FotoShoe 30 2020-04

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Anno LII - N. 4 July 2020

NEW DATE 94TH EDITION

11 > 14.12.2020

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AN C I _SERVIZI_MIC AM


I MA C _S.p.A.


IN THIS ISSUE

in questo numero

EXPO RIVA SCHUH

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Intervista con Alessandra Albarelli, Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi S.p.A. Interview with Alessandra Albarelli, General Manager of Riva del Garda Fierecongressi S.p.A.

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Intervista con Marco Lucchi, responsabile area tecnica di Riva del Garda Fierecongressi S.p.A. Interview with Marco Lucchi, Area and Sustainability Manager of Riva del Garda Fierecongressi.S.p.A.

Anno LII - N. 4 July 2020

EDIZIONI FOTO SHOE 30 SRL Via Ippolito Nievo, 33 20145 Milano Tel. +39 02 319121 Fax +39 02 33611619 www.fotoshoemagazine.com info@edizionifotoshoe30.com

INSTITUTIONS

20

Intervista con Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico Interview with Stefano Patuanelli, Minister of Economic Development

30

Intervista al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti Interview with the President of the Autonomous Province of Trento, Maurizio Fugatti TERRITORY

40 48 59 76 92 100 118 124 130 134

Intervista con Adalberto Mosaner, Sindaco di Riva del Garda Interview with Adalberto Mosaner, Major of Riva del Garda Le cascate di Varone, meraviglia nascosta nella montagna Varone Waterfall, a natural wonder hidden in the mountais FASHION A.I. Artificial Intelligence - SS2021 Trends

DIRETTORE RESPONSABILE: Matteo Pasca DIRETTORE EDITORIALE: Roberto Pellegrini RESPONSABILE PROMOZIONE FIERE: Giuseppe Picco REDAZIONE: Erika Alberti, Cristina Locati, Enrico Martinelli, Barbara Solini redazione@edizioniaf.com FOTOGRAFIA E GRAFICA: Eros Badin, Alessandro Dorio, Sara Meneghetti, Manuel Pistoni, Rosanna Villa design@edizioniaf.com PROMOZIONE: Lorenzo Caresana, Filippo Crepaldi, Piernicola Fascetto, Giorgio Gori, Mario Gori, Lucio Luiselli, Enza Masotti, Stefano Migliavacca, Lorenzo Raggi, Josè Rivera, Natalie Spelge adv@edizioniaf.com

Esplosione e-commerce: durerà? The e-commerce explosion: will it last?

MARKETING, DIGITAL E ABBONAMENTI: Mariella Catalano, Mariel Cuba, Andrea Zampieri subscription@edizioniaf.com

MARKET

OPERATIONS: Elisa Trasi operations@edizioniaf.com

Come cambieranno i consumi dopo la pandemia? How will consumer habits change after the pandemic? Il retail ai tempi del Coronavirus Retail in the time of the Coronavirus WHAT’S NEXT Intervista con Nicoline van Enter - The Footwearists Interview with Nicoline van Enter - The Footwearists

PRINTING: New Everprint - Carugate (MI) Aut. del trib. di Milano n. 392 del 5-12-69 Spedizione Posta Target. È vietata la riproduzione senza autorizzazione dei testi e delle immagini. Il trattamento dei dati personali dei destinatari di Foto Shoe 30 è svolto nel rispetto della Legge 675/96 sulla Privacy. È possibile chiedere la modifica o la cancellazione dei propri dati indirizzando la richiesta a: Edizioni Foto Shoe 30 srl - Via Ippolito Nievo, 33 - 20145 Milano ai numeri di fax e di posta elettronica indicati.

Intervista con Michael Steszyn - i-generator Interview with Michael Steszyn - i-generator WHO SELL, WHO BUY Intervista con Renato Mazzocconi - Imac Interview with Renato Mazzocconi - Imac Intervista con Giovanni Lacatena - Wortmann Interview with Giovanni Lacatena - Wortmann

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ISSN 2531-9590


RI VA _D EL _GA RD A_E


È IL MOMENTO DI DARE TUTTO IT’S TIME TO GIVE IT ALL

Roberto Pellegrini, Presidente Fierecongressi Riva del Garda

In una recente intervista Julio Velasco, mitico allenatore di un’Italia della pallavolo che ha vinto tutto, parlava di sconfitte, nel suo affascinante italo-argentino: “Ho sempre accettato di perdere, a patto che ce la si mettesse tutta. Sono molto comprensivo se non ci riusciamo, sono per nulla comprensivo se non ci proviamo”. Oggi, in questa assurda situazione, tutti noi ci dobbiamo confrontare con la possibilità di perdere (salute, lavoro, affetti…). È il momento di dare tutto, di mettere in campo tutte le nostre abilità per riprendere con grinta e serietà il cammino. Così sarà per la prossima edizione di Expo Riva Schuh: stiamo già lavorando perché l’inusuale edizione – che si terrà dal 11 al 14 dicembre prossimi – sia sicura e fornisca la miglior occasione di ripartenza per gli affari del settore calzaturiero e pellettiero internazionale. Noi organizzatori, con tutto il territorio rivano, non vediamo l’ora di accogliere espositori e visitatori e poter rendere finalmente reale l’augurio di questi mesi: “Andrà tutto bene”. Così come cerchiamo di ‘dare tutto’ rinnovando la rivista che state leggendo e che, da decenni, è punto di riferimento per l’informazione di chi opera nel mondo della calzatura. Una nuova veste grafica, certo, ma soprattutto una diversa organizzazione dei contenuti che lascia più spazio alle voci della manifestazione fieristica (chi la organizza, chi espone, chi compra). Alle istituzioni che la sostengono e al magnifico territorio che la ospita. Senza dimenticare la moda...

In a recent interview Julio Velasco, the legendary coach of Italy’s volleyball that has won everything, spoke of defeats, in his fascinating Italian-Argentine accent: “I have always accepted to lose, as long as you try your best. I am very understanding if we do not succeed, but I am not understanding at all if we do not try”. Today, in this absurd situation, we all have to face the chance of losing (health, work, affections ...). It is time to give it all, to put all our skills into play to resume the journey with determination and seriousness. This will be the case for the next edition of Expo Riva Schuh: we are already working to ensure that the unusual edition - which will be held from next December 11th - 14th - will be safe and provide the best opportunity to restart the business of the international footwear and leather goods sector. We organizers, with the whole territory of Riva, look forward to welcoming exhibitors and visitors and finally making the wish of these months real: “Everything will be alright”. Just as we try to ‘give everything’ by renewing the magazine that you are reading and that, for decades, has been a point of reference for the information of those who work in the footwear world. A new graphic design, of course, but above all a different organization of the contents that leaves more room for the voices of the trade fair (who organizes it, who exhibits, who buys). To the institutions that support it and to the magnificent territory that hosts it. Without forgetting fashion...


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EXPO RIVA SCHUH

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Alessandra Albarelli - Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi


PRONTI A RIPARTIRE

NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE

READY TO START BACK UP IN THE SIGN OF INNOVATION

Intervista ad Alessandra Albarelli, Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi S.p.A.

Interview with Alessandra Albarelli, General Manager of Riva del Garda Fierecongressi S.p.A.

Fresca di nomina quale Direttrice di Riva del Garda Fierecongressi, si è trovata ad affrontare un’emergenza inaspettata e globale come la Covid-19. Come, lei e il suo team, vi siete mossi in questo periodo di lockdown? Quali sono state le priorità che avete dovuto affrontare? Abbiamo deciso di sfruttare questa fase di apparente ‘inattività’ per condurre delle riflessioni sul lungo termine che riguardassero gli eventi da noi organizzati, in particolare Expo Riva Schuh. Abbiamo avuto molti incontri ‘virtuali’ con le aziende e i grandi player del mercato, al fine di attuare un progetto di innovazione che ci potesse legare a doppio filo con loro durante l’intero arco dell’anno.

Freshly nominated as the new Manager of Riva del Garda Fierecongressi, you found yourself having to face an unexpected global emergency like Covid-19. What did you and your team do during this period of lockdown? What were the priorities? We decided to take advantage of this phase of clear ‘inactivity’ to reflect in the long-term on the events we organise, including especially Expo Riva Schuh. We had many ‘virtual’ encounters with companies and leading players in the market, with the aim of setting into motion an innovative project that could reinforce our ties to them with a double thread over the course of the entire year.

Ci può spiegare nel dettaglio di che cosa si tratta? Abbiamo deciso di programmare durante il corso del 2020 una serie di incontri con le aziende e i primari gruppi di acquisto italiani e internazionali, al fine di comprendere al meglio il momento che stiamo vivendo. Il primo di questi incontri sarà il webinar del 22 luglio, che vedrà protagonisti importanti player della produzione e della distribuzione internazionale, e che mira a offrire una chiara fotografia del mercato in questo delicato momento storico, confrontando ricerche di mercato, criticità, aspettative ecc. Nei mesi successivi seguiranno altri due

Can you explain this project to us in detail? Over the course of 2020, we have decided to plan a series of meetings with companies and the main Italian and international purchasing groups, with the aim of better understanding the moment we are experiencing. The first of these meetings will be the webinar of 22 July, which will see important players from production and international distribution as the protagonists, with the aim of offering a clear picture of the market during this delicate historic moment through the presentation of market studies, problems, forecasts, etc. In the months to follow, there will be

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EXPO RIVA SCHUH

Alessandra Albarelli - Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi

La distribuzione è fortemente interessata ad anticipare gli acquisti della stagione invernale. Distribution is quite interested in moving up the winter season’s purchases.

incontri incentrati sui nuovi trend di consumo e sui cambiamenti che il lockdown e l'Era post-Covid hanno imposto, andando a influire inevitabilmente anche sul consumatore.

two more meetings based on new consumer trends and changes brought about the lockdown and post-Covid era, which have unavoidably also influenced the consumer.

Quali sono i primi eventi fieristici che avete in programma di organizzare a Riva del Garda e quali le linee guida su cui state lavorando per svolgerli in totale sicurezza? Prudenzialmente, abbiamo deciso di fissare i primi appuntamenti a partire dal mese di settembre. Si tratta di eventi relativi all’ambito medico-scientifico, che si svolgeranno in parte in presenza e in parte in forma ibrida, con trasmissioni in streaming e momenti di interazione diretta. Per garantire il distanziamento sociale e la massima sicurezza, abbiamo previsto spazi più ampi da destinare agli eventi in presenza, così come servizi di catering e ristorazione in linea con i nuovi protocolli.

What are the first trade fair events that you plan on organizing in Riva del Garda and what guidelines are you working on to hold them in complete safety? We have tentatively decided to schedule the first events starting from the month of September. They will be events in the medical-scientific field, which will partially be held face-to-face and partially in a hybrid format, with transmissions in streaming and direct moments for interaction. To guarantee social distancing and maximum safety, we have set up larger areas for the on-site events, while also catering and restaurant services will follow the new protocols.

Per quanto riguarda nello specifico Expo Riva Schuh e Gardabags, con l’annullamento dell’edizione di giugno, le due manifestazioni si proiettano direttamente sull’edizione invernale, che verrebbe anticipata a fine 2020: quali cambiamenti interesseranno le due fiere in termini di spazi fieristici e di organizzazione? Dopo molte consultazioni con le aziende, i buyer ma anche le strutture ricettive della zona, abbiamo stabilito che la data più indicata per lo svolgimento di Expo Riva Schuh è da venerdì 11 a lunedì 14 dicembre 2020, con un’anticipazione della presentazione della stagione invernale. Gli ingressi saranno contingentati e sarà necessario pre-registrarsi, scegliendo una fascia oraria per la visita. Al contempo, manterremo aperta la fiera per un tempo più lungo, per facilitare i visitatori, e saranno previsti più punti d’ingresso. Dove non sarà possibile l’ampliamento dei corridoi, prevederemo percorsi a senso unico. Tutto questo assicurerà la massima sicurezza ad aziende e visitatori, ma al contempo permetterà loro di gestire in maniera ottimale il lavoro e gli appuntamenti [per maggiori dettagli, leggi l’intervista a Marco Lucchi nelle prossime pagine].

As far as Expo Riva Schuh and Gardabags are concerned, with the cancellation of the June edition, the two events will directly proceed to the winter edition that will be pulled in to the end of 2020: what changes will occur in the two fairs in terms of exhibition space and organisation? After many consultations with companies, buyers but also the area’s hotels and other facilities, we have determined that the most suitable dates for holding Expo Riva Schuh will be from Friday 11 th to Monday 14th December 2020, with a preview of the presentation of the winter season. There will be restricted entry and the need to pre-register, choosing a time slot for the visit. At the same time, the fair will remain open for longer, to make it easier for visitors, with a number of different entry points. Where it is not possible to enlarge the hallways, we will create one-way exhibition routes. All this will ensure maximum safety to companies and visitors, while at the same time allowing them to organize their work and meetings in the best way possible [for more details, see the interview with Marco Lucchi in the pages to follow].

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Nei contatti presi in questo periodo con le aziende espositrici e con i buyer, quali criticità e bisogni sono emersi? La distribuzione è fortemente interessata ad anticipare gli acquisti della stagione invernale, al fine di perfezionare prima la collezione, ma anche per strutturare meglio la vendita e le strategie di marketing. Questa esigenza riguarda anche il 40% circa delle aziende consultate, e non solo quelle del Far East - come si potrebbe pensare - ma anche le aziende europee. La data di giugno, invece, sembra perfetta per la stagione estiva e, quindi, sarà confermata.

In your interactions with exhibitors and buyers during this period, what problems and needs have emerged? Distribution is quite interested in moving up the winter season’s purchases, with the aim of first perfecting the collection, but also for better structuring the sales and marketing strategies. This need regards around 40% of the companies asked, and not just those from the Far East – as one might think – but also European firms. The date of June, instead, seems perfect for the summer season, and so, it will be confirmed.

Alla luce di quanto successo, come state procedendo per quanto riguarda ‘Expo Riva Schuh Around the World’? L’attività di ‘Expo Riva Schuh Around the World’ proseguirà anche in futuro, sempre in collaborazione con ICE, e in particolare riguarderà i mercati di Stati Uniti, Canada, Europa dell’Est, Middle East, Giappone e Singapore, con l’obiettivo di promuovere la nostra fiera in questi Paesi, ma anche di creare un filo diretto con questi mercati. Pensiamo a degli eventi fisici come quelli organizzati in passato ma che potranno, all’occorrenza, essere affiancati o sostituiti da webinar ed eventi online.

In light of what happened, how are your proceeding with regards to ‘Expo Riva Schuh Around the World’? The ‘Expo Riva Schuh Around the World’ project will also continue in the future, always in collaboration with ICE and will regard in particular the United States, Canada, Eastern Europe, the Middle East, Japan, and Singapore, with the aim of promoting our fair in these countries, but also creating a direct line with these markets. We are thinking of holding physical events, like those organised in the past, which could however, if the need were to arise, be flanked or substituted by webinars and online events.

In un’ottica a lungo termine, una volta terminata questa emergenza sanitaria, come cambierà il panorama fieristico internazionale? Penso che la fiera, come momento esperienziale, sia insostituibile, soprattutto in un ambito come quello calzaturiero e pellettiero, dove è fondamentale vedere di persona e ‘toccare con mano’ il prodotto per poter elaborare corrette strategie di acquisto. Al contempo, tuttavia, la fase storica che stiamo vivendo ci ha resi consapevoli di quanto siano importanti la programmazione e la pianificazione del lavoro per ottimizzare tempi e risorse, con un’attività fatta a monte che metta in relazione le aziende con i clienti. La tecnologia sarà, allora, fondamentale per presentare i nuovi prodotti e stabilire un’agenda di appuntamenti in fiera, che permetta ai visitatori di ottimizzare il loro tempo e alle aziende di collocare le risorse adeguate alla gestione dell’evento.

With a view to the long-term, once this medical emergency has ended, how will the panorama of international trade fairs change? I believe the fair, as an interactive moment, is irreplaceable, above all in a context like that of footwear and leather goods, where it is fundamental to see in person and ‘touch with your hands’ the product, so that correct purchasing strategies can then be undertaken. At the same time, this historic phase we are going through has made us aware of how important the organisation and planning of work is when it comes to optimising time and resources, with a production chain that connects companies to customers. Technology will be fundamental in presenting new products and establishing an agenda of meetings at the fair, which will allow visitors to optimise their time and companies to put together the resources needed to manage the event.

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Looking forward to

11 > 14 December 2020 “Per mantenere vivo il rapporto con tutta la nostra community nei mesi che ci separano dalla prossima edizione di Expo Riva Schuh e Gardabags abbiamo programmato una serie di webinar dedicati al settore. Uno strumento per monitorare e interpretare l’andamento del mercato.” “In order to keep the relationship alive between all our various community members during the months that keep us apart until the next edition of Expo Riva Schuh and Gardabags, we have planned a whole series of webinars dedicated to this sector. A tool for monitoring and interpreting market trends.”

Alessandra Albarelli Managing Director of Riva del Garda Fierecongressi


JULY 22ND, 2020 – 2:00 P.M. (CEST) AFTER THE COVID STORM: FROM DIFFICULTIES TO RELAUNCH. HOW THE WORLD FOOTWEAR MARKET IS CURRENTLY BEHAVING AND HOW WILL IT BEHAVE? Occasione per tracciare un quadro complessivo del settore calzaturiero, analizzando dati e tendenze a livello internazionale. The opportunity to draw a complete picture of the footwear sector, analysing data and trends at international level.

SEPTEMBER 29TH, 2020 – 2:00 P.M. (CEST) REDEFINING RETAIL CULTURE Come comprenedere e ridefinire la distribuzione post-COVID Understanding and redefining the retail approach post-COVID

NOVEMBER 10TH, 2020 – 2:00 P.M. (CEST) 2022 INDUSTRY BIG IDEAS L’analisi dei maggiori trend del fashion. An analysis of the major fashion trends.

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EXPO RIVA SCHUH

Marco Lucchi - responsabile area tecnica Riva del Garda Fierecongressi

LA PROSSIMA EXPO RIVA SCHUH SARÀ SICURA E SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE THE NEXT EXPO RIVA SCHUH WILL BE SAFE AND INCREASINGLY SUSTAINABLE

Ne parliamo con Marco Lucchi, responsabile dell'area tecnica e manager della sostenibilità per Riva del Garda Fierecongressi.

Nel momento in cui scriviamo (gli inizi di giugno) non sono state ancora rese note le normative che regolamenteranno l'attività di manifestazioni fieristiche e congressuali, che quindi non possono ancora riprendere l'attività, ma con Marco Lucchi, responsabile dell'area tecnica di Expo Riva Schuh - in passato ha lavorato per un'importante azienda nazionale di organizzazione eventi, oltre ad aver condotto una propria impresa di allestimenti - possiamo già tratteggiare le importanti novità che caratterizzeranno la prossima edizione della fiera e che renderanno l'evento un momento sicuro in cui riprendere contatti e affari. Procederemo per parole chiave che corrispondono alle tante domande che ognuno di noi si pone.

Punto della situazione "Siamo un'organizzazione molto agile e flessibile. Questo ci permetterà di gestire al meglio le iniziative straordinarie che abbiamo intenzione di mettere in campo. Il nostro primo obiettivo è quello di tutelare al meglio le persone

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che esporranno e visiteranno la manifestazione, anche a costo di qualche sacrificio economico o di spazi espositivi”.

Controllo “Aumenteremo il personale deputato al controllo e all'assistenza. Vigilerà all'interno del contesto fieristico per evitare situazioni che potrebbero creare disagio, sia realmente motivato che anche solo percepito. Avrà il compito di sensibilizzare i partecipanti affinché non si formino assembramenti all’interno degli stand o nelle parti comuni”.

Spazi espositivi “Verrà incrementata la disponibilità di spazi fisici così da potersi muovere all'interno della fiera assicurando maggior distanza fra le persone. Una volta che conosceremo quante aziende intendono partecipare come espositori e le linee guida riguardo il numero di persone per metro quadro consentite, valuteremo la metratura degli stand, delle corsie, e ridefiniremo la disposizione del layout. Se non saremo in grado di ampliare gli spazi di alcune corsie, studieremo dei percorsi a senso

We talk about it with Marco Lucchi, Area and Sustainability Manager of Riva del Garda Fierecongressi.

At the time of writing (early June) the regulations governing the activity of trade fairs and conferences have not yet been disclosed, which therefore cannot yet resume the activity, but with Marco Lucchi, head of the technical area of Expo Riva Schuh - in the past he worked for an important national event organisation company, as well as having run his own outfitting business for fairs - we can already outline the important innovations that will characterise the next edition of the fair and that will make it a safe event to resume contacts and business. We will proceed by keywords that correspond to the many questions that each one of us asks himself.

Summary of the situation “We are a very agile and flexible organization. This will allow us to better manage the initiatives the extraordinary initiatives that we intend to accomplish. Our first goal is to better protect the people who will exhibit and visit the event, even at the cost of some economic sacrifice or giving up exhibition spaces”.

Supervision “We will increase the staff assigned to control and assistance. It will supervise inside the exhibition context to avoid situations that could cause discomfort, both truly motivated and even perceived. It will have the task of raising awareness among the participants so that no gatherings are formed inside stands or in common areas”.

Exhibition spaces “The availability of physical spaces will be increased so as to be able to move within the fair ensuring major distance between people. Once we know how many companies intend to participate as exhibitors and the guidelines concerning the number of people per square metre allowed, we will evaluate the surface area of stands and aisles redefining the arrangement of the layout.


La sanificazione e la pulizia finalizzata alla salubrità di tutti i locali della fiera è da sempre una priorità, a prescindere dalla pandemia. Sanitising and cleaning aimed at the healthiness of all the premises of the fair has always been a priority, regardless of the pandemic

Marco Lucchi

unico. E stiamo anche valutando, se sarà il caso, di costruire strutture esterne ad hoc. Inoltre, è allo studio l’adozione di un sistema di matching (che in parte già utilizziamo per i nostri eventi congressuali) in grado di mettere in contatto aziende e compratori, così da pianificare al meglio la visita in fiera e programmare in anticipo gli appuntamenti”.

Sanificazione “La sanificazione e la pulizia finalizzata alla salubrità di tutti i locali della fiera è da sempre una priorità, a prescindere dalla pandemia. Comunque, già dopo l'ultima edizione di gennaio, quando iniziava ad allungarsi l’ombra del Coronavirus, abbiamo provveduto a sanificare a fondo tutti i locali del quartiere fieristico. E se durante l'evento, già da anni, presidiamo con costanza e continuità la pulizia degli spazi comuni e dei servizi igienici, questa attenzione verrà ulteriormente intensificata, utilizzando prodotti appositamente studiati per una approfondita sanificazione. Indipendentemente dagli obblighi di legge, che ancora non

conosciamo, renderemo disponibili, per tutti, i dispositivi di protezione individuale necessari (mascherine e gel igienizzanti, per esempio)”.

Accesso alla manifestazione “Il nostro scopo è rendere sicuro il quartiere fieristico, perciò metteremo in campo tutte quelle azioni che ci consentiranno di lasciar fuori dal quartiere i possibili rischi. Renderemo obbligatoria la pre-registrazione online, sfruttando al massimo la biglietteria digitale che è attiva già da tempo e che, nell’edizione scorsa, ha permesso all’85% dei visitatori di evitare code in fase di registrazione. Amplieremo gli orari della fiera e ogni persona sceglierà il suo orario di ingresso all’interno di slot predefiniti e contingentati. Il progetto pilota della scorsa edizione che ha aggiunto una porta di ingresso al quartiere fieristico verrà confermato, così da poter accedere in fiera da due ingressi diversi (Nord e Sud) pre-assegnati”.

Ristorazione “Non c’è bisogno di dire che verranno potenziati i servizi di pulizia al tavolo. Stiamo studian-

If we won’t be able to expand the spaces of some aisles, we will study one-way routes. And we are also considering, if appropriate, to set up external ad hoc structures. Moreover, the adoption of a matching system (that we already partially use for our congress events) is under study which is able to connect companies to buyers, so as to better plan the visit to the fair and schedule appointments beforehand”.

Sanitisation “Sanitising and cleaning aimed at the healthiness of all the premises of the fair has always been a priority, regardless of the pandemic. However, already after last January’s edition, when the shadow of the Coronavirus started getting longer, we proceeded to sanitise all the premises of the fairground. And if during the event, for years now, we have constantly and continuously been monitoring the cleanliness of the common areas and sanitary facilities, this attention will be further intensified, using products specially designed for thorough sanitising. Regardless of the legal obligations, which we do not yet know, we will make the necessary personal protection equipment available to everyone (face masks and sanitising gels, for example)

Access to the event “Our aim is to make the fairground safe, therefore we will put in place all those actions that will allow us to leave the possible risks out of the neighborhood. We will make online pre-registration mandatory, making the most of the digital ticketing that has been active for some time and which, in the last edition, allowed 85% of visitors to avoid queues during the registration phase. We will expand the opening hours of the fair and each person will choose his/her entry time within predefined and fixed quota slots. The pilot project of the last edition that added an entrance door to the fairground will be confirmed, so that the fair can be accessed from two different pre-assigned entrances (North and South)”.

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EXPO RIVA SCHUH

Marco Lucchi - responsabile area tecnica Riva del Garda Fierecongressi

do una gestione degli acquisti presso ristoranti e bar priva di denaro contante. Forse anche la possibilità di acquistare dei voucher online, in via anticipata, e di prenotare alcuni tavoli o l'accesso al self-service. Spingeremo molto per incentivare la distribuzione dei pranzi agli espositori direttamente negli stand, così da ridurre l'afflusso ai punti di ristoro”.

parte del circuito Food For Good che ci permette di affidare il cibo invenduto al Banco Alimentare che, a sua volta, lo ridistribuisce a chi ne ha più bisogno. Tutti i prodotti utilizzati per la sanificazione sono certificati Ecolabel. Circa il 65% delle fatture che paghiamo ai nostri fornitori vanno ad alimentare l'economia del nostro territorio.

Rifiuti, gestione e smaltimento

Progetti sostenibili per il futuro?

“Aumenteremo gli sforzi di sensibilizzazione per una raccolta differenziata corretta dei rifiuti, ancor più importante oggi: bisognerà, infatti, essere particolarmente attenti a smaltire i dispositivi di protezione individuale. Noi già disponiamo di un sistema di gestione dei rifiuti molto avanzato, che prevede un doppio passaggio di differenziazione: in struttura (i differenti contenitori a disposizione dove gettare i rifiuti), e a valle (quanto raccolto viene ulteriormente controllato e separato prima di raggiungere le piattaforme di smaltimento)”.

Sarà sostenibile anche il nostro progetto immobiliare di ampliamento della fiera, che verrà avviato a medio/breve termine, perché non prevederà l'abbattimento delle strutture esistenti, bensì un miglioramento e un'ottimizzazione degli spazi attuali a cui si aggiungerà la costruzione di nuove strutture utilizzando tecniche, materiali e concetti sostenibili. L'altra idea, in via di sviluppo, è quella di attrezzarci per chiudere il cerchio della differenziazione all'interno dell'azienda. Investiremo in un impianto biodigestore che ci consentirà di gestire personalmente, in modo corretto e in loco (risparmiando CO2 sulla logistica) i rifiuti biodegradabili. Produrremo, tratteremo e riutilizzeremo il rifiuto per concimare i nostri giardini”.

Sostenibilità “Siamo l'unico ente fieristico italiano, e tra i pochi in Europa, a essere certificato come sostenibile secondo la norma ISO 20121, con audit costanti che monitorano la preparazione e lo svolgimento dell'evento. Cosa significa in concreto? Una raccolta differenziata dei rifiuti che sfiora l'85%. Ricicliamo o riutilizziamo (donandola ad altri enti) addirittura la moquette. Abbiamo investito nella raccolta in proprio dei rifiuti, attiva anche durante la fase di allestimento degli eventi, così da essere certi che ogni materiale arrivi allo smaltimento in maniera corretta. Tutta la nostra ristorazione adotta materiali completamente biodegradabili, e la plastica è utilizzata solo per lo stretto indispensabile. Da 8 anni facciamo

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Food service “Needless to say, table cleaning services will be enhanced. We are studying a management of purchases at restaurants and bars without cash. Perhaps also the possibility to purchase in advance vouchers online, and to book some tables or access to self-service. We will push hard to encourage the distribution of meals to exhibitors directly on the stands, so as to reduce the flow to the meal service”.

Waste, management and disposal “We will increase awareness efforts for a correct separate waste collection, which is even more important today: in fact, we must pay particular attention to the disposal of personal protection equipment. We already have a very advanced waste management system, which provides for a double differentiation step: in the structure (different available containers for waste disposal), and downstream (what is collected is further checked and separated before reaching disposal plants”.

Sustainability “We are the only Italian exhibition organisation, and one of the few in Europe, to be certified as sustainable according to the ISO 20121 standard, with constant audits that monitor the preparation and development of the event. What does this actually mean? A separate waste collection that reaches 85%. We recycle or reuse (donating it to other bodies) even the carpet. We have invested in the collection of waste on our own, which is also active during the set-up phase of the event, so we can be sure that each material arrives correctly to disposal facilities. All our restaurants adopt completely biodegradable materials, and plastic is only used for the strict minimum needed. We have been part of the Food For Good circuit for 8 years allowing us to entrust unsold food to the Food Bank which, in turn, redistributes it to those who need it most. All products used for sanitising are Ecolabel certified. About 65% of the invoices we pay to our suppliers will feed the economy of our territory.

Do you have sustainbale projects for the future? Also our real estate project to expand the fair, which will start in the medium/short run, will be sustainable because it will not involve the demolition of existing structures, but improve and optimise the current spaces to which will be added the construction of new structures, using sustainable techniques, materials and concepts. The other developing idea is to equip ourselves in order to close the circle of differentiation inside the company. We will invest in a biodigester plant that will allow us to personally and properly manage biodegradable waste on site (saving CO2 on logistics). We will produce, treat and reuse the waste to fertilise our gardens”.


NEW DATES We exhibit at EXPO RIVA SCHUH 11>14.12.2020

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INSTITUTIONS

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Stefano Patuanelli - Ministro dello Sviluppo Economico


SOSTENERE INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ SUL LUNGO PERIODO

SUPPORTING INNOVATION AND SUSTAINABILITY IN THE LONG TERM

Ci aspettano mesi e mesi di difficoltà crescenti. Con Stefano Patuanelli, già capogruppo per il Movimento 5 Stelle al Senato, e da settembre 2019 Ministro dello Sviluppo Economico nel governo Conte II, analizziamo le iniziative messe in campo dal Governo Italiano.

Months and months of growing difficulties are ahead of us. We talk to Stefano Patuanelli, former leader of the 5-Star Movement in the Senate, and since September 2019, Minister of Economic Development in Conte’s 2nd government, and we analyse the initiatives put into place by the Italian Government.

Quali le misure adottate per contrastare l’attuale e terribile situazione economica? Dal 15 giugno sono partiti gli indennizzi a fondo perduto, una delle misure del Decreto Rilancio pensate per ristorare direttamente parte dei danni che il Covid ha prodotto sulle PMI del nostro Paese. Si tratta di liquidità immediata a favore di società e imprese individuali con ricavi fino a 5 milioni di euro, che sarà erogata dall'Agenzia delle Entrate. Sempre per le PMI entra a regime anche la riduzione degli oneri di sistema sulle bollette elettriche da maggio a luglio 2020, e non sarà necessaria alcuna domanda: la riduzione dei costi, dal 4% al 97% a seconda della potenza impiegata, sarà automatica. Questo, assieme ai pagamenti di 12 miliardi di debiti della pubblica amministrazione, all’abolizione del saldo 2019 e dell’acconto 2020 dell’Irap, di Tosap e Cosap, porterà un po’ di ossigeno alla stretta imposta dal Covid. Da non dimenticare il Decreto Liquidità, per la parte riguardante il Fondo di Garanzia per le PMI. Ad oggi siamo a circa 738mila domande pervenute per un totale di circa 42 miliardi di garanzie concesse. In pratica, dall’entrata in vigore del decreto, parliamo di più di mezzo miliardo al giorno di garanzie concesse, nonostante le lentezze di

What measures have been taken to counter today’s terrible economic situation? Applications for non-refundable funds started on 15 June. This is one of the measures contained in the ‘Relaunch Decree’ designed to directly restore some of the damage caused by Covid to SMEs in our country. It consists of immediate liquidity given to companies and sole proprietorships with revenues of up to 5 million euros, which will be disbursed by the Italian Revenue Office. Also for SMEs, the reduction of excise duty on electricity bills from May to July 2020 will come into operation, and no request will be required: the reduction of costs, from 4% to 97% depending on the power used, will be automatic. This, together with state-guaranteed public reinsurance of € 12 billion, the abolition of the 2019 balance and 2020 advance payment to IRAP, TOSAP and COSAP, will bring a little bit of respite to the difficulties brought about by the Covid-19 pandemic. There is also the Liquidity Decree, with the part concerning the Guarantee Fund for SMEs. To date, about 738 thousand applications have been submitted for a total of about 42 billion guarantees granted. In practice, since the entry into force of the decree, we are talking about more than half a billion euros of guarantees granted per day,

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INSTITUTIONS

Stefano Patuanelli - Ministro dello Sviluppo Economico

Abbiamo il dovere di guardare ai prossimi dieci anni, oggi più che mai serve una prospettiva economica e industriale di lungo respiro. We have a duty to look to the next ten years. Today more than ever, a long-term economic and industrial perspective is needed.

alcuni istituti di credito che si sono comunque attrezzati per colmare il gap delle prime due settimane. Infine, fino al prossimo 13 agosto, imprese, partite iva, artigiani, agricoltori che hanno subito danni e perdite di fatturato a causa dell’emergenza Covid, potranno fare domanda per ottenere indennizzi a fondo perduto. Con il Decreto Rilancio abbiamo stanziato 6,2 miliardi per questa misura di ristoro. L’iter è gestito da Agenzia delle Entrate ed è stato costruito per essere semplice e immediato. Le somme saranno erogate direttamente sul conto corrente e le verifiche verranno effettuate successivamente, per permettere una velocizzazione ulteriore delle procedure. Parliamo di indennizzi che arrivano fino a 40 mila euro. L’ammontare dell’importo erogato sarà pari al - 20% per le imprese con fatturato fino a 400 mila euro - 15% per le imprese con fatturato tra 400 mila euro e fino a 1 milione di euro - 10% per le imprese con fatturato da 1 a 5 milioni di euro. Partendo comunque da soglie minime di rimborso.

despite the slowness of some credit institutions that have, nevertheless, equipped themselves to fill the gap of the first two weeks. Finally, until 13 August 2020, companies, VAT holders, small business owners, and farmers who have suffered damage and loss of turnover due to the Covid emergency, will be able to apply for non-refundable compensation. With the Relaunch Decree, we have allocated 6.2 billion euros for this relief measure. The process is managed by the Italian Revenue Office and has been built to be simple and immediate. The sums will be disbursed directly to the beneficiary’s current account and checks will be carried out later, in order to further speed up the procedure. We are talking about compensation of up to 40 thousand euros. The amount paid will be equal to: - 20% for companies with a turnover of up to € 400 thousand - 15% for companies with a turnover between € 400 thousand and € 1 million euros - 10% for companies with a turnover from € 1 to € 5 million euros. However, starting from minimum repayment thresholds.

Come gestirete, invece, il flusso di denaro proveniente dall’Europa? Lo useremo per mettere in sicurezza alcune debolezze e fragilità storiche del nostro sistema produttivo: la sottocapitalizzazione, la difficoltà di accesso all’innovazione, favorire il rientro di quelle imprese che hanno spostato la produzione all’estero (magari studiando un iper-ammortamento nei confronti dei beni riportati in Italia, o una super valutazione dei capitali utilizzati per reimpiantare nuovi stabilimenti in Italia, defiscalizzare il lavoro per i primi anni).

How will you manage the flow of money from Europe? We will use it to secure some historical weaknesses and fragilities in our production system: under-capitalisation, the difficulty in accessing innovation, promoting the return of those companies that have moved their production abroad (perhaps by studying a hyper-amortisation plan for assets brought back to Italy, or a super-evaluation of capital used to replant new factories in Italy, not taxing the work carried out in the first years).

Come pensa sia meglio affrontare le sfide che ci attendono? Quello che da oggi dobbiamo fare come Governo è abbracciare stabilmente una politica economica che stimoli gli investimenti, la crescita, la sostenibilità e l’innovazione. È un percorso certamente più

What do you think is the best way to face the challenges that lie ahead? What we need to do today as a government is to firmly embrace an economic policy that stimulates investment, growth, sustainability

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difficile e fa meno titolo sui giornali. Ma abbiamo il dovere di guardare ai prossimi dieci anni, oggi più che mai serve una prospettiva economica e industriale di lungo respiro.

and innovation. This is certainly a more difficult path and one that doesn’t make headlines. But we have a duty to look to the next ten years. Today more than ever, a long-term economic and industrial perspective is needed.

Quali i primi passi verso questo tipo di politica? Il piano industriale per il triennio 2020-2022 ‘Dall’Italia per innovare l’Italia’ del Fondo Nazionale Innovazione - Gruppo Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital, mi pare un buon inizio. Il mio Ministero ha fortemente voluto la costituzione del Fondo Nazionale Innovazione e del Fondo per il Trasferimento Tecnologico. Entrambi rappresentano un’opportunità strategica per l’Italia. Viviamo in un Paese in cui la genialità si sposa con l’eccellenza: vogliamo facilitare la trasformazione delle idee in prodotti e processi, e le start up hanno proprio la capacità di leggere le esigenze del mercato e offrire ai consumatori nuove soluzioni e alle imprese, anche le più tradizionali, nuovi modi di soddisfare la domanda. È una questione statistica: più seminiamo, più probabilità di successo avremo. E semineremo attraverso questi due strumenti di politica industriale nati proprio per sopperire alle difficoltà attuali. Il FONDO NAZIONALE INNOVAZIONE opererà utilizzando lo strumento del Venture Capital, un settore nel quale i dati degli ultimi anni lasciano ben sperare per il futuro. Il Fondo opererà attraverso investimenti diretti e indiretti con una attenzione dedicata principalmente a tutti i settori dell’innovazione in cui il nostro Paese è in grado di esprimere già tradizionali eccellenze o è in grado di giocare un ruolo da protagonista nella competizione globale, grazie al talento ed all’ingegno dei nostri ‘founder’ o imprenditori. La dotazione del FNI è di circa 1 miliardo di euro. Invece, il FONDO PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO (ENEA TECH) ha a disposizione 500 milioni di euro e vuole colmare la distanza tra chi fa innovazione e chi fa impresa. Se il FNI si dedicherà al sostegno del percorso di crescita delle start up nel tempo, fino all’industrializzazione e al lancio commerciale sul mercato, Enea Tech, interverrà alla base del sistema innovazione investendo esclusivamente in ambito pre-commerciale e pre-competitivo in quella che gli addetti al settore definiscono la “valle della morte”, accompagnando lo sviluppo di innovazioni rilevanti dei centri di ricerca, delle PMI e degli spin-off.

