Super Robot Files 1963/1978 - Fabrizio Modina (J-Pop)

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SUPER ROBOT FILES ス ー パ ー ロ ボ ッ ト フ ァ イ ル

1963/1978


Š 2014 EDIZIONI BD Per il logo SRF Š Fabrizio Modina Concept e testi: Fabrizio Modina A cura di Jacopo Costa Buranelli Graphic design e impaginato: Studio Pixel di Mirko Guidi Materiale fotografico: Davide Balducci Editing e proofreading: Giulia Morganti Un ringraziamento speciale a Francesco Nicodemo Stampa: Grafiche Ambert, Verolengo (TO) ISBN : 9788868830489 Prima edizione Ottobre 2014


dI CaRLO ChaTRIan

pag. 004

PREFazIOnEdI FaBRIzIO mazzOTTa

pag. 006

InTROdUzIOnE

pag. 008

1963 1966 1972 1973 1974 1975 1976 1977

pag. 019 pag. 025 pag. 029 pag. 047 pag. 051 pag. 069 pag. 109 pag. 143

1978

pag. 181

RIngRazIamEnTI

pag. 198

BIBLIOgRaFIa

pag. 199


1975 YUSha REIdEEn

gETTER ROBOT g

UChU nO KIShI TEKKaman

TImE BOKan

KOTETSU JEEg

UChU EnBan daISEnSO

UFO ROBOT gREndIzER SUPER ROBOT FILESt 069


UFO ROBOT

gREndIzER C

on la chiusura di Great Mazinger, l’emittente Fuji Television incarica Go Nagai e Toei Doga di immaginare una nuova serie che riporti in auge le tematiche evergreen di Mazinger Z e il suo notissimo protagonista Koji Kabuto, unendole alla tendenza imperante degli UFO, felicemente esplorato con Uchu Enban Daisenso. Sebbene le intenzioni di Nagai siano più predisposte verso una storia incentrata su un terzo Mazinger, ipoteticamente chiamato God Mazinger, le pressioni di produttori e sponsor (in primis la ormai potentissima Popy) portano a un abbandono del progetto e all’opzione definitiva per una rilettura estesa delle avventure di Duke Fleed. Insieme al mangaka Gosaku Ota, Nagai realizza il manga UFO Robot Grendizer (sebbene ne esista anche un’altra versione a sua unica firma) che viene riveduto, corretto e filtrato per originare l’anime omonimo composto di ben settantaquattro episodi. La serie di Grendizer conserva nel suo nucleo parte dei concetti e dei personaggivisti in Uchu Enban Daisenso, che subiscono però un completo restyling. Il character design si fregia di due importantissimi nomi: Kazuo Komatsubara e Shingo Araki, che si spartiscono il lavoro nei due segmenti dell’opera. Il mecha design viene completamente stravolto e poco resta del Gattaiger e di Roboizer. A livello filologico, il nome del nuovo robot dovrebbe essere trascritto dal giapponese come Grandizer, Grande Izer, in quanto potenziamento del suo predecessore, ma è ormai definita come universale la titolazione Grendizer con la lettera E, per cui questa edizione si attiene a tale standard. Il primo personaggio a essere introdotto è a ragion veduta proprio KOJI KABUTO, il quale, al termine della guerra con Mikene, ha definitivamente abbandonato i super robot e ora si dedica alla ricerca spaziale a bordo del suo disco volante, il TFO, acronimo di Terrestrial Flying Object. Koji si stanzia presso l’UCHU KAGAKU KENKYUJYO [Laboratorio di Scienze Spaziali], centro di ricerca costruito in cima a una diga e gestito dal Professor GENZO UMON (Genzo Umon Hakase). Qui conosce, oltre al personale della base, la colorata famiglia MAKIBA, proprietari del ranch Shirakaba Bokujo [Pascolo Betulla], situato nelle vicinanze. Il capofamiglia, DANBEI (ricavato graficamente da un personaggio già apparso in Cutie Honey, altro lavoro di Nagai) è un nanerottolo ossessionato di UFOlogia che trascorre buona parte della sua giornata dietro a un telescopio a caccia di avvistamenti, lasciando i due figli, la bella HIKARU e il piccolo GORO a occuparsi delle faccende domestiche.

