAM closes with 44,076 visitors MICAM chiude con 44.076 presenze

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RESEARCH The characterization of volatile organic compounds (voc) in wetwhite and metal free leather La caratterizzazione dei composti organici volatili (voc) nelle pelli in wet white e metal free

adv@edizioniaf.com

OPERATIONS: Elisa Trasi

operations@edizioniaf.com ARSTANNERY - 1° SUPPLEMENTO AD ARSUTORIA 443 - OTTOBRE 2019 Poste Italiane Spa – Spedizione in abbonamento postale – Autorizzazione MBPA/LO-NO/049/A.P./2017 ART.1 COMMA1 – LO/MI. Direttore Responsabile Matteo Pasca © Copyright 1967 STAMPA: Arti Grafiche La Milanesa - Rho (MI) Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di articoli, disegni e fotografie, in qualsiasi forma e modo, sia analogico che digitale, anche citandone la fonte, senza espressa autorizzazione della casa editrice. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge All artwork and copyrights are reserved. Total or partial reproduction is absolutely forbidden of articles, designs and photographs in any form, either analogical or digital, even if stating the source, without the express permission of the publishing house. Any abuse will be punished by law. ISSN 2531-9620 Le inserzioni pubblicitarie sono pubblicate sotto la totale responsabilità del committente; la casa editrice non si assume alcuna responsabilità per il loro contenuto. Per ogni contestazione si rimanda all’indirizzo del committente pubblicato sulla sua stessa pagina pubblicitaria o, in mancanza, in fondo alla rivista. Adverts are published at the full responsibility of the client; the publishing house does not accept any responsibility for the contents. All notifications must be referred to the advertiser, whose address can be found either printed on his advertising page or, if this is not the case, in the end of the magazine. Ai sensi dell’articolo 2 comma 2 del Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, si rende nota l’esistenza di una banca-dati personali di uso redazionale presso la sede di Milano, via Ippolito Nievo 33. Gli interessati potranno rivolgersi al responsabile del trattamento dei dati Ing. Matteo Pasca presso la sede di Milano, via Ippolito Nievo 33, per esercitare i diritti previsti dal D.L.GS. 30 giugno 2003, n.196 SUBSCRIPTION

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ITALY REST OF THE WORLD

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L ANX ESS


EDITORIAL

LEATHER AND CIRCULAR ECONOMY From 2 to 4 October 2019 at Lineapelle, an exhibition area called “The Leather (re)cycling Exhibition” will be set up (in pavilion 14) for the first time. It will focus on the circular economy in the tanning industry which, from the recovery of food production waste, produces one of the most precious materials for the manufacture of fashion and design accessories. Fulvia Bacchi, CEO of Lineapelle, said: “It’s a project that I really care about and follows on from the seminar that we organised as UNIC during last February’s Lineapelle: Circularity of Italian Leather - Sustainability. It will host and explain the processes that are part of the circularity of the sector. In fact, potential waste (from shavings, cut-offs, fleshings, sludge) will be used to make gelatine for food, collagen for cosmetic creams and supplements, biostimulants / fertilizers for agriculture, roadbeds, pet toys and much more”. Sustainability, therefore, still at the center of the attention of the sector which, despite some setbacks, shows optimism: “We are more optimistic compared to the bad times in June. The year should end on an equal footing with the previous one, as certain fears seem to have been somewhat dispelled. The downturn persists in many compartments such as footwear and automotive. However, the holding of Lineapelle in terms of exhibitors (we recorded only a very slight drop in foreign participation in the components/accessories pavilions) makes us optimistic.”

LA PELLE E L’ECONOMIA CIRCOLARE Per la prima volta, dal 2 al 4 ottobre a Lineapelle, sarà allestita (al padiglione 14) un’area espositiva chiamata “The Leather (re)cycling Exhibition”, dedicata all’economia circolare nel settore conciario che, dal recupero di uno scarto dell’industria alimentare, produce uno dei materiali più pregiati per la confezione di accessori moda e design. Così Fulvia Bacchi, CEO di Lineapelle: “È un progetto a cui tengo moltissimo ed è in continuità con il seminario che abbiamo organizzato come UNIC durante il Lineapelle dello scorso febbraio: La Circolarità delle Pelli Italiane – Sostenibilità a 360°. Ospiterà e spiegherà i processi che fanno parte della circolarità del settore. Infatti, a partire da potenziali rifiuti (rasature, ritagli, carniccio, fanghi di depurazione) si producono gelatine per uso alimentare, collagene per creme cosmetiche e integratori, biostimolanti/fertilizzanti per l’agricoltura, sottofondi stradali, pet toys e molto altro”. Sostenibilità, quindi, ancora al centro dell’attenzione del settore che, nonostante qualche battuta d’arresto, dimostra ottimismo: “Siamo più positivi rispetto i brutti momenti di giugno. L’anno dovrebbe chiudersi in parità rispetto al precedente, visto che certi timori sembrano un poco stemperati. Permane la flessione per molti comparti come calzatura e automotive”, conclude Fulvia Bacchi.

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ASSOMA C 9


OPINION

DO NOT

NON FAR FINTA DI NON SENTIRE

PLAY DEAF

L’INDUSTRIA CONCIARIA STA AFFRONTANDO SFIDE IMPEGNATIVE MA RESTA INTRAPPOLATA IN ALCUNE SACCHE STRETTE

THE LEATHER INDUSTRY IS FACING GREAT CHALLENGES BUT IT REMAINS TRAPPED INTO SOME VERY NARROW SILOS

L’evento iniziale delle fiere autunnali è sempre la All China Leather Exhibition di Shanghai. E’ un’esposizione il cui ruolo ha continuato a cambiare. Inizialmente ci si aspettava che prendesse il posto della APLF Hong Kong come evento principale dell’Asia Pacifico ma, dato che l’industria conciaria cinese e il resto del mondo non si sono fusi in un’unica entità, essa è rimasta un evento regionale di primaria importanza con caratteristiche globali, e non si è mai proposta come un equivalente di Hong Kong. Pertanto, anche nel 2019 l’evento è consistito in due show combinati in un unico evento, in cui la maggior parte dei conciatori cinesi è rimasta fuori dalle International Halls, e viceversa quelli internazionali si sono raramente addentrati oltre le Hall 1 e 2. Si potrebbe ritenere tutto ciò curioso, dato che la China Leather Industry Association ha ottenuto considerevoli successi nell’integrare, e talvolta pilotare, le organizzazioni conciarie nel mondo. Può essere che a livello di conceria vi sia un problema di lingua, ma sembra più probabile che la realizzazione di pelle e articoli in pelle sia più rigidamente compartimentata a livello regionale che in qualsiasi altra parte del mondo: le società che riforniscono i principali marchi globali sono dominate da joint venture occidentali, mentre quelle che si occupano di servire l’enorme mercato interno sono imprese cinesi la cui rete commerciale ha pochi collegamenti col mondo internazionale. Questa situazione evidenzia il fatto che, in un momento in cui l’industria conciaria affronta sfide come mai prima d’ora, resta intrappolata in alcune strette sacche che le rendono arduo unirsi davanti alle avversità. E’ difficile difendere la pelle vivendo in una sacca Questo punto è stato sollevato da un alto dirigente di Tapestry, i proprietari di Coach, in occasione del World Leather Congress estivo a New York, come uno dei motivi per cui è difficile difendere la pelle contro tutte le offensive pubbliche. Stranamente nel corso del medesimo evento il professor Frank Mitloehner, il massimo esperto sulle emissioni di gas dei ruminanti, ha descritto il settore agricolo esattamente nello stesso modo. Si è stupito del fatto che l’agricoltura non abbia voce in capitolo quando tutte le decisioni vengono prese in favore del mangiare meno carne e più vegetali. Il risultato è che le decisioni prese vanno contro la logica scientifica. Nell’aprile 1994 mi fu inaspettatamente chiesto di intervenire all’International Council of Tanners sul branding della “Pelle”. Avendo avuto esperienze come tecnico e general manager, la mia conoscenza nel campo del marketing era limitata, ma già

by Mike Redwood, spokesman of Leather Naturally! Mike Redwood

Visiting Professor of the Institute for Creative Leather Technology, University of Northhampton

The starting event of the autumn trade shows is always the All China Leather Exhibition in Shanghai. It is a show whose role has kept changing. Initially it was expected to replace APLF Hong Kong as the major Asia Pacific event but since the Chinese leather industry and the rest of the world have not melded towards a single unit it has remained a most important regional event with global characteristics, yet never looked like matching Hong Kong. So again in 2019 the event was two shows within one, with most Chinese tanners never entering the International Halls and likewise the international tanners rarely meandering beyond Halls 1 and 2. One could consider this curious since the China Leather Industry Association has been so successful at integrating, and in some instances leading, the global leather institutions. Perhaps at the tannery level the problem is language, but it seems more likely that manufacturing of leather and leather goods is more tightly regionalised than anywhere else in the world with companies making to supply the major global brands dominated by western joint venture organisations, whereas those involved in supplying the huge domestic market are Chinese businesses whose trading network has few links into the international world. This situation serves to highlight the fact that at a time when the leather industry faces more challenges than ever before it remains trapped into some very narrow silos which makes it difficult for it to unite in the face of adversity. Hard to defend leather while we live in silos This was raised by a senior executive from Tapestry, the owners of Coach, at the summer World Leather Congress in New York, as a rea-

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son why it was proving hard to defend leather in the face of all the very public attacks. Curiously at the same event Professor Frank Mitloehner, the leading expert on ruminant livestock gaseous emissions, described the agriculture industry in exactly the same terms. He has been astonished that agriculture is absent from the table when all the decisions are made that we should eat less meat and more vegetables. As a result decisions are made that defy scientific logic. It was April 1994 that I was unexpectedly asked if I would talk to the International Council of Tanners about branding “Leather”. With a background as a technician and general manager my knowledge of marketing was limited, but it was clear to see even then that the industry was too fragmented to build a cohesive programme to support our product - leather. That fragmentation was driven mostly by tanners being smallish family owned businesses struggling with margins too low to look at a longer term picture. I did not believe they would ever be persuaded to combine aspects of their marketing communications to develop an industry wide story. The primary branding and image work must be global Of course the company specific, the regional and the sectoral promotions are all vital. Companies compete, and this competition takes place in chosen market that tanners must address in order to prosper. Yet it was clear all through the 20th century from the loss of horse transportation, industrial leathers and then sole leather that leather had an identity crisis that could not be fought off by regions, sectors or companies battling with each other for the high ground. The vast majority of the leather industry made a deliberate choice not to consider any branding despite having a little used leathermark available. Hides and skins are by-products, and all that tanners could find were being sold even if some types struggled a bit: marketing was seen as a threat rather than an opportunity, or a necessity. Occasional glances would be made in the direction of wool, cotton and milk but complacency always won the day. Overall it has become very clear that our institutions must relearn lobbying and be sure they are sat at every table, while the primary branding and image work must be global. Subsidiary campaigns must be just that and take extra care to avoid bad science and greenwashing. Attitudes had changed little 15 years later when a few more visionary industry leaders foresaw a changing landscape for leather. In every sector leather had competitive materials of rapidly improving quality, and the competitors had recognised faster than leather that a very small Generation X meant an enormous leap into a new generation of much younger consumers. The new consumers were urban and digital: and big numbers came from the new middle classes in Asia. “Natural materials” had little interest to these consumers unless carefully made relevant. Entirely new promotions needed Since then things have got more complex with additional layers of issues, although the fundamentals from 1994 and 2009 remain unchanged. Leather needs to be promoted in a completely new way to an entirely modern generation of consumers and designers that have emerged in every corner of the world.

allora era evidente che il settore fosse troppo frammentato per poter costruire un programma coerente al fine di sostenere il nostro prodotto, la pelle. Questa frammentazione era principalmente dovuta alla presenza di piccole concerie a conduzione familiare, alle prese con margini troppo risicati per possedere una visione più a lungo termine. Non credevo che si sarebbero mai convinte a mettere assieme le peculiarità della loro comunicazione commerciale per sviluppare una visione industriale più ampia. Il branding e il lavoro d’immagine devono essere globali Certamente le promozioni specifiche della società, quelle regionali e quelle di settore rivestono tutte importanza vitale. Le società sono in concorrenza, e questa concorrenza si sviluppa in un mercato selezionato che i conciatori devono affrontare per poter prosperare. Era già chiaro nel corso di tutto il 20° secolo a partire dal venir meno del trasporto a cavallo, delle pelli industriali e in seguito delle suole in cuoio, che la pelle stava attraversando una crisi d’identità che non si sarebbe potuta contrastare a livello di regione, settore o società, in conflitto una contro l’altra per ottenere una posizione di vantaggio. La grande maggioranza dell’industria conciaria fece la precisa scelta di non ricorrere al branding, nonostante fosse disponibile un marchio per la pelle già un po’ utilizzato. Le pelli grezze sono sottoprodotti, e tutto ciò che i conciatori riuscivano a trovare veniva venduto, anche se per alcuni tipi non era facile: il marketing era visto più come minaccia che come opportunità o necessità. Si era anche rivolto lo sguardo a lana, cotone e latte, ma alla fine l’indifferenza aveva sempre avuto la meglio. E’ divenuto in generale ben evidente che le nostre organizzazioni debbano reimparare a esercitare pressioni ed essere sicure di sedere a tutti i tavoli, mentre il branding primario e il lavoro d’immagine debbano essere globali. Le campagne ausiliarie devono seguire questi princìpi, e prestare molta attenzione a evitare di fare cattiva scienza e greenwashing. Questo atteggiamento si trasformò in una certa misura 15 anni dopo, quando alcuni leader di settore più lungimiranti riuscirono a prevedere lo scenario in mutamento nella pelle. In tutti i settori la pelle incontrò materiali concorrenti con qualità in rapido miglioramento, e i concorrenti riconobbero più in fretta dell’industria conciaria che una pur ridotta Generazione X avrebbe portato a un gigantesco balzo verso una nuova generazione di consumatori molto più giovani. I nuovi consumatori erano di città e digitali, provenienti in gran quantità dalle nuove classi medie asiatiche. I “materiali naturali” interessavano ben poco questi consumatori, a meno che non fossero sapientemente resi interessanti. C’è bisogno di una promozione completamente nuova Da allora le cose sono divenute sempre più complesse, con problemi stratificati su più livelli, sebbene i princìpi fondamentali del 1994 e del 2009 non siano variati. Occorre promuovere la pelle in modo completamente nuovo, verso la generazione del tutto moderna di consumatori e designer comparsi in ogni parte del mondo.

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NEWS

TANNERIES

CONCERIE

The metal-free challenge

La sfida del metal free UN’ESIGENZA DEL MARKETING O UNA NECESSITÀ? LA MODA E L’AUTOMOTIVE SPINGONO IL SETTORE CONCIARIO VERSO LA RICERCA DI SISTEMI DI CONCIA ALTERNATIVI AL CROMO MA GLI OSTACOLI DA SUPERARE IN TERMINI DI RESA QUALITATIVA E DEPURAZIONE SONO ANCORA MOLTI

A MARKETING NEED OR JUST A NEED? FASHION AND THE AUTOMOTIVE SECTOR ARE DRIVING THE TANNING SECTOR TOWARDS THE SEARCH FOR ALTERNATIVE TANNING SYSTEMS THAT CAN REPLACE CHROME TANNING, BUT THE OBSTACLES TO OVERCOME IN TERMS OF QUALITATIVE PERFORMANCE AND PURIFICATION ARE STILL MANY Metal or metal-free? Let us avoid any misunderstandings: chrome tanning is still the cheapest, safest and efficient processing system in the world, but the market’s drive towards alternative systems is unstoppable and deserves to be followed carefully. The discussion is taking place also because there are no magical solutions, every system currently available has advantages and disadvantages. “It is true, chrome has an efficiency of its own, unparalleled up to now, but a part of the market is moving in a different direction and we tanners must not be afraid of exploring new avenues”, says Roberto Mariano Mecenero, AICC president and a partner of the Dani tannery; for years involved in sustainability themes, also promoting important research projects such as the Green Life project. “At Dani – says Mecenero – we have a tannery dedicated to the production of metal-free leathers destined for the automotive market, because there are some car manufacturers that accept only metal-free leather for the interiors of their cars”. But, as is already known, it is not only the automotive industry to push towards metalfree leather. Fashion brands

Metal or not metal? Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: la concia al cromo rappresenta tuttora il sistema di lavorazione più economico, efficiente e sicuro al mondo, ma la spinta del mercato verso sistemi alternativi è inarrestabile e merita di essere seguita con attenzione. La discussione è aperta anche perché non esistono soluzioni magiche, ogni sistema ad oggi disponibile presenta vantaggi e svantaggi. “È vero, il cromo ha una sua efficienza, finora ineguagliabile, ma una parte del mercato va in un’altra direzione e noi conciatori non dobbiamo aver paura di esplorare strade nuove” sostiene Roberto Metal-free bovine leather by the Dani Group Mariano Mecenero, presidente Pelle bovina esente cromo del Gruppo Dani AICC e socio della conceria Dani che da anni ha fatto della sostenibilità la propria bandiera, too have for a long time been anche promuovendo progetti di ricerca importanti come quello urging their suppliers to change europeo denominato Green Life. their production processes, “In Dani – prosegue Mecenero - abbiamo una conceria although, for the record, we dedicata per la produzione di pelli metal free destinate al must say that we found out that mercato automobilistico perché ci sono alcune case che a famous brand has recently ordinano solo pelli metal free per gli interni delle loro auto”. taken a step backwards with Ma come noto non è solo il settore automotive a spingere regard to its previous statements sulle pelli metal free. Anche le griffe della moda da tempo and is waiting for more sollecitano i propri fornitori a cambiare i loro processi certain information on the real produttivi, anche se a titolo di cronaca dobbiamo riferire di sustainability of the production aver saputo che un brand importante ha recentemente fatto un processes replacing chrome. passo indietro rispetto alle dichiarazioni precedenti in attesa The need to develop metal-free di fare chiarezza sulla reale sostenibilità dei processi produttivi tanning systems is becoming alternativi al cromo. more and more of a necessity L’esigenza di sviluppare sistemi di concia esenti da metalli oggi not only from the environmental appare sempre più una necessità non solo dal punto di vista point of view, but also from the ambientale ma anche economico. economic point of view. Con il diffondersi di concetti come la green economy e As concepts such as green l’economia circolare, diventano sempre più allettanti quei economy and circular economy prodotti che assicurano al consumatore finale un basso spread, those products impatto ambientale lungo tutte le fasi del ciclo di vita. Negli guaranteeing to the final ultimi tempi sul mercato si è osservato un incremento consumer a low environmental della diffusione di pelli conciate con sistemi alternativi e impact through all the phases of commercializzati con diverse denominazioni quali wet-white, the life cycle are becoming more

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and more attractive. Recently, there has been an increase on the market in the dissemination of leathers tanned with alternative systems, which are marketed with different names such as wet-white, chrome-free, metal-free, and which have sometimes given a hard time to the local purification systems based on chrome processing methods. Even though we know that the demand for metal-free leather is sometimes due only to marketing laws, it is worth asking ourselves a few questions. Nowadays, which is the tanning system with the least environmental impact, which

possible to obtain an excellent product in terms of quality, from all points of view, from the tactile feel to mechanical properties, from resistance to allergometric compatibility. Possible alternatives could cause more problems than advantages”, says professor Masi. UNIC – Italian Tanneries Association sees things the same way: “It is necessary to shed light on the misunderstandings caused by the terminology and by marketing, and to tell a different story. If today 85% of the leather produced worldwide is chrome-

Crocodile skin too can be metal-free with the system developed by Kemas Anche la pelle di coccodrillo può essere metal free con il sistema sviluppato da Kemas

chrome-free, metal-free che a volte hanno messo in crisi i sistemi di depurazione locali impostati sulle lavorazioni al cromo. Anche se sappiamo che la richiesta di pelli metal-free è talvolta legata solo a leggi di marketing, vale la pena di farsi qualche domanda. Qual è oggi il sistema di concia meno impattante sull’ambiente, quale produce meno scarti, quale consuma meno risorse? Gli esperti non hanno dubbi. La decisione di passare alla pelle senza metalli “non porta alcun vantaggio, né per il consumatore finale né per i lavoratori coinvolti nel processo produttivo” sostiene il professor Maurizio Masi, direttore del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” presso il Politecnico di Milano. “La concia al cromo trivalente permette di ottenere un prodotto eccellente sul piano qualitativo, sotto tutti i punti di vista, dalla sensazione tattile alle proprietà meccaniche, fino alla resistenza e alla compatibilità allergometrica. Eventuali alternative potrebbero portare più problemi che vantaggi” ha dichiarato il professor Masi. Chiara anche la posizione di UNIC - Concerie Italiane: “È necessario fare chiarezza sugli equivoci indotti dalla terminologia e dal marketing e raccontare un’altra storia. Se oggi, l’85% delle pelli prodotte nel mondo sono conciate al cromo è perché ambientalmente ed economicamente si sono raggiunte prestazioni di altissimo livello - ha scritto il direttore generale dell’Unione Conciaria Fulvia Bacchi in un recente editoriale pubblicato sulla rivista della Stazione Sperimentale Pelli-SSIP - Gli impianti di depurazione sono in grado di smaltirne il residuo contenuto nelle acque reflue e, casomai, i problemi aumentano con l’utilizzo di prodotti alternativi al cromo, più problematici da abbattere in fase di smaltimento”. Il settore ha però bisogno di verità scientifiche comprovate per contrastare le pressioni del mercato.

