Saverio Muratori. Architetture interrotte / Unbuilt Masterworks

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Questo volume illustra gli esiti di una ricerca imperniata sulle ricostruzioni digitali di tre signi-

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ficative opere progettate da uno dei più importanti protagonisti dell’architettura italiana del La selezione dei progetti incompiuti illustrati in queste pagine, differenti per le tematiche af-

I progetti del villaggio operaio di Cortoghiana (1940), dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma (1950-51), ed infine quello della chiesa dell’Assunzione di Maria Santissima al quartiere Tuscolano a Roma (1949-71), sono in tal modo analizzati e restituiti nella loro complessità. This book illustrates the results of research hinging on the digital reconstructions of three significant works planned by one of the most important protagonists of 20th Century Italian architecture: Saverio Muratori. The selection of the incomplete plans illustrated on these pages, which differ in the themes they addressed and time-wise in the course of the evolutionary process of unique Muratorian research, intends to highlight – through the results of the three-dimensional reconstructions – some crucial moments in the Modenese Maestro’s constructive-theoretical development on the complex themes of architecture and towns. The plans of Cortoghiana’s working class quarter (1940), the Auditorium of Santa Cecilia in Rome (1950-51) and, lastly, the plan of the Church of the Assumption of Our Lady in Rome’s Tuscolano district (1946-71) are thus analyzed and reinstated in their complexity.

Unbuilt Masterworks English traslation

Edizioni ETS Edizioni ETS

€ 18,00

Massimo Gasperini (Pisa, 1971), architetto, libero professionista e dottore di ricerca in Disegno e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente, già coordinatore del ‘Laboratorio MARSC - Sezione Rilievo’, Corso di Informatica alla Facoltà di Architettura di Genova, è docente incaricato presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Tra le principali pubblicazioni: Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Corso di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010), Lapo Farinati degli Uberti, l’Ingegnere illuminato. Opere e progetti (1880-1948), (Pisa, 2009); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006). (Pisa, 1971), an architect, freelancer and doctor in research on Design and Representation of Architecture and the Environment - already coordinator of the ‘MARSC Workshop–Survey Section’, Computer Course at the Genoese Faculty of Architecture - is an appointed lecturer at the Florentine Faculty of Architecture. His main publications include: Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Corso di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010), Lapo Farinati degli Uberti, l’Ingegnere illuminato. Opere e progetti (1880-1948), (Pisa, 2009); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006).

SAVERIO MURATORI: Architetture interrotte Unbuilt Masterworks

temi dell’architettura e della città.

Massimo Gasperini

frontate e cronologicamente distanti tra loro nell’alveo del processo evolutivo della singolare alcuni momenti cruciali nello sviluppo teorico-costruttivo del Maestro modenese sui complessi

SAVERIO MURATORI Architetture interrotte

Novecento: Saverio Muratori.

ricerca muratoriana, intende evidenziare, attraverso gli esiti delle ricostruzioni tridimensionali,

Massimo Gasperini



minimono mini monografie architettura



Massimo Gasperini

SAVERIO MURATORI. Architetture interrotte Unbuilt Masterworks

Edizioni ETS


Con il patrocinio della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, Università di Genova Uno speciale ringraziamento va al Prof. Stefano Francesco Musso, Preside della Facoltà di Architettura di Genova, Direttore della ‘Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio’ (S.S.B.A.P.), per avermi accolto con fiducia e per aver creduto in questa ricerca. Il presente volume non sarebbe stato possibile senza i contributi degli specializzandi dell’Università di Genova, a loro va il mio sentito ringraziamento. Desidero ringraziare la Prof.ssa Lucina Napoleone, Coordinatrice della Scuola, e la Dott.ssa Valerie Piquerez e per la preziosa collaborazione nell’ambito della didattica. Sono particolarmente grato ad Alessandro Diddi, estensore del prodotto multimediale allegato al presente volume, a Valentina Marras per la collaborazione alle ricostruzioni digitali, al Dott. Stefano Ferrando per aver concesso la pubblicazione delle fotografie di Cortoghiana, alla Dott.ssa Antonella Sanna per aver contribuito in maniera determinante alla realizzazione delle ricostruzioni del Villaggio Operaio e alla Dott.ssa Susan Fraser per la meticolosa traduzione in lingua inglese.