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GRENDIZER e SPACER Chogokin GA-37 Metallo e plastica 1975 H Grendizer cm 13/Largh. Spacer cm 23 Popy, Giappone Coll. Fabrizio Modina

GRENDIZER e SPACER Soul of Chogokin GX-04 Metallo e plastica 2000 H Grendizer cm 20/Largh. Spacer cm 28 Bandai, Giappone Coll. Fabrizio Modina

GRENDIZER e SPACER Brave Gokin 40 Metallo e plastica 2013 H Grendizer cm 22/Largh. Spacer cm 39 Cm’s, Giappone Coll. Fabrizio Modina

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GRENDIZER e SPACER Jumbo Machinder Plastica e vinile 1975 Largh. Spacer cm 88 Popy, Giappone Coll. Piero Delrivo

SPACER CROSS Chogokin GA-37 Metallo, e plastica 1975 Lungh. cm 14 Popy, Giappone Coll. Piero Delrivo

SPACER CROSS Dynamite Action 19 Metallo, plastica e magneti 2015 Evolution Toy, Giappone

GRENDIZER Jumbo Machinder Plastica e vinile 1975 H Grendizer cm 60 Popy, Giappone Coll. Piero Delrivo

Nella fattoria lavora anche il figlio del professor Umon, DAISUKE, dal carattere schivo e misterioso, provetto cavallerizzo e proprietario della motocicletta futuribile DUKE BUGGY. Ma il quadretto idilliaco viene presto meno: preceduti dalle sporadiche visite dei ricognitori, arrivano sulla Terra gli UFO del pianeta Vega, barbari invasori galattici, noti per le devastazioni che lasciano al loro passaggio. Vega, situato ad anni luce dal Sistema Solare, sta morendo, contaminato dalle radiazioni letali del Vegatron e gli abitanti hanno identificato nel 0100 tSUPER ROBOT FILES

nostro pianeta il luogo ideale su cui migrare, previa la completa estinzione degli attuali abitanti. VEGA DAHIO è il sovrano incontrastato al quale fanno capo le forze militari e civili. Come tutti gli esponenti della sua razza, porta lunghe orecchie appuntite ed è avvolto in un ampio mantello rosa chiuso da un monile a forma di teschio sul petto. La sua parola è legge, i suoi desideri un ordine. L’avamposto per la conquista della Terra viene situato sulla Luna, sul lato oscuro della quale è stata costruita la Getsumen Kichi Skull Moon [Base Lunare Skull Moon], complesso architettonico


DOUBLE SPACER, MARINE SPACER, DRILL SPACER Soul of Chogokin GX-04, GX-04X Metallo e plastica 2000/2002 Lungh. cm 12/cm 10/ cm 15 Bandai, Giappone Coll. Fabrizio Modina

DOUBLE SPACER CROSS Soul of Chogokin GX-04 Metallo e plastica 2000 Lungh. cm 20 Bandai, Giappone Coll. Fabrizio Modina

MARINE SPACER CROSS Soul of Chogokin GX-04, GX-04X Metallo e plastica 2000/2002 Lungh. cm 20 Bandai, Giappone Coll. Fabrizio Modina

turriforme da cui si sganciano le MOTHER BURN, i vascelli interplanetari che trasportano gli ENBAN JUU, mostri spaziali a forma di UFO e i MINIFO, squadriglie di piccoli ma micidiali dischi volanti. A capo della base lunare viene nominato GANDAL SHIREI, granitico comandante che viene ispirato nelle sue azioni più bieche dalla compagna LADY GANDAL la quale, in una delle migliori intuizioni grafiche di Nagai, ha le forme di una minuscola strega che vive all’interno della testa del marito. Vestita di stracci e con lunghi capelli rossi, si mostra all’esterno aprendo il volto di Gandal come un portale. I loro diretti comandi vanno a BLAKKI TAICHO, dalla pelle grigia e arti filiformi (totalmente diverso dalla versione ipertrofica di Uchu Enban Daisenso), responsabile del corpo militare, composto da anonimi soldati incappucciati, i VEGA HEISHI. Alzatosi in volo per contrastare l’arrivo dell’Enban Juu GIRU GIRU, Koji si accorge presto che il suo innocuo TFO non può competere con le performance alle quali era abituato con Mazinger Z e viene abbattuto. Ma in suo aiuto arriva un altro disco volante, dal quale si stacca un enorme robot dalle grandi corna