Fluo metal-free proposals by KLF Teknokimica Proposte metal free fluorescenti da KLF Teknokimica

one produces less waste, which one consumes fewer resources? Experts have no doubts. The decision to switch to metal-free leather “does not create any advantages, neither for the final consumer nor for the workers involved in the production process”, says professor Maurizio Masi, director of the Department of Chemistry, Materials and Chemical Engineering “Giulio Natta” at the Polytechnic of Milan. “Trivalent chrome tanning makes it

tanned, it is due to the fact that extremely high levels of performance have been reached both environmentally and economically – according to Fulvia Bacchi, the general director of the tanners’ association, as she stated in a recent editorial published in the magazine of the Italian Leather Research Institute – Purification plants are able to dispose of the residue contained in waste waters and, if anything,

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Metal-free proposals by KLF Teknokimica Pelli metal free realizzate da KLF Teknokimica

problems increase with the use of products that are an alternative to chrome, since they are more difficult to be disposed of”. But the sector needs proven scientific truths in order to counter the market’s pressures. For these reasons, UNIC itself has launched a project in order to compare the impact of chrome and chrome-free tanning. A project promoted in collaboration with SSIP, purification companies, tanneries, chemists and universities, among which The Polytechnic of Milan and the Bocconi University. It is an extensive study with the purpose of understanding which tanning system is the most sustainable (we also talk about this in the following interview with Elisabetta Scaglia of UNIC). Some studies have already been carried out. Biagio Naviglio, in charge of R&S at the SSIP-Italian Leather Research Institute, the sector’s main research institute in Italy, says that several studies have been carried out that have

compared three different tanning systems: wet-white, chrome and vegetable: “Currently chrome tanning is still the most advantageous system from all standpoints. Apart from vegetable tanning, the other processes still have many uncertainties both in terms of purification and in terms of the possibility of re-using waste; these uncertainties must be analyzed better”, says Naviglio. Therefore, as we were saying, currently chrome tanning remains the best option, but the push towards a more and more sustainable economy imposes continuing to study new possibilities and alternative solutions daily, in order to replace the traditional methods. That is why chemical companies and tanneries are at work on a daily basis in order to explore new avenues. The search for organic tanning agents and systems with a lower and lower impact is fully going on. The following pages feature a series of metal-free proposals available on the market, along with contributions by experts such as Domenico Castiello and Gustavo Adrian Defeo, who invite the tanning sector to move in an extremely cautious manner.

Per questi motivi la stessa UNIC ha lanciato un progetto per confrontare l’impatto della concia con e senza cromo che sta portando avanti in collaborazione con SSIP, aziende di depurazione, concerie, chimici, e università, tra cui il Politecnico di Milano e la Bocconi. Uno studio allargato per capire quale sistema di concia sia più sostenibile (di cui parliamo anche nella successiva intervista a Elisabetta Scaglia di UNIC). Alcune ricerche sul tema sono già state fatte. Biagio Naviglio, responsabile della R&S presso la Stazione Sperimentale della Pelle e delle Materie Concianti, il principale istituto di ricerca del settore in Italia, spiega di aver condotto vari studi che hanno messo a confronto tre diversi tipi di concia: wet-white, cromo e vegetale. “Allo stato attuale la concia al cromo rappresenta ancora il sistema più vantaggioso da tutti i punti di vista. A parte la concia al vegetale, gli altri processi presentano ancora molte incognite sia dal punto di vista della depurazione che della possibilità di riutilizzare gli scarti che vanno studiate meglio” ha detto Naviglio. Come dicevamo, dunque, la concia al cromo resta la miglior opzione attualmente, ma le spinte verso un’economia sempre più sostenibile impongono di continuare a studiare nuove possibilità e soluzioni alternative ai sistemi tradizionali. Ecco perché le aziende chimiche e le concerie lavorano quotidianamente per esplorare nuove strade. La ricerca di agenti concianti organici e di sistemi sempre meno impattanti è in pieno corso. Nelle pagine che seguono vi proponiamo una carrellata di proposte metal free già disponibili sul mercato, insieme ad alcuni interventi di esperti come Domenico Castiello e Gustavo Adrian Defeo che invitano il settore conciario a muoversi con estrema cautela.

Shoes made with metal-free leathers tanned by Dani Calzature realizzate con pelli senza cromo conciate da Dani

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ELISABETTA SCAGLIA, HEAD OF UNIC ENVIRONMENT SERVICE AND RESEARCH

ELISABETTA SCAGLIA, RESPONSABILE SERVIZIO AMBIENTE E RICERCA UNIC

The CALM project will tell us more

Il progetto CALM ci dirà di più

Chrome or metal-free tanning? The Italian tanning union-UNIC has decided to shed light by promoting an international scientific study that will compare main tanning systems and evaluate their pros and cons. Let’s talk about the CALM project, acronym for - Chrome and its Alternatives for Leather Manufacturing which will evaluate the different tanning processes (with and without chrome) analysing them from various points of view: environmental (measuring the impact through tools such as PEF and LCA), economic (Life Cycle Costing), social, of human health and of the physical and aesthetic characteristics of the leathers themselves. We talk about it with Elisabetta Scaglia, Head of the UNIC Environment Service: “The CALM project is an important study, of international scope, which we hope will give the sector clear scientific answers. We are in the data collection phase: as you can imagine it is not trivial obtaining them, because for example

Concia al cromo o metal-free? L’Unione conciaria italiana ha deciso di fare chiarezza promuovendo uno studio scientifico internazionale che confronterà i principali sistemi di concia valutandone pro e contro. Parliamo del progetto CALM - acronimo di Chrome and its Alternatives for Leather Manufacturing - che valuterà i processi di lavorazione delle pelli conciate - al cromo e senza -analizzandoli da vari punti di Elisabetta Scaglia vista: ambientale (misurando l’impatto attraverso strumenti come PEF e LCA), economico (Life Cycle Costing), sociale, della salute umana e delle caratteristiche fisiche ed estetiche delle pelli stesse. Ne parliamo con Elisabetta Scaglia, Responsabile Servizio Ambiente UNIC: “Il progetto CALM è uno studio importante, di respiro internazionale, che speriamo possa dare al settore risposte scientifiche chiare. Siamo nella fase di raccolta dati: come si può immaginare non è banale ottenerli, perché ad esempio il chrome-free spesso è solo una parte della produzione di una conceria e talvolta è difficile scorporare i dati e calcolare i singoli costi. Ma ci stiamo lavorando insieme a tutti gli attori del sistema: produttori di ausiliari chimici, conciatori e manufatturieri”. Che tipo di risultati vi aspettate? “Ci aspettiamo aspetti sia positivi che negativi in ciascuno dei sistemi analizzati e non abbiamo pregiudizi. Lo studio valuterà l’impatto ambientale, ma anche i costi e le ricadute sul sociale, analizzando i risultati che emergono analizzando le performance delle infrastrutture esistenti, degli impianti di depurazione, dello smaltimento dei fanghi, dell’eventuale recupero degli scarti… Per essere completamente imparziali, abbiamo coinvolto anche tre università: il Politecnico di Milano validerà lo studio LCA, un’università tedesca si occuperà della parte sociale, mentre la Bocconi analizzerà gli aspetti economici”.

chrome-free is often only part of the production of a tannery and sometimes it is difficult to separate the data and calculate the individual costs. But we are working together with all the players in the system: producers of chemical auxiliaries, tanners and manufacturers”. What kind of results do you expect? “We expect both positive and negative aspects in each of the systems analysed and we have no preconceptions. The study will assess the environmental impact, but also the costs and social consequences, studying the results that emerge by analysing the performance of existing infrastructures, purification plants, sludge disposal, possible recovery of waste ... To be completely impartial, we also involved three universities: the Polytechnic University of Milan will validate the LCA study, a German university will take care of the social part, while Bocconi University will analyse the economic aspects”.

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NEWS

THE EXPERT’S INTERVENTION: THE SPEECH OF DOMENICO CASTIELLO, DIRECTOR OF POTECO

L’INTERVENTO DELL’ESPERTO: PARLA DOMENICO CASTIELLO, DIRETTORE DI POTECO

Let’s go easy on new molecules

Andiamoci piano con le nuove molecole

The attention of the market today is focused on the search for alternative solutions to traditional tanning processes such as chrome tanning, other mineral concepts and vegetable tanning. But I would like to say a few words about the tanning processes that today cover almost 100% of the global production: It can be said that vegetable tanning has a history of millennia and can be considered the first metal-free tanning process. The chrome tanning is more recent but in little more than one century it has had the success and the diffusion that we all know, due to product features and the high versatility of the articles, properties that still today are not achievable with alternative metal free tanning systems. Furthermore, considering a process based LCA, the impacts of chrome and vegetable tanning processes on the environment and on humans are now known, while there is little information and experience on the environmental impact related to the application of new tanning molecules, proposed in the last years by the market, for which no studies of toxicity and environmental impact are available and therefore no information regarding the possible repercussions on humans in the long term. With regards to the alternatives of these two tanning processes, the tanning companies that have developed industrial

L’attenzione del mercato oggi è focalizzata sulla ricerca di soluzioni alternative ai processi di concia tradizionali quali la concia al cromo, le altre conce minerali e la concia al vegetale. Vorrei però spendere due parole sui processi di concia che ad oggi coprono quasi il 100% della produzione mondiale: Si può dire che la concia al vegetale ha una storia di millenni e può essere considerato il primo processo di concia metal free. La concia al cromo è più recente ma in poco più di un secolo ha avuto il successo e la diffusione che tutti conosciamo, per le caratteristiche merceologiche e l’altissima versatilità articolistica, proprietà ancora ad oggi non raggiungibili con i sistemi di concia alternativi metal free. Inoltre, considerando un LCA di processo, sono ormai noti gli impatti sull’ambiente e sull’uomo dei processi di concia al cromo e al vegetale, mentre ci sono poche informazioni ed esperienze sull’impatto ambientale relativo all’applicazione di molecole concianti di nuova concezione, proposte negli ultimi anni dal mercato, sulle quali non esistono studi di tossicità e di impatto ambientale e quindi informazioni riguardanti le possibili ripercussioni sull’uomo a lungo termine. Per quanto riguarda le alternative a questi due processi di concia, le aziende conciarie che hanno messo a punto processi industriali per le produzioni di articoli wet white, attraverso l’utilizzo di glutaraldeide e tannini sintetici, sono presenti sul mercato da oltre 30 anni e rappresentano una minima fetta del mercato mondiale del cuoio. Questo ha implicato l’impossibilità di poter condurre una valutazione ambientale attendibile, in quanto l’impatto dei reflui di queste aziende in fase di depurazione subisce un notevole effetto diluizione considerando il quantitativo di refluo proveniente da aziende conciarie che effettuano la concia al cromo e/o al vegetale. È soltanto di pochi mesi fa la notizia che l’aumento di produzione di wet white ha messo in difficoltà il processo di depurazione con notevoli ripercussioni sull’ambiente e sulla produttività. Forse non è chiaro a tutti che il processo conciario inizia con l’acquisto della pelle grezza e termina con la depurazione delle acque e lo smaltimento dei fanghi. Nel 2020 mi risulta incomprensibile come si possa pensare esclusivamente al prodotto finito senza prendere in considerazione le conseguenze che si possono avere in fase di depurazione. Per quanto riguarda i nuovi prodotti concianti di sintesi, bisogna stare molto attenti a ciò che si propone per evitare ripercussioni a breve termine sia da un punto di vista

Dottor Domenico Castiello

processes for the production of wet white articles, through the use of glutaraldehyde and synthetic tannins, have been on the market for over 30 years and represent a small slice of the world leather market. This implied the impossibility of being able to conduct a reliable environmental assessment, since the wastewater impact of these companies during the depuration phase has a considerable dilution effect considering the quantity of wastewater coming from tanning companies that carry out chrome and/or vegetable tanning. It was only a few months ago that news of the increase in wet white production put the purification process in difficulty, with significant repercussions on the environment and productivity. Perhaps it is not clear to everyone that the tanning process begins with the purchase of hides and skins and ends with water purification and sludge disposal. In 2020 it is incomprehensible to me

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how one can think exclusively of the finished product without taking into consideration the consequences that you may have in the purification phase. With regard to the new synthetic tanning products, we must be very careful about what is proposed to avoid short-term repercussions both from an environmental point of view and from that of safety and safeguarding human health. In this regard, I would like to give an example of a current problem, namely perfluorinated compounds (PFOS, PFOA, etc.). These molecules were discovered in the early 1900s and within a few years had a wide-ranging industrial application (non-stick products, leather, fabrics, papers, detergents, etc.) without taking into consideration any environmental and toxicological impacts. Today they are in the spotlight and the eyes of all the damage they have caused and still are causing to the environment, with probable repercussions also on mankind. These molecules, which are difficult to destroy and degrade, are persistent pollutants, which accumulate in water, in soils, and do therefore easily enter the food chain with consequent repercussions on human health. I reported this example to say that if we want to consider ourselves environmentalists and attentive to the health of human beings, we must not repeat the mistakes of the past, introducing molecules that do not have a well-established scientific literature behind them and above all information that can allow a feasibility assessment both from a technological, environmental and toxicological point of view. Historical data and research tell us that chrome and/

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ambientale che di sicurezza e salvaguardia della salute dell’uomo. A tal proposito mi preme portare come esempio una problematica attuale, ovvero i composti perfluorurati (PFOS, PFOA, ecc…). Queste molecole furono scoperte nei primi anni del 900 ed ebbero nel giro di pochi anni un’applicazione ad ampio raggio a livello industriale (prodotti antiaderenti, pelli, tessuti, carte, detersivi, ecc…) senza prendere in considerazione eventuali impatti ambientali e tossicologici. Oggi sono sotto i riflettori e gli occhi di tutti i danni che hanno procurato e stanno procurando all’ambiente, con probabili ripercussioni anche sull’uomo. Queste molecole, difficili da distruggere e degradare, sono degli inquinanti persistenti, che si accumulano nelle acque, nei terreni, e di conseguenza entrano facilmente nella catena alimentare con conseguenti ripercussioni sulla salute umana. Ho riportato questo esempio per dire che se vogliamo considerarci ambientalisti e attenti alla saluta dell’uomo, non dobbiamo ripetere gli errori del passato, introducendo molecole che non hanno alle spalle una letteratura scientifica ben consolidata e soprattutto informazioni tali da poter permettere una valutazione di fattibilità sia da un punto di vista tecnologico che ambientale e tossicologico. I dati storici e la ricerca ci dicono che la pelle conciata al cromo e/o al vegetale è gestibile dalla culla alla tomba, cioè si conoscono molto bene le problematiche che possono insorgere sul prodotto finito e sono stati messi a punto dei processi di gestione dei reflui che permettono il recupero, la valorizzazione ed il riutilizzo del cromo e dei fanghi. Oggi la ricerca ha dimostrato che anche dagli scarti di pelle finita al cromo è possibile recuperare la sostanza proteica ed il cromo, per cui nel prossimo futuro è possibile chiudere il cerchio legato alla produzione della pelle in un’ottica di economia circolare. Detto questo ritendo giusto cercare prodotti concianti alternativi, l’innovazione e il progresso sono fondamentali per tutti i settori industriali, tuttavia la ricerca di questo settore va indirizzata sempre verso una strada che conduca al giusto compromesso tra articolistica e impatto ambientale e tossicologico. È estremamente pericoloso per l’uomo e l’ambiente insistere sulla ricerca spasmodica di prodotti metal free senza una corretta valutazione di processo; non ci si può nascondere dietro slogan “siamo per l’ambiente”, che poi si rivelano solo scopi pubblicitari per accattivarsi potenziali clienti specialmente nelle fasce più giovanili. Concludo dicendo che ad oggi, tralasciando la concia al vegetale, non esiste una valida alternativa al processo di concia al cromo, sia da un punto di vista merceologico che ambientale e tossicologico. Evitiamo di fare confusione e soprattutto facciamo tesoro delle esperienze passate per non commettere sempre gli stessi errori.

or vegetable tanned leather can be managed from the cradle to the grave, that is we know the problems that can arise on the finished product very well so that wastewater management processes allowing the recovery, enhancement and reuse of chrome and sludge have been developed. Today, research has shown that it is possible to recover the proteinaceous substance and chromium even from discarded chrome-finished leather, so that in the near future it is possible to close the circle linked to the production of the leather in a circular economy perspective. Having said this, I believe it is right to look for alternative tanning products. Innovation and progress are fundamental for all industries, however the research in this sector must always be directed towards a path that leads to the right compromise between products and environmental and toxicological impact. The spasmodic search for metal-free products without a proper evaluation of the process is extremely dangerous for mankind and the environment and one cannot hide behind the slogan “we want to protect the environment”, which then turns out to occur only for advertising purposes to win potential customers especially in the most youthful segments. I conclude by saying that today, leaving out vegetable tanning, there is no valid alternative to the chrome tanning process, both from a product and environmental and toxicological point of view. We avoid confusion and above all we treasure past experiences so as not to always make the same mistakes.