What are the first steps towards this type of policy? The 2020-2022 business plan “From Italy to Innovate Italy” of the National Innovation Fund - Gruppo Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital, seems to be a good start. My Ministry has strongly supported the establishment of the National Innovation Fund and the Technology Transfer Fund. Both represent a strategic opportunity for Italy. We live in a country where ingenuity is combined with excellence: we want to make it easier to transform ideas into products and processes, and start-ups have the ability to read the needs of the market and to offer consumers new solutions, and companies, even the most traditional, new ways of meeting demand. It is a matter of statistics: the more we sow, the more likely we are to succeed. And we will sow through these two business policies that were created precisely to overcome the current difficulties. The NATIONAL INNOVATION FUND will operate using the instrument of Venture Capital, an area in which the data of recent years bodes well for the future. The Fund will operate through direct and indirect investments with a focus mainly on all sectors of innovation in which our country is already able to express traditional excellence or is able to play a leading role in global competition, thanks to the talent and ingenuity of our “founders” and entrepreneurs. The NIF’s budget is approximately 1 billion euros. Whereas, the TECHNOLOGY TRANSFER FUND (ENEA TECH) has 500 million euros at its disposal, and wants to bridge the gap between those who make innovation and those who do business. The NIF dedicates itself to supporting the growth path of start-ups over time, up to industrialisation and commercial launch on the market, while Enea Tech intervenes at the base of the innovation system by investing exclusively in the pre-commercial and pre-competitive area, i.e. the area that sector operators call the “valley of death” accompanying the important innovation developments of research centres, SMEs and spin-offs.

In ottica innovazione, negli anni passati, si è puntato su Industria 4.0. Come pensa di portare avanti quel progetto? Con il Piano Transizione 4.0, da poco entrato in vigore, che conta 7 miliardi a favore degli investimenti delle imprese che maggiormente punteranno sull’innovazione, gli investimenti green, in ricerca e sviluppo, in attività di design e innovazione estetica, sulla formazione 4.0. Il piano ha l’ambizione di essere il primo mattone su cui costruire la nuova politica industriale dell’Italia. Con Transizione 4.0 aumenta del 40% la platea dei potenziali beneficiari del mondo 4.0. Con l’adozione del credito d’imposta come strumento unico di accesso agli incentivi, garantiamo un effetto leva tra innovazione ed ecosostenibilità preservando il pieno automatismo delle misure. Inoltre, si garantisce un importante anticipo dei tempi di fruizione eliminando i vincoli tra investimenti in beni materiali e immateriali.

With regards to innovation, in past years the focus has been on Industry 4.0. How do you plan on carrying out that project? With the recently launched Transition 4.0 Plan, which has 7 billion euros for investments in innovation, ‘green’ solutions, research and development and design and aesthetic innovation activities, and in Training 4.0. The plan has the ambition of being the first brick on which to build Italy’s new industrial policy. Transition 4.0 increases the number of potential beneficiaries in the world by 40%. With the adoption of the tax credit as the sole instrument for accessing incentives, we guarantee a leverage effect between innovation and eco-sustainability, while preserving the full automation of the measures. In addition, the times of use will be greatly sped up by eliminating the constraints between investments in tangible and intangible assets.

La sostenibilità ambientale è di fatto un tema al centro di molti progetti politici internazionali. Come lo affrontate? Abbiamo stanziato 210 milioni di incentivi per progetti di ricerca e sviluppo delle imprese per la riconversione delle attività produttive.

Environmental sustainability is in fact an issue at the heart of numerous international political projects. How will you address it? We have allocated € 210 million euros of incentives to companies’ research and development projects aimed at the reconversion of

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Stefano Patuanelli - Ministro dello Sviluppo Economico

Con questa misura, il MiSE vuole sostenere la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative e sostenibili, al fine di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse abbia una maggiore durata e la produzione di rifiuti sia ridotta al minimo.

production activities. With this measure, MiSE wants to support research, development and experimentation of innovative and sustainable solutions, in order to promote the reconversion of production activities towards a circular economy model in which the value of products, materials and resources has a longer life and waste production is reduced to a minimum.

Altre iniziative importanti a favore delle Pmi? Il progetto, già in atto, per favorire la brevettabilità e la valorizzazione della proprietà industriale da parte delle Pmi. Fino ad ora sono stati messi a disposizione 56 milioni di euro con l'obiettivo di facilitare l’utilizzo dei brevetti per tutelare le innovazioni tecnologiche delle Pmi, valorizzare i marchi e i disegni, e promuovere anche i progetti di trasferimento tecnologico di Università ed Enti di ricerca. Per soddisfare le richieste di coloro che non hanno potuto presentare le domande di contributo, il MiSE ha deciso di anticipare l’emanazione del decreto di programmazione per il 2020 dei bandi per Brevetti+, Disegni+ e Marchi+, mettendo a disposizione ulteriori 43 milioni di euro. Entro metà luglio saranno, quindi, fissati i termini per la presentazione delle nuove domande di contributo. È stato, infine, aperto il termine per richiedere il “Voucher 3I –Investire In Innovazione”, la misura agevolativa dedicata alle start up innovative. Con 19,5 milioni di euro per il triennio 2019-2021, gestiti da Invitalia, si intende sostenere la competitività delle start up finanziando la tutela, in Italia e all’estero, dei processi di innovazione tramite il brevetto per invenzione industriale.

Are there any other important initiatives in favour of SMEs? The project already underway to promote the patentability and enhancement of industrial property by SMEs. To date, € 56 million have been made available with the aim of facilitating the use of patents to protect the technological innovations of SMEs, to enhance the value of trademarks and designs, and also to promote technology transfer projects developed by Universities and Research Institutions. In order to meet the requests of those who were unable to submit applications for contributions, the MiSE has decided to anticipate the issuing of the 2020 planning decree to apply for access to the Patents+, Designs+ and Trademarks+ measure, making an additional € 43 million available. The deadlines for the submission of new applications will be fixed by mid-July. Lastly, the deadline to apply for the “Voucher 3I –Investing In Innovation”, i.e. an incentive programme dedicated to innovative start-ups. With a budget of € 19.5 million for the three-year period 2019-2021, managed by Invitalia, the incentive is intended to support the competitiveness of start-ups by financing the protection, in Italy and abroad, of innovation processes through the industrial property patent.

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Carlo Ferro - Presidente ICE


AGENZIA ICE

LE INIZIATIVE PER SUPPORTARE LE IMPRESE

Il presidente Carlo Ferro descrive le azioni concrete della sua “rivoluzione copernicana” e la visione per affrontare crisi e ripartenza. Nuovo catalogo dei servizi e progetti di digitalizzazione per incentivare l’export. «Ho accettato l’incarico di guidare Agenzia ICE con il preciso intento di ‘fare le cose’». Carlo Ferro - che da gennaio 2019 tiene le redini dell’istituzione preposta a supportare l’internazionalizzazione delle aziende italiane, in particolare quelle medie e piccole - ha alle spalle una lunga carriera votata al successo di molte aziende sui mercati nazionali ed esteri, tra cui STMicroelectronics (Italia) s.r.l. di cui ha presieduto il consiglio di amministrazione prima di approdare in ICE. E dopo poco più di un anno dal suo insediamento si cominciano a vedere i frutti di quella che lui stesso ha definito «una rivoluzione copernicana che rimette le imprese al centro del sistema di promozione all’export».

IMPRESE AL CENTRO Il rinnovato impegno di Agenzia ICE si è concretizzato, in particolare, in due importanti iniziative. Desk settimanali in ogni regione italiana Da quando ICE è stata ricostituita per legge nel 2013, non ha più avuto una presenza capillare sul territorio e si è chiusa nel ricevere le imprese solo a Roma. «Per essere più vicini al tessuto industriale, da novembre dello scorso anno, abbiamo avviato 20 sportelli regionali, aperti in un giorno fisso a settimana, dove poter incontrare un funzionario ICE (in questo momento di crisi sanitaria, il servizio prosegue per via telematica)», spiega Ferro. Nuove opportunità per le imprese fino a 100 dipendenti La seconda importante iniziativa riguarda alcuni servizi essenziali per avviare un’impresa all’export, tradizionalmente a pagamento, e che, dal primo aprile 2020, sono divenuti gratuiti per le imprese fino a 100 addetti (medio/piccole, piccole e micro). Questi servizi consentiranno alle imprese di conoscere nuovi mercati in termini di opportunità, dinamiche e potenziali controparti estere,

e di crescere, avviare e sostenere la presenza e il consolidamento nei mercati esteri. «Crediamo che il Nuovo Catalogo dei Servizi ICE - sottolinea Ferro - rappresenti il modo migliore per aiutare il sistema ad aumentare il numero delle esportazioni, ob- biettivo principale dell’attuale gestione dell’agenzia. Vogliamo, così, ovviare a una delle carenze strutturali del tessuto delle PMI italiane in cui sussiste l’ottima capacità di saper fare e di curare il prodotto, ma anche una forte debolezza organizzativa e di strumenti per crescere nell’export».

EMERGENZA CORONAVIRUS In questo quadro evolutivo dell’agenzia si innesta la drammatica emergenza sanitaria che pone il Governo italiano e le sue istituzioni di fronte alla sfida di immaginare nuovi strumenti con cui affrontare il momento difficile e la ripresa che ne seguirà. «Riguardo a questo particolare frangente, in cui, ci tengo dirlo, la salute delle persone occupa il primo posto nella classifica delle priorità, ICE ha già deliberato due misure importanti. L’indennizzo per la mancata partecipazione ad eventi fieristici all’estero attualmente sospesi. Abbiamo voluto salvaguardare le imprese che hanno investito risorse finanziarie per iscriversi agli eventi e spedire le merci, così che non debbano subire un doppio danno. Un intervento massiccio che ha già raccolto [i dati si riferiscono a metà aprile, n.d.r.] 1.400 richieste, per un totale di circa 20 milioni di euro di rimborsi. Il finanziamento della partecipazione a missioni di collettive in fiere estere per i prossimi 18 mesi. Sarà offerto gratuitamente un modulo espositivo allestito in tutte le manifestazioni organizzate da Agenzia ICE (fiere, mostre autonome, ecc.) che si svolgeranno in qualsiasi parte del mondo».

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Carlo Ferro - Presidente ICE

IL PATTO PER L’EXPORT IN PILLOLE Comunicazione: campagna di “nation branding”, con l’obiettivo di rilanciare l’immagine dell’Italia Promozione Integrata: iniziative di promozione particolare su arte contemporanea, cinema e audiovisivo, spettacoli dal vivo, editoria, cucina, design, scienza ed innovazione Formazione/informazione: strumenti formativi e informativi per le imprese e-desk: accesso digitalizzato ai servizi di sostegno all’export, attraverso il portale unico, con una profilazione di aziende, settori e mercati

IL PATTO PER L’EXPORT Quando abbiamo realizzato l’intervista a metà aprile, il presidente Ferro ci aveva annunciato alcune iniziative su cui avrebbe lavorato nelle settimane successive, molte delle quali hanno trovato concretezza nel Patto per l’Export siglato lo scorso 8 giugno. Un programma di iniziative che Ferro commenta così: “ICE Agenzia si impegna a supportare il MAECI nell’attuazione del Patto per l’export con focus su promozione, comunicazione e digitale. Vogliamo combinare reazione e visione, azioni a supporto della ripresa con interventi funzionali al riposizionamento strutturale delle imprese per affrontare i mercati che cambiano. La crisi accelera la transizione delle abitudini di consumo e dei modelli di commercio verso i canali digitali. Abbiamo già avviato, a partire dallo scorso anno, una modernizzazione epocale dell’Agenzia verso il digitale. E con il Patto per l’Export acceleriamo in questa direzione con nuovi progetti: 59 iniziative fra e-commerce e GDO ‘offline to online’; il progetto Fiera Smart 365 per dotare il sistema fieristico di strumenti virtuali e le imprese di una piattaforma B2B in remoto; la formazione per Digital Export

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Temporary Export Manager e Digital Export Manager, che assisteranno l’azienda nei processi di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione Sistema fieristico: ammodernamento del sistema fieristico, attraverso una parziale digitalizzazione delle fiere e la creazione di piattaforme per incontri B2B virtuali Commercio digitale: ampliamento degli accordi con le principali piattaforme di e-commerce internazionali e anche con piattaforme “minori” di e-commerce, ma molto popolari in mercati prioritari. Finanza agevolata: centralità degli strumenti finanza agevolata per le strategie di crescita e internazionalizzazione delle PMI e delle imprese start-up.

Manager; la seconda edizione del programma Global Start-Up, che quest’anno porterà nel mondo 150 giovani imprese e la tecnologia blockchain per la tutela del Made in Italy. Col Patto per l’Export sottoscriviamo oggi l’impegno da parte di tutta la struttura ICE su questo percorso di ammodernamento e di servizio”. Tra le prime concrete iniziative per promuovere l’export italiano, possiamo annoverare l’accordo perfezionato fra Agenzia ICE e WeChat per promuovere brand e produzioni italiane sulla via della seta: food & wine, fashion, gioielleria, pelletteria e design tra i portabandiera del percorso di internazionalizzazione. L’accordo siglato tra l’Agenzia del MISE e del MAECI con Tencent IBG inaugura ‘Pavilion Italia’, per lanciare le imprese italiane sul mercato cinese. A Digital Retex il compito di braccio operativo e promotore delle eccellenze. Un’unica vetrina virtuale, posta a finestra privilegiata da cui le aziende virtuose del Belpaese si potranno affacciare sul mercato cinese. Attraverso questa piattaforma brand e imprese italiane potranno presentarsi e dialogare con un’audience digitale che ha da tempo superato il miliardo di utenti attivi al mese.


I 20 desk regionali di ICE Nella pagina a fianco l’elenco degli sportelli di assistenza dedicati a favorire l’internazionalizzazione delle imprese - dove un team dedicato di professionisti sarà sistematicamente presente, per un giorno alla settimana - attivati in collaborazione con partner territoriali di rilievo quali Regioni, Cassa Depositi e Prestiti, Gruppo CDP con Sace-Simest, Sistema camerale. Di seguito il link per il modulo online dove prendere appuntamento. Durante la fase di crisi sanitaria dovuta alla pandemia, gli appuntamenti saranno solo online. https://bit.ly/deskice

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Maurizio Fugatti - presidente della Provincia Autonoma di Trento


TRENTINO, I NUMERI PER RIPARTIRE TRENTINO, THE NUMBERS TO START BACK UP

Intervista al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti

Interview with the President of the Autonomous Province of Trento, Maurizio Fugatti

Classe 1972, Maurizio Fugatti è nato a Bussolengo. Marito e padre di due figli, dopo aver conseguito il diploma di perito agrario, con specializzazione enologica, si laurea in Scienze Politiche all'Università degli studi di Bologna. E' iscritto all'albo dei dottori commercialisti e revisori contabili. Nel 2005 diventa segretario della Lega Nord Trentino e consigliere comunale ad Avio, dove ha iniziato la carriera politica. Eletto alla Camera dei Deputati nel 2006, è stato Onorevole durante la XV e XVI legislatura fino al 2013, svolgendo il ruolo di vice capogruppo alla Camera dei Deputati e capogruppo della Commissione Finanze. Rieletto nella XVIII legislatura, ha ricoperto la carica di sottosegretario di Stato per la Salute dal 13 giugno 2018 nel Governo Conte, fino alla sua elezione a presidente della Provincia Autonoma di Trento nell'ottobre del 2018. Oggi rilascia un'intervista esclusiva a Fotoshoe, per raccontare come la Provincia di Trento sta affrontando la ripartenza.

Born in 1972 in Bussolengo and married with two children, after receiving his high school degree as an agricultural engineer, with a specialisation in wine making, Maurizio Fugatti received his undergraduate degree in Political Sciences from the Università degli Studi di Bologna. He is currently a member of the Association of Professional Accountants and Internal Auditors. In 2005, he became secretary of the Trentino area’s Lega Nord and city councillor of Avio, where he began his political carrier. Elected to the Chamber of Deputies in 2006, he was an Honourable Member during the 15th and 16th administrations until 2013 as the Deputy Head of the Chamber of Deputies and Head of the Financial Commission. Re-elected during the 18th administration, he took on the role of Undersecretary of State for Health from 13 June 2018 during the Conte Administration, until he was elected as the President of the Autonomous Province of Trento in October 2018. Today, he has agreed to an exclusive interview with Fotoshoe, so we can learn how the Province of Trento plans to start back up again.

Quali sfide si trovano ad affrontare i settori trentini del commercio e dell'artigianato al termine della fase acuta dell'emergenza Coronavirus? Quali azioni ha intrapreso la Provincia Autonoma di Trento per sostenerli? Innanzitutto, lo scorso 10 maggio è stata approvata la legge 3, contenente tutta una serie di misure di sostegno alle famiglie, ai lavo-

What challenges is the Trentino commerce and artisanship sector facing at the end of this acute phase of the Coronavirus emergency? What actions has the Autonomous Province of Trento taken to support them? First of all, this past 10 May, Decree no. 3 was approved, with a series of measures meant to support families, workers, and economic sectors. We

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Maurizio Fugatti - presidente della Provincia Autonoma di Trento

Riva del Garda Fierecongressi è una delle prime vetrine del gusto e della moda italiane, un polo aperto al resto del mondo. Noi ci crediamo e vogliamo fare di tutto per far sì che possa tornare ad operare a pieno regime. Riva del Garda Fierecongressi is one of the main windows onto Italian taste and fashion, it is a hub open to the rest of the world. We believe in it and would like to do everything possible, so that it can once again return to full operational levels. ratori e ai settori economici. Abbiamo impegnato risorse per complessivi 150 milioni di euro, a cui si aggiunge il rifinanziamento del Protocollo siglato con il sistema bancario per garantire l’accesso al credito, con 250 milioni di euro che si sommano ai 250 già stanziati, e l’intervento di sospensione del pagamento dell’Imis, e delle altre tasse locali, per 175 milioni. In tutto la Provincia mobilita un totale di 825 milioni circa per superare questo momento particolarmente difficile. L’11 giugno è partita inoltre la fase di raccolta delle domande di contributo a fondo perduto da parte degli operatori economici – parliamo di pmi fino a 11 addetti - danneggiati in maniera grave dalla pandemia di Covid-19. Lo stanziamento di risorse è di circa 90 milioni per l’anno 2020, a vantaggio di 27.000 operatori economici potenzialmente interessati, più un aiuto ulteriore per chi ha sostenuto canoni di affitto o locazione. Ma sostenere commercio e artigianato non significa solo fornire aiuti economici. E’ altrettanto importante dare fiducia a chi torna ad aprire, creare le condizioni affinché possa farlo in sicurezza, appoggiare gli sforzi degli enti locali e le iniziative delle associazioni di categoria, promuovere il ritorno del turismo. Lavorare, insomma, per una riapertura “piena”, che coniughi salute, lavoro, soddisfazione dei bisogni dei cittadini.

dedicated resources for a total of 150 million euros, which were joined by the refinancing of the Protocol signed with the banking system in guaranteeing access to credit, with an additional 250 million euros added to the already existing 250 million. There was then the suspension of the payment of the IMIS real estate tax and other local taxes, equal to 175 million. Altogether, the Province has put together a total of 825 million to help businesses make it through this especially difficult moment. On the 11th of June, financial subsidiaries were also granted to financial operators requesting them – we are speaking of SMEs with up to 11 employees – which suffered great losses during the Covid-19 pandemic. The funds set aside are around 90 million euros for the year 2020, to the advantage of 27,000 financial operators potentially interested, with further help provided to those who had to make rental property or lease payments. However, supporting the commerce and artisanship industry does not mean only providing financial help. It is just as important to place trust in those who are reopening, create the right conditions so they can do so safely, and support the efforts of local organisational bodies and the initiatives of trade associations, while promoting the return of tourism. In other words, we must work towards a “complete” reopening, which combines health, safety, and work, while satisfying the needs of citizens.

Il Trentino, con le sue città d'arte, la montagna e l'Alto Garda, vive di turismo. Nel clima di incertezza attuale, quali misure di sostegno sta adottando la Provincia per richiamare i turisti e garantire la stagione estiva? E’ indispensabile avere protocolli di sicurezza chiari, per tutti i settori interessati e promuovere una nuova cultura dell’accoglienza fra gli operatori, chiamati a dare alla clientela risposte diverse rispetto al passato, in particolare ovviamente sul piano della sicurezza e della sanificazione. Stiamo lavorando in entrambe le direzioni, mentre sono partite con Trentino Marketing le iniziative di promozione della stagione estiva. Abbiamo anche lavorato al fine di modificare la percezione che alcuni Paesi per noi molto importanti, come l’Austria, avevano in questa fase dell’Italia, e anche del Trentino. La situazione sta gradualmente tornando nella “normalità”, compatibilmente con l’esigenza, che dobbiamo avere sempre presente, di non abbassare la guardia per non dover fronteggiare un domani un ritorno del virus.

Trentino, with its cities of art, mountains, and Alto Garda, lives and breathes tourism. In the current climate of uncertainty, what measures of support is the Province adopting to attract tourists and ensure there is a summer season? It is essential to have clear safety protocols for all relative sectors and promote a new culture of hospitality among operators, who are called upon to give clientele solutions different from the past, especially in terms of safety and cleaning. We are working in both directions, while with Trentino Marketing, initiatives for promoting the summer season have begun. We are also working on changing the perception some countries, which are really important to us, like Austria, had about Italy and also Trentino in this phase. The situation is gradually returning to a sense of “normality”, in accordance with the need, which we must always keep in mind, to never let our guard down, so we can avoid facing a return of the virus in the future.

In particolare, e con un respiro di medio-lungo termine, quali sono gli interventi previsti in modo specifico per l'Alto Garda? Anche per questo territorio si pone la sfida della riforma del settore turistico. E’ una sfida che fa perno sul coaching, ossia l'accompagnamento di tutti gli operatori del settore, per far sì che nessuno rimanga indietro rispetto ai cambiamenti che si stanno rendendo necessari. L’APT, in questo senso, ha di fronte a sé nuove responsabilità. Con la

In the mid to long-term range, what are the specific measures being taking with regards to Alto Garda in particular? For this territory, we are once again looking to the reforms for the tourist industry. It is a challenge that revolves around coaching, or rather accompanying sector operators, so that no one is left behind in making the changes that must be implemented. In this regard, APT has a series of new responsibilities. With the reform, four new territorial areas are also

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riforma nascono inoltre quattro nuove Aree territoriali: una di esse è l’Area Garda Trentino. Ad ogni Area corrisponde un’Agenzia territoriale, soggetto a cui spetterà l’ideazione e la costruzione del prodotto turistico interambito nelle rispettive aree. L’obiettivo della riforma è il superamento di una visione ancora in parte ancorata ai confini territoriali e avvicinarsi alla visione del turista, che abbraccia l’intero Trentino; per il Garda in particolare, basti pensare qui alle sinergie fra il lago e le vicine Dolomiti, o fra turismo naturalistico, sportivo e balneare e turismo culturale, guardando anche alla Vallagarina, al Mart, ai castelli. Infine, un nuovo strumento a supporto del settore, la Piattaforma digitale, Trentino guest platform, che mette al centro, di nuovo, il turista.

created: one of them is the Garda Trentino Area. Every area is matched with a Territorial Agency, which is responsible for conceiving and constructing tourist products set in the respective area. The aim of the reform is to overcome a limited vision that is stilly partially rooted within its own territorial confines and bring it closer to the vision of the tourist, who loves the entire Trentino area; for Garda, in particular, just consider the synergies between the lake and the nearby Dolomite mountains, or between outdoor tourism, sports, lakeside activities, and cultural tourism, while not forgetting the castles of Vallagarina in Mart. Finally, there is a new tool in support of the industry, the Trentino guest digital platform, which once again puts the tourist in a central place of importance.

In vista della prossima ripartenza del settore fieristico-congressuale, che ha in Riva del Garda Fierecongressi il suo punto di eccellenza, quali azioni sta intraprendendo la Provincia per prepararsi alla riapertura delle attività? Riva del Garda è uno dei gioielli del turismo trentino, un turismo che parla agli amanti dell’ambiente, della vacanza attiva, della vela, della buona cucina. Ma il settore fieristico rappresenta decisamente un ulteriore valore aggiunto. Riva del Garda Fierecongressi è una delle prime vetrine del gusto e della moda italiane che incontriamo Oltrebrennero, e al tempo stesso un polo aperto al resto del mondo. Noi ci crediamo e vogliamo fare di tutto per far sì che possa tornare ad operare a pieno regime. Non ci nascondiamo che il settore fieristico e congressuale è uno dei quelli più delicati nella Fase 2 della pandemia. Il primo dovere che abbiamo è quello di ascoltare la nostra Apss ed in generale le indicazioni degli esperti. L’impegno che ci siamo assunti è quello di far sì che si possa ripartire presto e bene e siamo sicuri che con i dovuti accorgimenti questo è possibile.

With the trade fair-conference sector almost ready to start back up, with Riva del Garda Fierecongressi as its point of excellence, what actions will the Province take to prepare for the reopening of this activity? Riva del Garda is one of the jewels of Trentino tourism, a tourism that speaks to lovers of the environment, of active vacations, sailing, and excellent cuisine. However, the trade fair industry most decidedly represents further added value. Riva del Garda Fierecongressi is one of the main windows onto Italian taste and fashion that we find right after the Brenner Pass, and at the same time, it is a hub open to the rest of the world. We believe in it and would like to do everything possible, so that it can once again return to full operational levels. We will not deny that the trade fair and conference sector is one of the most delicate industries in Phase 2 of the pandemic. The first duty we have is that of listening to our APSS health authority and in general to the guidelines set down by experts. We are committed to ensuring it is possible to start back up again sooner rather than later and on the right foot, and we are sure that with the right precautions this will be possible.

La ripartenza rappresenta anche una opportunità per ripensare i vecchi modelli e affermarne di nuovi, più focalizzati su digitalizzazione e sostenibilità: quali esperienze di questo tipo stanno emergendo sul vostro territorio? Il digitale è stato il protagonista della Fase 1, anche nella pubblica amministrazione. Nei settori del commercio e del turismo, d’altra parte, le nuove tecnologie hanno fatto il loro ingresso da tempo. Noi pensiamo che questa situazione possa offrire l’opportunità di percorrere qualche strada nuova, ad esempio, sul fronte del commercio, potenziando il commercio on-line dei prodotti trentini, anche con una piattaforma dedicata. Per il turismo abbiamo già detto che la legge prevede delle novità, ma ci tengo ad aggiungere che oltre a disporre di nuovi strumenti dobbiamo insistere di più sulla formazione. Il marketing digitale è uno strumento sempre più sofisticato e bisogna utilizzarlo nella maniera migliore.

The restart also represents an opportunity for rethinking old models and confirming new ones more focused on digitalisation and sustainability: what examples of this kind are emerging in your territory? The digital channel was the protagonist of Phase 1, also in the public administration. On the other hand, in the sectors of commerce and tourism, new technologies have already been present for some time now. We believe that this situation can offer the opportunity to go down new roads, for example, with regards to commerce, reinforcing the online sale of Trentino products, even with a dedicated platform. For tourism, we already said that the decree will set into motion a series of new measures, but I must also add that in addition to making new tools available, we must also insist on professional training. Digital marketing is an increasingly sophisticated tool and we must use it in the best way.

Osservando la sua Provincia in questi mesi difficili, cosa le è piaciuto e cosa l’ha positivamente colpita? In questi mesi sono stato colpito dalla maturità dei trentini. In generale, tutti si sono resi conto della gravità della situazione e si sono comportanti di conseguenza. A volte ho dovuto richiamare la popolazione al rispetto delle regole, perché anche questo è stato un compito che le istituzioni hanno dovuto assumersi, in una circostanza così inedita e così drammatica, anche a costo di generare qualche antipatia. Ma, ripeto, la verità è che nella generalità dei casi i trentini hanno manifestato ragionevolezza, attitudine alla collaborazione, spirito di sacrificio. Ora però dobbiamo metterci lo stesso impegno per ripartire. Il Trentino, grazie anche alla sua Autonomia, ha tutti i “numeri” per farlo.

During these months of difficulty, what did you like about your Province and what struck you in a positive way? During these months, I was impressed by the maturity of Trentino locals. In general, everyone understood the gravity of the situation and acted accordingly. Sometimes, I had to remind the population to follow the rules, because this was another responsibility with which institutions were charged during this unusual and dramatic time, also at the cost of making ourselves unpopular. However, I must repeat, the truth is that in most cases, Trentino habitants were reasonable, cooperative, and willing to make sacrifices. Now, however, we must put the same effort into starting back up once again. Trentino, thanks also to its Autonomy, has all the “numbers” needed to do so.

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INSTITUTIONS

Actuality

LA TEMPERATURA DEL SETTORE GAUGING THE SECTOR’S WELL-BEING

Siro Badon, President Assocalzaturifici

La nostra indagine presso i principali attori dei distretti calzaturieri italiani, alla fine del lockdown, mostra ancora forti criticità

At the end of the lockdown, our survey among the main players of the Italian footwear manufacturing districts presents the picture of a sector still in great difficulty

Il lock-down ha colpito duramente le imprese del settore calzaturiero che – rivela un'indagine condotta da Confindustria Moda – hanno accusato, nel primo trimestre 2020, una flessione media del fatturato pari a -38,4%, con una perdita complessiva stimata in 1,7 miliardi di euro. “Il nostro comparto, non avendo potuto riconvertire alcuna linea di produzione, a differenza del tessile, ha registrato perdite più significative per fatturato e ordini rispetto alle altre aziende del settore moda - ha affermato Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici. Abbiamo bisogno di misure forti e strutturali da parte del governo in materia di credito, fiscalità e sostegno all’export. Sono queste le risorse strategiche che ci chiedono le imprese di uno dei settori cruciali per il made in Italy”. Nel momento della riapertura abbiamo voluto fotografare lo stato di salute dei principali distretti calzaturieri italiani, per un aggiornamento sulla situazione. Ne è emerso un quadro ancora caratterizzato da forti criticità. Il prolungato periodo di lock-down ha messo in forte crisi i clienti dei calzaturifici, che non sono più in grado di onorare i loro impegni, con cancellazioni di ordini, richieste di forti sconti e problemi di insolven-

The lockdown hit the footwear manufacturing industry quite hard, which – in a survey conducted by Confindustria Moda – claims to have experienced a drop in revenue equal to -38.4% with an overall loss estimated at 1.7 billion euros during the first quarter in 2020. “Our segment, which was unable to reconvert some production lines, like the textile industry did, recorded more significant losses in revenue and orders compared to other companies in the fashion industry – confirmed Siro Badon, President of Assocalzaturifici. We need strong and structured measures by the government in terms of credit, taxes and support to exports. These are the strategic resources that the businesses of one of the most critical sectors for Made in Italy asks of us”. At the moment of the reopening, we wanted to present a picture of the current state of affairs in the main Italian footwear manufacturing districts and take stock of the current situation. From this inquiry emerged a sector that is still strongly characterised by difficulties. The prolonged period of lockdown saw the customers of footwear manufacturers fall into a period of great crisis with the inability to honour their prior commitments, order cancellations, requests for

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The Italian footwear manufacturing industry during the lockdown (First quarter in 2020) Drop in revenue

-38.4% Giorgio De Gara, President of the Confindustria Verona

Giacomo Fioravanti, President of the Florence footwear manufacturing section

za che sono all'ordine del giorno. Le prospettive sono negative anche per la prossima stagione: “Il sentiment delle aziende è improntato al pessimismo, visto lo stato del commercio in Italia e il permanere della chiusura di molti mercati di sbocco per effetto della pandemia. I calzaturifici si stanno confrontando con due problemi: la conclusione negativa della stagione estiva, con merci non consegnate, oppure richieste di forti sconti e partite in magazzino.... L'altro problema è non aver concluso la campagna vendite per l'invernale, con un preventivo di contrazione importante”, conferma Giorgio De Gara, presidente della sezione moda Confindustria Verona, che tiene però aperto uno spiraglio di ottimismo per il futuro: “Un’opportunità che ci lascia il virus, vista la precarietà attuale che rende difficile una programmazione di lungo periodo al dettaglio, è sfruttare la confusione che spingerà i retailer a fare riassortimenti just in time e, quindi, ad affidarsi a chi sa reagire in fretta alle sue richieste, incrementando così un'economia di prossimità, che magari ci permetterà di recuperare qualche punto percentuale”. Migliore è la situazione dei distretti fortemente caratterizzati dal terzismo delle griffe, come la Riviera del Brenta, l'Alto Milanese, Firenze e, in parte, Napoli che lavorano con continuità sebbene, anche loro, con qualche calo: “Per le firme, a parte qualche ritocco, gli ordinativi sono stati confermati e la produzione procede regolarmente, per ora - spiega Giacomo Fioravanti, presidente della sezione calzaturieri Firenze - Quello che cambia è la stagionalità: molte firme, non presenteranno le loro collezioni a giugno, bensì a settembre. Molte le presenteranno in forma ridotta, accontentandosi delle rimanenze”.

Loss estimated in billion euros

-1.7 Source: Confindustria Moda

significant discounts and problems of insolvency, which seem to be the order of the day. Forecasts are negative, also for the next season: “The sentiment of companies leans towards pessimism, considering the state of affairs in Italy and the end markets that continue to be closed because of the pandemic. Footwear manufacturers are facing two problems: the negative outcome of the summer season, with undelivered goods, or requests for significant discounts and goods still in stock… The other problem is the unfinished ad campaign for winter, with forecasts that point towards a strong downtrend”, confirms Giorgio De Gara, President of the Confindustria Verona fashion section, who however continues to hold onto a small glimmer of hope for the future: “One opportunity created by the virus, considering the current uncertainty that makes it difficult for retail to create long-term plans, is to take advantage of the confusion that will push retailers towards just-in-time re-stockings, with their trust accordingly placed in those who know how to react quickly to their demands, thus encouraging local business, which might allow us to recover a few percentage points”. Less dramatic is the situation of the districts with a strong prevalence of subcontractors working for designer labels, like that of Riviera del Brenta, Alto Milanese, Florence, and in part, Naples, which work with continuity although, they too, have experienced some dropoffs: “For designer labels, with the exception of a few adjustments, the orders were confirmed and production is proceeding regularly for now – explains Giacomo Fioravanti, President of the Florence footwear manufacturing section – What changes is the season: many labels will not present their collections in June, but rather in

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INSTITUTIONS

Actuality

ATEA: IL PUNTO DI VISTA DEI PELLETTIERI ABRUZZESI ATEA: THE POINT OF VIEW OF ABRUZZO LEATHER GOODS MANUFACTURERS In Abruzzo, dove lavorano 55 aziende di pelletteria e abbigliamento del consorzio Atea, si condividono gli stessi problemi dell’industria calzaturiera: la fatica a concludere la stagione, le incognite per la prossima, i problemi di liquidità e le insolvenze. “Quello che bisogna capire è come la pandemia influirà sulle priorità dei consumatori. Si dovranno ridefinire geografie, consumi, gusti - guarda più in là il presidente Francesco Palandrani - Non si riesce ad avere una prospettiva chiara. Noi abbiamo in cantiere un progetto per l’avvio di una piattaforma online su cui presentare i prodotti delle nostre aziende: un progetto a cui già avevamo pensato, ma posto in secondo piano rispetto ai progetti di internazionalizzazione e formazione, e che ora ha la priorità assoluta. Stiamo, poi, conducendo un’indagine presso le nostre aziende per raccogliere dati e bisogni da sottoporre alle istituzioni” The 55 leather goods and apparel firms from the Atea consortium in Abruzzo share the same problems as the footwear manufacturing industry: difficulty in wrapping up the season, uncertainties for the coming season, and problems of cash flow and insolvency. “What we need to understand is how the pandemic will influence the priorities of consumers. We will have to redefine geographies, consumption, tastes – and become more farsighted – states President Francesco Palandrani – It’s difficult to get a clear handle of the situation. We have an on-going project for the start-up of an online platform on which to present our companies’ products: a project we had previously thought of but had set aside in favour of projects of internationalisation and training. Now, it has become an absolute priority. We are also conducting a survey among our companies to collect data and then submit it to the institutions”.