I would like to specially thank Prof. Stefano Francesco Musso, Dean of the Genoese Faculty of Architecture and Principal of the ‘Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio’ (S.S.B.A.P.) [School of Specialization in Architectural Assets and the Landscape] for having had confidence in me and for believing in this research. This book would not have been possible without the contributions of graduates specializing at Genoa University, to whom I express my sincerest gratitude. I wish to thank Prof. Lucina Napoleone, the School’s Coordinator, and Dr. Valerie Piquerez for their precious cooperation in the teaching realm. I am particularly grateful to Alessandro Diddi, the compiler of the multimedia product attached to this book, Valentina Marras for cooperating in the digital reconstructions, Dr. Stefano Ferrando for allowing the photographs of Cortoghiana to be published, Dr. Antonella Sanna for her all-important contribution in reconstructing the Working Class Quarter and Dr. Susan Fraser for her meticulous English translation.

Modelli digitali / Digital model Massimo Gasperini Crediti fotografici / Photographics credits Archivio Accademia Nazionale di S. Luca, Roma Archivio Bollati-Marinucci, Roma Archivio Montuori, Roma Archivio Eredi Vagnetti, Roma Enzo Crestini, Massimo Battista, Università di Firenze, Facoltà di Architettura Stefano Ferrando Traduzioni / English traslation Susan Fraser

Progetto grafico / Design Massimo Gasperini

www.edizioniets.com

© Copyright 2012 Edizioni ETS Piazza Carrara, 16-19, I-56126 Pisa info@edizioniets.com www.edizioniets.com Distribuzione PDE ISBN 978-884673437-2

Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. No part of this book may be reproduced or utilized in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopyng, recording, or any information storage and retrieval system, without permission in writing from the publisher.


SAVERIO MURATORI

Architetture interrotte Unbuilt Masterworks

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Presentazione

Stefano Francesco Musso

Preside della Facoltà di Architettura di Genova Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio a lato: Saverio Muratori con Luigi Vagnetti. Archivio Vagnetti to the side: Saverio Muratori with Luigi Vagnetti Archivio Vagnetti.

La ‘Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio’ (già ‘Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti’), di Genova è stata istituita nel 1994 ed è una delle quattro operanti in Italia, assieme a quelle di Roma, Milano e Napoli. Il suo compito statutario, rivolto alla formazione di allievi già laureati, è

pagg. 8-9: Cortile d’onore della Sede dell’Ex Democrazia Cristiana nel quartiere EUR a Roma, 1955-58. Foto/Photos: Massimo Battista - Enzo Crestini pages 8-9: Courtyard of honor of the former ‘Democrazia Cristiana’ headquarters in the EUR district in Rome, 1955-58.

di “conferire una specifica preparazione professionale nel restauro architettonico, integrativa di quella universitaria, e di far conseguire una più vasta e diffusa conoscenza dei metodi e delle tecniche per la tutela e la conservazione dei beni architettonici e ambientali”. Tale compito è dalla Scuola attraverso un percorso didattico guidato da una sorta di filo rosso, di natura ideale, teorica e tecnica per il quale l’insegnamento è mirato a una preparazione professionale specialistica, con metodi, tecniche e occasioni sperimentali legate al progetto di conservazione e restauro, al dominio degli strumenti analitici e diagnostici che ne costituiscono le necessarie premesse, per giungere agli aspetti esecutivi del cantiere e a quelli della successiva gestione e valorizzazione del bene restaurato, in una prospettiva di conservazione programmata. Il Corso di ‘Fondamenti di Informatica’, in particolare, contribuisce all’offerta didattica della Scuola lavorando anche in ambito sperimentale, con applicazioni indirizzate all’impiego dei più aggiornati sistemi digitali per il rilievo architettonico e la sua restituzione anche in forma grafica, oltre che per la rappresentazione e la comunicazione del progetto di restauro architettonico. In questi ultimi anni, le applicazioni informatiche hanno assunto un’importanza sempre più rilevante, offrendo un contributo sostanziale alle

