Ars Tannery 2019-06

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D E RM O C H I M I C A




SUMMARY

DIRETTORE RESPONSABILE: Matteo Pasca

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UNIC The Leather sustainability campaign kicked off Al via la campagna sulla sostenibilità della pelle

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INTERVIEW With Perrine Ardouin, director of APLF Ltd. Con Perrine Ardouin, direttrice di APLF Ltd.

FOTOGRAFIA E GRAFICA: Eros Badin, Alessandro Dorio, Francesco Martini, Sara Meneghetti, Manuel Pistoni, Rosanna Villa

design@edizioniaf.com

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CONSEIL NATIONAL DU CUIR Towards a more reasonable supply chain Verso una supply chain più responsabile

PROMOZIONE: Lorenzo Caresana, Filippo Crepaldi, Piernicola Fascetto, Giorgio Gori, Mario Gori, Lucio Luiselli, Enza Masotti, Stefano Migliavacca, Jose Rivera, Natalie Spelge

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MARKETING, DIGITAL E ABBONAMENTI: Mariella Catalano, Mariel Cuba, Andrea Zampieri subscription@edizioniaf.com

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LINEAPELLE Focus on raw materials Focus sulle materie prime

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AICC CONGRESS Technological innovations in the tanning sector Innovazioni tecnologiche nella concia

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FAIRS Prossimapelle is also liked in Arzignano Prossimapelle piace anche ad Arzignano

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RESEARCH Study on the antibacterial properties of leathers tanned with natural tannins and their interactions with shoes inhabiting bacteria Studio sulle proprietà antibatteriche delle pelli conciate con tannini naturali e le loro interazioni con i batteri presenti nelle calzature

DIRETTORE EDITORIALE: Lorenzo Raggi RESPONSABILE PROMOZIONE FIERE: Giuseppe Picco IN REDAZIONE: Erika Alberti, Emanuela Cecchetti, Cristina Locati, Enrico Martinelli, Barbara Solini

redazione@edizioniaf.com

TECHNICAL ADVISOR: Ernesto Pisoni

adv@edizioniaf.com

OPERATIONS: Elisa Trasi

operations@edizioniaf.com ARSTANNERY - 1° SUPPLEMENTO AD ARSUTORIA 444 - DICEMBRE 2019 Poste Italiane Spa – Spedizione in abbonamento postale – Autorizzazione MBPA/LO-NO/049/A.P./2017 ART.1 COMMA1 – LO/MI. Direttore Responsabile Matteo Pasca © Copyright 1967 STAMPA: Arti Grafiche La Milanesa - Rho (MI) Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di articoli, disegni e fotografie, in qualsiasi forma e modo, sia analogico che digitale, anche citandone la fonte, senza espressa autorizzazione della casa editrice. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge All artwork and copyrights are reserved. Total or partial reproduction is absolutely forbidden of articles, designs and photographs in any form, either analogical or digital, even if stating the source, without the express permission of the publishing house. Any abuse will be punished by law. ISSN 2531-9620

FOCUS ON Automotive - Leather Chemicals Automotive - Chimici

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E RRE TRE


EDITORIAL

LEATHER DISSEMINATION AND TRAINING A conference dedicated to sustainability held in Bocconi, Milan, talked about leather as a by-product of the food industry. I listened to the same concept, reiterated by UNIC, during a training workshop at the Fashion Graduate Italia event and the recent industry assembly in which the launch of an information campaign was announced. In short, it is easy to notice in this period a particular attention, a sort of pressing movement of opinions to make the voices and, above all, the reasons of leather heard. Finally! It’s a due action, a cultural training that must fill, with honesty, the gap between what is commonly thought of as leather (not only among consumers, but often also among professionals) and the reality of things. And the reality of things is that cattle are not bred for leather. Leather is a byproduct of the food supply chain (not even very profitable for breeders). Anyone who thinks that by boycotting leather fashion, they would be helping the animals, has no idea how wrong they are. The slaughtering would continue undisturbed (the market is driven by the demand for meat), and they would be faced with, instead, an environmental disaster (just as you can see from that video). What would happen to the 1,700 square meters of leather produced by the food industry if there were no tanneries to reuse and enhance this waste?

DIVULGAZIONE E FORMAZIONE A FAVORE DELLA PELLE In un convegno dedicato alla sostenibilità in Bocconi, a Milano, si è parlato della pelle come sotto-prodotto dell’industria alimentare. Ho ascoltato lo stesso concetto, ribadito da UNIC, durante un workshop formativo alla Fashion Graduate Italia e alla recente assemblea di categoria in cui è stato annunciato il lancio di una campagna d’informazione a riguardo. Insomma, è facile notare in questo periodo un’attenzione particolare, una sorta di movimento d’opinione incalzante per far sentire voce e, soprattutto, ragioni della pelle. Evviva! È un’azione doverosa, una formazione culturale che deve colmare, con onestà, la distanza fra quello che comunemente si pensa della pelle (non solo fra i consumatori, ma spesso anche fra gli addetti ai lavori) e la realtà delle cose. E la realtà delle cose è che non si allevano i bovini per la pelle. La pelle è un byproduct della filiera alimentare (nemmeno così redditizio per gli allevatori). Chi sostiene che boicottare la moda in pelle aiuterebbe gli animali, non ha idea di quanto sbaglia. Le macellazioni continuerebbero indisturbate (è la richiesta di carne da mangiare che guida quel mercato), e ci si troverebbe di fronte, invece, a un disastro ambientale (proprio come si coglie da quel video). Che fine farebbero, infatti, i 1.700 chilometri quadrati di pelle prodotti dall’industria alimentare se non ci fossero le concerie a riutilizzare e nobilitare questi scarti?

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D E RM A C O LO R


NEWS

TANNERIES

CONCERIE

The Leather sustainability campaign kicked off

Al via la campagna sulla sostenibilità della pelle UNIC ILLUSTRA IL CONCEPT DEL MESSAGGIO CHE A BREVE SARÀ DIVULGATO ATTRAVERSO I SOCIAL E NON SOLO. INTANTO IL SETTORE CHIUDE IL 2019 CON UN CALO DELLA PRODUZIONE DEL 7,8%

UNIC ILLUSTRATES THE CONCEPT OF THE MESSAGE THAT WILL SOON BE DISCLOSED THROUGH SOCIAL MEDIA AND NOT ONLY. IN THE MEANTIME, THE SECTOR ENDS 2019 WITH A DECREASE IN PRODUCTION OF 7.8% Two out of three consumers are still convinced that animals must be killed to use their skin. By the discouriging results of a survey involving 1,200 people in four countries (Italy, Germany, France and the United States), at the beginning of the year a great communication campaign focused on the sustainability of the skin will start at the initiative of UNIC – Italian Tanneries. The presentation took place during the assembly of Italian tanners on December 3 in Milan where a video lasting 45 seconds (and one reduced lasting 7.5’’) and some sample photos were anticipated. The concept of the campaign - entitled “Don’t say Greenwashing” and developed by the international agency Spring Studios focuses on considering leather as a sustainable material, combining all the adjectives of virtuous products: green, organic, bio, recyclable, plastic free. To counter the fake news on the skin even more effectively, some slogans have also been coined to accompany the images, for example “the truth is that if it is made of leather it is plastic

Due consumatori su tre sono ancora convinti che per utilizzare la pelle si debbano uccidere animali. Dagli sconfortanti risultati di un’indagine che ha coinvolto 1.200 persone in quattro Paesi (Italia, Germania, Francia e Stati Uniti), prende le mosse una grande campagna di comunicazione incentrata sulla sostenibilità della pelle che partirà a inizio anno su iniziativa di UNIC – Concerie Italiane. La presentazione è avvenuta nel corso dell’assemblea dei conciatori italiani del 3 dicembre scorso a Milano dove sono stati anticipati un video di 45 secondi (e uno di 7,5’’) ed alcune foto esemplificative. Il concept della campagna - intitolata “Don’t say Greenwashing” e sviluppata dall'agenzia internazionale Spring Studios - è incentrato sulla comunicazione della pelle come materiale sostenibile associandovi tutti gli aggettivi dei prodotti virtuosi: green, organic, bio, riciclabile, plastic free. Per contrastare le fake news sulla pelle in modo ancora più efficace, sono stati coniati anche alcuni slogan che accompagneranno le immagini, ad esempio “la verità è che se è di pelle è plastic free” e ancora “la verità è che la tua giacca/cintura/borsa non ha ucciso nessuno”. «Abbiamo voluto questa campagna perché c'è troppa ignoranza sul nostro prodotto, che invece è naturale, circolare e sostenibile al 100%», ha detto il presidente di Unic Gianni Russo. La campagna si svilupperà con la diffusione di foto e video principalmente attraverso i social network, ma prevede anche attività di cartellonistica e affissioni pubblicitarie nelle grandi città della moda durante eventi importanti, in primis le Fashion Week. “Saremo molto attivi in città come Londra, Copenaghen ed Helsinki, quando le organizzazioni ostili alla pelle solitamente lanciano i loro attacchi più forti” ha spiegato Fulvia Bacchi, direttore generale di Unic e AD di Lineapelle. L’assemblea UNIC - svoltasi nella sala riunioni più alta d’Europa, al 47° piano della torre Allianz nell’avveniristico quartiere di CityLife - è stata l’occasione per fornire alcuni dati sullo stato di salute del settore conciario italiano che chiude un 2019 piuttosto difficile con una

free” and also “the truth is that your jacket/belt/bag did not kill anyone”. «We wanted this campaign as there is too much ignorance about our product, which instead

is natural, circular and 100% sustainable», said Gianni Russo, president of Unic. The campaign will be carried out through the distribution of photos and videos mainly by means of social networks, but it will also include adevertising posters and billboards in the big fashion cities during important events, primarily Fashion Weeks. “We will be very active in cities like London, Copenhagen and

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Helsinki, when organisations hostile to leather usually launch their strongest attacks”, explained Fulvia Bacchi, general manager of Unic and CEO of Lineapelle. The UNIC assembly - held in Europe’s highest meeting room, on the 47th floor of the Allianz tower in the futuristic CityLife district - was an opportunity to provide some data on the health of the Italian tanning sector that ends a rather difficult 2019 with a decrease in production value of 7.8% and of 12.5% in volume. Exports were also negative: -8.8%. “But the last quarter of the year gave better results that we hope will lead to a recovery in 2020”, commented president Russo, who also noted the UNIC’S good state of health, which saw an increase in members from 148 in 2016 to 172 in 2019 thanks to the entry of new and important tanning groups. For that reason also the association of tanners renewed and expanded the board which is increased from 18 to 27 members, while it had to postpone to the next year

contrazione della produzione del 7,8% a valore e del 12,5 in volume. Di segno negativo anche le esportazioni: -8,8%. “Ma l’ultimo trimestre dell’anno ha dato risultati migliori che speriamo portino ad una ripresa nel 2020” ha commentato il presidente Russo che ha fatto notare anche il buono stato di salute di UNIC che ha visto aumentare gli associati da 148 nel 2016 a 172 nel 2019 grazie all’ingresso di nuovi e importanti gruppi conciari. Anche per questo l’associazione dei conciatori ha rinnovato e ampliato il consiglio che passa da 18 a 27 componenti, mentre ha dovuto rinviare la nomina del nuovo presidente al prossimo anno per la rinuncia (per motivi personali) del candidato che era stato precedentemente individuato (Piero Rosati). In occasione dell’assemblea, UNIC ha inoltre presentato il Rapporto di Sostenibilità 2019 che racconta i 12 obiettivi della pelle italiana che si è allineata alle ambiziose direttrici dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU per promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente. Infine, sempre a Milano, UNIC ha premiato con un’onorificenza le 23 concerie italiane che hanno ottenuto almeno una Certificazione Icec sul piano della sostenibilità che presuppone un impegno a 360° non solo nella riduzione dell’impatto ambientale ma anche sul piano economico, sociale e etico.

the nomination of the new president due to waiver (for personal reasons) of the candidate that had previously been identified (Piero Rosati). On the occasion of the assembly, UNIC also presented the 2019 Sustainability Report which tells the 12 objectives of the Italian leather that follows now the ambitious guidelines of the 2030 Agenda for Sustainable Development of the UN to promote human well-being and protect the environment. Finally, always in Milan, UNIC rewarded the 23 Italian tanneries that obtained at least one ICEC Certification in the field of sustainability which requires a 360° commitment not only in reducing the environmental impact but also in economic, social and ethical terms.

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NEWS

APLF LEATHER & MATERIALS+

APLF LEATHER & MATERIALS+

We are waiting for Vi aspettiamo a you in Hong Kong Hong Kong per una for a completely fiera tutta nuova new fair PERRINE ARDOUIN, DIRETTRICE DI APLF LTD., CI RACCONTA TUTTE LE NOVITÀ DELLA MANIFESTAZIONE IN PROGRAMMA DAL 31 MARZO AL 2 APRILE 2020, CHE SARÀ PIÙ GRANDE E ORDINATA

PERRINE ARDOUIN, DIRECTOR OF APLF LTD., TELLS US ALL THE NEWS OF THE EXHIBITION SCHEDULED FROM 31 MARCH TO 2 APRIL 2020, WHICH WILL BE BIGGER BUT ALSO MORE ORGANISED, DIVIDED INTO SEGMENTED OFFERS For over twenty years Perrine Ardouin has dealt with leather and leather products fairs held in Hong Kong and Shanghai; together with director Michael Duck, she is responsible for the development of what have become real international platforms for business promotion of our sectors. An observer who is sensitive and attentive to the evolution of the market but also of fashion and society, whom we have asked to help us interpret the delicate socio-political situation in Hong Kong, where street protests have been underway for months. The chat then moves on to the latest news of the next edition where APLF will present itself with a completely new layout. Great changes have been announced for next year’s edition, starting from the date, which has been moved forward by two weeks, exactly from 31 March to 2 April 2020. But above all for the complete reorganisation of the exhibition spaces which envisage a sort of revolution: from next year the leather fair will in fact move from the current level 1 of the exhibition

Da più di vent’anni Perrine Ardouin si occupa delle fiere di pelle e prodotti in pelle che si tengono a Hong Kong e Shanghai, responsabile insieme al direttore Michael Duck dello sviluppo di quelle che sono diventate vere e proprie piattaforme internazionali per la promozione del business dei nostri settori. Un’osservatrice sensibile e attenta all’evoluzione del mercato ma anche della moda e della società, alla quale abbiamo chiesto di aiutarci ad interpretare la delicata situazione socio-politica di Hong Kong, dove da mesi sono in corso proteste di piazza. La chiacchierata si sposta poi sulle ultime novità della prossima edizione quando APLF si presenterà con un layout completamente nuovo. Grandi cambiamenti sono stati annunciati infatti per l’edizione del prossimo anno, a partire dalla data, spostata in avanti di due settimane, esattamente dal 31 marzo al 2 aprile 2020. Ma soprattutto per la completa riorganizzazione degli spazi fieristici che prevedono una sorta di rivoluzione: dal prossimo anno la leather fair si sposterà infatti dall’attuale livello 1 del centro espositivo al livello 3 dove potrà disporre di una maggiore superficie espositiva, mentre le aree dedicate a Materials+, Fashion Access e Cashmere World scenderanno al livello 1 dove finora si trovava la fiera delle pelli. Dopo così tanti mesi di proteste, come vede la situazione a Kong Kong oggi (ovvero all’inizio di dicembre, ndr? “In realtà per noi di APLF che viviamo a Hong Kong la vita è molto diversa da come si può immaginare leggendo i giornali o guardando i social. Il business fieristico scorre infatti normalmente e non è stato colpito quanto il settore dell’hospitality o il commercio al dettaglio. Le elezioni municipali del 24 novembre si sono svolte senza grandi problemi. Nelle ultime settimane anche il traffico è lentamente tornato alla normalità e il Cross Harbour Tunnel che collega Kowloon all’isola di Hong Kong è stato riaperto. Gli incidenti si sono verificati in luoghi specifici lontano dal nostro centro espositivo (HKCEC) di Wanchai”. Temete ripercussioni sull’andamento della fiera? “Le proteste finora hanno avuto un impatto minimo sulle fiere e molte manifestazioni internazionali continuano a tenersi ogni settimana presso l’HKCEC e l’Asia World Expo (situato vicino all’aeroporto). Il settore fieristico non ne ha risentito

Perrine Ardouin, director of APLF Ltd.

centre to level 3 where it will have a larger exhibition area, while the areas dedicated to Materials+, Fashion Access and the Cashmere World will be relocated to level 1 where to date the leather fair has been taking place. After so many months of street protests, how do you see the situation in Hong Kong now (at the beginning of December, editor’s note)? “For the APLF team, living in Hong Kong is very different from what you may see in the

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The Hong Kong Convention & Exhibition Centre in Wanchai

press or in social media. In fact it is largely business as usual at least for our trade exhibition industry which has not been as affected as the hospitality and retail business. The Hong Kong’s District Council Elections were recently (on 24 November) carried out peacefully without major disruption. Traffic in the past weeks has been slowly resuming to normal, and the Cross Harbour Tunnel, one of the tunnels connecting Kowloon and Hong Kong Island, is now reopen. Incidents have been taking place in very specific locations away from our Convention & Exhibition Centre in Wanchai. Do you fear any repercussions on APLF? “Public incidents have had minimal impacts on exhibitions and several international trade exhibitions continue to take place each week at the HKCEC and Asia World Expo (located next to the airport). The trade show sector

perché le aziende reputano ancora Hong Kong come il posto migliore per fare business. Anche se diminuiscono gli arrivi dalla Cina continentale, la partecipazione espositiva alle fiere internazionali resta molto elevata come si è visto negli ultimissimi mesi”. In caso di disordini durante la fiera, cosa farete? “Abbiamo imparato molto dall’esperienza delle ultime grandi fiere come Jewellery and Gem WORLD Hong Kong, Cosmoprof Asia e la Hong Kong Electronic Fair svoltesi negli ultimi tre mesi. Queste fiere che si sono tenute durante le proteste hanno organizzato shuttle bus gratuiti dalla Cina meridionale ad Hong Kong e dai principali hotel al centro espositivo. Ma probabilmente queste misure non saranno più necessarie per APLF di fine marzo. In ogni caso il nostro team continuerà a monitorare la situazione molto attentamente con i partner locali e i fornitori di servizi per implementare misure aggiuntive se necessario ed assicurare una visita senza problemi”. Cosa avete fatto dal punto di vista promozionale? Per stimolare l’afflusso di visitatori, il team APLF ha avviato la campagna promozionale molto prima rispetto allo scorso anno con un’attenzione particolare sulla Cina continentale dove è stato organizzato un roadshow di presentazioni. Inoltre, abbiamo destinato risorse aggiuntive sul ricevimento e l’ospitalità dei buyer e sul telemarketing. A tutti i visitatori è stato anche chiesto di comunicarci i nominativi dei loro buyer in modo che APLF potesse invitarli direttamente. Anche il numero degli hotel-partner è stato aumentato per poter fornire tariffe agevolate ai nostri ospiti stranieri”. Veniamo alle novità di APLF. La prossima edizione vedrà un completo ribaltamento dell’offerta espositiva tra il primo

has not been as affected as companies still consider Hong Kong as the best place to do business. Although the total number of Mainland Chinese attending trade shows may have dropped, exhibitor numbers are still strong as testified by many trade shows held in the past few months.” In case of new disorders during the fair, what will you do? “Our APLF team has been learning greatly from the experience of mega trade shows like the Jewellery and Gem WORLD Hong Kong, Cosmoprof Asia or the Hong Kong Electronic Fair held in the past 3 months. These shows held during the protests had arranged complimentary shuttle buses from South China to Hong Kong and from main hotels to the HKCEC to reassure their attendees. Those measures may not be necessary anymore during the APLF fairs at the end of next March. The APLF team will continue monitoring the

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situation very closely with their local partners and service providers to implement additional measures when necessary to ensure a seamless experience for our customers”. What did you do as regards promotion? “To ensure buyers will attend the fair, the APLF team has been starting their promotion much earlier than last year with a special focus on Mainland China where a programme of roadshow presentations has been organised. Enhanced resources have been dedicated to the hosted buyers programme and telemarketing. All exhibitors have been advised to nominate the buyers they expect to meet at the fair so that APLF can invite them personally. The number of partner-hotels has been increased so as to provide more incentives rates for our overseas attendees”. Let’s get to APLF news. The next edition will see a complete overturning of the exhibition offer between the first and third level of the exhibition centre. How does the space allocation proceed? “Very well, the leather pavilion is already fully booked also because many exhibitors have booked larger stands than in the past. The new configuration of the spaces on level 3 will allow us to set up a broader and more orderly leather fair in terms of merchandise, with

ed il terzo livello del centro espositivo. Come procede l’assegnazione degli spazi? “Molto bene, il padiglione della pelle è già fully booked anche perché molti espositori hanno prenotato stand più grandi rispetto al passato. La nuova configurazione degli spazi al livello 3 ci permetterà di allestire una fiera della pelle più ampia e anche più ordinata dal punto di vista dell’offerta merceologica, con sezioni chiaramente delimitate che riuniranno chimici, fornitori di macchine, pelli grezze e pelli finite, in modo da facilitare la visita dei compratori. Prima si potevano vedere i fornitori di pelli grezze vicini alle concerie, ma questo non accadrà più. Ora avremo un’articolazione dell’offerta precisa, tanto che alcuni paesi come Brasile, Francia, Germania, Italia, Spagna e Turchia avranno due collettive separate, una che riunisce i fornitori di pelli grezze e una delle pelli finite. Per la prossima edizione abbiamo anche una new entry importante: l’Australia (che finora aveva un padiglione solo ad ACLE Shanghai), che abbiamo dovuto collocare sul Concourse (il corridoio d’ingresso)”.

clearly delimited sections that will bring together chemists, suppliers of machines, raw hides and finished leathers, in order to facilitate the visit of the buyers. Previously you could see the suppliers of raw hides near the tanneries, but this will not happen again. Now the precise offer will be structured, so much that some countries like Brazil, France, Germany, Italy, Spain and Turkey will have two separate pavillions, one that brings together suppliers of machines or raw hides and one of finished leathers. For the next edition we also have an important new entry: Australia (which so far had a pavilion only at ACLE Shanghai), which we had to place on the Concourse (the entrance corridor)”.