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Giovanna Ceolini, President of the Confindustria Alto Milanese fashion group

Franco Ballin, Councilor of Acrib

Pasquale Della Pia, Councillor of the Unione Industriali di Napoli fashion section

Alberto Zanatta, President of the fashion, sports, and footwear group of Assindustria Veneto Centro Treviso Padova


“Anche le firme hanno subìto la contrazione degli ordini, seppur in misura minore – dichiara Giovanna Ceolin, presidente del gruppo moda Confindustria Alto Milanese - ma hanno le spalle larghe per fronteggiarle dal punto di vista finanziario. Tuttavia, la situazione dei terzisti non è rosea: qualcheduno si perderà per strada, anche perché non credo assisteremo a una corsa sfrenata al lusso nei prossimi mesi...”. Aggiunge Franco Ballin, consigliere di Acrib: “All'interno di un quadro pesante per le aziende della Riviera del Brenta, i terzisti sono meno in sofferenza, ma anche loro hanno subito cali”. “Chi opera per le grandi firme ha ripreso a lavorare a regime. Magari impiegando il 50-70% del personale, per rispettare il distanziamento sociale imposto dai decreti - spiega Pasquale Della Pia, consigliere della sezione Moda Unione Industriali di Napoli - Chi, invece, lavora con il proprio brand sta malissimo: il lavoro è fermo. Entro un anno mi aspetto chiudano tra il 20 e il 40% delle imprese del distretto. Senza contare l’indotto che rischia di saltare per aria”. Una situazione particolare è quella del distretto di Montebelluna, specializzato nella calzatura sportiva, che sta lavorando e nella pandemia è riuscito a trovare delle opportunità: “Abbiamo riscontrato una accelerazione incredibile della digitalizzazione – secondo Alberto Zanatta, presidente gruppo moda, sport e calzature di Assindustria Veneto Centro Treviso Padova - Questo non aiuta molto il brick & mortar, ma per chi produce è un’ottima risorsa. Inoltre, alla fine del lock-down la gente vuole uscire, fare attività, perciò prevediamo che molti, per garantire il distanziamento sociale, sceglieranno di fare le vacanze in

September. Many will present them in a reduced format, making do with leftover inventory”. “Even designer labels have experienced a drop in orders, although to a lesser degree – declares Giovanna Ceolin, President of the Confindustria Alto Milanese fashion group – but they have the resilience to face it financially speaking. Nevertheless, the situation of subcontractors is not all roses: some will be left behind, also because I do not believe we will witness a mad rush towards luxury in the months to come…” Franco Ballin, councillor of Acrib, adds: “In what is a critical situation for Riviera del Brenta businesses, subcontractors have been hit less hard, but they too have suffered losses”. “Those working for designer labels have started working regularly once again. Maybe employing only 50-70% of the usual personnel to respect the social distancing guidelines set forth by the decrees – explains Pasquale Della Pia, councillor of the Unione Industriali di Napoli fashion section – Who, instead, is working with their own brands is in an extreme position of difficulty: work is at a standstill. Within a year, I expect 20% to 40% of the district’s businesses to close. Without counting the supply chain that risks being completely annihilated”. One situation apart is that of the Montebelluna district, specialised in athletic footwear, which is working and which during the pandemic managed to find new opportunities: “We witnessed an incredible acceleration of digitalisation – confirms Alberto Zanatta, President of the fashion, sports, and footwear group of Assindustria Veneto Centro Treviso Padova – This is not a lot of help to

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INSTITUTIONS

Actuality

Valentino Fenni, President of the Confindustria Fermo footwear section

Matteo Piervincenzi, President of the Confindustria Macerata footwear section

montagna, piuttosto che al mare, e per chi produce calzatura sportiva e tecnica è una buona notizia”. Tuttavia, il distretto si deve confrontare con le problematiche di una ridotta mobilità: “Le aziende stanno riscontrando difficoltà a far viaggiare il personale tecnico per raggiungere i siti di produzione delocalizzati, che durante la pandemia hanno lavorato a singhiozzo, per presidiare il controllo della qualità”. Un po' da tutte le parti si invocano al Governo dei provvedimenti mirati per la ripartenza, in particolare per fornire liquidità alle imprese, considerando lo stato di crisi economica, paragonato da molti al dopoguerra. Ma la sensazione delle aziende è che ci siano più proclami che provvedimenti attuativi: la CIG che non arriva ai dipendenti, l'accesso al credito bancario farraginoso, gli interventi a pioggia considerati inutili, se non dannosi: “La politica migliore – dichiara Giorgio De Gara – sarebbe quella della defiscalizzazione: darebbe subito respiro alle aziende più virtuose, che hanno sempre pagato le tasse”. Senza una politica di ampio respiro, il timore espresso da tutti è che i tessuti dei distretti possano entrare fortemente in crisi, con il rischio di una reazione a catena a danno dell'intera catena produttiva: “La filiera è tutta collegata: quello che succede a noi, succede a tutto l'indotto - ammonisce Valentino Fenni, presidente sezione calzature Confindustria Fermo - È il momento che si faccia qualcosa per noi che lavoriamo, produciamo e diamo lavoro in Italia: possibile che non si riesca a veicolare questo messaggio? Le istituzioni dovrebbero dire chiaramente di comprare il fatto in Italia, o in Europa”. Un parere condiviso anche da Giovanna Ceolin: “Il nostro distretto

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the brick & mortar, but for those who produce it is an excellent resource. Additionally, at the end of the lockdown, people would like to go out and do things, so we believe that many of them, in order to guarantee social distancing, will choose to vacation in the mountains, as opposed to the seaside, and for those who produce athletic and technical footwear this is good news”. Nevertheless, the district must face the problems of reduced Lucio Nucci, President of mobility: “Companies are meetthe footwear section ing up with difficulties in havof Confindustria Bari ing technical personnel travel to the outsourced production sites, which during the pandemic wor ked on and off, to preside over quality control”. The Government is being pushed more or less from all directions to issue measures dedicated to the start-up of the economy once again, especially in terms of cash flow for businesses, considering the economic crisis, which has been compared by many to post-war times. However, the sensation of companies is that there are more announcements being made than actual measures being implemented: the temporary unemployment compensation that has not yet arrived for employees, the convoluted access to credit from banks, the numerous interventions considered useless, if not damaging: “The best manoeuvre – declares Giorgio De Gara – would be that of tax exemption: we would immediately provide relief to the most virtuous businesses, which have always paid their taxes”. Without a policy with a much broader scope, the fear expressed by everyone is that the fabric of the districts might go into crisis, with the risk of a chain reaction that damages the entire productive chain: “The supply chain is all connected: what happens to us happens to the entire chain – warns Valentino Fenni, President of the Confindustria Fermo footwear section – The time has come for doing something for those of us who work, produce, and provide jobs in Italy: is it possible that we are unable to send this message? The institutions should clearly promote Made in Italy or Made in Europe purchases”. This opinion is shared also by Giovanna Ceolin: “Our district is working and has succeeded in keeping the entire chain alive. If we


ASSOPROV: IL PUNTO DI VISTA DEI RAPPRESENTANTI ASSOPROV: THE POINT OF VIEW OF REPRESENTATIVES Nei giorni post lockdown tanti dei clienti di Assoprov, catene grandi e medie, hanno lavorato, seppur in maniera ridotta. Ma lo slancio iniziale sembra essersi interrotto: “Se le cose continuano così, se non si ripristina un minimo di fiducia, non si sa come può finire – dichiara Giuseppe Marrinozzi, segretario di Assoprov - Io temo che sull’Autunno Inverno ci sarà una grossa mancanza di prodotto: i clienti sono spaventati, anche dalla possibile seconda ondata di Covid-19 in autunno, e quindi non fanno ordini. Se li faranno più tardi, non ci saranno i tempi tecnici per la produzione”. Le grosse catene in media hanno un 10% di prodotti italiani, il resto viene da Paesi come Turchia, India e Cina, che sono anche i mercati in cui produce Marrinozzi: “La pandemia ha messo in crisi i mercati: in Cina molti produttori sono rimasti chiusi e non riapriranno se non a settembre-ottobre; in India la zona di Mumbai è attualmente in fase di lockdown; in Turchia, dove si è continuato a lavorare, lo si fa in forma ridotta, anche perché il loro mercato di riferimento, la Russia, è crollato. Nonostante noi si sia abituati allo smart working con queste realtà, il momento cruciale della preparazione delle collezioni richiede una presenza sul posto, attualmente non possibile”.

In the post-lockdown period, many of the customers of Assoprov, large and mid-size chains, worked, though to a lesser degree. However, the initial recovery seems to have been interrupted: “If things continue like this, if we do not regain a minimum amount of trust, it’s impossible to say how it will end – declares Giuseppe Marrinozzi, secretary of Assoprov – I feat that for Fall/Winter there will be a sore lacking of products: customers are scared, also of a possible second wave of Covid-19 in the fall, and so they are not placing orders. If they place them later on, the technical times needed for production will not be sufficient”. Large chains, on average, propose 10% Italian products, with the rest coming from countries like Turkey, India, and China, which are also the markets in which Marrinozzi produces: “The pandemic has sent the markets into a crisis: in China, many producers have remained closed and if they reopen, they will not do so until even September-October; in India, the Mumbai area is currently in lockdown; in Turkey, where they continued to work, it is to a lesser degree, also because their market of reference, Russia, has collapsed. Although we have gotten used to smart working, the critical moment of preparing the collections requires an on-site presence, which is currently not possible”.

sta lavorando, e riesce a mantenere vivo tutto l'indotto. Se lo dovessimo perdere, perderemmo credibilità su un valore importante come quello del made in Italy, che per tradizione è manifatturiero. Dobbiamo assolutamente fare in modo che questa cultura non evapori”. Un'altra conseguenza della pandemia è l'accelerazione della digitalizzazione, che viene ad essere indicata come risorsa di supporto ma non sostituzione - alla normale operatività in un momento di incertezza: “In un quadro in cui permangono diverse incognite: ci saranno ordini? E le fiere? - si chiede Matteo Piervincenzi, presidente sezione calzature Confindustria Macerata - In maniera rapida bisogna reinventare il contatto con il cliente attraverso piattaforme digitali B2B. Digitalizzarsi è un passo che avremmo dovuto fare già da tempo, la crisi della Covid-19 ha solo velocizzato il processo”. Il collega di Confindustria Bari, il presidente della sezione calzature Lucio Nucci, conferma l'avvio del percorso di digitalizzazione anche delle imprese nel suo territorio: “molti operatori, quelli più lungimiranti e strutturati, erano già incanalati nel mondo digitale con pubblicità tramite social e vendita on line, altri hanno iniziato spontaneamente proprio in reazione al momento critico”.

were to lose it, we would lose credibility on an important value like that of Made in Italy, which by tradition is manufacturing-related. We must do our very best to ensure this culture does not evaporate into thin air”. Another consequence of the pandemic is the acceleration of digitalisation, which is indicated as a tool of support – and not replacement – to normal operations in a time of uncertainty: “In a context where different unknown factors persist, leading to questions such as will there be orders? And the fairs? – explains Matteo Piervincenzi, President of the Confindustria Macerata footwear section – we must quickly reinvent contact with customers through B2B platforms. Digitalisation is a step that we should have taken some time ago and the Covid-19 emergency only sped up the process”. The colleague of Confindustria Bari, the president of the footwear section Lucio Nucci, confirms the start of the process of digitalization of companies also in its territory: “many operators, the most forward-looking and structured ones, were already channeled into the digital world with advertising via social and online sales, others started spontaneously in reaction to the critical moment ”.

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TERRITORY

Adalberto Mosaner – Sindaco di Riva del Garda

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“INTERNAZIONALITÀ E DESTAGIONALITÀ SONO LE NOSTRE CARTE VINCENTI”

“INTERNATIONALISATION AND TRANS-SEASONAL TOURISM ARE OUR WINNING CARDS”

Da uno sviluppo più sostenibile e ‘tecnologico’, alla valorizzazione del brand ‘Lago di Garda’ e dei grandi eventi fieristicocongressuali: Riva del Garda è pronta a rilanciare un discorso interrotto fatto di qualità, servizi e unicità. Lo spiega Adalberto Mosaner – Sindaco di Riva del Garda.

From more sustainable and ‘technological’ development to the promotion of ‘Garda Lake’ brands and leading trade fairs-conferences: Riva del Garda is ready to relaunch a proposal temporarily put on standby, which is made up by quality, services, and uniqueness, as explained by Adalberto Mosaner – Mayor of Riva del Garda.

Da sindaco, ma anche da persona nata e cresciuta a Riva del Garda, come ha visto cambiare la sua cittadina in questi lunghi mesi di quarantena da Covid? Da che mi ricordi, non avevo mai visto la mia Riva così ferma e deserta. Di colpo, tutto si è paralizzato. Negli ultimi anni, infatti, Riva ha saputo fare dell’internazionalità e della destagionalizzazione del turismo alcuni dei suoi maggiori punti di forza, con presenze e visitatori provenienti da tutto il mondo – anche se in modo particolare dal nord Europa -, attratti da un mix virtuoso di lago, monti, città d’arte, fiere, eventi culturali. Di colpo, con il lockdown, tutto questo è venuto meno, ma al contempo Riva si è mostrata in tutta la sua bellezza, con i suoi meravigliosi paesaggi intatti e silenziosi.

As the mayor, but also as a native born and raised in Riva del Garda, how did you see your town change during these long months of Covid quarantine? From what I can remember, I had never before seen Riva so quiet and deserted. All of a sudden, everything was paralyzed. In recent years, in fact, Riva capably made internationalisation and a year-round tourist season two of its greatest strengths, with visitors coming from around the world – and especially from Northern Europe, - attracted by a virtuous mix of lakes, mountains, cities of art, fairs, and cultural events. Without warning, the lockdown caused all this to come to a standstill, but at the same time Riva revealed itself in all of its beauty with its wonderful, untouched, and silent panoramas.

Come state affrontando questa nuova fase di riaperture e ripresa delle attività e della normalità? L’economia dell’Alto Garda si basa principalmente su una combinazione equilibrata di industria, servizi e turismo, in un sistema complesso e strettamente interrelato. Nel momento in cui abbiamo dovuto adottare la chiusura forzata di tutte le attività, al di fuori di quelle essenziali, questo complesso sistema si è bloccato e adesso rimettere in moto ‘la macchina’ non è facile: la ristorazione, l’hôtellerie, i trasporti, il commercio, gli eventi ecc. Bisogna, infatti, considerare che Riva del Garda, da sola, conta oltre il

How are you facing this new phase of reopening and restart of activities and normality? The economy of Alto Garda is mainly based on a balanced combination of industry, services and tourism, in a complex and strictly interconnected system. The moment we were forced to close all of our activities, besides those considered essential, this complex system was blocked and now starting this ‘machine’ back up will not be easy: restaurants, the hospitality industry, transportation, commerce, events, etc.… In fact, it’s important to remember that Riva del Garda on its own accounts for over 50 percent

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TERRITORY

Adalberto Mosaner – Sindaco di Riva del Garda

Riva dovrà in futuro puntare sempre di più sull’offerta di prodotti e servizi di qualità e in grado di rispondere con efficacia alle sue molteplici tipologie di turismo. In the future, Riva will have to increasingly focus on offering quality products and services capable of fully replying to the multiple kinds of its tourism.

50 per cento del turismo di tutto l’Alto Garda, parliamo di circa 1.800.000 presenze, cui si aggiungono quelle giornaliere, per un totale di oltre 4 milioni di visitatori l’anno. Molti hotel e ristoranti non apriranno prima di luglio, per poi, se possibile, prolungare la stagione fino a novembre. Ci sono molte regole da seguire e anche molti costi aggiuntivi, dovuti alle esigenze di sanificazione e sicurezza. Insomma, rimettere in moto tutto questo complesso circuito non è facile, ma ci siamo già messi in azione.

of tourism in all of Alto Garda. We are speaking of 1,800,000 individuals, joined by those who here on a day trip, for a total of 4 million visitors a year. Many hotels and restaurants will not open up before July, to then extend their season, if possible, to the end of November. Many regulations must be followed with many additional costs created by the need to implement cleaning and safety protocols. So, restarting the engine of this complex circuit is not easy, but we are already taking action.

Quali sono i primi appuntamenti culturali, sportivi, eventi e manifestazioni che avete in programma e che segneranno la ripresa vitale di Riva? Il primo evento che ha segnato la fine del lockdown e la ripresa delle attività culturali è stata la mostra dell’artista rivano Riccardo Schweizer “Tempesta sul Lago”, in calendario fino al 26 luglio. È, inoltre, stata confermata, anche se in forma ridotta, la tradizionale ‘Notte di fiaba’, che si terrà dal 27 al 30 agosto, in piena sicurezza, con spettacoli, musica, giochi di luce ecc. Parlando di eventi fieristici, abbiamo poi naturalmente in programma il prossimo dicembre ‘Expo Riva Schuh’, che ogni anno richiama visitatori fidelizzati da ogni parte del mondo, che vengono a Riva del Garda per scoprire le novità e i trend della calzatura di volume, ma anche le bellezze, il clima e i sapori del Trentino. Una manifestazione che rappresenta uno dei nostri fiori all’occhiello e che incarna l’alto livello raggiunto nell’organizzazione di fiere, congressi ed eventi di respiro internazionale.

What are the cultural and sports events, and other shows and fairs you have planned, which will signal the critical restart of Riva? The first event that signalled the end of the lockdown and a restart of cultural activities was the exhibition of Riva artist Riccardo Schweizer “Tempesta sul Lago” [Storm on the Lake] continuing through 26 July. At the same time, the traditional ‘Fairy tale Night’, even if it is in a reduced format, has been reconfirmed from 27 to 30 August with performances, music, light shows, etc., in complete safety. As far as trade fairs are concerned, we of course have ‘Expo Riva Schuh’ planned for this coming December, which every year attracts loyal visitors from all parts of the world, who come to Riva del Garda to discover innovations and the latest trends in volume footwear, while also enjoying the beauty, climate, and flavours of the Trentino area. An event that represents one of our crowning glories, while embodying the high level achieved in the organisation of fairs, conferences, and events of international scope.

Ci sono degli aspetti o dei trend che questa emergenza sanitaria ha fatto emergere e che potranno diventare punti di forza da sfruttare in futuro? Il telelavoro ha decongestionato le nostre città, riducendone l’inquinamento, mentre l’uso della tecnologia ha permesso di

Are there aspects or trends that have emerged as a result of this medical emergency that might become strengths in the future? Smart working has made our cities less overcrowded, while reducing pollution, and the use of technology has allowed for a

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semplificare la burocrazia… Il lockdown ha, in una parola, dimostrato che ‘si può fare’. Negli ultimi anni i giovani già chiedevano con forza un mondo più pulito, più rispettoso dell’ambiente, e uno sviluppo più sostenibile. Ed è proprio in direzione di un maggiore utilizzo della tecnologia e di una maggiore sostenibilità ambientale che bisogna andare. Anche nell’ambito dei consumi, l’esperienza del lockdown ci ha insegnato qualcosa e credo che sempre di più in futuro le persone ricercheranno prodotti di qualità e fatti per durare nel tempo. Quali pensa siano le ‘carte vincenti’ che Riva del Garda deve saper giocare in questa difficile partita per rilanciare il turismo e attrarre i visitatori professionali? Riva dovrà in futuro puntare sempre di più sull’offerta di prodotti e servizi di qualità e in grado di rispondere con efficacia alle sue molteplici tipologie di turismo, che vanno dal turismo balneare a quello sportivo, dal turismo congressuale e fieristico a quello culturale. Si dovrà anche guardare con ancora maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente e dei suoi equilibri, sfruttando ad esempio le energie rinnovabili e ‘green’, investendo ancora di più in piste ciclabili, sviluppando il trasporto pubblico e i collegamenti interregionali su treno, sfruttando gli incentivi del Governo per le ristrutturazioni sostenibili ecc. Un altro aspetto fondamentale su cui intendiamo investire è il rafforzamento del brand ‘Lago di Garda’, già oggi molto conosciuto dal turismo nord europeo e mondiale: il lago, le montagne e le città d’arte che ci circondano - come Verona, Mantova, Brescia e le trentine Rovereto e Trento - permetteranno alla nostra regione, e a Riva del Garda, di attrarre turisti e visitatori durante tutto l’arco dell’anno.

simplification of bureaucracy… In one word, the lockdown has shown that ‘it is possible’. In recent years, youths have pushed for a cleaner world that is more respectful of the environment, with greater sustainable development. And it is exactly in the direction of a more extensive use of technology and greater environmental sustainability that we must move. Even in terms of consumption, the experience of the lockdown has taught us something and I believe that in the future people will increasingly seek out quality products made to last over time. What do you believe are the ‘winning cards’ that Riva del Garda must play in this difficult game of relaunching tourism and attracting professional visitors? In the future, Riva will have to increasingly focus on offering quality products and services capable of fully replying to its multiple kinds of tourism, which range from the seaside to sports, from that generated by conferences and trade fairs to the cultural kind. There will also be a need to focus more on respect for the environment and its equilibrium, while making the most, for example, of renewable and green energies, investing even more in bike paths, developing public transportation and interregional connections on trains, and taking advantage of government incentives for sustainable renovations. Another fundamental aspect in which we intend to invest is the strengthening of the ‘Garda Lake’ brand, which already today is very well-known by Northern European and international tourists: the lake, mountains, and cities of art that surround us – like Verona, Mantua, Brescia and the Trentino cities of Rovereto and Trento – will allow our region and Riva del Garda to attract tourists and visitors throughout the course of the entire year.

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J U MPVIC T_IN TERN A


Un evento esclusivo, degustazione vini e specialitĂ enogastronomiche del territorio in straordinarie location. La nostra ricetta per il tuo business, stupisci i tuoi ospiti e gusta il successo! Your exclusive event: special fine-dining, wine-tasting and magnificent location. Our recipe for your business, amaze your guests and enjoy success!

T. +39 0464 570370 M. info@foodandshoes.com W. foodandshoes.com


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Nell’ambito di Expo Riva Schuh e Gardabags le opportunità di condurre affari e intrecciare relazioni professionali non si sviluppano solo all’interno dei padiglioni della fiera: tra le più recenti iniziative trova spazio “Food&Shoes Experience”, un originale format che offre ad aziende e clienti la possibilità di incontrarsi fuori salone, per condividere nuove occasioni di business e networking in contesti conviviali e suggestivi, tra specialità gastronomiche e degustazioni di vini. Un progetto innovativo volto a combinare la presentazione di nuove collezioni di calzature e pelletteria a speciali percorsi di gusto e momenti di spettacolo, per arricchire il lavoro in fiera con esperienze esclusive che promettono di stupire gli ospiti e di valorizzare le peculiarità del territorio. Il ventaglio di proposte targate “Food&Shoes Experience” invita aziende ed espositori a vivere un’esperienza progettata su misura per saldare rapporti consolidati e sviluppare nuovi contatti, grazie al supporto organizzativo di alta competenza di Expo Riva Schuh e Gardabags. Quattro varietà di cene evento, ognuna dotata di un tratto distintivo e descritta in una ricetta dal sapore unico. Non resta che scoprirne gli ingredienti.

Within Expo Riva Schuh and Gardabags, the opportunities to conduct business and build professional relationships do not just develop within the pavilions of the fair: “Food&Shoes Experience” is among the most recent initiatives, an original format that offers companies and customers the opportunity to meet outside the salon, to share new business and networking opportunities in convivial and suggestive contexts, including gastronomic specialties and wine tastings. An innovative project aimed at combining the presentation of new footwear and leather goods collections with special tastes and entertaining moments, to enrich the work at the fair with exclusive experiences that promise to amaze guests and enhance the peculiarities of the area. The range of proposals named “Food&Shoes Experience” invites companies and exhibitors to live a tailor-made experience to consolidate and strengthen relationships and develop new contacts, thanks to the highly competent organisational support of Expo Riva Schuh and Gardabags. Four varieties of dinner events, each one with a distinctive feature and described in a recipe with a unique flavour. All you need to do is discover its ingredients.


1. Food&Shoes

2. Wine&Shoes

INGREDIENTI | INGREDIENTS Location d’eccezione e cucina gourmet Exceptional location and gourmet cuisine

INGREDIENTI | INGREDIENTS Le più belle cantine vitivinicole The most beautiful wine cellars

La tua collezione di moda Your fashion collection

Le tue novità di prodotto Your new products

ESECUZIONE | EXECUTION Apriamo per te e i tuoi ospiti le porte di location d’eccezione, selezioniamo il meglio della cucina locale e combiniamo gli autentici sapori legati all’eccellenza del territorio alla rassegna dei tuoi prodotti che potrai presentare in ambienti suggestivi.

ESECUZIONE | EXECUTION Immergiamo i tuoi ospiti nell’elegante atmosfera di prestigiose cantine vitivinicole del territorio, prepariamo il contorno ideale per la presentazione dei tuoi prodotti di punta, abbinandoli ad una raffinata esperienza di assaggio sotto la guida di esperti sommelier.

We open the doors to exceptional locations for you and your guests, select the best of local cuisine and combine the authentic flavours of regional excellence with the display of your products, which you can present in memorable settings.

We immerse your guests in the elegant atmosphere of the prestigious wine cellars of the region, and prepare the ideal side dish for the presentation of your top products, combining them with a refined tasting experience under the guidance of expert sommeliers.

3. Fashion Castle

4. Art&Shoes

INGREDIENTI | INGREDIENTS

INGREDIENTI | INGREDIENTS

Castelli da favola e dimore storiche Fairy-tale castles and historic homes

Palcoscenico dalle atmosfere uniche Stage with unique

La tua proposta moda Your fashion range

Lo stile della tua collezione The style of your collection

ESECUZIONE | EXECUTION

ESECUZIONE | EXECUTION

Diamo spazio alle novità della tua collezione sulle passerelle di storici castelli. Accogliamo i tuoi ospiti in una magica atmosfera accuratamente elaborata, dove il fascino della storia fa da palcoscenico alla proposta dei tuoi modelli di tendenza.

Facciamo incontrare il mondo dell’arte con quello della moda, selezioniamo preziosi saloni affrescati e affascinanti luoghi senza tempo dove esporre la tua collezione, per una cornice indimenticabile dove mettere in mostra il tuo stile.

We give the latest pieces in your collection space on the catwalks of historic castles. We welcome your guests in a magical, carefully crafted atmosphere, where the charm of history acts as a stage to present your fashion-forward designs.

To bring the worlds of fashion and art together, we select magnificent frescoed halls and fascinating timeless places where you can display your collection, for an unforgettable setting to showcase your style.


TERRITORY

Varone Waterfall

LE CASCATE DI VARONE, MERAVIGLIA NASCOSTA NELLA MONTAGNA VARONE WATERFALL, A NATURAL WONDER HIDDEN IN THE MOUNTAINS

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Un sito di una bellezza unica, a pochi chilometri da Expo Riva Schuh

“Gutta cavat lapidem”, la goccia scava la pietra: il detto latino è quanto mai azzeccato per descrivere una delle meraviglie del paesaggio dell'Alto Garda, le cascate di Varone. “Una conformazione come quella delle cascate di Varone è unica nel suo genere – dichiara Giordano Tortella, responsabile del sito. Scavate dalla forza dell'acqua nel corso di 20.000 anni, danno vita a un paesaggio suggestivo, capace di incantare il visitatore. Solitamente siamo abituati a vedere le cascate all'esterno delle montagne, ma qui succede il contrario: le cascate hanno scavato una profonda forra, modellando la roccia in sinuose curve e anse di assoluto fascino”. Il visitatore che volesse fare questa esperienza, varcherà l'ingresso alle cascate disegnato dal famoso architetto Maroni – proprio lo stesso che firmò il progetto del Vittoriale, la villa a Gardone di Gabriele D'Annunzio – per poi inoltrarsi nella gola selvaggia che si incunea nelle viscere della montagna. L'impressione è quella di inoltrarsi in una grotta, ma in realtà si tratta di un'alta e stretta forra, dove le acque precipitano a una profondità di 55 metri, tra fragori assordanti e nuvole di vapore d'acqua. Quando il sole è alto allo zenit, si creano bellissimi giochi di rifrazione che danno vita a spettacolari arcobaleni. Ma anche d'inverno lo spettacolo è mozzafiato, grazie alla sapiente illuminazione colorata che esalta il fenomeno. Un tunnel di 15 metri, scavato nella montagna porta alla “grotta superiore” dove in un imbuto infernale, una vera e propria voragine, precipita la cascata incuneandosi nella montagna per 73 metri. Qui le rocce sono mosse come una tenda al vento, tra figure fantastiche e pieghe bizzarre. Da qui si passa all'ultima parte della visita, al giardino botanico dove si possono ammirare piante mediterranee e alberi di alta montagna, dove una saggia rotazione delle fioriture permette di trovare fiori tutto l'anno. Il parco delle cascate di Varone è aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 19, tutto l'anno: “Una scelta che abbiamo voluto fare per premiare i tanti turisti che vengono in Alto Garda, sia d'estate che nei mesi più freddi” spiega Giordano Tortella.

A place of unique beauty, just a few kilometres from Expo Riva Schuh “Gutta cavat lapidem”, the drop carves the stone: this Latin saying perfectly describes one of the natural wonders of the Alto Garda landscape, the Varone Waterfall. “A formation like that of the Varone Waterfall is one-of-a-kind – declares Giordano Tortella, head of the site. Eroded by the force of water over the last 20,000 years, it has created a striking wonder capable of enchanting visitors. We are used to seeing waterfalls on the outside of mountains, but here the reverse happens: the waterfall carved out a deep gorge, shaping the rock into sinuous curves and caves that are a wonder to behold”. Visitors interested in taking a tour, will access the waterfall via an interesting entrance designed by the famous architect Maroni - also known as the designer of the Vittoriale project, the Gardone residence of Gabriele D’Annunzio – to then reach the wild mouth of the gorge that meanders along in a series of bends inside the mountain. The impression is that of entering a cave, but instead you are in a very narrow, high gorge, where the waters fall at a depth of 55 metres in a deafening roar amidst vaporous clouds of mist. When the sun is at its highest, it creates beautiful plays of refracted light, which give life to spectacular rainbows. However, also in the winter, the view is breathtaking, thanks to the meticulous array of coloured lights that highlight the phenomenon. A tunnel of 15 metres carved into the mountain leads to the “upper gorge” where in a hellish funnel and bona fide gorge, the waterfall flows winding its way into the mountain for 73 metres. Here, the rocks seem to wave like a curtain in the breeze, among fantastic figures and bizarre folds. From here, is the last part of the visit to the botanical garden where it is possible to admire Mediterranean plants and trees from high altitudes, with a careful rotation of blossoming plants that allows you to find flowers year-round. The Varone Waterfall Cave Park is open every day from 9 a.m. to 7 p.m. yearround: “A choice that we made to reward the many tourists who come to Alto Garda both in the summer and in the colder months”, explains Giordano Tortella.

PARCO CASCATE DI VARONE www.cascata-varone.com Tel. +39 0464.521421

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FASHION

Report

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A.W.A.K.E MODE, ISPIRAZIONE CINEMATICA A.W.A.K.E MODE, CINEMATIC INSPIRATION

L’amore per il cinema di Natalia Alaverdian, designer hot del momento, funge da fonte d’ispirazione principale per la collezione AW20. Una voce distintiva nel panorama della moda contemporanea. Fondato nel 2012 dall'ex-direttore creativo di Harper's Bazaar Russia, A.W.A.K.E. è un marchio di abbigliamento contemporaneo, la cui cifra stilistica fonde un gusto classico con le influenze derivanti dall’estetica dei seventies e dalla variegata cultura giapponese. Del resto, Natalia Alaverdian ha un background multidisciplinare e poliedrico, che include esperienze come stylist, art director e fotografa, oltre che fashion designer. Ecco quindi che i riferimenti si moltiplicano ed echeggiano dall’arte alla musica al cinema, in particolar modo i capolavori di Kubrick. Il brand propone una moda concettuale, dalle linee ora sartoriali ora più destrutturate, sempre leggermente dissonanti. Abiti magistralmente pennellati si affiancano a giacche e gonne smontate e remixate, in una dinamica ri-edizione dei pezzi chiave della maison. È una ‘semplicità complicata’ quella del mondo A.W.A.K.E., la collezione di accessori è un esempio significativo dell'estetica anti-convenzionale e del perfezionismo tecnico che questa label realizza così bene. Il nome stesso del marchio è peraltro un invito a cogliere tutta la bellezza che ci circonda: infatti, l’acronimo A.W.A.K.E. sta per ‘All Wonderful Adventures Kindle Enthusiasm’ ('Tutte le meravigliose avventure accendono l’entusiasmo). E di sicuro l’entusiasmo è l’accessorio che a ognuno di noi non dovrebbe mai mancare, soprattutto ora.

Natalia Alaverdian’s love of movies is the main source of inspiration for the F/W20. She is one of today’s hottest designers, with a distinct voice on the contemporary fashion scene. Founded in 2012 by the former creative director of Harper's Bazaar Russia, A.W.A.K.E. is a contemporary clothing brand, whose signature style blends classic taste with influences deriving from 70s aesthetics and the diverse Japanese culture. Moreover, Natalia Alaverdian has a multi-disciplinary and multifaceted background, which includes experiences as a stylist, art director and photographer, as well as fashion designer. Hence the references multiply and echo from art to music to cinema, in particular Kubrick’s masterpieces. The brand proposes a conceptual fashion, with lines that are sometimes tailored and sometimes deconstructed, always slightly dissonant. Masterfully designed and tailored dresses are flanked by disassembled & remixed jackets and skirts, in a dynamic re-edit of the fashion house’s key pieces. The world of A.W.A.K.E. is driven by a “complicated simplicity” where the collection of accessories is a significant example of the unconventional aesthetics and technical perfectionism that this label achieves so well. The brand name itself is an invitation to capture all the beauty that surrounds us: in fact, the acronym A.W.A.K.E. stands for ‘All Wonderful Adventures Kindle Enthusiasm.’ And enthusiasm is certainly the accessory that each of us should never be without.

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FASHION

Report

Marine Serre

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Richard Quinn


CHI HA IMMAGINATO UNA PANDEMIA-CHIC? WHO IMAGINED A PANDEMIA-CHIC?

Così, col senno di poi, sono state bollate le sfilate di Marine Serre e Richard Quinn presentate alle rispettive Fashion Week di febbraio scorso. Lungi dall’essere di tipo medicale, le mascherine alta moda sono state l’accessorio shock sulle passerelle F/W 2020. Sicuramente lo scorso mese della moda è stato ricco di accessori audaci, dalle lussuose custodie per AirPods alle borse con frange in pelliccia. Forse le più scioccanti, e in retrospettiva foriere di scenari inquietanti, sono state le maschere di strass, lattice e stoffa che hanno protetto/ oscurato i visi di modelli e modelle, creando alcuni dei look più memorabili. La mascherina logata, in particolare, stava già vivendo un boom di popolarità nel mondo occidentale prima della diffusione del coronavirus. In Asia sono da lungo tempo parte del guardaroba quotidiano - non solo come scudo contro l’inquinamento in Paesi come Cina e Giappone, ma soprattutto per cortesia igienica verso il prossimo. Tuttavia le maschere per il viso non sono una novità nelle collezioni di Marine Serre (moderna Cassandra?), molto nota tra i fashionisti asiatici. In questa stagione, la designer francese ha osato ancora di più con maschere scintillanti che accessoriavano abiti fantasia. Lo stile del brand in ascesa può sicuramente annoverarsi tra i recenti tentativi della moda di rispondere al bisogno di utilitarismo pragmatico. Non a

In hindsight, this is how the fashion shows of Marine Serre and Richard Quinn shows were branded at their respective Fashion Weeks last February. Far from being medical in nature, the haute couture masks were the shock accessory on the F/W 2020 runways. The last fashion month was full of bold accessories, from luxurious AirPods cases to fur fringed bags. Perhaps the most shocking and in retrospect harbingers of disturbing scenarios, were the rhinestone, latex and fabric masks that protected/covered the faces of the models, creating some of the most memorable looks. The logoed mask in particular was already experiencing a boom in popularity in the Western world before the spread of the COVID-19 virus. In Asia, they have long been part of the daily wardrobe – not only as a protection against pollution in countries such as China and Japan, but above all as a hygienic courtesy towards others. However, face masks are nothing new in the collections of Marine Serre (a modern Cassandra?), very well known among Asian fashionistas. The French designer was even more daring this season with sparkling masks that accessorised fancy dresses. The style of the emerging brand can certainly be seen as another recent attempt of fashion to respond to the need for a pragmatic utilitarism. It’s no coincidence that “what will I need tomorrow?” is one of the key questions that the young French designer asks herself before she starts creating. Marine Serre’s collection is a highly original encounter between the sophisticated French style and athleisure, mixed with eco-futuristic streetwear elements. The designer has come a long way since she graduated from La Cambre School of Art and Design in Brussels, founding her own brand in 2017 and winning

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FASHION

Report

caso “di cosa avrò bisogno domani?” è una delle domande cardine che la giovane stilista francese si pone prima di iniziare a creare. Quello di Marine Serre è un peculiare incontro tra la raffinatezza in pieno stile francese e l’abbigliamento athleisure, mixati in una cornice streetwear eco-futuristica. La designer ne ha fatta di strada da quando, neolaureata a La Cambre di Bruxelles, nel 2017 ha fondato il marchio che porta il suo nome e ha vinto l’edizione del LVMH Prize. Ora ha un atelier prestigioso e quattro linee per distinguere al meglio le diverse tipologie di prodotto, ma non si è lasciata addomesticare dalle chimere commerciali, infatti prosegue imperterrita nella sua personale interpretazione di moda responsabile, basata il più possibile sul riutilizzo di un’ampia gamma di materiali. Oltre alla lycra e alla seta, la designer non ha paura di giocare con velluto, denim, plastica e pelle: anche i materiali più preziosi sono utilizzati in silhouette giovani e fresche. Tra le ispirazioni più evidenti, Alexander McQueen, Maison Margiela, Dior e Balenciaga, dove ha lavorato prima di lanciarsi nel suo progetto, ma Serre ha idee cristalline e la sua missione sembra essere quella di abbattere inesorabilmente le barriere tra ready-to-wear, haute couture, sartoria e sportswear. Anche le stampe audaci e le sagome voluminose di Richard Quinn sono state tra le più chiacchierate alla settimana della moda di Londra. Abbinate alle figure androgine e mascherate in passerella, hanno abbagliato il pubblico con un sovraccarico sensoriale dato dagli outfit floreali coloratissimi alla maniera del New Look di Dior e dall’effetto sorpresa delle maschere fetish coordinate o tempestate di perle e cristalli. Il racconto visivo dello stilista, che ha debuttato così anche con proposte menswear, narra un’estetica fatta di suggestioni couture pervase da uno spirito trasgressivo. “Ho riflettuto su come la moda donna e quella uomo possano interagire tra loro - ha spiegato il designer nel backstage della sfilata - Sono partito dalla quintessenza del British style e poi ho lavorato sui contrasti tra gli accenti dark, la sensualità del latex, le grandi stampe floreali, l’armonia dei pezzi più sofisticati”. Diplomatosi alla Central Saint Martins di Londra, Richard Quinn ha esordito nel 2016 riscuotendo apprezzamento immediato da parte di pubblico e critica. I total look “botanici”, le silhouette teatrali e l’utilizzo di materiali audaci come PVC e latex lo hanno fatto subito notare per l’approccio innovativo che unisce indiscusse abilità sartoriali a una notevole sensibilità couture. Tra le figure di spicco che hanno occupato la prima fila delle sue sfilate, Richard Quinn può vantare persino la regina d’Inghilterra che nel 2018 gli ha conferito il primo premio Queen Elizabeth II Award for British Design come migliore stilista emergente del Regno Unito.