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GUSTAVO ADRIAN DEFEO’S OPINION

L’OPINIONE DI GUSTAVO ADRIAN DEFEO

Let us assess all risks first

Valutiamo tutti i rischi prima

Gustavo Adrian Defeo is an internationally known and respected chemist/tanner. He is of Argentinian origins and has been working in Italy for years. He founded the company ARS Tinctoria, located in Santa Croce sull’Arno (Pisa). Defeo is a great expert in industrial colour physics, collaborates with some multinational chemical companies and several important fashion brands. Recently, he carried out a study on the risks of metal-free tanning, which he presented during a seminar organized on behalf of AICC in the tanning districts. We asked him a few uestions. What is your opinion about metal-free tanning? “I think that the demonization of traditional chromium tanning by the market is based on wrong assumptions, because chromium, like iron, is an oligoelement necessary for human life and health. Furthermore, many alternatives to traditional tanning present big uncertainties in terms of toxicity and of environmental impact. It must also be pointed out that with the alternative state-of-the-art tanning methods available at present, we will never obtain the stability of collagen that chromium offers; this means that one must use up to 30% of an alternative tanning product in order to obtain the same result that is obtained

Gustavo Adrian Defeo è un chimico-conciario conosciuto e rispettato a livello internazionale. Di origini argentine, da anni lavora in Italia dove ha fondato la società ARS Tinctoria con sede a Santa Croce sull’Arno (Pisa). Defeo è un grande esperto della fisica del colore applicata all’industria, collabora con alcune multinazionali chimiche e diverse grandi firme della moda. Di recente ha realizzato uno studio sui rischi della concia metal free che ha presentato nel corso di un seminario organizzato per conto di AICC nei distretti conciari. Gli abbiamo rivolto qualche domanda. Qual è il suo punto di vista sul metal free? “Credo che la demonizzazione della tradizionale concia al cromo da parte del mercato poggi su presupposti sbagliati, perché il cromo così come il ferro sono oligoelementi necessari alla vita e alla salute umana. Inoltre, molte alternative alla concia tradizionale presentano grandi incognite sia dal punto di vista della tossicità che dell’impatto ambientale. Va chiarito poi che allo stato dell’arte delle conce alternative disponibili, non otterremo mai la stabilità del collagene che offre il cromo, questo vuol dire che devi magari impiegare fino al 30% di un prodotto conciante alternativo per ottenere lo stesso risultato che ottieni con una percentuale del 6% di cromo. Se il nostro scopo è quello di ridurre il più possibile l’impatto ambientale, evidentemente in questo modo rischiamo di peggiorare la situazione invece che di migliorarla”. Sappiamo che a volte il metal free crea problemi in fase di depurazione… “In fase di depurazione e anche di riciclo delle rasature. Ci tengo a sottolineare un particolare, ovvero la fondamentale differenza tra una concia ionica e una concia covalente. La concia metallica è di natura ionica e offre un grande vantaggio, quello della reversibilità. In certe condizioni di pH riusciamo a separare il metallo dalla proteina (il collagene) recuperandola nella sua forma naturale, mentre una concia covalente come quelle metal free tendono a denaturarla, rendendo impossibile il ritorno alla proteina da cui siamo partiti. Questo significa ad esempio che non si possono riciclare e riutilizzare gli scarti di rasatura derivanti da questi nuovi sistemi come invece già si fa con le pelli al cromo i cui scarti possono essere trasformati in bioattivatori (fertilizzanti) per il settore agricolo”. Cosa suggerisce di fare? “Occorre cambiare prospettiva e comunicare meglio al mercato quali sono i rischi insiti ad un cambio di paradigma non attentamente valutato e analizzato. Prima di cambiare un processo collaudato e sicuro come è quello attualmente

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with 6% of chromium. If our goal is that of reducing environmental impact as much as possible, evidently this way we risk making the situation worse instead of better”. We know that sometimes metal-free created problems during the depuration phase… “During the depuration phase and the phase of recycling shavings. I want to emphasize a specific fact, that is to say, the fundamental difference between ionic tanning and covalent tanning. Metallic tanning is ionic and offers a great advantage: reversibility. In certain pH conditions, we manage to separate the metal from the protein (collagen), recovering it in its natural form, while covalent tanning, such as metal-free tanning methods, tends to denaturate it, thus making it impossible to return to the protein with which we started. This means, for example, that shaving wastes deriving from these new systems cannot be recycled and

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reused, as is already done instead with chromium-tanned hides, whose wastes can be transformed into bioactivators (fertilisers) for the agricultural sector”. What do you suggest should be done? “It is necessary to change our perspective and better communicate to the market the risks inherent in a paradigm shift that has not been carefully evaluated and analyzed. Before changing a tested and safe process such as the currently used process, we must know what we are getting into. Today we have the tools to assess the impact of a possible change before actually implementing it and causing damage. For example, we must study what happens during the depuration phase

were replaced”. What are the elements on which one can act in order to improve the tanning process? “In my view, the priorities to make the tanning process more sustainable are others. In the first place, we should work on the greening and liming phases, which remain the phases of the tanning process with the highest impact and which could be reassessed, thus obtaining significant results. Nowadays there are already biotechnological systems that make it possible to work with extremely low quantities of sulphide, and this would have been unimaginable a few years ago. Another interesting field is the development of new tannins made with organic-based waste materials in order to replace synthetic tannins. I am certain that

more accurately and assess risks and benefits. In the past it has already happened that products that were considered harmful were replaced with others that actually turned out to be worse: I remember, for instance, perfluorinated compounds (PFC) replaced with other substances based on nanotechnologies that turned out to be more dangerous than those that

the future has important surprises in store in this field because interesting things on molecules are beginning to be discovered: a large part of vegetable compounds contain antioxidants that have a series of useful functions that must still be discovered in detail. In the world many studies are being carried out that I am certain will produce interesting results in the near future”.

Pictures from the AICC workshop dedicated to metal free tanning held in Arzignano Immagini del seminario AICC dedicato alla concia metal free di Arzignano

in uso, dobbiamo sapere a cosa andiamo incontro. Oggi abbiamo gli strumenti per valutare l’impatto di un eventuale cambiamento prima di metterlo in atto e fare dei danni. Ad esempio, dobbiamo studiare meglio cosa succede in fase di depurazione e valutare rischi e benefici. In passato è già capitato che siano stati sostituiti prodotti ritenuti dannosi con altri che si sono rivelati peggiori: ricordo ad esempio i perfluorurati (PFC) sostituiti con altre sostanze basate su nanotecnologie che si sono dimostrate più pericolose di quelle che si andava a sostituire”. Quali sono i punti su cui si può intervenire per migliorare il processo conciario? “Secondo me le priorità per rendere più sostenibile il processo conciario sono altre. In primis bisognerebbe lavorare sulle fasi di rinverdimento e calcinaio, che restano le fasi più impattanti del processo e che potrebbero essere riviste ottenendo risultati importanti. Oggi sono già disponibili sistemi biotecnologici che permettono di lavorare con quantitativi di solfuro bassissimi, inimmaginabili qualche anno fa. Un altro campo interessante è lo sviluppo di nuovi tannini realizzati con materiali di scarto a base organica per andare a sostituire i tannini sintetici. Sono sicuro che il futuro riserverà anche importanti sorprese in questo campo perché si cominciano a scoprire cose interessanti sulle molecole: buona parte dei composti vegetali contengono antiossidanti che hanno una serie di funzionalità utili ancora da scoprire nel dettaglio. Nel mondo sono in corso molti studi che sono sicuro porteranno interessanti risultati nel prossimo futuro”.

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How EasyWhite Tan™ works

Come funziona EasyWhite Tan™

Leather production processes have traditionally been a tradeoff between the quality of the tanned leather and the sustainability of the process. According to the Dutch company, with Stahl EasyWhite Tan™ tanners can lower the carbon footprint and raw material usage associated with leather production by significantly cutting water consumption and energy requirements versus conventional tanning technologies. “Stahl EasyWhite Tan™ ensures a metal-free tanning process, which also is faster, simpler and has a lower environmental impact, making it the most innovative tanning technology available” Claus Reineking (Stahl Global Technical Manager Leather) explains. How does Stahl EasyWhite Tan™ work? “To answer this question we need to look at the basic functions of tanning agents. Animal hides consist mainly of collagen, a protein formed into dense bundles known as fibrils and microfibrils. To stabilize the hide, a tanning agent must penetrate these fibrils and crosslink them. Traditional chrome-tanning agents only create links between certain constituents of the collagen molecules, while chrome-free aldehyde tanning agents only bind to the amino groups.

I processi produttivi della pelle sono stati tradizionalmente un compromesso tra la qualità della pelle conciata e la sostenibilità del processo. Secondo la compagnia olandese con il suo Stahl EasyWhite Tan™, i conciatori possono ridurre l’impronta di carbonio e l’utilizzo di materie prime associati alla produzione della pelle, diminuendo in modo significativo il consumo di acqua e i requisiti energetici rispetto alle tecnologie di concia convenzionale. “Stahl EasyWhite Tan™ garantisce un processo di concia metal-free, che è anche più rapido, semplice e a minore impatto ambientale, rendendolo la tecnologia di concia più innovativa a disposizione”. Qual è il funzionamento di Stahl EasyWhite Tan™? “Per rispondere a questa domanda occorre esaminare le funzioni base degli agenti concianti - spiega Claus Reineking (Global Technical Manager Leather di Stahl) - Le pelli grezze sono costituite principalmente da collagene, una proteina strutturata in densi fasci conosciuti come fibrille e microfibrille. Per stabilizzare il grezzo, un agente conciante deve penetrare in queste fibrille e provocarne la reticolazione. Gli agenti concianti tradizionali al cromo creano soltanto connessioni tra determinati componenti delle molecole di collagene, mentre gli agenti concianti chrome-free all’aldeide si legano solo ai gruppi amminici. Stahl EasyWhite Tan™ crea invece connessioni con entrambi i gruppi, conferendo una notevole elasticità a entrambi i lati. Ciò rende la pelle conciata con Stahl EasyWhite Tan™ flessibile, resistente allo strappo e altamente versatile”. Stahl EasyWhite Tan™ è decisamente innovativo in numerosi ambiti. “Oltre a non compromettere la qualità e l’utilizzo della pelle, abbrevia e semplifica il processo produttivo. Riduce l’impronta ecologica diminuendo di un terzo le sostanze chimiche necessarie rispetto ai processi di concia al cromo. Riduce inoltre dell’80% la quantità di sale nei bagni esausti di concia, e richiede il 40% in meno di acqua. Consente ai conciatori di produrre tutti i tipi di pelle chrome-free in conformità - e oltre - alle specifiche di prodotto standard per le pelli” conclude Claus Reineking.

Stahl EasyWhite Tan™, however, creates links with both groups, resulting in high elasticity on both sides. This makes leather tanned with Stahl EasyWhite Tan™ flexible, tear resistant and highly versatile”. Stahl EasyWhite Tan™ is highly innovative in several respects. “Besides the fact that it does not compromise leather quality and usage, it also shortens and simplifies the production process. It shrinks the environmental footprint by reducing the required chemicals used by one-third in comparison to chrome tanning processes. Furthermore, it reduces the amount of salt in tanning wastewater by 80% and requires 40% less water. It enables tanners to produce all types of chrome-free leather to standard leather product specifications – and beyond” Claus Reineking concludes.

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KLF TECNOKIMICA

KLF TECNOKIMICA

“Our system works well”

One of the first companies in the sector to offer metalfree tanning solutions is undoubtedly KLF Tecnokimica which for years has been developing a valid tanning process as alternative to the classic systems deriving from the use of metal salts (such as chromium, aluminum, zirconium and titanium) which makes it possible to obtain white leathers with a shrinkage temperature of approximately 80 ° C and metal concentration values at the end of the process that easily fall within the regulations in force. “Our metal free tanning process is fast and works very well – explains KLF - It is based on the combined action of two chemicals, Parolit FC and Parolit JX, whose basic constitution is organic, capable of fixing themselves on the collagen fibre by forming a stable complex equal to that of a normal natural tannin”. The tanning phase to obtain a good swelling of the collagen fibres that this way prepare to receive and optimise the synthetic products used in the subsequent retanning phase is essential in this system. “The combination of the two products guarantees a tanning stability comparable to that of glutaraldehyde and natural tannins with the advantage of producing white leathers and with absolutely superior light resistance” ensures the Tuscan company led by Marco Frediani. “Leathers handled like this are also reactive to the fattening products that are fixed to the fibre giving the desired softness”. What is the final result? “In

“Il nostro sistema funziona bene” Una delle prime aziende del settore a proporre soluzioni di concia metal free è senz’altro KLF Tecnokimica che da anni ha messo a punto un valido processo di concia alternativo ai classici sistemi derivanti dall’utilizzo di sali metallici (quali cromo, alluminio, zirconio e titanio) che permette di ottenere cuoi bianchi con una temperatura di restringimento di 80° C circa e valori di concentrazione dei metalli a fine processo che rientrano agevolmente nelle normative vigenti. “Il nostro processo di concia metal free è veloce e funziona molto bene - spiegano da KLF – E’ basato sull’azione combinata di due prodotti chimici, Parolit FC e Parolit JX, la cui costituzione di base è di natura organica, che sono capaci di fissarsi alla fibra collagenica formando un complesso stabile pari a quello di un normale tannino naturale”. Fondamentale in questo sistema è la fase di concia necessaria per ottenere un buon rigonfiamento delle fibre collageniche che in questo modo si preparano a ricevere e ottimizzare i prodotti sintetici utilizzati

addition to being exceptionally soft, finished leathers offer full and brilliant dyeing tones and respectable technical-physical characteristics able to satisfy all demands of the market and fashion industry” declare KLF Tecnokimica’s experts. The Tuscan company also ensures that the products used in the retanning and fattening phase have a high depletion, are free of formaldehyde or at irrilevant contents of free formaldehyde and exhibit excellent resistance to light. Recently KLF Tecnokimica has selected a wide range of metal-free anilines including Kolorfluo anilines. It is a range of fluorescent dyes reactive to ultraviolet (UV) light that can be used both individually and in mixture with each other or with commonly used acid dyes. “The final results are tones of exceptional brilliance and brightness obtainable with rates ranging from 0.3% to a maximum of 3% on shaved weight” explains the Tuscan company.

nella successiva fase di riconcia. “La combinazione dei due prodotti garantisce una stabilità di conciatura paragonabile a quella della glutaraldeide e dei tannini naturali con il vantaggio di produrre cuoi bianchi e con resistenza alla luce assolutamente superiore” assicurano dall’azienda toscana guidata da Marco Frediani. “Le pelli così trattate risultano reattive anche ai prodotti ingrassanti che si fissano alla fibra conferendo la morbidezza desiderata”. Il risultato finale? “Oltre ad essere eccezionalmente soffici, i cuoi finiti offrono tonalità di tintura piene e brillanti e caratteristiche tecnico-fisiche di tutto rispetto in grado di soddisfare tutte le richieste del mercato e della moda” dichiarano gli esperti di KLF Tecnokimica. L’azienda toscana assicura anche che i prodotti utilizzati nella fase di riconcia e ingrasso hanno un alto esaurimento, sono privi o a contenuto irrilevante di formaldeide libera e presentano un’eccellente resistenza alla luce. Recentemente KLF Tecnokimica ha selezionato una vasta gamma di aniline metal free tra le quali anche le aniline Kolorfluo. Si tratta di una gamma di coloranti fluo reattivi alla luce ultravioletta (UV) che possono essere utilizzati sia singolarmente che in miscela tra loro o con coloranti acidi e dirett i di uso comune. “I risultati finali sono toni di eccezionale brillantezza e luminosità ottenibili con aliquote che vanno dallo 0,3% ad un massimo del 3% su peso rasato” spiegano dall’azienda toscana.

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LANXESS

X-Tan, metal-free sustainable tanning

X-Tan, concia sostenibile senza metalli

For many years specialty chemicals company Lanxess is successfully selling its organic, completely metal-free tanning agent X-Tan®. Reasons for its success are its benefits regarding the production process, the performance of the leather and its sustainability characteristics. The product is not only easy to apply but - equally important - also easy to control and the resulting wet-white can be used to produce all types of leather, from tight upholstery to soft shoe and leather goods. X-Tan® is independently confirmed to be a genuine irreversible tanning agent. This explains the high longterm stability for storage and shipping of the resulting wet-white, it is similar to wet-blue and does not get harder or looser over time. It can even be rewetted in case of accidentally drying out. Compared to current market standards the resulting wet-white possesses an excellent resistance to light and shows a good stability against yellowing. Since X-Tan® “wet white” is colorless, the most white leather can be attained and, if dyed, full brilliant colors can be achieved. Utilizing X-Tan® also gives significant sustainability benefits: the system itself

Da molti anni l’azienda chimica Lanxess vende con successo X-Tan®, il suo agente conciante organico completamente metal-free. Le ragioni del suo successo sono da ascrivere ai vantaggi del processo produttivo, alla resa della pelle e alle sue caratteristiche di sostenibilità. Non solo il prodotto è di facile applicazione, ma – fatto altrettanto importante – è anche semplice da controllare e il wet white ottenuto può essere utilizzato nella produzione di tutti i tipi di pelli, sia più rigide per arredamento che più morbide per scarpe e articoli in pelle. È stato confermato in modo indipendente che X-Tan® è un autentico agente conciante irreversibile. Ne è prova l’alta stabilità a lungo termine in fase di stoccaggio e spedizione del wet white ottenuto, del tutto simile al wet blue e che non diventa più rigido o più molle nel tempo. Può essere addirittura riumidificato in caso di essicatura accidentale. In confronto agli attuali standard di mercato il wet white ottenuto possiede un’eccellente resistenza alla luce e presenta un’ottima stabilità all’ingiallimento. Dato che il “wet white” X-Tan® è incolore, si può ottenere una pelle bianchissima che, se tinta, restituisce colori estremamente brillanti. L’utilizzo di X-Tan® porta anche a significativi vantaggi in termini di sostenibilità: il sistema stesso è del tutto privo di AOX e i bagni esausti risultanti non contengono sostanze nocive. Un ulteriore miglioramento dei bagni esausti consiste nel processo senza piclaggio che riduce in modo significativo il contenuto salino dell’effluente. Per poter beneficiare dei vantaggi in termini di elevate prestazioni di questo unico agente conciante brevettato è ragionevole impiegare anche prodotti naturali di riconcia resistenti alla luce e al calore e caratterizzati da alta efficienza. In questo contesto Lanxess consiglia i suoi tannini sintetici ad alte prestazioni Tanigan® e la gamma di prodotti di riconcia brevettati X-Biomer®: “Vi tengono all’avanguardia della sostenibilità in combinazione con un’alta biodegradabilità e un ridotto contenuto di sali”.

is completely AOX-free and the resulting waste-water does not contain any harmful substances. A further improvement of the waste-water is the pickle-free process significantly reducing the salt-load of the effluent. In order to benefit from the high performance benefits offered by this unique patented tanning agent it makes sense to also apply light and heatresistant and highly efficient organic retanning products. Here Lanxess recommends its high performance syntans Tanigan® and the patented X-Biomer® retanning products range: “They keep you at the cutting edge of sustainability together with high biodegradability and a reduced salt content”.

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FGL INTERNATIONAL

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Our tannage is safe and efficient

Leader in the creation of high value-added tannery auxiliaries, already in 2008 - and also thanks to the contribution of the Tuscany Region under the call for tenders - FGL International designed and developed a revolutionary and innovative metal-free process that goes beyond the limits of the current technologies applied in terms of product results and environmental advantages. This tanning process, named RELEASYS® (REvolutionary LEAther SYStem) whose brand was registered, was designed and implemented by FGL International with the aim of increasing the production efficiency of tanneries in respect of the environment. Over the years the process has been further improved to the point of obtaining articles with characteristics very similar to the traditional chrome concepts. “Our metal-free tanning system - explains FGL - offers

Un processo di concia sicuro ed efficiente Leader nel settore della creazione di ausiliari di conceria ad alto valore aggiunto, FGL International già nel 2008 progettava e sviluppava - anche grazie al contributo della Regione Toscana nell’ambito del bando di sostegno - un rivoluzionario ed innovativo processo metal-free che supera i limiti delle attuali tecnologie applicate in termini di risultati merceologici e di vantaggi ambientali. Questo processo di concia, denominato RELEASYS® (REvolutionary LEAther SYStem), il cui il marchio è stato registrato, è stato pensato e realizzato da FGL International con l’obiettivo di aumentare l’efficienza produttiva delle concerie nel rispetto dell’ambiente. Nel corso degli anni il processo è stato ulteriormente perfezionato al punto di arrivare ad ottenere articoli con le caratteristiche del tutto simili alle tradizionali conce al cromo. “Il nostro sistema di concia metal free - spiegano da FGL offre molti importanti vantaggi, che si possono sintetizzare così: maggior resa in superficie, dal 5 la 7 % in più rispetto ai metodi tradizionali, minor inquinamento nei bagni di scarico, scarti di lavorazione (rasatura, rifilatura) non inquinanti, tinture più uniformi e brillanti con meno colorante, resistenze fisiche uguali o superiori ai processi tradizionali, articolistica pressoché invariata”.

many important advantages, which can be summarised as follows: greater surface yield, from 5 to 7% more than traditional methods, less pollution in wastewater baths, non-polluting processing waste (shaving, trimming), more uniform and brilliant dyes with less used colours, physical resistance equal to or greater than traditional processes, almost unchanged products”.