DRILL SPACER CROSS Soul of Chogokin GX-04, GX-04X Metallo e plastica 2000/2002 Lungh. cm 26 Bandai, Giappone Coll. Fabrizio Modina

dorate che colpisce l’avversario per poi volare via scomparendo a velocità ultrasonica. Nella mente di Koji rimane però l’immagine del suo pilota con una tuta rossa e nera e il volto celato dal casco che lascia intravedere solo gli occhi freddi e decisi. Il mistero non tarda a essere svelato: il pilota del robot è in effetti Daisuke Umon, il cui vero nome è DUKE FLEED. Esattamente come nel film, questi è il principe ereditario del pianeta omonimo, schiantatosi sulla Terra e accolto dallo scienziato. Duke Fleed ha fatto della Terra la sua nuova casa ed è intenzionato a proteggerla a ogni costo, memore del triste destino incorso allo sfortunato Fleed. Il suo robot, GRENDIZER, è anni luce più avanzato di Mazinger e vola nello spazio inserito nel disco SPACER, con il quale forma lo SPACER CROSS. È alto ben 30 metri e pesa 280 tonnellate, gestito da un solo pilota che opera da un’unità mobile chiamata DUKE PIT che, al momento del distacco dal disco, scivola velocemente attraverso un condotto per posizionarsi nella testa del gigante. Le sue armi preferite sono il Double Harken, un’alabarda con lame a mezzaluna, e lo Screw Crusher Punch, il pugno a razzo fornito di punte SUPER ROBOT FILESt 0101


UCHU KAGAKU KENKYUJYO Popynica PA-63 Metallo e plastica 1976 Lungh. cm 14 Popy, Giappone Coll. Fabrizio Modina

SHIN UCHU KAGAKU KENKYUJYO Pla Dela (Pla DX) Plastica 1976 Largh. cm 27,5, Lungh. cm 32 Popy, Giappone Coll. Piero Delrivo

acuminate. Per molti anni, Grendizer è stato custodito in un hangar segreto costruito dentro la diga e che ora, in guerra dichiarata, viene fornito di un portello per il decollo e di numerose uscite alternative posizionate lungo il perimetro dell’Huchukagaku Kenkyujyo. La consueta staticità della trama, subisce rinnovamenti graduali che rialimentano l’attenzione dell’audience attraverso l’inserimento di nuovi personaggi e mecha. Dopo una furiosa battaglia, Grendizer riesce finalmente a distruggere la nave Mother Burn, uccidendo Blakki e ferendo gravemente Gandal. Il posto del comandante defunto viene occupato dal KAGAKU CHOKAN ZURIL [Segretario Scientifico Zuril], caratterizzato da un occhio bendato e copricapo con ali di pipistrello. Gandal ritorna presto in azione mostrando, dopo l’incidente, una rinnovata Lady Gandal, che si presenta ora come un viso femminile completo, che si alterna a quello maschile. 0102 tSUPER ROBOT FILES

Intanto, il cast viene arricchito di nuovi arrivi: direttamente da Great Mazinger, tornano Boss, Nuke e Mucha con il loro Boss Borot, a rinforzare il legame di questa serie con la Mazin Saga. La base semidistrutta viene rinnovata e fortificata comeSHIN UCHU KAGAKU KENKYUJYO, in grado di ritrarsi in un guscio metallico corazzato, mentre, in fase di attacco, è predisposta per il lancio di tre nuovi veicoli ideati da Umon per aumentare l’efficienza di Grendizer. Il DOUBLE SPACER viene pilotato da Koji, orfano del TFO e dell’ancor più sfortunato JFO. È un jet con ampia apertura alare, che, agganciato a Grendizer permette al robot di muoversi più agevolmente nel cielo, meno costretto che nella combinazione Spacer Cross. Il MARINE SPACER è costruito per portare Grendizer sott’acqua e viene affidato a Hikaru, la ragazza della fattoria, che, per amore di Daisuke, non esita a tuffarsi nel pericolo sottoponendosi a un duro training. Per le operazioni nei fondali marini più remoti viene utilizzato l’Ultrasubmarine, con scafo


DUKE FLEED Sofubi Mini Size Vinile 1975 H cm 14 Popy, Giappone Coll. Piero Delrivo

DUKE FLEED (ACTARUS) Plastica, vinile, tessuto 1978 H cm 22 Fabianplastica/Ceji Arbois, Italia/Francia Coll. Fabrizio Modina