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BE RG I


NEWS

CONSEIL NATIONAL DU CUIR

CONSEIL NATIONAL DU CUIR

Towards a more reasonable supply chain

Verso una supply chain più responsabile AL SUSTAINABLE LEATHER FORUM DI PARIGI I GRANDI BRAND FRANCESI HANNO PARLATO DEI LORO PROGRAMMI IN TEMA DI RESPONSABILITÀ SOCIALE, SOSTENIBILITÀ, CERTIFICAZIONE E TRACCIABILITÀ

AT THE SUSTAINABLE LEATHER FORUM IN PARIS THE BIG FRENCH BRANDS TALKED ABOUT THEIR PROGRAMMES ON SOCIAL RESPONSIBILITY, SUSTAINABILITY, CERTIFICATIONS AND TRACEABILITY According to recent studies, the fashion industry is among the most polluting in the world but increasingly more companies are adopting production systems based on Corporate Social Responsibility (CSR) which in short means reducing the environmental impact and respecting workers’ safety and rights. In the same way the leather is subjected to continuous attacks by animalists and environmentalists who contest its sustainability. In reality, as experts know, leather is a sustainable material par excellence using food industry waste as raw material. But how can we counter all these accusations and improve

Secondo recenti studi l’industria della moda è tra le più inquinanti al mondo ma sono sempre di più le aziende che adottano sistemi produttivi all’insegna della Responsabilità sociale d’impresa (CSR) che in breve significa la riduzione dell’impatto ambientale e il rispetto della salute e dei diritti dei lavoratori. Allo stesso modo la pelle è sottoposta a continui attacchi da parte di animalisti e ambientalisti che ne contestano la sostenibilità. In realtà, come gli addetti ai lavori sanno bene, la pelle è un materiale sostenibile per eccellenza utilizzando come materia prima uno scarto dell’industria alimentare. Ma come controbattere tutte queste accuse e migliorare l’immagine del settore pelle-moda presso il consumatore finale? Prima di tutto occorre far emergere le best practices già in atto fra i top players del settore. Di questo e molto altro si è parlato al primo “Sustainable Leather Forum - Towards a news vision for a responsible supply chain” svoltosi a Parigi il 16 settembre scorso su iniziativa del Conseil National du Cuir, la federazione che riunisce i settori della pelle francesi. Regista e anima dell’evento Yves Morin, che ha messo in piedi un convegno di prim’ordine al quale hanno partecipato le più grandi griffe di moda francesi, istituzioni francesi ed europee, insieme a ricercatori, conciatori, trader di pelli, produttori di calzature, pelletteria e distributori. Tutti accomunati nello sforzo di fare del settore moda e della pelle un esempio di produzione etica e rispettosa dell’ambiente. Ben 270 le presenze in sala, 31 gli speakers che si sono avvicendati al microfono, più tre tavole rotonde che hanno messo a confronto i relatori sui temi caldi della Responsabilità sociale e dell’impatto ambientale. Il convegno è stato aperto dal segretario di stato del Ministero dell’economia francese Agnès Pannier-Runacher e dal funzionario della Commissione Europea Anna Athanasopoulou che hanno illustrato il quadro normativo e incoraggiato il settore a portare avanti il cambiamento promettendo il pieno sostegno delle autorità pubbliche. La parola è quindi passata ai numerosi relatori, tra cui gli esponenti dei grandi gruppi del lusso senz’altro i più attesi. Christelle Capdupuy, Global Sustainable Development Director di LOUIS VUITTON, ha dichiarato che la griffe è impegnata da anni sui temi della Responsabilità Sociale e della sostenibilità ambientale e punta ad essere un esempio per tutti gli altri attori del sistema moda. Grande attenzione è posta sulla ricerca dei materiali meno

the image of the leather-fashion sector among the final consumer? First of all it is necessary to bring out the best practices already in place among the top players in the sector. This and much more was discussed at the first “Sustainable Leather Forum Towards a news vision for a responsible supply chain” held in Paris on 16 September at the initiative of the Conseil National du Cuir, the federation that brings together all French leather sectors. Yves Morin, Director and soul of the event, has set up a first-class conference attended by the biggest French fashion brands, by French and European

The pictures show two moments of the round tables organized during the Sustainable Leather Forum

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institutions, along with researchers, tanners, leather traders, manufacturers of footwear, leather goods and distributors. All united in the effort to make fashion and leather industries an example of ethical environmental-friendly production. As many as 270 people attended the auditorium, 31 speakers took turns at the microphone and there where three round tables that compared the speakers on the hot topics of social responsibility and environmental impact. The conference was opened by the Secretary of State of the French Ministry of Economy Agnès Pannier-Runacher and the European Commission’s official Anna Athanasopoulou who illustrated the regulatory framework and encouraged the sector to bring about change by promising the full support of public authorities. The word then passed to the many speakers, including exponents of the certainly most awaited great luxury groups. Christelle Capdupuy, Global Sustainable Development Director of Louis Vuitton, said that the label has been committed for years on issues of Social Responsibility and environmental sustainability and aims to be an example for all the other players in the fashion system. Great attention is paid to the search for less impacting materials and to the selection of certified suppliers. But it goes even further than that: “Today the goal is to reduce carbon footprint through the preliminary study of the life cycle

assessment (LCA) of individual products”, said Capdupuy. For her part, Marie-Claire Daveu, head of sustainability of the Kering Group (which we recall boasts brands like Gucci, Bottega Veneta, YSL, Balenciaga, etc.), reported a very sophisticated tool developed by the group within it precisely to measure the environmental footprint of products throughout the supply chain, demonstrating with this important investment how the topic of corporate social responsibility is a priority for the group, also considering the greater sensitivity of younger consumers. “We have seen that raw materials have an impact of 35% on the environmental impact of the product. That’s why we are working with our tanneries to develop less impacting tanning systems”, said Daveu. The approach of an exclusive brand like Hermès is different. Emmanuel Pommier, managing director of craft activities, explained how the underlying philosophy in this case is focused on the “make it local”, that is to say realise production in very artisan factories (16 spread across France) located in small towns that employ entire communities. Among the key point of its environmental strategy: energy saving and innovative technologies to reduce carbon footprint of the producing plants. “We believe in leather because it is a modern and renewable material”. Speakers also include Egbert Dikkers, president of Leather

Nelle immagini, due momenti delle tavole rotonde del Forum

impattanti e sulla selezione di fornitori certificati. Ma si va anche oltre: “Oggi l’obiettivo è quello di ridurre la carbon footprint attraverso lo studio preliminare del ciclo di vita (LCA) dei singoli prodotti” ha dichiarato Capdupuy. Dal canto suo Marie-Claire Daveu, responsabile della sostenibilità del gruppo Kering (che ricordiamo vanta fra i suoi marchi Gucci, Bottega Veneta, YSL, Balenciaga, etc.), ha riferito di un ‘tool’ molto sofisticato sviluppato dal gruppo al suo interno proprio per misurare l’impronta ambientale dei prodotti lungo tutta la supply chain, dimostrando con questo importante investimento quanto l’argomento della responsabilità sociale di impresa sia una priorità per il gruppo, anche in considerazione della maggior sensibilità dei consumatori più giovani. “Abbiamo visto che le materie prime incidono sull’impatto ambientale del prodotto per ben il 35%. Ecco perché stiamo lavorando con le nostre concerie per sviluppare sistemi di concia meno impattanti” ha dichiarato Daveu. Diverso l’approccio di una griffe esclusiva come Hermès. Emmanuel Pommier, managing director delle attività artigianali, ha spiegato come la filosofia di fondo in questo caso sia incentrata sul “make local” ovvero realizzare la produzione in fabbriche molto artigianali (16 sparse in tutta la Francia) situate in piccole città che danno lavoro a intere comunità. Tra i punti chiave della strategia ambientale: il pieno controllo del consumo di energia e tecnologie innovative per ridurre l’impronta di carbonio degli impianti produttivi. “Crediamo nella pelle perché è un materiale moderno e rinnovabile”.Tra gli speaker anche Egbert Dikkers, presidente

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Naturally, the international leather promotion association, who urged luxury producers to do more: “Brands can drive change: buy leather from certified producers and invest more in the training of your employees. More generally, we need to educate consumers on the value of leather and shed light on the ambiguity of so many terms used in the fashion industry, starting from absurd words like vegan leather”. Among the many topics of the conference, there is also the fight against deforestation. Rafael Andrade, head of the Brazilian tanning association CICB, wanted to clarify the groundlessness of the accusations made against the sector regarding the recent Amazonian fires which saw some brands block the purchase of Brazilian skins. Andrade explained the strong commitment of Brazilian tanneries towards the environment, which on the contrary represent a defense of legality compared to those who exploit environmental resources. Brazilian tanneries are companies that defend the territory and that in many cases obtained an environmental certification following a precise roadmap to improve their sustainability level. Mauricio Bauer of the Natural Wildlife Federation, an important Brazilian NGO that is working with the tanning industry to promote new leather traceability systems that can promote real transparency, also spoke too of Brazil. David Grangeré of Bigard Group, a large French group

di Leather Naturally, l’associazione internazionale per la promozione della pelle, che ha esortato i produttori di lusso a fare di più: “I marchi possono guidare il cambiamento: comprate la pelle da produttori certificati e investite di più nella formazione dei vostri addetti. Più in generale, bisogna educare i consumatori sul valore della pelle e fare chiarezza sull’ambiguità di tanti termini in uso nel settore della moda, a partire da diciture assurde come quella di vegan leather”. Tra i tanti argomenti del convegno, anche la lotta alla deforestazione. Rafael Andrade, responsabile dell’associazione conciaria brasiliana CICB, ha voluto chiarire l’infondatezza delle accuse rivolte al settore riguardo ai recenti incendi in Amazzonia, che hanno visto alcuni brand bloccare l’acquisto di pelli brasiliane. Andrade ha spiegato il forte impegno delle concerie brasiliane nei confronti dell’ambiente, che al contrario rappresentano un presidio di legalità rispetto a chi sfrutta le risorse ambientali. “Le concerie brasiliane sono aziende che difendono il territorio e in molti casi hanno ottenuto la certificazione ambientale e seguono una precisa roadmap per migliorare il loro livello di sostenibilità”. Di Brasile ha parlato anche Mauricio Bauer della Natural Wildlife Federation, un’importante ONG brasiliana che sta collaborando proprio con l’industria conciaria per favorire nuovi sistemi di tracciabilità delle pelli che possano favorire una reale trasparenza. Del benessere degli animali ha parlato David Grangeré di Bigard Group, un grande gruppo francese di produzione della carne, che ha riferito come le aziende debbano attenersi alle severe normative francesi ed europee al riguardo. Di rispetto dei lavoratori ha parlato Nicholas Butler di Covico che ha riferito di una ricerca svolta in collaborazione con il centro di ricerca francese della calzatura (CTC) per dotare i lavoratori di dispositivi che li aiutino nel sollevare carichi pesanti, come sono a volte le pelli, a partire da un esoscheletro che si indossa per alleviare la fatica. Il direttore generale delle Tanneries Haas, Jean-Cristophe Muller, ha raccontato di come nella sua conceria stiano implementando un sistema di tracciabilità sviluppato proprio dal CTC e che comporta la marchiatura laser delle pelli all’interno degli impianti di abbattimento. Gustavo Gonzalez Quijano, segretario generale di Cotance, la federazione che riunisce le associazioni conciarie europee, ha ricordato le nuove regole europee per misurare la carbon footprint delle pelli. L’ultima parola ai distributori, anche loro sempre più attenti alla scelta dei fornitori per evitare passi falsi, come ha spiegato Francisco Valente di Decathlon, che ha riferito di severe procedure per la selezione dei produttori e di un impegno globale sul tema della sostenibilità, dimostrato anche dal fatto che oggi sono ben 25 le persone che lavorano sui temi ambientali e della tracciabilità all’interno del gruppo.

of meat production, spoke of animal welfare and reported that companies should adhere to strict French and European regulations in this regard. Nicholas Butler of Covico spoke about respect for workers and reported on a research carried out in collaboration with the French Footwear Research Centre (CTC) to equip workers with devices to help them lift heavy loads like skins, starting from an exoskeleton that is worn to relieve fatigue. The general manager of the Tanneries Haas, JeanCristophe Muller, told of how in his tannery they are implementing a traceability system developed precisely by the CTC, which involves laser marking of hides inside the abatement plants. Gustavo Gonzalez Quijano, general secretary of Cotance, the federation that brings together European tanning associations, recalled the new European rules for measuring the carbon footprint of tanned leather starting from a raw material, as raw hide, whose environmental footprint is zero. The final say is left to distributors, who are also increasingly attentive to the choice of suppliers to avoid false steps, as explained by Francisco Valente of Decathlon, who reported on strict procedures for the selection of producers and a global commitment to sustainability, also demonstrated by the fact that today there are as many as 25 people working on environmental and traceability issues within the group.

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FI N I KE M


THE LEATHER MACHINERY FAIR IS SCHEDULED FROM 19 TO 21 FEBRUARY

THE TECHNOLOGICAL SQUARE N.1 IN MILAN The organisational activities are already at full speed for the appointment of Simac Tanning Tech 2020, the international fair of machinery and technologies for the footwear, leather goods and tanning industries, the next edition of which will be held from 19 to 21 February at Fiera Milano Rho. An unmissable event that confirms itself as the world’s leading trade fair for these productive sectors, both in terms of covered exhibition area and quality and number of exhibitors, with the presence of the most important international players in the sector. On the first day of the event are also possible important exhi-

bition synergies. On Wednesday 19 February 2020, visitors will have the opportunity to simultaneously access 4 of the most important international trade fairs: Mipel, Micam, Lineapelle and Simac Tanning Tech. A complete supply chain “showcasing” at Fiera Milano Rho. As for the contents, the watchwords

of Simac Tanning Tech 2020 are “Innovation” and “Sustainability”. There is a change in purchasing methods and customer needs, the whole chain changes: the technology supporting a new production method becomes the lever to meet these requirements – is stated in the press release -. For this reason, Simac Tanning

Tech is setting itself up as a “technological square” oriented towards Industry 4.0 and new organisational methods, including supply chains, where traditional models are rediscussed without sweeping away the past, but treasuring and implementing technologies for the future. The technologies defined as “Industry 4.0” are no longer just a European prerogative, but the concept was embraced by the great world producer countries, from South East Asia to South America. The international brands dictate new production

LA FIERA DELLE MACCHINE PER L’AREA PELLE SI TERRÀ DAL 19 AL 21 FEBBRAIO

A MILANO LA PIAZZA TECNOLOGICA N.1 Le attività organizzative sono già a pieno ritmo per l’appuntamento di Simac TanningTech 2020, la fiera internazionale di macchine e tecnologie per le industrie calzaturiera, pellettiera e conciaria, la cui prossima edizione si terrà dal 19 al 21 febbraio a Fiera Milano Rho (padiglioni 14 e 18).

la possibilità di accedere contemporaneamente a 4 delle più importanti fiere internazionali della filiera: Mipel, Micam, Lineapelle e Simac Tanning Tech. Una filiera completa “in vetrina” a Fiera Milano Rho. Quanto ai contenuti, le parole d’ordine di Simac Tanning Tech 2020 sono “Innovazione” e “Sostenibilità”. Cambiano le modalità di acquisto e le necessità dei consumatori, cambia tutta la filiera: la tecnologia a supporto di un nuovo modo di produrre diventa la leva per rispondere a tali requisiti – si legge nella nota stampa -. Per questo, Simac Tanning Tech si sta configurando come una “piazza tecnologica” orientata all’Industry 4.0 e a nuove metodologie organizzative, anche di filiera, dove i modelli tradizionali vengono ridiscussi senza spazzare via il passato, ma facendone tesoro e implementando tecnologie per il futuro. Le tecnologie definite come “Industry 4.0” non sono più solamente appannaggio europeo, ma il concetto è stato fatto proprio dai grandi Paesi produttori mondiali, dal Sud Est

Un appuntamento imprescindibile quello della filiera pelle con Simac Tanning Tech che conferma di essere la manifestazione fieristica leader a livello mondiale per questi settori produttivi, sia in termini di area espositiva coperta che come qualità e numero di espositori, con la presenza dei più importanti players internazionali del comparto. Importanti anche le sinergie fieristiche possibili il primo giorno di manifestazione. Mercoledì 19 febbraio 2020, i visitatori avranno infatti

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methods, but adjusting to them is not enough, one must be proactive to remain competitive. The same technologies make it possible to adapt production to (not just environmental) sustainability needs, defined by international production protocols: every manufacturing sector must, rightly, do its part to meet the sustainability objectives defined on the level of the production chain. The next edition of Simac Tanning Tech will show the best of the technologies “in use” capable of proposing solutions that meet the challenges of

tomorrow: production efficiency and optimisation of inputs and production waste, improvement of working conditions and corporate well-being.

simac tanning tech Updates on the website www.simactanningtech.it

Asiatico al Sud America. I brand internazionali dettano nuove modalità di produzione, dove non basta adeguarsi, ma si deve essere pro-attivi per restare competitivi. Le stesse tecnologie permettono di adattare le produzioni alle esigenze di sostenibilità (non solo ambientale) definite dai protocolli produttivi internazionali: giustamente, ogni settore manifatturiero deve fare la propria parte per incontrare gli obiettivi di sostenibilità definiti a livello di filiera produttiva. Simac Tanning Tech mostrerà soluzioni che rispondono alle sfide di domani: efficienza produttiva e ottimizzazione degli input e degli scarti di produzione, miglioramento delle condizioni di lavoro e del benessere aziendale.

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ASSOMAC @IILF - CHENNAI 01-03 FEBBRAIO 2020

A group of sustainable technology suppliers, ASSOMAC Associates, will be present at the India International Leather Fair in Chennai.

Una collettiva di fornitori di tecnologia sostenibile, Associati ASSOMAC, sarà presente all’India International Leather Fair di Chennai. Perché andare in India?

Perché è un Paese con un’economia le cui riforme degli ultimi trent’anni hanno prodotto tassi di crescita invidiabili, nonostante centinaia di milioni di indiani sopravvivano ancora con uno o due dollari al giorno. Una nazione che dimostra di muoversi autonomamente nel mondo multipolare, perseguendo al meglio i propri interessi, attraverso la presenza in raggruppamenti a volte antitetici, come il Japan-USA-India (JAI) trilateral meeting o la Shanghai Cooperation Organization (SCO) che comprende Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan. L’iniziativa ‘Make in India’, che vuole dimostrare come l’India sia il posto migliore dove investire tiene conto delle opportunità che di certo non mancano, meno del fatto che l’India non sia ancora la più facile e prima destinazione dove investire. Ma proprio queste difficoltà rappresentano un’opportunità per i fornitori di tecnologia, se le aziende indiane del settore moda e pelle si dimostreranno attive nell’impegno verso l’innovazione digitale e l’automazione per ridurre gli sprechi e reagire rapidamente alle tendenze.

Why go to India?

Because it is a country with an economy whose reforms of the last thirty years have produced enviable growth rates, despite the fact that hundreds of millions of Indians still survive with one or two dollars a day. A nation that demonstrates to move independently in the multipolar world, pursuing its interests in the best possible way, through the presence in sometimes antithetical groups, such as the Japan-USA-India (JAI) trilateral meeting or the Shanghai Cooperation Organisation (SCO) which includes China, Russia, Kazakhstan, Kyrgyzstan. The ‘Make in India’ initiative, which wants to demonstrate how India is the best place to invest takes into account the opportunities that are certainly not lacking, a little less the fact that India is not the easiest and first destination to invest in. But it is exactly these difficulties that represent an opportunity for technology suppliers, if Indian companies in the fashion and leather sector prove to be active in their commitment to digital innovation and automation to reduce waste and react quickly to trends.

Le opportunità per le tecnologie Italiane in India

• Il Contesto Paese ha subito un rallentamento competitivo rispetto ai Paesi dell’area, come Bangladesh e Pakistan. Che la classe media indiana sia comunque in crescita, è un dato di fatto e sta orientando la produzione verso il mercato interno, cosicché il vasto (anche se obsoleto) settore manifatturiero ha sempre più bisogno di tecnologie aggiornate per le aziende della moda e della pelle. • La situazione geopolitica equidistante pone l’India in una condizione favorevole per qualsiasi posizionamento nelle catene del valore globali. Il commercio delle calzature e altri prodotti in pelle, che in altri luoghi è rimodellato da nuove barriere, tensioni commerciali e incertezza, trova in India un territorio libero, con nuove opportunità nel crescente commercio Sud-Sud e nel quadro degli accordi commerciali con USA e UE. • Nella popolazione cresce la preoccupazione per la sostenibilità, come nel resto del mondo, e allo stesso modo consumatori e aziende si interrogano su come diminuire il proprio impatto sull’ambiente, sia in termini di recupero che in termini di assetti produttivi. • Le aziende locali più proattive si impegnano nell’innovazione digitale per diversificare il loro ecosistema e utilizzano l’automazione e l’analisi dei dati per produzioni in conto terzi, per ridurre gli sprechi e reagire rapidamente alle tendenze.

Opportunities for Italian technologies in India

• The Country Context has suffered a competitive slowdown compared to the countries of the area, such as Bangladesh and Pakistan. That the Indian middle class is still on the increase is a fact and it is directing production towards the internal market, so that the extended (even if obsolete) manufacturing sector increasingly needs updated technologies for fashion and leather companies. • The equidistant geopolitical situation places India in a favourable condition for any positioning in global value chains. The footwear and other leather products trade, which in other places is reshaped by new barriers, commercial tensions and uncertainty, finds in India a free territory, with new opportunities in the growing South-South trade and in the framework of commercial agreements with the USA and EU. • In the population there is a growing concern for sustainability, as it is in the rest of the world, and in the same way consumers and companies question how to reduce their impact on the environment, both in terms of recovery and production assets. • The most proactive local companies are committed to digital innovation to diversify their ecosystem and use automation and data analysis for production on behalf of third parties, to reduce waste and react quickly to trends.

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ASSO MAC 23


NEWS

All united for circularity

Tutti uniti per la circolarità “ECONOMIA CIRCOLARE, SOSTENIBILITÀ E CONTROLLO DI PRODUZIONE: CONFRONTO TRA GLI ATTORI DELLA FILIERA” IL TITOLO DEL CONVEGNO NAZIONALE AICC DELL’11 OTTOBRE

“CIRCULAR ECONOMY, SUSTAINABILITY AND PRODUCTION CONTROL: COMPARISON BETWEEN THE PLAYERS IN THE SUPPLY CHAIN” WAS THE TITLE OF THE AICC NATIONAL CONGRESS ON 11 OCTOBER

The 47th AICC National Congress, held last 11 October at the headquarters of the new Italian Leather Research Institute Pelli in Pozzuoli, was an opportunity to compare the points of view of chemists, tanners and technology suppliers with respect to sustainability issues. “The circular economy - said the president of leather chemists Mariano Mecenero - is an issue that sees us all involved and we, as technicians, must further raise the bar to change the opinion of those who still view the tanning industry with suspicion”. For AICC’s number one, it must also be remembered that every day in the world a thousand trucks of raw hides are loaded which, if not used and transformed by the tanning industry, would end up in landfills as simple waste. “But we obviously need to do more and enhance all our waste even better, from

Il 47° Convegno Nazionale AICC, svoltosi l’11 ottobre scorso nella nuova sede della Stazione Pelli a Pozzuoli, è stata un’occasione per mettere a confronto i punti di vista di chimici, conciatori e fornitori di tecnologia rispetto ai temi della sostenibilità. “L’economia circolare – ha detto il presidente dei chimici del cuoio Mariano Mecenero – è un tema che ci vede tutti coinvolti e noi, in quanto tecnici, dobbiamo alzare ulteriormente l’asticella per far cambiare opinione a quanti ancora guardano con sospetto all’industria conciaria”. Per il numero uno di AICC occorre poi ricordare che ogni giorno nel mondo vengono caricati mille camion di pelli grezze che, se non venissero utilizzate e trasformate dall’industria conciaria, finirebbero in discarica come semplici rifiuti. “Ma naturalmente dobbiamo fare di più e valorizzare ancora meglio tutti i nostri rifiuti, dal carniccio agli scarti di rasatura” ha aggiunto Mecenero. Di una vera e propria filiera verde in cui è inserita l’industria conciaria ha parlato il presidente della Stazione Pelli, Graziano Balducci, che ha ricordato i numeri del settore composto da 1.200 concerie per 18mila addetti e un fatturato di oltre 5 miliardi di euro. L’imprenditore conciario toscano ha fatto appello all’unità di intenti nella filiera perché è necessario “difendere questi numeri che ci rendono leader in Europa e nel mondo con la coesione e la trasparenza di tutti

fleshings to shaving waste”, added Mecenero. The chairman of the Italian Leather Research Institute, Graziano Balducci, spoke of a real green supply chain in which the tanning industry is inserted, recalling the numbers of the sector composed of 1,200 tanneries for 18 thousand employees and a turnover of over 5 billion euro. The Tuscan tanner has appealed to the unity of intentions in the supply chain because it is necessary to “defend these numbers that make us leaders in Europe and in the world with the cohesion and transparency of all the actors involved. So far our successes have been linked to the product, now we need to focus more on process innovation, and remind the world of the great results achieved in recent years in terms of emission and waste reductions and the use of environmental resources”. Biagio Naviglio, head of

gli attori coinvolti. Finora i nostri successi sono stati legati al prodotto, ora dobbiamo concentrarci di più sull’innovazione di processo, e ricordare al mondo anche i grandi risultati ottenuti negli ultimi anni in termini di riduzione delle emissioni, dei rifiuti e dell’utilizzo di risorse ambientali”. Del tema della valorizzazione dei residui solidi conciari ha trattato Biagio Naviglio, responsabile della ricerca presso la Stazione Pelli, che ha illustrato i numerosi impieghi che i rifiuti di conceria, a partire dalle proteine, possono avere in agricoltura, edilizia ed altri settori. Francesco Troisi e Maurizio Maggioni di UNPAC (l’associazione italiana dei produttori di ausiliari chimico-conciari) hanno invece riferito delle molteplici attività in corso sul fronte della sostenibilità.

