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Editoriale
Sarà un Natale ricco. Di spese.
Stefania Lorusso, direttrice editoriale Edizioni DM
La ricetta per un “Buon Natale” per l’economia italiana? Fiducia dei consumatori, occupazione, buon andamento della settimana del Black Friday e, come ogni mese di dicembre, l’arrivo della tredicesima. Che, però, quest’anno non sarà abbastanza sostanziosa per sopperire all’impatto dell’inflazione. Le vendite al dettaglio di ottobre 2022 rispetto a ottobre 2021 indicano, infatti, un rallentamento dei dati a volume che per il settore del food è del 7,9%. E anche per la fiducia dei consumatori, che a novembre era in leggera ripresa, le prospettive non sono esaltanti. Timore confermato da una recente rilevazione condotta da Ipsos per Federdistribuzione da cui emerge che più di 3 italiani su 5 si aspettano un Natale sottotono per la propria famiglia. Dalla ricerca emerge anche un maggior orientamento verso scelte di convenienza e risparmio. Per arginare l’impatto dell’inflazione sul proprio bilancio familiare, i consumatori stanno cambiando le proprie strategie d’acquisto: riducendo gli sprechi, comprando solo lo stretto necessario, cercando soluzioni più economiche a parità di prodotti. Il che, considerato che ci troviamo nelle settimane dell’anno fondamentali per i bilanci delle imprese, non depone proprio bene. È altrettanto vero che, complice la sempre maggiore propensione agli acquisti online, molti hanno giocato d’anticipo approfittando dei super sconti di black friday e cyber monday per acquistare i regali di Natale. A questo quadro di incertezza generale si aggiunge, poi, il caro bollette e il “caro decorazioni”: Selectra, servizio gratuito che confronta e attiva le offerte di luce, gas e internet per aziende e privati, stima che per illuminare le case e creare l’atmosfera natalizia, con ghirlande, addobbi interni e sui balconi, le famiglie italiane spenderanno oltre 30 milioni di euro. In sintesi, quelle che avrebbero dovute essere le prime festività post pandemia senza restrizioni, limitazioni e mascherine probabilmente saranno ugualmente sottotono con la speranza che nei prossimi mesi si faccia tutto il possibile per sostenere la domanda interna, attraverso interventi concreti a sostegno di imprese e famiglie, specialmente i nuclei a reddito più basso.