Progetto realizzato in collaborazione con LaFil • Filarmonica di Milano
Testi e disegni: Paola Bertassi
Progetto grafico e artwork di copertina: Samuele Pellizzari
Redazione: Cinzia Di Dio La Leggia
Proprietà esclusiva per tutti i Paesi:
Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano
© 2023 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano
Tutti i diritti sono riservati
EC 12414 / ISBN: 9788863954395
www.edizionicurci.it
Prima stampa in Italia nel 2023 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano
La musica ha una storia lunghissima ed è molto difficile riassumere, attraverso un semplice laboratorio di ascolto, gli infiniti aspetti, combinazioni, caratteristiche legate a oltre duemila anni di onorata attività... (per non parlare della musica precedente all’anno zero!)
Tuttavia questo quaderno ti proporrà un divertente e pratico percorso dove la musica di Igor Stravinskij dei primi anni del 1900, e molti altri brani musicali, ti faranno scoprire diversi modi di ascoltare, sperimentare e giocare con le forme d’arte di questo intenso periodo artistico.
Inoltre, per comprendere meglio la poetica di questo compositore, ti farò scoprire alcuni strumenti musicali, nonché i generi che più lo appassionavano e le forme di danza che ha voluto inserire nel capolavoro da lui realizzato intitolato
HISTOIRE DU SOLDAT
In particolare, la forma concerto in trio strumentale.
Buon divertimento!
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STUZZICHINO CULTURALE!
IGOR STRAVINSKIJ
Carta d’identità:
La popolarità di Stravinskij presso il grande pubblico si deve ai tre balletti russi: L’uccello di fuoco (1910), Petruška (1911) e La sagra della primavera (1913), opere decisamente rivoluzionarie dal punto di vista musicale.
La sagra della primavera è stata utilizzata da Walt Disney nel cartone animato FANTASIA. Walt Disney, dopo aver ascoltato il brano coi suoi collaboratori, esclamò: “È meraviglioso! Sarebbe perfetto per gli animali preistorici. Ci sarebbe qualcosa di terrificante in dinosauri, lucertole volanti, e mostri preistorici...” (tratto dal Blog “Il mondo dei dinosauri”).
Ottenne anche grande fama come pianista e direttore d’orchestra, dirigendo spesso le prime delle sue composizioni. Stravinskij scrisse per ogni tipo di organico, composizioni d’ogni genere, dalle sinfonie alle miniature strumentali.
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HISTORIE DU SOLDAT (LA STORIA DEL SOLDATO)
è un racconto messo in musica da Igor Stravinskij nel 1918.
Nel 1918 tutta l’Europa è coinvolta nella GRANDE GUERRA.
Stravinskij si trova in Svizzera, come profugo fuggito dalla Russia, ed è in un periodo di ristrettezze economiche. Decide di realizzare insieme all’amico Charles-Ferdinand Ramuz, autore del testo, uno spettacolo itinerante, con poche scene da trasportare, una sorta di carro di Tespi (come gli spettacoli di burattini al parco... ).
Pochi musicisti, pochi attori (il soldato, il diavolo, la principessa e un narratore) e un allestimento essenziale. L’impresa viene finanziata dall’amico Werner Reinhart, clarinettista per diletto, al quale Stravinskij dedicherà i TRE PEZZI PER CLARINETTO.
Gli strumenti scelti e l’organico ridotto fanno quasi pensare a una JAZZ BAND (Stravinskij scoprì il JAZZ proprio in questo periodo), ma anche a un’orchestra sinfonica “ristretta”, in opposizione al “gigantismo” orchestrale del periodo (basti pensare alla Sinfonia dei mille di Mahler del 1907!).
Ogni strumento musicale costituisce un elemento importantissimo nella scrittura musicale: i ruoli di accompagnamento e melodia si scambiano continuamente fra tutti gli strumenti musicali.
Lo spettacolo verrà eseguito una sola volta a Losanna a causa dell’epidemia di influenza spagnola che porterà all’annullamento della tournée.
L’HISTOIRE DU SOLDAT viene proposta anche in TRIO: violino, pianoforte e clarinetto.
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Nella versione originale e completa gli strumenti sono i seguenti. Ogni strumento appartiene a una famiglia dell’orchestra: collega con una freccia ciascuno di questi alla famiglia di appartenenza.
▶ VIOLINO
▶ CONTRABBASSO
▶ CLARINETTO
▶ FAGOTTO
▶ CORNETTA (TROMBA)
▶ TROMBONE
▶ TAMBURO
▶ PERCUSSIONI
Quali fra gli strumenti elencati non troveresti in una JAZZ BAND? Scrivili qui sotto:
MAA... se la formazione dell’HISTOIRE DU SOLDAT fosse veramente jazz... secondo te, a quale strumento a fiato il sassofono “porterebbe via il posto”?
Scrivilo qui sotto.