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research at the Italian Leather Research Institute, spoke about the recovery of tanned solid residues, illustrating the numerous possible uses of tannery waste, starting from proteins, in agriculture, construction and other sectors. Francesco Troisi and Maurizio Maggioni of UNPAC (the Italian producer association of chemical-tanning auxiliaries) instead reported on the many ongoing activities on the sustainability front. In particular, Unpac is working on the study of the LCA (life cycle) of tanning chemicals in order to calculate their environmental footprint and as well as collaborating with ZDHC in the

of the planet. For its part, Assomac has addressed the issue of sustainability by developing a special protocol that has resulted in the “Green Plate”, a voluntary certification that measures the Carbon Footprint of each machine. Also Primiano De Rosa of UNIC spoke of the environmental footprint, recalling the long journey that led to the development of the PEF, the new European instrument for measuring the carbon footprint of leather that is currently being tested in tanneries. Both UNPAC’s president Marco Frediani and Elisabetta Scaglia, head of the Environment and Research department at

elaboration of the new MRSL (the list of substances subject to restriction), it is protagonist at the UNI Commission to set up regulations for the sector. The point of view of the manufacturers of leather machines came from the director of ASSOMAC Roberto Vago, who presented a beautiful report on the future scenarios of the leather fashion system, reiterating the need to give new life to solid wastes that represent the real problem

UNIC, spoke in the final round table of the sustainability cost problem: unfortunately the user is still reluctant to pay more for sustainable leather and this ends up weighing down the balance of virtuous companies. But we must of course move forward in the research and innovation of processes and products, to ward off marginalisation, because the market demands go all in this direction and are increasingly rapid and more pressing.

In particolare, Unpac sta lavorando allo studio della LCA (il ciclo di vita) dei prodotti chimici conciari per arrivare a calcolarne l’impronta ambientale ed oltre a collaborare con ZDHC all’elaborazione delle nuove MRSL (la lista delle sostanze soggette a restrizione), è protagonista nella Commissione UNI che deve elaborare le normative per il settore. Il punto di vista dei costruttori di macchine per la pelle è venuto dal direttore di ASSOMAC Roberto Vago, che ha presentato una bella relazione sugli scenari futuri del sistema pelle moda ribadendo la necessità di dare nuova vita ai rifiuti solidi che rappresentano il vero problema del pianeta. Dal canto suo Assomac ha affrontato il tema della sostenibilità sviluppando un apposito protocollo che si è concretizzato nella “Targa Verde”, una certificazione volontaria che misura la Carbon Footprint di ciascuna macchina. Di impronta ambientale ha parlato anche Primiano De Rosa di UNIC che ha ricordato il lungo percorso che ha portato allo sviluppo della PEF, il nuovo strumento europeo per misurare la carbon footprint delle pelli che è attualmente in fase di sperimentazione presso le concerie. Del problema dei costi della sostenibilità hanno parlato sia il presidente UNPAC Marco Frediani che Elisabetta Scaglia, responsabile servizio Ambiente e Ricerca di UNIC, nella tavola rotonda finale: purtroppo l’utilizzatore è ancora restio a pagare di più per una pelle sostenibile e questo finisce per appesantire il bilancio delle aziende virtuose. Ma naturalmente bisogna andare avanti nella ricerca e nell’innovazione di processi e prodotti, pena la marginalizzazione, perché le richieste del mercato vanno tutte in questa direzione e sono sempre più rapide e pressanti.

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MEC MAN


FAIRS

OVER 19 THOUSAND VISITORS

OLTRE 19 MILA VISITATORI

Lineapelle, specchio Lineapelle, dell’incertezza mirror of an uncertain market

LA FIERA CONFERMA LA DIFFICILE CONGIUNTURA DEI MERCATI DELLA CALZATURA E DELL’AUTOMOTIVE

THE FAIR CONFIRMS THE DIFFICULT ECONOMIC CONJUNCTURE IN THE FOOTWEAR AND AUTOMOTIVE SECTORS OVER 19 THOUSAND VISITORS Lineapelle, edition number 97, held from 2 to 4 October at Fieramilano Rho to present skins, materials and components of the 20/21 winter season, ended with “a positive outcome, confirming the excellence of its leadership” as declared by its CEO Fulvia Bacchi. From a strictly commercial point of view, the fair has also reflected a particularly complex and internationally differentiated market phase. This is also confirmed by the latest data from the Italian tanning industry, which showed an overall slowdown between 5% and 10% in the partial final balance of 2019. If the skin demand by leather goods brands substantially maintains satisfactory demand levels, the general economic picture of the other (footwear,

Lineapelle, edizione numero 97, svoltasi dal 2 al 4 ottobre a Fieramilano Rho per presentare le pelli, i materiali e i componenti della stagione invernale 20/21, si è chiusa con “un bilancio positivo, confermando l’eccellenza della propria leadership” come ha dichiarato il CEO Fulvia Bacchi. Dal punto di vista strettamente commerciale, la fiera ha però anche rispecchiato una fase di mercato particolarmente complessa e differenziata a livello internazionale. Lo confermano anche gli ultimi dati dell’industria conciaria italiana che ha fatto registrare un rallentamento complessivo tra il 5% ed il 10% nel consuntivo parziale del 2019. Se la domanda di pelli da parte dei brand di pelletteria mantiene sostanzialmente livelli soddisfacenti di domanda, il quadro economico generale degli altri settori (calzature, automotive, arredamento, abbigliamento) evidenzia infatti una grande incertezza a livello globale. La congiuntura La stessa nota stampa di Lineapelle parla di una congiuntura difficile dovuta all’attuale situazione di incertezza economica globale, che sembra spingere alcune tradizionali fasce di clientela (soprattutto calzaturiera e automotive) a contenere costi e volumi degli ordinativi. Maggiore dinamismo, a confronto, per i materiali destinati alla produzione pellettiera, mentre i settori arredamento e abbigliamento lavorano su nicchie. La tendenza nel corso dell’anno ha mostrato un progressivo peggioramento delle dinamiche di domanda con il passare dei mesi, mentre nel dettaglio geografico la variazione dei dati di vendita sul mercato interno (-2% circa in valore) appaiono meno intensi rispetto a quanto registrato sul fronte estero (che continua ad assorbire oltre il 75% della produzione italiana di pelli). Le esportazioni di settore, destinate ogni anno a circa 120 Paesi, sono complessivamente diminuite dell’8,7% in valore. I risultati sui principali Paesi esteri di destinazione appaiono diversificati. L’area cinese (Cina più Hong Kong) continua a rappresentare il primo approdo internazionale delle pelli italiane, con una quota pari all’11% del totale export, ma il valore di tali flussi è calato di oltre il 22% nel periodo in questione. Il calo di mercato ha coinvolto tutti i principali segmenti di produzione. La produzione di pelli bovine (sia piccole - vitelli - che medio grandi) ha mostrato ribassi leggermente più contenuti rispetto al dato complessivo settoriale sul fronte dei volumi, ma ha perso qualche punto percentuale in più nei

automotive, furniture, clothing) sectors in fact shows great uncertainty at a global level. The conjuncture The same Lineapelle press note speaks of a difficult economic conjuncture due to the current situation of global economic uncertainty, which seems to push some traditional (especially footwear and automotive) customer groups to contain costs and order volumes. In comparison, materials destined to the leather production show greater dynamism, while the furnishing and clothing sectors work on niches. The trend during the year showed a gradual worsening of demand dynamics with each passing month, while from a geographic perspective sales variation data on the domestic market

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(approximately -2% in value) appear less intense compared to what has been recorded on the foreign front (which continues to absorb over 75% of the Italian leather production). In this regard, sector exports, destined every year to around 120 countries, fell overall by 8.7% in value. The results on the main foreign countries of destination appear to be diversified. The Chinese area (China plus Hong Kong) continues to represent the first international landing place for Italian leathers, with a share of 11% of total exports, but the value of these flows fell by over 22% in the period in question. The market decline involved all the main production segments. The production of bovine hides (both small - calves - and medium to large ones) showed slightly lower reductions compared to the overall sectorial data in terms of volumes, but lost a few more percentage points in benchmark values. The situation for the sheep and goat sectors is instead diametrically opposed to this. Over 19 thousand visitors The number of exhibitors at this latest edition has increased (reaching 1,271 units coming from 46 countries), while the visitor trend shows a more discontinuous trend. According to the organisers’ press release, during Lineapelle 97 have entered “over 19,000 unique visitors, representing around 10,500 companies from 107 countries. This latter figure remains substantially stable with respect to the last edition

valori di riferimento. Situazione invece diametralmente opposta per le ovicaprine. Oltre 19mila visitatori Il numero degli espositori di quest’ultima edizione è aumentato (arrivando a 1.271 unità da 46 Paesi), mentre il trend dei visitatori evidenzia un andamento più discontinuo. A Lineapelle 97, si legge nel comunicato stampa degli organizzatori, sono entrati “oltre 19.000 visitatori unici, rappresentanti di circa 10.500 aziende in arrivo da 107 Paesi. Un dato, quest’ultimo, che si mantiene in sostanziale stabilità rispetto all’ultima edizione di febbraio 2019. Fa riflettere il calo delle aziende visitatrici straniere, mentre rassicura il dato in crescita relativo alla presenza di quelle nazionali a conferma di come l’Italia sia ormai l’hub manifatturiero di riferimento internazionale per brand, griffe e start up”. Di fatto la complicata e globalizzata incertezza del mercato ha inevitabilmente influenzato anche le presenze in fiera dei buyer, ma con alcune sorprese. Sono infatti cresciuti in modo significativo gli ingressi di operatori statunitensi, cinesi e francesi. Ai quali vanno aggiunte le performance positive di Giappone, Turchia e Danimarca. Sono invece diminuiti gli arrivi da Spagna, Germania, Regno Unito e Portogallo. La prossima edizione di Lineapelle, la numero 98, andrà in scena a Fieramilano Rho nel 2020, dal 19 al 21 febbraio.

of February 2019. It reflects the decline in foreign visitor companies, while reassuring the growing figure regarding the presence of national ones as confirmation of how Italy is now the international reference manufacturing hub for fashion brands and start-ups”. In fact, the complicated and globalised market uncertainty has inevitably influenced the presence of buyers at the fair, but with some surprises. In fact, the income of US, Chinese and French operators has increased significantly. To this must be added the positive performances of Japan, Turkey and Denmark. Ho wever, arrivals from Spain, Germany, the United Kingdom and Portugal decreased. The next edition of Lineapelle, number 98, will be held at Fieramilano Rho in 2020, from 19 to 21 February.

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NEWS

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Chemicals for the Innovazioni per l’era New Mobility era della Nuova Mobilità We have entered the New Mobility era. What do these changes in user and usage spell for car interiors – and leather interiors in particular? The shared mobility trend is rewriting requirements when it comes to the leather used in automotive interiors. It needs to be more durable and easier to clean. Stahl, world leader in specialty chemistry for coatings, processing and treatments, is known in the automotive industry for its expertise in creating high-quality interior surfaces. So, it should be no surprise that the company is embracing the shared mobility trend by once again offering innovative solutions that help tanners produce leather that meets tomorrow’s requirements. Stahl is looking to learn from other industries. Aviation, for example, has always been a shared mobility experience in which material durability is key. Today, Stahl is using the expertise of the aviation industry to develop high-performance interior surface solutions that enhance the user experience. High-quality and sustainable automotive leathers Stahl EasyWhite Tan™ is one example. This alternative sustainable tanning system helps automotive tanners significantly reduce their water consumption and energy requirements while also cutting production time by

Siamo entrati nell’era della Nuova Mobilità condivisa. Quali sono le implicazioni di questi cambiamenti sull’utente e sull’utilizzo degli interni auto e degli interni in pelle in particolare? La tendenza verso la mobilità condivisa sta ridefinendo i requisiti della pelle utilizzata negli interni auto, che dev’essere più durevole e più facile da pulire. Stahl, leader mondiale in prodotti chimici speciali per rivestimenti, lavorazioni e trattamenti, è famosa nell’industria automobilistica per le sue competenze nella creazione di superfici d’interni di altissima qualità. Non c’è pertanto da stupirsi che l’azienda stia investendo nella tendenza verso la mobilità condivisa, proponendo come sempre soluzioni innovative per sostenere i conciatori a produrre pelle che soddisfi i requisiti del futuro. Inoltre, Stahl sta cercando di imparare da altri settori. Si consideri ad esempio l’industria aeronautica: è un settore in cui la durata dei materiali è essenziale. In Stahl stanno attualmente utilizzando le competenze dell’industria aeronautica per sviluppare soluzioni per le superfici interne ad alte prestazioni, finalizzate a migliorare l’esperienza dell’utente nel settore automotive. Qualità elevata e pelle sostenibile per automobile Stahl EasyWhite Tan™ fa da esempio. Questo sistema di concia alternativo e sostenibile facilita i conciatori del settore automobilistico a contenere considerevolmente il consumo di acqua e il fabbisogno energetico, riducendo al tempo stesso i tempi di produzione di 5-8 ore. Il processo di concia è più rapido, più semplice e più rispettoso dell’ambiente, poiché elimina l’utilizzo di sostanze nocive come il cromo, non rinunciando alla qualità della pelle. Come si può tuttavia garantire che questa pelle di elevata qualità, sostenibile e conveniente soddisfi il requisito sempre più importante della durevolezza? Stahl Stay Clean® è la risposta. Stahl Stay Clean® aumenta sensibilmente la durata di vita della pelle, proteggendone la superficie e migliorandone la resistenza all’abrasione. Questa superficie esterna protettiva e resistente alle macchie protegge la pelle dallo sporco comune, come il trasferimento della tinta dal jeans, le macchie di caffè e lo sporco in generale, nonché dall’usura. Un’altra soluzione che migliora la durevolezza della pelle per automobile è il PolyMatte® originale di Stahl. La sua resistenza ai graffi e all’abrasione garantisce che la pelle per automobile conservi il suo aspetto lussuoso per lungo tempo. Combinando assieme queste soluzioni, i conciatori sono in grado di creare pelli di altissima qualità per quanto riguarda durevolezza, convenienza, lusso e sostenibilità.

five to eight hours. It makes the tanning process faster, simpler and more environmentally friendly as it eliminates hazardous substances such as chromium, all without compromising on leather quality. But how do you ensure that this high quality, sustainable and cost-efficient leather meets the increasingly important requirement for durability? Stahl Stay Clean® is the answer. Stahl Stay Clean® significantly increases the durability of leather by protecting the surface and enhancing its abrasion resistance. This dirt-repelling, protective shell surface protects leather against common types of soiling, such as dye transfer from jeans, coffee stains and general dirt and wear and tear. Another solution that improves the durability of automotive leather is Stahl’s original PolyMatte®. Its scratch and abrasion resistance ensure that automotive leather retains its luxurious appearance for a long time. By combining these solutions, automotive tanners can create highquality leathers that meet the industry’s demands when it comes to durability, cost-efficiency, luxury and sustainability.

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Latest news in leather finishing

Le ultime novità per rifinire le pelli

With decades of experience in the manufacture of leather chemicals, combined with comprehensive technical expertise, LANXESS offers innovative solutions to the ever-expanding requirements of the carmakers for dealing with e.g. volatile organic compounds (VOCs), aldehydes and odor in automotive interiors. These comprise state-of-the art Aquaderm XL-crosslinker, silicones and nmp-free polyurethane dispersions. Aquaderm XL 1010 and Aquaderm XL 5010 are the latest developments from LANXESS in the field of polyisocyanate crosslinkers. In addition to imparting a very high level of physical properties these products lead to a further reduction of VOC and/or smell which is of high importance in automotive applications. While Aquaderm XL 1010 is virtually VOC- and smell-free, Aquaderm XL 5010 offers a smell-free solution for applications where limited amounts of solvent are still required. Another new product in the field of crosslinking agents is Aquaderm XL CD 40. This water-based, solvent-free carbodiimide crosslinker improves the coating’s physical properties, reduces tackiness during stacking and increases cut-through resistance during embossing. A further vital product in LANXESS’ VOC/ aldehyde reduction tool box is Primal Fleshcoat AR-2 emulsion.

Grazie alla sua esperienza tecnica decennale, LANXESS offre soluzioni innovative per soddisfare le esigenze in continua crescita dei produttori di autoveicoli, ad esempio in relazione a composti organici volatili (COV), aldeidi e odori negli interni delle vetture. Tra queste, si segnalano il reticolante Aquaderm XL di ultima generazione, i siliconi e le dispersioni di poliuretano esenti da nmp. Aquaderm XL 1010 e Aquaderm XL 5010 sono gli ultimi prodotti sviluppati da LANXESS nel campo dei reticolanti a base di poliisocianati. Oltre a conferire un livello molto elevato di proprietà fisiche, questi prodotti determinano un’ulteriore riduzione di COV e/o odore, fattore molto importante nelle applicazioni automobilistiche. Mentre Aquaderm XL 1010 è sostanzialmente privo di COV e di odore, Aquaderm XL 5010 offre una soluzione priva di odori per applicazioni in cui sono ancora necessarie quantità limitate di solvente. Un altro nuovo prodotto nell’ambito degli agenti reticolanti è Aquaderm XL CD 40. Questo reticolante carbodiimide a base acquosa privo di solventi, migliora le proprietà fisiche del rivestimento, riduce la viscosità durante l’impilamento e aumenta la resistenza al taglio durante la stampa. Un altro prodotto fondamentale per ridurre COV ed aldeidi è l’emulsione AR-2 Primal Fleshcoat. Applicata come rivestimento sul lato carne, questo prodotto contribuisce in modo significativo alla riduzione di sostanze indesiderate come la formaldeide e l’acetaldeide che possono essere rilasciate dalla pelle. I sistemi di finissaggio con basso contenuto di solventi richiedono agenti ad alte prestazioni per garantire la migliore uniformità possibile al finissaggio. Aquaderm Fluid E è un nuovo prodotto che si va ad aggiungere alla gamma degli agenti chimici con attività di controllo del flusso LANXESS. Ha un forte potere livellante e conferisce alla pelle eccezionali proprietà fisiche. Aquaderm Additive XF è un’emulsione siliconica altamente performante e concentrata, priva di BTEX che soddisfa i requisiti di mercato più rigorosi in termini di proprietà fisiche come la resistenza all’abrasione. Ultimo ma non meno importante, Aquaderm Bottom LT è una base alifatica mediamente morbida e un legante PUD top coat per pelli ad alte prestazioni. Anche questo prodotto offre una bassa aderenza durante il processo di stampa insieme a un’eccellente definizione della stampa. L’ampia gamma di prodotti comprende ausiliari chimici per tutte le fasi del processo di produzione di pelli di alta qualità. Infine, i trattamenti anti-sporco e la resistenza al sole sono i temi di sviluppo futuro per LANXESS poiché le esigenze dell’industria automobilistica in questi ambiti sono in costante crescita.

Applied as a flesh coat this product greatly contributes to a significant reduction of undesired formaldehyde and acetaldehyde. Strongly solvent reduced finishing systems require high-performance agents to ensure the best possible levelling of finishes. Aquaderm Fluid E is a new

addition to the LANXESS range of flow control agents. It has a strong levelling power and gives the leather exceptional physical properties. Aquaderm Additive XF is a highly concentrated, BTEXfree high-performance silicone emulsion that meets the most stringent market requirements in terms of physical properties such as abrasion resistance. Last but not least, Aquaderm Bottom LT is a medium softaliphatic base and top coat PUD binder for high performance leather such as e.g. automotive leather. Amongst others the product provides low tack at embossing together with excellent print definition. For the future, antisoiling and solar resistance will be next development issues.

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NEWS

GSC GROUP

GSC GROUP

OXY CAR, a new OXY CAR, nuova line of automotive linea di pigmenti per automotive pigments OXY CAR is the new series of pigments designed specifically for the automotive sector by the GSC Group, the result of long research aimed at achieving the highest standards in the industry. “OXY CAR dispersions have a high technological content - the Veneto-based chemical-tanning company explains - Pigments that compose this new line have been selected from among the best available in terms of chemical-physical solidity, constancy and ecological profile. All raw materials are selected exclusively from the portfolio of accredited suppliers who share the same technical objectives with us”. An important strong point of the new line is the wide range of choices. “One of the most difficult challenges in producing leather for car interiors is to combine the colours of the various components without generating metamerism; the materials used in the vehicle, in fact, differ in chemical composition and surface structure - the management of the line explains to us -. “The OXY CAR range contains a wide selection of high quality tones, both opaque and semitransparent. This makes it possible to correctly reproduce the spectral curve of a large number of colours”. There is also space for personalisation and style: “Our

OXY CAR è la nuova serie di pigmenti studiata da GSC Group specificatamente per il settore automotive, risultato di una lunga ricerca volta al raggiungimento dei più alti standard del settore. "Le dispersioni OXY CAR presentano un elevato contenuto tecnologico - spiegano dall'azienda chimico-conciaria veneta - I pigmenti che compongono questa nuova linea sono stati selezionati tra quanto di meglio disponibile in termini di solidità chimico-fisiche, costanza e profilo ecologico. Tutte le materie prime sono selezionate esclusivamente dal portafoglio di fornitori accreditati che condividono con noi gli stessi obiettivi tecnici". Un importante punto di forza della nuova linea è l'ampiezza della scelta. "Una delle sfide più difficili nella produzione di pelli per l’interno auto è quella di abbinare i colori delle varie componenti senza che si generi metamerismo; i materiali utilizzati nel veicolo, infatti, differiscono per composizione chimica e struttura superficiale - ci spiegano i responsabili della linea - “La gamma OXY CAR contiene un’ampia scelta di toni di ottima qualità, sia coprenti che semitrasparenti. Ciò rende possibile riprodurre correttamente la curva spettrale di un gran numero di colori". Spazio anche alla personalizzazione e allo stile: "Con i nostri pigmenti metallici, effetto vetro, pigmenti interferenziali e molto altro è possibile ottenere qualsiasi effetto moda particolare". Altrettanto fondamentale è assicurare la ripetibilità. Attualmente il mercato dei prodotti per la rifinizione offre una quantità enorme di leganti e ausiliari diversi, e quindi non è insolito osservare alcune incompatibilità che possono generare problemi nella riproduzione della tonalità desiderata. “I nostri pigmenti sono studiati per ridurre al minimo questi problemi, qualunque sia il legante utilizzato. Un'attenta selezione delle materie prime e la continua evoluzione delle tecniche di produzione ci permettono di ottenere una costanza coloristica da un lotto all'altro piuttosto unica nel settore. Ciò consente al cliente di accelerare il processo di produzione, riducendo al minimo le correzioni delle miscele colore” dichiarano i responsabili Gsc Group. Le richieste da parte dei marchi automobilistici sono le più diverse in termini di specifiche, tolleranze e utilizzo della strumentazione. Per questo motivo in Gsc Group utilizzano regolarmente spettrofotometri di vari marchi, operanti anche con diverse geometrie, mantenuti costantemente al livello più alto di aggiornamento dei software operativi. Gsc Group assicura infine il continuo monitoraggio delle sostanze vietate dalle normative vigenti.

metallic pigments with glass effect, interference pigments and much else, it is possible to achieve any particular fashion effect”. It is equally important to ensure repeatability. Currently the market of finishing products offers a huge amount of different binders and auxiliaries and, therefore, it is not unusual to observe some incompatibilities that can generate problems in reproducing the desired hue. “Our pigments are designed to minimise these problems, whatever the binder used. A careful selection of raw materials and the continuous evolution of production techniques allow us to obtain a colour consistency from one batch to another that is rather unique in the sector. This allows the customer to accelerate the production process, minimising the corrections of colour mixtures” declares the Gsc Group’s management. The requests from the automotive brands are the most diverse in terms of specifications, tolerances and use of equipment. For this reason the Gsc Group uses regularly spectrophotometers of various brands, also operating with different geometries, in order to constantly keep them at the highest upgrate level of the operating software. Gsc Group ensures the continuous monitoring of restricted substances.