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Richard Quinn

Marine Serre

the LVMH Prize the same year. She now has a prestigious fashion house and four lines to better distinguish the different types of products. However, she hasn’t let herself be tamed by commercial pressures, but continues to pursue her personal interpretation of sustainable fashion, based as much as possible on the reuse of materials. She uses a wide range of them, besides Lycra and silk, she is not afraid to play with velvet, denim, plastic and leather: even the most prized materials are coupled with young and fresh silhouettes. Her most obvious inspirations are Alexander McQueen, Maison Margiela, Dior and Balenciaga, where she worked before embarking on her own project, but Serre has crystal-clear ideas and her mission seems to be to break down the barriers between ready-to-wear, haute couture, tailoring and sportswear. Richard Quinn’s bold prints and voluminous silhouettes also caused quite a stir at the London Fashion Week. Coupled with masked androgynous figures on the runway, they dazzled audiences with a sensory overload coming from the colourful floral outfits in the style of Dior’s ‘New Look’ and the surprise effect of coordinated fetish masks or ones studded with pearls and crystals. The visual story of the designer, who also debuted menswear proposals, unfolds in an aesthetic made up of couture suggestions pervaded by a transgressive spirit. “I thought about how women’s and men’s clothes can interact with each other,” explained the designer backstage at the fashion show. “I started from the quintessential British style and then worked on the contrasts between the dark accents, the sensuality of latex, the large floral prints, the harmony of most sophisticated pieces.” After graduating from Central Saint Martins in London, Richard Quinn made his debut in 2016 receiving immediate public and critical acclaim. The “botanical” total looks, theatrical silhouettes and use of bold materials such as PVC and latex immediately made him stand out for his innovative approach that combines undeniable tailoring skills with a remarkable couture sensibility. One of the most prominent figures to have graced the front row of his shows was the Queen of England, who in 2018 awarded him with the first “Queen Elizabeth II Award for British Design” as the best emerging designer in the UK.


Marine Serre Richard Quinn Richard Quinn

Marine Serre

Marine Serre

Richard Quinn

Marine Serre

Richard Quinn

Marine Serre

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Trends

SNEAKER - GRIFFE: È AMORE SNEAKERS – DESIGNER LABELS: IT’S TRUE LOVE

Dior for NIke

Stella McCartney for Adidas

PRADA for Adidas

MIssoni for Adidas

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Collaborazioni eccellenti accostano il nome delle grandi maison del lusso a quello dei big dello sportswear, per progetti che hanno per oggetto la sneaker. È attrazione fatale tra le maison del lusso e i brand dello sportswear e l’oggetto del desiderio è la sneaker, feticcio della street culture. Le collaborazioni eccellenti vedono fronteggiarsi nomi del calibro di Prada e Adidas, Dior e Nike, Balmain e Puma, che hanno dato vita a progetti irresistibili per fashionisti e non. Ma quali sono le ragioni di questo inedito amore? Le griffe vogliono cavalcare l’onda del successo della sneaker - vero fenomeno blockbuster delle ultime stagioni - e allo stesso tempo vogliono dotarsi di un coté più casualwear. D’altra parte, i brand dello sport nell’accostamento a quelli blasonati dell’alta moda, guadagnano l’accesso ad un pubblico più alto di gamma. Quindi il vantaggio è reciproco. La più recente collaborazione in ordine di tempo ha messo a confronto l’heritage di Prada con la tradizione sportiva di Adidas: oggetto, la silhouette della Stan Smith, rieditata insistendo sulla artigianalità e il pregio delle materie prime, con un look pulito e minimal di grande suggestione. Segno della collaborazione i due loghi accostati, Prada ed il trifoglio. La mitica Air Jordan, ribattezzata Air Dior, segna invece la co-lab tra la maison francese e Nike: il modello cult si gioca nel mix tra la spinta street dell’iconica sneaker, e il vezzo della logomania, tipico delle griffe, interpretato con ironia dallo swoosh. Tra le proposte del duo Balmain – Puma spicca l’aura street glam interpretata dalla testimonial Cara Delevigne della sneaker mid retro futuristica nera con accessori dorati. Particolarmente attivo nella ricerca di collaborazioni eccellenti è Adidas, che ha messo a segno anche quella con Missoni per le running Pulseboost con la tomaia nei classici pattern della maison, e con Stella McCartney, che da diversi anni firma collezioni di abbigliamento e scarpe, rigorosamente vegane, per il marchio.

Balmain for Puma

Exceptional collaborations see partnerships cemented between leading luxury labels and big names in sportswear, for projects that feature the sneaker as their protagonist. It’s fatal attraction between luxury designer labels and sportswear brands, with the object of desire represented by the sneaker, as an icon of street culture. These exceptional collaborations see names of the calibre of Prada and Adidas, Dior and Nike, and Balmain and Puma, giving life to irresistible projects for fashion and non-fashion addicts alike. What however lies behind these unusual alliances? Designer labels would like to ride the sneaker’s wave of success – a genuine blockbuster over the last few seasons – and at the same time they would like to propose a direction that is more casualwear-oriented. From the other end, sportswear brands in their collaboration with celebrated high fashion brands, can now access the higher-end range of the public. Thus, the advantage is mutual. The most recent collaboration in chronological order has seen Prada heritage merge with Adidas sports tradition: the result is the silhouette of the Stan Smith, revamped with an emphasis on craft workmanship and prestigious raw materials, with a basic and minimal look that is quite striking. Underlining this partnership is the combined logo of Prada and the Adidas shamrock. The legendary Air Jordan, rebaptized as Air Dior, is instead behind the co-lab between the French maison and Nike: this cult model mixes the streetwear spirit of the iconic sneaker with the logomania charm typical of designer labels, which here depicts the swoosh with irony. Among the proposals of the duo Balmain – Puma, standing out is the street glam aura interpreted by celebrity spokeswoman Cara Delevigne featuring a black mid retro-futuristic sneaker with golden accessories. Especially active in the quest for collaborations par excellence is Adidas, which also cemented a collaboration with Missioni for Pulseboost running shoes with the upper featuring the classic patterns of the maison, and with Stella McCartney, who for a number of years now has designed strictly Vegan collections of apparel and shoes for the brand.

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L I N EAP EL L E_SRL


A.I. ARTIFICIAL INTELLIGENCE SS2021 Trends

Come evidenziato nel TRENDS GUIDE di Arsutoria, le tendenze moda più rilevanti per la stagione primavera/estate 2021 si basano sul concetto di una Nuova Artigianalità rivista in chiave di Intelligenza Artificiale. Un’idea che permette di cogliere l’evoluzione dell’estetica contemporanea la quale unisce manualità, tecnologia e creatività. L’innovazione tecnologica si mette a disposizione della sostenibilità e la conduce nella nostra quotidianità. A un ventaglio cromatico che esprime voglia di minimalismo, ma anche l’esigenza di rendere evidente la voglia di novità, si abbina una selezione di calzature e accessori che intendono essere ispirazioni e spunti di stile. As highlighted in Arsutoria’s TRENDS GUIDE, the most relevant fashion trends for the 2021 spring/summer season are based on the concept of a New Artisanship reinterpreted according to the theme of Artificial Intelligence. An idea that allows grasping the evolution of contemporary aesthetics which combines manual skills, technology and creativity. Technological innovation makes itself available to sustainability and brings it into our daily lives. The colour palette expresses a desire for minimalism, but also the need to focus on innovation, combined with a selection of footwear and accessories that are intended to be inspiration and style ideas.


SS21 TRENDS

A.I. Artificial Intelligence


UN-NATURAL

Le colorazioni classiche della terra, della sabbia e delle spezie sono rielaborate con finish metallizzato e ambrato con risultati peculiari all’insegna del surreale. The classic colours of the earth, sand and spices are reworked with a metallic and amber finish with peculiar results all in the name of surreal.


SS21 TRENDS

A.I. Artificial Intelligence


ARTIFICIAL OCEAN

In primo piano i blu, verdi e grigi più freddi delle profondità marine sono decontestualizzati fino ad assumere un aspetto semi-artificiale, quasi “green screen”. In the foreground the colder blues, greens and greys of the sea depths are de-contextualized to assume a semi-artificial, almost “green screen” appearance.


SS21 TRENDS

A.I. Artificial Intelligence


ABORIGITAL FLUO

Pattern etnici che sfoggiano i colori evocativi di una lussureggiante flora o il piumaggio di animali esotiche sono trasportati, tramite la tecnologia, in un mondo frenetico e futuribile. Ethnic patterns that show off the evocative hues of a lush flora or the plumage of exotic animals are transported, through technology, to a frantic and futuristic world.


FLY_FL OT


IL FASHION NELL’ERA POST COVID FASHION IN THE POST-COVID ERA

Over Teak

Domo Zero

Stefano Branchini

Per un lungo periodo ci siamo trovati rinchiusi in una sorta di ‘bolla’ fuori dal tempo e dallo spazio. Il lockdown ha segnato un ‘prima’ e un ‘dopo’ dalle conseguenze destinate a durare anche nel lungo periodo e che proietta profondi riflessi sul nostro modo di vivere. Molti di noi si sono accorti che il ‘prima’ era scandito da ritmi troppo veloci, troppo vorticosi e, in fondo, privi di senso. Fermarsi ha significato dare nuovo valore al tempo. Una riflessione che ha visto protagonista, per primo nel mondo della moda, il re dell’eleganza Giorgio Armani che, lo scorso aprile, ha affidato alla rivista WWD queste parole: “Basta con la moda come puro gioco di comunicazione.” Armani ha detto di voler allineare, d’ora in avanti, la presentazione delle proprie collezioni con le stagioni reali e di voler fuggire la spettacolarizzazione fine a se stessa. Ma non è solo questo. Lo stilista ha affermato con convinzione: “L’emergenza in cui ci troviamo dimostra che l’unica via percorribile sia un attento e ragionato rallentamento. La crisi è un’opportunità per ridare valore all’autenticità”. L’invito di Armani a rallentare i tempi della moda è stato

For a long period of time, we found ourselves closed within a kind of ‘bubble’ outside of both time and space. The lockdown has had a ‘before’ and ‘after’ effect with repercussions that are destined to continue in the long-term. At the same time, it will also see us reflect more deeply on the way we live our lives. Many of us may have noticed how the ‘before’ was characterised by rhythms that were too fast, too much of a whirlwind and, in the end, meaningless. Stopping meant giving new value to time. A reflection, which from the world of fashion first saw the king of elegance, Giorgio Armani, as its protagonist. This past April in fact, in his interview with WWD, he confirmed: “It must be over with fashion as pure communication”. Armani said that from now on he would like to realign the presentation of his collections so that they coincide with the real seasons and he would like to escape dramatization as an end unto itself. That’s not all. The stylist confirmed with conviction: “The current emergency demonstrates how a careful and intelligent slowdown is the only way out. The crisis is an opportunity to restore value to authenticity”. The invitation of Armani to slowdown the times of fashion was soon followed and supported not only by Belgian designer Dries Van Noten in an open letter to the system, but also by the American and English Chambers of Fashion, the Council of Fashion Designers of America (Cfda) headed by Tom Ford, and the British Fashion Council (Bfc).

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FASHION

Trends

Pas De Rouge

presto accolto e sostenuto dallo stilista belga Dries Van Noten in una lettera aperta al sistema, e in seguito anche dalle camere della moda americana e inglese, il Council of Fashion Designers of America (Cfda) diretto da Tom Ford e il British Fashion Council (Bfc). Negli 'Appunti dal silenzio', pubblicati su Instagram dal direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, egli afferma: “Sono diventato consapevole della ‘tirannia della velocità’, sento l'esigenza di un tempo mio, svincolato da scadenze etero-imposte che rischiano di mortificare la creatività". E di sicuro questo sarà un trend che non interesserà solo il mondo delle griffe e dell’alta moda ma che, a cascata, coinvolgerà tutto il mondo dell’abbigliamento e degli accessori: il fashion si orienterà verso prodotti con un maggiore contenuto di qualità e ricerca, più autentici e ben fatti, pensati per durare nel tempo e non per esaurirsi nell’arco di una breve stagione. Ma dopo un lungo periodo passato chiusi in casa, in abiti casual o in tuta

Ripani

Prezioso

Le persone vorranno vestiti che durino. People will want clothes that last. Giorgio Armani

In the ‘Notes from the Silence’ published on Instagram, the creative director of Gucci, Alessandro Michele, states: “I have become aware of the ‘tyranny of speed’, I feel the need of a different time, released from other-imposed deadlines that risk to humiliate creativity”. Certainly, this will be a trend that will affect not only the world of high fashion and designer labels, but which will also gradually trickle down to the entire world of apparel and accessories: fashion will orient itself towards products with a higher quality content and research, more authenticity and better manufacturing, created to last over time and to not wear out over the course of a brief season. After a long period of time spent shut inside our homes, in casual garments or gym clothes, it will also be difficult to forego the pleasure of comfortable clothes and shoes, which guarantee full freedom of movement. For this reason, and in all probability, we will witness an even greater demand for casualwear and sportswear, with sneakers

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Mugler

AUTHENTICITY

AND VALUE


Stefano Branchini

Antica Cuoieria

Speroni

Karpet Diem I Medici

Moreschi

Simone Coltri

Alberta Ferretti

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FASHION

Trends

da ginnastica, sarà anche difficile rinunciare al piacere di abbigliamento e scarpe comodi, che garantiscono piena libertà di movimento. Per questo motivo, con tutta probabilità, assisteremo a una crescita ancora maggiore del casualwear e dello sportswear, con le sneaker sempre più protagoniste in molteplici occasioni della quotidianità, ma anche con calzature caratterizzate da accorgimenti studiati per favorire il confort e la praticità, come tacchi corposi, solette interne antifatica, o suole che restituiscono l’energia. Nell’articolo già citato, Armani parla anche di ecologia. Di presentazioni e sfilate cruise in giro per il mondo sempre più spettacolari e inquinanti, così come è inquinante, in generale, il mondo della moda per come è stato concepito fino a ora. Secondo Fashion Revolution, il movimento globale nato nel 2013 in seguito al crollo del Rana Plaza in Bangladesh, ogni anno sono prodotti tra gli 80 e i 150 miliardi di capi di abbigliamento e quasi i tre quinti

Mocasines Pastoret

Pratik

Lacoste

Nei prossimi mesi si punterà soprattutto su funzionalità e classicità. In the coming months, the focus will be above all on functionality and classicism. Lee Wood, Dirk Bikkembergs (D.it) Chiarugi

increasingly the protagonist for a multitude of daily occasions. Likewise in demand will be footwear characterised by special features that favour comfort and practicality, like bulky heels, anti-fatigue insoles, and soles that return energy. In the above-mentioned interview, Armani also speaks of ecology, of presentations and cruise shows around the world that are increasingly spectacular and increasingly a source of pollution, as is true, in general, with the world of fashion for how it has been conceived up until now. According to Fashion Revolution, the global movement born in 2013 as a result of the collapse of the Rana Plaza building in Bangladesh, every year between 80 and 150 billion clothing items are produced and almost threefifths of them are worn just a few times and then end up in landfills or are destroyed within a year from their production: an enormous negative impact on the environment.

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Abc Footwear

COMFORT


La Tenace

S.a.b.

Tbs Sports

Lacoste

Givenchy Central Park Shoes

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FASHION

Trends

Tropical Shoe Industries

di questi sono indossati poche volte per poi finire nelle discariche o essere distrutti entro un anno dalla produzione: un enorme impatto negativo sull’ambiente. Nella lettera delle Camere della moda americana e inglese ai propri stakeholders si legge: “Attraverso la creazione di un minor numero di prodotti, con livelli più elevati di creatività e qualità, i prodotti saranno valorizzati e la loro durata di conservazione aumenterà. L'attenzione alla creatività e alla qualità dei prodotti, la riduzione dei viaggi e l'attenzione alla sostenibilità aumenteranno il rispetto del consumatore e, in ultima analisi, il suo maggiore gradimento per i prodotti che creiamo”. Ecco allora che il trend green sarà ancora più importante, con abiti e accessori dal basso impatto sull’ambiente, nel rispetto della natura e dell’uomo, ma anche destinati a durare più a lungo.

Dotz

De Siena

Le nostre azioni spregiudicate hanno incendiato la casa che abitiamo. Our unscrupulous actions have set the house we live in on fire. Alessandro Michele, Gucci

In the letter the American and English Chambers of Fashion wrote to their shareholders it can be read: “Creating a lower number of products, with higher levels of creativity and quality, will increase the value of products and extend their lifetime. Attention to the creativity and quality of products, cutting down on transportation, and attention to sustainability will increase the respect of the consumer and, in our latest analysis, will also increase appreciation for the products we create”. Here, as follows are the green trends that will become even more important, featuring clothes and accessories of low environmental impact, with respect for nature and mankind, but which are also destined to last longer.

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Paloma Barcelò

Del Carlo

GREEN


Contre-Allee

Athison

Jeannot

Popa

Daf

Dial-R Calcaterra

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FASHION

Brands

ATTIBA, PERFORMANCE CON STILE ATTIBA, PERFORMANCE WITH STYLE

CON KONTROLL, SICUREZZA, FUNZIONALITÀ E STILE WITH KONTROLL, SAFETY, FUNCTIONALITY AND STYLE

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Sicurezza, funzionalità, performance e stile: sono le caratteristiche delle calzature a marchio Attiba prodotte dal calzaturificio 2A. Per la prossima stagione invernale, si rinnovano con tre proposte che non mancheranno di suscitare l'attenzione del mercato. Per il trekking la proposta alterna i modelli 174/S e 2606/V: il primo con tomaia in suede e mesh, il secondo in cavallino e pelle sintetica, sono entrambi caratterizzati dalla membrana full sock Attibatex idrorepellente, la soletta traspirante perforata e removibile. A garantire l'aderenza, requisito cardine per questo tipo di calzatura, il primo monta la suola Speed in termoplastico mentre il secondo la suola Vibram in PU/PT. Chiude la proposta di Attiba lo stivale da neve 1115/V che garantisce protezione dal freddo con stile: con una linea esaltata dai profili di pelliccia sintetica, è resistente all'acqua e garantisce una ottima aderenza al terreno grazie alla suola in TR “Lisa”.

Safety, functionality, performance, and style: these are the features of the footwear branded Attiba, which are produced by footwear manufacturer, 2A. The coming winter season is renewed with three proposals that will not fail to capture the attention of the market. For trekking, the proposal alternates the 174/S and 2606/V models: the first has a suede and mesh upper, while the second is in pony and synthetic leather, with both characterised by a full-sock Attibatex waterproof membrane and a breathable perforated insole that is removable. Guaranteeing a grip-fast adherence, a key requirement for this kind of footwear, the first model features a Speed sole in thermoplastic, while the second has a Vibram PU/PT sole. Finishing up the Attiba proposal is the 1115/V snow boot, which guarantees protection from the cold with style: with a line exalted by synthetic fur trim, it is resistant to water and guarantees excellent adherence to the ground, thanks to the TR “Lisa” sole.

Il brand svedese Arbesko consolida la partnership con Michelin, lanciando sul mercato la nuova linea di scarpe antifortunistiche Kontroll con suola ispirata agli pneumatici da rally di Michelin e dallo stile urban/sportivo. “La collezione unisce l'esperienza di Arbesko nel creare le scarpe sicure e funzionali con la straordinaria suola Michelin, che garantisce aderenza al terreno e durabilità, e un design moderno che ti fa venir voglia di indossare la scarpa da lavoro anche nel tuo tempo libero - afferma Karin Lidman, Ceo di Arbesko Kontroll è una scelta senza compromessi su qualità, sicurezza e funzionalità”.

The Swedish brand Arbesko reinforces its partnership with Michelin, launching the new line of Kontroll safety shoes on the market, with the sole inspired by Michelin rally tires and an urban/sports style. “The collection combines the experience of Arbesko in creating safe and functional shoes with the extraordinary Micheline sole, which guarantees adherence to the ground and durability, while a modern design makes you want to wear these work shoes even in your free time – comments Karin Lidman, CEO of Arbesko - Kontroll is a choice that does not compromise on quality, safety and functionality”.


Brands

POLYFLEX®, CAMMINARE SENZA MAI STANCARSI POLYFLEX®, WALKING WITHOUT EVER GETTING TIRED

Leggere, flessibili, anatomiche, in una parola… comode: sono questi gli elementi che contraddistinguono e raccontano il prodotto a marchio Polyflex®, produttore di calzature comfort in poliuretano per uomo e donna realizzate con tecnologie all’avanguardia e materiali altamente selezionati ed innovativi. Da cinquant'anni sul mercato, Polyflex® abbraccia una filosofia tutta improntata alla ricerca del benessere e condotta trasversalmente dalle tre generazioni di attività calzaturiera. Un cammino ricco di sfide affrontate con passione e attitudine alla ricerca e innovazione, sfociato nella creazione di prodotti dagli elevati standard qualitativi. Rigorosamente testate per garantire un risultato finale sempre impeccabile, le calzature Polyflex® adottano materiali performanti e uno stile che va incontro alle diverse esigenze. Ecco perchè con Polyflex® camminare senza mai stancarsi è una promessa mantenuta.

FASHION

Lightweight, flexible, anatomical, in one word… comfortable: these are the elements that highlight and recount the products branded Polyflex®, a producer of comfort footwear in polyurethane for men and women made using avant-garde technologies and meticulously selected and innovative materials. Present on the market for the last fifty years, Polyflex® embraces a philosophy that for three generations of footwear manufacturers has always been completely oriented towards research onto well-being. A rich pathway of challenges faced with passion and a focus on research and innovation, giving rise to products with high qualitative standards. Strictly tested to guarantee a final result that is increasingly flawless, Polyflex® shoes adopt high performance materials and a style that meets diversified needs. This is why with Polyflex® shoes, walking without ever getting tired is a promise easily kept.


FASHION

E-commerce

ESPLOSIONE E-COMMERCE... DURERÀ? THE E-COMMERCE EXPLOSION… WILL IT LAST?

Bottega Veneta

Jacquemus

Balenciaga

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Johanna Ortiz

Gucci


Asos - augmented reality technology

È presto per prevedere come reagirà il consumatore dopo la crisi e quali comportamenti persisteranno, ma difficilmente si tornerà indietro

Consumi digitali

Nei mesi di lockdown il web è stato di grande aiuto, tanto che il 24% dei consumatori, per la prima volta, ha usato Internet per acquisti di lusso. Tra i cinque Paesi analizzati dalla società di consulenza McKinsey, l’Italia vanta la maggior percentuale di clienti che ha trovato l’esperienza molto soddisfacente (76%, a cui si aggiunge un 6% di estremamente soddisfatti). Quindi, secondo lo studio, c’è da aspettarsi che una quota di consumatori userà in modo crescente la multicanalità anche dopo la riapertura dei negozi. "Il digitale ha avuto una parte importante nel mantenere vivo l’interesse verso questo settore e l’avrà sempre di più anche a emergenza finita", ha spiegato alla stampa Antonio Achille, Senior Partner e responsabile globale lusso McKinsey. E secondo Matteo Zanin, partner della stessa azienda, gli acquirenti privilegeranno i marchi che offrono tracciabilità e affidabilità in termini di materiali, sicurezza igienica e provenienza; inoltre nel "next normal" diventeranno più fedeli ai marchi che da questo punto di vista li hanno soddisfatti durante la crisi. "Il ricorso all'e-commerce sarà sempre più preponderante, anche in forme miste come il click&collect (si ordina online e si ritira in negozio, come già propone efficacemente da anni Sephora) o il drive-through (un esempio per tutti Decadrive, offerto dalla catena francese Decathlon, che permette di ordinare online e ritirare in un allottamento dedicato nel parcheggio dello store senza scendere dall'auto) spiega Giulio Finzi, Senior Partner di Netcomm – Il successo del digitale cambierà anche il modo di comunicare il brand, che dal focus sul prodotto passerà a raccontare i valori espressi dall'azienda, senza trascurare l'impegno nel sociale che oggi assume un ruolo nuovo. Ecco perché mi aspetto nuove campagne di marketing, che prevedano anche un utilizzo diverso dei media, dai social al digitale fino ai canali più tradizionali". "Il Lyst Index di questo primo trimestre 2020 ha mostrato come la fedeltà dei consumatori verso i marchi di prestigio rimanga forte anche in questi tempi di incertezza, ma il modo in cui le persone interagiscono con i brand e

It’s too early to predict how consumers will react after the crisis and how they will continue to behave, but they are unlikely to go back to their old habits

Digital consumption

During the lockdown, the web has been of great help, so much so that 24% of luxury sales were made by first-time online shoppers. Among the five countries analysed by the McKinsey consulting firm, Italy had the highest percentage of customers who were very satisfied with the experience (76%, to which was added a 6% of extremely satisfied consumers). So, according to the study, a percentage of shoppers are expected to increasingly use digital and non-digital channels even when stores reopen. “The e-shopping platforms played an important role in keeping interest alive in this sector and will continue to do so even after the emergency is over,” explained Antonio Achille, McKinsey’s Senior Partner and Global Head of Luxury. And according to Matteo Zanin, partner of the same company, buyers will privilege brands that offer traceability and reliability in terms of materials, hygienic safety and origin. Moreover, in the ‘next normal’ they will become more loyal to brands that met their expectations during the crisis. “The use of e-commerce will become more and more predominant, also in mixed forms such as click & collect (where items are ordered online and picked up in-store, as Sephora has already been doing successfully for years) or the drive-through (for example, Decadrive, a service offered by the French chain Decathlon that allows customers to order online and pick up in a dedicated parking spot at the store without getting out of their car),” explains Giulio Finzi, Senior Partner of Netcomm. “The success of digital will also change the way a brand communicates, which will go from focusing on the product to expressing the values of the company, without neglecting the social commitment that today takes on a whole new role. That’s why I expect new marketing campaigns, which also include a different use of media, from social to digital to more traditional channels.” “The Lyst Index for the first quarter of 2020 showed that consumer loyalty to prestige brands remains strong even in these uncertain times, but the way people interact with brands and shop is changing fast,” explains Chris Morton, co-founder and CEO of the online boutique aggregator LYST. “The Covid-19

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FASHION

E-commerce

Etro

Versace

fanno acquisti sta cambiando velocemente - spiega in un comunicato Chris Morton, co-fondatore e CEO dell'aggregatore di boutique online LYST - La crisi del Covid-19 ha velocizzato cambiamenti che già erano in atto nella nostra industria e ne promuove di nuovi. In questo periodo senza precedenti, il digitale assume un’importanza fondamentale per le case di moda. L’informazione e la comunicazione sono elementi chiave per la nostra community. Coloro che si adatteranno più rapidamente ai nuovi scenari, prendendo decisioni basate su dati e facendo affidamento sulle loro stesse forze, avranno migliori probabilità di crescita". Su questo punto concorda Nicola Antonelli, Chief Marketing Officer di Luisaviaroma: "Questo periodo drammatico ha creato opportunità di mercato che solo le aziende più innovative hanno potuto e saputo cogliere. A mio avviso, però, non cambierà nettamente lo scenario dello shopping online, bensì aumenterà (e in realtà è già cresciuto in modo rilevante) il numero di clienti che sceglieranno il canale online per gli acquisti a discapito dell’offline.

crisis is accelerating changes that were already happening in our industry and is catalysing further new ones. In this unprecedented period, digital is becoming fundamentally important for fashion houses. Information and communication are key elements for our community. Those who adapt more quickly to scenarios, making decisions based on data and relying on their own strengths, will have better chances of growth.” Nicola Antonelli, Chief Marketing Officer of Luisaviaroma agrees, “This dramatic period has created market opportunities that only the most innovative companies have been able to seize. I believe, however, that online shopping will not change significantly, but the number of customers who choose the online shopping channel over the offline channel will increase (and in fact has already grown significantly).

Trend di acquisto

Ma quali sono stati i prodotti più desiderati in questi mesi di lockdown? Per esempio, su Luisaviaroma.com nei mesi del lockdown si è visto un incremento degli acquisti di activewear, capi comodi ideali per stare in casa e magari fare un po' di esercizio, ai primi posti brand 'classici' come Nike, Adidas, Reebok. Anche Celenie Seidel, Senior Womenswear Editor di Farfetch, conferma il trend: "Negli ultimi due mesi abbiamo notato una crescente domanda di loungewear e athleisure, che ovviamente riflette il cambiamento di ritmo e stile di vita vissuto a livello internazionale. Gli articoli di lusso per la casa erano già una categoria in espansione su Farfetch e l'appetito per questi prodotti è cresciuto innegabilmente negli ultimi tempi - le candele sono state una scelta particolarmente popolare. Per molti consumatori, la creazione di un ambiente domestico che rifletta la loro personalità e sia una fonte di conforto è

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Fendi

Gucci candle


Valentino

diventata ancora più importante". Per quanto riguarda i trend dell'estate 2020, secondo la Senior Womenswear Editor assisteremo a una vera celebrazione della moda e della gioia nel vestirsi nuovamente eleganti: "Ciò che trovo più interessante al momento è il crescente interesse verso collezioni di lusso sostenibile, nonché per il second-hand. È una tendenza importante: i consumatori sono più consapevoli dell’impatto sul pianeta delle loro abitudini d’acquisto. In questo periodo di incertezza economica, è probabile che molti consumatori graviteranno, inoltre, attorno a un lusso timeless e apprezzeranno più che mai i segni distintivi di qualità e artigianalità". Per Nicola Antonelli di Luisaviaroma, tra i trend che stanno prendendo piede nell'estate 2020, troviamo sicuramente il denim e lo stile new minimal, che poi continuerà la sua onda lunga nelle collezioni fall-winter sulla scia di Bottega Veneta e Jil Sander. Per quanto riguarda gli accessori, di gran moda le infradito con tacco e i sandali a tacco basso, mentre le minibag lasciano spazio a quelle a mano morbide e alle clutch.

Espansione delle piattaforme

Intanto il portale di moda young ASOS in questi mesi ha cercato di stare vicino alla clientela con nuovi supporti all'online tramite un'interessante tecnologia 3D che ha permesso una maggiore precisione nelle taglie e nel fit, nonché lanci di prodotti indossati e fotografati dal suo staff, da collaboratori e influencer, direttamente a casa propria. Anche Alibaba ha implementato una nuova funzione di shopping 3D, coinvolgente come lo shopping in negozio, nonché filtri di realtà aumentata per testare trucco e hairstyle, consigli personalizzati e videogiochi per coinvolgere i consumatori. Daniel Zhang, Chairman e CEO di Alibaba, Tmall e Tmall Luxury Pavilion, ha dichiarato di aver notato una tendenza crescente al "revenge buying": appena usciti dal lockdown, i consumatori cinesi si sono concessi sfiziosi acquisti di prodotti lusso. Nello specifico, la piattaforma Tmall Luxury Pavilion (lanciata nel 2017 e

The Row

Buying trends

but which have been the most desired products during the lockdown? In these last few months, Luisaviaroma.com saw an increase in the sale of activewear, comfortable garments ideal for staying at home and maybe doing some exercise. At the top of the list were “classic” brands such as Nike, Adidas, Reebok. Celenie Seidel, Senior Womenswear Editor of Farfetch, also confirms this trend. “In the last two months we have noticed a growing demand for loungewear and athletic wear, which obviously reflects the change in pace and lifestyle experienced at an international level. Luxury homeware was already an expanding category on Farfetch and the appetite for these products has undeniably grown recently – candles have been particularly popular. For many consumers, it has become even more important to create a home environment that reflects their personality and is a source of comfort.” As for the summer 2020 trends, according to the Senior Womenswear Editor, we will see a real celebration of fashion and the joy of dressing up again. “What I find most interesting at the moment is the growing interest in sustainable luxury collections as well as second-hand items. This is an important trend: consumers are more aware of the impact their shopping habits are having on the planet. In these times of economic uncertainty, many consumers are also likely to gravitate towards timeless luxury items and appreciate the hallmarks of quality and craftsmanship more than ever.” For Nicola Antonelli of Luisaviaroma, the most popular trends for the 2020 summer are certainly denim and the new minimal style, which will continue into the fall-winter collections hot on the heels of Bottega Veneta and Jil Sander. As for accessories, heeled flip flops and low-heeled sandals are all the rage, while minibags make room for soft handbags and clutches.

Off-White

Gucci

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FASHION

E-commerce

M Missoni

solo su invito) ha riportato la partecipazione record per la sua campagna di vendita 5.20 del 20 maggio, una specie di San Valentino non ufficiale (la data suona come "Ti amo" in mandarino): più di 150 marchi premium hanno debuttato con 5.000 nuovi prodotti con alcuni lanci esclusivi delle fashion house che popolano la piattaforma (tra queste troviamo Chanel, Valentino, Burberry e Bottega Veneta, Cartier, Bulgari, Yves Saint Laurent, Alexander Wang, Prada e Tom Ford). E proprio lo scorso aprile, Alibaba ha aperto il portale Luxury Soho, entrando così nel business degli outlet di lusso. Christina Fontana, head di Tmall Fashion and Luxury in Europe, ha spiegato, in un comunicato, come questa sia una risposta alla necessità nel settore della moda di gestire in modo efficiente inventario e scorte. Una strategia che sembra già vincente a livello di numeri (sia Coach che Moschino hanno esaurito i prodotti in vendita in brevissimo tempo) e che mostra come il Gruppo stia cercando di massimizzare il ciclo di vita dei prodotti (precedenti stagioni o heritage), con una comunicazione rivolta ai nuovi consumatori o ai giovanissimi acquirenti della Gen Z che si stanno affacciando ora sul mondo del lusso.

Burberry

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Loewe

Expansion of platforms

meanwhile, young fashion website ASOS tried to stay close to its customers by providing new online support tools with 3D technology. This has allowed customers to accurately see what items look like in different sizes and on different body types. Moreover ASOS lauched new products by sending them home to the company’s staff, collaborators and influencers, that took pictures directly from their homes. Alibaba has also implemented a new 3D shopping function, which gives consumers a feeling of shopping in a real store, as well as augmented reality filters to test makeup and hairstyles, customised tips and video games to engage consumers. Daniel Zhang, Chairman and CEO of Alibaba, Tmall and Tmall Luxury Pavilion, said he noticed a growing trend towards “revenge buying”. To make up for time lost in lockdown, Chinese consumers are indulging in the purchase of luxury items. Specifically, Tmall’s Luxury Pavilion (launched in 2017 and only by invitation) reported record-level participation for its 5.20 sales campaign on 20 May, an unofficial romantic holiday that is celebrated in China (the date sounds like "I love you” in Mandarin). More than 150 premium brands debuted 5,000 new products with some exclusive launches by fashion houses hosted on the platform (including Chanel, Valentino, Burberry and Bottega Veneta, Cartier, Bulgari, Yves Saint Laurent, Alexander Wang, Prada and Tom Ford). And last April, Alibaba opened the Luxury Soho platform aimed at value-conscious luxury shoppers. Christina Fontana, head of Tmall Fashion and Luxury in Europe, explained in a statement how this is a response to the need for fashion brands to be able to efficiently manage their inventory and stock. A strategy that already seems to be successful in terms of numbers (both Coach and Moschino sold out in a very short time) and that shows how the Group is trying to maximise the life cycle of products (from previous seasons or heritage), with communication aimed at new consumers or young Gen Z buyers who are now entering the luxury world.

Off-White

Jil Sander


AMI L


FASHION

Brands

LA CIABATTA FLAT HA UN NUOVO TWIST

ME.LAND, SNEAKER BELLE E RESPONSABILI

VANS- AW LAB, PROTAGONISTE LE OLD SKOOL

THE FLAT SLIP-ON HAS A NEW TWIST

ME.LAND, BEAUTIFUL AND RESPONSIBLE SNEAKERS

VANS- AW LAB, OLD SKOOL PROTAGONISTS

Il designer Alfredo Boccaccini, fondatore di L'Autre Chose e firma degli accessori per Maison Margiela e Mc Queen, torna alle sue origini con una produzione completamente marchigiana che ha per oggetto di culto la ciabatta. La modelleria rigorosamente flat è nobilitata dall'utilizzo di materiali premium come il cocco laccato bianco e dal ricorso ad una forma scultorea che richiama il moto delle onde e la voglia di mare. Il risultato è una proposta di assoluto fascino che candida le ciabatte A.Bocca a diventare l'oggetto di culto per la prossima stagione estiva.

Cultura street e arte, stile couture, eleganza ed esclusivi mix di colori: la formula con la quale Frederic Robert ha costruito la proposta del marchio ME.LAND rappresenta un unicuum nel panorama della sneaker. La proposta del brand francese non si limita al design, ma abbraccia un approccio responsabile sia rispetto alle condizioni di lavoro di collaboratori, sia dell'ambiente, attraverso una attenta politica di approvvigionamenti a km 20, l'utilizzo di imballaggi riciclati e della vera pelle, valorizzando il materiale di scarto dell'industria del cibo.

Vans crea una special edition per AW lab con protagoniste le silhouette della Old Skool e della Old Skool platform. Modello storico risalente agli anni Settanta la Old Skool torna per lui in un mix di colori entusiasmanti, black, racing red e light grey accompagnati dal grande logo Vans sul dorso, solcato in trasparenza dalla sidestripe del brand. Per lei, invece, le Old Skool platform si presentano con un make up super cool: black, ma con logo in chiave pop in colori fluo. A promuovere la linea, i virtual ambassador Avril e Rail V, con le nuove sneaker e gli outfit Vans.

The designer Alfredo Boccaccini, founder of L'Autre Chose and designer of accessories for Maison Margiela and McQueen, returns to his origins with a completely Made in Marches production, starring the cult slip-on as its protagonist. The line of strictly flat models is ennobled by the use of premium materials like white lacquered crocodile and the use of a sculpted form that recalls the rise of the waves and a desire for the seaside. The result is a proposal of great appeal that makes A.Bocca slip-ons the perfect candidate in becoming a cult object for the coming summer season.

Street culture and art, couture style, elegance, and exclusive mixes of colour: this is the formula with which Frederic Robert has constructed the ME.LAND proposal, representing a unique proposal on the panorama of sneakers. The proposal of the French brand is not limited by design, but embraces a responsible approach in ensuring the well-being of workers in partner companies, while respecting the environment through an attentive policy of 20-km sourcing, and a use of recycled packaging and genuine leather originating as discards by the food industry.

Vans created a special edition for AW lab with the Old Skool and Old Skool platform models as its protagonists. A historic model dating back to the Seventies, Old Skool returns for him in a mix of striking colours, including black, racing red, and light grey, accompanied by the prominent Vans logo on the back, cut through by the transparency of the brand’s side stripe. For her, instead, the Old Skool platform features a super cool makeup: black, but with the logo in pop neon colours. Promoting the line are virtual ambassadors Avril and Rail V, wearing new Vans sneakers and outfits.