Requisiti

PARAMETRO

Valori riscontrati

pH dell’estratto acquoso

4,0

3,5 – 7,0

DIN EN ISO 4045:1998

Formaldeide libera

15,0 mg/Kg

< 50,0

DIN ISO/TS17226:2004 DIN EN ISO 17075:2006

Cromo esavalente

Marchio SG

Metodo di prova

n.d.

3 mg/kg

n.d.

50,0 mg/Kg

Arsenico

< 0,05 mg/Kg

0,2 mg/Kg

ICP-OES, ICPMS, AAS

Cadmio

< 0,003 mg/Kg

Concianti minerali Solubili

ASS, ICP-MS (Al,Cr,Ti,Zr,Fe)

0,1 mg/Kg

ICP-OES, ICPMS, AAS

Cobalto

0,0513 mg/Kg

4,0 mg/Kg

ICP-OES, ICPMS, AAS

Mercurio

< 0,02 mg/Kg

0,02 mg/Kg

ICP-OES, ICPMS, AAS

Nichel

< 0,04 mg/Kg

4,0 mg/Kg

ICP-OES, ICPMS, AAS

Rame

4,225 mg/Kg

50,0 mg/Kg

ICP-OES, ICPMS, AAS

The table summarises the main chemical features of the leathers obtained with the FGL International Metal-Free process Nella tabella sono riassunte le principali caratteristiche chimiche delle pelli ottenute con il processo Metal-Free di FGL International

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NEWS

GSC GROUP SPA

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Un sistema sostenibile A sustainable system all the way fino in fondo THE LIFE GOAST RESEARCH PROJECT INVOLVES THE RECOVERY AND REQUALIFICATION OF RESIDUAL SHAVINGS WITH A VIEW TO CIRCULAR ECONOMY The market demand for chrome-free and more recently metal-free leather products has spurred GSC Group to search for new tanning materials that were as performing as possible, but also more sustainable. The search for an innovative tanning system must therefore have a reduced environmental impact, it must possibly derive from natural raw materials and finally exhibit a very high safety profile, evidenced by a very “green” safety data sheet. Moreover, to be sustainable, this innovative tanning system must make all-round considerations on the tanning supply chain: processing waste (shaving and trimming) must also not impact the environment and possibly be re-used in other sectors; the waste water generated must be in line with the most common water discharge parameters, but above all not create new problems for the tannery in terms of disposal. With the start of the LIFE GOAST LIFE16 ENV/IT/000416 project, at present on its final phase of the implementation, and the participation of important partners involved in the tanning business, water treatment and university fields,

GSC Group has managed to achieve many of the proposed objectives, developing a new tanning system based on a newly developed acrylic polymer and a particular tannin mixture. The leathers produced with this system are light beige in colour, exhibit a shrinkage temperature of 72-74°C, are very compact and easily shaveable. The major technical advantages offered by this type of tanning are grain firmness which is definitely superior to the available standards, leathers with performances completely in line with the traditional wet-white based on glutaraldehyde and the possibility of recovering and requalifying residual shavings with high efficiency. The LIFE GOAST team, in fact, is studying how to redevelop these by-products that can potentially be redeveloped in bio-oil and bio-char, new raw materials to be introduced in the production cycle perfectly in line with the assumptions of the modern circular economy. For more information, please visit the website of the project www.lifegoast.eu.

IL PROGETTO DI RICERCA LIFE GOAST PREVEDE IL RECUPERO E LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI SCARTI DI RASATURA IN UN’OTTICA DI ECONOMIA CIRCOLARE

La richiesta del mercato di manufatti in pelle esenti da cromo e più recentemente esenti da metalli, ha spronato GSC Group nel ricercare nuovi materiali concianti che fossero il più possibile performanti, ma anche più sostenibili. La ricerca di un sistema di concia innovativo deve pertanto avere un ridotto impatto ambientale, deve possibilmente derivare da materie prime naturali ed infine esibire profilo di sicurezza molto alto, testimoniato da una scheda di sicurezza molto “green”. Inoltre, per essere sostenibile, tale sistema di concia innovativo deve fare delle considerazioni a tutto tondo sulla filiera di concia: gli scarti di lavorazione (rasature e rifilature) non devono altresì impattare e possibilmente devono essere riutilizzabili in altri settori; le acque di scarico generate devono essere in linea con i più comuni parametri di scarico acque, ma soprattutto non creare dei nuovi problemi alla conceria in termini di smaltimento. Con l’avvio del progetto LIFE GOAST LIFE16 ENV/IT/000416, oggi nella fase finale del suo percorso, e la compartecipazione di importanti figure nell’ambito conciario, del trattamento acque e universitario, GSC Group è riuscita a centrare molti degli obiettivi proposti, mettendo a punto un nuovo sistema conciante basato su un polimero acrilico di nuova concezione e una miscela di tannini particolare. Le pelli prodotte con questo sistema sono di colore beige chiaro, esibiscono una temperatura di contrazione di 72-74°C, sono molto compatte e facilmente rasabili. I maggiori vantaggi tecnici offerti da questo tipo di concia sono una fermezza di fiore decisamente superiore agli standard disponibili, pelli con performances del tutto in linea con il tradizionale wet-white da glutaraldeide e la possibilità di recuperare e riqualificare con alta efficienza gli scarti della rasatura. Il team LIFE GOAST, infatti, sta studiando come riqualificare questi sottoprodotti che sono potenzialmente riqualificabili in bio-oil e bio-char, nuove materie prime da introdurre nel ciclo produttivo perfettamente in linea con i presupposti della moderna economia circolare. Per maggiori informazioni, si può visitare il sito web del progetto www.lifegoast.eu.

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DERMACOLOR

DERMACOLOR

Quindici anni Fifteen years’ experience in the di esperienza nel Metal-Free sector Metal Free Dermacolor has long experience in the specific metal-free sector; so much so that it has realized a substantial volume containing 15 years of research and tests in this specific sector, which is now made available to its customers. The metal-free system offered by Dermacolor, which undergoes the fundamental wet white pre-tanning phase (called Dry White here), makes it possible to obtain “especially natural items, with a grain and a tanning degree that make their use possible in all subsequent processing phases, including garment dyeing, as the Tuscan company’s experts explain. With Dermacolor’s metal-free process several items for the footwear, clothing, furniture and automotive sectors are realized. “The restrictive chemical parameters that must be complied with, such as the presence of tanning metals (Cr,Al,Ti,Fe,Zr) and the content of free formaldehyde, are carefully monitored and assessed during the design phase for the items”. Special attention, Dermacolor tells us, is paid to waste water through the use of fatliquors with characteristics that reduce the COD in waste

Dermacolor ha una lunga esperienza nel settore specifico del metal free, tanto da aver realizzato un corposo volume che contiene 15 anni di ricerca e di test in questo specifico comparto che ora mette a disposizione della propria clientela. Il sistema metal free proposto da Dermacolor, che passa attraverso la fondamentale fase di preconcia wet white (che qui si chiama Dry White), permette di ottenere “articoli particolarmente naturali, con un fiore fine ed un grado di concia che ne consente l’utilizzo in tutte le successive lavorazioni, compresa la tintura in capo” come spiegano i tecnici dell’azienda toscana. Con il processo metal free di Dermacolor vengono realizzati diversi articoli per calzatura, abbigliamento, arredamento e automotive.“I restrittivi parametri chimici da rispettare, come la presenza di metalli concianti (Cr,Al,Ti,Fe,Zr) e il contenuto di formaldeide libera, sono monitorati e valutati attentamente in fase di progettazione degli articoli”. Un’attenzione particolare comunicano da Dermacolor - è rivolta alle acque di scarico attraverso l’utilizzo di ingrassi con caratteristiche tali da diminuire il COD dei reflui. Una nuova serie di coloranti organici permette di rifinire le pelli evitando la problematica legata all’utilizzo di coloranti metallo complessi che in alcuni casi influirebbero negativamente su risultato analitico del metal free. Speciali agenti protettivi assicurano infine ottime performances a tutti gli articoli dedicati all’arredamento e automotive.

water. A new series of organic dyes makes it possible to finish leathers avoiding the problem linked to the use of metal-complex dyes that in some cases would affect negatively the analytical result of the metal-free system. Finally, special protective agents ensure an excellent performanace of all the items dedicated to the furniture and automotive sectors.

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TECNOCHIMICA

TECNOCHIMICA

Pelli morbide ed Soft, elastic leathers for shoes elastiche per calzature e pelletteria

and leather goods Tecnochimica is a young and dynamic Tuscan chemical-tanning company. Founded in 2004, it rapidly became successful in the tanning sector thanks to its wide range of chemical products, all based on quality and respect for the environment: synthetic tannins, resins, oils, liming auxiliaries, dyes and finishing products. Metal-free tanning is one of the most important challenges that its internal Research and Development laboratory has taken on. “When you think of soft and elastic leather, the ‘hand’ of chromium or of aldehyde tanning comes to mind. For our metal-free system, we have chosen these characteristics as a reference, and we can guarantee not only that we have achieved our goal, but also that some characteristics have even been improved”, the Tecnochimica experts tell us. What kind of products do you use in your metal-free tanning system? “We use synthetic tannins, polymers with low levels of formaldehyde and free phenols besides fatliquors entirely produced by us in order to obtain a high level of affinity with our metal-free pre-tanning”. Field experience shows that the Tuscan company is right: “In order to consolidate our research, we have commissioned local professionals to produce

Tecnochimica è un’azienda chimico-conciaria toscana giovane e dinamica. Nata nel 2004, si è rapidamente affermata nel settore conciario per la vasta gamma di prodotti chimici offerti, tutti improntati sulla qualità e sul rispetto dell’ambiente: tannini sintetici, resine, oli ed ingrassi, ausiliari per calcinaio, coloranti e prodotti per il finishing. La concia metal free è una delle sfide più importanti su cui ha puntato il suo laboratorio interno di Ricerca e Sviluppo. “Quando pensate ad una pelle morbida, elastica e soffice viene subito in mente la “mano” del cromo o della concia all’aldeide. Per il nostro sistema metal free abbiamo preso come riferimento queste caratteristiche e possiamo garantire, non solo che siamo riusciti nel nostro intento, ma anche che alcune caratteristiche sono state addirittura migliorate” ci spiegano gli esperti di Tecnochimica. Che prodotti utilizzate nel vostro sistema di concia esente da metalli? “Impieghiamo tannini sintetici, polimeri con bassi tenori di formaldeide e fenoli liberi oltre agli ingrassi interamente di nostra produzione per ottenere un’alta affinità con la nostra preconcia metal free”. L’esperienza sul campo indica che l’azienda toscana è sulla buona strada: “Per consolidare le nostre ricerche abbiamo commissionato la produzione di vari articoli per pelletteria e calzature a professionisti locali per confrontarci con rinomati artigiani che hanno confermato la bontà del nostro sistema”. Quali sono i risultati? “Il prodotto destinato al settore calzaturiero ha caratteristiche di ottima resistenza alle sollecitazioni meccaniche di premonta e cambratura, così come le pelli destinate alla pelletteria che permettono la piegatura in quattro bordi senza nessun cedimento del fiore”.

various items for the leather goods sector and the footwear sector in order for us to have an exchange with wellknown craftsmen that have confirmed the effectiveness of our system”.

What are the results? “The product destined for the footwear sector has characteristics of excellent resistance to the mechanical stress of the tack-lasting machine and seat and shank lasting machine, as well as the leather destined for the leather goods sector, which can be folded along four edges without the grain yielding at all”.

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KEMAS

KEMAS

Drum rubberising La gommatura in botte è la soluzione is the solution

The search for increasingly performing leathers is the mission of Kemas since its foundation in 2007 by Daniele Marinai. Attentive to innovation and the market needs, in a few years Kemas has achieved important results as proven by the two patents obtained and the seven registered trademarks. “Eliminating metals in the leather manufacturing process is not easy and sometimes they are replaced with products whose environmental impact and health risks are greater - explains Marinai -. As experts are well aware, without the use of metals it is difficult to obtain the same general chemical-physical strength features of the leather such as light, temperature, tearing, grain cracking, etc. The challenge is, obviously, also to create leather with a good aesthetic appearance that can satisfy the well known product requirements of the leather”. To overcome these problems, in its application laboratory in Santa Croce sull’Arno, Kemas has developed an alternative system worthy of attention. “Thanks to our European patent (EP3041962) which provides for the use of certain elastomers poured into drums, it is possible to overcome many of the difficulties

La ricerca di pellami sempre più performanti è la mission di Kemas sin dalla sua nascita nel 2007 ad opera di Daniele Marinai. Attenta all’innovazione e alle esigenze del mercato, in pochi anni Kemas ha ottenuto risultati importanti come provano i due brevetti ottenuti e i sette marchi registrati. “Eliminare i metalli nel processo di lavorazione della pelle non è cosa semplice e a volte questi vengono sostituiti con prodotti il cui impatto ambientale ed i rischi per la salute sono superiori - ci spiega Marinai -. Come gli esperti sanno bene, senza l’impiego di metalli è difficile ottenere le stesse resistenze chimico fisiche generali della pelle tipo luce, temperatura, strappo, rottura del fiore, ecc... Naturalmente la sfida è anche quella di creare pellami con un buon aspetto estetico che possano soddisfare le esigenze merceologiche dei pellami da sempre conosciuti”. Per ovviare a questi problemi, nel suo laboratorio applicativo di Santa Croce sull’Arno, la Kemas ha sviluppato un sistema alternativo degno di attenzione. “Grazie al nostro brevetto europeo (EP3041962) che prevede l’utilizzo di determinati elastomeri in botte, è possibile sopperire a molte delle difficoltà che si riscontrano normalmente nella produzione di pellami metal-free – ci spiega il fondatore di Kemas - Molte volte i pellami metal free sono caratterizzati da un fiore meno aderente con maggiori problemi di soffiature e da resistenze generali più basse. Utilizzando il nostro sistema di gommatura in botte, riusciamo a impregnare la pelle totalmente ottenendo pellami di alta qualità, ideali per produrre manufatti altrettanto innovativi e tutelati dal nostro brevetto che copre tutta la catena di approvvigionamento. Con questo sistema è possibile ottenere articoli metal free con ogni tipo di rifinizione (anche laminati, abrasivati, bottalati, stampati e verniciati) e per qualsiasi utilizzo”.

normally encountered in the production of metal-free leathers - explains the founder of Kemas - Many times metal free leathers are characterised by a less adherent grain with major blowing problems and lower general resistance. Using our drum rubberising

system, we are able to completely impregnate the leather, obtaining high quality leathers, ideal for producing items that are just as innovative and which are protected by our patent that covers the entire supply chain. With this system it is possible to obtain metal-free products with any type of (laminated, abrasive, drummed, printed and painted) finishing and for any use”.

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DERMOCHIMICA

DERMOCHIMICA

Ecological tannage with Hydroil

Concia ecologica con Hydroil Basato sulle acque di recupero dalla produzione dell’olio di oliva, Dermochimica risponde alla necessità dell’industria conciaria di sostituire il cromo e altri metalli pesanti dal processo di concia introducendo Hydroil. Completamente naturale ed ecosostenibile, Hydroil sfrutta le forti proprietà antiossidanti e concianti delle acque reflue degli impianti di produzione dell’olio di oliva (AVO – Acque di Vegetazione Olearie) per la concia e la riconcia di tutti i tipi di pellame, qualità o uso. Hydroil (i) è un prodotto ad alto potere riempiente e riconciante, particolarmente indicato per la riconcia di pelli wet-blue, eliminando resine sintetiche e/o altri tannini naturali. Grazie all’elevata concentrazione di polifenoli antiossidanti (10 g / kg HYDROIL (i)), anche superiore al tè verde, è molto efficace nell’inibizione della formazione di Cr (VI); pertanto, non è più necessario utilizzare acido ascorbico. Grazie alle molteplici funzioni di Hydroil (i) si ottiene un risparmio complessivo dei prodotti del 20-30%. Hydroil (i) è completamente ecologico: non solo viene ottenuto da alcune delle acque reflue agroindustriali più

Based on the recovery water from the olive oil production, Dermochimica meets the need of the leather industry to replace chrome and other heavy metals from the tanning process by introducing Hydroil. Completely natural and ecosustainable, Hydroil exploits the strong antioxidant and tanning properties of Oil Mill Waste Water (OMWW) for tanning and re-tanning of all types, qualities or end uses. Hydroil (i) is a product with high filling and retanning power, especially recommended for the retanning of wet-blue leather, eliminating synthetic resins and / or natural tannins. Thanks to the high concen tration of natural antioxidant polyphenols (10 g / kg

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Hydroil), higher than green tea, it is very effective in the inhibition of the formation of Cr (VI); therefore, it is no longer necessary to use ascorbic acid. Thanks to the multiple functions of Hydroil (i) there is an overall saving of chemicals of 20-30%. Hydroil (i) is completely eco-friendly: it is not only made out one of the most polluting agro-industrial waste waters but also, compared to the use of standard retanningfilling resins, with Hydroil (i) there is a reduction in the COD of exhausted baths of 73% (from 15,000 mg / l to only 4,000 mg / l). Hydroil (p) is a product used as tanning agent which, added in combination with other tanning additives, is suitable for the production of items not only chrome-free, but also free of all other metals. The metal-free articles obtained with Hydroil (p) reach the same level characteristics of a chrome-tanned leather

inquinanti ma, rispetto all’utilizzo di resine di riempimento con riconcia standard, con Hydroil (i) si può ridurre il valore dei COD di bagni esausti del 73% (da 15.000 mg / l a solo 4.000 mg / l). Hydroil (p) è invece il prodotto utilizzato come conciante che, in combinazione con altri ausiliari, è impiegato nella produzione di articoli privi di cromo e anche di tutti gli altri metalli. Gli articoli ottenuti con Hydroil (p) raggiungono le stesse caratteristiche di una pelle conciata al cromo e sono nettamente superiori alle pelli conciate al vegetale e alle sole aldeidi per quanto concerne le prestazioni. Estremamente versatile, consente la produzione di qualsiasi tipo di articolo su ogni tipo di pelle.

and on performances, is clearly superior to vegetable and aldehydes tanned leathers. Extremely versatile, it allows the production of all types of articles over every kind of leather.