DUKE FLEED Vinile 2004 H (inclusa base display) cm 22,5 High Dream, Giappone Coll. Fabrizio Modina

DAISUKE UMON Vinyl Figure Collection Vinile 2013 H cm 20 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

DUKE BUGGY Metaltech 03 Metallo e plastica 2012 Lungh. cm 16 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

DUKE BUGGY Popynica PA-62 Metallo e plastica 1975 Lungh. cm 11 Popy, Giappone Coll. Fabrizio Modina

rinforzato e alloggiamento protettivo. Il terzo veicolo, il DRILL SPACER, è concepito per agire sotto terra con l’utilizzo di una coppia di trivelle perforanti. Dopo un periodo di assenza di un pilota fisso, viene alla fine concesso a Maria, la vera sorpresa della seconda parte della serie, in quanto ritrovata sorella di Duke Fleed, arrivata a sua insaputa sulla Terra ancora bambina. La principessa MARIA GRACE FLEED entra così a fare parte dei comprimari, portando equilibrio nella squadra e aprendo un piccolo posto nel cuore di Koji, lontano dalla gelosissima Sayaka. Vega non esita a utilizzare l’influenza della figlia

DUKE PIT Popynica PA-67 Metallo e plastica 1976 H cm 6 Popy, Giappone Coll. Fabrizio Modina

DUKE PIT Plastica e vinile 2006 H cm 16 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

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TFO Popynica PA-60 Metallo e plastica 1975 Diam. cm 8,5 Popy, Giappone Coll. Fabrizio Modina

KOJI KABUTO (ALCOR) Plastica, vinile, tessuto 1978 H cm 22 Fabianplastica/Ceji Arbois, Italia/Francia Coll. Fabrizio Modina

KOJI KABUTO Vinile 2004 H cm 20 High Dream, Giappone Coll. Fabrizio Modina TFO Metallo, plastica e resina 2008 Diam. cm 8,5 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

HIKARU MAKIBA Vinile 2012 H cm 16 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

MARIA GRACE FLEED Vinile 2005 H cm 18,5 Yamato, Giappone Coll. Fabrizio Modina

MARIA GRACE FLEED Vinile 2004 H cm 22 High Dream, Giappone Coll. Fabrizio Modina

HIKARU MAKIBA Dynamic Heroines Collection PVC 2006 H cm 10 Cm’s, Giappone Coll. Fabrizio Modina

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“ACTARUS E I SUOI AMICI” set di miniature Plastica 1978 H media cm 4 Atlantic, Italia Coll. Fabrizio Modina

DUKE FLEED

DAISUKE UMON

KOJI KABUTO PILOT

KOJI KABUTO

HIKARU MAKIBA

GENZO UMON BANTA ARANO

GORO MAKIBA DANBEI MAKIBA

Rubina su Duke Fleed, sua promessa sposa in tempo di pace. La sventurata principessa tenta una mediazione tra le parti, ignara di essere l’esca di un complotto siglato da Zuril. Come la povera Telonna, anche Rubina si sacrifica per salvare l’amato in un episodio particolarmente intenso, che segna pure la fine del detestabile scienziato. L’inaspettato tradimento di Lady Gandal è un preludio alla fine della serie. Decisa a venire a patti con i terrestri, tenta di prendere il controllo del corpo del marito, ma inutilmente: Gandal preferisce spararsi in pieno volto, uccidendo la sua controparte femminile e, insieme, se stesso. La flotta aliena subisce un altro duro colpo con l’eliminazione di Mother Ship, l‘ammiraglia di Gandal e per la squadra di Umon è venuto il momento di puntare alla Luna. Koji, Hikaru e Maria vengono lanciati nello spazio a bordo del Cosmo Special, un razzo separabile in tre unità da combattimento, e affiancano Grendizer nell’ultima grande battaglia, che termina con la completa disfatta dei veghiani e la morte del loro sovrano. A guerra conclusa, Duke e Maria decidono di tornare sul loro pianeta natio, che è pronto per rifiorire anche grazie ai semi che porteranno dalla Terra. I due fratelli si accomiatano dagli amici e volano via oltre le nubi, lasciando i presenti e il pubblico a domandarsi se mai torneranno… UFO Robot Grendizer chiude definitivamente la trilogia di Mazinger, utilizzando come trait d’union le figure di Koji e Boss Borot, gli unici due elementi che compaiono in tutte e tre le serie. Nel 1976, Grendizer arriva al cinema con UFO Robot Grendizer Tai Great Mazinger, in cui Duke Fleed e il suo robot sono costretti ad affrontare il Great Mazinger rubato dal generale veghiano Barandos dal museo dove è stato esposto dopo la sua dismissione. SUPER ROBOT FILESt 0105