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NEWS

TFL

TFL

New solutions for car interiors

Nuove soluzioni per interni auto

TFL is a globally operating company producing specialty chemicals for the leather industry and related industries. In this article it introduces its new technologies for automotive leathers. In particular, according to TFL, leathers fatliquored with CORIPOL® LEO achieve a high fastness profile combined with good inner softness and pleasant surface touch. Its performance in regards to low emission (VOC & FOG & odor), fogging (gravimetric & reflectometric), and high light & heat fastness makes CORIPOL® LEO especially suitable for `Big Specifiers` in the automotive sector. This is a highly concentrated, pump able product with good storage stability; ideal for automotive production where automated dosing systems are standard. CORIPOL® LEO features: low odor and excellent fogging values, extremely low VOC and FOG values including Toyota & Ford 10L Bag test, low COD values, good fastness to light & heat - and climate tests, good stability to hard water and retanning floats, pronounced softening effect on wet blue and wet white articles, full and silky handle with a uniform and fine milling pattern. CORIPOL® AV is a

TFL è una multinazionale specializzata nella produzione di ausiliari chimici per il settore pelle. In questa occasione presenta alcune nuove soluzioni per trattare le pelli destinate al settore automotive. In particolare, secondo l’azienda chimica le pelli ingrassate con CORIPOL® LEO raggiungono un elevato profilo di solidità abbinato a un’ottima morbidezza interna e una superficie piacevole al tatto. Le sue prestazioni in termini di basse emissioni (COV, FOG e odore), fogging (gravimetrico e riflettometrico), e alta resistenza alla luce e al calore rendono CORIPOL® LEO particolarmente adatto ai `Grandi Tecnici Progettisti` del settore automotive. CORIPOL® LEO è un prodotto altamente concentrato, iniettabile e con buona stabilità durante la conservazione; è ideale per la produzione automobilistica in cui i sistemi di dosaggio automatico sono standard. Questo articolo presenta le seguenti caratteristiche: basso odore ed eccellenti valori di fogging, valori di COV e FOG estremamente bassi (tra cui Toyota & Ford 10L Bag test), bassi valori di COD, buona resistenza alla luce e al calore – ed ai test climatici, buona resistenza all’acqua dura e ai bagni di riconcia, pronunciato effetto ammorbidente su articoli wet blue e wet white, mano piena e setosa con follonatura fine e uniforme. CORIPOL® AV è un ingrasso versatile basato su una combinazioni di agenti ammorbidenti naturali e sintetici modificati e sostenibili per articoli a basso odore e con basse emissioni. Presenta le seguenti caratteristiche: basse emissioni, soddisfa anche i requisiti Toyota e Ford; ottimi valori di fogging (gravimetrici e riflettometrici), fiore stretto, buone proprietà fisiche, iniettabile e adatto ad autocisterne e serbatoi flessibili. MAGNOPAL® BP è un polimero particolarmente adatto per riempire e rassodare pelli grezze poco strutturate e nel processo di wet-end offrendo agli articoli finali un fiore eccezionale. MAGNOPAL® BP conferisce eccellenti valori fisici ed il suo impiego è altamente consigliato negli articoli automobilistici leggeri. Il prodotto presenta le seguenti caratteristiche: basso odore ed eccellenti valori di appannamento, eccellente riempimento e chiusura del fiore, eccezionali valori fisici, bassi valori di COD.

versatile fatliquor based on a combination of modified sustainable natural & synthetic softening agents for tight articles with low odor and low emissions. It features: low emissions including

Toyota and Ford requirements, very good fogging values (gravimetric & reflectometric), very good tightness, good physical properties, pump able and suitable for road tanker and flexi-tanks. MAGNOPAL® BP is a polymer which is particularly suitable for filling and firming loose structured skins and hides in the wet-end process delivering outstanding tightness to the final articles. MAGNOPAL® BP imparts excellent physical values and is highly recommended to be used for light weight automotive articles. This product features: low odor and excellent fogging values, excellent filling and tightening, outstanding physical values and low COD values.

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CHEMICALS

L'OFFICINA - CHIMICA IN MOVIMENTO

L'OFFICINA - CHIMICA IN MOVIMENTO

Here comes transparent leather

Arriva la pelle trasparente NUOVI PROGETTI DALL’AZIENDA DI SOLOFRA L’Officina - Chimica in Movimento, azienda chimico-conciaria di Solofra, ha stupito il pubblico di Lineapelle presentando le sue ultime novità nell’ambito del prestigioso spazio Innovation Square. Particolare interesse ha suscitato uno zaino con patella e tasche in pelle trasparente realizzato con la collaborazione del designer Vito Colacurcio. “Siamo riusciti ad ottenere la pelle trasparente attraverso un procedimento di concia in botte completamente metal free, che offre un risultato di alta qualità e del tutto sostenibile” ci spiega l’imprenditore Giovanni D’Onofrio. Sempre sullo stesso zaino era visibile anche un altro articolo degno di nota sviluppato dall’azienda: la pelle gonfiabile. “Ci stiamo ancora lavorando per raggiungere determinate caratteristiche tecnico-fisiche ma contiamo di brevettarlo presto”. L’Officina si è fatta un nome per le sue originali proposte moda, sempre frutto di approfonditi studi e sperimentazioni del suo Reparto R&S. Attualmente sta registrando importanti riscontri con "Piuma" (vedi la foto a sinistra), il primo “pellame termosaldato con iniezione di piuma” scelto anche dalla Maison Margiela per realizzare una borsa di grande successo.

NEW PROJECTS FROM THE SOLOFRA COMPANY L’Officina-Chimica in Movimento, a chemical-tanning company of Solofra, has astonished the Lineapelle audience by presenting its latest innovations in the prestigious Innovation Square space. Particular interest was raised in a backpack with flap and pockets in transparent leather created with the collaboration of designer Vito Colacurcio. “We were able to obtain transparent leather through a completely free metal tanning drum process, which offers high quality and an entirely sustainable result”, explains entrepreneur Giovanni D’Onofrio. Always on the same backpack has been developed another noteworthy item by the company: inflatable leather. “We are still working to achieve certain technical and physical characteristics but we hope to patent it soon”. L’Officina has made a name for its original fashion proposals, always the result of in-depth studies and experiments of its R&D Department. It is currently registering important feedback with "Piuma" (see the picture above), the first “thermo-welded feather-injected leather” also

chosen by Maison Margiela to make a very successful bag. This already patented particular process won the “Best Advanced Process for Leather” award at the APLF 2018 in Hong Kong. But it is only the beginning. L’Officina has just created the 83029 brand (which is nothing but the CAP of Solofra) to market a first clothing line made up of hoods, sweatshirts and the classic down jacket, again with the collaboration of designer Vito Colacurcio.

Questo particolare procedimento, già brevettato, si è guadagnato il premio “Best Advanced Process for Leather” alla APLF 2018 di Hong Kong. Ma è solo l’inizio. L’Officina ha appena creato il brand 83029 (che poi sarebbe il CAP di Solofra) per commercializzare una prima linea di abbigliamento fatta di cappe, felpe e il classico piumino, sempre con la collaborazione del designer Vito Colacurcio.

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NEWS

ALLIANCES

ALLEANZE

Alpa and Repico sign a strategic agreement

Alpa e Repico siglano un accordo strategico

GLORIA GUALTIERI: "TOGETHER WE'LL BE STRONGER"

GLORIA GUALTIERI: "INSIEME SAREMO PIÙ FORTI"

Alpa and Repico, leading companies in tanning chemistry, have recently announced that they have defined a collaboration agreement to consolidate their presence on the international market and harmonise products and services offered to tanneries. “This is not a merger explains immediately Gloria Gualtieri, managing director of Alpa - but a strategic alliance that will allow us to develop important synergies and economies of scale aimed at improving market service”. The companies, both joint-stock companies based in the Milan hinterland, with a tradition that has been lasting for over 70 years, present a range of products that, with the exception of some overlapping, can be considered complementary (with a specialisation in finishing for Alpa and in dyes for Repico). “The production facilities of both companies remain operational and will be optimised to the fullest - explains Gualtieri - We aim to reposition territorial structures, to guarantee a more incisive presence on the market and provide greater support to the branches and agencies”. The objective is also to “encourage research activities to optimise the current range of

Alpa e Repico, aziende leader nella chimica conciaria, hanno recentemente annunciato di aver definito un accordo di collaborazione per consolidare la propria presenza sul mercato internazionale ed armonizzare prodotti e servizi offerti alle concerie. “Non si tratta di una fusione – chiarisce subito Gloria Gualtieri, managing director di Alpa – ma di un’alleanza strategica che ci permetterà di sviluppare importanti sinergie produttive e commerciali ottenendo economie di scala finalizzate a migliorare il servizio al mercato”. Le aziende, entrambe società per azioni radicate nell’hinterland milanese, con una tradizione che dura da oltre 70 anni, presentano una gamma prodotti che, salvo alcune sovrapposizioni, si può considerare complementare (con una specializzazione nel finishing per Alpa e nei coloranti per Repico). “Gli stabilimenti produttivi di entrambe le aziende restano operativi e verranno ottimizzati al meglio – spiega Gualtieri - Puntiamo a riposizionare le strutture territoriali, per garantire una presenza più incisiva sul mercato e fornire un maggior supporto alle filiali e alle agenzie”. L’obiettivo è anche quello di “incentivare le attività di ricerca per ottimizzare le attuali gamme di prodotti che si integreranno con lo sviluppo di nuove generazioni di prodotti con caratteristiche avanzate di sostenibilità”. Le attuali gamme prodotti di Alpa e Repico interessano tutto il ciclo della lavorazione conciaria “dalla fase umida alla rifinizione, nel pieno rispetto del Reach e dei regolamenti vigenti, in linea con i capitolati richiesti dal mercato”. Nomi e brand dei prodotti delle due aziende per ora restano invariati. Alla prossima edizione di Simac Tanning Tech le due aziende esporranno insieme.

Gloria Gualtieri, ALPA managing director

products that will be integrated with the development of new product generations with advanced sustainability features”. The current product ranges of Alpa and Repico cover the entire tanning cycle, “from the wet phase to the finishing, in full compliance with the Reach and current regulations, in line with the specifications required by the market”. The names and brands of the two companies’ products remain unchanged for now. At the next edition of Simac Tanning Tech the two companies will exhibit together.

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NEWS

CODYECO

CODYECO

Biopol ready for the market

Biopol pronto per il mercato

THE EUROPEAN RESEARCH PROJECT HAS BEEN CONCLUDED

CONCLUSO IL PROGETTO DI RICERCA EUROPEO

On 20 September in Santa Croce was presented the final act of Life Biopol, a research project for the development of tanning biopolymers produced from biomass and industrial waste co-financed by the European Union under the LIFE 2014-2020 programme. Led by Codyeco, the historic chemical industry in the Tuscan leather district, the project launched in 2015 involved the Spanish tanneries Inpelsa and Dercosa, the Ca’ Foscari University of Venice and the Vicenza company Ilsa operating in the field of biotechnology. The Life Biopol project set as a goal the synthesis of a new class of biopolymers that could represent an innovative eco-sustainable alternative to the use of chemical auxiliaries derived from petrochemicals currently used in the tanning process. All this in a circular economy perspective and in order to reduce the pollutant load in retanning discharges, as well as water consumption and in general the environmental

Lo scorso 20 settembre a Santa Croce è stato presentato l’atto conclusivo di Life Biopol, il progetto di ricerca per lo sviluppo di biopolimeri concianti prodotti da biomasse e scarti industriali co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE 2014-2020. Guidato da Codyeco,storica industria chimica del comprensorio del cuoio toscano, il progetto avviato nel 2015 ha visto il coinvolgimento delle concerie spagnole Inpelsa e Dercosa, dell'Università Ca' Foscari di Venezia e dell’azienda vicentina Ilsa operante nel settore delle biotecnologie. Il progetto Life Biopol si poneva come obiettivo la sintesi di una nuova classe di biopolimeri che potessero rappresentare un’innovativa alternativa eco-sostenibile rispetto all’uso degli ausiliari chimici di origine petrolchimica attualmente impiegati nel processo conciario. Tutto ciò in un’ottica di economia circolare e al fine di ridurre il carico inquinante negli scarichi di riconcia, così come il consumo di acqua e in generale l'impatto ambientale del processo conciario. Grazie al progetto, è stata sviluppata e testata una nuova classe di polimeri a base biologica da utilizzare come alternativa sostenibile ai tannini sintetici utilizzati abitualmente. Secondo i dati raccolti dai ricercatori, l’impronta ambientale del processo di concia realizzato con Life Biopol è di molto inferiore a quella di un processo tradizionale. La tecnologia Biopol sarà ora portata sul mercato.

impact of the tanning process. Thanks to the project, a new class of bio-based polymers was developed and tested to be used as a sustainable alternative to the commonly used synthetic tannins. According to the data collected by researchers, the environmental footprint of the tanning process made with Life Biopol is much lower compared to that of a traditional process. Biopol technology will now be placed on the market.

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NEWS

CHIMONT GROUP

CHIMONT GROUP

Revolution at hand

La rivoluzione a portata di mano

THE TUSCAN COMPANY PRESENTS TWO INNOVATIVE SUSTAINABLE TECHNOLOGICAL PROCESSES: NOMEMORY AND LAYERTECH Remo Petroselli, general manager of Chimont Group, recently presented two new technological processes of sustainable tanning and finishing, one of which was an absolute preview called “No Memory” which was developed as part of his “The Yellow Lab”, a multipurpose space of applied research specifically designed to test tanning products and processes. Specifically, No Memory is a greening system to be carried out after pickling in order to obtain any finished item regardless of the operations that the raw material has previously undergone. “The skin treated in this way, unlike

L’AZIENDA TOSCANA PRESENTA DUE PROCESSI TECNOLOGICI SOSTENIBILI E INNOVATIVI: NO MEMORY E LAYERTECH

what normally happens, does not retain memory of what was done before – explained Petroselli - In this sense it represents a truly revolutionary system because it eliminates all the problems that are encountered on skins of different origins, which can also be dried without compromising the subsequent work, greatly simplifying the collection and transport system”. The entrepreneur thus presented a crust finishing technology called “Layertech”, the result of five years of study, which aims to solve efficiently the problem of defect raw hides by reducing the use of water and chemicals.

Remo Petroselli, general manager di Chimont Group, recentemente ha presentato due nuovi processi tecnologici di concia e rifinizione sostenibili, uno dei quali in anteprima assoluta denominato “No Memory”, che sono stati sviluppati nell’ambito del suo "The Yellow Lab", uno spazio polifunzionale di ricerca applicata appositamente realizzato per testare prodotti e processi conciari. Nello specifico No Memory si presenta come un sistema di rinverdimento da effettuarsi dopo il piclaggio che permette di ottenere qualsiasi articolo finito indipendentemente dalle operazioni che il grezzo ha precedentemente subito. “La pelle così trattata, diversamente da quanto accade normalmente, non trattiene memoria di quello che le è stato fatto prima – ha spiegato Petroselli – In

questo senso rappresenta un sistema davvero rivoluzionario perché elimina le problematiche che si riscontrano su pelli di origini diverse, che fra l’altro possono essere anche asciugate senza compromettere il lavoro successivo, semplificando enormemente anche il sistema di raccolta e trasporto”. L’imprenditore chimico-conciario toscano ha poi presentato una tecnologia di rifinizione del crust denominata “Layertech”, frutto di cinque anni di studio, che si prefigge di risolvere in modo economico ed efficiente il problema della difettistica delle pelli grezze riducendo l’impiego di acqua e prodotti chimici. “Non è l’ennesimo prodotto di rifinizione ma un’autentica innovazione, un nuovo modo di concepire la rifinizione in chiave sostenibile” ha spiegato Petroselli.

Images refer to the Layertech finishing system Le immagini si riferiscono al sistema di rifinizione Layertech

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NEWS

UNIC

UNIC

Focus on raw materials

Focus sulle materie prime IL CONVEGNO SULLA SOSTENIBILITÀ DI LINEAPELLE HA MESSO IN EVIDENZA L’IMPORTANZA DEI SISTEMI DI TRACCIABILITÀ DELLE PELLI

THE LINEAPELLE CONFERENCE ON SUSTAINABILITY HIGHLIGHTED THE IMPORTANCE OF TRACEABILITY SYSTEMS Last 2 October was organsised a workshop on the sustainability of the raw material for the tanning sector in Milan by UNIC - Concerie Italiane in collaboration with Cotance and Lineapelle and the support of the Social Dialogue Programme of the European Commission. Numerous topics were addressed, starting from the need to know the origin of raw hides to obtain complete traceability, an increasingly strong request coming

shared the microphone. Among these Scan-Hide’s Danish CEO Michael Søndergaard, who has developed a traceability system already adopted by many farmers in his country that allows to follow the origin and the path of each individual hide from the birth of the animal up to the creation of the finished product (“from farm to sofa” is his motto). Not too distant is the Italian model that boasts a control “from the field to the fork”,

from the luxury market. The theme of animal welfare is also under the spotlight, observed through the analysis of international regulations and standards. Researchers, university professors, representatives of certification bodies, nongovernmental associations, entrepreneurs in the meat sectors and technology experts

like Marco Ganzerli of Inalca, Cremonini Group, the leading Italian meat producer which processes about 700,000 animals a year, actively engaged in a sustainability process that has already materialised in a significant reduction in emissions and resources used, also through water recyling and self-produced energy.

Un workshop sulla sostenibilità della materia prima per il settore conciario è stato organizzato lo scorso 2 ottobre a Milano da UNIC – Concerie Italiane in collaborazione con Cotance e Lineapelle con il sostegno del Programma per il Dialogo Sociale della Commissione Europea. Numerosi gli argomenti affrontati, a partire dalla necessità di conoscere l’origine delle pelli grezze per ottenere una tracciabilità completa, una richiesta sempre più forte da parte del mercato del lusso. Sotto i riflettori anche il tema del benessere animale, osservato attraverso l’analisi delle normative e degli standard internazionali. Al microfono si sono avvicendati ricercatori, professori universitari, rappresentanti di Enti di certificazione, associazioni non governative, imprenditori nei settori della carne ed esperti di tecnologia. Tra questi il danese Michael Søndergaard, ceo di Scan-Hide, che ha sviluppato un sistema di tracciabilità già adottato da molti allevatori del suo paese che permette di seguire l’origine e il percorso di ogni singola pelle dalla nascita dell’animale fino alla realizzazione del prodotto finito (“from farm to sofa” il suo motto). Non troppo distante il modello italiano che vanta un controllo “dal campo al piatto in tavola” come ha detto Marco Ganzerli di Inalca, Gruppo Cremonini, il maggior produttore italiano di carne, che processa circa 700mila capi l’anno, attivamente impegnato in un processo di sostenibilità che si è già concretizzato in una sensibile riduzione delle emissioni e delle risorse impiegate, anche attraverso il riciclo dell’acqua e dell’energia autoprodotta. “Puntiamo a diventare sostenibili al 100%” ha detto Ganzerli senza dimenticare l’attenzione alla qualità assicurata da 140.000 audit sui fornitori che il gruppo esegue ogni anno. Tracciabilità significa trasparenza, un importante valore aggiunto che i conciatori possono utilizzare per raccontare il proprio impegno e contrastare le fake news sulla pelle, come hanno ribadito gli esponenti dei principali enti certificatori oggi sul mercato, ovvero ICEC, CSCB (Brasile) e LWG. Si è parlato anche dei recenti incendi in Amazzonia, a causa dei quali gruppi della moda come VF Corp e H&M hanno temporaneamente sospeso gli acquisti di pelle brasiliana, indebitamente ritenuta responsabile della deforestazione. In casi come questi – è il messaggio di fondo – l’utilizzo di adeguati strumenti di tracciabilità possono aiutare i conciatori a rigettare accuse del tutto infondate.Stephen Sothmann, presidente di Ushsla, l’associazione americana dei grezzisti e

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“We aim to become 100% sustainable”, said Ganzerli without forgetting the attention to quality assured by 140,000 audits on suppliers that the group performs each year. Traceability means transparency, an important added value that tanners can use to recount their commitment and counter fake news on the leather, as reiterated by representatives of the main certification bodies on the market today, namely ICEC, CSCB (Brazil) and LWG. There has also been talk of the recent fires in the Amazon, due to which fashion groups such as VF Corp and H&M have temporarily suspended purchases of Brazilian leather, unduly held responsible for deforestation. In cases like these - is the underlying message - the use of adequate traceability tools can help tanners to reject totally unfounded accusations. Stephen Sothmann, president of Ushsla, the American association of hide, skin and leather producers and traders, spoke of regulatory gaps and differences between the systems in force in the various US states announcing that the association is working on developing its own traceability scheme and federal certification to equalise standards. Deborah Taylor of LWG spoke of “Safety in the supply chain” and reiterated the growing attention of the

market towards information on the origin of leather and the need to further improve the LWG schemes also developing new systems currently under study. Finally, Francesco Matelli of the Arbitration Chamber for the leather trade, pointed out that in recent months the rawhide price fall has led to a decrease in the attention paid to the quality of the raw material sent to tanneries with a consequent increase in complaints.

dei trader di pelle, ha parlato di lacune normative e differenze fra i sistemi in vigore nei vari stati Usa annunciando che l’associazione sta lavorando allo sviluppo di un suo schema di tracciabilità e certificazione federale che uniformerà gli standard. Anche Deborah Taylor di LWG ha parlato di "Sicurezza nella supply chain" e ribadito la crescente attenzione del mercato verso le informazioni sull’origine delle pelli che impone la necessità di migliorare ulteriormente gli schemi LWG sviluppando anche nuovi sistemi attualmente allo studio. Infine, Francesco Matelli della Camera Arbitrale per il Commercio delle Pelli, ha fatto notare come negli ultimi mesi il crollo dei prezzi del grezzo abbia portato ad un calo dell’attenzione sulla qualità della materia prima diretta alle concerie con un conseguente aumento delle contestazioni.