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ACLE 2019

ACLE 2019

Shanghai confirms the complexity of the market

Shanghai conferma la complessità del mercato

The 2019 edition of ACLE, a fair with many contrasts, reflected an increasingly articulated and complex international leather market. The picture emerged with extreme precision during the opening press conference. This was stated by the fair director himself: since the launch of ACLE Beijing in 1998, 2019 has been one of the most difficult years for the leather industry. There are numerous critical factors: the ongoing trade war between the United States and China that has undermined business trust, the growing demand for red meat has contributed to an excess supply of raw hides around the world, exerting downward pressure on already falling prices due to low demand. Furthermore, synthetic materials continue to win the favour of designers for the creation of footwear and bags. “Even the automotive and furniture sectors, which in the last four years had to compensate for the fall in demand of leather uppers, became less certain, as can be seen from the global sales of cars and the weak results of seat suppliers and car interiors such as Lear and Adient”, said Michael Duck, director of APLF Limited. A complex situation also for

Una fiera in chiaroscuro l’edizione 2019 di ACLE, che ha rispecchiato un mercato della pelle internazionale sempre più articolato e complesso. Il quadro è emerso con estrema precisione già nel corso della conferenza stampa di apertura. Lo ha dichiarato lo stesso direttore della fiera: dal lancio di ACLE a Pechino nel 1998, il 2019 è stato uno degli anni più difficili per l’industria della pelle. Numerosi i fattori critici: la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina che ha minato la fiducia delle imprese, la crescente domanda di carne rossa che ha contribuito all’eccesso di offerta di pelli grezze in tutto il mondo, esercitando una pressione al ribasso sui prezzi già in calo a causa della scarsa domanda. Inoltre, i materiali sintetici continuano a guadagnare il favore dei designer per la progettazione di calzature e borse. “Anche il settore automobilistico e quello dell’arredamento, che negli ultimi quattro anni avevano compensato la caduta della domanda di tomaia in pelle, si sono fatti meno sicuri, come si può evincere dalle vendite globali di automobili e dai deboli risultati dei fornitori di sedili e interni di automobili come Lear e Adient” ha detto Michael Duck, direttore di APLF Limited.Una situazione complessa anche per il segretario della China Leather Industry Association (CLIA) Chen Zhan Gang, il quale ha dichiarato che “l’industria della pelle in Cina è relativamente stabile, ma che la situazione a lungo termine è difficile da prevedere“. Le complesse dinamiche economiche trovano conferma anche nei dati ufficiali del settore relativi al primo semestre 2019. Il

the China Leather Industry Association (CLIA)’s secretary Chen Zhan Gang, who said that “the leather industry in China is relatively stable, but the long-term situation is difficult to predict”. The complex economic dynamics are also confirmed by the official figures for the sector relating to the first half of 2019. The turnover of Chinese tanneries has in fact fallen by 10.93% compared to the same period of the previous year; at the same time, imports of raw hides and skins fell by 32.7%, those of semifinished leathers by 15% and finished leathers by 18.4%. The only comforting factor: the production of leather footwear, again in the first half, rose slightly to 1.88 billion pairs (+0.13%). Returning to the fair, the 22nd edition

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of the All China Leather Fair that took place in Shanghai from September 3 to 5 and brought together over one thousand exhibitors spread over eight pavilions, including 16 foreign collective groups. Even if the total numbers of exhibition presences are more or less constant, it is evident that foreign exhibitors are progressively decreasing, particularly in the tanning sector and in countries such as Turkey and Brazil, once protagonists of the event. The supply of chemical products, on the other hand, is still well represented in the sector by multinational corporations, which are strongly present in the local market. Italy was present at ACLE with 45 exhibitors, as always articulated between high-

level tanning technology and chemical auxiliaries maintaining their positions with great commitment despite the difficulties of the market. Anyway the fair showed good results as regards attendance with a +9% visitors’ increase in the first day. Among the side events of the fair, the “Shake-up Conference” which brought together experts in the field to discuss new challenges of the tanning industry and talks organised in the Leather Naturally area focused on the promotion of the leather image among designers and the launch of the international digital campaign have sparked great interest.

fatturato delle concerie cinesi è infatti sceso del 10,93% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; allo stesso tempo le importazioni di pelli grezze sono diminuite del 32,7%, quelle di pelli semifinite del 15% e di pelli finite del 18,4%. Unico dato confortante: la produzione di calzature in pelle, sempre nel primo semestre, è salita leggermente a 1,88 miliardi di paia (+0,13%). Tornando alla fiera, la 22.a edizione di ACLE che si è svolta a Shanghai dal 3 al 5 settembre, ha riunito oltre un migliaio di espositori distribuiti su otto padiglioni, compresi 16 gruppi collettivi stranieri. Anche se i numeri totali delle presenze espositive sono più o meno costanti, è evidente che gli espositori stranieri stiano progressivamente diminuendo, in particolare nell’ambito conciario e da paesi come Turchia e Brasile, un tempo protagonisti della manifestazione. L’offerta di prodotti chimici è invece ancora ben rappresentata dalle multinazionali del settore che presidiano con forza il mercato locale. L’Italia era presente ad ACLE con 45 espositori, come sempre articolati fra produttori di tecnologia e ausiliari chimici conciari di alto livello che mantengono con grande impegno le proprie posizioni a dispetto delle difficoltà del mercato. Ad ogni modo la fiera è andata bene sul piano dell’affluenza con un incremento di visitatori del 9% il primo giorno. Tra gli eventi collaterali della fiera, particolare interesse hanno suscitato la “Shake-up Conference” che ha riunito esperti del settore per discutere delle nuove sfide dell’industria conciaria e i talks organizzati nell’area Leather Naturally incentrati sulla promozione dell’immagine della pelle presso i designers e sul lancio della campagna digitale internazionale.

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CHEMICALS

ENRICO GASTALDELLO, GENERAL MANAGER OF SYN-BIOS

ENRICO GASTALDELLO, GENERAL MANAGER DI SYN-BIOS

“Research never stops”

“La ricerca non si ferma mai” L’AZIENDA CHIMICO-CONCIARIA VENETA HA COSTRUITO IL PROPRIO SUCCESSO SU QUALITÀ ED INNOVAZIONE CONTINUA

THE VENETO-BASED CHEMICAL-TANNING COMPANY HAS BUILT ITS SUCCESS ON QUALITY AND CONTINUOUS INNOVATION SYN-BIOS SpA has been appreciated on the international market for an extremely wide range of chemical products that satisfy daily requests from tanneries operating in very different markets and product segments, each time developing integrated solutions in line with the qualitative and environmental customer needs. We have put some questions to Enrico Gastaldello, general manager of this company that has been on the market for over thirty years. We know that SYN-BIOS devotes a lot of resources to its R&D Division… “We invest about 20% of human resources in the R&D division designed and structured to obtain products that have the least impact on human health and the environment, based on the exclusive research of raw materials that first of all comply with current regulations (REACH) and respect even the most restrictive specifications. The R&D department develops more than fifty new products every year, at least 50% of which become permanently part of the already broad catalogue.

SYN-BIOS SpA si è fatta apprezzare sul mercato internazionale per una gamma estremamente ampia di prodotti chimici che soddisfano quotidianamente le richieste di concerie che operano in mercati e segmenti di prodotto fra loro molto diversi, sviluppando di volta in volta soluzioni integrate in linea con le esigenze qualitative ed ambientali del cliente. Abbiamo rivolto qualche domanda ad Enrico Gastaldello, general manager di quest’azienda sul mercato da più di trent’anni. Sappiamo che SYN-BIOS dedica molte risorse alla sua Divisione R&S… “Investiamo circa il 20% delle risorse umane nella divisione Ricerca e Sviluppo, concepita e strutturata per ottenere prodotti il meno possibile impattanti sulla salute umana e sull’ambiente, con alla base la ricerca esclusiva di materie prime che innanzitutto siano conformi alle normative vigenti (REACH) e rispettino anche i capitolati più restrittivi. Il reparto R&S ogni anno sviluppa più di cinquanta nuovi prodotti, di cui almeno il 50% entra stabilmente a far parte del già nutritissimo catalogo. Lo sviluppo dei prodotti non si ferma allo studio della formulazione, ma si occupa delle prove di realizzazione degli stessi mutuando macchinari anche da altri settori al fine di ottimizzare il processo di produzione, fino ad applicare i prodotti nelle stesse condizioni dei clienti per ottenere articoli che rispettino le caratteristiche chimico-fisiche richieste dai vari capitolati. È una visione della ricerca e sviluppo a 360°”. Quali sono le vostre ultime novità di prodotto? “Il sistema INK FOR LEATHER® SPRAY sta dando soddisfazioni enormi in tutto il mondo. Questo sistema nasce come integrazione della serie INK FOR LEATHER® per botte e lavora in sinergia con essa; permette infatti di correggere ed esaltare il tono ottenuto dalla tintura in bottale, mantenendo le eccezionali resistenze tipiche della gamma ed i medesimi parametri di ecologicità e sostenibilità ambientale. Sotto questo punto di vista, il settore della concia è quello in cui negli ultimi anni sono stati compiuti i passi in avanti più sorprendenti: un risultato fatto di ricerca e soluzioni all’avanguardia, che coinvolge tutta la filiera e naturalmente vede impegnate in primo piano le aziende chimiche. Questa sensibilità ambientale, che da sempre caratterizza Syn-Bios, è stata anche una delle molle che ha spinto alla creazione della gamma INK FOR LEATHER® SPRAY:

Product development does not stop after studying the formulation, but deals with performing tests of the same borrowing machinery also from other sectors in order to optimise the production process, up to applying the products in the same conditions as customers to obtain articles that respect the chemical-physical characteristics required by the various specifications. It is a 360° research and development degree view”. What are your latest product news? “The INK FOR LEATHER® SPRAY system is giving

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enormous satisfaction all over the world. This system was developed as an integration of the INK FOR LEATHER® drum series and works in synergy with it; in fact, it allows to correct and enhance the tone obtained from the dyeing in the drum, maintaining the exceptional resistance typical of the range and the same ecological parameters and environmental sustainability. From this point of view, the tanning sector is the one in which in the last few years the most surprising advances have been made: a result made of research and avant-garde solutions, which involves the entire supply chain and that naturally sees first and foremost chemical companies committed to it. This environmental sensitivity, which has always characterised Syn-Bios, was also one of the reasons that led to the creation of the INK FOR LEATHER® SPRAY range: in compliance with current laws (REACH, CLP and Biocidal Products Regulation and subsequent amendments and modifications) only nonhazardous raw materials were selected, which consequently did not lead to any hazard classification for the entire range ”. You work in all destination areas of the leathers. Can you tell us which ones were the most responsivethis year? “We are present in all markets with specific solutions: footwear, leather goods, clothing, furniture and automotive sector. Right now we are working very well especially for the furniture and interior of cars above all thanks to our pigments,

recognized for quality all over the world”. What are the most important markets for your company? “Obviously the domestic maket, then in particular China, India, South East Asia, Brazil, and numerous and important European customers”. What are your next goals? “We intend to continue to design and propose products that are increasingly sustainable and less and less impactful, for the good of all. But obviously without losing technical performance. The goal is always the same, that is to continue to make performance and sustainability fit together in our products”.

in ottemperanza alle normative vigenti (regolamenti REACH, CLP e BIOCIDI e successivi adeguamenti e modifiche) sono state selezionate solo materie prime non pericolose, che di conseguenza non portassero ad alcuna classificazione di pericolo per l’intera gamma”. Voi lavorate in tutti i settori di destinazione delle pelli. Potete dirci quali sono stati i più reattivi quest’anno? “Siamo presenti con soluzioni specifiche in tutti i mercati: calzatura, pelletteria, abbigliamento, arredamento e automotive. In questo momento stiamo lavorando benissimo in particolare per l’arredo e gli interni di automobili grazie soprattutto ai nostri pigmenti, riconosciuti per qualità in tutto il mondo”. Quali sono i mercati più importanti per la vostra azienda? Ovviamente il mercato domestico, poi in particolare Cina, India, Sud Est Asiatico, Brasile, e numerosi ed importanti clienti europei”. Quali sono i prossimi obiettivi? “Intendiamo continuare ad ideare e proporre prodotti sempre più sostenibili e sempre meno impattanti, per il bene di tutti. Ma ovviamente senza perdere in performance tecniche. L’obiettivo è quello di sempre, cioè di continuare a conciliare performance e sostenibilità nei nostri prodotti”.

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MACHINERY

AEFFE MACHINERY

AEFFE MACHINERY

A “young” reality

Una “giovane” realtà

On the market for more than 16 years now, Aeffe Machinery is confirming itself as a strong point for all fashion houses, both large and small, that seek innovation, imagination and creativity every year. With their continuous evolutions, Federico Pasqualetti and his staff, introduce every year some novelties to their machineries, making them more and more “fashionable” and confirming their “updatability”. No customer will ever feel “old” and will always have the chance to evolve, being able to stay up to date with the continuous changes required by the fashion world. A capacity to amaze and always remain on the crest of the wave that stands out even more, if we consider that the Tuscan company has among its members all young people aged between 20 and

40 years. An extra source of pride that the owner Federico Pasqualetti has always wanted to highlight: young staff to be trained and grow with his ideals of professionalism, loyalty, creativity and continuous innovation. A breath of freshness that has been holding its own against the strong and much more experienced Italian and European competition for years now. In a market where more class and experience are sought, Aeffe Machinery responds with the creativity, freshness and professionalism of all its components. All factors of which Mr. Pasqualetti is very proud and carries on with proud determination: “Space for young people, space for new minds, space for new creations”.

Sul mercato da più di 16 anni ormai, Aeffe Machinery si sta confermando un punto di forza per tutte le case di moda, grandi e piccole, che cercano ogni anno innovazione, fantasia e creatività. Con le loro continue evoluzioni, Federico Pasqualetti e i suoi collaboratori inseriscono ogni anno delle novità ai loro macchinari, adeguandoli alle esigenze sempre nuove della moda e confermando la loro “aggiornabilità”. Nessun cliente si sentirà mai “vecchio” e avrà sempre la possibilità di evolversi, potendo rimanere sempre al passo con i continui cambiamenti richiesti dal mondo della moda. Una capacità di stupire e rimanere sempre sulla cresta dell’onda che spicca ancor di più, se si pensa che la ditta toscana ha fra i suoi componenti tutti giovani con età compresa tra i 20 e i 40 anni. Un motivo di orgoglio in più che il titolare Federico Pasqualetti ha sempre voluto mettere in risalto: personale giovane da istruire e far crescere con i suoi ideali di professionalità, lealtà, creatività e continua innovazione. Una ventata di freschezza che tiene testa ormai da anni alla forte e ben più esperta concorrenza italiana ed europea. In un mercato dove si ricerca sempre più classe ed esperienza, Aeffe Machinery risponde con la creatività, la freschezza e la professionalità di tutti i suoi componenti. Tutti fattori di cui Pasqualetti va molto fiero e porta avanti con orgogliosa determinazione: “Spazio ai giovani, spazio alle nuove menti, spazio alle nuove creazioni”.

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NEWS

LEATHER KEM, A YOUNG AND DINAMIC COMPANY

LEATHER KEM, AZIENDA GIOVANE E DINAMICA

Innovation is the true lever of the market

L’innovazione è la vera leva del mercato

Leather Kem is a young company, which has been on the market for only three years thanks to the thirty-year experience of its founder, Federico Giglioli. The offer of specific high quality chemical auxiliaries, both for the vegetable leather market, for chrome and now also for metal free tanning, together with an accurate service has allowed this Tuscan company to grow rapidly thanks also to the development of important collaborations with customers aimed at developing specific projects. As in the case of sole leather. “Together with our customers, we have developed a specific tanning, fatliquoring and finishing system for backs that allows us to obtain ‘Flex’ leather soles, which therefore are extremely flexible and comfortable while remaining robust, breathable and water resistant”, explains Giglioli. Another research line followed by Leather Kem is that of water repellency. “In this case the real challenge is on vegetable tanning. Our next goal is to confer the characteristics of a water-resistant product to the classic ‘vacchetta’ leather ”explains Giglioli, who adds: “I am convinced that only innovation can move the market; in this field you cannot be a simple supplier for your

Leather Kem è un’azienda giovane, sul mercato da soli tre anni ma forte dell’esperienza chimico-conciaria trentennale del suo fondatore, Federico Giglioli. L’offerta di ausiliari chimici specifici di alta qualità, sia per il mercato della pelle al vegetale che della concia al cromo e ora anche del metal free, insieme ad un servizio accurato ha permesso a quest’azienda toscana di crescere rapidamente grazie anche allo sviluppo di importanti collaborazioni con la clientela finalizzati allo sviluppo di progetti specifici. Come nel caso del cuoio da suola. “Insieme ai clienti, abbiamo sviluppato un sistema di concia, ingrasso e rifinizione specifico per gropponi che permette di ottenere suole in cuoio ‘Flex’, quindi estremamente flessibili e confortevoli pur rimanendo robuste, traspiranti e resistenti all’acqua” ci spiega Giglioli. Un altro filone di ricerca seguito da Leather Kem è quello dell’idrorepellenza. “In questo caso la vera sfida è sulla concia al vegetale. Conferire caratteristiche di resistenza all’acqua alla classica ‘vacchetta’ è il nostro prossimo traguardo” spiega Giglioli, che aggiunge: “Sono convinto che solo l’innovazione possa muovere il mercato; in questo campo non si può essere dei semplici fornitori per i propri clienti conciatori e quando capita bisogna riuscire a collaborare anche con i concorrenti perché alla fine il progresso è vantaggioso per tutti. Noi puntiamo tutto sulla ricerca e sullo sviluppo di progetti e prodotti sempre nuovi e quest’anno contiamo di rinnovare il laboratorio investendo in nuove attrezzature”. In sintesi, Leather Kem è in grado di offrire un servizio tecnico specializzato, abbinato alla ricerca, per lo sviluppo e la messa in produzione di nuovi articoli. L’azienda di Ponte a Egola (Pisa) è anche distributore italiano degli ingrassi a marchio Atlas.

Federico Giglioli

tanner customers and when it happens you need to be able to collaborate with your competitors because in the end progress is beneficial for everyone. We focus everything on research and on the development of new projects and products, and this year we hope to renew the laboratory by investing in new equipment”. In summary, Leather Kem is able to offer a specialised technical service, combined with research, for the development and production of new items. The company based in Ponte a Egola (Pisa) is also an Italian distributor of Atlas-branded fatliquors.