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NEW DATES We exhibit at

EXPO RIVA SCHUH 11 > 14.12.2020

GUANGZHOU RUILY FOOTWEAR CO., LTD. Rm502, T11 Bldg, BoLin Yi Hao, No.693, Shicharoad, BaiYun District 510400 GuangZhou, China Tel. 0086-20-22251153 winner@ruilyshoes.com www.ruilyshoes.com

RU IL I


NEW DATES We exhibit at

EXPO RIVA SCHUH 11 > 14.12.2020

winner@ruilyshoes.com www.ruilyshoes.com


DESIGNER SHOE TRENDS PER L’ESTATE 2021 DESIGNER SHOE TRENDS FOR SUMMER 2021 Caravel

Isisi Trend Design

Lauro Designer

Quali saranno le calzature che ‘segneranno il passo’ della stagione moda dell’estate 2021? Lineapelle ci ha offerto un assaggio di queste creazioni attraverso le proposte di pellami, tessuti e colori presentati lo scorso febbraio. L’avvento improvviso della Covid-19 ha poi ‘congelato’ la macchina creativa, impedendoci di conoscere - attraverso i grandi appuntamenti fieristici e le presentazioni in showroom - le novità calzaturiere della nuova stagione. Partendo proprio dai tre macro-trend messi a fuoco dal comitato moda di Lineapelle - Basici potenziati, Nuovo romanticismo e Lavorazioni manuali – ci siamo quindi addentrati nel dettaglio dei modelli, dei volumi e delle tendenze che caratterizzeranno le calzature per la prossima estate, con il prezioso aiuto di cinque importanti designer del settore.

What will be the footwear that “defines the steps” of the up-and-coming fashion trends for summer 2021? Lineapelle offered us a taste of these creations through its proposals of leathers, fabrics, and colours presented this past February. The unexpected arrival of Covid-19 then ‘froze’ the creative machine, preventing us from learning about - through the leading trade fair events and showroom presentations – the latest footwear innovations for the new season. Starting from the three macro-trends highlighted by the Lineapelle fashion committee – Enhanced Basics, New Romanticism, and Manual Processes - we delved into the models, volumes, and trends that will characterise footwear for the coming summer, with the precious help of five important sector designers.

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Designers view

Basici potenziati

Scopriamo, così, soluzioni innovative che partono da una semplificazione della complessità, con forme essenziali e basiche, ma anche con un ritorno al classico. Lo Studio Bettini e Penazzato, ad esempio, presenta in collezione dei sandali in pelle con listino alla caviglia dalla linea molto semplice, il cui confort è assicurato dal tacco medio e corposo e dal fondo gommato, mentre il gioco di intrecci sulla tomaia regala femminilità all’insieme. Anche il mocassino ritorna ad un certo classicismo nelle forme e si alleggerisce nell’uso di pellami forati Total White, ma al contempo risulta molto femminile, grazie al dettaglio gioiello. Anche nella collezione proposta da Lauro Designer troviamo sandali dalla modelleria molto semplice, con tacco medio corposo o zeppa, rinnovati, però, dagli inserti in plexy trasparente o colorato, capaci con un semplice dettaglio di regalare freschezza e originalità. Questo stile basic, caratterizzato però da dettagli innovativi, lo ritroviamo anche nelle proposte sportive, come ad esempio nelle sneaker con fondo a cassetta o chunky firmate da Absolutarget, realizzate in materiali sostenibili e in colori chiari o pastello, dove la semplicità della linea è ‘rotta’ da dettagli non scontati come gli inserti geometrici colorati in corrispondenza della linguetta o i laccetti annodati sul tallone. Una ‘semplicità potenziata’ che caratterizza anche le proposte maschili, come ad esempio le sneaker a base bianca caratterizzate da inserti in pelle e suede blu e grigi di Studio Goretti.

Absolutarget

Enhanced basics

Here, we discover innovative solutions that start from a simplification of complexity, with essential and basic shapes, but also with a return to classics. Studio Bettini e Penazzato, for example, presents a collection of leather sandals with ankle straps and a very simple design, while comfort is ensured by a mid-height and bulky heel with rubberised outsole, and the play of interweaving on the upper conveys femininity to the overall look. The moccasin will also return to a certain classicism in its design and is lightened by using Total White pierced leathers, while remaining extremely feminine thanks to a jewel detail. Likewise, the collection proposed by Lauro Designer features an extremely simple line of sandals, with mid-height bulky heels or wedges, renewed, however by transparent or skilfully coloured plexy inserts, with a simple detail that conveys freshness and originality. This basic style, characterised however by innovative details, can also be found in sporty proposals, like, for example, in the sneaker with boxed or chunky outsole designed by Absolutarget, made from sustainable materials and in clear or pastel colours, where the simplicity of the design is ‘broken up’ by unusual details, like coloured geometric inserts near the tongue or lacings systems fastened behind the heel. ‘Enhanced Basic’ also characterises men’s proposals, like for example the sneaker with a white base characterised by blue and grey leather and suede inserts by Studio Goretti.

Pellami Due C

Conceria Stefania

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Goretti Studio Design

Bettini e Penazzato

Lauro Designer

Absolutarget

Lauro Designer

Bettini e Penazzato Dolmen

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FASHION

Designers view

Nuovo romanticismo

Un altro trend importante per la prossima stagione calda è definito come nuovo Romanticismo tecnologico, che ritroviamo ad esempio nelle proposte di Studio Goretti: sneaker con tomaia a base bianca che fa da sfondo a incontri di colori fluorescenti effetto spray, ma anche sfumature e dettagli metallizzati. Il colore non interessa solo la tomaia, ma anche la suola, che può essere a cassetta o chunky. Qui, come in altre proposte stilistiche, troviamo ancora i colori fluo delle passate stagioni, utilizzati soprattutto come dettaglio – nella tomaia o nella suola – per personalizzare basi total white. Le stampe ‘All Over’, esuberanti e dai colori freschi ed estivi, sono invece protagoniste di alcune delle proposte sportive firmate Lauro Designer: troviamo, infatti, sneaker con stampe a goccia, stampe leopardate e stampe dai colori freschi ed estivi, che creano effetti innovativi invadendo completamente non solo la tomaia, ma anche la suola. Bettini e Penazzato rendono, invece, più femminile e fashion il sandalo sportivo di derivazione trekking abbinando alla tomaia arancio-segnaletico una suola gommata caratterizzata da un vezzoso inserto in lurex con micro-stampe. Anche il mocassino appare più romantico, ma anche high tech grazie alla tomaia iridescente abbinata alla suola a cassetta trasparente con battistrada giallo sole. Nella chunky shoe sono, invece, le stringhe rosa fluo a dare quel tocco ‘tech’ all’insieme dominato dal bianco e dai colori pastello. Ma non si tratta solo di sneaker e modelli sportivi: anche il sandalo con tacco alto geometrico si rinnova grazie al movimento di aperture e chiusure della tomaia e alle iridescenze del pellame enfatizzato dall’accessorio gioiello.

Conceria Stefania

New romanticism

Another important trend for the coming summer season is defined as a technological kind of New Romanticism, which, for example, we find in the proposals by Studio Goretti: sneakers with white uppers that serve as a backdrop to spray-effect neon colours, but also shadings and metalized details. Colours appear not only on the upper, but also on the sole, which can be boxed or chunky. Here, as is true with the other stylistic proposals, we continue to find neon colours from past seasons, used above all as a detail – on the upper or sole – in personalising total white bases. Lively ‘All Over’ prints with fresh and summery colours are instead the protagonists of some sports proposals designed by Lauro Designer: in fact, we find sneakers with drop-pattern prints, leopard prints and fresh and summery prints, creating innovative effects that completely take over not only the upper, but also the sole. Instead, Bettini e Penazzato make the sporty sandal of trekking origins more feminine and fashionable by matching the identifying-orange upper with a rubberised sole characterised by a charming luxex insert with micro-patterns. Even the moccasin appears more romantic, but also high-tech, thanks to the iridescent upper matched with boxed transparent sole with sun yellow tread. In chunky shoes, there are instead neon pink laces that give a special ‘tech’ touch to the overall look dominated by white and pastel colours. Sneakers and sporty models, however, are just the start: the sandal with geometric high heel is in fact renewed, thanks to the play of movement created by openings and closings on the upper and the iridescent effects of leather emphasised by a jewel accessory.

Lauro Designer

Dolmen

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Bettini e Penazzato Bettini e Penazzato

Madera

Caravel

Goretti Studio Design

Bettini e Penazzato

NEW ROMANTICISM FOTO SHOE 30 |

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FASHION

Designers view

Lavorazioni manuali

Last but not least, un altro tema importante della nuova stagione è l’Artigianalità e le lavorazioni manuali, che interessano tanto la calzatura elegante, quanto quella sportiva. Lo Studio Tonino Cannucci ce ne offre un chiaro esempio nell’ambito della calzatura elegante, dove il classico si rinnova e si ‘svecchia’ proprio puntando su colorazioni nuove che, al contempo, sottolineano la bellezza dell’unicità e del fatto a mano attraverso tamponature, spazzolature, disegni trompe l’oeil, effetti irregolari. L’idea, secondo il designer, è quella di un ‘classico non più classico’ che diventa più quotidiano, da indossare in molteplici occasioni durante la giornata, abbinato all’abito elegante così come al jeans, ma che al contempo mantiene il suo valore intrinseco grazie all’uso di pellami di qualità tinti a mano, con giochi di impunture e finiture particolari. Questa attenzione all’artigianalità, unita all’uso attento del colore sulla tomaia e sulla suola, la ritroviamo anche nei modelli più sportivi, come ad esempio nel mocassino da barca in pellame tinto e spazzolato a mano con suola in bi-materiale, oppure nella sneaker chunky con tomaia in suede e pelle colorate a mano. In ambito sportivo troviamo anche alcune proposte dello Studio Goretti che si distinguono per questa attenzione al fatto a mano, come la sneaker maschile bicolore in cui l’effetto artigianale è evidenziato dalla tomaia in pelle intrecciata e dai disegni a impunture, queste ultime rese ancor più protagoniste grazie al dettaglio a lista giallo sole. Per la donna ci racconta questo trend anche il camperos-sabot firmato da Lauro Designer, realizzato in pelle e suede dalla chiara impronta artigianale e manuale.

Lauro Designer

Manual processes

Last, but not least, another important theme for the new season will be Craft Workmanship and Manual Processes, which will be proposed in both elegant and sporty footwear. Studio Tonino Cannucci offers a clear example of this in the segment of elegant shoes, where classic is renewed and ‘rejuvenated’ by focusing on new colours which, at the same time, underline the unique beauty and handmade character of its shoes through dabbings, brushings, trompe l'œil designs, and irregular effects. The idea, according to the designer, is that of a ‘classic that is no longer classic’, becoming a daily item perfect for wearing on multiple occasions throughout the day in combination with elegant wear as well as with jeans, while always maintaining its intrinsic value, thanks to the use of quality hand-dyed leathers, with plays of stitching and special finishes. This attention to craft workmanship, combined with the careful use of colour on the upper and sole, can also be found in sportier models, like, for example, in the boat moccasin featuring hand-dyed and hand-brushed leather with a dual material sole, or in the chunky sneaker with a hand-coloured suede and leather upper. In the sports segment, we also find some proposals from Studio Goretti, which stand out for their attention to handmade, like the two-tone men’s sneaker, where the artisanal effect is highlighted by the woven leather upper and by stitched designs that become an even greater protagonist thanks to the sun yellow band detail. For women, this trend is also proposed through the cowgirl boot-sabot designed by Lauro Designer, which is made from leather and suede with a clearly artisanal and handmade design.

Goretti Studio Design

Conceria Antiba

Tonino Cannucci

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Nanni Agenzie

Vega

Tonino Cannucci

Tonino Cannucci

Tonino Cannucci

Conceria M2

MANUAL PROCESSES FOTO SHOE 30 |

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MARKET

Actuality

COME CAMBIERANNO I CONSUMI DOPO LA PANDEMIA? HOW WILL CONSUMER HABITS CHANGE AFTER THE PANDEMIC?

Due mesi di reclusione forzata e una fase di transizione segnata dal timore della recrudescenza del Covid-19 e dal distanziamento sociale: come influiranno sui consumi?

After two months of mandatory isolation and a transitional phase characterised by fears regarding a possible re-emergence of Covid-19 and social distancing, we ask exactly how consumer trends will be influenced

In due mesi è cambiato il mondo. L'emergenza sanitaria del Coronavirus ha chiuso nelle proprie case milioni di persone, per poi rilasciarli affidandoli a una ‘nuova normalità’ fatta di mascherine, guanti protettivi e distanziamento sociale. Con una strisciante paura e un orizzonte di incertezze economiche ad accompagnarci. Non proprio le migliori condizioni per la ripresa dei consumi. E infatti lo sperato ‘effetto revenge’, la voglia dei consumatori di riscattarsi con lo shopping post lock-down, non si è verificato in nessuna delle economie, neppure in Cina dove si è ripartiti prima e dove le aspettative erano più alte. È chiaro che l'impatto del Coronavirus sui consumatori è stato profondo e ha dato il via a cambiamenti importanti, destinati a durare nel tempo. Un primo effetto lo abbiamo notato durante la fase del lock-down con l'aumento esponenziale dell'e-commerce: in Italia, secondo Roberto Liscia presidente di Netcomm, si sarebbe compiuto un balzo evolutivo di dieci anni: “Stiamo assistendo a un’evoluzione inaspettata dei modelli di consumo degli italiani – afferma. A cambiare in tempi record sono state soprattutto le modalità di spedizione e di consegna. Il Click&Collect, ovvero la possibilità di ordinare online un prodotto e di ritirarlo in negozio da parte del cliente, ha registrato una crescita del +349% e ci aspettiamo che nei prossimi mesi diventerà un’abitudine sempre più consolidata”. Il trend di accelerazione dell'e-commerce, che ha caratterizzato an-

In two months, the entire world changed. The Coronavirus medical emergency saw millions of people shut inside their homes, to finally see them re-emerge, while asking them to follow a new standard in life made up by masks, protective gloves, and social distancing. At the same time, a persisting fear and a horizon made up by economic uncertainties accompanies us, resulting in a scenario that is not exactly encouraging for an economic recovery in consumption. In fact, the hoped for ‘revenge effect’, the desire of consumers to bounce back with post-lockdown shopping, did not occur in any of the economies, including China, which was the first to start back up again with expectations that were much higher. It is clear that the impact of the Coronavirus on consumers was significant and it kicked off an important series of changes, which are destined to continue over time. The first impact we noted during the lockdown phase was an exponential increase in e-commerce: in Italy, according to Roberto Liscia, President of Netcomm, a jump forward of almost ten years seems to have occurred: “We are witnessing an unexpected evolution in Italian consumer models – he confirms – Making a change in record time were above all the shipment and delivery methods. Click&Collect, or rather the possibility for a customer to order a product online and then pick it up in the store, recorded a growth trend of +349% and we expect this trend to be increasingly reinforced in the months to come”.

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Sectors that will grow in 2020 due to the impact of the Covid-19 Source: Netcomm

Worst Scenario

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Basic Scenario E-commerce

Modern Food Retail

Medical Appliances

Pharmaceutical Products

Pharmaceutical Raw Material

Wholesale Trade of Medicinal and Pharmaceutical Products

Consumers’ expected change in spend on apparel

Decrease

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Source: Mckinsey & Company Covid-19 Consumer Pulse, 20 - 29 March 2020

Industrial and Medical Gases

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Un calo significativo di spesa dei consumatori per l’abbigliamento porterà un enorme eccedenza di inventario.

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che mercati più maturi dal punto di vista digitale come la Cina, potrebbe rafforzarsi nella fase di transizione successiva all'emergenza sanitaria, anche in considerazione del fatto che non pochi consumatori ammettono di provare disagio all'idea di entrare in un punto vendita e, soprattutto, in un centro commerciale. La fiducia, il sentiment più importante per sostenere i consumi, è stato messo a dura prova dalla pandemia. Oggi i consumatori alle prese con la paura di un contagio di ritorno e il clima da recessione, rivedono le loro priorità e privilegiano prodotti necessari a svantaggio di quelli voluttuari. Non è una buona notizia per la moda: il report ‘The State of Fashion di BoF e McKinsey’ indica, infatti, che il 70% di consumatori europei e americani prevedono di contrarre la loro spesa per abbigliamento e accessori, e che ci sarà, in generale, una tendenza alla ricerca del prezzo scontato. Tutto questo si tradurrà in un calo tra il 27% ed il 30% del fatturato globale del settore nel 2020 rispetto al 2019. Federazione Moda Italia stima, per il proprio Paese, addirittura un calo di almeno il 50% delle entrate per il 2020. La pandemia ha cambiato i valori dei consumatori, forse per sempre. Aspetti come qualità, durevolezza e aura senza tempo, caratteristici dei beni investimento, torneranno a essere privilegiati perché in grado di trasmettere un senso di sicurezza e concretezza. Il confortevole bozzolo protettivo della casa, che ci ha tenuti al sicuro nei

A significant drop in consumer spend on apparel will result in massive inventory build-ups.

The acceleration of e-commerce, which also characterised the more digitally mature markets like China, could be reinforced in the second transitional phase following the medical emergency, also in consideration of the fact that numerous consumers admit they are uneasy at the thought of entering a store and especially a shopping mall. Trust, the most important sentiment in reinforcing consumption, was really put to the test by the pandemic. Today, the fear regarding a possible re-emergence of the virus alongside the climate of recession, is leading consumers to re-evaluate their priorities with a preference for products that are genuinely necessary to the disadvantage of those that are mere whims or fancies. This is not good news for the world of fashion: The BoF and McKinsey ‘State of Fashion’ report in fact outlines how 70% of European and American consumers expect to cut back on the amount they spend on apparel and accessories, with a general tendency to seek out discounted products. All this will lead to a global drop in sector revenue between 27% and 30% in 2020 when compared to 2019. The Federazione Moda Italia estimates that in Italy there might even be a drop in revenue equal to 50% in 2020. The pandemic has changed consumer values, maybe forever. Aspects like quality, durability, and timelessness, which are typical of products invested in by consumers, will once again become preferred because they are capable of transmitting a sense of safety and solidity. The

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MARKET

Actuality

giorni di reclusione, ci ha assuefatti a uno stile informale e sportivo, adottato anche durante le sessioni di smart working e le conference call coi colleghi e a cui verosimilmente non vorremo rinunciare neppure per il ritorno in ufficio. Sostenibilità è l'altra parola chiave della ripresa: secondo ‘The State of Fashion’ il 15% dei consumatori statunitensi ed europei acquisterà prodotti più sostenibili sia a livello ecologico che sociale. Ma non solo, cambierà anche il valore della sostenibilità: “La pandemia intensificherà il dibattito che ruota attorno al materialismo, al consumo eccessivo e alle pratiche commerciali irresponsabili - afferma Giovanni Maria Conti, docente di storia e scenari della Moda al Politecnico di Milano. Non so se il fast fashion abbia imboccato il viale del tramonto, ma sicuramente la moda dopo questo evento sarà molto diversa perché saremo diversi noi, le nostre necessità e, forse, i nostri bisogni”. La pandemia inciderà fortemente anche sui consumi del lusso: sempre ‘The State of Fashion’ prevede per il settore una contrazione dei ricavi tra il 35% e il 39% nel 2020, rispetto all'anno precedente. Il consumatore di questa fascia farà attenzione a prodotto e pricing, e sarà meno propenso all'ostentazione, domandando capi più sobri, meno sfacciati, in linea con il mood recessione. Una richiesta che, secondo Bank of America, sta già premiando brand più ancorati alla propria identità, come Chanel, Hermès, Dior. Meno ricompensanti, invece, saranno i brand con un impatto estetico più forte come Gucci che, non a caso, dopo 18 mesi in cima alle ricerche online, è già sceso alla 23.ma posizione.

Global Footwear Consumption forecasts for 2020 Source: World Footwear

comfortable protective shell of the home, which kept us safe during our days of isolation, got us used to an informal and sporty style, adopted during smart working sessions and conference calls with colleagues, and we will not easily relinquish this style, not even once we are back to the office. Sustainability is another buzzword of the recovery: according to ‘The State of Fashion’, 15% of United States and European consumers will purchase more sustainable products both on an ecological and social level. At the same time, also the value of sustainability will change: “The pandemic will reinforce the debate that revolves around materialism, excessive consumption, and irresponsible business practices – confirms Giovanni Maria Conti, Professor of Fashion History and Evolution at the Politecnico in Milan – I don’t know if fast fashion will take the way of the setting sun, but after this event, fashion will most likely be very different, because we are different, our requirements are different, and maybe even our needs”. The pandemic will also strongly influence luxury consumption: ‘The State of Fashion’ report once again predicts a drop in revenue between 35% and 39% in 2020, when compared with the previous year. The consumer in this range will be attentive of product and pricing and will be less inclined towards ostentation, demanding more understated garments, which are less flashy, and more in line with the recessive mood. According to the Bank of America, this demand is already rewarding brands with a more firmly rooted identity, like Chanel, Hermès, and Dior. Not so well-rewarded will instead be the brands with more of an aesthetic impact like Gucci which, not by chance, after 18 months at the top of online searches, has now fallen back to twenty-third place. North America

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CALZATURA: CONSUMI GLOBALI GIÙ DEL 22,5% FOOTWEAR: GLOBAL CONSUMPTION DOWN BY -22.5% Il conto che la pandemia presenterà al settore della calzatura nel 2020 sarà salato: World Footwear prevede un taglio del 22,5% dei consumi globali. Percentuale che, tradotta in volumi, significa 4 miliardi di scarpe in meno: -696 milioni di paia in Nord America, -908 milioni in Europa e -2,4 miliardi in Asia. Oltre ai volumi, è atteso anche un calo dei prezzi medi. Ma quali tipologie di calzature compreranno i consumatori nel 2020? Nelle previsioni del panel internazionale di esperti intervistato da World Footwear la calzatura classica in pelle, soprattutto maschile, continuerà a calare. Mentre la sneaker e le altre calzature sportive cresceranno ancora.

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In 2020, the price that the footwear industry will pay for the pandemic will be quite high: World Footwear predicts a -22.5% drop in global footwear consumption. A percentage which, when it is translated into volumes, becomes 4 billion fewer pairs of shoes sold worldwide: -696 million pairs in North America, -908 million pairs in Europe, -2.4 billion pairs in Asia. In addition to the drop in quantities, a drop in average price is also expected. So, what kind of footwear will consumers buy in 2020? The international panel of sector experts interviewed by World Footwear predict that classic leather footwear, including especially men’s, will continue to dropoff. Sneakers and other kinds of athletic footwear will instead continue to grow.


Anna Wintour

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MARKET

Post-CRV

E-PASSERELLE E PRESENTAZIONI VIRTUALI: NUOVI FORMAT PER RIPARTIRE IN SICUREZZA E-CATWALKS AND VIRTUAL PRESENTATIONS: NEW FORMATS FOR A SAFE RESTART Ronald van der Kemp – Army of Love show

Shanghai Fashion Week

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Il fashion system internazionale sta virando sempre di più verso il digital per continuare a lavorare nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria. Non mancano accorati richiami a una riforma radicale del sistema Oltre alla chiusura di tutta la filiera (fabbriche, uffici stile, prototipie, negozi), i due mesi di lockdown hanno comportato il blocco di ogni manifestazione fieristica, l’annullamento delle sfilate delle Cruise Collection e di quelle della Haute Couture, la cancellazione delle Fashion Week dedicate alla moda maschile e il loro spostamento a settembre, insieme a quelle per la donna. Ed è stato proprio in chiusura della scorsa Milano Fashion Week che Giorgio Armani ha mestamente tenuto la sua sfilata a porte chiuse trasmettendo l’evento solo sul web. Ad aprile, in pieno lockdown mondiale, ha poi indirizzato una lettera aperta a WWD in cui auspica, senza giri di parole, il ritorno a una stagionalità più “naturale”, meno anticipata, senza forzature, nella quale al prodotto di lusso venga concesso il tempo per essere assorbito come filosofia di vita. Quindi, a partire da giugno 2020, lo stilista mette a disposizione delle clienti i servizi della sua sartoria d'eccellenza: un ampio repertorio di modelli, nuovi e delle precedenti collezioni, saranno proposti e rivisti in base ai tessuti scelti e alle modifiche richieste, nell'ottica di una “lentezza” anti-spreco e sostenibile. Ha inoltre confermato che a settembre si terranno congiuntamente le sfilate uomo e donna (ancora in definizione le modalità), mentre la sfilata Armani Privé - tradizionalmente in calendario a Parigi - non avrà più stagionalità e verrà posticipata a gennaio 2021 nella cornice di Palazzo Orsini a Milano: “Basta con le sfilate in tutto il mondo, fatte tramite i viaggi che inquinano. Basta con gli sprechi di denaro per gli show, sono solo pennellate di smalto apposte sopra il nulla. Il momento che stiamo attraversando è turbolento, ma ci offre la possibilità, unica davvero, di aggiustare quello che non va, di togliere il superfluo, di ritrovare una dimensione più umana… Basta spettacolarizzazione, basta sprechi. Questa è forse la più importante lezione di questa crisi”. L'appassionato comunicato di Armani riporta in auge la discussione sui calendari “tradizionali”, che aveva già fatto notizia a seguito dell’annuncio della maison Saint Laurent di “riprendere il controllo del proprio calendario”, senza rispettare le date precedentemente segnalate. Anche Alessandro Michele di Gucci (Gruppo Kering) su Instagram ha scosso il fashion system con dichiarazioni disruptive, rivedendo completamente l'approccio del brand: due grandi presentazioni l’anno, niente anticipazioni o collezioni cruise, una sezione gender fluid per l’online e più permanenza nei negozi: “Bisogna riprendersi il tempo di fare le cose bene. In rispetto del Made in Italy che va accarezzato e delle persone che lavorano in questa azienda”.

Milano Digital Fashion Week

The international fashion system is shifting more and more towards digital solutions in order to continue working despite the difficulties related to the health emergency. Many pleas for a radical reform of the system too In addition to the shut-down of the entire supply chain (factories, style departments, prototype atelier, stores), the two months of lockdown have resulted in the interruption of all shows, the cancellation of cruise and haute couture fashion shows, the cancellation of the Fashion Weeks dedicated to menswear and their postponement to September, at the same time as women’s fashion. With the closure of the last Milan Fashion Week, Giorgio Armani ruefully staged his fashion show behind closed doors, live-streaming the event to invited guests. In April, with the world in complete lockdown, he penned an open letter to WWD (Women’s Wear Daily), in which he reiterated his belief, without mincing words, that the collections should be in sync with the seasons, less anticipated, less forced, in which luxury products are given time to be absorbed as a life philosophy. Therefore, starting from June 2020, the designer will be make available his tailoring services to customers: a large range of models, from current and previous collections, will be proposed and revised according to the fabrics chosen and the changes requested, with a view to moving towards a slower, less wasteful and more sustainable fashion system. He also confirmed that the men’s and women’s collections will be presented jointly in September (in a way to be defined), while the Armani Privé collection – traditionally presented in Paris – will have no seasonality and will take place in January 2021 at Palazzo Orsini, Milan. "Enough with fashion shows all over the world, resulting in polluting air travel. No more money wasted on vulgar displays of mild ideas. The moment we are going through is turbulent, but it also offers us the unique opportunity to fix what is wrong, to take away the superfluous, to find a more human dimension… No more enormous shows, no more waste. This is perhaps the most important lesson we are learning from this crisis.” Armani’s impassioned letter brings the discussion back on “traditional” calendars, which already made headlines following the announcement by the Saint Laurent fashion house to “regain control of its calendar,” without respecting the dates pre-

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MARKET

Post-CRV

Pitti Connect

Su questi toni anche il manifesto firmato da stilisti e aziende indipendenti (tra i quali Dries Van Noten, Tory Burch, Pierre Hardy, Craig Green, Gabriela Hearst, Altuzarra, Jil Sander) che, insieme ai grandi gruppi retail (Bergdorf Goodman, Nordstrom, Rinascente, ma anche alcuni negozi italiani come Sugar, Antonioli e Tiziana Fausti), ha proposto un nuovo protocollo per il calendario della moda, ripensando i tempi di sfilate, periodi di acquisto e consegne dei prodotti. Secondo questa iniziativa, le collezioni uomo e donna sfilerebbero insieme a gennaio/febbraio e poi a giugno arrivando poi nei negozi a marzo e a luglio. Per quanto concerne il versante green, il gruppo si impegnerà a diminuire la produzione di prodotti, gli stock a magazzino, limitando anche le trasferte e ripensando le Fashion Week, facendo attenzione anche alla loro carbon footprint. Da sempre attento a questi temi anche il couturier olandese Ronald van der Kemp. Ha organizzato durante il lockdown una sfilata di beneficenza che ha chiamato “Army Of Love” all'Hotel de L'Europe di Amsterdam. Con uno show open air, le modelle affacciate ai balconi con vista sui canali, distanze di sicurezza a norma e l'assistenza preziosa della Settimana della moda di Amsterdam, è riuscito a passare dall'idea alla presentazione in tre settimane e mezzo. Una modella per stanza, con kit per capelli e trucco fai-da-te, gli abiti e le mascherine recapitati con le istruzioni per indossarli. In un bel colpo d'occhio, le ragazze hanno poi sventolato bandiere bianche come atto metaforico, a comunicare la resa del marchio verso un futuro sostenibile. Lo stilista è da sempre promotore della moda green e della circolarità, si impegna attivamente al riciclo di materiali e produzioni sostenibili, puntando su un consumo più etico: “Ormai le sfilate sono diventate meri strumenti di marketing, io invece voglio mettere l'accento sulla creatività e sull'attenzione ai dettagli, senza fretta. A parte le mascherine, non ho realizzato abiti nuovi per l'evento, che rappresenta un distillato di cinque anni di moda inserito in un contesto completamente diverso”. È possibile che stavolta la crisi sanitaria convinca i responsabili di aziende, organizzazioni e associazioni industriali ad affrontare quella svolta, più volte richiesta e mai veramente messa in campo, che riguarda proprio riti e costumi delle Fashion Week, la loro sostenibilità e, soprattutto,

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viously indicated. Alessandro Michele from Gucci (Kering Group) also shook up the fashion system with disruptive announcements made on the company’s official Instagram account which completely revised the brand’s approach: two big presentations per year, no previews or cruise collections, a gender-fluid section for the online and more time in stores. “We have to take the time to do things right. In respect of the Made in Italy that must be kept dear to the heart and to the many people working in this company.” This sentiment was also echoed in the manifesto signed by designers and independent companies (including Dries Van Noten, Tory Burch, Pierre Hardy, Craig Green, Gabriela Hearst, Altuzarra, Jil Sander) who, together with large retail groups (Bergdorf Goodman, Nordstrom, Rinascente, as well as some Italian stores such as Sugar, Antonioli and Tiziana Fausti), proposed a new protocol for the fashion calendar that involved completely revising the system of manufacturing, distribution and sale of clothing. According to this initiative, the men’s and women’s collections would be presented together in January/February and then in June, to then arrive in stores in March and July. The group will also work on increasing sustainability throughout the supply chain by reducing the production volumes, keeping a smaller inventory, limiting travels and renewing Fashion Weeks, also paying attention to their carbon footprint. Dutch designer Ronald van der Kemp has always been committed to these issues. During the lockdown, he organised a charity fashion show called “Army Of Love” at the Hotel de L'Europe of Amsterdam. An outdoor show with safe social distances, during which the models stepped out onto balconies overlooking the canal. With the invaluable support of Amsterdam Fashion Week, van der Kemp managed to go from idea to presentation in three and a half weeks. One model per room, with individualised hair and makeup kits taking the place of hair and makeup artists. The dresses and masks came with instructions on how to wear them. The models then waved white flags as a metaphorical act, illustrating the brand’s surrender to a sustainable future. The designer has always been a promoter of green fashion and circularity, actively engaging in recycling materials and sustainable production, focusing on a more ethical consumption. “Fashion shows have now become marketing tools, instead I want to focus on creativity and on attention to detail, without rush. Apart from the masks, I didn’t make any new clothes for the event, it represents five years of fashion that I’m putting in a different context.” It’s possible that this time the health crisis will convince the heads of companies, organisations and industrial associations to face a turning point, which has been requested many times, but never really put into practice. It concerns the rituals and customs of Fashion Weeks, their sustainability and, above all, their positioning in the annual calendar, in a world that has completely changed since the fashion system institutionalised presentations on the catwalk. For the moment, the temporary solution proposed by Camera Moda (Italian


la collocazione nel calendario annuale, in un mondo che è totalmente cambiato da quando il sistema moda ha istituzionalizzato le presentazioni in passerella. Per il momento, la soluzione temporanea proposta da Camera Moda prevede un appuntamento interamente digitale per promuovere le collezioni uomo PE 2021 e le pre-collezioni per la primavera 2021, ferme restando le sfilate “fisiche” di settembre. La prima Milano Digital Fashion Week - July Issue si terrà infatti dal 14 al 17 luglio. Non è la prima manifestazione interamente digitale per rimediare alle cancellazioni delle settimane della moda tradizionale: Shanghai ha già fatto un esperimento ad aprile (in abbinamento alla fiera Chic), la London Fashion week uomo ci prova a metà giugno. Parigi ha annunciato un format simile, in calendario dal 9 al 13 luglio: date che “scavalcano” quelle milanesi e per la prima volta portano la fashion week parigina prima di quella di Milano, dove peraltro a febbraio si era già sperimentata una formula digitale per mantenere i contatti con i compratori cinesi impossibilitati a viaggiare. Iniziativa che ha raggiunto in streaming 25 milioni di utenti. “Lo sviluppo di una fashion week digitale è una risposta concreta al momento che stiamo vivendo, che ci dà la possibilità di proseguire il percorso iniziato a febbraio con l'iniziativa 'China We Are With You' - ha dichiarato Carlo Capasa, presidente di Camera nazionale della moda - In questa situazione di difficoltà è fondamentale dare la possibilità a tutte le aziende di presentare le collezioni. Il nostro obiettivo è sia quello di sostenere la ripartenza dell’intero sistema moda, sia di raggiungere i media, i buyer e l'intera fashion community attraverso una moltitudine di contenuti, studiati per tutti i player del sistema”. In pratica, la CNMI proporrà una piattaforma digitale in cui saranno presentati contenuti fotografici e video, interviste e backstage con slot dedicati ad ogni brand. L'obiettivo è creare un palinsesto fruibile dagli operatori di settore, arricchito da webinar di approfondimento, talk ed eventi (previo accredito). Un’attenzione particolare verrà riservata ai giovani brand emergenti che la CNMI aiuterà sostenendoli nella produzione di contenuti digitali. Contemporaneamente alle presentazioni della Milano Digital Fashion Week, sarà attivata una sezione della piattaforma interamente dedicata agli showroom, che già durante la MFW di febbraio avevano sperimentato nuove interessanti modalità di presentazione e vendita “da remoto”. Anche Pitti Immagine Uomo presenterà la primavera estate 2021 a luglio sulla piattaforma Pitti Connect. L’iniziativa sostituisce così, in streaming, il salone fisico slittato a gennaio 2021 causa Coronavirus. “Dai primi di luglio - conferma Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine - Pitti Connect permetterà agli espositori di mostrare le loro collezioni via chat e in showroom virtuali, grazie a un marketplace sviluppato ad hoc”. Pitti Connect permetterà di accrescere la propria visibilità, mantenere o attivare contatti commerciali ed essere supportati nel ricevere ordini, rispettando le tradizionali tempistiche della campagna vendite.

Pinko livestream at Shanghai Fashion Week

Fashion Chamber) includes an entirely digital appointment to promote the SS 2021 men’s collections and the pre-collections for Spring 2021. In fact, the first Milan Digital Fashion Week - July Issue will be held from 14th to 17th July. It is not the first entirely digital event to make up for the cancellations of the traditional fashion weeks: Shanghai already experimented one in April (in conjunction with the Chic exhibition), London Fashion week for men will attempt one in mid-June. Paris has announced a similar format, scheduled for 9 - 13 July: dates that “bypass” the Milanese ones and for the first time brings Paris Fashion Week before Milan Fashion Week, during which in February a digital formula had already been experimented to keep contacts with Chinese buyers who were unable to travel. This initiative reached 25 million users in streaming. “The development of a digital fashion week is a concrete response to the situation we are facing, as it gives us the opportunity to continue along the path we chose in February with our 'China, We Are With You' initiative,” commented Carlo Capasa, president of Camera Nazionale della Moda Italiana. “In this difficult situation, it is essential to give all companies the opportunity to present their collections. Our aim is both to support the restart of the entire fashion system and to reach out to the media, buyers and the entire fashion community with a huge array of content designed for all players in the system.” Basically, the CNMI will propose a digital platform featuring photographic and video content, interviews and backstages with slots dedicated to each brand. The aim is to create a rich and varied schedule of events that can be used by operators in the sector, enriched by other content such as webinars on themes of special interest, talks and events (subject to accreditation). Special attention will be given to young emerging brands that the CNMI will help by funding the production of digital content. At the same time as the presentations of Milan Digital Fashion Week, a section of the platform will be activated dedicated entirely to showrooms which, during February’s MFW, had already experimented with new and interesting ways to present and sell the collections “remotely.” In July, Pitti Immagine Uomo will present the Spring-Summer 2021 collections on the Pitti Connect platform. The initiative thus anticipates, in streaming, the physical show postponed To January 2021 due to Coronavirus. "From early July,” confirms Agostino Poletto, general manager of Pitti Immagine, “Pitti Connect will allow exhibitors to show their collections via video chats and virtual showrooms, thanks to a specially developed marketplace". Pitti Connect will also allow exhibitors to increase their visibility, and to maintain or activate business contacts, and be supported through the process of receiving orders while complying with the traditional timing of sales campaigns.

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IL RETAIL AI TEMPI DEL CORONAVIRUS RETAIL IN THE TIME OF THE CORONAVIRUS

Delle sfide e delle nuove prospettive per il retail, in particolare quello calzaturiero, abbiamo parlato con i rappresentanti di due primarie realtà internazionali: Claudio Alessi, Presidente di Bata Europe, e Nino Scaffidi, Presidente di Killin Spa (Scarpinando).

Challenges and new prospects for retail and especially footwear: we spoke of this and more with the representatives of two leading international realities, Claudio Alessi, President of Bata Europe; and Nino Scaffidi, President of Killin Spa (Scarpinando).

Il lockdown ha avuto un impatto diretto e forte sul retail fisico, con importanti perdite in termini di fatturato, ma al contempo ha accelerato la crescita del commercio online, modificando le modalità di acquisto dei consumatori. Con le riaperture, i punti vendita si sono dovuti adeguare alle nuove normative sulla sicurezza e il distanziamento sociale, ma hanno anche dovuto affrontare la gestione di una stagione, l’estivo 2020, che si presentava in prima battuta al pubblico con tempi completamente stravolti. Il tutto mentre il consumatore viveva una profonda trasformazione nei propri bisogni e nella propria visione della realtà, che di sicuro avrà un impatto anche nelle scelte di lungo periodo. “Per prima cosa abbiamo applicato nei nostri 250 negozi in Italia tutte le misure di sicurezza richieste dalle competenti autorità nazionali e regionali, partendo dalla formazione del personale dei punti vendita con appositi programmi e corsi di formazione digitali, applicando le regole con le misure di distanziamento sociale e fornendo le indicazioni di igiene ai nostri clienti, necessarie per l’accesso ai negozi. Abbiamo anche delle guideline internazionali a riguardo. Il Gruppo Bata, infatti, serve più di 1 milione di clienti al giorno in oltre 5300 negozi nel mondo”, racconta Claudio Alessi (Bata).