Con l’aiuto di Koji, il Mazinger torna sottocontrollo e pronto ad allearsi con Grendizer per distruggere l’ennesimo mostro extraterrestre. Dello stesso anno è anche il già più volte citato Grendizer, Getter Robot G, Great Mazinger – Kessen Daikaju, con ospiti Grendizer e Double Spacer, insieme a tutti gli altri giganti meccanici nagaiani. Gradito coprotagonista del manga a colori Dynamic Heroes del 2004, il colosso di Fleed non è stato ancora oggetto di remake o sequel e l’unica traccia recente della sua presenza viene riscontrata nelle citazioni grafiche del manga Mazinger Otome (2009) e nella serie Robot Girls Z (2014). Un reboot del personaggio è previsto per la fine del 2014 sulle pagine della rivista Champion RED, con l’attesissimo manga Grendizer Giga a firma di Nagai. Grendizer atterra in Europa partendo dalla Francia, che per prima ne acquisisce i diritti. La messa in onda della prima puntata, il 3 luglio1978, provoca un’esplosione mediatica senza precedenti. Il robot, ribattezzato “Goldorak”, conquista il territorio d’oltralpe, che dalla Normandia alla Costa Azzurra si ferma per mezz’ora al giorno per seguirne le avventure, restando senza fiato. Sebbene l’opera venga leggermente snaturata dal totale riadattamento dei nomi e dai tagli a qualunque riferimento agli inediti Mazinger Z e Great Mazinger, resta comunque il fatto che, mai prima d’ora, il pubblico europeo aveva avuto modo di visionare materiale animato di questo tipo, che metteva completamente in discussione le melense produzioni americane. La Francia proclama Goldorak, Actarus (Duke Fleed), Alcor (Koji Kabuto) e Venusia (Hikaru Makiba) eroi nazionali, generando un fenomeno di audience e merchandising mai visto prima per un cartone animato. In Italia, la tv nazionale acquista UFO Robot Grendizer, programmando un doppiaggio che utilizza i nomi francesi, che suonano più neutri rispetto agli originali nipponici. In un’ulteriore variazione, il robot subisce un terzo battesimo mutando in “Goldrake”, nome che, senza alcun senso compiuto, accorpa “Goldfinger” a “Mandrake”, sebbene già appartenesse al 0106 tSUPER ROBOT FILES

protagonista di un fumetto per adulti. La messa in onda anticipa quella francese, con datazione 4 aprile 1978. Per un’incomprensione linguistica, la serie viene lanciata come Atlas UFO Robot, laddove la parola Atlas è il termine francese che sta per “manuale”. Infatti, il catalogo arrivato in RAI dalla Francia, con tutte le specifiche inerenti la serie, recava sulla copertina il titolo di Atlas UFO Robot ovvero, “Manuale per UFO Robot”, significato non compreso dai responsabili alla promozione, evidentemente carenti in materia di lingue europee. Graziato anche nel nostro paese da un successo senza precedenti che va oltre la televisione, per approdare nella musica, nel dibattito sociale e nel costume stesso dello Stato, Goldrake accende una miccia che fa esplodere il fenomeno anime in Italia, evento che negli anni successivi determinerà la più massiccia importazione al mondo, rendendo il Bel Paese il maggiore fruitore globale di animazione giapponese, secondo soltanto alla nazione di origine. Grendizer/Goldrake illumina l’infanzia di un’intera generazione con tematiche adulte e innovative, l’animazione dinamica e le trovate tecnologiche che entrano a fare parte della mitologia contemporanea e della cultura pop della fine del XX secolo. UFO Robot Grendizer viene programmato negli Stati Uniti soltanto nel 1980, all’interno del contenitore Force Five, che raggruppa altri super robot targati Toei. A differenza dell’audience europeo, quello americano non dedica grande interesse alla serie, probabilmente distratto dall’imperativo mediatico di Star Wars, che negli stessi anni oscura qualunque altra produzione di fantascienza.


