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CAFFÈ, QUALITÀ PASSEPARTOUT PER NUOVI STILI DI CONSUMO

In Italia Se Ne Consumano

95 MILIONI DI TAZZINE AL GIORNO. PER IL 25% NEL FUORICASA.

LA PAROLA PASSA AI TORREFATTORI ALLE PRESE CON UN MERCATO il primo prodotto Lavazza tracciato dalla tecnologia della blockchain, grazie alla quale i consumatori potranno seguire il viaggio del caffè da Cuba fino alla loro tazzina, così come l’impegno aziendale per la sostenibilità dietro questo progetto», ha specificato Igor Nuzzi, region director Italia & Svizzera Lavazza. Nespresso, invece, ha puntato sull’abbinata Galapagos e Nepal Lamjung per rilanciare la sua linea Exclusive Selection: «Negli ultimi anni il mondo del caffè fuoricasa si è trovato a riparametrare il consumo dalla colazione verso tutti i momenti della giornata fuori casa e legati al cambio degli stili di vita sempre più ibridi. Ad oggi Nespresso è presente in oltre 2mila locali, tra hotel, caffè e ristoranti d’Italia, continuando a studiare e produrre soluzioni per un abbinamento perfetto tra miscele di caffè e cucina», ha spiegato Dario Sacco, direttore commerciale b2b di Nespresso Italiana.

IN EVOLUZIONE PER PRODOTTO, FORMATI, OCCASIONI DI CONSUMO.

Il passepartout rimane il prodotto. Sempre più ricercato, tracciabile e di qualità. Nel canale Horeca, Lavazza ha recentemente lanciato la miscela La Reserva de ¡Tierra! Cuba con cui raccontare una storia unica di sostenibilità oltre che di gusto (frutto della collaborazione a lungo termine tra la Fondazione e il ministro dell’Agricoltura di Cuba). Una Robusta fermentata per 72 ore che sprigiona note delicate di cacao e un retrogusto dolce.

Packaging funzionali: la richiesta dei professionisti Novità di prodotto pensate sempre di più per essere il più funzionali possibili. Come nel caso di Italcaffè Spa: «Il nostro core business è rappresentato dal caffè in grani. Grazie alla nostra elevata flessibilità produttiva, siamo in grado di fornire le stesse miscele da 1.000 g anche in confezioni da 250 g», ha affermato Remo Poli, amministratore unico della società che sviluppa il 50% del proprio fatturato sul mercato estero e ha nelle attività ricettive della costa il proprio target. Il motivo? La richiesta dei professionisti: «In Italia lavoriamo soprattutto col formato da 1 kg in grani e in alcune zone anche formati più grandi, questo trend è costante ma negli ultimi tempi abbiamo riscontrato una forte richiesta proveniente dal canale estero per formati di prodotto minori, ad esempio da 500 g o anche più piccoli», ha aggiunto Giulia Caballini marketing manager di Dersut Caffè, che conta una rete di caffetterie a marchio (prevalentemente nel Nord-Est) che vale circa il 9-10% del fatturato.

Il ruolo delle caffetterie a marchio

Le caffetterie, peraltro, rimangono punti di osservazione essenziali nell’attuale panorama dei consumi anche per Goppion. La torrefazione veneta possiede qualche punto vendita diretto (anche se il core business è al 75% il canale Horeca con un 20% di export di prodotti in grani). «Stiamo creando un nuovo progetto in tal senso – ha affermato Paola Goppion, titolare del marchio - L’atteggiamento del consumatore è cambiato: in generale riscontriamo maggiore attenzione a cosa si beve e si mangia al bar, alla ricchezza dell’offerta, all’accoglienza dei locali, alla loro pulizia. Negli ultimi vent’anni, inoltre, la formazione dedicata al barista ha cresciuto una generazione di professionisti del caffè sempre più esigenti». D’altronde, la sfida presentata negli ultimi anni non è stata di poco conto: « I dati di mercato del caffè fuori casa in Italia nel 2022 hanno fatto registrare una crescita dei consumi, ma non ancora ai livelli del 2019 a causa di un rallentamento del consumo negli uffici e la relativa diversificazione anche dei luoghi di consumo. Primo fra tutti resta il consumo di caffè espresso e macchiato, seguito dal cappuccino e decaffeinato», ha sottolineato Sacco. Una considerazione che trova d’accordo anche Nuzzi: «In questi ultimi anni la colazione è l’occasione di consumo più penalizzata nel fuoricasa ma si assiste anche a un aumento delle bevande a base caffè nel corso della giornata. Per questo ci prepariamo a presidiare il canale coffeetail».

Qualità, formazione e outlook 2023

Evoluzioni degli stili di vita che hanno permesso l’accesso di altre referenze: «Da qualche anno l’attenzione è rivolta al mondo del caffè specialty, ossia un caffè di varietà arabica, pulito, fresco e senza difetti primari, anche se in pochi conoscono questa definizione nonostante sia molto semplice. Questo mondo ha dato vita alla diffusione di metodi alternativi all’espresso che si trovano in alcuni pubblici esercizi, il più famoso è il caffè filtro», ha raccontato Caballini. Certo, poi tutto dipende dal barista. Tutte le aziende intervistate, infatti, concordano sulla necessità di una rinnovata formazione dell’operatore a cui si abbina anche un riconoscimento economico superiore. «La formazione sarà ciò su cui punteremo nel 2023: un percorso completo, a tutto tondo, dalla botanica fino alle nuove tendenze dell’estrazione del caffè, durante il quale accompagneremo i professionisti dell’espresso», ha annunciato Poli. Iniziativa già avviata da Dersut che ha dato vita all’Accademia baristi Caffè Dersut (ABCD): un percorso a 360° per gli appassionati e i professionisti. Sul fronte del prezzo, invece, da tempo è in corso una campagna per valorizzare la classica tazzina: «Nonostante il caffè faccia parte delle più radicate abitudini del mondo, tutto viene rivisto in funzione delle possibilità economiche. I dati ufficiali riferiscono che il prezzo del caffè quest’estate, all’interno dell’Unione Europea, è aumentato del 16% rispetto all’anno precedente. Bisogna considerare inoltre che il prezzo della tazzina di caffè è sempre visibile al consumatore, mentre quello di altri prodotti consumati al bar lo è meno», ha sottolineato Goppion. Previsioni per il 2023? «Secondo le nostre stime interne il 2023 vede il numero di visite crescere lievemente e mentre il canale bar è in leggera decrescita, sta crescendo di rilevanza il consumo di caffè nelle catene e fast food. Mentre la contrazione del caffè si vede nei momenti che vanno dalla colazione ai break mattutini e pomeridiani, il consumo nel fine pasto è in crescita e può guidare la crescita della categoria», ha rivelato Sacco.u iVario.

Cibi bruciati? Cibi stracotti? Una montagna di pentole da lavare? Non più.

Cambia le regole del gioco.

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