The lockdown had a direct and resounding impact on physical retail, with significant losses in terms of revenue, but at the same time it accelerated the growth of online commerce, changing the way purchases are made by consumers. With the re-openings, stores have had to adapt to new safety standards and social distancing, while also having to manage a season, summer 2020, that presented itself to the public with timing that had been completely thrown off. All of this while consumers were going through a profound transformation with regards to their needs and visions of reality, which will also undoubtedly have an impact on long-term choices. “First off, in our 250 stores present in Italy, we applied all the safety measures requested by the national and regional competent authorities, starting from the training of personnel in stores with special programmes and digital training courses, applying the rules with social distancing measures, while asking our customers to follow hygiene guidelines so they can enter the store. We also have international guidelines in this regard. The Bata Group, in fact, serves more than 1 million customers a day in over 5300 stores worldwide”, explains Claudio Alessi (Bata).

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Claudio Alessi (Bata)

Nino Scaffidi (Killin - Scarpinando)

Un’attenzione alla sicurezza confermata anche da Nino Scaffidi (Killin), che afferma: “Abbiamo rispettato con la massima attenzione e rigore le norme emanate dal Governo, con percorsi unici e accessi dedicati all’interno dei nostri punti vendita e la fornitura di tutto il materiale di sicurezza necessario. In alcuni casi, siamo andati anche oltre la normativa vigente, ad esempio offrendo gratuitamente mascherine di protezione per entrare in negozio ai clienti che ne erano sprovvisti. Questo nell’ottica della nostra politica che è sempre stata orientata al massimo servizio alla clientela”.

Attention to safety is also confirmed by Nino Scaffidi (Killin), who comments: “We respected with maximum attention and rigor the decrees issued by the Government, with one-way paths and dedicated entrances in our stores, while providing all the safety material needed. In some cases, we even went beyond current legislation, for example, by offering free protective masks to customers wishing to enter the store, who did not have them. This is all in line with our company policy, which has always been oriented towards offering clientele maximum service”.

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Sempre nel periodo che ha immediatamente seguito la riapertura dei punti vendita, la distribuzione ha anche dovuto affrontare la gestione delle collezioni PE2020 già presenti in negozio, e in generale è stato necessario ripensare la politica dei saldi e gli ordini delle nuove proposte invernali. In Germania, già alla fine dello scorso aprile, l’Associazione dell’industria della calzatura e della pelletteria HDS/L, in accordo con alcuni grandi gruppi di acquisto tedeschi, ha proposto di posticipare di quattro settimane il calendario stagionale, prolungando il periodo di vendita dell’estivo fino alla fine di luglio e posticipando le consegne invernali, con un conseguente adattamento alle nuove tempistiche delle presentazioni in showroom e nelle fiere. Anche in Italia, lo scorso maggio, la Conferenza delle Regioni ha deliberato, per l’intero territorio nazionale, il posticipo dei saldi estivi al 1 agosto, anche se alcune regioni italiane hanno aperto alla possibilità di permettere ai negozi di applicare sconti e promozioni già nel mese di luglio. Una scelta fatta, ad esempio, dalla regione Sicilia, dove ha sede Killin Spa, che ha permesso di avviare i saldi a partire dal mese di luglio: “Il posticipo dei saldi avrebbe a mio parere dato maggiore respiro ad una stagione estiva che ha senza dubbio fortemente sofferto del periodo di chiusura forzata dei negozi – afferma Nino Scaffidi. Tuttavia,

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Always in the period immediately following the re-opening of stores, distribution had to manage SS2020 collections already present in stores, and in general, it was necessary to rethink clearance sales strategies and orders for new winter proposals. In Germany, already at the end of April, the HDS/L Federal Association of German Footwear and Leather Goods Industry, in accordance with some large German purchasing groups, proposed postponing the seasonal calendar by four weeks, extending the period of summer sales to the end of July and delaying winter deliveries, thereby resulting in the rescheduling of presentations in the showroom and at fairs. This past May, also in Italy, the State-Regions Conference declared, for the entire national territory, the postponement of summer clearance sales to 1 August, even if some Italian regions have decided to allow stores to start applying discounts and promotions already in the month of July. This was a choice made, for example, by the region of Sicily, where Killin Spa is located, allowing the company to start offering discounts as of July: “In my opinion, delaying clearance sales would have given more breathing room to the summer season, which most assuredly suffered during the period of forced store closings – comments Nino Scaffidi. Nevertheless, we must not forget that the overall policy of


bisogna considerare che la politica dei saldi va gestita, in generale, con grande serietà e nel rispetto del consumatore. Bisogna, infatti, tenere conto del fatto che abbigliamento e calzature hanno margini di guadagno molto differenti: per quanto riguarda le calzature, sconti eccessivi, superiori al 50 per cento, non sono applicabili in presenza di prezzi iniziali adeguati. La nostra politica è sempre stata quella di offrire ai nostri clienti prodotti dal giusto rapporto qualità/prezzo, con sconti moderati, ma veritieri, nei periodi di promozione”. Un altro aspetto da considerare per la distribuzione è oggi più che mai l’attuazione di un’attenta gestione degli ordini e della messa a punto delle collezioni, così come uno stretto controllo della politica dei prezzi, per evitare di rimanere con importanti quantità di articoli invenduti in magazzino. “Al momento non abbiamo stravolto le nostre politiche di prezzo, non ne abbiamo necessità. Stiamo comunque sviluppando un piano di iniziative promozionali a supporto del sell out di determinate categorie, per smaltire alcuni specifici stock che non vogliamo portare alla stagione estiva”, afferma Claudio Alessi (Bata). Anche Nino Scaffidi (Killin) dichiara che: “Più che mai in questo momento è importante fare scelte oculate. Per quanto riguarda i prodotti continuativi, cercheremo di utilizzare quelli già presenti a magazzino, mentre per i nuovi ordini concentreremo la nostra attenzione sui prodotti più nuovi, non solo in termini di tendenze moda, ma anche più innovativi e tecnologici, che offrono materiali e tecnologie orientate al confort e al benessere del piede.” Va poi considerato che il consumatore, di ogni età, durante il lungo periodo di lockdown si è dovuto rivolgere al digitale per acquistare beni di prima necessità, ma non solo, e tra questi anche abbigliamento e accessori. Questa sorta di ‘familiarizzazione’ con l’acquisto online ha prodotto dei profondi cambiamenti culturali che senza dubbio porteranno a una crescita dell’e-commerce e a una necessaria risposta da parte della distribuzione per integrare sempre di più offline e online, sviluppando l’omnicanalità, fino ad arrivare, potenzialmente, a iniziative quali il virtual fitting room e gli Avatar in 3D. “In questo ultimo periodo di lockdown degli store fisici l’e-commerce ha rappresentato una delle uniche fonti di fatturato per l’azienda – ci conferma Claudio Alessi (Bata) - per cui a livello strategico ci siamo concentrati sul miglioramento della ‘customer experience’ del nostro sito bata.it, oltre che su un customer service sempre più concentrato sul cliente finale. Il progetto di integrazione del canale online con quello offline è partito diversi anni fa, quando ancora i progetti di digitalizzazione sembravano molto sfidanti. Ora, ogni iniziativa che sviluppiamo è pensata nell’ottica dell’omnicanalità. Abbiamo numerosi servizi a riguardo, come Bata Finder e Click&Collect gratuito (cambio gratuito in negozio per acquisti online), mentre abbiamo da poco inaugurato la possibilità di prenotare in modo semplice, veloce e gratuito lo shopping in-store, attraverso il nostro sito, per permettere al cliente di evitare le code, ma anche di decidere se essere seguito direttamente da un nostro personal shopper durante la permanenza in negozio”. Nino Scaffidi (Killin) conferma che l’integrazione tra on e offline sarà molto importante negli anni a venire: “La vendita online già attraversava un periodo di crescita negli ultimi anni, ma senza dubbio la fase del lockdown ha accelerato questa tendenza. In futuro cercheremo di incrementare il commercio online, che oggi rappresenta una percentuale trascurabile del nostro fatturato, legata alla vendita attraverso la nostra piattaforma e tramite Amazon. Credo, tuttavia, che il servizio sia il fattore che più che mai in futuro farà la differenza in termini di crescita e fidelizzazione della clientela. Questo significa professionalità degli addetti alla vendita, servizio post-vendita, e serietà dell’offerta”.

clearance sales must be managed with careful deliberation and with respect for the consumer. In fact, it’s important to remember that apparel and footwear have quite different profit margins: as far as footwear is concerned, excessive discounts superior to 50 percent are unthinkable in the presence of prices that have already been adjusted. Our policy has always been that of offering our customers products with the right quality/price ratio and reasonable, yet genuine, discounts during the periods of promotion”. Another aspect that distribution must consider more than ever before is the attentive management of orders and development of collections, with a strict control of pricing policies, to avoid large leftover quantities of stock that remain unsold in warehouses. “At the moment, we have not overturned our pricing policies, because there is no need. We are in any case developing a plan of promotional initiatives to sell out items from certain categories, so that we can cut back on certain kinds of stock we no longer want to promote during the summer season”, confirms Claudio Alessi (Bata). Nino Scaffidi (Killin) is of a similar opinion and declares: “Now, more than ever before, it is important to make careful decisions. As far as continuative products are concerned, we will try to use those already present in the warehouse, while for new orders, we will focus our attention on newer products, not only in terms of fashion trends, but also those that are more innovative and technological, offering materials and technologies oriented towards comfort and the well-being of the foot”. Another thing that must be considered is that consumers of all ages, during the long period of lockdown, were forced to use digital channels to purchase staple goods and other kinds of goods, and among these was also included apparel and accessories. This kind of “familiarization” with online purchases has created profound cultural changes, which will undoubtedly lead to growth for e-commerce and the need of distribution to increasingly integrate offline and online channels, while developing omnichannels, until potentially arriving at initiatives like the virtual fitting room and 3D Avatars. “In this final period of lockdown for physical stores, e-commerce represented one of the only sources of revenue for the company – confirms Claudio Alessi (Bata) – and so at a strategic level, we focused on improving the ‘customer experience’ on our bata.it website, as well as on a customer service that is increasingly focused on the end customer. The project of integration between the online and offline channel began quite a few years ago, when projects of digitalisation still seemed extremely challenging. Now, every initiative that we develop is created with a view to the omnichannel. We have numerous services in this regard, like Bata Finder and Click&Collect (which allows for free in-store exchanges for goods acquired online), while a short while ago, we inaugurated the possibility of making reservations for in-store visits in a simple, fast, and completely free way through our website, allowing customers to avoid lines, but also decide if they would like to be directly followed by one of our personal shoppers while they are in the store”. Nino Scaffidi (Killin) confirms that integration between online and offline will be especially important in the years to come: “Online sales were already going through a period of growth in recent years, but without a doubt the phase of lockdown accelerated this trend. In the future, we will try to increase our online commerce, which today represents an exceedingly small percentage of our revenue, connected to sales through our platform and through Amazon. In any case, I believe that now more than ever before customer service is the factor that will make the difference in the future in terms of growth

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Infine, bisogna tener conto del fatto che l’esperienza Covid ha portato a profonde modifiche nelle scelte d’acquisto dei consumatori, più attenti non solo al rapporto qualità/prezzo come conseguenza del periodo di difficoltà economica in corso, ma anche inclini ad acquistare prodotti concepiti per durare nel tempo, e non a esaurirsi nell’arco di una stagione. Così come il confort sarà una variabile importante nelle scelte d’acquisto. “Nel periodo immediatamente successivo al lockdown nei nostri punti vendita in Sicilia, Calabria e Malta sono state vendute soprattutto pantofole da casa, ma anche ciabattine da mare e articoli sportivi – afferma Nino Scaffidi (Killin). Senza dubbio il confort sarà uno dei fattori più importanti nelle scelte d’acquisto, ma va anche considerato che la bufera Covid porterà maggiore attenzione alla qualità di ciò che si compra e all’uso che si deve fare di una calzatura. Si faranno probabilmente meno acquisti, ma più oculati e vicini alle reali esigenze quotidiane”. Lo conferma anche Claudio Alessi (Bata): “I clienti ricercano la qualità dei prodotti, ma prestano attenzione anche al prezzo e alle promozioni. Di sicuro, ora, si è aggiunta molta attenzione alle norme igieniche, perciò i nostri standard, già alti in precedenza, sono stati adattati alle attuali necessità. Vediamo anche che dalla riapertura del 18 maggio i clienti hanno voglia di confronto e di farsi guidare nelle scelte dal nostro personale, ma soprattutto desiderano vedere e ‘toccare con mano’ il prodotto più di prima, per effettuare una scelta giusta”. In ultima analisi, come uscire prima e meglio da questo periodo così travagliato per la distribuzione? “Nell’era del fast fashion, in cui tutto scorre veloce, questo rallentamento imposto dei processi ci potrà aiutare a trovare una maggiore spinta creativa e una ancor più puntuale attenzione alle esigenze dei nostri clienti”, è il messaggio di Claudio Alessi di Bata. Per Nino Scaffidi (Killin), invece, la risposta risiede nell’impegno e nel rapporto serio con la propria clientela, che dall’86 premia questa azienda con un bilancio sempre positivo.

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and customer loyalty. This means professionalism by sales personnel, post-sales service, and a serious offering”. Finally, another thing to consider is that the Covid experience has led to profound changes in the purchasing choices of consumers, who are more attentive not only to the quality/price ratio as a consequence of this period of on-going economic difficulty, but also inclined to purchase products conceived to last over time, instead of those that tend to wear out over the course of one season. Likewise, comfort will be an important variable in purchasing decisions. “In the period immediately following the lockdown in our stores in Sicily, Calabria, and Malta, slippers for the home were our number-one selling item, but also slip-ons for the seaside and sports-related items – confirms Nino Scaffidi (Killin). Without a doubt, comfort will be one of the most important factors in purchasing choices, but it is also important to consider that the upheaval created by Covid will lead to greater attentiveness to the quality of what we are buying and the potential use of the footwear. Probably, fewer purchases will be made, but with greater care and closer to real everyday needs”. This is also confirmed by Claudio Alessi (Bata): “Customers search for quality in products, but also pay attention to price and promotions. Without a doubt, there is now also a lot of attention on hygiene standards, so our standards, which were already high, have been adapted to satisfy present-day needs. We also see that since we reopened on 18 May, customers like to compare and receive assistance in their purchasing choices by our personnel, but above all they desire to see and ‘touch with their hand’ the product, so they can make the right choice”. What is the best way for distribution to recover quickly and more strongly from this troubled period? “In the era of fast fashion, where everything moves quickly, this slowdown dictated by processes could help us to find greater creative momentum, while dedicating even greater attention to the needs of our customers”, is the message of Claudio Alessi from Bata. For Nino Scaffidi (Killin), instead, the answer lies in staying committed to customers and instilling a rapport of trust with them, a formula that has been rewarding this company with positive numbers since 1986.


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COMUNICARE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS COMMUNICATION IN THE TIME OF COVID-19

Gigi Hadid for Vogue Italia

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Si può tranquillamente affermare che la pandemia globale abbia fatto tabula rasa di buona parte del modo di lavorare del mondo della moda, fatto di appuntamenti, eventi, servizi fotografici e tutto quanto si svolgeva "faccia a faccia". Dopo un primo momento di disorientamento, la grande creatività delle aziende del fashion è riuscita a trovare modi differenti e "accoglienti" per stare vicini a clienti, buyer, stylist, operatori del settore Quelli che seguono sono solo alcuni esempi di chi è riuscito a cambiare in corsa il proprio modo di raccontarsi e rapportarsi al proprio pubblico senza risultare invadente o, peggio ancora, insensibile. Esempi di chi, anche in maniera empatica e forse ingenua, ha fatto sapere di "esserci" senza rinnegare il momento drammatico, mostrando voglia di condividere con onestà, di volersi rimboccare le maniche, di prepararsi per la ripartenza. Le novità digitali messe in campo dalla moda per reagire all’emergenza sono state tante (quante diventeranno il considdetto "the new normal"?). Ha colpito nel segno Dolce e Gabbana che ha lanciato il progetto #DGFATTOINCASA, una serie di workshop digitali, dedicati all'artigianalità, su differenti temi e mestieri, in streaming sui canali social del marchio (il ricavato tramite crowdfunding destinato in beneficenza). Il progetto ha preso vita dall’idea della “casa bottega” di un tempo, in cui la magia del 'fatto a mano' si fondeva con il calore della famiglia. I workshop digitali sono dedicati a differenti temi della moda e dello stile, rigorosamente da smartphone e da casa, in cui gli artigiani di Dolce e Gabbana hanno dato vita ad appuntamenti inediti portando nelle case di tutti la bellezza del saper fare e la poesia dell’artigianalità: "Siamo partiti dalla moda, perché è il nostro mondo e perché così abbiamo coinvolto persone che conosciamo da tempo - c’è chi ricama, chi intreccia, chi fa la maglia - ma amplieremo anche a cucina, pittura, canto e altro..." Molto interessanti anche le dirette live dalle boutique (chiuse per lockdown) di Martino Midali: ogni giorno le venditrici del marchio si sono improvvisate

#DGFATTOINCASA workshops

It is safe to say that the global pandemic has completely erased the way the fashion industry works, made of appointments, events, shows, photo shoots, with everything taking place “face to face”. After an initial moment of disorientation, the great creative minds of the fashion companies managed to find different and “welcoming” ways to be close to customers, buyers, stylists and sector operators. Here following are just a few different examples of those who have managed to change the way they tell their stories and relate to their audience without being intrusive or even worse, insensitive. And those who, even in an empathic and perhaps naive way, have given a signal of “being there” without denying the dramatic moment, but showing the desire to share with honesty, to want to roll up their sleeves, ready to start again. The fashion industry has developed many new digital practices to react to the emergency (how many will become the so-called “new normal”?). One of the various initiatives that hit the mark was that of Dolce & Gabbana who launched the #DGFATTOINCASA ("made at home") charity project, a series of digital workshops dedicated to promoting craftsmanship on different themes and crafts, streamed on the brand’s social platforms (with the crowdfunded proceeds going to charity). The project came to life from the idea of the “home workshop” of the past, where the magic of handmade blended with the warmth of family. The digital workshops are dedicated to different themes of fashion and style, strictly from smartphones and from home, where the Dolce & Gabbana artisans have given life to brand-new appointments that bring the beauty of know-how and the poetry of craftsmanship into everyone’s home. “We started from fashion, because it is our world and because it allows us to involve people we have known for a long time – there are those who embroider, those who weave, those who knit – but we will also expand to cooking, painting, singing and more...” The live streams from the Martino Midali boutiques (closed due to lockdown) were also very interesting. Every day Martino Midali’s saleswomen improvised themselves as models, transforming the showroom into a catwalk

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indossatrici, trasformando così lo showroom in passerella e hanno risposto in diretta alle domande delle affezionate clienti (e i numeri dell'iniziativa parlano da soli). Anche Patrizia Pepe ha arricchito la sua piattaforma e-commerce con un nuovo servizio on-demand, sviluppato in sinergia con Google e disponibile in 6 lingue con la possibilità di prenotare un appuntamento con un assistente alla vendita che, attraverso Google Meet, guida l’utente passo dopo passo in un’esperienza di shopping totalmente tailor-made sulle necessità della cliente. Modi diversi per stare vicini annullando la distanza. Anche per showroom e uffici stampa il momento è stato topico. Fin dalla campagna acquisti per l’inverno 2021 (con i buyer asiatici impossibilitati a volare all’estero), molti showroom hanno spostato le loro attività online, con invio digitale di materiali e videoconferenze a supporto. Le agenzie di pubbliche relazioni hanno organizzato giornate dedicate alla stampa interamente virtuali, utilizzando Instagram e piattaforme ad hoc. Maria Chiara Arona, di Giorgio Innocenti & C., racconta di una quotidianità lavorativa fatta di relazioni sociali spazzata via all'improvviso: "Abbiamo subito capito che non si sarebbe organizzato nessun press day o presentazione almeno fino a settembre, quindi niente di meglio di creare la nostra 'agenzia virtuale' per presentare le nuove collezioni dei nostri clienti su una piattaforma dedicata e fruibile da parte di giornalisti, stylist e influencer, dove è possibile scaricare immagini e comunicati stampa, nonché collegarsi ai profili social o vivere un’esperienza virtuale attraverso i loro siti. Inoltre, la nostra chat è sempre attiva in modo da mantenere un contatto diretto e ricreare online un appuntamento o un incontro". E, alla domanda da un milione di dollari su come si immagina il futuro delle presentazioni alla stampa nonché il ciclo continuo di sfilate/fiere/pressday/daccapo, Maria Chiara risponde che ormai non si può più prescindere da un discorso digitale a tutto campo: "Le presentazioni delle collezioni avverranno virtualmente perché si viaggerà inevitabilmente meno e in questo modo si assicurerà a tutti di poter partecipare al tuo evento. Ho sempre pensato che due collezioni l’anno siano sufficienti, per cui se questa situazione porterà tutte le aziende moda ad avere questa prospettiva, sicuramente il cambiamento potrebbe portare benefici a tutti: aziende, operatori del settore e cliente finale".

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and answering live questions from their loyal customers about the collections (and the numbers of the initiative speak for themselves). Patrizia Pepe also enriched her e-commerce platform with a new on-demand service, developed in synergy with Google and available in six languages. It involves making an appointment with a sales assistant who, through Google Meet, guides the user through each step of a shopping experience that is tailored to meet the needs of the customer. Different ways to stay close and to eliminate the distance. It was also an turning point for showrooms and press offices. Since the buying campaign for the 2021 winter (with Asian buyers unable to fly abroad), many showrooms have moved their activities online, with digital sending of materials and videoconferences to support them. PR agencies have organised virtual press days using Instagram and ad hoc platforms. Maria Chiara Arona of Giorgio Innocenti & C. talks about a day to day working life made up of social relations that suddenly disappeared. “We immediately realised that no press day or presentation would be organised at least until September, so why not create our own 'virtual agency' to present our customers’ new collections on a dedicated platform that could be used by journalists, stylists and influencers, where images and press releases could be downloaded, and where users could link to social profiles or have a virtual experience through their sites. In addition, our chat is always active in order to maintain direct contact and to recreate an appointment or meeting online.” And, to the million-dollar question about how she sees the future of press presentations as well as the continuous cycle of back-to-back fashion shows/fairs/press days, Maria Chiara replies that we can no longer ignore an all-round digital discourse: “The collections will be presented virtually because there will inevitably be less travelling, and this will ensure that everyone is able to participate to your event. I’ve always thought that two collections per year are enough, so if this situation leads fashion companies to have this perspective, surely the change could bring benefits to everyone, companies, fashion operators and end customers.” And then there’s the hot topic of lookbooks, editorials and advertisements shot remotely via apps such as Facetime, Zoom or even in total autonomy. Gigi and Bella Hadid, for example, are among the models who enthusiastically took up Vogue Italia’s invitation to photograph themselves at home with clothes from the latest collections. They followed the advice given to them ‘virtually’ by stylists and photographers such as Paolo Roversi and Mert & Marcus and created the Italian magazine’s first photoshoot since the quarantine, entitled #FarAwaySoClose (a photo shows Gigi Hadid wearing a Chanel ensemble while playing a video game on her Nintendo Switch: the only accessory, a mini bag full of fish-shaped crackers...So Gigi is just like us?). For the May 2020 issue, Vogue Arabia published four different covers and asked Imaan Hammam, Constance Jablonski, Nora Attal and Eva Herzigova to photograph themselves during the quarantine. The WSJ did the same by putting Miley Cyrus on the cover: she styled herself and took her own photo (and it goes without saying that they all


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E poi c'è il tema caldo dei lookbook, redazionali e pubblicità scattate in remoto tramite app come Facetime, Zoom o in totale autonomia. Gigi e Bella Hadid, per esempio, sono tra le modelle che hanno riposto con entusiasmo all'invito di Vogue Italia di fotografarsi a casa propria con gli abiti delle ultime collezioni, seguendo i consigli a distanza di stylist e fotografi come Paolo Roversi o Mert & Marcus, realizzando di fatto il primo servizio fotografico dalla quarantena del magazine italiano, intitolato appunto #FarAwaySoClose (un'immagine in total look Chanel mostra Gigi Hadid che gioca sul suo Nintendo Switch: unico accessorio, una mini bag piena di cracker a forma di pesce…Gigi una di noi?). Per l'edizione di maggio 2020, Vogue Arabia ha pubblicato quattro diverse copertine e ha chiesto alle top Imaan Hammam, Constance Jablonski, Nora Attal e Eva Herzigova di fotografarsi durante la quarantena, così come WSJ. ha messo in cover Miley Cyrus, truccatasi e fotografatasi in piena autonomia (e, a ben vedere, hanno tutte svolto un lavoro fantastico). Anche l'idolo dei teenager Billie Eilish ha colpito in un look Burberry sulla copertina di giugno 2020 di Vogue China "scattata" dal richiestissimo Nick Knight. Un vero e proprio precursore del genere con l’apertura di SHOWstudio circa 20 anni fa, dove lavora con immagini in movimento (celebre il suo minifilm della sfilata "Plato’s Atlantis" di Alexander McQueen) e scansiona le modelle in spazi 3D; al momento cerca nuovi volti su Instagram ("lì le ragazze hanno una personalità e una storia") e pensa di aprire un’agenzia di modelle virtuali. Altri brand hanno utilizzato una strategia simile per realizzare le proprie campagne e lookbook: ad esempio, Zara ha chiesto a varie modelle di immortalarsi indossando i capi della nuova collezione, a partire dalle top polacche Malgosia Bela e Anja Rubik, seguite da altre giovanissime "colleghe". Il risultato? La campagna primavera estate 2020 rispecchia fedelmente il comune sentire (e soprattutto vestire) in isolamento. #NoMakeUp, capelli in chignon imperfetti o avvolti nell’asciugamano, abbinati ad abiti in maglia, completi lingerie o leisurewear, jeans ampi, sandali infradito o piedi nudi. Anche lo styling risulta intimo e personale più che editoriale, e l'effetto 'spontaneità Instagram' è assicurato. Valentino ha già dichiarato che utilizzerà la stessa strategia per scattare le celeb (da Gwyneth Paltrow a Naomi Campbell) che parteciperanno alla campagna charity #ValentinoEmpathy. Jacquemus, invece, ha già realizzato un servizio fotografico intitolato 'Jacquemus at Home' scattato via Facetime da Pierre-Ange Carlotti (protagoniste Rosalía, Barbie Ferreira e la solita Bella Hadid), mentre per il lancio dei capi estivi ha arruolato la sua raffinatissima nonna Liline, fotografata da lui stesso…a distanza di sicurezza. Per adesso si tratta di veri e propri esperimenti - tra il “far di necessità virtù” e il divertissement - ma si comincia a prendere coscienza che questo tipo di creatività "da remoto" potrebbe realmente diventare più diffusa in futuro e dar vita a una vera e propria ondata di 'facetime celebrity'. Ci troviamo inevitabilmente alle soglie di un nuovo mondo, in cui la tecnologia muterà per sempre l'interazione sociale e il nostro modo di lavorare. Di conseguenza anche la moda sarà radicalmente ripensata: non ci sarà più un unico modo di immaginarla, né - soprattutto - un solo modo di raccontarla.

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did a fantastic job). Teen idol Billie Eilish looked very stylish in a Burberry ensemble as Vogue China’s cover girl. The portrait was shot by the much sought-after photographer, Nick Knight, a real forerunner with the opening of the SHOWstudio about 20 years ago that led the way for the development of fashion moving images (his mini-movie of Alexander McQueen’s collection, Plato’s Altantis, was a big hit) and scanning the models in 3D spaces. He is currently looking for new faces on Instagram (“where girls have a personality and a story") and is thinking about opening a virtual models agency. Other brands have used a similar strategy to create their campaigns and lookbooks. For example, Zara has asked several models to take pictures of themselves wearing clothes from the new collection, starting with the Polish top models, Malgosia Bela and Anja Rubik, followed by other younger “colleagues”. The result? The Spring-Summer 2020 campaign faithfully reflects the common feeling (especially when it comes to dressing) in isolation. #NoMakeUp, hair in a messy bun or wrapped in a towel, combined with knitted dresses, lingerie or leisurewear outfits, wide jeans, flip-flop sandals or bare feet. Even the styling is more intimate and personal rather than editorial, and the “Instagram spontaneity” effect is assured. Valentino fashion house has already declared that they will use the same strategy to shoot celebrities (from Gwyneth Paltrow to Naomi Campbell) who will take part in the #ValentinoEmpathy charity campaign. Jacquemus, instead, called on Pierre-Ange Carlotti to use FaceTime for his new campaign entitled 'Jacquemus at Home' (featuring Rosalía, Barbie Ferreira and the usual Bella Hadid). He also chose his stylish grandmother Liline for the launch of his summer collection, directly taking the pictures himself...at a safe distance. For now these are experiments – between “making a virtue out of necessity” and divertissement – but we are beginning to realise that this kind of creativity “at a distance” could really become more widespread in the future and create a real wave of 'facetime celebrities'. We are inevitably on the threshold of a new world, where technology will forever change social interaction and the way we work. As a result, even fashion will be radically rethought: there will no longer be a single way of imagining it, nor – above all – a single way of communicating it.

Martino Midali #TOUSLESJOURS


Bella Hadid for Jacquemus

Bella Hadid for Vogue Italia

Jacquemus’ granny, Lilette, wearing the summer collection

Anja Rubik for Zara

#DGFATTOINCASA workshops

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Fairs

BUSINESS E COMMUNITY: SI TORNA IN FIERA A SETTEMBRE BUSINESS AND COMMUNITY: THE RETURN OF FAIRS IN SEPTEMBER

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Una intensa settimana fieristica a settembre alterna quatto importanti eventi del settore moda: MICAM Milano, MIPEL, A New Point of View e White Milano La pandemia ha cambiato la geografia e le coordinate temporali di molti eventi del settore. Anche Expo Riva Schuh, la piattaforma internazionale per la calzatura di volume, dopo aver annullato l'evento di giugno, ha riposizionato quello successivo dall'11 al 14 dicembre 2020. Cosa succede invece a settembre? Gli eventi più importanti si concentreranno tutti in una settimana, dal 20 al 27 settembre, attuando una importante sinergia e permettendo agli operatori di ottimizzare la visita con una vera e propria full immersion nell'offerta del settore moda. Il segnale sottinteso che si vuole dare è quello di ottimismo, di voglia di tornare ad incontrasi per fare affari e per rinnovare il senso di comunità. Resta ora da verificare come il mercato risponderà a questi stimoli. Ad aprire i giochi, MICAM Milano e MIPEL con protagonisti rispettivamente la calzatura e la borsa / pelletteria, dal 20 al 23 settembre a Milano Fiera Rho. Per MICAM gli organizzatori hanno studiato un layout più basico che permetterà di abbassare le tariffe, mentre sui contenuti la manifestazione punterà – spiega Tommaso Cancellara, Ad di MICAM, “su cinque pilastri: sicurezza; sostenibilità; MICAM X, area ricerca dedicata a retail del futuro, sostenibilità, materiali innovativi e heritage&futuro; i talenti di Emerging Designers; e la digitalizzazione, attraverso la piattaforma ‘MICAM Milano Digital Show powered by NuOrder’, che aumenterà le opportunità di business prima, durante e dopo la fiera collegando le aziende a oltre 500.000 buyer”. Lineapelle, rinominato ‘A Point of View’, torna con pelle e materiali per i settori moda il 22 e 23 settembre, sempre a Fiera Milano Rho, con un nuovo layout più agile e smart, studiato per evitare assembramenti e per rispettare le misure di sicurezza. Anche qui, accanto allo show fisico, ci sarà quello digitale attraverso la piattaforma ‘The 365 Showroom by Lineapelle’. Chiude la rosa degli eventi moda White Milano, per il womanswear di attualità, presso il fashion district di via Tortona dal 24 al 27. L'evento punterà ancora sulla sostenibilità ospitando WSM Fashion Reboot, primo progetto di sinergia e networking tra gli attori della moda sostenibile.

An intense week of trade fairs in September will alternate four important events in the fashion industry: MICAM Milano, MIPEL, Lineapelle ‘A New Point of View’, and White Milano The pandemic has changed the set-up and timing of many events in the industry. Even Expo Riva Schuh, the international platform for volume footwear, after having cancelled its June edition, has rescheduled its next edition to take place from 11 to 14 December 2020. What instead will happen in September? The most important events will all take place in the same week from 20 to 27 September in an important synergy that will allow operators to make the most of their visit with a bona fide full immersion in the offering of the fashion industry. The signal the sector would like to send is one of optimism and a desire to return to physical meetings so business can be done, while renewing a sense of community. Now, all that’s left to do is wait and see how the market will react. Kicking off the season will be MICAM Milano and MIPEL, with footwear and bags/leather goods as the respective protagonists, from 20 to 23 September in Milano Fiera Rho. For MICAM, the organisers have studied a more basic layout, which will allow costs to be cut back, while in terms of content, the event will focus, as explained by CEO of MICAM, Tommaso Cancellara,“on five pillars: safety; sustainability; MICAM X, the research area dedicated to retail of the future, sustainability, innovative materials and heritage&future; the talents of Emerging Designers; and digitalisation through the ‘MICAM Milano Digital Show powered by NuOrder’ platform, which will increase the number of opportunities for business before, during, and after the fair by connecting exhibiting firms with over 500,000 buyers”. Lineapelle, renamed as ‘A Point of View’, will return with leathers and materials for the fashion industry from 22 to 23 September, always at Fiera Milano Rho, with a new layout that is increasingly agile and smart, as well as designed to prevent any kind of gathering, while fully respecting safety measures. Also here, next to the physical show, will be the digital one through ‘The 365 Showroom by Lineapelle’ platform. Topping it all off will be White Milano, dedicated to cutting-edge womenswear in the fashion district of via Tortona from 24 to 27 September. The event will once again focus on sustainability, while hosting WSM Fashion Reboot, the first project of synergy and networking among the players of sustainable fashion.

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Matt Priest - CEO di FDRA

CALZATURE USA IN MIGLIORAMENTO, MA ANCORA TANTA INCERTEZZA US FOOTWEAR IMPROVING, BUT STILL A LOT OF UNCERTAINTY

Matt Priest, CEO di FDRA

Con Matt Priest, CEO di FDRA, inquadriamo situazione e prospettive del mercato calzaturiero statunitense.

With Matt Priest, CEO of FDRA, we frame the situation and prospects of the US footwear market.

Qual è la situazione del mercato statunitense delle calzature dal punto di vista delle vendite? Siamo un comparto produttivo che ha dovuto affrontare molte e diverse sfide lanciate sia dagli uomini che dalla natura, sfide che stanno cambiando profondamente le dinamiche del nostro settore. Doversi destreggiare, da 2 o 3 anni ormai, fra le schermaglie della guerra commerciale con la Cina, e dover fronteggiare, ora, una pandemia che chiude tutti i tuoi negozi, e poi i dissidi sociali di questi giorni che hanno impedito alcune riaperture… È come incassare un colpo dopo l'altro senza poterli evitare. Quando circa 10 settimane fa [l'intervista è dei primi giorni di giugno] ho letto che gli ultimi dati di vendita registravano un -99% di vendite, rispetto alla stessa settimana dell'anno precedente, ho pensato non sarebbe mai stato possibile confrontarmi con certe cifre. Stiamo affrontando una situazione senza precedenti. Dopo quel report, devo dire, la situazione non è più così tragica: le vendite della scorsa settimana hanno segnato un -37% rispetto allo scorso anno. Quindi la situazione procede nella giusta direzione. I negozi che riaprono evidenziano un dato interessante: meno traffico, ma un miglior tasso di conversione e una più alta media di vendite per cliente. È come se gli acquirenti avessero un obbiettivo ben preciso: andare in negozio per acquistare le scarpe che servono, e magari anche un paio in più, non sapendo se e quando la situazione potrebbe nuovamente bloccarsi.

What is the sales situation of the U.S. footwear market? We are an industry that has faced many different challenges, both manmade and natural -- challenges that are profoundly changing the dynamics of our sector. We have been juggling for 2 or 3 years now the trade war with China, a pandemic that closed all our stores, and the social protest movements, which have impacted some reopening of our stores. It was one punch after another on our industry that could not be avoided. When about 10 weeks ago [the interview was held early June] I read that the latest sales data recorded -99% of sales, compared to the same week of the previous year, I never thought I would ever see such numbers. We are facing an unprecedented situation. I must say that, after that report, the situation is no longer so tragic: last week’s sales marked -37% compared to last year. So the situation is going in the right direction. The stores that have reopened show interesting data: it’s less busy, but there is a better conversion rate and a higher sales average per customer. It is as if the customers had a specific goal: going to the store to buy the shoes they need, and maybe even a couple more, not knowing if and when there will be another shutdown.