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discipline del restauro e del recupero del patrimonio, sia nella fase analitica, riguardante la lettura dei manufatti (rilievo, diagnostica, ricostruzione storica) sia in quella della sua restituzione, in varie forme e per vari scopi, compresa la rappresentazione grafica del progetto e la gestione del cantiere (progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, gestione amministrativa, finanziaria ed esecutiva, coordinamento del processo edilizio, controllo della qualità dei risultati). Di fatto, in questo campo, non esiste un approccio diverso tra restauro dell’architettura esistente e restauro dell’architettura moderna o contemporanea. Anzi, esiste una profonda unità metodologica che investe il rilievo, lo studio storico, l’analisi dei materiali con analogo riferimento ad ambedue questi universi di manufatti, pur nelle evidenti loro differenze relative ai materiali e alle tecniche costruttive impiegate, alle competenze delle maestranze coinvolte, ai temi della durabilità e dell’efficienza e ad altri aspetti ancora. La ricerca presentata nel volume riguarda, a questo proposito, l’architettura moderna e propone l’analisi di tre significative ‘architetture incompiute’ progettate da uno dei più importanti protagonisti dell’architettura italiana del Novecento: Saverio Muratori. La ricerca che Massimo Gasperini ha sviluppato, anche attraverso la sua attività didattica all’interno della Scuola e con i suoi specializzandi, di cui il libro propone alcuni risultati, è organica nel suo intento programmatico e ha elementi di evidente complessità, anche perché ha richiesto conoscenze tecnico-scientifiche e di consapevolezza critica non comuni intorno a un difficile e sempre “contestabile” lavoro di interpretazione del progetto e delle sue fasi costitutive. Le esercitazioni ricostruttive delle ‘architetture interrotte’ muratoriane, nelle intenzioni di Gasperini, infatti, non hanno teso esclusivamente a offrire agli specializzandi gli strumenti e i metodi analitici e procedurali necessari per una corretta gestione dei dati digitali e degli strumenti informatici, ma al loro coinvolgimento in una sorta di esercizio di ‘ri-progettazione’ architettonica che non può prescindere da studi e riflessioni intorno al concetto di tipologia, assolutamente centrale in Saverio Muratori, ai caratteri distributivi degli

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edifici, alle loro geometrie, alla loro struttura e alle conseguenti forme


percepibili dei suoi edifici. Queste ultime, sono così interpretate quali vere e proprie occasioni di sintesi dell’intero processo progettuale che, attraverso il disegno digitale, trova una significativa occasione di rappresentazione globale e intenzionale. Gli esiti del lavoro svolto sono riassunti e illustrati in questo volume. Al di là di ogni giudizio di merito, un aspetto cruciale e da molti studiosi più volte evidenziato delle architetture analizzate e ricostruite da Gasperini e dal gruppo di lavoro, nella loro configurazione attuale, è costituito dal modo in cui, in esse, il binomio forma-spazio acquista un valore paradigmatico nello scenario dell’architettura moderna italiana. L’approccio al disegno digitale appare in ogni caso equilibrato, grazie a una sicura conoscenza dei linguaggi e delle logiche dei programmi utilizzati oltre che del disegno, nella sua accezione più tradizionale e disciplinare. Da questi spunti il lettore potrà trarre utili informazioni sullo stato attuale della rappresentazione e dell’analisi digitale e alcuni spunti su quale sia il destino che attende le discipline del disegno e della rappresentazione, come strumenti di conoscenza e di analisi critica, nell’era della digitalizzazione e a confronto con le complesse radici e le talvolta fin troppo pervasive logiche del sapere informatico.

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English texts Presentation Stefano Francesco Musso Dean of the Genoese Faculty of Architecture Principal of the Architectural Assets and Landscape School of Specialization