“VEGA E I NEMICI DI GOLDRAKE” set di miniature Plastica 1978 H media cm 4 Atlantic, Italia Coll. Fabrizio Modina

VEGA DAIHO Vinyl Figure Collection Vinile 2012 H cm 25 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

VEGA DAHIO

GANDAL ZURIL

LADY GANDAL

VEGA HEISHI Vinyl Figure Collection Vinile 2013 H cm 23 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

BLAKKI

VEGA HEISHI

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MOTHERN BURN Metallo e plastica 2011 Diam. cm 14,5 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

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BLAKKI TAICHO Vinyl Figure Collection Vinile 2013 H cm 25 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

MOTHERN BURN Plastica 1978 Diam. cm 10,5 Fabianplastica, Italia Coll. Fabrizio Modina

ENBAN JUU KING GORI Vinile 2004 H cm 22 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

GANDAL SHIREI Vinile 2004 H cm 23 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

GANDAL SHIREI e LADY GANDAL Vinile 2004 H cm 23 HL Pro, Giappone

ENBAN JUU GIN GIN Metaltech 04 Metallo e plastica 2013 H cm 14 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

MINIFO Metallo e plastica 2008 Diam. cm 2,5 HL Pro, Giappone Coll. Piero Delrivo

ENBAN JUU GIRU GIRU Metaltech 02 Metallo e plastica 2011 Lungh. cm 16 HL Pro, Giappone Coll. Fabrizio Modina

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KAGAKU CHOKAN ZURIL Go Nagai Robot Collection PVC 2014 H (inclusa base) cm 8 Yamato Video, Italia Coll. Fabrizio Modina


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GO NAGAI PRESENTS: UFO ROBOT GOLDRAKE, Volume 1 Go Nagai, Gosaku Ota D/Visual, Japan 2007

ROMAN ALBUM EXTRA KIDO SENSHI GUNDAM THE MOTION PICTURE II: AI SENSHI HEN Tokuma Shoten, Japan 2003

ANIMAGE ROMAN ALBUM ARCHIVE VOL. 3: REIDEEN THE BRAVE Tokumashoten, Japan 2002

ROMAN ALBUM EXTRA KIDO SENSHI GUNDAM THE MOTION PICTURE III: MEGURIAI SORA HEN Tokuma Shoten, Japan 2003

MARVEL CHRONICLE Panini Comics, Modena 2009 TATSUNOKO HEROES Asahisonorama, Japan 2001 TATSUNOKO HERO MATERIAL Gingashuppan, Japan 2000 TIME BOKAN ZENSHU – TIME BOKAN THE COMPLETE WORKS Soft Bank, Japan 1997 TIME BOKAN ZENSHU 2 AKU NO KADO – TIME BOKAN THE COMPLETE WORKS Soft Bank, Japan 1998

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SUPER ROBOT MATERIAL (MAGNE ROBOT HEN) Gingashuppan, Japan 1999

ANIME D’ACCIAIO Guglielmo Signora Kappa Edizioni, Bologna 2004

COYOTE MAGAZINE, HORS-SERIE SPECIAL RETRO Editions De Tournon, Paris, France 2003

CHOGOKIN TAMASHI – ROMAN ALBUM HYPER MOOK 2 Tokumashoten, Japan 1998

ANIME LAND N° 96, Novembre 2003. Articolo “DOSSIER ROBOTS” Anime Manga Presse SRL, Paris, France

CHOGOKIN TAMASHI – ROMAN ALBUM HYPER MOOK 10 Tokumashoten, Japan 2001

SUPER ROBOT MATERIAL (TATSUNOKO PRO. HEN) Gingashuppan, Japan 1999

FIGURE TEIKOKU 2 Kabushikigaisha Nichiya Shobo, Japan 1997

ANIMAGE ROMAN ALBUM ARCHIVE VOL. 1: COMBATTLER V Tokumashoten, Japan 2002

CHOGOKIN TAMASHI KEIKAKU – PROJECT THE SOUL OF CHOGOKIN Media Works, Japan 2004

TADAO NAGAHAMA ROMAN ROBOT ANIME NO SEKAI COMBATTLER V-VOLTES V-DAIMOS-DALTANIOUS TAIZEN Futabasha, Japan 2003

FIGURE O N° 15, Articolo “Magnet Power Go! Go!” World Photo Press, Japan 1997

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0200 tSUPER ROBOT FILES

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