Credi a un cambiamento duraturo delle abitudini di consumo? Non penso. Quando la situazione tornerà alla normalità, le abitudini di acquisto torneranno quelle pre-crisi. Ma è ancora molto difficile immaginare come possa evolvere la situazione. In una parte del Paese potreb-

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Do you believe in a permanent change of consumer behaviours? I do not think so. As soon as the situation gets back to normal, the buying habits will be the same as before the crisis. But it is still very difficult to imagine how the situation will evolve. In some parts of the country things may improve, while in others, the virus is surging, and things are still very uncertain. As for our sector, I’m hearing more and more optimism from our member companies that the worst is behind


bero già migliorare, mentre in altre in cui il virus è in crescita, è ancora molto incerta. Per quanto riguarda il nostro settore, trovo sempre più ottimismo nelle aziende nostre associate che ritengono il peggio sia alle spalle. Nelle ultime due settimane, hanno visto crescere le vendite da quando i negozi hanno potuto riaprire. Altro dato positivo riguarda gli aiuti e i sussidi con cui il governo statunitense sta sostenendo chi ha perso il lavoro. Ma le incognite sull'economia permangono: ci si chiede se i segnali di ripresa permarranno una volta sospesi i sussidi. Più nel dettaglio, che impatto c'è stato sulle collezioni che erano in vendita nei negozi e su quelle in preparazione? Tutto si è fermato qui negli Stati Uniti. Ciò ha creato un eccesso di invenduto a magazzino. Una delle tematiche più calde legate al virus. Al culmine della chiusura, c'erano ancora tonnellate di prodotti sugli scaffali, i centri di distribuzione erano alla massima capienza, gli outlet saturi, un sacco di prodotti orfani di acquirenti. Per quanto riguarda gli ordini futuri sono stati spesso annullati o sospesi. Quel che è certo è che tutti hanno tirato il freno a mano rispetto agli ordini a venire e le produzioni sono praticamente ferme. Anche perché la crisi di liquidità impedisce di muovere il mercato. È una barca nella tempesta che probabilmente si placherà solo il prossimo anno. Sicuramente per l'inverno ci saranno pochi ordini. Nel 2009, dopo la grande recessione, assistemmo a un forte picco delle importazioni, perché si pensava che sarebbe stata una classica recessione a cui sarebbe seguita la ripresa, e ci ritrovammo con i magazzini pieni di merce invenduta. Dovremo evitare di commettere lo stesso errore e, nei prossimi 18 mesi, bisognerà valutare con attenzione gli acquisti. Per quanto riguarda l'invenduto di questa estate è probabile che parte delle collezioni possa rimanere valida per il 2021, ma la situazione rimarrà incerta ancora per molto tempo, anche perché per un bel po’ ancora non sarà chiaro l'impatto reale del virus sui consumi. C'è nell'aria l'idea di cambiare le tempistiche delle stagioni, delle vendite, dei saldi? È una discussione in atto da tempo, da prima della pandemia. Si riflette sul tema a causa della crescita dell’e-commerce o della voglia del consumatore di acquistare novità ogni 6 settimane, per esempio. Ma alcune scelte potrebbero favorire una parte del mercato e scontentarne un'altra. Certo, è probabile ci saranno, nell’immediato, degli spostamenti rispetto alle tempistiche tradizionali, ma credo che molte valutazioni verranno fatte a seguito di un lungo periodo di continui test rispetto alle reazioni dei consumatori. Se in questo momento diverse soluzioni tecnologiche stanno consentendo ai compratori di valutare le collezioni estive 2021 da remoto, credo sarà difficile cambiare radicalmente la natura umana che desidera presenza. Una volta passata questa situazione penso torneremo alle nostre consuetudini. Rimarranno importanti cambiamenti, come la spinta per la digitalizzazione o la riduzione dei viaggi, ma non credo si potrà fare a meno della stagionalità, anche solo per gestire le differenze climatiche esistenti nelle diverse parti della nazione e del mondo.

us. In the last two weeks, sales are increasing with stores reopening. We’re also seeing other positive data suggesting that the unemployment benefits provided by the U.S. Government are sustaining millions of Americans during this time. The question remains if the economy will continue to show signs of recovery once these subsidies end. More in detail, what impact has there been on the collections on sale in the shops and on those in preparation? Everything came to a halt here in the U.S. This created a glut of inventory. Inf fact, inventory has been one of the biggest stories of the virus. At the height of the shutdown, there was still tons of product on the shelves, distribution centers were maxed out, off priced channels were full, plenty of product with no buyers. As for future orders, they have often been cancelled or suspended. What is certain is that everyone has pulled the brake on future orders and production lines stand idle. In 2009, after the great recession, we witnessed a sharp peak in imports, because we thought that it would be a classic recession which would have followed the recovery, and we found ourselves with warehouses full of unsold goods. We will have to avoid making the same mistake and, in the next 18 months, we will have to carefully evaluate the purchases. As for the unsold product of this summer, it is likely that part of the collections will stay valid for 2021, but the situation will remain uncertain for a long time and we will not understand the real impact of the virus on consumption for quite some time. Is there an idea in your mind to change the timing of seasons, sales and clearance? The discussion on this theme has been going on for some time, since before the pandemic. It reflects on the topic due to the growth of e-commerce or the desire of the consumer to buy new products, for example every 6 weeks. But some choices could favour one part of the market and disappoint another. It is likely that there will, of course, be postponements in the immediate future compared to traditional timings, but I believe that many assessments will be made following a long period of continuous tests with respect to consumer reactions. If at the moment different technological solutions are allowing buyers to evaluate the 2021 summer collections remotely, I believe it will be difficult to radically change the human nature that wants presence. Once this situation has passed, I think we will return to our habits. Important changes will remain, such as the push for digitization or travel

Come la pandemia ha influenzato la produzione? Il 95% delle nostre importazioni proviene da tre Paesi: Cina, Vietnam e Indonesia. Sono state tutte molto colpite dal virus e quindi la produzione si è bloccata. In questo momento [primi giorni di giugno] non si può viaggiare verso il Vietnam, per esempio. Quindi è impossibile per il personale statunitense raggiungere di persona le fabbriche e lavorare con i partner locali per gestire la produzione ed effettuare i controlli qualità. Anche se ritengo che il vero problema sia non tanto quello della produzione, ma quello della mancanza di ordini. È una situazione che mi

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Matt Priest - CEO di FDRA

ricorda quanto accade quando passa un uragano: quando ti colpisce il primo fronte della tempesta tremano i muri (il blocco delle produzioni in Asia); poi ti trovi nell'occhio del ciclone, il cielo sembra sereno e l'atmosfera tranquilla (la ripresa delle produzioni); infine arriva il secondo fronte dell'uragano e le case crollano (il blocco degli ordini per lo stop dei consumi e il tentativo della distribuzione di rimanere a galla normalizzando la propria situazione finanziaria). Cambierà, di conseguenza, la geografia delle produzioni? Circa dodici anni fa il mercato americano, solitamente in crescita, ha iniziato a subire un calo nel volume dei consumi di calzature provenienti dalla Cina, e ogni anno il rallentamento prosegue. Se in quel momento si è cominciato a cercare delle alternative alla Cina, lo si è fatto per motivi economici (l'aumento del costo della manodopera, in qualche caso la carenza di materie prime, la necessità di diversificare i rischi...), oggi la faccenda si è ulteriormente complicata a causa delle tensioni politiche in atto su molti fronti. Perciò è ormai d'obbligo diversificare sempre di più il proprio panorama produttivo. La Cina rimarrà importante nel panorama produttivo, in particolare per chi vorrà produrre per il mercato cinese, ma è necessario trovare anche altri partner. C'è qualche Paese che ritieni una stella nascente per la produzione di calzature? Direi la Cambogia, che raccoglie anche i vantaggi di essere vicino a un Vietnam in forte espansione. Brasile, Filippine, e per certi aspetti anche il Messico, con cui intratteniamo rapporti da molti anni, potrebbero guadagnare un po' di volumi, ma coprono sempre una piccolissima fetta delle nostre importazioni. I grandi attori del mercato americano, infatti, sono affezionati ai propri partner asiatici, che già ne conoscono esigenze e aspettative, perciò è difficile che spostino le proprie produzioni senza mantenere vive relazioni già consolidate. Anche sul lungo periodo, e anche immaginando una crescita dell'India, fatico a credere ci possa essere un Paese in grado di soppiantare la centralità della Cina.

reduction, but I don’t think it will be possible to do without seasonality, even just to manage the climatic differences existing in the different parts of the nation and the world. How did the pandemic impact production? 95% of our imports come from three countries: China, Vietnam and Indonesia. They have all been profoundly affected by the virus and production has therefore stopped. For example, at this time [early June] you cannot travel to Vietnam. It is therefore impossible for US personnel to reach factories in person and work with local partners to manage production and perform quality testing. I although believe that the real problem is not so much production, but rather the lack of orders. It is a situation that reminds me of what happens when a hurricane passes: when the first front of the storm hits you, the walls tremble (production stop in Asia); then you find yourself in the eye of the hurricane, the sky seems clear and the atmosphere calm (production resumption); finally the second hurricane front arrives and houses collapse (no orders, stop consumption and the attempt of distribution to stay afloat by normalising one’s financial situation). Will the geography of production therefore change? About twelve years ago the, usually growing, American market began to suffer a drop in the volume of footwear consumption from China, and China’s loss of U.S. marketshare continues every year. If at that time we started looking for alternatives to China, we did it for economic reasons (labour cost increase, in some cases the shortage of raw materials, the need to diversify risks ...), today the matter has become even more complicated due to the political tensions occurring on many fronts. Therefore it is now mandatory to increasingly diversify your production landscape. China will remain an important country to the footwear production landscape, especially for companies who want to produce for the Chinese market, but it is also necessary to find other partners. Is there any country that you consider a rising star for the production of footwear? I would say Cambodia, which also reaps the benefits of being close to a booming Vietnam. Brazil, the Philippines, and in some respects even Mexico, with which we have had relationships for many years, could gain some volume, but they always cover a very small slice of our imports. The great players of the American market, in fact, are fond of their Asian partners, who already know their needs and expectations, therefore it is difficult for them to move their production without keeping alive already established relationships. Even in the long run, and even imagining a growth in India, I find it hard to believe that there will be a country capable of replacing the centrality of China.

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Updated to 18-06-2020

TRADE FAIRS CALENDAR

For the online updated calendar

https://bit.ly/fairscal

APLF ASIA PACIFIC LEATHER FAIR - FASHION ACCESS 30 March-01 April 2021, Hong Kong

MOMAD 4-6 February 2021, Madrid

CHIC - CHINA INTERNATIONAL FASHION FAIR 15-17 July 2020, Shenzhen (merges with Chic Shenzhen)

NEW YORK FASHION WEEK 11-16 September, New York

COUROMODA 11-13 January 2021, São Paulo

OUTDOOR BY ISPO 20-23 June 2021, Munich

EXPO RIVA SCHUH & GARDABAGS 11-14 December 2020, Riva del Garda

PARIS FASHION WEEK MENSWEAR Digital event: 6-13 July 2020 Physical edition: September 28-October 6 2020, Paris

FRANCAL POSTPONED TO 2021, São Paulo GALLERY FASHION & SHOWROOMS 28 August - 01 September 2020, Düsseldorf ILM - INTERNATIONAL LEATHER GOODS FAIR 5-7 September 2020, Offenbach LINEAPELLE 22-23 September 2020, Milan LONDON FASHION WEEK MEN’S Gender neutral edition 18-22 September 2020, London MICAM & MIPEL 20 - 23 September 2020, Milan MILANO FASHION WEEK Digital event: 14-17 July 2020 Physical edition: 22-28 September 2020 MILANO UNICA 07-09 September 2020, Milan

PITTI UOMO Digital b2b platform: July-October 2020 Next physical edition: January 2021 PRÉMIERE VISION PARIS Physical and digital edition: 15-17 September 2020, Paris PREMIUM + SEEK + NEONYT + FASHIONTECH + FASHIONSUSTAIN Digital b2b platform: July 14 to October 2020 Next edition: January 2021, Berlin SUPER 24-27 September 2020, Milan WHO’S NEXT AND PREMIERE CLASSE 4-7 September 2020, Paris WHITE STREET MARKET 24-27 September 2020, Milan WWDMAGIC + SOURCING @MAGIC + MICAM AMERICAS 30 September - 2 October, Las Vegas

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WHAT’S NEXT

Nicoline van Enter

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Nicoline van Enter - The Footwearists


STAMPA 3D E BIO-FABBRICAZIONE 3D PRINTING AND BIO-MANUFACTURING

Il futuro della calzatura secondo Nicoline van Enter, che combatte perché la produzione di scarpe possa solo portare benefici alle persone e al pianeta.

The future of footwear according to Nicoline van Enter, who is fighting so that footwear production brings benefits to people and the planet.

Nicoline van Enter è fondatore e direttore creativo di The Footwearists, una rete internazionale di esperti che mira a ottimizzare il settore calzaturiero, così che le scarpe possano avere solo un effetto positivo sulle persone e sul pianeta. “Pensiamo non spetti alle giovani generazioni, che ancora vanno a scuola, lottare per questi obbiettivi, ma alle persone che lavorano nel settore in questo momento, poiché hanno l'esperienza, le opportunità e il potere per farlo. Ecco perché offriamo formazione, consulenza e teniamo conferenze ai professionisti della calzatura”.

Nicoline van Enter is founder and creative director of The Footwearists, an international network of experts that aims to optimise the footwear industry, so that shoes will only have a positive effect on people and the planet. “We do not feel that it is up to the younger generations, who are still in school, to fight for these goals, but to the people working in the industry right now, since they have the experience, opportunities and power to do so. That’s why we offer training, advice, and conferences to footwear professionals.”

Come avete reagito al Coronavirus? A settembre dell'anno scorso è nata Footwearology, la nostra accademia online per il mondo calzaturiero. Perciò, quando è iniziata la crisi sanitaria, eravamo già pronti a offrire una gamma di corsi online che poi abbiamo anche ampliato, rivolgendoci a professionisti di tutto il mondo, a diversi livelli di anzianità e a diversi tipi di competenza (innovazione, design, tecnologia e business). Durante il lockdown, ogni sabato, abbiamo tenuto dei webinar gratuiti (https://www.crowdcast.io/footwearists) per mantenere le persone informate e ispirate. Hanno coinvolto ciascuno oltre 350 professionisti collegati in diretta da ogni angolo del mondo - dall'Alaska alla Nuova Zelanda – più altri 200 che hanno li hanno guardati in differita.

How did you react to the Coronavirus pandemic? In September of last year, we launched Footwearology, our online footwear academy, so when the health crisis started we were ready to offer a range of online courses that we have since expanded, targeting professionals from all over the world, at different levels of seniority and with different types of expertise (innovation, design, technology and business). During the lockdown, we held free webinars (https://www.crowdcast.io/footwearists) every Saturday aimed at keeping people informed and inspired. More than 350 professionals from all over the world – from Alaska to New Zealand – watched each one live, while more than 200 watched the replay.

Il prossimo traguardo? Stiamo muovendo i primi passi verso il nostro obiettivo più grande: rendere il settore calzaturiero completamente compatibile con i principi dell’economia circolare. Il che richiede una riprogettazione da zero dell'intero sistema. Perciò amplieremo ulteriormente il nostro raggio d’a-

What’s your next goal? We are now taking the first steps towards our biggest goal: to make the footwear industry fully compatible with the principles of the circular economy. This requires redesigning the entire system from scratch. For this reason, we will expand further into

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WHAT’S NEXT

Nicoline van Enter - The Footwearists

Le vere innovazioni di cui abbiamo bisogno non riguardano una singola tecnologia, si tratta di ridisegnare drasticamente il nostro intero modello di business e la nostra catena di fornitura. The real innovations we need are not about a single technology, it’s about drastically redesigning our entire business model and supply chain, which requires strategic collaborations.

zione verso la ricerca e la sperimentazione attiva che sfoceranno in un nuovo tipo di formazione, di cui non possiamo ancora rivelare molto.

research and experimentation that will lead to a new type of training, of which we cannot yet reveal much.

Hai lavorato e lavori con marchi leader nel settore calzature. Cosa pensi possano fare per gestire l’attuale, terribile momento, sia sociale che di mercato? Mi spiace per le aziende che stanno lottando duramente, ma penso che questa crisi sia un gigantesco campanello d'allarme. Prima di tutto, dobbiamo iniziare a essere molto più intraprendenti e super creativi con meno mezzi. È inutile desiderare ardentemente che le cose tornino come prima, quando non siamo neppure in grado di dire se quella prospettiva sarà mai di nuovo possibile. L'unica via d'uscita è guardare avanti! Quindi, iniziamo digitalizzando la catena di approvvigionamento. Per anni le aziende hanno combattuto contro la possibilità di far lavorare da casa il personale o contro l'uso della comunicazione digitale in alternativa ai viaggi, ma ora che si è scoperto che nella maggior parte dei casi quei sistemi possono funzionare, non hanno più scelta! Quanti soldi potrebbero risparmiare! Ecco perché, insieme a FDRA – l’associazione statunitense dei retailer calzaturieri - abbiamo avviato F.L.O.W., un percorso formativo online che aiuta le aziende calzaturiere a costruire il loro flusso di lavoro digitale in modo molto pragmatico e conveniente. Inoltre, spero che le aziende siano stimolate a utilizzare ciò che già esiste a magazzino per le loro prossime creazioni! Nel mondo occidentale ci stiamo lamentando del dover rimanere chiusi in casa o di perdere il posto di lavoro, ma il vero dramma riguarda i Paesi in via di sviluppo in cui vengono prodotti i nostri beni. Molti ordini sono stati annullati, perciò si è accumulato un surplus di materiali e componenti più ingente del solito. Spero che il design delle nuove collezioni ne tenga conto, e non sviluppi ulteriori novità.

You have worked and continue to work with leading footwear brands. What do you think they can do now to manage this terrible social and market situation? I feel for the companies that are struggling, but I also think this crisis is a giant wake-up call. First of all, we need to start being much more resourceful, and super creative with fewer means. There’s no point in wanting things to go back to the way they were before, when we are not even able to say whether that prospect will ever be possible again. The only way out is to look ahead! So let’s start by digitising the supply chain. For years, companies have been fighting against the possibility of having staff work from home or against the use of digital communication as an alternative to travel, but now they have discovered that in most cases those systems can work, they no longer have a choice! Look at how much money they could save! That’s why, together with FDRA – the US association of footwear retailers – we have launched F.L.O.W., an online training programme that helps footwear companies build their digital workflow in a very pragmatic and affordable way. In addition, I hope that companies will be stimulated to use what they already have in stock for their next creations! In the Western world, we are complaining about staying at home or losing our jobs, but the real tragedy is happening in developing countries where our goods are produced. Many orders have been cancelled, so there is an even bigger surplus of materials and components than ever before. I hope that the design of new collections will take this into account, and not develop any more new things.

Hai lavorato anche con aziende di macchinari e prodotti chimici. Quale tipo di innovazione pensi possano offrire per il miglioramento del settore? Le vere innovazioni di cui abbiamo bisogno non riguardano una singola tecnologia, si tratta di ridisegnare drasticamente il nostro intero modello di business e la nostra catena di fornitura. Per farlo sono necessarie collaborazioni strategiche. Credo che produttori di macchinari, aziende chimiche e sviluppatori tecnologici - come Amazon, Google, Microsoft e Apple - più che i brand di calzature, possano collaborare e lo faranno - per assumere il ruolo guida di questo processo. Ci credo perché queste aziende hanno le conoscenze, i mezzi e la motivazione per sviluppare sistemi che consentano alla manifattura di realizzare prodotti personalizzati e su richiesta, con il minimo degli sprechi. Un

You have also worked with machinery and chemical companies. What kind of innovation do you think they can offer to improve the industry? The real innovations we need are not about a single technology, it’s about drastically redesigning our entire business model and supply chain, which requires strategic collaborations. I believe that machinery manufacturers, chemical companies and technological developers such as Amazon, Google, Microsoft and Apple, more than footwear brands can – and will – work together to play an important role in this process. This is because these companies have the knowledge, the means and the motivation to develop systems that enable manufacturers to make custom and on-demand products, with minimal waste. A system that can work in the

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Neri Oxman and The Mediated Matter Group. Silk Pavilion. 2013. View through Silk Pavilion apertures as the silk worms skin the structure. Installation view of Neri Oxman: Material Ecology, The Museum of Modern Art, New York, February 22, 2020 – May 25, 2020. © 2020 The Museum of Modern Art. Photo: Denis Doorly. Photos: The Mediated Matter Group. Courtesy The Mediated Matter Group

sistema che possa funzionare nell'emisfero occidentale così come nelle economie in crescita del continente asiatico e africano, ad esempio. Ancora più importante: questi soggetti non sono ostacolati dall’attuale e obsoleto flusso di lavoro per la progettazione di una calzatura o da una rete vendita preesistente che renderebbe finanziariamente e logisticamente difficile la redditività di produzioni locali e personalizzate. Le aziende chimiche sono già abbastanza avanti con la ricerca sul riciclaggio chimico e biologico, quindi se le si aggiungesse sin dall’inizio al processo di rinnovamento, potremmo essere in grado di chiudere il cerchio.

Western hemisphere as well as in the growing economies of Asia and Africa, for example. More importantly, these companies are not hampered by an existing outdated footwear design workflow or by a sales network that would make it financially and logistically difficult for local and customised productions to be profitable. Chemical companies are already quite far ahead with research on chemical and biological recycling, so if we add them to the renewal process from the beginning, we might be able to close the circle.

L'ultima innovazione che ti ha lasciato a bocca aperta (non solo nel settore della moda, se lo desideri)? Mi sono convinta che dobbiamo reinventare il nostro stile di vita e di lavoro. Per questo mi è piaciuto molto leggere il catalogo della mostra di Neri Oxmann al Moma di New York: Material Ecology. Apprezzo il suo lavoro in quanto tale, che combina biotecnologia e robotica di alto livello, ma anche il modo in cui lavora, con team multidisciplinari e senza la consueta visione ristretta che predefinisce l’apporto che ciascuna disciplina potrebbe fornire. Mi piacciono anche i suoi obiettivi di progettazione che considerano longevità e decadimento; mi piacerebbe applicarli anche alle calzature. Ad agosto inizieremo un nuovo corso online riguardo i modelli circolari di business e design nelle calzature e vi includeremo anche i suoi principi chiave.

The latest innovation that blew your mind away (not just in the fashion industry, if you want)? I am convinced that we need to reinvent our way of living and working. This is why I really enjoyed reading the catalogue of Neri Oxmann’s exhibition at the Moma in New York: Material Ecology. I appreciate her work as such, which combines high-level biotechnology and robotics, and also the way she works, with multidisciplinary teams and without the usual narrow vision of what each discipline could contribute. I also like her goals of designing for longevity and decay; I would like to apply them to footwear as well. In August we will start a new online course on circular business and design models in footwear and we will also include its key principles.

Sei un’esperta nell'applicazione di nuove tecnologie digitali (stampa 3D) e biologiche alle calzature. Quale futuro possiamo aspettarci per questo tipo di tecnologie? Mi piacciono entrambi questi campi tecnologici perché sono in grado di rendere possibile la produzione di oggetti su richiesta, completamente personalizzati in termini di dimensioni e stile, con scarti minimi o nulli e che, quindi, potrebbero avere un effetto positivo sul pianeta. Il lato positivo della stampa 3D è che è molto più vicina al mercato rispetto alla bio-fabbricazione. Il rovescio della medaglia è che ruota ancora, in gran parte, intorno alla plastica (tossica). Una volta che riusciremo a far convergere entrambe le tecnologie, ci potremo davvero aspettare una rivoluzione: realizzare una scarpa con la stampa 3D, utilizzando materiali che potrebbero essere rigenerati e durare una vita. Tutto ciò è ancora utopia, quindi, a breve termine, vorrei incoraggiare le aziende calzaturiere a prestare maggiore attenzione ai vantaggi che l’utilizzo concreto dei nostri attuali metodi di stampa 3D potrebbero fornire a una produzione su richiesta. La tecnologia è già ampiamente disponibile, ma dobbiamo migliorare le opzioni di riciclo e sviluppare sistemi di progettazione generativa in grado di automatizzare e ottimizzare la creazione di prodotti personalizzati da stampare in 3D o realizzati con stampi stampati in 3D.

You are an expert in applying new digital (3D printing) and biological technologies to footwear. What does the future hold for this type of technology? I like both of these fields of technology because they make it possible to produce things on demand, fully customised in terms of size and style, with little or no waste and which, therefore, could have a positive effect on the planet. The positive side of 3D printing is that it is much closer to the market than bio-manufacturing. The downside is that it still revolves largely around (toxic) plastic. Once we are able to merge both technologies, we can really expect a revolution: making a shoe with 3D printing, using materials that could be regenerated and last a lifetime. This is still a utopian thought, so in the short term I would like to encourage footwear companies to pay more attention to the benefits that the concrete use of our current 3D printing methods could offer on-demand production. The technology is already widely available, but we need to improve recycling options and develop generative design systems that can automate and optimise the creation of customised products to be printed in 3D or made with 3D printed moulds.

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WHAT’S NEXT

Global Footwear Sustainability Summit

SOSTENIBILITÀ: TEMA COMPLESSO MA CRUCIALE SUSTAINABILITY: A COMPLEX BUT CRUCIAL ISSUE

Con Sam An - fondatore di Copex Global, e con William Wong - Managing Director of Goddess International Limited, entrambi cofondatori del Global Footwear Sustainability Summit, per indagare gli argomenti centrali del complesso tema della sostenibilità.

Dal 2012 il Global Footwear Sustainability Summit si occupa di riflettere e informare il settore calzaturiero sui principali temi di sostenibilità. Da questo numero in avanti collaboriamo con gli organizzatori per dare ancora più voce all’iniziativa e sviluppare una profonda riflessione riguardo la complessità del problema.

guidata direttamente dall'introduzione di un programma di sostenibilità. Cercando di ridurre al minimo l'uso di tutti i tipi di risorse, come energia, acqua, sostanze chimiche e materie prime, è possibile ottenere una conseguente riduzione dei costi di lavorazione e dei prodotti. Per noi è importante trasmettere questo tipo di messaggi.

Come ritenete interpreti il settore calzaturiero il tema sostenibilità? La sostenibilità è spesso vista come un costo aggiuntivo e molti faticano a identificare anche i benefici finanziari a cui conduce l’adozione di un solido programma di sostenibilità. Negli anni il settore calzaturiero globale ha assistito a una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità. Molti marchi e rivenditori la considerano una delle aree di maggiore criticità per la propria attività. Oggi, esistono molti casi di studio che dimostrano come, spesso, l'ottimizzazione dei prodotti e dei processi produttiva sia stata

Quali saranno I temi importanti del prossimo GFSS 2020? Con il tema "Trasformazione e rivoluzione", il summit si interroga sulle opportunità e sfide che l’industria calzaturiera globale, produzione e distribuzione, deve affrontare nell'attuale, imprevedibile assetto socioeconomico. Verranno condivisi casi pratici e concrete esperienze di sviluppo sostenibile applicate alla soluzione di problemi reali, tra cui l'innovazione tecnologica e dei materiali, la sicurezza dei lavoratori durante la produzione, e la protezione dell'ambiente, in modo da contribuire a promuovere l'applicazione concreta e innovativa dei principi di sostenibilità. Inoltre, il

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We talk to Sam An - founder of Copex Global, and William Wong - Managing Director of Goddess International Limited, both cofounder of Global Footwear Sustainability Summit, to investigate the key themes of the great and complex issue of sustainability.

Since 2012, the Global Footwear Sustainability Summit has been providing footwear professionals with information and in-depth studies on the key principles of sustainability. From this issue onwards, we will collaborate with the organisers to give even more voice to the initiative and develop a deep reflection on the complexity of the problem. How do you think the footwear industry interprets the issue of sustainability? Sustainability is often seen as an additional cost and many companies fail to identify the financial benefits of adopting a robust sustainability programme. But over the years, the global footwear industry has seen an ever-increasing focus on sustainability. Many brands and retailers consider it one of the most critical areas for their business. Today, there are many case studies that demonstrate how product and process optimisations have been directly driven by the introduction of a sustainability programme. By looking to minimise the use of all types of resources such as energy, water, chemicals and raw materials, it is possible to obtain a concomitant reduction in processing and production costs. It is important for us to convey this type of message. What are the most important themes for the next GFSS 2020 (23-24 November 2020 – Shanghai)? With the theme “Transformation and Revolution”, the summit examines the opportunities and challenges that the global footwear industry, production and distribution, must face in the current, unpredictable socio-economic environment. It will also share practical cases and concrete experiences of sustainable development applied to solve real problems, including technological and material innovation, safety of production workers, and environmental protection, so as to help promote an innovative and tangible application of sustain-


vertice mira a suggerire un circuito virtuoso di sostenibilità attraverso la catena di approvvigionamento, a monte e a valle. Come mai il tema sostenibilità è divenuto così cruciale? Ancor prima dell’esplosione della pandemia, si era generata una situazione di mercato in cui l’ampia offerta di soggetti produttivi rendeva complessa e molto accesa la concorrenza. Nel momento in cui un brand si trovava a dover selezionare un fornitore, a parità di qualità di prodotto garantita, sceglieva il miglior livello di sostenibilità offerta. A quel punto non solo i brand (incalzati dagli acquirenti finali), ma anche la catena di fornitura si è resa conto che il tema sostenibilità si stava trasformando in un requisito necessario per la sopravvivenza, e si andava ad aggiungere alla competitività sul prezzo. Perciò oggi le informazioni riguardo il complesso mondo della so-

stenibilità sono fondamentali non solo per i brand, ma anche per le fabbriche. A seguito della pandemia, quali i temi sostenibilità più pressanti? In questo momento è cruciale il tema della Responsabilità Sociale che si incarna, in particolare, nella necessità che a tutti i livelli, a monte e a valle della filiera calzaturiera, ci si renda conto della cruciale importanza di rispettare impegni finanziari e pagamenti. In un momento così difficile molte aziende sono in difficoltà per la mancanza di ordini, aggiungervi l’insolvenza di produzioni già evase rischia di penalizzare e mettere in seria, drammatica difficoltà i lavoratori, prima di tutto. Rendersi conto di questa situazione significa passare dalle parole ai fatti e applicare realmente il principio di Responsabilità Sociale capace di rendere un’azienda davvero sostenibile.

ability principles. Moreover, the summit aims to build a closed loop of sustainability through the upstream and downstream supply chain. Why has the issue of sustainability become so crucial? Even before the outbreak of the pandemic, a market situation had arisen where the wide range of products on offer made competition complex and very fierce. When a brand had to select a supplier, with the same guaranteed product quality, it chose the one that offered the best level of sustainability. At that point not only the brands (pressured by end buyers), but also the supply chain realised that sustainability was becoming a necessary requirement for survival, and that it added to the competitiveness of the price. So today, information about the complex world of sustainability is crucial not only for brands, but for factories too. After the pandemic, what do you think will be the most pressing issues in the field of sustainability? Social Responsibility is a very important issue right now, which is embodied particularly in the need for all levels, upstream and downstream of the footwear supply chain, to realise the crucial importance of fulfilling financial commitments and meeting payments. In such a challenging moment, many companies are in difficulty due to the lack of orders, if we add to this the insolvency of productions already processed, then there is a risk of penalising and putting the workers in serious, dramatic difficulties, first of all. Realising this situation means moving from words to actions and actually applying the principle of Social Responsibility capable of making a company truly sustainable.

GLOBAL FOOTWEAR SUSTAINABILITY SUMMIT 23-24 NOVEMBRE - SHANGHAI Organizzato da Copex Global dal 2012, il GFSS attrae a Shanghai (Cina), ogni anno, centinaia di attori del mondo calzaturiero da tutto il mondo: player di mercati emergenti e in via di sviluppo, così come marchi leader, rivenditori, produttori e acquirenti, nonché funzionari di istituzioni governative, associazioni, ONG e istituzioni ambientali. Suo obbiettivo è fornire ai professionisti informazioni chiave riguardo le più recenti e interessanti tecnologie, oltre agli strumenti e alle esperienze in grado di aiutare tutti i partecipanti a organizzare e attuare sempre meglio i propri progetti sostenibili.

Organised by Copex Global since 2012, each year the GFSS attracts hundreds of footwear decision-makers from all over the world to Shanghai (China): players from developing and emerging markets, including leading brands, retailers, manufacturers and buyers, as well as government officials, business associations, NGOs and environmental institutions. Its goal is to provide professionals with key information on the latest and most interesting technologies, tools and experiences that can help all participants to better organise and implement their sustainability projects.

Per ulteriori informazioni / For further information: Sam An · T. +86 21 3212-3849 +86 159 2117 8576 · M. sama@copexglobal.com · W. www.globalfootwear.cn

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WHAT’S NEXT

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Michael Steszyn - i-generator


PER DISEGNARE UNA NUOVA SCARPA

BISOGNA CONOSCERE LE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI

TO DESIGN A NEW SHOE REQUIRES KNOWING THE EXPECTATIONS OF THE CONSUMER

Con Michael Steszyn di i-generator analizziamo la situazione del mondo della progettazione calzaturiera, buttando lo sguardo anche su come potrà essere in futuro.

We analyse the situation in the world of footwear design with Michael Steszyn from i-generator, and also look at what the future holds.

Il progetto i-generator nasce nel 2000 e, 4 anni dopo, Michael Steszyn entra a farne parte per occuparsi di innovazione, ingegneria di prodotto e produzione. Oggi ne è partner, insieme a Peter Rueegger, il quale si occupa della direzione marketing e del design. Insieme a due designer industriali, offrono una gamma completa di servizi come il posizionamento del marchio, la ricerca di innovazione, il design e lo sviluppo prodotto, la gestione dei contatti con le fabbriche. “L’unica cosa che non facciamo è vendere. Per il resto pensiamo a tutto noi: dall’idea al posizionamento, fino alla consegna dei prodotti in magazzino”. Fra le collaborazioni eccellenti che i-generator può vantare si scopre quella con adidas, per cui hanno sviluppato sia il rivoluzionario arco plantare (separato dalla tomaia per una maggior reattività) della linea Pureboost X, sia le versioni rinnovate delle adidas Originals (Tubular, Soft Cell) che hanno permesso a un prodotto iconico di conquistare anche nuove fasce di mercato. Ci sono loro dietro il pallone da basket Nike GoPro, studiato per il training. Per Lululemon hanno adattato la filosofia yoga del brand all’inedita linea di calzature. Una delle loro più spiccate attitudini, infatti, è proprio quella di sviluppare intere linee di scarpe per marchi che decidono di fare brand extension verso il mondo calzature, come Under Armour (la prima scarpa da calcio), Scott e Giant.

The i-generator project was born in 2000 and Michael Steszyn joined four years later to deal with product innovation, engineering and production. Today he is a partner with Peter Rueegger, who is in charge of marketing and design. Together with two industrial designers on staff, they offer a complete range of services, including brand positioning, innovation research, product design and development, management of production. “The only thing we don’t do is sell. But we take care of everything else: from the concept to brand positioning, up to the delivery of the shoes.” Some of their most successful collaborations include adidas, for which the company developed the revolutionary Pureboost X upper arch fit concept, and the reimagined adidas Originals (Tubular, Soft Cell) which allowed an iconic product to conquer new market segments. They are also behind the Nike GoPro basketball, designed for training. They also adapted Lululemon’s yoga philosophy to the brand’s new line of footwear. In fact, one of their most outstanding skills is to develop entire lines of shoes for brands that decide to expand into footwear, such as Under Armour (the first football shoe), Scott and Giant. How would you summarise your company philosophy? “We strive to introduce innovation that brings real improvements, not so much in terms of the design, but the performance. Our con-

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WHAT’S NEXT

Michael Steszyn - i-generator

Se doveste riassumere la vostra filosofia aziendale? “Ci impegniamo a introdurre innovazione che porti concreti miglioramenti, non tanto al design, quanto alle prestazioni. Il nostro obbiettivo costante è aiutare i marchi a introdurre nuovi e rilevanti rinnovamenti multi-stagionali. Anche perché, nel mondo sportivo, gli investimenti su nuovi prodotti sono talmente rilevanti che i brand preferiscono puntare su innovazioni di lungo periodo piuttosto che su novità di design che la stagione successiva potrebbero già essere considerate vecchie”. Da dove partite per immaginare una nuova linea di calzature? “Dal target su cui il brand vuole puntare, soprattutto se è un brand già affermato nell’abbigliamento o in altri ambiti. Crediamo sia fondamentale spendere un dollaro in più su una singola storia di marketing che tre dollari su tre differenti racconti. Oggi più che mai è fondamentale non confondere il consumatore”. Un vostro progetto che ritieni possa essere considerato un passo avanti dal punto di vista del design? “A parte quelli già citati, penso a quando abbiamo aperto la strada all'idea di realizzare, per i modelli da golf di adidas, una scarpa destra diversa da quella sinistra. Oppure penso alla scarpa da triathlon di Scott, pioniera sia nell'ammortizzazione a bilanciere, che nel sistema di calzata dal tallone, indossabile e regolabile con un solo gesto. È un progetto di cui sono molto orgoglioso: abbiamo esaminato i triatleti e fatto in modo che guadagnassero tempo durante la transizione T2, sviluppando una scarpa dalle alte prestazioni in grado di supportare al meglio lo sforzo di un atleta che deve affrontare una maratona dopo aver pedalato per 100 miglia”. Dal punto di vista tecnico, quale pensi sia il punto focale su cui concentrare l’attenzione quando si sviluppa una nuova scarpa? “Nella produzione calzaturiera l’automazione è sempre più centrale. Quando progetti una calzatura devi già farlo pensando al processo produttivo. A un processo produttivo che dovrà essere ottimizzato al massimo così da ridurne i costi; un processo in cui il design tecnico incontri e sfrutti al massimo le possibilità offerte dall’innovazione tecnologica. Inoltre, oggi, molti brand pretendono un’estetica che conferisca ai prodotti uno status più elevato rispetto all’effettivo costo di produzione. Tenere insieme tutti questi requisiti non è semplice, ma è essenziale”. Hai collaborato con marchi leader nel settore calzaturiero. Che consiglio daresti loro per gestire questo terribile momento per la società e per il mercato? “Oggi devi capire con esattezza cosa si aspetta da te il consumatore e realizzare un prodotto che risponda pienamente alle attese che lui nutre rispetto al tuo marchio. Quando pensi a un nuovo modello di scarpe puoi puntare su diversi aspetti (eco-sostenibilità, moda, prestazioni, comodità): devi aver ben chiaro il messaggio che vuoi lanciare con il tuo prodotto. I marchi migliori sono quelli capaci di rappresentare le esigenze, i desideri e le aspirazioni dei propri clienti. Perché sono convinto che i brand possano fungere da catalizzatori per grandi cambiamenti riguardo temi importanti, come proteggere la diversità, l’ambiente, fronteggiare la povertà, ridurre le disuguaglianze di genere e promuovere l’uguaglianza razziale (si pensi al lavoro di Patagonia). Sono temi su cui un brand può influire, ed è probabile che le persone supporteranno sempre più proprio quei marchi capaci di incarnare i loro stessi ideali. Acquistare un prodotto, del resto, è un po’

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tinued goal is to help brands introduce new, relevant multi-season innovations. Also because, in the sports world, investments in new products are so significant that brands prefer to focus on long-term innovations rather than design innovations that could already be considered old the following season.” When conceiving a new line of footwear, where do you start? “From the target on which the brand wants to focus, especially if the brand is already established in the different sectors. We believe it is essential to spend an extra dollar on a single marketing story than three dollars on three different stories. Today more than ever it is essential not to confuse the consumer.” Which of your projects do you think can be considered a step forward from a design point of view? “Apart from those already mentioned, I think of when we paved the way for the idea of creating a right shoe different from the left one for adidas golf line. Or the Scott triathlon shoe that pioneered both rockered cushioning and a heel entry system, allowing it to be worn and adjusted with a single gesture. It’s a project I’m very proud of: we looked at the triathletes and found a way to improve their T2 transition time by developing a high-performance shoe tuned to address the unique gait of an athlete running a marathon after cycling for 100 miles.” From a technical point of view, what do you think are the most important aspects to consider when developing a new shoe? “Automation is becoming more and more essential in the footwear industry. When designing a shoe, you must already be thinking about the production process. A production process that must be fully optimised in order to reduce costs; a process where technical design meets and makes the most of the possibilities offered by technological innovation. In addition, many brands today demand an aesthetic that gives products a higher status than the actual production cost. Keeping all these requirements together is not easy, but it is essential.” You’ve worked with leading brands in the footwear industry. What advice would you give them during this terrible situation for society and the market? “Today brands need to understand exactly what the consumer expects from them and to make a product that fully meets those expectations. When you think of a new shoe model, you can focus on different aspects (eco-sustainability, fashion, performance, comfort): you have to be clear about the message you want to convey with your product. The best brands are those that are able to represent the needs, wants and aspirations of their customers. Because I believe that brands can act as a catalyst for major changes in important issues, such as protecting diversity and the environment, tackling poverty, reducing gender inequalities and promoting racial equality (think about Patagonia’s work). These are issues that a brand can influence, and it is likely that people will increasingly support those very brands that embody their own ideals. Buying a product, after all, is like voting: one dollar, one vote. A form of election that rewards the companies and brands that most reflect their customers’ ideas and aspirations.”