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The Genoese ‘Architectural Assets and Landscape School of Specialization’ (formerly the ‘Monuments’ Restoration School of Specialization’) was founded in 1994 and is one of four in Italy, together with the Roman, Milanese and Neapolitan Schools of Specialization. Its statutory task, directed at training graduates, is to “confer specific vocational training in architectural restoration - supplementing university training - and to broaden and spread the knowledge of methods and techniques to protect and preserve architectural and environmental assets”. This School’s task is a teaching course guided by a sort of ideal, theoretical and technical clue whereby teaching aims at specialized vocational training with methods, techniques and experimental opportunities linked to its conservative and restorative design, analytically and diagnostically tooled to reach the site’s working aspects and to subsequently handle and valorize the restored asset with a view to its programmed conservation. In particular, the Course on ‘Computer Fundamentals’ contributes to the School’s teaching also by experimenting applications directed at using the most up-to-date digital systems for architectural surveys and their reinstatement also in graphics, as well as the architectural restorative design’s representation and communication. In recent years, the use of computers has steadily grown in importance, substantially contributing to restoration and recouping the heritage both in the analytical and manmade-constructive reading stages (surveys, diagnostics and historical reconstruction) and in its reinstatement, in various forms and for various purposes, including the plan’s graphic representation and the site’s management (its architectural, structural and planning design, its administrative, financial and executive management, its building process’s coordination and the quality of its results). In point of fact, the approaches between the built environment’s restoration and modern or contemporary architecture’s restoration do not differ. On the contrary, profound methodological unity involves surveys, historical studies and the analysis of materials with analogous reference to both these realms of manmade constructions, despite their evident differences in the materials and building techniques used, the expertise of the workers involved, their durability and efficiency, etc. In this connection, the research presented in the book concerns modern architecture and proposes the analysis of three significant ‘unbuilt masterworks’ planned by one of the most important pro-

tagonists in 20th Century Italian architecture: Saverio Muratori. The research that Massimo Gasperini developed - also through his teaching at the School and with his specializing graduates, some of whose results are proposed in the book - is systematic in is programmatic intention and features evidently complex elements, also because it required exceptional scientific-technical knowledge and critical awareness of the difficult, always “contestable” interpretation of the design and its formative stages. In actual fact, the reconstructive exercises of Muratorian ‘interrupted architectures’ were not solely intended to offer specializing graduates the necessary tools and analytical and procedural methods to correctly handle digital data and computer tools but also aimed at involving them in a sort of architectural ‘re-planning’ exercise, which cannot exclude studies and thoughts about the concept of typology - which was direly essential to Saverio Muratori - buildings’ distributive features, their geometries, their structure and his buildings’ consequential, perceptible forms. The latter are thus considered real opportunities to sum up the entire planning process which, through its digital design, provides a significant chance to globally and intentionally represent it. The work’s upshots are summarized and illustrated in this book. Beyond any judgment of its merits, a crucial aspect - highlighted by numerous scholars in the architectures analyzed several times and reconstructed by Gasperini and his task force in their present configuration - consists of the way in which the space-form binomial acquires paradigmatic value in the modern Italian architectural scenario. In any case, his approach to digital design appears to be balanced thanks to his sound knowledge of the languages and logics of the programs used as well as the design in its more traditional, disciplinary meaning. Readers can glean useful information from these clues to representation and digital analysis’s present status and guess what destiny could await design and representation as cognitive and critical analytical tools in the digitalization era and in comparison to computer knowhow’s complex roots and sometimes over-pervasive logics.



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Premessa La ricostruzione digitale delle architetture incompiute di Saverio Muratori

a lato: modelli 3D della chiesa dell’Assunzione di Maria al Tuscolano, del villaggio operaio di Cortoghiana e del progetto di I° fase dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma. at the side: 3D models of the Church of Our Lady in Tuscolano, Cortoghiana’s working class quarter and the 1st stage plan of the Auditorium of Santa Cecilia in Rome.

La ricostruzione digitale di un’opera architettonica mai realizzata è un esercizio che coniuga la difficoltà di comprensione del progetto sottoposto a questa particolare disamina alla necessità di astrarre, rappresentare e comunicare, attraverso il modello tridimensionale, la vera essenza dell’architettura. In realtà si tratta di ripercorrere le fasi essenziali del pensiero progettuale mediante un’indagine progressiva in cui la costruzione simulata dell’architettura tende alla rivelazione delle sue intime problematiche. Un’operazione d’interpretazione che non può prescindere da un processo di attenta e consapevole lettura dei materiali tramandati, siano essi grafici (rilievi, disegni esecutivi, fotografie di modelli) o testuali (scritti teorici e critici, appunti), talora esplicitati come diverse fasi di sviluppo di un definitivo mai raggiunto. Di eguale importanza è lo studio e la comparazione con le altre opere progettate e realizzate dallo stesso autore. Quando poi si analizza il prodotto dell’operato di un importante figura professionale ed intellettuale come quella di Saverio Muratori, sovente sino a pochi anni fa messa in rilievo con sufficienza dalla critica contemporanea, la ricerca impone una comprensione della complessità e dell’ampiezza del pensiero dell’autore. Questo volume intende illustrare gli esiti di una ricerca imperniata sulle ricostruzioni digitali di alcune tra le più significative opere incompiute di Saverio Muratori. Lo studio, iniziato in autonomia e proseguito nell’arco di un triennio attraverso le esercitazioni svolte con gli studenti del Corso di Informatica, insegnamento al primo anno della Scuola di Specializzazione dei Beni Architettonici e del Paesaggio (S.S.B.A.P) alla Facoltà di Architettura di Genova, trova qui un momento di sintesi e di