Some tanned leathers according to Leather Kem’s formulas Alcune pelli conciate secondo ricette Leather Kem

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D M S I N TE RN ATI O N A L 49


A NEW CHEMICAL LABORATORY

UN NUOVO LABORATORIO CHIMICO PER IL CATTANEO

FOR CATTANEO

LA STAZIONE PELLI HA STIPULATO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO TECNICO DI SAN MINIATO

THE ITALIAN LEATHER RESEARCH INSTITUTE HAS ENTERED INTO A COLLABORATION AGREEMENT WITH THE TECHNICAL INSTITUTE OF SAN MINIATO Aware of the importance of training, the Italian Leather Research Institute (SSIP) has entered into another important agreement with the school world. “Training is the future”, commented the General Director of SSIP, Edoardo Imperiale, illustrating the agreement stipulated with the Technical Institute “C. Cattaneo”of San Miniato (Pisa) and represented by the School Director, Professor Alessandro Frosini. Specifically, “the Italian Leather Research Institute will guarantee know-how and concrete resources to the Tuscan institute, in particular as many as 120 thousand euro that will be used to renovate the school’s laboratories”, announced Imperiale. An agreement in line with the activities already started by SSIP in the districts of Arzignano and Solofra and which have the objective of training young people, supporting local realities and improving institutional collaboration. The purpose of the convention - the statement reads - is to establish a cooperative relationship between the parties, in which the study, training and research activities of SSIP, Poteco and the Cattaneo Institute can be integrated and coordinated to work together as a team. In essence, a further step

Consapevole dell’importanza della formazione, la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti ha stipulato un altro importante accordo con il mondo della scuola. “La formazione è futuro” ha commentato il Direttore generale SSIP, Edoardo Imperiale, illustrando la convenzione stipulata con l’Istituto Tecnico “C. Cattaneo” di San Miniato (Pisa) e rappresentato dal Dirigente Scolastico, Professore Alessandro Frosini. Nello specifico,“la Stazione Sperimentale garantirà know-how e risorse concrete all’istituto toscano, nello specifico ben 120 mila euro che saranno utilizzati per rinnovare i laboratori della scuola” ha annunciato Imperiale. Un’intesa in linea con le attività già avviate da SSIP nei distretIn the picture, the Technical Institute C. Cattaneo of San Miniato (Pisa) ti di Arzignano e di Solofra e Nella foto, l’Istituto tecnico C. Cattaneo di San Miniato (Pisa) che hanno l’obiettivo di formare tional skills, through the integragiovani, sostenere le realtà locali e migliorare la collaborazione tion of education and work sysistituzionale. Lo scopo della convenzione – si legge nel comutems in the fashion and leather nicato – è quello di instaurare un rapporto di collaborazione fra production chain. As part of the le parti, nel quale le attività di studio, formazione e ricerca della convention, the implementation SSIP, del Poteco e dell’Istituto Cattaneo possano integrarsi e of a chemical laboratory of the coordinarsi reciprocamente. Nella sostanza un ulteriore passo latest generation of chemistry avanti nel quadro del programma “Politecnico del Cuoio” finalizand materials science is certainly zato a favorire lo sviluppo di impresa e a rafforzare le competenthe flagship: this will guarantee a ze tecniche-organizzative, attraverso l’integrazione tra i sistemi significant advancement of the di istruzione e lavoro nella filiera moda e della produzione del institute’s specificity, offering a cuoio. Nell’ambito della convenzione, l’implementazione di un highly professionalised course of laboratorio chimico di ultima generazione di chimica e scienza study and in line with the develdei materiali rappresenta sicuramente il fiore all’occhiello: ciò opment and innovation needs of garantirà un avanzamento significativo della specificità dell’istithe industrial sectors in the area. tuto, offrendo un corso di studi altamente professionalizzante “The funding for a new chemical ed in linea con le esigenze di sviluppo ed innovazione dei settori laboratory will be able to give a industriali presenti sul territorio. further turning point to the offer “Il finanziamento di un nuovo laboratorio chimico potrà dare of the Cattaneo Institute to the un’ulteriore svolta all’offerta dell’Istituto Cattaneo a vantaggio benefit of the entire Tuscan tandi tutto il distretto conciario toscano” ha dichiarato il direttore di ning district” said the director of Poteco, Domenico Castiello. Poteco, Domenico Castiello. forward in the framework of the “Polytechnic Leather Institute” program aimed at encouraging business development and strengthening technical-organisa-

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CORIC H EM


NEWS

THE NEXT AICC CONFERENCES

I PROSSIMI CONVEGNI AICC

I Chimici del Leather Chemists speak of Cuoio parlano di ed sustainability and sostenibilità economia circolare

circular economy

APPUNTAMENTO A POZZUOLI L’11 OTTOBRE E A CHIAMPO IL 15 NOVEMBRE

THE EVENT WILL BE HELD IN POZZUOLI ON OCTOBER 11 AND IN CHIAMPO ON NOVEMBER 15 The 47th national Conference of the Italian Association of Leather Chemists is planned for October 11, at the new premises of the Italian Leather Research Institute in Pozzuoli. The themes that will be covered are highly topical themes, as the title of the conference itself says : “Circular economy, sustainability and production control: a discussion between the actors of the supply chain”. The main associations of the tanning sector will participate to have a constructive discussion, besides aiming to identify possible solutions and formulate new synergies: Unic, Assomac, Unpac, Federchimica, Ssip. The event’s participants will also have the opportunity to visit the new premises of the Italian Leather Research Institute, which will host the conference. The following event is set for November 15 at the Municipal Auditorium of Chiampo, with the 11th Technical Conference AICC Veneto, sponsored by the Municipality of Chiampo, with the title “Technological and scientific innovation in the tanning sector”. An opportunity to inform the members about the latest studies, the technical and scientific findings in the tanning sector, some of which were selected among the best works presented at the recent

È programmato per il prossimo 11 ottobre, presso la nuova sede della Stazione Sperimentale Pelli a Pozzuoli, il XLVII Convegno nazionale Associazione Italiana Chimici del Cuoio. Di grande attualità gli argomenti che verranno affrontati, come annuncia lo stesso titolo del Convegno: “Economia circolare, sostenibilità e controllo di produzione: confronto tra gli attori della filiera”. Interverranno, per un confronto costruttivo sul tema, oltre che per identificare soluzioni possibili e per formulare nuove sinergie, le principali associazioni del settore conciario: Unic, Assomac, Unpac, Federchimica, Ssip. I partecipanti all’evento avranno anche l’opportunità di visitare la nuova sede della Stazione Sperimentale Pelli che ospita il convegno. L’appuntamento successivo è fissato per il 15 novembre presso l’Auditorium Comunale di Chiampo, con l’XI Convegno Tecnico AICC Veneto, patrocinato dal Comune di Chiampo, dal titolo: “Innovazione tecnologica e scientifica nel settore conciario”. Un’occasione per portare a conoscenza dei soci gli ultimi studi, i ritrovati tecnici e scientifici del settore conciario, alcuni dei quali selezionati tra i migliori lavori presentati al recente Congresso IULTCS di Dresda (Germania) ed alcuni tra i lavori di tesi di ricerca dei diplomandi dell’ITS di Arzignano. Come d’abitudine, ad entrambi i convegni seguirà la cena sociale. L’importanza di questi eventi è rimarcata dallo stesso presidente AICC, Roberto Mariano Mecenero: “I Convegni sono i momenti più importanti della vita associativa; è qui che vengono affrontati temi, aggiornamenti ed approfondimenti di novità e di attualità del settore conciario. Questo è proprio l’obiettivo statutario di AICC: la divulgazione e l’approfondimento della cultura tecnico scientifica del mondo della concia, in questi ultimi anni particolarmente stimolato dall’evolversi delle esigenze sempre più importanti del rispetto ambientale, dello sfruttamento responsabile delle risorse utilizzate e dei sottoprodotti generati, dell’economia circolare. I Convegni sono un momento importante di incontro tra soci: favoriscono il confronto e lo sviluppo delle conoscenze. Il frutto di tutto ciò si esprime in un aumento del numero degli associati, oltre che del livello qualitativo di corsi e seminari”.

IULTCS Congress in Dresden (Germany) and some of which were selected among the Arzignano ITS graduates’ thesis research works. As is customary, both conferences will be followed by a social dinner. The importance of these events is stressed by the AICC president himself, Roberto Mariano Mecenero: “The Conferences are the most important moments of associative life; that is where themes, updates of and insights into the novelties and topical matters in the tanning sector are covered. This is exactly the statutory objective of AICC: the dissemination and in-depth study of the technical-scientific culture of the tanning sector, specially stimulated in the last few years by the evolution of the increasingly important need for environmental respect, of responsible exploitation of the resources used and of the by-products generated and of circular economy. The Conferences are an important moment for the members to meet: they promote discussion and the development of knowledge. The result of all this is expressed with an increase in the number of associates, besides an increase in the quality level of courses and seminars”.

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S I LVA C H I M I C A


MACHINERY

GEMATA

GEMATA

Flesh side resin coating with Starface

Starface, per resinare il lato carne L’INNOVAZIONE CHE DÀ CONTINUITÀ ALLA LINEA DI RIFINIZIONE Starface è una rivoluzionaria macchina a rullo brevettata ed espressamente concepita per l’applicazione del prodotto chimico sul lato carne delle pelli superando i limiti esistenti. Normalmente, infatti, la pelle che deve essere resinata dal lato carne necessita di essere capovolta e ciò rende impossibile utilizzare una linea di rifinizione tradizionale che agisce sul fiore della pelle. Starface permette invece di automatizzare l’applicazione della resina sul lato carne realizzando una linea di rifinizione in continuità con le macchine che applicano la copertura della pelle. Con Starface le pelli non devono più essere messe su cavalletto o su bancale per essere portate alla linea di rifinizione, ma possono entrare direttamente nella macchina a rullo o nella cabina di spruzzatura che applica la copertura. Con questo sistema si ottiene inoltre la completa eliminazione della contaminazione da polvere e pelucchi determinata dal deposito delle pelli una sull’altra e dalla polvere presente nell’ambiente. Ciò rappresenta evidentemente un notevole vantaggio per la conceria che si vede aumentata la qualità della pelle prodotta e, conseguentemente, la percentuale di taglio della stessa. La geometria costruttiva della macchina Starface si presenta speculare rispetto alle macchine a rullo tradizionali. Nella parte inferiore è dotata di un cilindro inciso che lavora il lato inferiore della pelle. La quantità di prodotto che la macchina deposita sul lato carne della pelle è calibrata dall’incisione del cilindro applicatore. Nella parte superiore della macchina si trova in rullo gommato che garantisce il trasporto meccanico. Dopo l’applicazione della resina sul lato carne, la pelle viene trasportata al tunnel di essiccazione e poi alla macchina a rullo o alla cabina di spruzzatura per la copertura di base. Una perfetta asciugatura ed essiccazione sono assicurate dalla scelta del tunnel più adatto al tipo di produzione del cliente che può scegliere fra i diversi sistemi disponibili: infrarosso, vapore e gas. La pelle viene quindi trasportata alla macchina successiva da tappeti di alimentazione che lavorano in sintonia con Starface e che permettono l’inserimento e una perfetta distensione della pelle. L’esperienza trentennale di Gemata nella produzione di linee di rifinizione complete composte da machine a rullo, tunnel di essiccazione e cabine di spruzzatura, rappresenta la migliore garanzia di precisione, affidabilità e durabilità della soluzione proposta.

THE INNOVATION THAT STREAMLINES THE FINISHING PROCESS Starface is a revolutionary patented roller machine specifically designed to apply a chemical on the flesh side of leather. According to the current tanning practice, the leather which is to be coated on the flesh side is turned upside down. This means that it is impossible to include this process into a finishing line composed by machines which process the leather on the grain side. Starface introduces a significant innovation in this practice as it allows to automate the resin coating on the flesh side, creating a finishing line in continuous with the other coating machines. With Starface leather no longer needs to be put on a stand or pallet to be taken to the finishing line, but it is conveyed directly to the roller machine or to the spray booth for its base-coating. This totally eliminates contamination from dust and fluff caused by the stacking of leathers and by the surrounding dust. Starface guarantees considerable advantage to the tannery, increasing the quality of the produced leather and consequently its cutting percentage. The design of the Starface is specular compared to traditional roller machines. At its bottom it is fitted an engraved roller that by conveying the chemical into the recovery tank processes the flesh side of the leather. The quantity of chemical deposited by Starface is calibrated by the engraving of

the coating roller. On the upper side of the machine, in contact with the grain side of leather, it is installed a rubber roller that guarantees its mechanical transport. After its coating on the flesh side, the leather is conveyed from the Starface first to the drying tunnel and then to the roller coater or spray booth for its base-coating . Perfect drying and air conditioning are achieved by selecting the drying tunnel most suitable to the production cycle of the customer, who can choose among several drying methods: infrared, steam and gas. The leather is conveyed to the next machine and fed-in by conveyors and feeding belts which work in sync with the Starface and which allow a perfect spreading and stretching of the leather. Gemata’s thirty years of experience in the production of complete finishing lines made of roller machines, drying tunnels and spray booths, guarantees the precision, the reliability and the long-lasting operation of the offered solution.

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FI N I KE M


NEWS

THE 4TH WORLD LEATHER CONGRESS HAS TAKEN PLACE IN NEW YORK

SI È TENUTO A NEW YORK IL 4° WORLD LEATHER CONGRESS

Leather in everyday life

La pelle nella vita di tutti i giorni

After three editions dedicated to the tanning industry’s problems and its supply chain’s problems, the fourth World Leather Congress has turned the spotlight on leather with respect to the finished product and the consumer, with an explicit title: “Leather in Everyday Life”. Therefore, the characteristics of leather, its versatility and longevity were extensively discussed, especially for the education of young American designers. The congress was held at the Metropolitan Pavilion in New York on July 16, the day before the Lineapelle

New York fair. The TWO main American associations, the tanners’ association (LIA) and the rough leather traders’ association (USHSLA, have organized the event under the auspices of the International Council of Tanners (ICT) and with the collaboration of Lineapelle/UNIC. Experts, researchers, designers and fashion brand exponents of the automotive sector shared their positive experiences in the use of leather. An opportunity for discussion and exchange for the whole leather fashion system.

Dopo tre edizioni dedicate alle problematiche dell’industria conciaria e della sua catena di fornitura, il quarto World Leather Congress ha acceso i riflettori sulla pelle rispetto al prodotto finito e sul consumatore con un titolo esplicito: “Leather in Everyday Life”, ovvero la pelle nella vita di tutti i giorni. Si è quindi lungamente parlato delle caratteristiche della pelle, della sua versatilità e longevità, soprattutto a favore dell’educazione dei giovani designer americani.

Il Congresso si è svolto al Metropolitan Pavilion di New York lo scorso16 luglio, il giorno prima di Lineapelle New York. Padroni di casa le due principali associazioni americane, quella dei conciatori (LIA) e quella dei trader di pelli grezze (USHSLA) che hanno organizzato l’evento sotto gli auspici dell’International Council of Tanners (ICT) e con la collaborazione di Lineapelle/UNIC. Al microfono si sono avvicendati esperti, ricercatori, designer ed esponenti di brand di moda e del settore automotive che hanno riportato le loro positive esperienze nell’impiego della pelle. Un’occasione di confronto per tutto il sistema pelle moda.

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NEWS

Lanxess sells its chrome business Lanxess has communicated that it plans to hand over its chrome chemicals business to the Chinese leather chemicals company, Brother Enterprises. “We have successfully reorganized our chrome chemicals business in recent years. However, it no longer fits in with our strategic focus on specialty chemicals. We are therefore convinced that future growth and the further development of the business can be better implemented under the leadership of Brother Enterprises,” said Matthias Zachert, Chairman of the Board of Management of Lanxess AG.

Lanxess vende la divisione cromo Lanxess comunica di aver venduto la sua attività di produzione di sali di cromo alla cinese Brother Enterprises. “Negli ultimi anni abbiamo riorganizzato con successo la nostra attività di prodotti a base di cromo. Tuttavia, essa non si adatta più al nostro focus strategico – ha spiegato Matthias Zachert, presidente di Lanxess Ag -. Siamo pertanto convinti che la crescita futura e l’ulteriore sviluppo del business possano essere implementati meglio sotto la guida di Brother Enterprises”.

70% of Rino Mastrotto to a private equity fund The NB Renaissance Partners private equity fund has just signed a binding agreement for the acquisition of 70% of the capital of the Rino Mastrotto Group SpA tanning company operation”, stated Venetian entrepreneur Rino Mastrotto. On the basis of this agreement, the Mastrotto family will maintain a significant share and continue to cover a strategic role in the management of the group, with both operational and governance roles.

Rino Mastrotto cede il 70% ad un fondo Il fondo NB Renaissance Partners ha sottoscritto un accordo vincolante per acquisire il 70% del capitale della conceria Rino Mastrotto Group SpA. ”Non è una cessione ma un’operazione di consolidamento” ha dichiarato l’imprenditore veneto Rino Mastrotto. In base agli accordi, la famiglia Mastrotto manterrà una significativa quota e continuerà a ricoprire un ruolo strategico nella gestione del Gruppo, con ruoli operativi ed apicali.


MACHINERY

SC COSTRUZIONI MECCANICHE

SC COSTRUZIONI MECCANICHE

Haipress, compacting filter for hair recovery The Hairpress filter is a selfcleaning machine specially projected for hair recovery in liming and can also be used for filtering other kinds of leather tanning industry emissions or emissions of other industrial processing. The main characteristic of the Hairpress filter, proposed by S.C. Costruzioni Meccaniche, is that of dewatering and compacting the retained material thanks to a system consisting of a rubber cone with a peculiar shape (S.C. patent) that causes a volume reduction and therefore a reduction in the costs of waste disposal. Technical features The Hairpress filter consist of a filtering pipe with semicircular section, structured in very thick stainless steel perforated plate, with a screw scraping the inner surface of the pipe. The material retained by the filtering Model Flow rate Screw diameter Power Materials

liters/min mm kW

panel is removed by the screw and driven to pass through the rubber cone where, thanks to the developed pressure, it loses most of retained water. Special brushes on the external side of the screw deeply clean the filtering holes and prevent them from clogging. Then the filtering flow rate is always high and the filtering system maintenance is reduced to the lowest levels. The filter is always equipped with an inner immersion pump, for recycling the filtered liming. Electrical board and control panel are placed on the machine edge.

Hairpress, il filtro compattatore per recupero pelo Il filtro Hairpress è una macchina autopulente che è stata espressamente progettata per la separazione del pelo dai bagni di calcinaio e può essere impiegata anche per la filtrazione di altri tipi di scarichi conciari o effluenti di altri processi industriali. La caratteristica principale del filtro Hairpress proposto da S.C. Costruzioni Meccaniche è disidratare e compattare il materiale trattenuto, grazie ad un sistema costituito da un cono in gomma di forma particolare (brevetto S.C.) che determina una riduzione del volume e quindi dei costi di smaltimento. Caratteristiche tecniche L’Hairpress è composto da una The Hairpress filter allows hair doccia filtrante a sezione semirecovery from liming baths Il filtro Hairpress separa il pelo circolare realizzata con lamiera dai bagni di calcinaio forata di acciaio inossidabile ad alto spessore e da una coclea che rasa la superficie interna della doccia. Il materiale trattenuto dal pannello filtrante viene rimosso dalla coclea e spinto a passare attraverso il cono in gomma, nel quale, grazie alla pressione sviluppata, perde gran parte dell’acqua trascinata. Speciali spazzole fissate al bordo esterno della coclea, puliscono a fondo i fori filtranti e ne impediscono l’intasamento. La portata di filtrazione si mantiene quindi sempre elevata. Il filtro è dotato di una pompa sommergibile interna, che serve al ricircolo del bagno filtrato. Quadro elettrico e pulsantiera di comando sono collocati direttamente a bordo macchina. Recupero del pelo dai bagni di calcinaio I sistemi di calcinaio non distruttivo permettono di ridurre il carico inquinante di conceria in misura elevata sia per il COD (30-50%) che per i solidi sospesi (40-60%), l’ammoniaca e il solfuro. Il processo è efficace e ben gestibile a patto che il sistema di filtrazione abbia una capacità di smaltimento adeguata, in modo da ridurre i tempi esecutivi. I filtri Hairpress sono caratterizzati da una elevata portata di trattamento e da una semplicità di funzionamento ed installazione che li rende adattabili a tutte le situazioni. La macchina può essere alimentata per gravità se i bottali sono a un’altezza di 100-120 cm da terra oppure mediante pompaggio nel caso di altezze inferiori. In entrambi i casi il bagno viene scaricato dal bottale attraverso valvole di scarico, raccolto dalle canalette semicircolari (fornitura S.C.) e convogliato al filtro direttamente o mediante una pompa sommergibile. Il bagno filtrato viene rinviato allo stesso bottale dalla pompa interna. Il processo si protrae fino a completa rimozione del pelo dal bagno (1 ora circa). Il pelo trattenuto viene compattato e scaricato con una umidità residua del 40-50%. La stessa macchina può servire più bottali in sequenza e il circuito idraulico di selezione bottale in ricircolo può essere dotato di valvole a comando manuale o automatizzato con valvole servoazionate.

Hair recovery from liming baths The non-destructive systems of liming enable a high reduction in the polluting tanning waste materials both for COD (3050%) and for suspended solids particles (40-60%), ammonia and sulphide. This processing is effective and easily manageable, provided that the waste disposal flow rate of the filtering system is adequate, so that carrying out times can be reduced. The Hairpress filters are characterised by a high treatment flow rate and by simple functioning and installing, that make them adaptable for any situation. The machine can be gravity fed if the drums are placed about 100 – 200 cm from ground or by means of pumping in case of lower height. In both cases the liming is discharged from the drum throughout waste valves, collected by semicircular gutters Hairpress 300 800 - 1000 300 5,2 AISI 316

Hairpress 500 1500 – 2000 500 9 AISI 316

(S.C. supply) and conveyed to the filter directly or by means of an immersion pump. The filtered liming is re-pumped to the same drum by the inner pump. This processing lasts till the complete hair removal from liming (about 1 hour) . The retained hair is compacted and discharged with a residual humidity of 40-50%. The same machine can serve several drums in sequence and the hydraulic circuit of drum selection in recycle ca be equipped with manual or automatized valves or with servo-controlled valves.

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S .C . C O S TRU Z I O N I


FAIRS

MICAM MILANO

MICAM MILANO

MICAM closes with 44,076 visitors

MICAM chiude con 44.076 presenze CHIUSA CON SUCCESSO, L’EDIZIONE DEL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DI MICAM REGISTRA PRESENZE IN LIEVE SALITA (+0,94) CARATTERIZZATE DA UNA SPICCATA INTERNAZIONALITÀ.

