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RISIKO DELLE SUPERCENTRALI: NUOVA PUNTATA

Ci eravamo lasciati a inizio estate con modifiche piuttosto sostanziali degli assetti competitivi a livello di supercentrali. L’addio al mercato italiano di Auchan, come è noto, aveva reso orfane al tavolo delle contrattazioni di primo livello sigle come Crai e D.it (facendo di fatto naufragare il giovanissimo progetto di Gruppo Levante), Coralis e C3. A questo “scossone” si era aggiunta l’uscita improvvisa di Pam da Aicube, a cui si vociferava potesse fare seguito anche una dipartita di Carrefour. Contrariamente alle aspettative, invece, a settembre è arrivata la conferma della prosecuzione dei rapporti con gruppo VèGé e dell’evoluzione della supercentrale d’acquisto in Aicube 4.0: un accordo che impegnerà le due realtà per il prossimo triennio, senza facoltà di recesso anticipato. Arriviamo a oggi. Tra un’Italia colorata a semaforo e un nuovo lockdown è giunto l’annuncio della creazione di “Forum”, nuova supercentrale che raggruppa Crai Secom, C3, Despar Servizi e D.It-Distribuzione Italiana. Il nuovo polo acquisti ha l’ambizione di rappresentare il mondo della distribuzione organizzata e può indubbiamente contare su numeri di tutto rispetto: una quota di mercato aggregata pari al 9% del totali Italia, un concentrato all’acquisto delle quattro strutture che ne fanno parte che sfiora i 5 miliardi di euro e una presenza capillare sul territorio, con 5 mila negozi serviti e presenti in tutti i canali in cui operano le insegne territoriali. La creazione di Forum chiude in qualche modo un cerchio apertosi con l’uscita di Auchan dall’Italia e al contempo apre un ciclo nuovo della Gdo italiana. Un ciclo caratterizzato ancora una volta dalle molteplici incertezze sulle aggregazioni (il passato più o meno recente ci ha insegnato quanto siano effimere queste alleanze) e da una crescente competitività delle organizzazioni sul mercato, resa ancora più aspra dal contesto economico che bisognerà confrontare nel prossimo futuro.

Stefania Lorusso, Responsabile Editoriale DM

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