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riflessione. Il volume giunge alle stampe in concomitanza alle manifestazioni per il centenario dalla nascita di Saverio Muratori, a confermare, se mai ce ne fosse bisogno, il crescente interesse scientifico nei confronti dell’architetto e della sua opera1. La selezione dei tre progetti illustrati in queste pagine, differenti per le tematiche affrontate e cronologicamente distanti tra loro nell’alveo del processo evolutivo della singolare ricerca muratoriana, intende A distanza di quasi vent’anni dal convegno e dalla mostra “Saverio Muratori architetto, il pensiero e l’opera” tenutisi a Modena nel 1991, questo convegno itinerante intitolato “Saverio Muratori Architetto (Modena, 1910 - Roma, 1973). A cento anni dalla nascita” è articolato in più sessioni nelle città di Modena, Venezia, Roma, Genova, Milano e Delft. L’iniziativa interessa alcune tra le sedi principali delle scuole di Architettura italiane e europee, nelle quali peraltro si rinvengono le tracce degli insegnamenti del Maestro modenese, e si prefigge lo scopo di promuovere un dibattito ampio e qualificato sulle principali tematiche derivanti dalla sua dottrina e dal suo pensiero. Tematiche oggi quanto mai attuali per i contenuti anticipatori di situazioni e di quesiti critici che non investono soltanto l’architettura, ma chiamano in causa l’ambiente e il destino dell’uomo, ossia, in altri termini, la conservazione, la cura del territorio e la sopravvivenza stessa della civiltà. Si vuole ora far emergere con maggiore chiarezza il contributo e l’attualità di Muratori e della sua scuola nella cultura architettonica italiana. 2 Le esperienze ricostruttive reali della Sagrada Familia a Barcellona, iniziata da Antoni Gaudì nel 1883 e ancora in corso; del Padiglione di Barcellona di Mies Van der Rohe (1984-86); del Padiglione dell’Esprit Nouveau di Le Corbusier a Bologna (1977); del Teatro del Mondo di Aldo Rossi realizzato a Genova in Piazza Caricamento nel 2004 – sebbene queste ultime due in contesti diversi da quelli previsti per la prima realizzazione – costituiscono repliche che non mettono in dubbio l’originalità del progetto originale. 1

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evidenziare, attraverso gli esiti delle ricostruzioni tridimensionali digitali, alcuni momenti cruciali nello sviluppo teorico-costruttivo del Maestro modenese sui complessi temi dell’architettura e della città. Il progetto urbanistico per una città di nuova fondazione, il complesso architettonico specializzato, la chiesa, costituiscono tre gradi scalari soventemente indagati da Muratori attraverso la redazione di numerosi progetti di cui solo una piccola parte è giunta a compimento: l’edificio per il culto, l’architettura pubblica, il “tipo edilizio” come matrice evolutiva dell’”organismo” urbano, sono appunto i temi fondamentali entro cui si svilupperà tutta la ricerca teorica dell’architetto che troverà esito in una proposizione linguistica rigorosa, assai affine ai temi introdotti dalle avanguardie europee, virati verso un classicismo formale molto distante dai canoni del Movimento Moderno. I progetti del villaggio operaio di Cortoghiana (1940), dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma (1950-51), ed infine quello della chiesa dell’Assunzione di Maria Santissima al quartiere Tuscolano a Roma (194971), sono in tal modo analizzati e restituiti nella loro complessità attraverso immagini digitali scaturite dai modelli numerici. Un’analisi questa che non si limita alla mera “copia” dei grafici di progetto o alla sterile imitazione delle forme desunte dalle immagini dei plastici, ma piuttosto tende alla restituzione di una ipotesi volumetrica edotta dalla lettura critica del progetto, dalla comprensione geometrica delle sue forme, coniugando la coerenza tipologica, compositiva e strutturale dell’architettura. Il progetto, denso di informazioni oggettivamente traducibili, viene dunque sottoposto alla analisi filologica riducendo i termini di ‘contraffazione’ dell’idea primordiale2. In questo senso mi sembra pertinente ricordare il convincimento di