THE FIFTIETH ANNIVERSARY OF MICAM ENDS ON A SUCCESSFUL NOTE, RECORDING A SLIGHT RISE IN VISITORS (+0.94%) OF A DECIDEDLY INTERNATIONAL SCOPE. 60% of the 44,076 visitors arrived from abroad, up +2% over the slight drop recorded by Italian visitors (-0.55%). The nations with the best performances were China and Hong Kong, while Switzerland recorded a +10% rise in visitors, and traditional markets followed a trend of stability. As predicted on the eve of the event, the markets of Russia (down by -12.85%) and Ukraine (down by -8.68%) were instead characterised by difficulty. For Siro Badon, President of Assocalzaturifici, it was the first edition of MICAM under his management: “Trade fairs continue to represent a complete tool for sector business and, in light of the results, we are proud of the

Il 60% dei 44.076 visitatori sono provenuti dall’estero, +2% contro il lieve calo registrato dalle presenze italiane (-0,55%). Le nazioni più performanti sono state la Cina ed Hong Kong, la Svizzera che ha segnato un +10% di visitatori, mentre i mercati tradizionali hanno dimostrato una sostanziale tenuta. In sofferenza, come atteso alla vigilia, il calo della Russia (-12,85%) e dell’Ucraina (-8,68%). Per Siro Badon, Presidente di Assocalzaturifici, è stata la prima edizione di MICAM sotto la sua guida: “Le fiere continuano a rappresentare uno strumento completo per il business di settore e, visti i risultati, siamo orgogliosi della buona riuscita di questa edizione che conferma MICAM la manifestazione più importante al mondo in questo settore. La nostra associazione – prosegue Badon – continuerà a lavorare per l’internazionalizzazione delle aziende, utilizzando tutte le strategie possibili per far incontrare il prodotto di qualità con i buyer in grado di apprezzarla, guardando in particolare ai mercati di Russia e Ucraina, in calo, come già previsto e descritto dai dati pre-manifestazione”.

positive outcome of this edition that confirms MICAM as the most important event worldwide in this sector. Our association – continues Badon – will continue to work for the internationalisation of companies, using all the

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strategies possible for bringing a quality product together with buyers who are capable of appreciating it, with a special focus in particular on the markets of Russia and Ukraine, which have droppedoff, as already predicted and seen in the data released prior to the fair’s start”. Creating great interest among visitors were the 2000-plus collections for SS2020 presented by 1,303 exhibitors, with particular interest shown in those that were Made in Italy, as an expression of our territory’s culture, with its high quality and extremely creative content. For its fiftieth anniversary, MICAM celebrated with the “It’s Shoe Time” exhibition held in the Fashion Square,

which traced the history of footwear and costume from the Seventies to today. After having filled industry operators at the fair with wonder, the exhibition’s next stopover was at MUDEC in Milan from 19 to 22 September. Always for its anniversary, MICAM decided to give itself a new space entirely dedicated to sporty and outdoor footwear, the Players District, located in Hall 7, which was set up as a genuine stage for street culture and sneakers, with enlivenment provided by a series of events and initiatives that involved a numerous public. The next edition of MICAM will be held from 16 to 19 February for the presentation of the FW 2020-21 collections.

Le oltre 2.000 collezioni PE 2020 presentate dalle 1.303 aziende espositrici non hanno mancato di suscitare un grande interesse, in particolare quelle del made in Italy, espressione della cultura del nostro territorio, di un’alta qualità e con grande contenuto di creatività. Per il suo cinquantesimo anniversario, MICAM ha festeggiato con una mostra “It’s Shoe Time” presso la Fashion Square che ha messo in mostra la storia della calzatura e del costume dagli anni Settanta ad oggi. Dopo aver meravigliato gli operatori del settore in fiera, la mostra è poi passata a MUDEC di Milano dal 19 al 22 settembre. Sempre in occasione dell’anniversario, MICAM si è regalato un nuovo spazio dedicato alla calzatura sportiva e outdoor, Players District. Allestito presso la hall 7, si è configurato come un vero e proprio palcoscenico per la cultura street e la sneaker, animato da una serie di eventi e iniziative che hanno coinvolto un largo pubblico. La prossima edizione di MICAM si terrà dal 16 al 19 febbraio per la presentazione delle collezioni AI 2020-21.

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RESEARCH

THE CHARACTERIZATION OF VOLATILE ORGANIC COMPOUNDS (VOC) IN WETWHITE AND METAL FREE LEATHER Naviglio B¹., Florio C.¹, Caracciolo D.¹, Gambicorti T.¹, Aveta R.¹, Girardi V., Scotti M.¹ 1 Stazione Sperimentale Industria Pelli e Materie Concianti, Via Campi Flegrei, 34, 80078 - Pozzuoli - NA Phone: 39-081-5979100, Fax: 39-081-265574 Corresponding author: c.florio@ssip.it; t.gambicorti@ssip.it

ABSTRACT Leather quality inspection is very important in assessing the effective cutting value that can be obtained from the leather. Current practice involves an expert to inspect each piece of leather individually and detect defects manually. However, such a manual inspection is highly subjective and varies quite considerably from one assessor to another. Often this subjectivity leads to dispute between the buyer and the seller of the leathers and hence attempts are made to automate this. Automatic leather defect classification is a challenging research problem due to the difficulties that arise when segmenting defects from the leather background and determining the characteristics that describethe defects objectively.

The present study describes application of machine vision system to capture leather surface images and the novel multi-level thresholding algorithm to segment defective and non-defective regions of leather followed by texture feature extraction to objectively quantify the leather surface defects. A dataset consisting of 90 leather images comprising 20 good leather and 50 defective samples has been used in the study. Experimental results on the leather defect image library database achieved an accuracy of 90% using neural network as classifier, confirming potential of using the proposed system for automatic leather defect classification. 1 INTRODUCTION Recently, an increase in the spread of leather tanned with alternative chrome systems and marketed under different names such as “wet-white”, “chrome-free”, “metal-free”, etc. has been observed on the market; for example in the automotive sector the wet-white tanning system, carried out with glutaraldehyde and tannins, has had a widespread use. In order to characterize these types of leathers (wet-white and latest genera-

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tion tanning), various analytical investigations have been carried out to evaluate the presence of tanning metals and Volatile Organic Compounds (VOCs). The evaluation of the tanning metals allowed to better define the type of tanning according to the current European Standard (EN 15987:2015) while the VOCs allowed to obtain information about any undesired effects concerning the bad smell and the possible presence of SVHC substances. 2 MATERIALS AND METHODS The following leather samples have been analysed: 1. Bovine crust chrome tanned leather for automotive use 2. Bovine wet-white tanned crust leather for automotive 3. Bovine dyed crust leather tanned with latest generation of organic tanning for automotive 4. Sheep not dyed crust leather tanned with latest generation of organic tanning for leather goods The bovine leathers were supplied by an Italian tannery of the Veneto district while the ovine one comes from the Solofra district.


LA CARATTERIZZAZIONE DEI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (VOC) NELLE PELLI IN WET WHITE E METAL FREE ABSTRACT Negli ultimi anni, nel settore conciario, i concetti chiamati wet-white e/o metal-free hanno registrato una certa crescita. Ad esempio, nell’industria automobilistica il sistema di concia wet-white, effettuato con glutaraldeide e tannini, è stato utilizzato in modo diffuso. Le case automobilistiche, in effetti, propongono pelle per arredamento d’interni non solo in automobili di lusso ma anche nei segmenti di mercato più bassi. I componenti su cui si applicano i rivestimenti in pelle sono principalmente volanti, sedili, cruscotti e pannelli. Pertanto, l’utilizzo della pelle anche in questo contesto deve poter soddisfare i criteri estetici e prestazionali così come quelli ambientali; i criteri ambientali devono anche tener conto della qualità dell’aria degli interni di un autoveicolo. All’atto pratico, l’arredo interno consistente in pelli rifinite deve rilasciare poche sostanze volatili e, al tempo stesso, emettere il tipico odore della pelle. Prendendo pertanto in considerazione la diffusione di sistemi di concia alternativi al cromo per i vari impieghi, in questo studio si esamina il wet-white (glutaraldeide e tannini), dai punti di vista delle caratteristiche prestazionali e di quelle ecotossicologiche. Viene inoltre analizzata la pelle realizzata mediante ultima generazione di concia metal-free. Per la caratterizzazione dei Composti Organici Volatili (VOC) è stata utilizzata la tecnica GC-MS (Gas

Chromatography Mass Spectroscopy) con sistema di campionamento “Purge and Trap” al fine di ottenere informazioni sulle nuove sostanze utilizzate nel processo produttivo wet-white/metal-free e di evitare effetti indesiderati durante l’utilizzo (es. odori sgradevoli, sostanze SVHC ecc.). 1 INTRODUZIONE Si è recentemente osservato sul mercato un aumento nella diffusione delle pelli conciate con sistemi alternativi al cromo immesse sul mercato con vari nomi quali “wet-white”, “chrome-free”, “metal-free” ecc.; ad esempio nell’industria automobilistica il sistema di concia wet-white, effettuato con glutaraldeide e tannini, è stato utilizzato in modo diffuso. Per caratterizzare questi tipi di pelli (wet-white e concia di ultima generazione), sono stati condotti diversi studi analitici per valutare la presenza di metalli concianti e Composti Organici Volatili (VOC). La valutazione dei metalli concianti ha consentito di definire in modo migliore il tipo di concia in conformità all’attuale Standard Europeo (EN 15987:2015) mentre i VOC hanno permesso di ottenere informazioni sugli effetti indesiderati relativi ai cattivi odori e alla possibile presenza di sostanze SVHC. MATERIALI E METODI Sono stati analizzati i seguenti campioni di pelle:

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1. Pelle bovina in crosta conciata al cromo per autoveicoli 2. Pelle bovina in crosta conciata in wetwhite per autoveicoli 3. Pelle bovina in crosta tinta conciata con l’ultima generazione di concianti organici per autoveicoli 4. Pelle ovina in crosta non tinta conciata con l’ultima generazione di concianti organici per articoli in pelle Le pelli bovine sono state fornite da una conceria italiana del Veneto mentre quella ovina viene dal distretto di Solofra. I campioni sono stati analizzati tramite i seguenti strumenti: Cromatografo HP GC System/6890 • HP/5973 Mass Selective dotato di Campionatore Purge & Trap O.I.Analytical 4660. • Thermo Fisher – ICAP RQ – Spettrometria di Massa a Plasma Accoppiato Induttivamente (ICP-MS). RISULTATI E DISCUSSIONE 3.1 Metalli concianti La Tabella 1 mostra i risultati delle analisi relative ai test effettuati per valutare le caratteristiche chimiche dei campioni, anche al fine di definire il tipo di concia in conformità alla normativa riguardante la terminologia dei cuoi (Standard Europeo EN 15987). Dai valori trovati si può dedurre che il campione di crosta tinta prodotto con concianti


The samples were analyzed with the following instruments: • HP GC System/6890 - HP/5973 Mass Selective Chromatograph equipped with a Purge & Trap O.I.Analytical 4660 Sampler. • Thermo Fisher - ICAP RQ -Inductively Coupled Plasma Mass Spectrometry (ICP-MS). 3 RESULTS AND DISCUSSION 3.1 Tanning metals Table 1 shows the analytical results relating to the tests carried out to evaluate the chemical characteristics of the samples, in order also to define the type of tanning in accordance with the standardize terminology of leather (EN 15987 European Standard). From the values found it is possible to gather that the dyed crust sample tanned with new generation tanning (sample 3), cannot be defined as “metal-free” considering that the sum of the tanning metals, equal to 1633 mg/kg, exceeds the value foreseen by the current standard (1000 mg/kg). Therefore, the adequate definition, from the European Standard point of view, is leather with organic tanning. In fact, in this case the sum of the tanning metals must be equal to or less than 0.3% (3000 mg/kg). 3.2 VOC results Figures 1, 2, 3 and 4 show the chromato-

Tab. 1. Chemical characteristics of the examined leathers

Fig. 1. Chromatographic profile of sample 1. Fig. 1. Profilo cromatografico del campione 1.

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di nuova generazione (campione 3), non può essere definito “metal-free” dato che il totale dei metalli concianti, pari a 1633 mg/kg, supera il valore previsto dagli attuali standard (1000 mg/kg). Pertanto la definizione adeguata, dal punto di vista normativo, è di pelle con conciante organico. Infatti, in questo caso il totale dei metalli concianti dev’essere minore o uguale allo 0,3% (3000 mg/kg). Le altre due pelli esaminate non conciate al cromo (campioni 2 e 4) presentano valori del contenuto totale di metalli concianti inferiori allo 0,1% (1000 mg/kg). Pertanto, in questo caso, le pelli ottenute dai sistemi di concia utilizzati possono essere definite “metal-free”.

Parametro

Campione 1

Campione 2

Campione 3

Campione 4

Pelle bovina in

Pelle bovina in

Pelle bovina in

Pelle ovina in crosta

crosta conciata

crosta conciata

crosta tinta con

non tinta con

al cromo per

in wet-white per

concianti organici

concianti organici

autoveicoli

autoveicoli

per autoveicoli

per articoli in pelle

Umidità e sostanze volatili (%)

EN ISO 4684

8,1

8,0

5,4

Sostanze minerali (%)

EN ISO 4047

5,1

1,1

1,6

2,5

Sostanze organiche (%)

Sostanze residue a

86,8

90,9

93,0

88,7

Determinazione di sostanze

8,8

EN ISO 4048

4,4

4,8

7,9

8,5

EN ISO 4045

3,70

4,80

5,10

3,70 233

102°C-800°C solubili in dicloro metano (%) Determinazione del pH dell’estratto acquoso Determinazione chimica

EN ISO 17072-2

1261

102

755

EN ISO 17072-2

31822

173

626

57

EN ISO 17072-2

286

52

122

123

EN ISO 17072-2

25

7

130

43

EN ISO 17072-2

-

-

-

5

334

1633

461

del contenuto di Al (mg/kg) Determinazione chimica

3.2 Risultati sui VOC Le figure 1, 2, 3 e 4 mostrano i cromatogrammi ottenuti tramite la tecnica GC-MS Purge & Trap. I risultati ottenuti possono essere così sintetizzati: Campione 1: La pelle in crosta al cromo mostra la presenza di sostanze volatili a base di idrocarburi; in particolare, i componenti principali riguardano idrocarburi alifatici saturi come il 2,4 dimetil eptano (CAS 2213-23-2) il

Metodo

del contenuto di Cr (mg/kg) Determinazione chimica del contenuto di Fe (mg/kg) Determinazione chimica del contenuto di Ti (mg/kg) Determinazione chimica del contenuto di Zr (mg/kg) Totale dei metalli concianti (mg/kg)

-

33394

cui picco, tempo di ritenzione 12.959 minu-

ti, presenta una maggiore area percentuale

Tab. 1. Caratteristiche chimiche delle pelli esaminate

Fig. 2. Chromatographic profile of sample 2. 1. Fig. 2. Profilo cromatografico del campione 2.

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Fig. 3. Chromatographic profile of sample 3. Fig. 3. Profilo cromatografico del campione 3.

grams obtained with the GC-MS Purge & Trap technique. The results obtained can be summarized as follows: Sample 1: The chrome leather crust shows the presence of volatile substances hydrocarbons based; in particular, the main constituents concern saturated aliphatic hydrocarbons such as 2,4 dimethyl heptane (CAS 2213-23-2) whose peak, retention time 12,959 minutes, has a higher% area (10.37%). The other families of volatile compounds that have an area greater than 1% are aldehydes (hexanal, Tr = 13413 min., A = 2.20%) and terpenes consisting predominantly of limonene (Tr = 18512, A = 1,93%). Sample 2: Even the wet-white leather has predominantly VOCs made up mostly of alkanes such as 3.7 dimethyldecane whose peak, retention time = 18.720 min., Presents a higher% area (12.11%). The limonene, in this case, is present with an area% equal to about 4%. Unlike chrome leather, the presence of some aromatic hydrocarbons has also been found (eg toluene, Tr = 11773 min., A = 1.69%). Sample 3: Bovine leather with new generation organic tanning agents similarly shows the preponderant presence of saturated hydrocarbons; the main component, in terms of area%, turns out to be, as in the previous case, 3.7 dimethyldecane (A% = 5.91). Terpenes such as limonene (A% = 2.61), aldehydes such as the hexanal (A% =

1.73) and long chain alcohols and 2.2 dimethyloctanol (A% = 1.25, Tr = 18650 min., CAS: 2370-14-1), are also present in a significant way. There are also traces of furans. Sample 4: Finally, sheep’s leather with new generation organic tanning agents as well as exhibiting volatile organic compounds such as alkanes of 2,4 dimethylheptane (A% = 7.12, Tr = 12732), aldehydes and limonene (A% = 9.37), it has peaks attributable to halogenated alkanes (eg 2-bromo dodecane, A% = 2.23, Tr = 18821). Also present aromatic hydrocarbons (eg para, ortho, meta xylene, 1,3-di.tert-butylbenzene). 4 CONCLUSION The characterization of the leathers examined allowed to appropriately define the terminology of the type of tanning used; for example, according to the EN 15987 standard, metal-free leather must have a total content of tanning metals of less than or equal to 1000 mg/kg (0.1%), while that with organic tanning must not exceed 3000 mg/kg (0.3 %). Concerning the characterization of Volatile Organic Compounds (VOCs), the analytical investigations have allowed to identify prevalently for all the samples examined the main families of compounds such as, for example, saturated hydrocarbons, aldehydes like the hexanal, terpenes like limonene. Aromatic hydrocarbons are sometimes present, in terms of A%, less significantly than in other families. In the

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case of sheep’s leather with new generation organic tanning agents, the presence of halogenated hydrocarbons has also been highlighted. Considering that the leathers examined are not finished it is possible to hypothesize that the families of volatile organic compounds identified with the Purge and Trap technique coupled with GC-MS come from the fatliquiring phase. Future developments of the work may include the determination of VOCs after appropriate tests of artificial aging, for samples processed with different types of tanning.

INSIGHTS Chorier E., Blanc N., Cannot J.C., Berthod A., Headspace GC-MS for the determination of halogenated hydrocarbons, ethers and aromatic volatiles in fabric and leather, JALCA, 109, 322-329, (2014) The content of volatile organic compounds (VOCs) was required in industrial products. Now, it is also sought in household products. The detrimental impact of VOCs on air quality and human health pushed state authorities to take measures to reduce their emissions and occurrence in circulating goods. A set of 28 VOCs including 20 halogenated alkyl and aromatic compounds, two ethers and six


Fig. 4. Chromatographic profile of sample 4. Fig. 4. Profilo cromatografico del campione 4.