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NEWS

PVL

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Luxury is our first target

Il lusso è il nostro primo target CÉLINE BERTRAND, SHOW MANAGER DI PREMIÈRE VISION LEATHER

A TALK WITH CÉLINE BERTRAND, SHOW MANAGER OF PREMIÈRE VISION LEATHER For about one year Céline Bertrand has been responsible for Première Vision Leather (PVL) after having worked for years contributing to the success of the Accessories section (formerly Modamont). We asked her a few questions about current projects and the strategies that the French fairs organization is putting in place to revive the image of the leather fair that has lost some of its glaze over the past few years. “My task - tells us Bertrand - is to strengthen the offer of Première Vision Leather and make it a leading segment of the event. This strategy includes the development of the new areas ‘Smart Creation’ and ‘Manufacturing’: the first one dedicated to sustainable innovation and the second one to selected manufacturers of leather clothes, shoes and bags. This year we will be proposing Smart Creation also in the February edition because we are convinced that sustainability issues are central at the moment and we want to do our part in helping the transition towards the production of eco-friendly collections”. What is PVL’s vision compared to competing fairs? “Premiere Vision has a unique peculiarity, that of serving the French and international luxury segment, while other fairs are more general in the offer and in the target. We have worked a lot on this

The Smart Creation area inside Premiere Vision Leather

Da circa un anno Céline Bertrand è responsabile di Première Vision Leather (PVL) dopo aver lavorato per anni e contribuito al successo della sezione Accessories (ex Modamont). Le abbiamo rivolto qualche domanda sui progetti in corso e sulle strategie che la fiera sta mettendo in atto per rilanciare l’immagine della fiera che nelle ultime edizioni ha perso un po’ di smalto. “Il mio compito - ci racconta Bertrand - è quello di rafforzare l’offerta di Première Vision Leather e farla diventare una sezione di punta della manifestazione. Rientra in questa strategia lo sviluppo delle nuove aree ‘Smart Creation’ e ‘Manufacturing’: la prima dedicata all’innovazione sostenibile e la seconda a selezionati produttori di abiti in pelle, scarpe e borse. Dal prossimo anno proporremo Smart Creation anche nell’edizione di febbraio perché siamo convinti che i temi della sostenibilità siano centrali in questo momento e vogliamo fare la nostra parte nell’aiutare la transizione verso la produzione di collezioni ecocompatibili”. Qual è la posizione di PVL rispetto alle fiere concorrenti? “Premiere Vision ha una peculiarità unica, quella di servire il segmento del lusso francese e internazionale, mentre altre fiere sono più generaliste nell’offerta e nel target. Abbiamo lavorato molto su questo punto anche nella recente promozione fieristica: per quest’ultima edizione abbiamo selezionato e invitato 50 responsabili di collezione delle migliori griffe di moda, fornendo loro tutta una serie di servizi di ospitalità e accoglienza. Una promozione analoga ha riguardato anche 100 grandi marchi di scarpe e borse europei ai quali abbiamo inviato per la prima volta pass d’ingresso gratuiti”. La presenza delle concerie italiane è diminuita nelle ultime edizioni. Avete strategie in atto per contrastare questa tendenza? “Abbiamo avviato un intenso programma di incontri con le concerie italiane che ho visitato personalmente negli ultimi mesi e che continuerò a incontrare da qui a dicembre per spiegare

point also in the recent trade fair promotion: for this last edition we have selected and invited 50 collection managers from the best fashion brands, providing them with a whole range of hospitality and hospitality services. A similar promotion also involved 100 major European shoe and bag brands to which we sent free entry passes for the first time”. The presence of Italian tanneries has decreased in recent editions. Do you have strategies in place to counter this trend? “We have launched an intense programme of meetings with Italian tanneries that I have personally visited in recent months and that I will continue to meet from now to December to explain everything we are doing to relaunch the event”.

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LM F BI O KI M I C A


NEWS

CONVEGNO AICC

CONVEGNO AICC

Innovazioni Technological innovations in the tecnologiche nella concia tanning sector

I CHIMICI DEL CUOIO SI SONO RIUNITI PER IL CONVEGNO TECNICO VENETO LO SCORSO 15 NOVEMBRE A CHIAMPO

ITALIAN LEATHER CHEMISTS GATHERED FOR THE VENETO TECHNICAL CONFERENCE IN CHIAMPO LAST 15 NOVEMBER There was a large audience at the XI Veneto Technical Conference that AICC organised last 15 November at the Municipal Auditorium of Chiampo (Vicenza) entitled “Technological innovations in the tanning world”. An endorsed participation also thanks to the international scope of the event which also included the presence of some European speakers. “We want to send a clear message also to our young people - said the president of AICC, Roberto Mariano Mecenero - Today we can no longer think of only working within our district, because the challenges of the sector are global and we need to look up as much as possible at the rest of the world. For this reason, we wanted

Pubblico delle grandi occasioni all’XI Convegno Tecnico Veneto che AICC ha organizzato lo scorso 15 novembre presso l’Auditorium comunale di Chiampo (Vicenza) dal titolo “Innovazioni tecnologiche nel mondo conciario”. Roberto Mariano Mecenero Una partecipazione sostenuta grazie anche al respiro internazionale dell’evento che prevedeva anche la partecipazione di alcuni relatori europei. “Vogliamo lanciare un messaggio chiaro anche ai nostri giovani – ha detto il presidente AICC, Roberto Mariano Mecenero – Oggi non si può più pensare di operare solo all’interno del proprio comprensorio, perché le sfide del settore sono globali ed occorre alzare lo sguardo il più possibile verso il resto del mondo. Per questa ragione, abbiamo voluto rilanciare alcuni importanti lavori in lingua inglese presentati in anteprima al Congresso internazionale IULTCS di Dresda”. Dopo i saluti del Sindaco di Chiampo, Matteo Macilotti, il convegno moderato da Renato Bertoli (coordinatore area Veneto) è entrato nel vivo dei lavori con la relazione di Veronica Vigolo, dal titolo “Ecosostenibilità e tintura del cuoio: i coloranti naturali”, una ricerca che costituiva la tesi finale di un gruppo di studenti da poco diplomatisi al corso Green Leather Manager presso l’ITS Cosmo di Arzignano.Di riduzione delle emissioni nella rifinizione delle pelli per automotive ha invece parlato Riccardo Pasquale, ricercatore presso GSC Group, che ha presentato la relazione “Investigation on VOC content from car interior finishing system and its influence on leather Performance” frutto di un lungo lavoro di ricerca del gruppo veneto su un tema molto sentito nel settore carrozzeria. Il microfono è quindi passato ad Adriano Peruzzi di Erretre che ha descritto le peculiarità di Cold Milling, ovvero il sistema di follonatura a freddo, ideale per lavorare pelli delicate, basato sul pieno controllo dei parametri di temperatura e umidità all’interno del bottale. Successivamente, il segretario AICC Giancarlo Lovato ha ricordato le attività associative e la continua crescita degli iscritti all’Associazione italiana dei chimici del cuoio. Una ricerca incentrata sul positivo impatto delle resine acriliche utilizzate nella fase di piclaggio in un processo di concia wet white è stata poi presentata da Olga Ballus dell’azienda spagnola Cromogenia, cui ha fatto seguito l’intervento di Tilman Witt per conto dell’Istituto Filk di Friburgo e dell’Università Tecnica di Dresda che ha illustrato uno studio che prefigura un nuovo

to relaunch some important works in English presented as a preview at the IULTCS International Congress in Dresden”. After the greetings of the Mayor of Chiampo, Matteo Macilotti, the conference moderated by Renato Bertoli (Veneto area coordinator) got to the heart of the event with the report by Veronica Vigolo, entitled “Ecosustainability and leather dyeing: natural dyes”, a research that constituted the final thesis of a group of students who recently graduated from the Green Leather Manager course at the ITS Cosmo in Arzignano. Riccardo Pasquale, a researcher at GSC Group, presented instead the report “Investigation on VOC content from car interior finishing system and its influence on

A large audience attended the XI AICC Conference at Chiampo Auditorium last 15th November

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Jean-Pierre Gualino

leather Performance” as a result of the Veneto-based group’s long research on a theme of the highest concern in the car body sector. The microphone was then handed over to Adriano Peruzzi of Erretre who described the peculiarities of Cold Milling, that is the cold milling system, ideal for working delicate hides and skins, based on the full control of the temperature and humidity parameters inside the drum. Subsequently, AICC’s secretary Giancarlo Lovato recalled the associative activities and the continuous growth of the members of the Italian Association of Leather Chemists. A research focused on the positive impact of acrylic resins used in the pickling phase in a wet white tanning process was then presented by Olga Ballus of the Spanish company Cromogenia, followed by the intervention of Tilman Witt on behalf of the Filk Institute in Fribourg and the Technical University of Dresden who illustrated a study that foreshadows a

Olga Ballus

approccio alle operazioni di rasatura delle pelli. L’ultima relazione tecnica del Convegno è stata presentata da Yujie Ma di Smit & zoon, incentrata sul progetto di ricerca europeo Biopol guidato dall’azienda italiana Codyeco e relativo alla produzione di nuovi biopolimeri con capacità concianti e riconcianti a partire da biomasse e scarti industriali. In conclusione, il convegno AICC ha ospitato un breve intervento di Jean-Pierre Gualino, presidente del centro di ricerca CTC di Lione, che dal prossimo gennaio diventerà vicepresidente delle IULTCS (l’Unione internazionale dei chimici del cuoio) al fianco del neo-presidente Louis Zugno che subentrerà all’attuale presidente IULTCS, Thomas Yu. “Sono molto onorato di poter offrire il mio contribuito a questa importantissima organizzazione che opera per la progressione tecnico-scientifica del settore pelle” ha annunciato Gualino.

new approach to the leather shaving process. The last technical report of the conference was presented by Yujie Ma of Smit & zoon, which focused on the European Biopol research project led by the Italian company Codyeco and concerning the production of new biopolymers with tanning and retanning capacities starting from biomass and industrial waste. In the end, the AICC Conference hosted a brief speech by Jean-Pierre Gualino, president of the CTC research centre in Lyon, which from next January will become vice president of IULTCS (the International Union of Leather Chemists) side by side with the new president Louis Zugno, who will take over from the current president of IULTCS, Thomas Yu. “I am very honoured to be able to offer my contribution to this very important organisation that works for the technical-scientific progression of the leather sector”, announced Gualino.

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Adriano Peruzzi

Yujie Ma

Riccardo Pasquale

Giancarlo Lovato


A QUALITATIVE LEAP

UN SALTO DI QUALITÀ PER SOLOFRA

FOR SOLOFRA

EDOARDO IMPERIALE, DIRECTOR OF THE ITALIAN LEATHER RESEARCH INSTITUTE For almost three years, Edoardo Imperiale has been director of the Italian Leather Research Institute, the main research centre of the national tanning industry which is implementing a wide-ranging recovery plan to improve and expand the offer of its services, that now it's hosted in the new functional premises in Pozzuoli, inside the ex Olivetti centre, near Neaples. With the director of SSIP this time we talk about Solofra, the Italian tanning district located in Campania specialising in the production of high-quality sheep and goat skins appreciated throughout the world. “The tanning district of Solofra – explains Imperiale – boasts a production of excellence, which is unique in its kind, but presents some problems and an infrastructural gap compared to other districts, that must be solved as soon as possible to accompany local businesses towards full environmental sustainability”. This refers, of course, to the long-standing problem of the local public purifier, which needs major renovation work long solicited by the sector. “Companies also pay a lot for water purification and in return they get a service that is inefficient, to say the least. Compared to a purification process managed by the public, which over the years has never been able to propose concrete solutions, local tanners are completely powerless and this generates diseconomies that do nothing but increase the gap with the tanning

EDOARDO IMPERIALE, DIRETTORE DELLA STAZIONE SPERIMENTALE PELLI Da quasi tre anni Edoardo Imperiale è direttore della Stazione sperimentale per l’Industria delle pelli, il centro di ricerca del settore conciario che sta implementando un piano di rilancio a tutto campo per migliorare e ampliare l’offerta dei suoi servizi e che oggi opera nella sua nuova funzionale sede di Pozzuoli, all'interno del comprensorio ex Olivetti, a due passi da Napoli. Con il direttore di SSIP, questa volta parliamo di Solofra, il polo conciario italiano situato in Campania e specializzato nella produzione di pelli ovi-caprine di alta qualità apprezzate in tutto il mondo. “Il distretto conciario solofrano – spiega Imperiale – vanta una produzione di eccellenza, unica nel suo genere, ma presenta delle criticità e un gap infrastrutturale rispetto agli altri distretti che vanno risolti al più presto per accompagnare le imprese locali verso la piena sostenibilità ambientale”. Il riferimento è naturalmente all’annoso problema del depuratore pubblico locale, che necessita di importanti lavori di ristrutturazione a lungo sollecitati dal settore ma ancora lontani dall’essere anche solo progettati. “Le imprese pagano anche tanto per la depurazione delle acque e in cambio ottengono un servizio a dir poco inefficiente. Rispetto ad un processo di depurazione gestito dal pubblico, che negli anni non è mai riuscito a proporre soluzioni concrete, i conciatori locali sono del tutto impotenti e questo genera delle diseconomie che non fanno altro che accrescere il gap con i distretti conciari di Arzignano e Santa Croce” denuncia Imperiale. Secondo il direttore della Stazione sperimentale “basterebbero cinque anni per portare avanti un progetto di sviluppo sostenibile” e far fare il salto di qualità al distretto di Solofra. “Con le nuove tecnologie a disposizione, puntando sulla prossima finestra dei fondi europei 2021-2026, si potrebbe creare un modello virtuoso e operare un importante investimento di immagine e di fiducia nel distretto”. Da dove cominciare? “Innanzitutto si può mettere in pratica un piano strategico in grado di coinvolgere i Ministeri, la Regione e i Comuni”. Un progetto di rilancio nel quale la Stazione pelli vuole fare la sua parte, ad esempio attraverso la realizzazione di “un contratto di rete aperto ed inclusivo che permetta di portare avanti progetti e investimenti industriali, che comprendano anche attività di formazione e marketing”. L’obiettivo di Imperiale è quello di avviare un processo virtuoso che dia il là ad un “mega distretto campano con la SSIP project leader del processo. Il fatto che siamo ad un’ora da Solofra è estremamente importante. Con noi il distretto può disporre di un laboratorio di analisi con una capacità tecnologica che consente di fornire dati affidabili” conclude Imperiale.

districts of Arzignano and Santa Croce”, complaints Imperiale. According to the director of the Italian Leather Research Institute “five years would be enough to carry out a sustainable development project” making the district of Solofra do a qualitative leap. “With the latest available technologies, focusing on the next window of European funds 2021-2026, a virtuous model could be created”. Where do you start? “First of all it is possibile to implement a strategic plan capable of involving Ministries, the Region and Municipalities”. A relaunch project in which the Italian Leather Research Institute wants to do its part, for example through the creation of “an open and inclusive network contract that allows projects and industrial investments to be carried out, including training and marketing activities”. Imperiale aims to initiate a virtuous process as a kick-starter of a “mega Campania district where SSIP is project leader of the process. The fact that we are an hour away from Solofra is important: the district has an analysis laboratory with a technological capacity that allows to provide reliable data”, concludes Imperiale.

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D M S I N TE RN ATI O N A L 49


FAIRS

UNPAC

UNPAC

Prossimapelle is also liked in Arzignano

Prossimapelle piace anche ad Arzignano BILANCIO MOLTO SODDISFACENTE PER LA PRIMA EDIZIONE DELL’EVENTO ORGANIZZATO NEL DISTRETTO VENETO

VERY SATISFACTORY RESULTS FOR THE FIRST EDITION OF THE EVENT ORGANIZED IN THE VENETO DISTRICT The first time at the Prossimapelle in Arzignano was an undeniable success. After four editions in Santa Croce sull’Arno, the chemicaltanning event organised by UNPAC, the National Union of Italian Tanning Auxiliary Producers, arrived also in the Veneto district on 29 November, giving rise to a definitely successful exhibition in order to compare, in a constructive and technical way, producers of chemical auxiliaries and machinery with tanneries of the district. The response of the territory has been more than satisfactory. The turnout of visitors appeared lively from the early morning hours and gradually intensified during

the day, exceeding even organisers expectations. The inauguration was attended by the mayor of Arzignano, Alessia Bevilacqua, and the president of the Veneto Leather District, Riccardo Boschetti, who kicked off the event together with UNPAC’s president Marco Frediani by reiterating the importance of having organised even here, in the largest Italian tanning district, a trade fair event that combines fashion with technical-scientific innovation. The event was hosted in the city centre (in the former Marly’s area in Via Giuriolo), inside an industrial space where visitors could view the latest news proposed by 32 exhibiting companies,

La prima volta di Prossimapelle Arzignano è stata un innegabile successo. Dopo quattro edizioni a Santa Croce sull’Arno, l’evento chimico-conciario organizzato da UNPAC, Unione Nazionale Produttori Italiani Ausiliari Conciari, è sbarcato anche nel distretto veneto lo scorso 29 novembre dando vita ad un momento espositivo decisamente ben riuscito che ha voluto mettere a confronto, in modo costruttivo e tecnico, i produttori di ausiliari chimici e macchinari con le concerie del comprensorio. Più che soddisfacente il riscontro del territorio. L’affluenza dei visitatori è apparsa vivace sin dalle prime ore del mattino e si è via via intensificata nel corso della giornata superando le stesse aspettative degli organizzatori. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua, e il presidente del Distretto della Pelle veneto Riccardo Boschetti che, insieme al presidente UNPAC Marco Frediani, hanno dato il via alla manifestazione ribadendo l’importanza di aver organizzato anche qui, nel più grande distretto conciario italiano, un appuntamento fieristico capace di unire moda e innovazione tecnico-scientifica. L’evento era ospitato nel pieno centro cittadino (presso l’area ex Marly’s in via Giuriolo), all’interno di uno spazio industriale dove i visitatori hanno potuto prendere visione delle ultime novità proposte da 32 aziende espositrici, produttrici di ausiliari chimici, tecnologie conciarie e servizi. In mostra i pellami per l’estate 2021 sviluppati sulla base delle tendenze moda suggerite dall’esperta Adriana Mereu per Prossimapelle TrendLab e realizzati con tecnologie sostenibili, spesso metal free. Tre i temi moda proposti: Simple Touch (intrecci, trame naturali, colori delicati), Precious Plastic (incentrato sul tema del recupero e del riciclo) e Virtual

The mayor of Arzignano Alessia Bevilacqua beside the president of the Leather Veneto Dsitrict Riccardo Boschetti Il sindaco di Arzignano Alessia Bevilacqua a fianco del presidente del distretto veneto della pelle Riccardo Boschetti

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FGL INTERNATIONAL - FINIKEM

LMF BIOKIMICA

An inside view of the fair

Escape (distorsioni digitali, contrasti cromatici). Nel pomeriggio, alla presenza dei più importanti conciatori veneti, si è svolto un interessante Tavolo Tecnico dal titolo: Pelle italiana tra Tecnologia e Scienza. Un’occasione per approfondire temi di grande attualità come “governare la transizione verso sostenibilità e innovazione di sistema per valorizzare l’identità di filiera” e accendere i riflettori “sull’impegno virtuoso della chimica nel percorso verso la sostenibilità”. Tra i relatori Guido Zilli (conceria Dani), Giorgio Pozza (vicepresidente Distretto della pelle veneto), Roberto Vago (Assomac), Baptiste Cassan-Barnel (Responsabile sostenibilità Bottega Veneta), Luca De Iulis (ID Factory) e Giancarlo Lovato (Unpac) che hanno parlato di sostenibilità, tracciabilità, tecnologia e formazione, così come della necessità di contrastare gli attacchi all’industria conciaria e le fake news sulla pelle con argomenti concreti, affrontando le nuove sfide tecnologiche e promuovendo una più stretta sinergia fra associazioni all’interno della filiera. Il responsabile di Bottega Veneta (gruppo Kering) ha riferito del grande impegno del brand sul tema della sostenibilità CHIMICA ITALIANA

and Science. An opportunity to deepen topics of great relevance such as “governing the transition to sustainability and system innovation to enhance the identity of the supply chain” and turn the spotlight on “the virtuous commitment of chemistry towards sustainability”. Speakers included Guido Zilli (Dani tannery), Giorgio Pozza (vice president of the Veneto Leather District), Roberto Vago (Assomac), Baptiste Cassan-Barnel (sustainability manager of Bottega Veneta), Luca De Iulis (The ID Factory) and Giancarlo Lovato (Unpac) who talked about sustainability, traceability, technology and training, as well as the need to combat attacks on the leather industry and fake news on the skin

KEMAS

A moment of the Technical Table Un momento del tavolo tecnico

manufacturers of chemical auxiliaries, tanning technologies and services. The event showcased leathers for summer 2021 developed on the basis of fashion trends suggested by the expert Adriana Mereu for Prossimapelle Lab and often made with metal free, sustainable technologies. There are three proposed fashion themes: Simple Touch (weaves, natural textures, delicate colours), Precious Plastic (focused on the reuse and recycle theme) and Virtual Escape (digital distortions, colour contrasts). In the afternoon, in the presence of the most important Venetian tanners, an interesting Technical Table was held entitled: Italian Leather between Technology


CODYECO LMF BIOKIMICA

GSC GROUP ALPA - REPICO

KLF TECNOKIMICA

TECNOCHIMICA

che “passa dalla completa tracciabilità dei materiali utilizzati”, perché “ormai si è capito che è proprio sulla catena di fornitura che si può ridurre davvero l’impatto ambientale dell’industria della moda”. Riguardo alla pelle, storicamente il materiale d’elezione per Bottega Veneta: “Vogliamo aumentare la quota di pelli metal free e chrome free utilizzate, ma senza perdere nulla in termini di qualità” ha dichiarato Cassan-Barnel.

KEMAS

C.G.R.D.

KLF TECNOKIMICA

with concrete arguments, addressing new technological challenges and promoting a closer synergy between associations within the supply chain. The manager of Bottega Veneta (Kering group) reported on the brand’s great commitment to sustainability, which “goes through the complete traceability of the materials used”, as “it became clear that it is possible to reduce the environmental impact of the fashion industry exactly on the supply chain.” With regard to leather, historically the material of choice for Bottega Veneta: “We want to increase the percentage of metal-free and chrome-free leather used, but without losing anything in terms of quality”, said Cassan-Barnel.

