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Editoriale
SPUNTI
di riflessione post COVID
L’Osservatorio di Federdistribuzione, ricerca sui consumi, le nuove abitudini di acquisto e gli stili di vita svolta in collaborazione con Pwc e recentemente pubblicata, evidenzia come nel corso della pandemia da Covid 19 si siano sviluppate e consolidate alcune tendenze con le quali il retail ha già iniziato a confrontarsi ma che sempre più dovranno essere al centro delle strategie delle imprese della distribuzione moderna. Il poderoso incremento delle vendite online, anche alimentari, è forse il fenomeno più eclatante in tal senso. Ma non è il solo. Delle “conferme” sono arrivate dalla crescente sensibilità ai temi della salute e del benessere, così come dalla sempre più diffusa attenzione alla sostenibilità, sia da parte delle aziende che degli stessi consumatori. Vi sono però due ambiti nei quali riteniamo che le insegne della Gdo abbiano ancora tutto (o quasi) da imparare e da fare. Il primo riguarda quello che nella ricerca di Federdistribuzione viene definito come “personalizzazione del servizio”. Stiamo parlando qui della capacità di governare in modo efficace (e in qualche modo di condividere con gli stessi consumatori a fronte di benefit e di un’offerta sempre più personalizzata dell’offerta) il dato sulle abitudini di acquisto quale elemento essenziale e strategico per la messa a punto di nuovi modelli commerciali e di vendita. Non che le catene della distribuzione non abbiano
iniziato a muoversi su questo versante della loyalty. Ma crediamo che ci sia ancora moltissimo da scoprire e da creare, prendendo spunto da ciò che fanno i big dell’ecommerce e dotandosi di efficaci infrastrutture informatiche. Il secondo ambito, del tutto inedito, ha a che fare con la “dimensione domestica” che nell’ultimo anno i paradigmi di consumo hanno assunto come conseguenza della diffusione dello smart working. La minore frequenza degli acquisti in store, l’incremento di quelli effettuati nei giorni feriali, l’accresciuta ricerca di negozi di prossimità registrata nell’ultimo anno e mezzo sono destinati probabilmente a ridimensionarsi, ma in quale misura è tutto da dimostrare. Starà alla capacità dei retailer prevederne gli sviluppi e forse anticiparli attraverso il ripensamento della propria rete e delle proprie strategie commerciali.
Stefania Lorusso, Responsabile Editoriale DM