PERCUSSIONI
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LEGNI
ARCHI OTTONI
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Pur non avendo mai avuto modo di ascoltare il JAZZ dal “vivo”, Stravinskij aveva potuto studiare alcuni spartiti e, quindi, immaginarne le sonorità e lavorare sull’aspetto ritmico che già lo caratterizzava nelle opere precedenti (L’uccello di fuoco, Petruška e La sagra della Primavera).
Con l’HISTOIRE DU SOLDAT, Stravinskij ha modo di sperimentare sonorità e generi musicali nuovi, che lo avvicineranno al mondo
“americano” (e, in effetti, farà il suo primo viaggio in America nel 1925, dove si trasferirà definitivamente nel 1939). Quale fra queste danze che troviamo nell’opera di Stravinskij è di ispirazione americana?
Le conosci?
Vai a cercarle online!
Sappiamo inoltre che un’altra composizione, definita capolavoro e “pilastro” della musica del ‘900, influenzò moltissimo Stravinskij: il Pierrot Lunaire di Arnold Schoenberg, scritto ed eseguito nel 1912. Stravinskij era fra il pubblico ad una delle prime esecuzioni e ne fu profondamente colpito.
Schoenberg è inoltre l’inventore di una nuova tecnica che unisce il canto al parlato: lo SPRECHSTIMME (voce parlante). Una specie di antesignano del Rap...
▶ VALZER ▶ RAGTIME ▶ TANGO
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LO SAPEVI CHE...
Ogni strumento musicale ha un suo CARATTERE che viene valorizzato dalla scrittura musicale. Andiamo a conoscere meglio i tre strumenti musicali, protagonisti dell’HISTOIRE DU SOLDAT (LA STORIA DEL SOLDATO) di Igor Stravinskij.
I tre strumenti utilizzati (pianoforte, violino e clarinetto), hanno forme, altezze e timbri differenti. Andiamo a conoscerli un po’ meglio, scoprendo le loro caratteristiche attraverso la CLASSIFICAZIONE seguente.
Due di loro “abitano” nel palazzo dei CORDOFONI, mentre uno solo è inquilino nel palazzo degli AEROFONI. Vuoi provare a collegarli con una freccia?
VIOLINO CLARINETTO PIANOFORTE AEROFONI 8
CORDOFONI
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Nel palazzo dei CORDOFONI abitano gli strumenti il cui suono è generato dal pizzicare, sfregare o martellare le loro CORDE
Nel PALAZZO troviamo un’intera FAMIGLIA: quella degli ARCHI
Nello stesso palazzo vive anche il PIANOFORTE in quanto le CORDE poste all’interno della sua CASSA ARMONICA
vengono PERCOSSE DAI
MARTELLETTI, azionati dai TASTI BIANCHI e NERI della TASTIERA quando li schiacciamo per suonare.
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VIOLINO VIOLA VIOLONCELLO CONTRABBASSO
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Nel palazzo degli AEROFONI vivono
gli strumenti il cui suono viene generato dall’aria.
Gli strumenti ad ARIA sono davvero tantissimi ma non tutti sono strumenti a FIATO. Sai riconoscerli?
Indica con una crocetta quali sono, fra quelli in elenco, gli strumenti A FIATO.
Sai collegare i nomi ai disegni?
▶ CORNAMUSA
▶ ORGANO DA CHIESA
▶ CLARINETTO
▶ TROMBONE
▶ FISARMONICA
▶ ARMONICA
▶ OBOE
Ora scopriamo insieme La storia del soldato
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LA STORIA
Un soldato in licenza, tornando a casa dalla sua fidanzata, incrocia il diavolo sul suo cammino. Il soldato possiede un violino che il diavolo vuole a tutti i costi. Quest’ultimo riesce a convincerlo a effettuare uno scambio: tre giorni di “baldoria” assoluta con cibi pregiati, sigari, un comodo letto, vino a volontà, e tanto denaro in cambio del suo violino.
Il soldato accetta e dopo tre giorni riprende il suo cammino verso casa, ma quando arriva al villaggio viene scambiato per un fantasma: sua madre scappa appena lo incontra e lui scopre che la sua fidanzata è sposata con un altro uomo.
Il soldato si rende improvvisamente conto di aver trascorso TRE ANNI, e non tre giorni, a casa del diavolo!
Avvilito, il soldato riprende il suo cammino e arriva in un nuovo villaggio, dove apprende che la figlia del Re è malata e chi la guarirà potrà averla in sposa. Ma alla corte del Re, trova nuovamente il diavolo e il suo violino, il cui suono soltanto potrà salvare la Principessa.
Per riaverlo gioca a carte con il diavolo, lo fa ubriacare e ottiene il suo violino (e con esso la sua libertà). La Principessa guarisce e sposa il soldato.
Il diavolo non si arrende e ricorda al soldato che appena vorrà ritornare indietro nel tempo per ritrovare i suoi affetti in preda alla nostalgia, lui sarà lì ad attenderlo per portarlo via con sé. Non si può avere tutto: non si può aggiungere ciò che si aveva a ciò che si ha.
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