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TE C H N O C H I M I C A


CHEMICALS

SYN-BIOS

SYN-BIOS

Research never stops here

Qui la ricerca non si ferma mai L’AZIENDA CHIMICA DI MONTEBELLO VICENTINO INVESTE MOLTISSIMO NEI PROPRI LABORATORI DI R&D PER PROPORRE PRODOTTI SEMPRE INNOVATIVI

THE CHEMICAL COMPANY BASED IN MONTEBELLO VICENTINO INVESTS HEAVILY IN ITS OWN R&D LABORATORIES TO OFFER INNOVATIVE PRODUCTS “In the current market, it is essential to be constantly at the forefront to be able to offer innovations to your customers, but all this is only possible with continuous investments in R&D”. This is the secret of continuity and success, told by Enrico Gastaldello, owner together with his father Daniele (founder of the company in 1988 and still president) of SYN-BIOS SpA, a chemical industry based in Montebello Vicentino that has been having for over thirty as customers tanning companies of the district of Arzignano and from all over the world. A company that has always been chaired by the Gastaldello family has seen steady growth over time, culminating a few years ago with the launch on the Italian and international market of the INK FOR LEATHER® product family, a revolutionary line of water-based inks designed for both the wet phase and in its version for the finishing process. “In an historical period of great competition, like this one - specifies Enrico Gastaldello - you cannot be confined to the standard and thinking about continuing to propose things that everyone knows how to do. It is essential to introduce innovative solutions, “specialties” as we love to call them, able to offer the customer something capable of making a difference in terms of performance and sustainability”. But how does your R&D department work? “A good part of our staff is

“Nel mercato attuale è fondamentale essere costantemente all’avanguardia per riuscire a proporre novità ai tuoi clienti, ma tutto ciò è possibile solo con continui investimenti nell’R&D”. Questo il segreto della continuità edel successo, raccontati da Enrico Gastaldello, titolare assieme al padre Daniele (fondatore dell’azienda nel 1988 e tuttora presidente) di SYN-BIOS SpA di Montebello Vicentino, industria Enrico Gastaldello chimica che da più di trent’anni vanta di SYN-BIOS come clienti le aziende conciarie del distretto di Arzignano e di tutto il mondo. La realtà da sempre presieduta dalla famiglia Gastaldello ha registrato una crescita costante nel tempo, culminata qualche anno fa con il lancio nel mercato italiano ed internazionale della famiglia di prodotti INK FOR LEATHER®, una rivoluzionaria linea di inchiostri all’acqua concepita sia per la fase di umido che nella sua versione per il processo di rifinizione. “In un periodo storico come quello attuale, di grandissima concorrenza – precisa Enrico Gastaldello - non puoi limitarti allo standard e pensare di continuare a proporre le cose che sanno fare tutti. E’ fondamentale introdurre soluzioni innovative, delle “specialità” come amiamo dire noi, in grado di proporre al cliente qualcosa in grado di fare la differenza in termini di prestazioni e sostenibilità”. Ma come funziona il vostro comparto R&D? “Una buona parte del nostro personale è impiegata in attività di ricerca e sviluppo nei vari laboratori interni all’azienda. Ogni studio o processo sono seguiti nel dettaglio: inevitabilmente questa filosofia aziendale comporta costi ingenti sul breve termine, ma tali investimenti rappresentano poi alla lunga un vantaggio proprio per la continua capacità di innovare e rinnovarsi”. E ancora: “Oggi la sostenibilità non è d’obbligo solo nella moda e nell’automotive, ma in tutti i settori: a livello mondiale esistono ormai dei capitolati ogni giorno più esigenti e restrittivi, che peraltro noi rispettiamo da molto tempo, ancor prima che tutto fosse d’obbligo, sulle procedure “green”. Un’altra richiesta è quella di saper rispondere nel più breve tempo possibile ai nostri clienti, a loro volta sottoposti a richieste e tempistiche sempre più stringenti”. L’azienda vicentina chiuderà il 2019 con un segno positivo, con risultati anche migliori rispetto al 2018. “Quest’anno ci siamo anche un po’ ristrutturati, quindi confidiamo in risultati soddisfacenti anche nel 2020, e negli anni successivi. La nostra strategia commerciale è quella di consolidare i mercati dove siamo già maggiormente presenti, ossia Europa, Sudamerica e l’Asia, soprattutto Cina, India e Paesi del Sud-est asiatico. Sui nuovi mercati preferiamo essere cauti”.

employed in research and development activities in the various laboratories within the company. Every study or process is followed in detail: inevitably this company philosophy involves huge costs in the short term, but these investments represent in the long run an advantage for the continuous ability to innovate and renew itself”. And again: “Today sustainability is not a Must just in the fashion and automotive industry, but in all sectors: worldwide specifications are now more demanding and restrictive, which we have long respected, even before everything became an obligation, on “green” procedures. Another request is that of being able to respond as quickly as possible to our customers, for their part subjected to increasingly stringent requests and timelines”. The Vicenza-based company will end 2019 with a positive sign, with even better results than in 2018. “This year we also restructured some areas, so we expect and believe in satisfactory results also in 2020, and in the following years. Our commercial strategy is to consolidate the markets where we already are more present, namely Europe, South America and Asia, especially China, India and Southeast Asian countries. We better be careful about possible new markets, we think that we maybe should take better care of the already existing costomers in our portfolio”.

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MACHINERY

MEC MAN

MEC MAN

The revolutionary Differenze di clima? system IceWater Ci pensa IceWater Mec Man once again presents the patented IceWater system, a revolutionary system for the production of icy water that completes a real modular system. This innovative leather drying system consists of 3 components: MecGiant, IceVacuum and the revolutionary IceWater system. - To date, MecGiant is the world’s largest vacuum leather dryer, with a floor size of 9.0 by 3.4 metres which greatly increases productivity while maintaining management costs of a traditional 7.0 metre plant. “Just think that with a 9.0 metre plant you almost reach the productivity you would have by working with 2 standard 7.0 metre dryers while maintaining leathers homogeneous and natural”, explains the Venetian company. - IceVacuum, instead, is the vacuum group par excellence, equipped with a liquid ring pump fed by water instead of oil. Thanks to the Travaini components, also entirely made in Italy, the use of water gives innumerable advantages both in terms of consumption and maintenance. This vacuum generating system, with double turbo, reaches a vacuum of 5mBar even if positioned far from the dryer, up to a distance of 50 metres. - And finally, the new IceWater system, patented by Mec Man, which maintains a constant water temperature of 7° throughout the year, with a consumption of only 4 KW. This new system is considered revolutionary, because, as previously mentioned, it keeps the water at a constant temperature of 7°, summer and winter, thus guaranteeing

Mec Man presenta nuovamente il sistema brevettato IceWater, un rivoluzionario sistema di produzione dell’acqua gelida che va a completare quello che è un vero e proprio impianto modulare.Questo innovativo impianto per l’asciugatura delle pelli è costituito da 3 componenti: MecGiant, IceVacuum e il rivoluzionario IceWater. - MecGiant, ad oggi è l’impianto essiccatoio sottovuoto per pelli più grande al mondo, con dimensione dei piani di 9.0 per 3.4 metri che aumentano di gran lunga la produttività pur mantenendo costi di gestione di un tradizionale impianto da 7.0 metri. “Basti pensare che con un 9.0 metri ci si avvicina alla produttività che si avrebbe lavorando con 2 essiccatoi standard da 7.0 metri pur mantenendo le pelli uniformi e naturali” spiegano dall’azienda veneta. - IceVacuum, invece, è il gruppo del vuoto per antonomasia dotato di una pompa ad anello liquido alimentata ad acqua anziché ad olio. L’utilizzo dell’acqua, grazie alla componentistica Travaini, anch’essa interamente made in Italy, dà innumerevoli vantaggi sia in termini di consumi che di manutenzione. Questo sistema di generazione del vuoto, a doppio turbo, raggiunge un vuoto di 5mBar anche se posizionato lontano dall’essiccatoio, fino a una distanza di 50 mt. - E infine il nuovo IceWater, brevettato Mec Man, che mantiene, per tutto il periodo dell’anno una temperatura dell’acqua costante di 7°, con un consumo di soli 4 KW. Questo nuovo sistema è considerato rivoluzionario, perché, come detto precedentemente mantiene l’acqua a una temperatura costante di 7°, estate e inverno, garantendo così un’asciugatura delle pelli sempre alle massime prestazioni e di altissima qualità, durante tutto il periodo dell’anno. L’azienda tiene a sottolineare che questo sistema “non è un chiller, e soprattutto, garantisce queste prestazioni con un consumo di soli 4kw, quando un chiller ne richiede quasi 200”. L’IceWater si avvale di una tecnologia innovativa e nasce soprattutto per risolvere i problemi delle concerie e dei terzisti che lavorano in quei paesi dove il caldo e l’umidità compromettono e rallentano la produzione. Lo scopo è di offrire ai clienti la possibilità di avere a fine processo una pelle di alta qualità e sempre uniforme durante tutto l’anno. Ad oggi per ottenere questo risultato i tecnici del settore sono costretti a tarare i macchinari, che sono soggetti a influenze di tipo climatico ambientale, con valori non al massimo delle prestazioni e a consumi elevati. “Crediamo che l’IceWater possa rappresentare la risposta definitiva ai rigidi parametri imposti dal settore della pelle e in particolar modo quello dell’automotive poiché garantirà uniformità di asciugaggio indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. Con questo nuovo sistema, vogliamo offrire ai nostri clienti una vasta gamma di soluzioni per l’essiccazione della pelle e prestazioni sempre al top” concludono da Mec Man.

that the drying of the leather always occurs at the highest performance and quality, during the whole period of the year. The company would like to point out that this system “is not a chiller, and above all, it guarantees these performances with a consumption of only 4kw, while a chiller requires almost 200”. The IceWater system uses an innovative technology and was created above all to solve the problems of tanneries and contractors that work in those countries where heat and humidity compromise and slow down production. The aim is to offer customers the possibility of having a high quality and homogeneous skin throughout the year at the end of the process. To date, technicians of the sector are forced to calibrate the machines to obtain this result, which are subject to environment-climate changes, with values not at their maximum performance and with high consumption. “We believe that the IceWater system can represent the definitive answer to the rigid parameters imposed by the leather sector and in particular that of the automotive industry since it will guarantee drying uniformity regardless of external climatic conditions. With this new system, we want to offer our customers a wide range of solutions for leather drying and top-notch performance”, concludes Mec Man.

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OPINION

THE BUSINESS’ WEAKEST

LINK

physical and chemical treatment makes it hard for the hides to retain an identity mark of any sort. This is before issues of commercial privacy come into place, as in some sectors tanners have long viewed their suppliers as a matter of great secrecy. Brands cannot afford to diminish the skills of staff involved in supply chain certifications With complex supply chains it is imperative that tanners, and countries, wanting to maintain a good reputation do find ways to monitor the supply chains that they have set up. We now have some excellent auditing processes; there can be no doubt that the LWG activity over the last decade has rapidly driven standards upwards. Audits are nevertheless only as good as those who do them and the day they are done on. Brands and tanners cannot afford to diminish the skills of staff involved in supply chain certifications and management, and only rely on the audit paperwork. It is a temptation that many big brands and retailers have succumbed to, de-skilling their organization and reducing costs while pretending that an audit can do all the work. Over the decades we have lost some great characters and the outstanding control systems they set up. People who bought leather and knew all about the material and the industry they were involved in. They carried great wisdom and respect in a sector we must fight to expand rather than to lose. Right now supply chains are on the move as the great exodus from China has been accelerated by the battle around tariffs and IP. Rising costs over the last decade meant that this had already started but the loss of trust at government levels means that matters have got more serious in some sectors. So much of the leather industry being in China has not proven clever. It was said recently “demand for leather has failed to recover from a downturn in 2014 partly because finished product designers became expert at incorporating synthetic materials instead” but this is only partially true: many tanners also frightened senior buyers with threats about future hide price hikes. More than anything the Chinese discovered that synthetics were so much more responsive to Industry 4.0 techniques – handling multiple pieces of regular shape and quality at once - and that using them the staff training needed to handle leather could be avoided.

IT’S IMPERATIVE TO FIND WAYS TO MONITOR THE SUPPLY CHAINS by Mike Redwood, spokesman of Leather Naturally! Mike Redwood

Visiting Professor of the Institute for Creative Leather Technology, University of Northhampton

A few years ago I sat with a colleague who was being attacked in the press by an NGO complaining about the origins of his leather. It was his area of responsibility but the element that was the cause of the problem was in the hands of an independent subsidiary that was not under his scrutiny. He had no idea whether the traceability complaint was justified or not and there was not time to find out before the matter went public. His comment to me at the time was that a business “is only as strong as its weakest link”, and here was a situation where a third party thought it had uncovered such a weak link. Modern communications are so fast that a business has no place to hide and the relentless presence of social media means that anything uncovered will most likely be displayed in public view without the opportunity for any intervention. Leather making has always been a global business In leather we focus quite heavily on the individual nature of leather from specific locations such as France, Italy, Spain or Japan. Yet the concept of a national industry using local materials to make leather for local customers is a rare one, and indeed always has been. Some countries have very good raw materials of certain types, while others do not. Others are particularly good at processing but do not necessarily have large quantities of raw stock. As corporate social responsibility grows in significance these long and quite complex supply chains come under scrutiny, and since the leather industry is positioning itself as a sustainable material in its fullest sense the highest levels of transparency are required. Technically it is not easy for leather. The segmentation and splitting of large amounts of the raw material and the high proportion of goods traded in the part processed stages make traceability difficult even before considering how the push and pull of

Leather is a complex material We should have known. We spend years complaining that leather has got stuck in a product orientation – making traditional leathers and not thinking enough about what consumers want – and then hand it to a country that is enthusiastic about a mass production orientation where high volume of absolutely standard material is the sole objective. Leather prosper swith neither. Leather is about carefully crafted articles that understand individual natural beauty and performance with the consumer in mind. As we redesign our supply chains we should keep that in mind. Every piece of leather has a story to tell, and we must let it talk to the consumer.

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NEWS

Ottavio Ferrabino, the leather chemist, passed away He died on 16 September: a true leather chemist who knew how to turn his passion into his profession. Ottavio Ferrabino, born in 1935, passed away. He was a chemist with an insatiable curiosity for Science, the one with a capital S, for his beloved Astronomy and the meticulous observation of Nature, which is accompanied by a passion for work that he developed in particular in the 1980s when, to satisfy his tendency towards decisionmaking autonomy, he founded a small company, active in the production and marketing of chemical specialties for the tanning industry. Since then he has been creating a wide range of chemical products that are still used in tanneries today, establishing himself

on the international scene as a skilled leather consultant. A man of other times whose will to scrutinise and enjoy the beauty of creation has not even been weakened by illness.

È morto il chimico del cuoio Ottavio Ferrabino Si è spento Ottavio Ferrabino, classe 1935, perito chimico dall’insaziabile curiosità per la Scienza, quella con la S maiuscola, per la tanto amata Astronomia e l’osservazione puntigliosa della Natura, a cui affianca la passione per l’attività lavorativa che si sviluppa in particolare negli anni ‘80 quando, per assecondare una sua tendenza all’autonomia decisionale, fonda una piccola azienda, attiva nella produzione e commercializzazione di specialità chimiche per l’industria conciaria. Da allora ha creato un’ampia gamma di prodotti chimici, tuttora impiegati in conceria, e si è imposto nel panorama internazionale come abile consulente conciario. Un uomo d’altri tempi la cui volontà di scrutare e godere delle bellezze del creato non è stata fiaccata neppure dalla malattia.

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MACHINERY

S.C. COSTRUZIONI MECCANICHE

S.C. COSTRUZIONI MECCANICHE

Self cleaning BELT FILTER

BELT FILTER, griglia autopulente a nastro

S.C. Costruzioni Meccaniche projects, builds and installs auxiliary systems and equipment for several industrial sector, in particular way tannery machines and depuration plants. This time they present the self cleaning Belt Filter. The belt screen with flat teeth can be used for any fine screening treatments, when it is necessary a continuous cleaning of the screen. The machine consists of a main frame and a belt with patented flat and mobile teeth made of plastic material, adequately shaped and hinged on stainless steel shafts. The frame consists of two sturdy metal plate sides, kept positioned by cross-section structural steel; the standard frame is made in carbon steel protected with hot dip galvanization. A long study and careful research have allowed to patent a tooth that combines functionality, strength and reliability. The top outline of teeth is such as to prevent the fall of retained material, while the dovetail bottom configuration allows the cleaning of the intermediate spaces on the back stroke. The desired filtration gap is obtained by spacing the moving elements adequately. They are moved by two roller chains which in their turn are driven by two geared wheels fitted on the screen top and operated by a sturdy gear motor. In the lower part the two chains slide around two static guides. In correspondence of the

S.C. Costruzioni Meccaniche progetta, costruisce ed installa impianti ed attrezzature ausiliarie per diversi settori industriali, in particolar modo macchine per conceria e impianti di depurazione. In questa occasione presenta la griglia autopulente a nastro Belt Filter che vanta una struttura completamente costruita in acciaio AISI 304, composta da due fiancate e da colonne distanziatrici. Belt Filter è provvista di nastro filtrante continuo, composto da denti di particolare profilo autopulente brevettato realizzati in materiale plastico resistente all'usura e agli acidi, assemblati su alberi in acciaio inox AISI 304 con passi di 100 mm oppure 225 mm. Il nastro è dotato lateralmente di lamine in acciaio inox AISI 304 che si intersecano in modo da formare una barriera continua contro la fuoriuscita laterale del materiale grigliato. Alla base, una spazzola di fondo in nylon evita il passaggio dei corpi solidi attraverso lo spazio di rotazione dei denti. Il nastro è in grado di separare dal liquame i solidi in sospensione e di convogliarli sulla parte superiore della macchina dove, grazie alla particolare conformazione dei denti,all'atto dell'inversione del moto del nastro, avviene l'autopulizia, resa più efficace dall'utilizzo di una spazzola controrotante nel punto di scarico. I solidi, in questo modo, cadono per gravità nel punto prestabilito. La spazzola controrotante in nylon è azionata da un motoriduttore ad essa dedicato ed è montata su albero in acciaio inox AISI 304, sostenuto da supporti e cuscinetti lubrificati a grasso. Anche l’albero di trazione del nastro è in acciaio inox, sostenuto alle estremità da supporti e cuscinetti stagni, lubrificati a grasso, così come lo scivolo per convogliare il materiale grigliato nel punto di scarico. Il motoriduttore di azionamento di primaria marca italiana è lubrificato con olio long-life, calettato direttamente sull'albero di trazione del nastro. Sul gruppo riduttore è montato un limitatore di coppia di tipo elettromeccanico in grado di evitare danni al nastro, in caso di brusco arresto causato da grosse parti solide disperse nel liquame. Altre caratteristiche: tubazione di lavaggio del nastro filtrante in acciaio inox AISI 304 e carter fissato con viti alla struttura di supporto e protezione di tutte le parti in movimento della porzione della griglia che fuoriesce dal canale secondo la Normativa di sicurezza vigente in acciaio inox AISI 304.

discharge zone there is a rotating brush driven by a second gear motor for the belt cleaning which helps the screened material to fall into the hopper below. A second stationary brush is placed in the lower part of the screen and works as a seal. Gear reduction motor of primary Italian brand lubricated with life flat or oil, keyed directly on the shaft of traction of the ribbon; on the group reduction gear is climbed on a limiter of couple type electromechanical able to avoid damages to the ribbon in case of block. Other characteristics: pipeline of washing of the filtering ribbon in stainless steel AISI 304 and Carter fixed with screws to the structure which supports and protects all the moving parts, according to the safety regulation, made in stainless steel AISI 304.

Caratteristiche tecniche Larghezza griglia filtrante mm. 300-1000 Larghezza canale mm 450 -1150 Altezza di scarico da fondo canale mm. 1500-6000 Spaziatura mm. 3–5 Nastro con denti brevettati autopulenti Telaio in acciaio Inox AISI 304 Scorrimento nastro su guide in acciaio anti-usura Passo mm. 100-225 Potenza motore nastro kw 0,37-1,1 Potenza motore spazzola kw 0,37 Coperture secondo normativa in acciaio inox Aisi 304

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RESEARCH

STUDY ON THE ANTIBACTERIAL PROPERTIES OF LEATHERS TANNED WITH NATURAL TANNINS AND THEIR INTERACTIONS WITH SHOES INHABITING BACTERIA E. Poles1a, A. Polissi2b, A. Battaglia1, S. Giovando1, M. Gotti1 1 Silvateam S.p.a., Leather division Via Torre, 7 - 12080 San Michele MondovĂŹ (CN) Italy 2 Department of Pharmaceutical and Biomolecular Sciences (DiSFeB), University of Milan Via Balzaretti, 9 - 20133 Milan (MI) Italy a) Email: epoles@silvateam.com b) Email: alessandra.polissi@unimi.it

ABSTRACT Tannins are high molecular weight polyphenols, naturally synthesised by plants to defend themselves against biotic and abiotic stress factors. Their role as antioxidant, antibiotic and antibacterial agent has been known for many years among agriculture, animal nutrition, pharma and cosmetics industry. If tannins would perform an antibacterial activity in a vegetable tanned leather, this effect could be very interesting for all the applications in which the leather, being in

contact with sweat and bacteria, becomes a solution to reduce more or less severe hyperhidrosis and bromhidrosis. The goal of the study was the assessment of the antibacterial activity of vegetable tanned leathers with natural tannins to produce articles in direct contact with human skin and, therefore, their effect on sweat, bacterial growth and metabolite production. Firstly, the antibacterial activity has been evaluated and compared between leathers tanned with Chestnut, Quebracho and Tara extracts, chrome tanned leathers and synthetic material. The trial was performed in vitro by inoculating Gram-positive (Staphylococcus aureus) and Gram-negative (Escherichia coli) bacterial strains. A later step defined the most suitable blend of tannins to obtain, after tanning and/or retanning, an antibacterial natural leather. Furthermore, the vegetble tanned leathers, made with this tannins blend, have been the target of an in vivo trial during which

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15 panellists, have worn two differently made shoes. The lining and insole inside the right shoe have been made with vegetable tanned leathers with tannins, while the ones inside the left shoe contained only synthetic material. The shoes have been worn for 28 consecutive days, followed by a molecular and bioinformatic analysis of microbiota samples taken from the inner surface of the shoes by using a sterile swab. Lastly, a biochemical analysis of volatile short chain fatty acids has been carried out to investigate the byproducts of the bacteria responsible for the unpleasant odour of shoes. 1 FEET ODOUR: A COMMON PROBLEM Feet odour is a very impacting and popular issue: the results of a 2012 US based survey carried out by Institute for Preventive Foot Health (IPFH) over 1,456 panellists showed that it affects 16% of the population over 21. Most consumers do not know what happens


LAVORO PRESENTATO AL XXV CONGRESSO IULTCS, DRESDEN, (GERMANIA), 25-28 GIUGNO 2019

STUDIO SULLE PROPRIETA’ ANTIBATTERICHE DELLE PELLI CONCIATE CON TANNINI NATURALI E LE LORO INTERAZIONI CON I BATTERI PRESENTI NELLE CALZATURE ABSTRACT I tannini sono polifenoli ad alto peso molecolare, sintetizzati in modo naturale dalle piante per difendersi da fattori di stress biotici e abiotici. Il loro ruolo antiossidante, antibiotico e antibatterico è noto da molti anni nell’industria agricola, dell’alimentazione animale, della farmaceutica e cosmetica. Se i tannini svolgessero un’attività antibatterica in una pelle conciata al vegetale, questo effetto potrebbe essere molto interessante per tutte quelle applicazioni in cui la pelle, a contatto con sudore e batteri, diventa una soluzione per ridurre l’iperidrosi e la bromidrosi più o meno gravi. Lo studio ha l’obiettivo di valutare l’attività antibatterica delle pelli conciate al vegetale con tannini naturali per produrre articoli a contatto diretto con la pelle umana e, quindi, testare il loro effetto sul sudore, sulla crescita batterica e sulla produzione di metaboliti. Innanzitutto, l’attività antibatterica è stata valutata e confrontata tra pelli conciate con estratti di castagno, quebracho e tara, pelli conciate al cromo e materiali sintetici. Il test è stato condotto in vitro inoculando ceppi batterici Gram-positivi (Staphylococcus aureus) e Gram-negativi (Escherichia coli). Nel passaggio successivo è stata individuata la miscela corretta di tannini al fine di ottenere una pelle antibatterica naturale dopo la concia e/o la riconcia. Inoltre, le pelli conciate al vegetale, realizzate con questa miscela di tannini, sono

state oggetto di una sperimentazione in vivo durante la quale 15 panelisti hanno indossato due scarpe realizzate diversamente. La fodera e la soletta all’interno della scarpa destra sono state realizzate tramite la concia al vegetale con tannini, mentre quelle all’interno della scarpa sinistra contenevano solo materiale sintetico. Le scarpe sono state indossate per 28 giorni consecutivi con successiva caratterizzazione molecolare e bioinformatica dei campioni di microbiota prelevati dalla superficie interna delle scarpe, utilizzando un tampone sterile. Infine, è stata condotta un’analisi biochimica degli acidi grassi volatili a catena corta per studiare i sottoprodotti dei batteri responsabili dell’odore sgradevole delle scarpe. 1 CATTIVO ODORE DEI PIEDI: UN PROBLEMA COMUNE Il cattivo odore dei piedi è un problema con un forte impatto sulle persone: i risultati di un sondaggio condotto nel 2012 negli Stati Uniti dall’Institute for Preventive Foot Health (IPFH) (Istituto per la Prevenzione della Salute del Piede) su 1.456 panelisti hanno dimostrato che si tratta di un problema che colpisce il 16% della popolazione con più di 21 anni.La maggior parte dei consumatori non sa cosa succede ai loro piedi quando indossano le scarpe. Forte sudorazione e odori sgradevoli