(10,37%). Le altre famiglie di composti volatili con un’area maggiore dell’1% sono le aldeidi (esanale, Tr = 13413 min., A = 2,20%) e i terpeni che consistono prevalentemente nel limonene (Tr = 18512, A = 1,93%). Campione 2: Anche la pelle in wet-white possiede VOC prevalentemente costituiti da alcani come il 3.7 dimetildecano il cui picco, tempo di ritenzione 18.720 min., presenta un’area percentuale maggiore (12,11%). In questo caso, il limonene è presente con un’area in percentuale pari a circa il 4%. A differenza della pelle al cromo, è stata anche rilevata la presenza di alcuni idrocarburi aromatici (es. toluene, Tr = 11773 min., A = 1,69%). Campione 3: La pelle bovina con agenti concianti organici di nuova generazione mostra analogamente la presenza preponderante di idrocarburi saturi; il componente principale, in termini di area percentuale, risulta essere, come nel caso precedente, il 3.7 dimetildecano (A% = 5,91). Sono anche presenti in misura significativa i terpeni come il limonene (A% = 2,61), le aldeidi come l’esanale (A% = 1,73) e gli alcoli a lunga catena e il 2.2 dimetilottanolo (A% = 1,25, Tr = 18650 min., CAS: 2370-14-1). Si rilevano anche tracce di furani. Campione 4: Infine, la pelle ovina con agenti concianti organici di nuova generazione, oltre a presentare composti organici volatili come gli alcani del 2,4 dimetileptano (A% = 7,12, Tr = 12732), le aldeidi e il limonene (A% = 9,37),

esibisce picchi attribuibili agli alcani alogenati (es. 2-bromo dodecano, A% = 2,23, Tr = 18821). Sono anche presenti idrocarburi aromatici (es. para, orto, meta xilene, 1.3-di. tert-butilbenzene). 4. CONCLUSIONI La caratterizzazione delle pelli esaminate ha consentito di definire in modo appropriato la terminologia del tipo di concia utilizzata; ad esempio, in conformità alla norma EN 15987, la pelle metal-free deve avere un contenuto di metalli concianti minore o uguale a 1000 mg/kg (0,1%), mentre quella con conciante organico non deve superare i 3000 mg/kg (0,3%). Per quanto riguarda la caratterizzazione dei Composti Organici Volatili (VOC), gli studi analitici hanno consentito di identificare prevalentemente in tutti i campioni esaminati le principali famiglie di composti quali, ad esempio, idrocarburi saturi, aldeidi come l’esanale, terpeni come il limonene. Gli idrocarburi aromatici sono a volte presenti, in termini di A%, in modo meno significativo rispetto ad altre famiglie. Nel caso della pelle ovina con agenti concianti organici di nuova generazione, è stata anche evidenziata la presenza di idrocarburi alogenati. Tenendo conto del fatto che le pelli esaminate non sono rifinite è possibile ipotizzare che le famiglie di composti organici volatili

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identificati tramite la tecnica Purge and Trap accoppiata con la GC-MS provengano dal processo di ingrasso. Futuri sviluppi di questo studio possono includere la determinazione dei VOC dopo opportuni test di invecchiamento artificiale, per campioni elaborati con diversi tipi di conciante.

INSIGHTS Chorier E., Blanc N., Cannot J.C., Berthod A., Tecnica dello spazio di testa GC-MS per determinare idrocarburi alogenati, eteri e sostanze aromatiche volatili nei tessuti e nelle pelli, JALCA, 109, 322-329, (2014) Il contenuto di composti organici volatili (COV) era richiesto soltanto nei prodotti industriali. Ora, è anche richiesto nei prodotti per la casa. L’impatto dannoso dei COV sulla qualità dell’aria e sulla salute umana ha spinto le autorità dello Stato ad adottare misure per ridurre le loro emissioni e la presenza nei beni in circolazione. È stato creato un modello costituito da un set di 28 COV tra cui 20 composti alchilici e aromatici alogenati, due eteri e sei idrocarburi al fine di individuare più COV possibili nei prodotti commerciali


hydrocarbons was built as a model of most VOCs possibly encountered in leather and textile commercial products. A variety of leather and textile matrices were spiked with known amounts of the VOC mix. It is shown that the headspace (HS) extraction must last for 45 min at 90 degrees C to reach full recovery of the least volatile compounds (1,2-diclorobenzene) even if 80% and more recovery is obtained in 5 min at 90 degrees C for all 28 VOCs contained in 20 mg amounts of leather or textile samples. The single ion-monitoring (SIM) mode of the mass spectrometer was needed to quantitate several VOCs overlapping in the GC chromatogram. The HS GC-MS method produced a statistically validated limit of quantification of 2.5 mg/kg (ppm) for all 28 VOCs analyzed. Y i w a n g B A O , D a n Yu J i a n g a n d Jianghong Gong, Determination of the Emission of Volatile Organic Compounds from Leather Seats in Environmental Test Chamber, Key Engineering Materials, Vol. 768, pp. 31-35, (2018) With reference to the international standard ISO16000-9 and the national standard GB/T 31106-14, this paper has chosen leather seats as the research object in order to study the emission of volatile organic compounds (VOCs) and total volatile organic compound (TVOC). The test results show that about 21 species of VOCs released from the leather seats were measured, including several types of aldehydes, ketones, aromatic hydrocarbon ,hydrocarbon, lipids and so on.This paper analysis the possible sources of volatile organic compounds in leather seats as well. M. Tomaselli, B. Naviglio, G. Calvanese, G. Comite, D. Caracciolo,Identification of volatile compounds in vegetable tanned leather, II Eurocongress IULTCS, Istanbul (Turkey), 24 - 27 May (2006) The vegetable tanned leather is very famous for the its wonderful and unmistakable odour. In general terms the odour can be defined as any emanation perceived by sense of smell; practically the odorous substances have to be sufficiently volatile for being inhaled and for coming to be counted with the receptors of the nasal mucosa. In other words, the odour is connected to the emanation of volatile substances, therefore the knowledge of such substances can contribute to define the responsible com-

ponents of the perceived odour. In a previous research, it has been demonstrated that the gas-chromatography with a mass spectrometer detector (GC/MS), coupled to the Purge & Trap technique, is a valid analytical approach for the identification of volatile compounds in the leather. Therefore in this study, such technique bas been employed for the study of the volatile substances rising from vegetable tanned leathers. The investigations have been turned to leather goods, classified according to type of article (leather sole, fattened vachette, etc.). The cognitive surveying on the volatile matter has substantially evidenced that: - the sulphur dioxide, probably deriving from sulphitation of vegetable extracts, is the main component in some sole leathers, and therefore it can have an influence on their characteristic odour: - the typical odour of fattened vachette could be due to volatile compounds of aldehydic nature, and in particular to the hexanal, reported to have a characteristic odour of tallow in literature; - the volatile emission of the other leathers, intended for uppers and leatherwear productions, presents many classes of compounds, such as alcohols, esters and hydrocarbons, supposedly deriving from retanning or finishing steps of production. Tomaselli M., Naviglio B., Naviglio D., Comite G., Calvanese G., Characterization of the volatile organic compounds in leather, Cuoio Pelli Materie Concianti (CPMC), 81(1), 11-32, (2005) The emerging environmental restrictions, which also regard the finished product (leather) deriving from so-called eco-friendly consumption, motivate a deeper investigation of the presence of substances released by the finished leather. This aspect is particularly important as regards the quality of the air in an internal environment, such as the passenger compartment of a vehicle or the room of an apartment. It is in fact known that internal furnishings made from leather must only release a limited quantity of volatile substances but, at the same time, produce that typical “leather smell”. Substantially, for leather material, the ideal is to have a contained and perceivable smell and not to trouble in excessive way. The identifying of the volatile substance in leather, therefore, it can be important not only under the point of view of ambient, but also to evaluate the quality of the exhaled smell. The most effective ana-

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lytical process is surely the gas-chromatography, which analysis with a mass spectrometer detector, combined with the “purge and trap” technique, that may be possible the analyses of volatile substances present in tracks, unlike the technique of withdrawal of “static head space” which allows the detection of the most plentiful substance present in equilibrium with the sample. The “purge and trap” technique expect the leather sample to be put in a hermetically closed recipient (vial), at room temperature, using a flow of inert gas which strips off and transports the volatile substances to an absorbent trap where all the stripped substances from the testing sample are detained. The transport of this substances, from the support on which they have been concentrated to the gas-chromatographic column, takes place thanks to termic desorption. With the MS detector, a mass spectrometry, it is possible to identify the volatile substances, which flows from the chromatographic column. In previous way, with this kind of technique it has been possible the detection, in leathers finished in different ways, some volatile substances of different chemical nature, such as alcohol, aldehydes, ketons, hydrocarbons, benzoic derivates and so on. Moreover on upholstery leather, characterized by bad smell, it has been detected the presence of volatile organic compounds from the chemical class of terpene (limonene, pinene etc.). So, the research is concentrated on the qualitative-quantitative characterisation of volatile organic compounds using the “purge and trap” technique. The aim is to obtain information on substances which determinate the smell and on the transformation phenomenon of the substances used in the production process. In this way it will be possible make a reasonable choice on the right substances to be used also to avoid unexpected effects.


L M F BIOK IMICA


quali pelle e tessuto. Una varietà di matrici in pelle e tessuto sono state arricchite con quantità note di miscela COV. Si è visto che l’estrazione con spazio di testa (HS) deve durare 45 minuti a 90° C per raggiungere il pieno recupero dei composti meno volatili (1,2-diclorobenzene) sebbene sia possibile ottenere l’80% e un recupero maggiore in 5 minuti a 90°C in tutti i 28 COV contenuti nei 20 mg di campioni di pelle o tessuto. La modalità di monitoraggio di singoli ioni (SIM) dello spettrometro di massa era necessaria per quantificare i diversi COV sovrapposti nel cromatogramma GC. Il metodo HS GC-MS ha prodotto un limite statisticamente convalidato di quantificazione di 2,5 mg/kg (ppm) per tutti i 28 COV analizzati. Y i w a n g B A O , D a n Yu J i a n g e Jianghong Gong, Determinazione dell’emissione di composti organici volatili in sedili in pelle nella camera di prova ambientale, Key Engineering Materials, Vol. 768, pp. 31-35, (2018) Con riferimento allo standard internazionale ISO16000-9 e allo standard nazionale GB/T 31106-14, l’oggetto di ricerca di questo studio sono stati i sedili in cuoio al fine di studiare l’emissione di composti organici volatili (COV) e la quantità totale dei composti organici volatili (TCOV). I risultati del test mostrano che sono state misurate circa 21 specie di COV rilasciate dai sedili in cuoio, tra cui diversi tipi di aldeidi, chetoni, idrocarburi aromatici, idrocarburi, lipidi e così via. Questo lavoro analizza altresì le possibili fonti dei composti organici volatili nei sedili in cuoio. M. Tomaselli, B. Naviglio, G. Calvanese, G. Comite, D. Caracciolo, Identificazione delle sostanze volatili nelle pelli conciate al vegetale, II Eurocongress IULTCS, Istanbul (Turchia), 24 - 27 maggio (2006) La pelle conciata al vegetale è molto famosa per il piacevole odore caratteristico. In termini generali l’odore può essere definito come un’emanazione percepita dal senso dell’olfatto; in

pratica le sostanze odorigene devono essere sufficientemente volatili da essere inalate e venire così in contatto con i recettori della mucosa nasale. In altre parole l’odore è connesso all’emanazione di sostanze volatili, e quindi la conoscenza di tali sostanze può contribuire a definire i componenti responsabili dell’odore percepito. In un precedente lavoro di ricerca è stato dimostrato che la gas-cromatografia con rilevatore a spettrometria di massa (GC-MS) accoppiata alla tecnica Purge & Trap, rappresenta un approccio analitico valido per l’identificazione delle sostanze volatili nella pelle. In questo studio, tale tecnica è stata impiegata per lo studio delle sostanze volatili derivante dai cuoi a concia vegetale. Tomaselli M., Naviglio B., Naviglio D., Comite G., Calvanese G., La caratterizzazione dei composti organici volatili nel cuoio, Cuoio Pelli Materie Concianti, (CPMC), 81(1), 11-32, (2005) Le emergenti restrizioni ambientali, che interessano anche il prodotto finito (pelle e cuoio) e derivanti dal cosiddetto consumo eco-compatibile, inducono ad approfondire lo studio circa la presenza delle sostanze rilasciate dal cuoio finito. Tale aspetto è particolarmente importante anche ai fini della qualità dell’aria di uno spazio interno, come può essere un abitacolo di un autoveicolo o una stanza di un appartamento. È noto, infatti, che un qualsiasi arredamento interno costituito da cuoio debba rilasciare poche sostanze volatili ma, nel contempo, fornire un tipico odore di pelle. Sostanzialmente, per il materiale cuoio, l’ideale è avere un odore percepibile in modo contenuto e tale da non disturbare in maniera eccessiva. L’individuazione dei composti organici volatili nel cuoio, quindi, può essere importante non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per valutare la qualità dell’odore emanato. L’approccio analitico più efficace per tale problematica è certamente la gascromatografia, con rilevatore a spettrometria di massa, accoppiata alla tecnica “purge and trap”, la quale consente l’analisi delle sostanze volatili presenti in tracce a differenza della tecnica

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di prelievo dello “spazio di testa” che consente la rilevazione delle sostanze più abbondanti presenti in equilibrio con il campione. La tecnica “purge and trap” prevede sostanzialmente che il campione di cuoio venga immesso in un contenitore chiuso ermeticamente (vial), posto a temperatura ambiente, nel quale viene fatto fluire un gas inerte che, passando sul campione nel recipiente, trasporta le sostanze volatili su di un letto di materiale adsorbente (trappola), che trattiene tutte le sostanze strippate dal campione in esame. Il trasferimento di tale sostanze, dal supporto su cui è avvenuta la concentrazione alla colonna gas-cromatografica, avviene mediante desorbimento termico. Con il rivelatore MS, a spettrometria di massa, è possibile l’identificazione delle sostanze volatili che fuoriescono dalla colonna cromatografica. In via preliminare con tale tecnica è stato possibile individuare, su alcune pelli rifinite in maniera diversa, alcune sostanze volatili appartenenti a differenti classi chimiche, quali alcoli, aldeidi, chetoni, idrocarburi, derivati del benzene e così via. Inoltre su un cuoio per arredamento, caratterizzato da cattivo odore, è stata riscontrata la presenza di composti organici volatili appartenenti alla classe dei terpeni (limonene, pinene, etc.). Pertanto la ricerca è incentrata sulla caratterizzazione qualiquantitativa dei composti organici volatili con la tecnica “purge and trap”, con l’obiettivo di ottenere informazioni sulle sostanze che determinano l’odore e sugli eventuali fenomeni di trasformazione di molte delle sostanze utilizzate nel processo di produzione. In questo modo sarà possibile effettuare una scelta ragionata delle sostanze da utilizzarsi anche per evitare effetti indesiderati nell’uso.


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56012 CALCINAIA PI Italy Via del Tiglio 213 tel. +39 0587.757.376 - fax +39 0587.754.852 www.aeffemachinery.com - info@af-srl.com pag. 46 - 47

20041 AGRATE BRIANZA MI Italy Via Euripide 27 tel. +39 039.641.61 - fax +39 039.689.87.77 www.dermochimica.it - dermochimica@dermochimica.it pag. 36 - 37 - 38 - 39

37135 VERONA VR Italy Vle del Commercio 7 - ZAI tel. +39 045.820.04.90 - fax +39 045.509.855 www.mosconispa.it - mosconi@mosconispa.it pag. III cover

ASSOMAC SERVIZI s.r.l.

DMS INTERNATIONAL s.r.l.s.

REVOMEC s.r.l.

27029 VIGEVANO PV Italy Via Matteotti 4/A - C.P. 73 - PTB tel. +39 0381.788.83 - fax +39 0381.886.02 www.assomac.it - info@assomac.it pag. 9

36075 MONTECCHIO MAGGIORE VI Italy Largo Boschetti 29 tel. +39 391.73.76.226 www.dmsinternational.it - info@dmsinternational.it pag. 49

36070 TRISSINO VI Italy Via delle Tezze 37 tel. +39 0445.491.384 - fax +39 0445.188.95.83 www.revomec.com - revomec@revomec.com pag. 25

BARNINI s.r.l.

FGL INTERNATIONAL S.p.A.

S.F. OFFICINA MECCANICA 1930 s.r.l.

56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via della Tecnologia 1 tel. +39 0571.487.001 - fax +39 0571.287.266 www.barnini.it - barnini@barnini.it pag. 27 - 42 - 43

56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via Francesca Nord 73 tel. +39 0571.478.851 - fax +39 0571.480.923 www.fglinternational.com - info@fglinternational.com pag. II cover - 26

56020 MONTOPOLI PI Italy Via L. Galvani 12 tel. +39 0571.16.95.160 www.soldani.it - info@soldani.it pag. 35

BAUCE TRI.MA S.R.L.

FINIKEM s.r.l.

SC COSTRUZIONI MECCANICHE s.r.l.

36070 TRISSINO VI Italy Via del Lavoro 27 tel. +39 0445.490.740 - fax +39 0445.490.068 www.bauce.com - info-line@bauce.com pag. 31

56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via Tabellata 90 tel. +39 0571.480.153 - fax +39 0571.480.435 www.finikem.it - finikem@finikem.com pag. 55

50053 EMPOLI FI Italy Via di Pianezzoli 10/10A tel. +39 0571.931.588 - fax +39 0571.932.870 www.sctech.it - info@sctech.it pag. 58 - 59

BERGI S.p.A.

GEMATA S.p.A.

SILVACHIMICA s.r.l.

36071 ARZIGNANO VI Italy Via Montorso 4/A tel. +39 0444.473.473 - fax +39 0444.473.474 www.bergi.com - info@bergi.com pag. 29

36070 TRISSINO VI Italy Via Postale Vecchia 77 tel. +39 0445.492.711 - fax +39 0445.490.111 www.gemata.com - gemata@gemata.com pag. Cover - 54

12080 SAN MICHELE MONDOVI’ CN Italy Via Torre 7 tel. +39 0174.220.254 - fax +39 0174.220.260 www.silvateam.com - tan@silvateam.com pag. 53

CHT Germany GmbH

KLF TECNOKIMICA s.r.l.

SPRAYTECH s.r.l.

72072 TÜBINGEN Germany Bismarckstr. 102 www.cht.com pag. 57

56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via Walter Tobagi 25/27 tel. +39 0571.471.090 - fax +39 0571.489.956 www.klftecnokimica.it - info@klftecnokimica.it pag. 22 - 23

36045 LONIGO VI Italy Via della Scienza 8/10 tel. +39 0444.821.288 - fax +39 0444.821.000 www.spraytech.it - info@spraytech.it pag. IV cover

LANXESS s.r.l. s.u.

SYN-BIOS S.p.A.

20090 SEGRATE MI Italy Segreen Business Park - Pal. Y Via San Bovio 1/3 tel. +39 02.307.21 - fax +39 02.307.24.017 www.lanxess.com - leather@lanxess.com pag. 7 - 24

36054 MONTEBELLO VICENTINO VI Italy Via Vigazzolo 90/B tel. +39 0444.441.144 - fax +39 0444.649.195 www.synbios.it - synbios@synbios.it pag. 3 - 44 - 45

LMF BIOKIMICA S.p.A.

TECNOCHIMICA S.p.A.

56029 SANTA CROCE SULL’ARNO PI Italy Via Magellano 12/14/16 tel. +39 0571.36.21 - fax +39 0571.333.96 www.lmfbiokimica.it - info@lmfbiochimica.it pag. 69

56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via del Salice 16/18 tel. +39 0571.360.548 - fax +39 0571.360.548 www.tecnochimica.eu - postmaster@tecnochimica.eu pag. 32 - 33

MEC MAN s.r.l.

THEMA SYSTEM s.r.l.

36030 LUGO DI VICENZA VI Italy Via Martiri della Libertà 17 tel. +39 0445.587.607 www.mecman.net - info@mecman.net pag. 4 - 5

56020 MONTOPOLI VALDARNO PI Italy Via J.F. Kennedy 33/35 - Z.I. Fontanelle tel. +39 0571.46.83.42 - fax +39 0571.46.78.01 www.themasystem.it - thema@themasystem.it pag. 21

CORICHEM s.r.l. 36040 SAREGO VI Italy Via Lago di Garda 16 tel. +39 0444.671.670 - fax +39 0444.450.261 www.corichem.it - info@corichem.it pag. 51

DERMACOLOR s.r.l. 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via Industria ang. via del Frassino snc tel. +39 0571.471.313 - fax +39 0571.471.326 www.dermacolor.it - info@dermacolor.it pag. Sottocover - 30

DERMAKIM s.r.l. 21100 VARESE VA Italy Via Bernascone 16/a tel. +39 0332.287.623 - fax +39 0332.216.574 www.dermakim.it - info@dermakim.it pag. 71

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MOSC ON I


S PRAYTECH


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