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Finanza
Salumi, l’attività di M&A consolida le aziende
Il settore ha mantenuto un modesto ma stabile numero di operazioni tra il 2019 e il 2020 e continua a destare l’interesse degli investitori, soprattutto di natura finanziaria.
Il mercato dei salumi, analogamente a quello di altri prodotti gastronomici “da banco”, sta subendo gli effetti ambivalenti dei cambiamenti che la pandemia ha portato dal punto di vista dei consumi. Se da un lato le restrizioni e le chiusure, in particolare nel comparto Ho.Re.Ca., hanno determinato una contrazione importante delle vendite sia domestiche sia internazionali, dall’altro hanno portato una crescita a doppia cifra nei canali distributivi della Gdo. In particolare, il cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori ha favorito le vendite di prodotti preconfezionati a peso imposto (+11% a volume e +16,1% a valore), a discapito di quelli a peso variabile reperibili ai banchi assistiti della gastronomia. Nel 2021, pur essendo stato registrato nel primo semestre un aumento dei volumi di vendita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2020, le previsioni degli operatori del settore sono ancora piuttosto conservative, sebbene positive, a causa del clima fortemente incerto dovuto all’andamento del fenomeno Covid. Dal punto di vista del mercato M&A, invece, il settore ha mantenuto un modesto ma stabile numero di operazioni tra il 2019 e il 2020 e continua a destare l’interesse degli investitori, soprattutto di natura finanziaria. Un caso emblematico è stata l’acquisizione, perfezionata proprio nel corso del 2020, del Gruppo Kipre da parte del gruppo di investimento lussemburghese WRM Group, che ha immediatamente accelerato il processo di ristrutturazione in corso, stipulato accordi commerciali per penetrare mercati esteri e dichiarato di avere già identificato alcune potenziali operazioni di M&A. L’attività di M&A si è quindi confermata di estrema importanza per rafforzare le imprese, ricapitalizzarle e favorirne lo sviluppo. Determinante il ruolo degli investitori finanziari, che hanno iniziato a rivedere le proprie strategie e modalità di investimento adottando approcci meno speculativi e più strategici, puntando a creare valore per gli stakeholder tramite l’apporto di risorse, competenze e solide governance.n