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rappresentano un aspetto della loro vita quotidiana. È qualcosa che di solito le persone danno per scontato, ma che li fa sentire in colpa, imbarazzati e indifesi. Il cattivo odore dei piedi è una condizione piuttosto comune, specialmente tra le persone che sono molto attive e/o i cui piedi tendono a sudare molto a causa delle emozioni (ad esempio ansia, stress e imbarazzo), dell’uso di particolari droghe o delle predisposizioni ereditarie.Alcuni alimenti, bevande, caffeina e nicotina possono anche scatenare la sudorazione in un modo tutt’altro che normale. Mentre è naturale, ad esempio, sudare quando si mangiano cibi particolarmente caldi o piccanti, può accadere che le persone con iperidrosi gustativa lo facciano quando mangiano qualcosa di freddo. In alcuni casi, anche il cattivo odore o il pensiero del cibo può scatenare una reazione. 1.1 Produzione di odori sgradevoli nei piedi La termoregolazione è un processo che consente all’organismo di conservare la sua temperatura interna. Ogni volta che la temperatura corporea aumenta, l’ipotalamo cerca di abbassarla producendo sudore attraverso le ghiandole eccrine. Il sudore è una soluzione inodore composta principalmente da acqua (99%) e una miscela di sali inorganici, vitamine, glucosio, acido lattico, urea e aminoacidi, come la leucina, isoleucina e valina. Queste


to their feet while they are wearing shoes. High sweating and unpleasant odours are just part of their daily life. Something people usually take for granted but that makes them feel guilty, embarrassed and helpless. Feet odour is a pretty common condition, especially among people who are very active and/or whose feet tend to sweat a lot because of emotions (e.g. anxiety, stress and embarrassment), use of particular drugs or hereditary predispositions. Certain food, drinks, caffeine, and nicotine can also trigger sweating in a way that is anything but normal. While it is natural, for instance, to sweat when you eat especially hot or spicy food, people with gustatory hyperhidrosis may do so when they eat something cold. In some cases, even smellingor thinking of food can elicit a response. 1.1 Production of Unpleasant Odours in Feet Thermoregulation is a process that allows the body to maintain its core internal temperature. Whenever the body temperature rises, the hypothalamus tries to lower it by producing sweat through eccrine glands. Sweat is an odourless solution that mainly consists of water (99%) and a mixture of inorganic salts, vitamins, glucose, lactic acid, urea and amino acids, such as leucine, isoleucine and valine. These organic molecules also originate from the keratin-rich thickened stratum corneum of plantar skin, called callus. Bacteria inhabiting the foot skin flora feed on sweat, especially by biodegrading the branched-chain amino acids into volatile fatty acids (VFAs). VFAs are responsible for the production of unpleasant cheesy/acidic notes usually associated with foot. The key causative bacteria are Staphylococcus spp, Corynebacterium, Brevibacterium, Micrococcus,Kytococcus and Propionibacterium, mainly found on the plantar area and the toe clefts. The microbiota, the totality of microorganisms that populate a certain ecologic niche, can vary depending on different environmental, topographical and biochemical conditions as well as withinperson variability, without impacting the total amount of microorganisms. It is

therefore important to increase the beneficial bacteria, essential for human well-being, while reducing the dangerous ones in the feet. Humans were born to walk barefoot, the ideal situation for a perfect foot thermoregulation. Without shoes, the foot temperature barely rises and the eccrine glands do not have to produce much sweat to lower it. With less sweat, bacteria are not able to grow and the number of VFAs produced is very limited. Therefore, the result is a barely noticeable odour, without any offensive cheese-like/acidic notes. 1.2 What Happens Inside a Shoe with a Synthetic Insole and Lining? The foot experiences an increase in temperature, pH and humidity together with a minor pitting of the stratum corneum every time a person puts his/her shoes on. High levels of hydration, as a consequence of the use of occlusive footwear and/or high environmental temperatures, lead to an increase in microbial numbers, particularly Staphylococcus, that cause hyperhidrosis. Hyperhidrosis is an excessive sweating, 4/5 times more than normal, usually caused by emotional factors, medical conditions, use of particular drugs and hereditary predispositions. This condition nurtures the secretion of high levels of peptides and amino acids in the sweat which are biodegraded by bacteria into volatile fatty acids, responsible of the unpleasant odour. Distinct cheese-like/acidic notes are generated by the high microbial load fostering the biotransformation of amino acids and callus into volatile fatty acids, such as isovaleric acid, butyric acid and isobutyric acid. The chronic condition of human feet emanating excessive sweat with foul odour is called bromhidrosis. The internal part of the shoe (insole and lining) made of synthetic material is not able to counteract the overproduction of foot sweat. This leads to the unpleasant odours that cause social embarrassment and reduce self-confidence, especially among women. Moreover, shoes remain wet and humid even when a person is not wearing them, for

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Fig. 1. Production of unpleasant odours in feet wearing shoes with inside made of synthetic material. Fig. 1. Produzione di odori sgradevoli nei piedi indossando calzature il cui interno è realizzato con materiale sintetico.

example throughout the night. Therefore the shoe becomes the perfect habitat for bacteria proliferation (Fig. 1). Usually worn shoes host up to 10 million of those “smelly� bacteria responsible for odour per cm2, especially in toe clefts. Every time a person puts shoes on, the clean feet will be contaminated by the bacterial population growing inside the shoes. So it is not important how


molecole organiche provengono anche dallo strato corneo ispessito ricco di cheratina della pelle plantare, chiamato callo.I batteri che abitano la flora della pelle del piede si nutrono di sudore, soprattutto biodegradando in acidi grassi volatili (AGV) gli aminoacidi a catena ramificata. Gli AGV sono responsabili della produzione di note sgradevoli acide, simili al formaggio solitamente associate al piede. Lo Staphylococcus spp, il Corynebacterium, Brevibacterium, Micrococcus, Kytococcus e Propionibacterium sono i batteri chiave di questo fenomeno che si trovano principalmente nella zona plantare e negli spazi tra le dita dei piedi. Il microbiota, l’insieme dei microrganismi che popolano una determinata nicchia ecologica, può variare in base alle diverse condizioni ambientali, topografiche e biochimiche nonché secondo la variabilità nello stesso individuo, senza influire sulla quantità totale di microrganismi. È quindi importante aumentare i batteri benefici, essenziali per il benessere umano, riducendo al contempo quelli non gradevoli nei piedi. Gli esseri umani sono nati per camminare a piedi nudi, la situazione ideale per una perfetta termoregolazione del piede. Senza scarpe, la temperatura del piede aumenta a malapena e le ghiandole eccrine non devono produrre molto sudore per abbassarla. Con una minore sudorazione, i batteri non sono in grado di riprodursi e il numero di AGV prodotti è molto limitato. Pertanto, il risultato è un odore appena percettibile, senza note sgradevoli acide simili al formaggio. 1.2 Che cosa accade all’interno di una calzatura con soletta e fodera in materiale sintetico? Il piede viene quindi sottoposto ad aumento della temperatura, di pH e di umidità insieme e ad una lieve corrosione dello strato corneo ogni volta che la persona si mette le scarpe. Gli elevati livelli di idratazione, come conseguenza dell’uso di calzature occlusive e/o come nel caso di alte temperature ambientali, portano ad un incremento della popolazione microbica, in particolare dello stafilococco,

che causa l’iperidrosi. L’iperidrosi è un’eccessiva sudorazione, 4/5 volte più del normale, di solito causata da fattori emotivi, condizioni mediche, dall’uso di particolari farmaci e da predisposizioni ereditarie. Questa condizione favorisce la secrezione di elevati livelli di peptidi e aminoacidi nel sudore che sono biodegradati in acidi grassi volatili dai batteri, responsabili dell’odore sgradevole. Percettibili note acide simili al formaggio sono generate dall’elevato carico microbico che favorisce la biotrasformazione di aminoacidi in acidi grassi volatili, come l’acido isovalerico, butirrico e isobutirrico. La condizione cronica del piede umano che con l’eccessiva sudorazione produce odori sgradevoli, è definita bromidrosi. La parte interna della scarpa (soletta e fodera) in materiale sintetico non è in grado di contrastare la sovrapproduzione di sudore del piede. Ciò favorisce la formazione di cattivi odori che causano imbarazzo sociale e riducono la fiducia in sé stessi, specialmente nelle donne. Inoltre, le scarpe restano bagnate e umide anche quando la persona non le indossa, ad esempio durante la notte. Le calzature diventano pertanto l’habitat ideale per la proliferazione dei batteri. (Fig. 1). Le scarpe indossate abitualmente ospitano fino a 10 milioni dei batteri responsabili del cattivo odore ogni cm2, soprattutto negli spazi tra le dita. Ogni volta che una persona indossa le scarpe, i piedi puliti saranno contaminati dalla popolazione batterica che cresce all’interno delle scarpe. Non è pertanto rilevante quante volte ci si lavi i piedi. Lavarsi i piedi ogni giorno è necessario ma non è una condizione sufficiente per sconfiggere il cattivo odore. Giorno dopo giorno, la popolazione batterica presente nelle calzature forma nuove colonie, vi è una maggiore produzione di AGV e la scarpa emana un forte odore acido simile al formaggio. A lungo termine i disinfettanti comuni o i rimedi casalinghi fai-da-te possono causare eruzioni cutanee, allergie e altri problemi con impatto diretto sul benessere della persona. Il problema del “cattivo odore” deriva dalla scarpa, non dal piede. Tutte que-

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ste soluzioni sono abbastanza limitate, non permanenti e molto costose. In alcuni casi, sono anche dannose poiché irritano la pelle o alterano il meccanismo della termoregolazione del corpo. 1.3 Tannini: Classificazione e il loro ruolo nella produzione di articoli in pelle I tannini sono una complessa famiglia di composti polifenolici idrosolubili, sintetizzati da molte piante come metaboliti secondari. I tannini sono presenti in numerosi tipi di alberi e piante e si trovano nelle cortecce, foglie, nel legno e anche nei frutti e nelle radici. Da un punto di vista chimico, è difficile definire i tannini a causa della loro eterogeneità in termini di composizioni chimiche e peso molecolare (PM). Tradizionalmente, i tannini sono stati suddivisi in due grandi gruppi: tannini idrolizzabili e condensati. I tannini idrolizzabili sono composti da un nucleo di carboidrati i cui gruppi idrossilici sono esterificati con acidi fenolici con un PM compreso tra 300 e 5.000 Dalton. A seconda delle sostanze prodotte a seguito dell’idrolisi (mediante enzimi acidi, basici o specifici), i tannini idrolizzabili si possono distinguere in gallotannini (che liberano acido gallico) o ellagitannini (che liberano acido ellagico). Il tannino del baccello di tara e il tannino del legno di castagno sono stati rispettivamente identificati come gallotannini e ellagitannini. I tannini condensati sono costituiti da ripetizioni oligomeriche di unità di flavonoidi con un PM che varia dai 1.000 ai 20.000 Dalton. L’estratto di quebracho è tra i tannini prodotti in maggiore quantità a livello industriale e si è dimostrato essere composto prevalentemente da oligomeri di profisetinidine. I tannini naturali agiscono inibendo la crescita di molti batteri. In effetti, nel regno vegetale i tannini sono i principali agenti protettivi contro i batteri. Le loro proprietà antimicrobiche hanno suscitato particolare interesse e sono state sfruttate in diversi campi come nella scienza dell’alimentazione e nell’alimentazione animale. Infatti, i tannini sono stati utilizzati nell’industria alimentare come additivi, coloranti naturali e conservanti. Più recente-


many times somebody washes his/her feet. Washing one’s feet every day is necessary but it is not a sufficient condition to defeat feet odour. Day after day, the bacterial population inhabiting the shoe expands, more VFAs are produced and a strong cheesy/acidic odour sticks with the shoe. Common disinfectants or Do-It-Yourself home remedies in the long run can cause rashes, allergies and other problems with direct impact on human wellbeing. The “odour” issue comes from the shoe, not from the foot. All these solutions are fairly limited, not permanent and very expensive. In some cases, they are harmful since they irritate the skin or alter the body thermoregulation mechanism. 1.3 Tannins: Classification and their Role in Leather Making Tannins are a complex family of water-soluble polyphenolic compounds, synthesised as secondary metabolites by many plants. Tannins are present in numerous types of trees and plants and they can be found in barks, leaves, wood and also in fruits and roots. From a chemical point of view, it is difficult to define tannins due to their heterogeneity in terms of chemical compositions and molecular weight (MW). Traditionally, tannins have been divided into two large groups: hydrolysable and condensed tannins. Hydrolysable tannins are composed of a carbohydrate core whose hydroxyl groups are esterified with phenolic acids with a MW ranging from 300 to 5,000 Dalton. Depending on the substances that are produced following hydrolysis (by acids, basis or certain enzymes), hydrolysable tannins can be classified in gallotannins (yielding gallic acid) or ellagitannins (yielding ellagic acid). Tara pod tannin and Chestnut wood tannin are representative of gallotannins and ellagitannins, respectively. Condensed tannins are oligomers of flavonoids units with a MW ranging from 1,000 to 20,000 Dalton. Quebracho extract is among the most industrially produced tannin that has been shown to be predominantly composed of oligomers of profisetinidins. Natural tannins act by inhibiting the growth of many bacteria. In fact, tannins are the main protection agents against bacteria in the plant kingdom. Their antimicrobial properties have raised particular interest and have been exploited in several fields such as food science and ani-

mal nutrition. Indeed, tannins have been used in the food industry as additives, natural colourants and preservatives. More recently tannins are replacing the use of antibiotics in livestock production to enhance animal health and performance due to their ability to improve feed digestion and to protect from microbial caused intestinal disease. The abundance of tannins in nature together with their chemical and biological properties and their ability to form complexes with proteins (mainly) and polysaccharides has led to their widespread use in the leather industry. Tannins bind to the collagen proteins inside the hide and coat them, causing them to become less water-soluble and more resistant to bacterial attack. This process also causes the hide to become more flexible. Only tannins are able to impart to tanned leather these unique characteristics that make them so special and distinguishable. The “smell of leather” is something typical and unique. In today’s leather making processes, tanners use vegetable tannins in both liquid and powder form. The most famous and ancient extract is obtained from the chestnut wood and is mainly used for the production of sole leathers, with high yield in weight, which are compact, firm and flexible, and the retanning of chrome-free leathers. Another tannin comes from the quebracho wood, a tree that grows in the Chaco region in Argentina. In this case the extract imparts to the leathers an unmistakable reddish shade, a warm touch and a bright appearance, required characteristics to make leather goods. In addition to chestnut and quebracho, Tara tannin is mainly used within the car and upholstery industries. This extract provides to the leathers excellent properties, such as fullness, softness, good resistance to light and to heat. Tannins can also be used in the retannage of chrome tanned leathers to improve their “cold, impersonal feel” characteristics, by imparting the typical warm and natural feeling of vegetable tanned leathers. Today a retreat towards more sustainable lifestyle and a slowdown to the use of chemicals, favoured by various deep changes in research, make tannins an important natural component in the tanning industry. The use of leather tanned with vegetable tannins may offer a solution to prevent or

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decrease the development of unpleasant odours caused by the microbial fermentation of body secretions in feet. 1.4 How Can Tannins Make the Difference Inside a Shoe Made with Vegetable Tanned Leather? Unlike what happens inside a shoe made of synthetic material, leathers made of tannins favour the absorption of the excess perspiration produced by the eccrine glands, along with the bacteria inhabiting the foot skin. Thanks to tannins, leather insole and lining become hydroscopic. Once in contact with tannins within the leather, bacteria are immediately killed and destroyed (Fig. 2). Science has just proven that the right formula of tannins kills 99% of bacteria in a very short time. The moisture absorbed by the leather made with tannins evaporates every time a person takes his/her shoes off. So when he/ she puts them back on, the foot encounters a fresh and dry environment, free from unpleasant bacteria that could otherwise contaminate them while respecting and protecting the skin of the feet. Tannins act as skin flora mediators because they foster the development of “good bacteria” and prevent the foot microbiota from being attacked by the “smelly” bacteria population of the shoe. 2 ASSESSMENT OF THE ANTIBACTERIAL ACTIVITY OF TANNINS IN LEATHERS Recently, prestigious universities have assessed the antibacterial activity of natural tannins contained in vegetable tanned leather articles, especially shoes, that come in contact with human skin in comparison with chrome tanned leathers and synthetic materials. In particular the research was diverted in two different paths: • In vitro assessment on the antibacterial activity of different types of tanned leathers and a synthetic material against a selection of Gram-negative and Gram-positive strains. • In vivo research on the antibacterial activity of vegetable tanned leathers made with tannins within shoes (insole and lining) compared to using synthetic material. 2.1 In Vitro Research of the University of Milan The antibacterial activity of vegetable tanned leathers made with natural tannins, such as chestnut, quebracho and tara extracts, was assessed in comparison with chrome


mente i tannini stanno sostituendo l’utilizzo di antibiotici negli allevamenti di bestiame grazie alla loro capacità di migliorare la digestione degli animali dopo l’assunzione dei mangimi, proteggendoli dalle malattie intestinali causate da batteri e migliorando così la loro salute e le loro prestazioni. L’abbondante presenza di tannini in natura insieme alle loro proprietà chimiche e biologiche e alla loro capacità di formare complessi, (principalmente) con proteine e polisaccaridi ha comportato il loro diffuso utilizzo nell’industria conciaria. I tannini si legano alle proteine del collagene all’interno della pelle e la ricoprono, facendola diventare meno solubile in acqua e più resistente all’attacco batterico. Inoltre, questo processo rende il cuoio più flessibile. Solo i tannini sono in grado di conferire alla pelle conciata tali caratteristiche uniche che la contraddistingue e la rende particolarmente speciale. L’ “odore del cuoio” è qualcosa di tipico e unico. Nei processi di lavorazione del cuoio al giorno d’oggi, i conciatori usano tannini vegetali sia in forma liquida sia in polvere. L’estratto più conosciuto ed antico è ottenuto dal legno di castagno ed è utilizzato principalmente per la produzione di cuoio suola compatto, rigido e flessibile ad alta resa per quanto concerne il peso e per la riconcia di pelli senza cromo. Un altro tannino deriva dal legno di quebracho, un albero che cresce nella regione del Chaco in Argentina. In questo caso l’estratto conferisce alle pelli un’inconfondibile tonalità rossastra, un tocco caldo e un aspetto brillante, caratteristiche necessarie per realizzare prodotti in cuoio. Oltre al castagno e al quebracho, il tannino tara è utilizzato principalmente nell’industria automobilistica e nella tappezzeria. Questo estratto conferisce alle pelli eccellenti proprietà, come pienezza, morbidezza, buona resistenza alla luce e al calore. I tannini possono anche essere utilizzati nella riconcia delle pelli conciate al cromo per migliorare le loro caratteristiche “fredde e impersonali”, conferendo la tipica sensazione calda e naturale delle pelli conciate al vegetale. Oggi il passaggio a uno stile di vita più sostenibile e un rallentamento dell’utilizzo di sostanze chimiche, favorito da diversi e profondi cambiamenti nella ricerca, rendono i tannini un importante componen-

te naturale nel settore conciario. L’utilizzo della pelle conciata con tannini vegetali può offrire una soluzione per prevenire o ridurre lo sviluppo di odori sgradevoli causati dalla fermentazione microbica delle secrezioni corporee nei piedi. 1.4 In quale modo i tannini riescono a fare la differenza all’Interno di una calzatura conciata al vegetale? A differenza di ciò che accade all’interno di una scarpa prodotta in materiale sintetico, il cuoio realizzato con tannini favoriscono l’assorbimento dell’eccesso di sudore prodotto dalle ghiandole eccrine, insieme ai batteri che popolano la pelle del piede. Grazie ai tannini, la soletta e la fodera in cuoio diventano idroscopiche. Una volta a contatto con i tannini all’interno della pelle, i batteri vengono immediatamente uccisi e distrutti (Fig. 2). Evidenze scientifiche dimostrano che l’utilizzo della formula corretta di tannini uccide il 99% dei batteri in pochissimo tempo. L’umidità assorbita dal cuoio realizzato con tannini evapora ogni volta che una persona si toglie le scarpe. Quindi, quando le rimette, il piede incontra un ambiente fresco e asciutto, privo di batteri spiacevoli, che altrimenti potrebbero contaminarli, rispettando e proteggendo la pelle del piede umano. I tannini agiscono come mediatori della flora cutanea perché favoriscono lo sviluppo di “batteri buoni” impedendo al microbiota del piede di essere attaccato dalla popolazione batterica maleodorante. 2 VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ ANTIBATTERICA DEI TANNINI NEL CUOIO Di recente, prestigiose Università hanno esaminato l’attività antibatterica dei tannini naturali contenuti negli articoli di cuoio conciato al vegetale che entrano in contatto con la pelle umana, come ad esempio le calzature, rispetto alle pelli conciate al cromo e ai materiali sintetici. In particolare la ricerca è stata suddivisa in due diversi percorsi: • Valutazione in vitro dell’attività antibatterica di diversi tipi di cuoio e di materiale sintetico contro una selezione di ceppi Gram-negativi e Gram-positivi. • Ricerca in vivo dell’attività antibatterica di cuoio conciato al vegetale realizzato con tannini per interno calzature (soletta e fodera) rispetto all’utilizzo di materiale sintetico.

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Fig. 2. The role of tannins in reducing the unpleasant odour of feet. Fig. 2. Il ruolo dei tannini nel ridurre l’odore sgradevole dei piedi.

