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Intervista alla distribuzione Selex, la private label vale 1,4 miliardi di euro

A FARE IL PUNTO, CON PL MAGAZINE, È LUCA VACCARO, DIRETTORE MARCHE COMMERCIALI.

Selex, la private label vale

1,4 miliardi di euro

Il gruppo è la seconda realtà della Gdo italiana, con una rete di 3.200 punti vendita, un piano di investimenti da 360 milioni di euro e una quota mdd che sfiora il 28%.

Selex Gruppo Commerciale – con 16,15 miliardi di euro di fatturato, in crescita del 10,3% sul 2019, è la seconda realtà della Gdo italiana, con una rete di 3200 punti vendita, un piano di investimenti da 360 milioni di euro per il 2021, che porterà, a regime, a 72 nuove aperture e a 135 ristrutturazioni. E dal 1° gennaio hanno fatto il proprio ingresso in Selex 6 nuovi soci – la siciliana CDS e il Consorzio Sun costituito da 5 Società - portando la compagine delle aziende aderenti a un totale di 18. In tutto questo come incidono le Mdd? Lo abbiamo chiesto a Luca Vaccaro, direttore marche commerciali.

Partiamo dalle cifre chiave... Nel 2020 le nostre marche del distributore hanno registrato una crescita del 10% sul 2019, con un fatturato alla vendita pari a 1,4 miliardi di euro e una quota che ha toccato, in alcune regioni, picchi del 28%. A questo trend ha contribuito naturalmente l’ingresso di Consilia, la marca privata di Sun che è andata ad aggiungersi agli altri principali brand, come Selex e Vale.

Quante sono le referenze? Abbiamo superato le 7.500. Nei punti vendita la numerica varia a seconda dei format e, naturalmente, delle metrature, in un intervallo medio compreso fra 800 e 2.000. All’interno della nostra ampia offerta la marca Selex è quella che beneficia della segmentazione più profonda e che presidia il maggior numero di categorie.

Le novità? Stiamo decisamente puntando verso l’alta gamma, su freschi e freschissimi, biologico, salutistico. Fra i brand di punta cito Saper di Sapori (prodotti tipici e del territorio), Vivi Bene (benessere e free from) e Natura Chiama (biologico, ecologico, filiera controllata). Con l’obiettivo di rispondere ai nostri consumatori in modo mirato con un’offerta precisa e dedicata da qualche anno abbiamo deciso di coprire categorie anche con marchi di fantasia. Così, nella cosmesi, è nato Armonie e benessere, che vanta sia una linea classica, sia una biologica. Ma i lanci più significativi del 2020 hanno riguardato l’ortofrutta Saper di Sapori, e i salumi e formaggi nel banco gastronomia. Questo ci permette di presidiare mercati ad alta crescita e di essere ancora più vicini ai Soci, in grado di consigliarci le migliori specialità del proprio territorio. Inoltre, stiamo coprendo il mercato del ‘senza antibiotico’, sia nelle carni sia nelle uova, rigorosamente da allevamento a terra. Qui il nostro marchio Natura Chiama controlla la filiera nella sua completezza. Tutte le linee che ho citato, insieme ai prodotti ecologici per la detergenza, saranno centrali nelle nostre strategie.