Muratori secondo cui “il profano, nell’atto di osservare e completare l’opera di architettura, riproduce in sé il processo creativo dell’architetto, che in quella ha riunito intenti diversi, interpretando problemi economici, pratici, meccanici e intonandoli nell’accordo armonico della sua personalità espressiva” (1944). Dunque una sorta di riscoperta della metodica dell’operare in architettura fondata sull’osservazione critica (lettura) e sulla proposizione (ricostruzione virtuale), imperniata sui temi della “plastica” e della “costruzione”, elementi chiave della lezione muratoriana al cui apice si colloca il concetto di “organismo architettonico”. Le indagini sui progetti incompiuti di Saverio Muratori, sino ad oggi confinati alla lettura dei disegni e dei plastici tramandati3, si arricchiscono in tal modo di un nuovo strumento narrativo, il modello tridimensionale numerico, a manifestare la complessità strutturale e concettuale della sua architettura4. I disegni risultanti, seppur caricati di un certa cifra interpretativa, si pongono come veri e propri simulacri di una realtà quanto più possibile aderente a quella immaginata dall’architetto. Una operazione critica ancor prima che tecnica, non certo nuova nello scenario dello studio dell’architettura moderna condotto con le più sofisticate tecnologie informatiche. Basti pensare alla splendida ricostruzione del Danteum di Terragni e Lingeri riprodotta attraverso un cortometraggio esposto in occasione della mostra Arti & Architettura allestita presso il Palazzo Ducale di Genova nel 2004, oppure alle fotorealistiche vedute delle opere mai realizzate di Luis Kahn illustrate nel volume “Unbuilt Masterworks” curato da Kent Larson. Di alcuni anni fa è la ricostruzione digitale del palazzo ENPAS di Bologna, realizzata da Officina Infografica dell’Università di Ferrara e presentata in occasione della mostra promossa da Musarc: “Otto architetture Italiane del dopoguerra”. Più recente è la ricerca di Luigi Pavan su Palazzo Sturzo all’EUR, già sede del partito della Democrazia Cristiana, e la suggestiva ricostruzione del Sistema Direzionale Orientale di Roma dello Studio Asse (1967-70), realizzata da Emiliano Auriemma per la XII Mostra Internazionale di Architettura, nelle quali è fatto largo uso di efficaci rico-

Si ricorda che l’archivio privato dell’architetto, al momento, non è consultabile per espressa volontà dell’erede Dott.ssa Maria Vittoria Brandi Cattania. Altri fondi archivistici sono reperibili presso gli archivi degli eredi Marinucci e Bollati a Roma. 4 Grazie alle tecnologie di prototipazione rapida è possibile tradurre il modello digitale in un modello fisico stereometrico reticolare attraverso un software C.A.D. connesso ad una macchina a R.P (Rapid Prototyping), solidificando finissime polveri di materiale solido (nylon, alluminio, fibra di carbonio, ceramica) sottoposte a radiazioni laser. La qualità di tali modelli è determinata dalla precisione del modello numerico e raggiunge livelli di accuratezza pari al decimo di millimetro. 3