2.1 Ricerca in Vitro dell’Università degli Studi di Milano È stata valutata l’attività antibatterica di cuoio conciato al vegetale a base di tannini naturali, come gli estratti di castagno, quebracho e tara rispetto alle pelli conciate al cromo e al materiale sintetico. Lo studio è stato condotto dal Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano. 2.1.1 CONDIZIONI SPERIMENTALI Il test è stato condotto in vitro inoculando ceppi di Staphylococcus aureus ed Escherichia coli, che rappresentano rispettivamente i batteri Gram-negativi e Gram-positivi.


tanned leathers and synthetic material. The study was conducted by the Department of Pharmacological and Biomolecular Sciences of the University of Milan. 2.1.1 Experimental conditions The trial was performed in vitro by inoculating Staphylococcus aureus and Escherichia coli strains, representing Gram-negative and Gram-positive bacteria, respectively. The antibacterial activity was tested at two different time points, time zero and after 6 hours, following contact with the bacterial cells (Fig. 3). In order to be “antibacterialâ€? a substance needs to be able to kill or inhibit the development of bacteria. The antibacterial power of a substance is the result of a quantitative assessment (AATCC Test Method 100-2012), evaluating the number of bacteria destroyed by the substance under evaluation, calculated in Colony Forming Unit (CFU). The bacteria get counted using the following formula: %R = (A-B)/Ax100 where A = CFU/ ml at t0 and B = CFU/ml at t6h The bigger the amount of killed bacteria, the stronger the antibacterial power of the substance under analysis. The antimicrobial activity was considered efficient when observing %R ≼ 90%. 2.1.2 Results Vegetable tanned leather samples made of tannins showed an excellent antibacterial activity against Escherichia coli, as witnessed by a 4 log reduction in bacterial viability following 6 hours contact. On the opposite, no antibacterial activity was observed for the synthetic lining nor for the chrome tanned leather sample (Fig. 4). The same chrome tanned leather, if retanned with natural tannins, presented a good antibacterial activity, with more than 1 log reduction in bacterial viability following 6 hours contact. Similar results have been achieved against Staphylococcus aureus. Therefore, the use of vegetable tanned leather made of tannins may offer a solution to prevent or decrease the development of unpleasant odours caused by the microbial biotransformation of body secretions in feet. 2.2 In Vivo Research of the Wellmicro A molecular and bioinformatic analysis was performed to analyse the microbiota of the samples collected from the inside of a set of shoes worn by a selected panel. The study was conducted by WellMicro,

Fig. 3. Experimental conditions of the in vitro trial. Fig. 3. Condizioni sperimentali del test in vitro.

spin-off subsidiary of Alma Mater Studiorum University of Bologna. 2.2.1 Experimental conditions A group of 15 panellists worn for 28 consecutive days the same pair of shoes: one shoe showed a vegetable tanned insole and lining made of tannins; while the other one presented a synthetic insole and lining (Fig. 5). Next Generation Sequencing (NGS) system was used to massively sequence DNA and

RNA of bacteria inside the shoes. The parallel sequencing technology has revolutionised the biological sciences and it is less expensive and less time-consuming than a traditional sequencing. 2.2.2 Results The different type of material used to make the shoes brought to a significant difference in the selection of their bacterial population after the 28 days period (Fig. 6).

Fig. 5. Experimental conditions of the in vivo trial. Fig. 5. Condizioni sperimentali del test in vivo.

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L’attività antibatterica è stata testata in due diversi spazi temporali, tempo zero e dopo 6 ore, a seguito del contatto con le cellule batteriche (Fig. 3). Per essere “antibatterica” una sostanza deve essere in grado di uccidere o inibire lo sviluppo di batteri. Il potere antibatterico di una sostanza è il risultato di una valutazione quantitativa (Metodo di prova AATCC 100-2012), che conta le colonie batteriche distrutte dalla sostanza in esame, calcolate in Unità Formanti Colonie (UFC). La conta dei batteri avviene secondo la seguente formula: %R = (A-B)/Ax100 dove A = CFU/ml a t0 e B = CFU/ml a t6h Maggiore è la quantità di batteri uccisi, maggiore è il potere antibatterico della sostanza analizzata. L’attività antimicrobica è stata considerata efficace osservando %R ≥ 90%. 2.1.2 Risultati I campioni di cuoio conciato al vegetale con tannini hanno dimostrato un’eccellente attività antibatterica contro l’Escherichia coli, come testimoniato da una riduzione di 4 ceppi della vitalità batterica dopo 6 ore di contatto. Al contrario, non è stata osservata alcuna attività antibatterica per i componenti della calzatura sintetici né per il campione di cuoio conciato al cromo (Fig. 4). La stessa pelle conciata al cromo, se riconciata con tannini naturali, presentava una buona attività antibatterica, con una riduzione di oltre 1 log della vitalità batterica dopo 6 ore di contatto. Risultati simili sono stati ottenuti contro il ceppo di Staphylococcus aureus. L’utilizzo di cuoio conciato al vegetale con tannini potrebbe quindi offrire una soluzione per prevenire o ridurre lo sviluppo di odori sgradevoli causati dalla biotrasformazione microbica delle secrezioni corporee nei piedi. 2.2 Ricerca in Vivo di Wellmicro È stata eseguita una caratterizzazione molecolare e bioinformatica per analizzare il microbiota dei campioni raccolti dall’interno di un paio di calzature indossate da un gruppo di persone incluse nell’indagine campionaria. Lo studio è stato condotto da WellMicro, filiale spin-off di Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna. 2.2.1 Condizioni sperimentali Un gruppo di 15 panelisti ha indossato per 28 giorni consecutivi lo stesso paio di calzature: una scarpa conteneva una soletta conciata al

Fig. 4. Antibacterial activity of the materials under assessment against E. coli. Fig. 4. Attività antibatterica dei materiali in esame contro E. coli.

vegetale e una fodera realizzata con tannini; mentre l’altra conteneva una soletta e una fodera sintetiche (Fig. 5). Il sistema del Next Generation Sequencing (NGS) o sistema in parallelo è stato utilizzato per il sequenziamento massivo del DNA e RNA dei batteri all’interno delle calzature. La tecnologia di sequenziamento in parallelo ha rivoluzionato

le scienze biologiche, è meno onerosa ed è meno dispendiosa rispetto al sequenziamento tradizionale. 2.2.2 Risultati Il diverso tipo di materiale utilizzato per produrre le calzature ha comportato una differenza significativa nella selezione della popolazione batterica dopo un periodo di 28 giorni (Fig. 6).

Fig. 6. Bacterial population difference between the shoes made with different materials. Fig. 6. Differenza di popolazione batterica tra scarpe realizzate con materiali diversi.

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The shoe with synthetic insole and lining fostered the development of the bacteria typical of sweat and responsible for feet odour, such as Brevibacterium, Micrococcus and Kytococcus. In fact, the shoe became an incubator of those bacteria biodegrading the amino acids present in the eccrine sweat and callus into volatile fatty acids, the cause of cheesy / acidic notes of foot. The shoe with vegetable tanned leather insole and lining made with tannins created a dry and fresh environment, reducing the development of those bacteria responsible for foot odour and promoting the development of endogenous bacteria, the good ones for the foot microbiota. The foot is “safe” from bad bacteria. 3 CONCLUSION The in vitro study, conducted by the University of Milan, shows that tanning of leather with chestnut, tara and quebracho tannins leads to materials with excellent antibacterial activity, especially against Grampositives bacteria. All leathers tanned with the vegetable tannins act as non-leaching antimicrobial material, a property that makes these natural substances suitable for the contact with human skin. Therefore, the use of leather tanned with vegetable tannins may offer a solution to prevent or decrease the development of unpleasant odours caused by the microbial fermentation of body secretions in feet. On the other hand, chrome tanned leather has a partial antibacterial property, only against S.aureus a representative of Gram-positive bacteria. The same chrome tanned leather, if retanned with natural tannins, reaches a complete antibacterial activity against all tested bacteria. The result of the in vivo study, conducted by Wellmicro, reports that the vegetable tanned leather made with tannins performs a selective anti-

bacterial action, balancing the various element within the bacterial ecosystem of the inner part of a shoe. In fact it prevents the development of those bacteria responsible for shoe odour, such as Brevibacterium, Micrococcus and Kytococcus while fostering the growth of other bacteria that positively impact the feet skin flora.

INSIGHTS Chorier E., Blanc N., Cannot J.C., Berthod A., Microbiological and biochemical origins of human foot malodour, Special Issue: Human (mal)-odours: chemistry, biochemistry and perception Volume 28, Issue 4, July 2013, pp. 231-237 Although foot malodour is a common consumer problem, the range of products available to combat the condition is fairly limited. In part, this is due to an incomplete understanding of how the key odorants are generated by microorganisms resident on the skin. The aim of these studies was to identify the key chemical components of foot malodour, the organisms and metabolic pathways responsible for their production, and to develop model systems to study these processes in vitro. Using gas chromatography with simultaneous mass spectrometry and sniff port detection, volatile fatty acids were implicated as foot malodorants, with isovaleric acid particularly prominent. l-Leucine was identified as the likely substrate, and the source of this branched amino acid postulated to be the degradation of foot callus. An in vitro assay was employed to screen a library of isolated foot bacteria for their ability to generate isovaleric acid from l-leucine. Staphylococcus

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species were found to be the main producers, while some Brevibacterium, Micrococcus and Kytococcus isolates fully catabolized isovaleric acid and l-leucine, indicating the dynamic nature of odour production. The degradation of foot callus by Kytococcus sedentarius was investigated, and an in vitro ‘foot malodour model’ developed, demonstrating the generation of isovaleric acid using a combination of partially purified K. sedentarius keratinases and a Staphylococcus species. The results of these studies provide new understanding on the microbiological and biochemical origins of foot malodour which, in turn, should lead to the development of novel deodorant systems for this part of the body. Landete J.M., Ellagitannins, ellagic acid and their derived metabolites: A review about source, metabolism, functions and health, Food Research International, Volume 44, Issue 5, June 2011, pp. 1150-1160 Ellagitannins (ETs) and ellagic acid (EA) are polyphenols present in some fruits, nuts and seeds, such as pomegranates, black raspberries, raspberries, strawberries, walnuts and almonds. ETs are hydrolyzed to EA under physiological conditions in vivo and EA is then gradually metabolized by the intestinal microbiota to produce different types of urolithins. Epidemiological evidence indicates that intake of ET and EA-rich foods may be protective against certain chronic diseases, although in vitro results often do not coincide with the findings of in vivo studies. This could be explained by the low bioavailability of ETs and EA antioxidant and the fact that urolithins are not as potent antioxidants as ellagitannins. On the other hand, urolithins could display estrogenic and/or anti-estrogenic activity and tissue disposition studies reveal that urolithins are enriched in prostate, intestinal, and colon tissues in mouse, which could explain why urolithins inhibit prostate and colon cancer cell growth. Moreover, antiproliferative and apoptosis-inducing activities of EA and urolithins


La scarpa con soletta e fodera sintetiche ha favorito lo sviluppo di batteri tipici del sudore, responsabili del cattivo odore dei piedi, come il Brevibacterium, Micrococcus e Kytococcus. In effetti, la scarpa è diventata un’incubatrice di quei batteri che biodegradavano in acidi grassi volatili gli aminoacidi presenti nel sudore eccrino e nel callo del piede, causa delle note acide del piede simili all’odore di formaggio. La scarpa con suola interna in cuoio conciata al vegetale e fodera realizzata con tannini ha creato un ambiente asciutto e fresco, riducendo lo sviluppo di quei batteri responsabili del cattivo odore del piede e promuovendo lo sviluppo di batteri endogeni, ovvero quelli buoni per il microbiota del piede. Il piede è “salvaguardato” da batteri cattivi. 3 CONCLUSIONE Lo studio in vitro, condotto dall’Università degli Studi di Milano, mostra che la concia del cuoio con tannini di castagno, tara e quebracho conduce a materiali con eccellente attività antibatterica, in particolare contro i batteri Gram-positivi. Tutte le pelli conciate con tannini vegetali fungono da materiale antimicrobico non lisciviante, una proprietà che rende queste sostanze naturali adatte al contatto con la pelle umana. Pertanto, l’utilizzo di cuoio conciato con tannini vegetali può offrire una soluzione per prevenire o ridurre lo sviluppo di odori sgradevoli causati dalla fermentazione microbica delle secrezioni corporee nei piedi. Il cuoio conciato al cromo, invece, ha una parziale proprietà antibatterica soltanto contro il ceppo di S. aureus, un rappresentante di batteri Gram-positivi. La stessa pelle conciata al cromo, se riconciata con tannini naturali, raggiunge una completa attività antibatterica contro tutti i batteri testati. Il risultato dello stu-

dio in vivo, condotto da Wellmicro, riporta che il cuoio conciato al vegetale con tannini svolge un’azione antibatterica selettiva, bilanciando i vari elementi all’interno dell’ecosistema batterico nella parte interna di una scarpa. In effetti, impedisce lo sviluppo di quei batteri responsabili del cattivo odore delle calzature, come il Brevibacterium, Micrococco e Kycococcus, favorendo la crescita di altri batteri che incidono positivamente sulla microflora della pelle dei piedi.

INSIGHTS Chorier E., Blanc N., Cannot J.C., Berthod A., Origini microbiologiche e biochimiche del cattivo odore del piede umano, Special Issue: Human (mal)-odours: chemistry, biochemistry and perception Volume 28, Issue 4, July 2013, pp. 231-237 Sebbene il cattivo odore del piede sia un problema comune, la gamma di prodotti disponibili per combattere questo fenomeno è piuttosto limitata. In parte, ciò è dovuto alla incomprensione di come le sostanze odoranti vengano generate dai microrganismi che popolano la pelle del piede. Lo scopo di questo studio è stato quello di identificare le componenti chimiche responsabili del cattivo odore del piede, i microrganismi e le vie metaboliche in grado di produrre questo fenomeno e sviluppare sistemi modello per studiare questi processi in vitro. L’impiego della gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa simultanea e al rilevamento olfattivo, ha dimostrato che gli acidi grassi volatili erano responsabili del cattivo odore del piede, con

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un particolare accumulo di acido isovalerico. La leucina è stata identificata come probabile substrato e la fonte di questo aminoacido ramificato è stata individuata come una causa della degradazione del callo del piede. È stato effettuato un test in vitro per lo screening di batteri isolati dal piede per la loro capacità di generare acido isovalerico dalla l-leucina. Si è scoperto che le specie di Staphylococcus sono i principali produttori, mentre alcuni Brevibacterium, Micrococcus e Kytococcus isolano l’acido isovalerico e la l-leucina completamente catabolizzati, indicando la natura dinamica della produzione di odori. È stata studiata la degradazione del callo del piede da parte del Kytococcus sedentarius e si è sviluppato un “modello di cattivo odore del piede” in vitro, dimostrando la generazione di acido isovalerico utilizzando una combinazione di K. sedentarius keratinase parzialmente purificati e una specie di Staphylococcus. I risultati di questi studi forniscono una nuova comprensione delle origini microbiologiche e biochimiche del cattivo odore del piede che, a sua volta, dovrebbe portare allo sviluppo di nuovi sistemi di deodoranti per questa zona del corpo. Landete J.M., Ellagitannini, acido ellagico e i loro metaboliti derivati: Una recensione su fonte, metabolismo, funzioni e salute, Food Research International, Volume 44, Issue 5, June 2011, pp. 1150-1160 Gli ellagitannini (ET) e l’acido ellagico (EA) sono polifenoli presenti in alcuni frutti, noci e semi, come melograni, lamponi neri, lamponi, fragole, noci e mandorle. Gli ET vengono idrolizzati ad acido ellagico in condizioni fisiologiche in vivo e l’acido ellagico sarà quindi metabolizzato gradualmente dal microbiota


have been demonstrated by the inhibition of cancer cell growth. The present work reviews the source, dietary intake, metabolism, functions and effects of ETs, EA and their derivate metabolites. Moreover, prebiotic, antioxidant and anti-inflammatory effects are also discussed. Marshall J., Holland KT., Gribbon EM., Journal of Applied Bacteriology, A comparative study of the cutaneous microflora of normal feet with low and high levels of odour, July 1988, Volume 65(1), pp. 61-68 A comparison of the cutaneous microflora found on normal feet with varying levels of odour has been made. High population densities of staphylococci and aerobic coryneform bacteria predispose to foot odour. There was no association between odour and the carriage on feet of any particular micro-organism, including brevibacteria. All organisms isolated were screened for exoenzyme activity. Only staphylococci produced lipase (78% of the staphylococci), whereas 97% of micrococci, 68% of aerobic coryneform bacteria, 25% of staphylococci and 94% of propionibacteria produced proteinase. The ability to degrade callous was exhibited by 47% of micrococci, 24% of aerobic coryneforms and 17% of the staphylococci. Feet with high odour had significantly higher population densities of microorganisms with the ability to produce these exoenzymes than feet with low odour. No association was observed between foot odour and the carriage of micro-organisms capable of producing methanethiol. A hypothesis for the role of micro-organisms in the production of foot odour is proposed.

FEMS Microbiol Ecol. 2015 January, Volume 91(1), pp.10-11 The human foot provides an ideal environment for the colonization and growth of bacteria and subsequently is a body site associated with the liberation of odour. This study aimed to enumerate and spatially map bacterial populations’ resident across the foot to understand any association with odour production. Culture-based analysis confirmed that Staphylococci were present in higher numbers than aerobic corynebacteria and Gram-positive aerobic cocci, with all species being present at much higher levels on the plantar sites compared to dorsal sites. Microbiomic analysis supported these findings demonstrating that Staphylococcus spp. were dominant across different foot sites and comprised almost the entire bacterial population on the plantar surface. The levels of volatile fatty acids, including the key foot odour compound isovaleric acid, that contribute to foot odour were significantly increased at the plantar skin site compared to the dorsal surface. The fact that isovaleric acid was not detected on the dorsal surface but was present on the plantar surface is probably attributable to the high numbers of Staphylococcus spp. residing at this site. Variations in the spatial distribution of these microbes appear to be responsible for the localized production of odour across the foot.

Stevens D., Cornmell R., Taylor D., Grimshaw S., Riazanskaia S., Arnold D., Fernstad S., Smith A., Heaney L., Reynolds J., Thomas C., Harker M., Spatial variations in the microbial community structure and diversity of the human foot is associated with the production of odorous volatiles,

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intestinale per produrre diversi tipi di urolitina. Le prove epidemiologiche indicano che l’assunzione di alimenti ricchi di ET e EA può proteggere contro alcune malattie croniche, sebbene i risultati in vitro spesso non coincidano con i risultati degli studi in vivo. Ciò potrebbe essere spiegato dalla bassa biodisponibilità di ET e di antiossidanti dell’acido ellagico e dal fatto che le urolitine non sono potenti antiossidanti come gli ellagitannini. D’altra parte, le urolitine potrebbero mostrare un’attività estrogenica e/o antiestrogenica e gli studi effettuati sulla disposizione dei tessuti rivelano che nel topo le urolitine sono particolarmente sviluppate nei tessuti della prostata, dell’intestino e del colon, il che potrebbe spiegare perché le urolitine inibiscono la crescita delle cellule tumorali della prostata e del colon. Inoltre, l’inibizione della crescita delle cellule tumorali è stata dimostrata dall’attività antiproliferativa e pro-apoptotica dell’acido ellagico e dell’urolitina. Il presente lavoro esamina la fonte, l’assunzione con la dieta, il metabolismo, le funzioni e gli effetti degli ET, dell’EA e dei loro metaboliti derivati. Inoltre, vengono discussi anche gli effetti prebiotici, antiossidanti e antinfiammatori. Marshall J., Holland KT., Gribbon EM., Studio comparativo sulla microflora cutanea dei piedi con bassi e alti livelli di odore, Journal of Applied Bacteriology, July 1988, Volume 65(1), pp. 61-68 È stato effettuato un confronto tra la microflora cutanea rilevata su piedi con vari livelli di odore. L’elevata densità di popolazione di stafilococchi e batteri corineformi aerobi rende più probabile il cattivo odore del piede. Non vi è stata alcuna associazione tra odore e trasporto sui piedi di un particolare microrgani-

smo, compresi i brevibatteri. Tutti gli organismi isolati sono stati sottoposti a screening per l’attività degli esoenzimi. Solo gli stafilococchi hanno prodotto lipasi (78% degli stafilococchi), mentre il 97% dei micrococchi, il 68% dei batteri corineformi aerobi, il 25% degli stafilococchi e il 94% dei propionibatteri hanno prodotto proteinasi. La capacità di degradare parti indurite si è manifestata dal 47% di micrococchi, dal 24% di batteri corineformi aerobi e dal 17% di stafilococchi. I piedi con forte odore avevano densità di popolazione di microrganismi significativamente più alte con la capacità di produrre questi esoenzimi rispetto ai piedi con livello di odore basso. Non è stata osservata alcuna associazione tra l’odore del piede e il trasporto di microrganismi in grado di produrre metanetiolo. Viene formulata una teoria sul ruolo dei microrganismi nella produzione di odore del piede. Stevens D., Cornmell R., Taylor D., Grimshaw S., Riazanskaia S., Arnold D., Fernstad S., Smith A., Heaney L., Reynolds J., Thomas C., Harker M., Le variazioni spaziali nella struttura della comunità microbica e la diversità del piede umano sono associate alla produzione di sostanze volatili odorose, FEMS Microbiol Ecol. 2015 gennaio, Volume 91(1), pp.10-11 Il piede umano fornisce un ambiente ideale per la colonizzazione e la crescita di batteri e conseguentemente è un’area del corpo associata al rilascio di odori. Questo studio mira ad enumerare e mappare spazialmente le colonie batteriche che popolano il piede per comprendere qualsiasi associazione con la produzione di odori. La crescita delle colture ha confermato che gli stafilococchi erano presenti in numero maggiore rispetto ai corine-

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batteri aerobi e ai cocchi aerobi Gram-positivi, con tutte le specie presenti con popolazioni molto più elevate nell’area plantare rispetto a quella dorsale. L’analisi microbiomica ha supportato questi risultati dimostrando che Staphylococcus spp. è dominante su diverse zone del piede e comprende quasi l’intera popolazione batterica sulla superficie plantare. Le quantità di acidi grassi volatili, incluso l’acido isovalerico composto da odori peculiari del piede, responsabili del cattivo odore dello stesso, erano aumentati in modo significativo nell’area della pelle plantare rispetto alla superficie dorsale. Il fatto che l’acido isovalerico non sia stato rilevato sulla superficie dorsale ma fosse presente sulla superficie plantare è probabilmente attribuibile all’elevato numero di colonie di Staphylococcus spp. presente in quest’area. Le variazioni nella distribuzione spaziale di questi microbi sembrano essere responsabili della produzione localizzata di odore intorno al piede.


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56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via Walter Tobagi 25/27 tel. +39 0571.471.090 fax +39 0571.489.956 www.klftecnokimica.it info@klftecnokimica.it pag. Cover

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LMF BIOKIMICA S.p.A.

TECNOCHIMICA S.p.A.

56029 SANTA CROCE SULL’ARNO PI Italy Via Magellano 12/14/16 tel. +39 0571.36.21 fax +39 0571.333.96 www.lmfbiokimica.it info@lmfbiochimica.it pag. 45

56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via del Salice 16/18 tel. +39 0571.360.548 fax +39 0571.360.548 www.tecnochimica.eu postmaster@tecnochimica.eu pag. 53

MEC MAN s.r.l.

THEMA SYSTEM s.r.l.

36030 LUGO DI VICENZA VI Italy Via Martiri della Libertà 17 tel. +39 0445.587.607 www.mecman.net info@mecman.net pag. 26 - 27 - 55

56020 MONTOPOLI VALDARNO PI Italy Via J.F. Kennedy 33/35 - Z.I. Fontanelle tel. +39 0571.46.83.42 fax +39 0571.46.78.01 www.themasystem.it thema@themasystem.it pag. 37

DERMACOLOR s.r.l. 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via Industria ang. Via del Frassino snc tel. +39 0571.471.313 fax +39 0571.471.326 www.dermacolor.it info@dermacolor.it pag. 9

DERMOCHIMICA S.p.A. 20041 AGRATE BRIANZA MI Italy Via Euripide 27 tel. +39 039.641.61 fax +39 039.689.87.77 www.dermochimica.it dermochimica@dermochimica.it pag. II cover - 3

DMS INTERNATIONAL s.r.l.s. 36075 MONTECCHIO MAGGIORE VI Italy Largo Boschetti 29 tel. +39 391.73.76.226 www.dmsinternational.it info@dmsinternational.it pag. 49

MOSCONI S.p.A. 37135 VERONA VR Italy Vle del Commercio 7 - ZAI tel. +39 045.820.04.90 fax +39 045.509.855 www.mosconispa.it mosconi@mosconispa.it pag. 31

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