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come votare: un dollaro, un voto. Una forma di elezione che premia le aziende e i brand che più sono in sintonia con idee e aspirazioni dei loro clienti”. Molti dichiarano di voler rallentare i tempi della moda e non puntare più su un consumo frenetico, ma sulla qualità. Pensi accadrà? “Non lo so. È molto difficile dirlo. Personalmente spererei accadesse, perché ritengo si acquisti molto più del necessario. Troppo. Ma i cambiamenti profondi nelle abitudini delle persone sono quasi sempre dettati da forti motivazioni e bisognerà capire se questa pandemia genererà effettivamente forti motivazioni nelle persone per ridurre i propri consumi, e li porterà a scegliere prodotti più cari, ma più durevoli. Senza considerare il fatto che vi è anche un discorso di ‘opportunità di acquisto’ da tener presente: non tutti in tutto il mondo possono permettersi di scegliere se acquistare una scarpa da 20 o da 100 dollari”. Quale può essere la prossima vera e profonda innovazione capace di cambiare il processo di progettazione di una calzatura? “Se ci si fa caso, la qualità e l’affidabilità di un qualsiasi prodotto, anche di quelli a basso costo, negli ultimi anni è cresciuta tantissimo. Credo che in questo abbia giocato un ruolo cruciale la digitalizzazione che sta cambiando e continuerà a cambiare il mondo della produzione. Esattamente quale sarà la prossima grande innovazione, non so. Se lo sapessi, investirei su quella e andrei in pensione! Lato manifattura immagino sempre più soluzioni che ridurranno gli interventi manuali e aumenteranno l’uniformità della qualità dei prodotti. Robotica e automazione troveranno sempre più spazio. Mi aspetto molto anche dalla stampa 3D, che fino a ora ha promesso grandi rivoluzioni, ma che ancora non ha inciso profondamente sul mercato di massa. I sempre più accurati strumenti di progettazione digitale di prototipi/modelli stanno aiutando i designer a visualizzare in modo estremamente realistico il prodotto prima che sia effettivamente realizzato, con notevoli vantaggi in termini di cooperazione, velocità e risparmio di risorse. Da considerare anche strumenti meno glamour, come i software PLM o le macchine da taglio, che, però, aiutano tantissimo le aziende a rimanere redditizie e a ridurre gli sprechi”. L'innovazione che di recente ti ha lasciato a bocca aperta? “Ribadisco, non mi viene da pensare a una singola idea o processo, ma piuttosto al flusso costante di cambiamenti incrementali che si traducono in scarpe di qualità superiore, con prestazioni più elevate, una migliore calzata, e un prezzo sempre più accessibile. Gli esoscheletri robotici indossabili sono un tipo di innovazione che mi ha incuriosito di recente. L’impiego di tali tecnologie di produzione ergonomiche [che permettono una riduzione del tasso di incidenti, una diminuzione delle problematiche legate all’ergonomia e una maggior precisione in alcune attività, n.d.r.] sono un ottimo esempio di automazione collaborativa. Un’innovazione affascinante che però, devo dirlo, in questo momento non interessa a pochi nostri clienti”.

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Many people say that they want to slow down the fashion times and no longer focus on frenetic consumption, but on quality. Do you think this will happen? “I don’t know. It’s very hard to say. Personally, I hope it happens because I think we buy much more than we need. Too much. But profound changes in people’s habits are almost always dictated by strong motivations, and it will be necessary to understand if this pandemic will actually generate strong motivations in people to reduce their consumption, and lead them to choose more expensive, but more long-lasting products. Without considering the fact that there is also a ‘buying opportunity’ discourse to keep in mind: not everyone in the world can afford to choose whether to buy a $20 or $100 shoe.” What do you think could be the next real and profound innovation to change the shoe design process? “If you notice, the quality and reliability of any product, even lowcost ones, has grown a lot in recent years. I think digital tools have played a crucial role in this. They have changed and will continue to change the shoemaking experience. Exactly what the next big innovation will be, I really don’t know. If I knew, I would invest in it and retire! On the manufacturing side, I see more and more solutions that will reduce labour and increase the uniformity of product quality. Robotics and automaton will play a larger role. I also expect a lot from 3D printing, which has been promising great things, but has yet to have a profound impact on the mass market. Increasingly accurate digital prototype/model design tools are helping designers to ‘see’ the product in a highly realistic manner before it is actually made. This brings significant advantages in terms of cooperation, speed and saving of resources. We should also consider less glamorous tools such as PLM software or cutting machines which, however, help companies to remain profitable and reduce waste.” The latest innovation that blew your mind away? “As I said before, I cannot point to one idea or process, but rather a steady stream of incremental changes that result in higher quality shoes with higher performance, better fit and a more affordable price. Wearable robotic exoskeletons are a type of innovation that has intrigued me recently. The use of these ergonomic production technologies [which allow a reduction in the accident rate, a decrease in ergonomic issues and greater precision in some activities - editor’s note] is an excellent example of collaborative automation. A fascinating innovation that, however, I must say, few of our customers are interested in right now.”


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Renato Mazzocconi - IMAC


“QUESTA PANDEMIA GENERERÀ NUOVE

OPPORTUNITÀ PER CHI SAPRÀ COGLIERLE” “THIS PANDEMIC WILL GENERATE NEW OPPORTUNITIES FOR THOSE WHO KNOW HOW TO SEIZE THEM”

Abbiamo incontrato Renato Mazzocconi, AD e Vicepresidente CdA di IMAC S.p.A., uno dei più grandi Gruppi italiani del comparto calzaturiero, titolare dei marchi Primigi, Igi&co, Enval Soft e Imac per conoscere come ha vissuto l’emergenza Covid sotto il duplice profilo di azienda produttrice e realtà di distribuzione monomarca.

We met up Renato Mazzocconi, CEO and Vice President of IMAC S.p.A., one of the biggest Italian Groups in the footwear manufacturing industry with the brands Primigi, Igi&co, Enval Soft and Imac, to learn about his experiences during the Covid emergency under the profile of producer and flagship distribution reality.

Che cosa ha comportato questo periodo di lockdown per una realtà grande e articolata come la vostra, che opera sia sul fronte della produzione, che su quello della distribuzione? La nostra prima preoccupazione è stata quella di salvaguardare la salute dei dipendenti e delle loro famiglie, con un pensiero preoccupato anche a tutti i nostri clienti, seguendo senza indugio le indicazioni governative. Tutto avrei potuto pensare tranne di dover fronteggiare una simile emergenza: in cinquant’anni di storia aziendale è stata la prima volta in cui ci siamo fermati e, al di là delle importanti perdite economiche e degli enormi disagi organizzativi, ci siamo ritrovati in una situazione per noi totalmente nuova, per cause di forza maggiore, dominati inizialmente da un senso d’impotenza ed incertezza.

What has this period of lockdown meant for a leading and well-appointed reality like yours, which works both in terms of production and distribution? Our first concern was that of safeguarding the health of our employees and of their families, with a feeling of concern also for all of our customers, while following without delay the decrees of the government. I could never have imagined I would have had to face an emergency like this: in fifty years of our company’s history, it was the first time things came to a halt, and looking beyond the important economic losses and enormous organisational problems, we found ourselves in a situation that was completely new to us, caused by force majeure, and initially dominated by a sense of helplessness and uncertainty.

Quali strategie avete adottato per rispondere alle nuove esigenze legate alla ripresa delle attività dopo l’emergenza Covid? Sul fronte produttivo ci siamo dovuti inevitabilmente fermare ma decidendo inizialmente di impiegare il periodo di chiusura per sanificare ed adeguare gli ambienti di lavoro ai nuovi parametri igienico-sanitari previsti, per garantire il distanziamento interpersonale

What strategies did you adopt to reply to the new needs connected to the recovery of business after the Covid emergency? In terms of production, we were forced to inevitably stop, while initially deciding to use the period of closing to clean and adapt the work areas to the new parameters of hygiene-sanitary standards, in order to guarantee the correct distance between per-

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Renato Mazzocconi - IMAC

Servono buone idee, voglia di fare e disponibilità ad investire nel nuovo che avanza. What is needed are good ideas, a desire to be active and the willingness to invest in what is new and makes progress.

e la corretta fruibilità dei servizi aziendali a tutti i dipendenti, una volta riaperti i cancelli. Contemporaneamente abbiamo anticipato le operazioni di manutenzione degli impianti apportando alcune migliorie tecniche alle nostre linee produttive. Sul fronte distributivo, ci siamo da subito messi al fianco dei nostri clienti, supportandoli in questo momento difficile attraverso una specifica strategia commerciale volta non solo a contribuire economicamente al loro disagio, ma anche e soprattutto ad elaborare nuove idee e prospettive per il nostro futuro comune. Invece di chiuderci in strategie di difesa e contenimento dei danni, abbiamo investito in un’importante campagna mediatica che ha interessato i nostri marchi principali, Primigi, Igi&co ed Enval Soft, con l’obiettivo di coinvolgere nella stessa tutti gli attori del processo distributivo, azienda, negozianti, affiliati e consumatori. Con il supporto di tutti, in buona sostanza, abbiamo deciso di lavorare e seminare il terreno anche nel suo momento di apparente maggiore sterilità, imponendoci di guardare al futuro con possibilismo. Lo sforzo è stato enorme, sotto ogni punto di vista, ma la clientela ha reagito in modo estremamente positivo, rinsaldando ancora una volta il forte legame tra noi in essere.

sonnel and the correct availability of company services to all employees, once we opened back up. At the same time, we moved up the timeline of our maintenance operations in the plants, making some technical improvements on our production lines. In terms of distribution, we immediately flanked our customers, supporting them in this difficult moment through a specific commercial strategy aimed not only at economically helping them out, but also and above all elaborating new ideas and prospects for our shared future. Instead of closing ourselves in with defence strategies and trying to limit damages, we invested in an important ad campaign that included our main brands Primigi, Igi&co and Enval Soft, with the aim of involving in the same all the actors of the distribution process, including the company, stores, franchises and consumers. With the support of more or less everyone, we decided to work and sow the earth, even during a moment of seemingly greater sterility, forcing ourselves to look to a future filled with possibilities. The effort was enormous, from every point of view, but clientele reacted in an extremely positive way, once again reinforcing the strong ties between us.

Quali sono le difficoltà maggiori che vi trovate ad affrontare in questo momento, ma anche quali opportunità ritiene che questa situazione abbia creato? Le maggiori difficoltà sono senza dubbio di carattere operativo: nuovi turni produttivi, nuove prescrizioni da seguire sui luoghi di lavoro e un modo nuovo di approcciare e confrontarsi con i consumatori nei punti vendita. Come tutti i momenti di grande difficoltà collettiva, anche questa pandemia genererà nuove opportunità per chi saprà coglierle: servono buone idee, voglia di fare e disponibilità ad investire nel nuovo che avanza.

What are the greatest difficulties you find yourselves facing in this moment, but also which opportunities do you believe this situation has created? The greatest difficulties without a doubt are operative in nature: new production shifts, new regulations to follow in work areas and a new way of approaching and interacting with consumers in stores. As with all moments of great collective difficulty, also this pandemic will generate new opportunities for those who know how to seize them: what is needed are good ideas, a desire to be active and the willingness to invest in what is new and makes progress.

Pensa che il periodo che stiamo vivendo abbia modificato le abitudini d’acquisto dei consumatori e i prodotti che desiderano comprare? Sicuramente sì, nulla sarà più come prima, anche se a mio giudizio le rivoluzioni erano già in essere prima dell’arrivo del Covid-19. Una profonda modificazione delle abitudini d’acquisto era già in atto da anni, il virus non ha fatto altro che accelerare questo processo, dando sempre più spazio alla specializzazione distributiva e ad i nuovi canali digitali.

Do you believe the period we are living in has changed the purchasing habits of consumers and the products they wish to buy? Most certainly. Nothing will be like it was before, even if in my opinion, these revolutions were already underway even before the arrival of Covid-19. A profound change in purchasing habits had already been going on for years, and the virus only accelerated this process, making more room for specialised distribution and new digital channels.

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In che modo vi siete organizzati per rispondere a questi cambiamenti? Crediamo molto nell’implementazione e nel miglioramento dei nostri negozi monomarca e dell’on-line, ma siamo contestualmente convinti dell’importanza di individuare un percorso comune con i nostri clienti multibrand (coinvolgendo in particolare tutti quelli che svolgono un attento presidio del loro territorio). L’obiettivo delle diverse forme distributive resta, infatti, lo stesso: la soddisfazione delle esigenze, sempre più articolate dei nostri consumatori, qualunque sia il luogo, fisico o virtuale, in cui essi desiderino portare a termine il proprio acquisto. Sono ancora una volta i consumatori quindi a dover essere posti al centro della scena e siamo noi a doverli seguire.

In which way did you organise yourselves to reply to these changes? We believe a lot in the implementation and improvement of our flagship stores and online channels, but we are also convinced of the importance of identifying a common pathway with our multibrand customers (while involving in particular those that carefully preside over their territory). The aim of different forms of distribution is in fact the same: satisfying the increasingly pronounced needs of our consumers, whether it’s physical or virtual, in the place they would like to make their purchases. Once again, it is consumers who must be placed at the centre of the scene and we are the ones who must follow them.

Ritiene che nell’era post Covid debbano essere ripensati i tempi del sistema moda (presentazione collezioni, saldi, riassortimenti)? Probabilmente sarà inevitabile, almeno nelle prossime stagioni. C’è in atto un grosso cambiamento che probabilmente riscandirà i tempi degli acquisti in base al naturale susseguirsi delle stagioni e alle reali esigenze del consumo.

Do you believe in the post-Covid era that the timing of the fashion system must be rethought (the presentation of collections, discounts, re-stockings)? It will probably be inevitable, at least in the coming seasons. There is a huge on-going change that will probably reformulate the timing of purchases to coincide more closely with the natural change in seasons and real purchasing needs.

Come pensa che cambierà la politica dei prezzi? La pandemia ha messo in seria difficoltà economica molte famiglie, in tutto il mondo. Questo potrebbe far pensare ad un’ulteriore contrazione dei prezzi al pubblico ma io sarei più propenso a credere che, nella maggior parte dei casi, riscopriremo il gusto di fare qualche acquisto in meno ma di maggior qualità, premiando le Marche con una storia di vicinanza e trasparenza nei confronti del consumatore.

How do you think pricing policies will change? The pandemic put many families around the world in serious economic difficulty. This could lead to a further drop in prices for the public, but I am prone to believing that, in most cases, we will rediscover the joy of making fewer purchases, but of higher quality, while rewarding those brands that are transparent and stay close to consumers.

Quale ruolo pensa debbano avere le fiere di settore nel prossimo futuro? Le fiere sono per loro natura un luogo di incontro, scambio e interazione, ci vorrà quindi del tempo purtroppo per ridare slancio ad una partecipazione importante di buyer ed addetti alle nostre fiere di settore, e ritengo che anche l’organizzazione delle stesse debba subire un ripensamento.

What role do you believe sector fairs should play in the near future? Fairs are by nature a meeting place for exchanges and interaction, and so it will unfortunately take time to reignite mass participation by buyers and members of the trade, and I believe that their organisation must also undergo an important updating.

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Giovanni Lacatena - Wortmann


“SARÀ CRUCIALE CAPIRE COME SONO

CAMBIATE LE ABITUDINI DEI CONSUMATORI” “IT WILL BE FUNDAMENTAL TO UNDERSTAND HOW CONSUMER HABITS HAVE CHANGED”

Giovanni Lacatena, Chief Sales Officer del Gruppo Wortmann, del quale Tamaris è il marchio di punta e una delle più grandi e importanti aziende di produzione e vendita di calzature, nonché leader di mercato per le calzature da donna, ci racconta come si è deciso di affrontare l’Era post Covid .

Giovanni Lacatena, Chief Sales Officer of the Wortmann Group, of which Tamaris is the leading brand and one of the biggest and most important companies for the production and sale of footwear, as well as a market leader for women’s footwear, tells us how he has decided to face the post-Covid era.

Che cosa ha comportato questo periodo di lockdown per una realtà grande e articolata come la vostra, che opera sia sul fronte della produzione, che su quello della distribuzione? In prima battuta, il lockdown ha comportato delle grandi difficoltà a livello di logistica per le consegne in quasi tutti i paesi, e poi naturalmente le chiusure forzate hanno determinato, per la distribuzione e sul fronte della produzione, un calo degli ordini dei riassortimenti estivi. A tutto questo si aggiungono le numerose e complesse attività legate ai protocolli di sicurezza e al distanziamento sociale, che è stato necessario mettere in atto sia in azienda, sia sui punti vendita.

What has this period of lockdown entailed for a leading and well-appointed reality like yours, which works both in terms of production and distribution? First off, the lockdown entailed great difficulty in terms of logistics for deliveries in almost all countries, and then naturally the forced closings determined, for both distribution and production, a drop in orders for summer re-stockings. To all this can be added the numerous and complex activities connected to safety and social distancing protocols, which had to be implemented in both companies and stores.

Quali strategie avete adottato per rispondere alle nuove esigenze legate alla ripresa delle attività dopo l’emergenza Covid (sia sul fronte produttivo, che distribuivo)? Prima di tutto abbiamo assicurato il puntuale approvvigionamento dei materiali per riprendere il prima possibile la produzione dopo la riapertura. Sul fronte dei nostri clienti, invece, abbiamo messo a loro disposizione importanti misure di aiuto e di supporto alle vendite che ab-

What strategies have you adopted to reply to the new needs connected to the restart of business after the Covid emergency (from both a productive and distributive standpoint)? First of all, we ensured the punctual delivery of the materials for restarting production as soon as possible after our reopening. In terms of customers, instead, we made important measures of assistance and sales support available to them, which we called

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Giovanni Lacatena - Wortmann

La tendenza generale va oggi verso una crescita nella richiesta di prodotti di maggiore qualità e sostenibilità ambientale. The general trend today is moving towards a greater demand for products of higher quality and environmental sustainability.

biamo chiamato ‘Corona-package’, che sono state recepite con grande soddisfazione dai nostri partner. Si tratta di un pacchetto di supporto sviluppato in dieci punti che si concentra principalmente sulla messa a disposizione di una maggiore liquidità e su entrare dirette per i nostri partner commerciali. Uno dei punti cruciali è, infatti, l'ulteriore "sconto del 10% sull'assistenza immediata", che sarà applicato a tutti i prodotti estivi ancora da consegnare, nonché a tutti gli ordini di follow-up estivi, che mira ad offrire maggiori margini di guadagno ai nostri partner.

the ‘Corona-package’, and it met up with great satisfaction by our partners. It’s a support package developed in ten points that is mainly focused on providing greater cash flow and direct income to our commercial partners. One of the key points, in fact, is the further “10% immediate assistance discount”, which will be applied to all summer products yet to be delivered, as well as to all follow-up summer orders, with the aim of offering our partners better profit margins.

Quali sono le difficoltà maggiori che vi trovate ad affrontare in questo momento, ma anche quali opportunità ritiene che questa situazione abbia creato? Le nostre maggiori preoccupazioni sono oggi per i nostri clienti - i negozi al dettaglio -, ai quali mancano incassi per sei e più settimane, a seconda dei Paesi, cui si aggiungono i ritardi nell’erogazione dei sussidi da parte dei Governi, che causano una situazione di grave difficoltà economica e mancanza di cash flow. Ritengo che le opportunità future dipenderanno proprio dallo stato di salute della distribuzione al dettaglio e dalle disponibilità di spesa dei consumatori finali. Per quanto ci riguarda, stiamo accelerando i nostri progetti di crescita e sviluppo, soprattutto nell’ambito del digitale, per far fronte in maniera ottimale alle nuove richieste del mercato globale.

What are the biggest difficulties that you have had to face in this moment, but also what opportunities do you feel were created by this situation? Our greatest concerns today are for our customers – retail stores -, which have lost sales for six or more weeks, depending on their country of origin, along with delays in receiving financial assistance from the government, resulting in a situation of great economic difficulty and a lack of cash flow. I believe that future opportunities will depend on the economic conditions of retail distribution and the buying power of end customers. As far as we are concerned, we are accelerating on our projects of growth and development, above all in the digital world, in order to face the new demands of a global market in the best possible way.

Pensa che il periodo che stiamo vivendo abbia modificato le abitudini d’acquisto dei consumatori e i prodotti che desiderano comprare? Certamente sì. Personalmente ritengo che sarà cruciale nel prossimo futuro capire come sono cambiate le abitudini dei consumatori a seguito della pandemia e del periodo di lockdown e quale sia il giusto canale di distribuzione per rispondere a questi nuovi bisogni.

Do you believe the period we are going through has changed the purchasing habits of consumers and the products they wish to buy? Most certainly. I personally believe that in the near future it will be fundamental to understand how consumer habits have changed after the pandemic and period of lockdown and what the right distribution channel will be for replying to these new needs.

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In che modo vi siete organizzati per rispondere a questi cambiamenti? Stiamo lavorando sull’implementazione e sull’ottimizzazione degli strumenti messi a disposizione dei nostri partner affinché questi possano agire al meglio nell’ambito dell’onmicanalità.

In what way have you organised yourselves to reply to these changes? We are working on implementing and optimising the tools made available to our partners, so they can make the most of the omnichannel reality.

Ritiene che nell’era post Covid debbano essere ripensati i tempi del sistema moda (presentazione collezioni, saldi, riassortimenti)? Sicuramente, basti considerare le dichiarazioni recenti di grandi nomi del mondo della moda che hanno a più voci manifestato l’esigenza di avvicinare le presentazioni delle collezioni ai tempi reali di ‘consumo’ del prodotto.

In the post-Covid era, do you believe that the timing of the fashion system (collection presentations, discounts, and re-stockings) should be rethought? Certainly, just consider the recent declarations made by leading names in the world of fashion who have jointly expressed the need to bring the presentation of collections closer to the real times of product ‘consumption’.

Come pensa che cambierà la politica dei prezzi? In linea di massima ci sarà sempre un’offerta diversificata di prezzi e di tipologia di prodotto, ma la tendenza generale va oggi verso una crescita nella richiesta di prodotti di maggiore qualità e sostenibilità ambientale a discapito dei prodotti di massa a basso prezzo.

How do you believe pricing policies will change? As a general rule, there will always be diversified prices and product types, but the general trend today is moving towards a greater demand for products of higher quality and environmental sustainability to the detriment of volume products at a low price.

Quale ruolo pensa debbano avere le fiere di settore nel prossimo futuro? Le esperienze degli ultimi mesi hanno senza dubbio accelerato i processo di interscambio digitale e le vendite online, ma sono convinto che il contatto umano diretto sarà sempre necessario per mantenere e coltivare i rapporti interpersonali e di business. Per questo motivo alcune fiere di settore manterranno un ruolo chiave anche nel futuro, anche se cambierà con tutta probabilità la loro funzione sempre più orientata sulle pubbliche relazioni e gli interscambi personali. Ci saranno probabilmente poche fiere, ma buone.

What role do you believe sector fairs must play in the near future? The experiences of the last few months have undoubtedly accelerated the process of digital interaction and online sales, but I am convinced that direct human contact will always be necessary to maintain and cultivate interpersonal and business relationships. For this reason, some sector fairs will maintain a key role also in the future, even if in all probability, their function will be increasingly oriented towards public relations and personal interactions. There will probably be fewer fairs but of higher quality.

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Stephan Krug - SABU Schuh & Marketing


IL CALENDARIO DEGLI ACQUISTI VA RIPENSATO

THE PURCHASING CALENDAR NEEDS TO BE RETHOUGHT

Con Stephan Krug, amministratore delegato SABU Schuh & Marketing GmbH, tastiamo il polso del mercato tedesco.

With Stephan Krug, CEO of SABU Schuh & Marketing GmbH, we test the German marketplace.

Intervista di Claudia Schulz

Interview held by Claudia Schulz

SABU Schuh & Marketing GmbH è un gruppo d’acquisto che offre un servizio completo ai suoi associati (circa 600, con 1.100 punti vendita in Germania). Fondato nel 1952, oggi la sede è a Heilbronn (Germania), aggrega un fatturato vendite che si aggira attorno al miliardo di euro, secondo i dati del 2019. Con Stephan Krug, amministratore delegato SABU Schuh & Marketing GmbH, ci addentriamo nella non facile situazione attuale.

SABU Schuh & Marketing GmbH is a buying group that offers a complete service to its associates (around 600, with 1,100 doors in Germany). Founded in 1952, today the headquarters is in Heilbronn (Germany), it aggregates a sales turnover around one billion euro, according to data of 2019. With Stephan Krug, CEO of SABU Schuh & Marketing GmbH, we delve into the current rather complex situation.

Come vanno le vendite di calzature ai tempi del CRV e com‘è l’umore dei rivenditori tedeschi? I rivenditori in generale, ma soprattutto i rivenditori di moda e calzature, sono molto contenti che gli affari siano ripresi. Dopo un avvio lento, con visite moderate nelle prime settimane, ora l'interesse e la frequenza dei consumatori sono decisamente in aumento. Ma, ovviamente, dobbiamo ammettere che siamo lontani dai livelli dell'anno scorso ed è altamente improbabile che vi si possa ritornare nel 2020. Notiamo una certa reticenza del consumatore, dovuta a diversi motivi: l'esperienza di acquisto è limitata a causa del distanziamento sociale e delle restrizioni igieniche, ma anche a causa delle preoccupazioni finanziarie a seguito della diminuzione delle ore di lavoro e al rischio sempre più incombente di perdere il posto. Soffrono di un calo sensibile di visite soprattutto i centri di solito molto frequentati e affollati. Nel complesso, tuttavia, l'umore è cautamente ottimistico.

How are footwear sales doing in the time of Coronavirus and how is the mood of German retailers? Retailers in general, but especially fashion and footwear retailers, are very happy that business has resumed. After a slow start, with moderate visits in the first few weeks, consumer interest and frequency are now on the rise. But of course we have to admit that we are far from last year’s levels and it is highly unlikely that we will be able to return to the same in 2020. We note that consumers are somewhat reluctant, due to several reasons: the shopping experience is limited due to physical distancing and hygiene restrictions, but also because of financial concerns following the decrease in working hours and the increasingly impending risk to lose their jobs. Usually particularly busy and crowded locations are suffering from a significant drop in visits. The mood is, however, cautiously optimistic on the whole.

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Stephan Krug - SABU Schuh & Marketing

Raccomandiamo ai membri SABU di verificare, in particolare, che ci sia equilibrio tra le tipologie di scarpe, chiuse e aperte, e di integrare in modo tematico gli stock esistenti della PE 2020. We recommend our SABU members to check especially the balance between closed and open shoe types and to integrate existing stocks from SS 2020 thematically.

In questo contesto, quali sono i requisiti che l'industria calzaturiera deve soddisfare? La consegna di calzature e pelletteria per la stagione autunno-inverno 2020/21 in 4/6 settimane. Dilazionare i pagamenti per l‘AI20/21 a 30 - 60 giorni. Il posticipo delle fatture garantirebbe un significativo miglioramento della liquidità del commercio al dettaglio. Il rinvio dei termini di consegna, eventualmente già confermati, dovrebbe essere discusso individualmente tra fornitore e rivenditore. Per la stagione primavera-estate 2021, le scadenze per gli ordini dovrebbero essere posticipate di quattro settimane. In breve e in generale: vorremmo strutturare un nuovo e diverso calendario per le prossime stagioni, a partire dal prossimo inverno. Per quanto riguarda l‘estate 2021, cosa consigliate ai vostri partner? SABU GmbH, in qualità di grande gruppo d‘acquisto tedesco, dà il buon esempio per quanto riguarda il calendario delle nuove stagioni: abbiamo adattato la programmazione delle nostre fiere ed eventi alla nuova situazione e abbiamo posticipato i programmi per l'inizio della “nostra“ primavera - estate. Tradizionalmente cominciamo la stagione degli ordini con un viaggio in tutta la Germania per mostrare le pre-collezioni e diffondere le prime informazioni sulle tendenze moda. Nell’attuale situazione, questa prima fase è stata cancellata e sostituita con un webinar aperto a tutti i clienti SABU, attraverso cui abbiamo diffuso tutte le informazioni importanti per approcciare con successo le prossime stagioni. Nel dettaglio: una recensione della stagione primavera - estate 2020, le prime tendenze della moda per la PE 2021 e importanti consigli relativi agli ordini. A oggi ipotizziamo di essere in grado di organizzare i nostri SABU FAIR TRENDS & FASHION P/E 2021 per il 12-13 settembre 2020, assicurando ovviamente massima attenzione per i necessari requisiti di distanziamento e sicurezza sanitaria. Raccomandiamo ai membri SABU di verificare, in particolare, che ci sia equilibrio tra le tipologie di scarpe, chiuse e aperte, e di integrare in modo tematico gli stock esistenti della primavera - estate 2020. È anche importante ottimizzare le date di consegna delle scarpe in base alle vere e reali tempistiche di vendita della stagione. Infine, tutti i fornitori che, durante la crisi, si sono dimostrati affidabili e si sono comportati da buoni partner, dovrebbero essere considerati con particolare interesse.

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What are the requirements that the footwear industry must meet in this context? The delivery of footwear and leather goods for the 2020/21 fall/ winter season should take place four until six weeks later. The whole delivery of the 2020/21 fall/winter should be provided with value date of 30 – 60 days. The later invoicing ensures the significant improvement of the liquidity situation in retail for the 2020/21 fall/winter season. The postponement of, possibly already confirmed, delivery deadlines should be discussed individually between supplier and retailer. For the Spring-Summer 2021 season, order deadlines should be postponed by four weeks. In short and in general: we would like to structure a new and different calendar for the next seasons, starting next winter. As for summer 2021, what do you recommend to your partners? SABU GmbH, as a large German buying group, sets a good example with regard to the calendar of new seasons: we have adapted the programming of our own fairs and events to the new situation and we have postponed the programmes for the beginning of “our” spring - summer. Traditionally, we start the order season with a trip across Germany to show the early programme (collections) and spreading the first fashion information. In the current situation, this first phase has been cancelled and replaced with a webinar open to all SABU customers, through which we have disseminated all the important information to successfully approach the next seasons. In detail: a review of the 2020 spring/summer season, the first fashion trends for SS 2021 and important advice on orders. To date, we assume that we are able to organise our SABU FAIR TRENDS & FASHION P/E 2021 for 12-13 September 2020, obviously ensuring maximum attention to the necessary requirements for distance and health security. In particular, we recommend our SABU members to check especially the balance between closed and open shoe types and to integrate existing stocks from spring/summer 2020 thematically. It is also important to optimise the delivery dates of the shoes based on the true and actual timing of the business season. Finally, all suppliers who, during the crisis, proved reliable and behaved like good partners, should be considered with particular interest.


Le nuove tempistiche stagionali spostate un po‘ in avanti dovrebbero consentire ai nostri rivenditori di ordinare a seguito di migliori e maggiori informazioni.

The new seasonal timing being pushed a little forward should allow our resellers to place orders following better and more information.

Quali sono i temi moda più importanti della primavera - estate 2021? È troppo presto per fornire consigli dettagliati. Mancano ancora le ispirazioni necessarie fornite dalle collezioni tessili, ancora in via di completamento. Si evidenziano alcune tendenze di base, ma sono, è ovvio, fortemente influenzate dalla situazione contingente della pandemia. Un ritorno all'essenziale: stili puliti e minimalisti, colori smorzati e neutri, e molti look monocromatici. A causa di questo periodo di lockdown e di distanziamento sociale, delle riflessioni sugli eccessi del consumo e sulla voglia di esperienze legate alla natura, si imporranno colori come il bianco, le sfumature naturali, le tonalità delle spezie ed estivi tenebrosi. Il tocco moda a sorpresa sarà assicurato da un giallo tenue o un arancione sfuocato, come colori pieni o come dettagli. Forti influenze etniche, che sostituiranno il desiderio di lunghi viaggi da sogno: ispirati alla colorata natura di Indocina e Bali, vedremo molti abiti e gonne con stampe floreali e motivi batik, abbinati a eccitanti accenti mandarino, rosso e peperoncino. Sandali, ciabattine e mocassini potrebbero essere i modelli più in tendenza per quanto concerne le calzature. Il "Casual" continuerà ad avere successo, anzi diventerà ancora più importante.

What are the most important fashion themes for 2021 spring/ summer? It is too early to give detailed advice. The necessary inspirations provided by the textile collections, which are still being completed, are still missing. Some basic trends are highlighted, but they are, of course, strongly influenced by the contingent situation of the pandemic. A return to the essentials: clean and minimalist styles, muted and neutral colours, and many monochromatic looks. Due to this period of lockdown and physical distancing, reflections on excess consumption and the desire for experiences related to nature, colours such as white, natural shades, spice and dark summer shades will prevail. The surprise fashion touch will be ensured by a soft yellow or blurred orange, as plain colours or details. Strong ethnic influences will replace the desire for long dream journeys: inspired by the colourful nature of Indochina and Bali, we will see many dresses and skirts with floral prints and batik motifs, combined with exciting mandarin, red and chili accents. Slingbacks, slip-on shoes and loafers could be the trendiest footwear models. “Casual” fashion will continue to be successful, it will actually become even more important.

Parliamo dell'Italia. Come valuta i produttori di scarpe italiani e il panorama fieristico italiano? SABU apprezza la collaborazione con i fornitori italiani. Alcuni produttori sono molto innovativi e una certezza dal punto di vista stilistico. Anche i calzaturifici più piccoli possono risultare molto interessanti. Per quanto riguarda le fiere, ritengo molto importante Expo Riva Schuh per i rivenditori più grandi, come le catene di negozi. Ma non solo. È anche il primo "barometro" su come andranno gli affari. A Riva possiamo apprezzare le anticipazioni di collezione, valutare i primi prototipi e analizzare le tendenze moda che hanno riscosso maggior successo commerciale. Micam attira maggiormente visitatori dall'Europa meridionale o di oltreoceano. Le sue date, più spostate in avanti, la rendono più interessante per i nostri membri orientati alla moda.

Let’s talk about Italy. How do you evaluate the Italian shoe manufacturers and the Italian exhibition landscape? SABU appreciates the collaboration with Italian suppliers. Some manufacturers are very innovative and seen as a guarantee from a stylistic point of view. Even the smallest shoe factories can be very interesting. As for fairs, I consider Expo Riva Schuh very important for larger retailers, such as chain stores. But not only. It is also the first “barometer” on how business will go. At Riva we can appreciate the anticipations of the collection, evaluate the first prototypes and analyse fashion trends with the major commercial success rate. Micam attracts more visitors from southern Europe or overseas. Its dates, posteponed forward, make it more interesting for our fashion-oriented members.

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GUANGZHOU RUILY FOOTWEAR CO., LTD. 510400 Guangzhou China Rm502, T11 Bldg, Bolin Yi Hao, No. 639, Shicharoad, Baiyung District tel. +86-20-22251153 www.ruilyshoes.com winner@ruilyshoes.com pag. 83-84

MESSE FRANKFURT FRANCE SAS 75019 PARIS France 1 Avenue De Flandre tel. +33 155.268.989 fax +33 140.350.900 www.leatherworld-paris.com visitorservice@france.messefrankfurt.com pag. 25

HUAXIN FOOTWEAR LIMITED 510407 Guangzhou China RM C001, Xiyu International Plaza, No.603 Xicha Road, Baiyun District tel. +86 20-81686867 fax +86 20-81686870 trade1@huaxinfootwear.com huaxinfootwear@163.com pag. 19

NEW BELLE FOOTWEAR (SZ) CO., LTD. 518109 Shenzhen, Guangdong China 99 Hua Ning West Road, Da Lang, Longhua tel. +86 75527522888 www.belleintl.com trade@belle.com.cn pag. IV Cover

IMAC S.p.A. 63010 MONTEFIORE DELL’ASO AP Italy Via Menocchia 27 tel. +39 0734.938.721 fax +39 0734.938.223 www.imacspa.com info@imac-italia.it pag. 3-130-131-132-133

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JOOI BROTHERS 14000 BUKIT MERTAJAM, SEBERANG PRAI Malaysia 917 & 1510, Mk. 11, Jalan Kebun Nanas, Bukit Tengah tel. +60 4-5081818 fax +60 4-5072086 www.asadi.com.my jooilim@asadi.com.my pag. 8-9

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JUMPVICT INTERNATIONAL CO. LTD. 523070 Dongguan, Guangdong, China 18 Fl. Kangcheng International Plaza, Hongyuan Road , Nancheng Dist. tel. +86 76926982561 anna@jumpvictshoes.com pag. 44

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SALONI INTERNAZIONALI FRANCESI s.r.l. 20123 Milano MI Italy Via Caradosso 10 tel. +39 02.4343.5327 adelpriore@salonifrancesi.it pag. 105 TROPICAL SHOE INDUSTRIES LTD. 1213 DHAKA Bangladesh A. R. Tower (5th Floor), 24 Kemal Ataturk Avenue, Banani, tel. +880 2 9822155 fax +880 2 9822154 www.tropicalbd.com bdexport@bdexport.net pag. 7 WENZHOU JIEFENG (TOPWINNER) IMP. & EXP. CO., LTD 325011 Wenzhou City, Zhejiang China No. 205, Wenzhou Avenue, tel. +86-577-88916779-8024 fax +86-577-88919925 topwinner16@topwinner.com.cn pag. 129


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