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IMPRESE DMM Kometa: bontà, salubrità e accessibilità al centro

Attiva dal 1999, al termine di una prima fase di sviluppo e di ambientamento, oggi è uno dei più innovativi produttori di carni e salumi in Europa.

Azienda agro-alimentare specializzata nella lavorazione e trasformazione di carni suine e avicole, con sedi in Ungheria e in Italia e una distribuzione sui mercati internazionali, Kometa è un progetto imprenditoriale dal cuore italiano, che si propone come partner affidabile della grande distribuzione organizzata. Giacomo Pedranzini, amministratore delegato di Kometa, ha tracciato insieme a noi il percorso di crescita aziendale, mettendo in luce le peculiarità, i valori e la filosofia che caratterizzano la strategia commerciale dell’azienda.

Chi è Kometa e quali sono le sue cifre chiave?

Operiamo su più sedi in Ungheria e in Italia, con due uffici commerciali – a Budapest e a Garbagnate Monastero (Lc) - un sito produttivo in costante espansione a Kaposvár (nella provincia agricola di Somogy, in Ungheria) e due piattaforme logistiche a Budapest e a Verolanuova (Bs). Diamo lavoro a 850 collaboratori e nel 2020 abbiamo venduto oltre 70.000 tonnellate di carni e salumi, realizzando un fatturato superiore ai 150 milioni di euro, il 55% dei quali sul mercato ungherese e la parte restante in oltre 40 Paesi nel mondo. L’Italia, con il 25%, è il secondo Paese per volumi di vendita e fatturato. Negli ultimi cinque anni abbiamo più che raddoppiato il fatturato, grazie a un impegno costante nell’innovazione di prodotto e ad investimenti pari a circa 30 milioni di euro, che ci hanno permesso di distinguerci fra gli attori più dinamici del mercato.

Kometa si propone come partner privilegiato della grande distribuzione organizzata. Quali sono i vostri punti di forza?

La Gdo è il focus principale della nostra strategia commerciale. Miriamo ad essere partner privilegiato delle grandi organizzazioni della distribuzione organizzata e della ristorazione, operanti a livello internazionale o di singolo Paese.

Quali sono i piani di sviluppo per il futuro?

Il piano di sviluppo al 2025 prevede investimenti per ulteriori 100 milioni di euro circa, mirati ad incrementare le produzioni in termini di volumi, ma soprattutto di innovazione e servizio. Poi, come tutti, dovremo lavorare per una maggiore sostenibilità del packaging, cercando comunque soluzioni di buon senso. n

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