Totale referenze Mdd 7.500

Investimenti 2021 360

mld

Fatturato Mdd (2020) 1,4

mld Fatturato 16,15 mld Fatturato 2020 vs 2019 +10,3%

LE CIFRE CHIAVE DI SELEX GRUPPO COMMERCIALE 1964

Trend fatturato previsto 2021 +4%

Anno di nascita

Totale punti vendita

Totale soci 3.207

18

Sostenibilità fa rima con Mdd? Certamente e in Selex stiamo lavorando su una piattaforma di obiettivi, in parte già raggiunti. Parliamo, intanto, di sostenibilità del lavoro: così tutti i nostri fornitori del settore agricolo, ortofrutticolo sono iscritti al Protocollo del Lavoro Agricolo di Qualità o certificazione equivalente. In altre categorie abbiamo richiesto l’adozione del modulo Grasp della certificazione Global Gap o SA8000. Abbiamo poi dato una corsia preferenziale all’utilizzo di materie prime italiane, che entrano in più di 500 referenze. Abbiamo detto no, come accennato, all’allevamento in gabbia, e non solo per le uova vendute tali e quali, ma anche per quelle utilizzate come ingrediente nella trasformazione industriale. Nel mondo della detergenza, poi, abbiamo eliminato i parabeni, le microplastiche e stiamo eliminando gli opacizzanti. E, tornando al food, abbiamo lanciato, in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, il sito comemangio.it, un vero

portale dell’educazione alimentare basato sui principi della corretta alimentazione, della dieta mediterranea e della piramide alimentare. Qui fra l’altro si possono imparare i modi corretti per leggere le etichette dei prodotti.

E per il packaging? Anche questa è una tematica importantissima e dunque abbiamo realizzato analisi su vasta scala dei materiali impiegati nel confezionamento dei nostri marchi. Per circa 18 mesi abbiamo condotto una serie di visite e colloqui con i riciclatori e gli smaltitori, per capire il vero percorso dei nostri imballaggi dopo il consumo. La prima azione è stata la riduzione degli imballi, con una perdita di peso dei contenitori del 9% e un risparmio ambientale di 49 tonnellate di plastica. Abbiamo sostituito il 30% del materiale vergine con materiale riciclato nelle categorie oggetto di intervento. Oltre 273 tonnellate di imballi non riciclabili sono stati sostituiti con materiali riciclabili. Stiamo eliminando l’over pack nella categoria riso eliminando l’astuccio di cartone esterno con un risparmio di 155 tonnellate di imballo. Il progetto non si esaurisce ma l’analisi e gli interventi continuano grazie anche alle nuove soluzioni tecnologiche e all’impegno dei nostri fornitori sempre più sensibili all’argomento.

Qual è la durata media dei rapporti con i fornitori? È sempre più lunga e, per Selex, parliamo di contratti decennali. Nel tempo la Gdo ha compiuto un significativo cambio di passo in questa direzione e dunque il turnover dei fornitori si è abbassato moltissimo, per lasciare spazio a un vero rapporto di collaborazione. Visto che le Mdd sono rilevanti bisogna avere il coraggio di investire sulla loro filiera, di costruire un rapporto basato sul rispetto, sulla correttezza e sulla fiducia, mettendo al bando le famigerate aste, ma anche la logica del prezzo basso come unico elemento di dialogo.

Concludiamo con i vostri best seller... L’ultimo anno è stato - serve dirlo? - molto anomalo e ha portato al successo prodotti come disinfettanti, antibatterici, detergenti in senso lato. È poi ben noto che, nell’alimentare, i confezionati, i prodotti a peso imposto e quelli a lunga conservazione hanno avuto performance migliori degli altri, e questo è vero sia per le marche private sia per l’Idm (industria di marca, ndr). Ma ragionando in un’ottica di lungo periodo i nostri veri best seller sono tutti i prodotti specialisti e di alta gamma, che la marca del distributore ha reso davvero accessibili. Un grande asset del mondo Selex è il reparto enoteca dove il nostro brand, “Le vie dell’uva”, conta oltre 70 etichette declinate in rossi, bianchi e spumanti. Anche nel mercato del vino l’ingresso della Gdo ha rappresentato un importante momento di chiarezza e di fidelizzazione, e questo è vero particolarmente per Selex che, grazie a 18 soci, presenti in modo capillare sul territorio, ha la capacità di captare tutta la ricchezza del food and beverage italiano.l

Luca Salomone, giornalista professionista specializzato in beni di consumo, distribuzione, centri commerciali e finanza.

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