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struzioni tridimensionali digitali. Questi sono solo alcuni esempi significativi della produzione di un materiale indiscutibilmente utile, valido supporto alla conoscenza e alla divulgazione dei più importanti progetti incompiuti del XX secolo e più in generale di tutta la storia dell’architettura. La sequenza dei progetti proposti in questa raccolta non segue il consueto ordine cronologico connesso alla evoluzione progettuale bensì si basa su un criterio di selezione scalare dei progetti: dall’architettura alla città. Un saggio critico ai progetti introdurrà le fasi fondamentali del processo di ricostruzione digitale e la metodologia seguita nelle diverse esperienze. Il primo paragrafo dedicato alla chiesa dell’Assunzione di Maria al Tuscolano è aperto dalla trascrizione di alcuni pensieri significativi che l’autore dedica al tema dell’architettura sacra, brani già pubblicati nel volume curato da Giancarlo Cataldi “Saverio Muratori Architetto (1910-1973). Il Pensiero e l’opera”. Il secondo paragrafo traccia la travagliata sequenza dei progetti dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma, i ripensamenti, le rinunce e i compromessi a cui dovettero sottomettersi gli architetti incaricati alla progettazione definitiva dell’opera, il fallimento dell’impresa concorsuale. Nel terzo ed ultimo paragrafo si narrano le principali fasi evolutive del Piano Regolatore di Cortoghiana, analizzando criticamente le architetture più significative e tentando una classificazione dei tipi edilizi impiegati. Il supporto digitale allegato al volume completa e proietta verso nuovi scenari divulgativi la ricerca attraverso un ricco apparato documentativo incentrato sulle elaborazioni info-grafiche interattive. L’interfaccia di questo programma multimediale raccoglie in modo sistematico gli argomenti sviluppati nel corso dell’analisi delle tre opere classificando le tavole originali di progetto, il repertori iconografici, le diverse rielaborazioni bidimensionali e tridimensionali, i modelli tridimensionali navigabili in tempo reale, e i filmati virtuali. Il cd-rom, facilmente consultabile mediante la barra del menù, permetterà lo scaricamento di

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alcuni contenuti grafici e informatici nei vari formati aperti ed editabili


per consentire ulteriori analisi delle architetture ricostruite. Infine alcune precisazioni metodologiche. Per ognuno dei progetti è stata reperita un’ampia bibliografia: testi di carattere generale e specifici sull’opera indagata; dove possibile è stato acquisito un repertorio iconografico (tavole, schizzi autografi, fotografie) necessario ad una adeguata interpretazione ricostruttiva. Questa avviene sempre sulla base di nuovi tracciamenti sul taccuino degli schizzi, immancabile strumento per ogni ‘sopralluogo’ ideale nell’universo del progetto.

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English texts PREAMBLE The digital reconstruction of Saverio Muratori’s unbuilt Masterworks The digital reconstruction of unbuilt work is an exercise that combines the difficulty in comprehending the design - submitted to this particular close examination - with the need to abstract, represent and communicate architecture’s true essence, through the three-dimensional model. In actual fact, it is a question of retracing planning thought’s essential stages through progressive research in which architecture’s simulated construction tends to reveal its inmost problems. An interpretation operation that cannot leave out of consideration a careful, aware reading of materials handed down - be they graphs (reliefs, working drawings or photographs of models) or texts (theoretical and critical scripts) - sometimes expounded as the different development stages of a final design that has never been accomplished. The study and comparison to other planned, built works by the same planner is equally important. When the product of the work of an important professional and intellectual figure like Saverio Muratori - often not given sufficient prominence by contemporary critics up until a few years ago - is analyzed, research enforces comprehension of the complexity and depth of the planner’s thought.

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This book intends to illustrate the upshots of research that hinges on the digital reconstructions of some of Saverio Muratori’s most significant unbuilt masterworks. The study, which commenced independently and was pursued for three years though exercises carried out with the students of the Computer Course – taught in the first year of the Scuola di Specializzazione dei Beni Architettonici e del Paesaggio (S.S.B.A.P) [Specialization School for Architectural Assets and the Landscape] at the Genoa Faculty of Architecture – is recapitulated and thought about on this occasion. The book reaches the press at the same time as events to celebrate the centenary of Saverio Muratori’s birth, to confirm – as though it were necessary - the growing scientific interest in the architect and his work1. The selection of the three plans illustrated on these pages, which differ in the themes they tackle and are chronologically distant from one another in the course of singular Muratorian research’s evolutionary process, intends to highlight - through the upshots of the three-dimensional reconstructions - some crucial moments in the Modenese Maestro’s constructive-theoretical development on

complex architectural and urban themes. Town plans for a recently founded city, specialized architectural complexes and churches are the three scalar stages often researched by Muratori through drafting numerous plans of which only a small part has been completed: buildings for worship, public architecture and building types as the evolutionary origin of “urban organisms” are naturally the fundamental themes within which all the theoretical research on the architect will develop leading to a strict linguistic proposition, which is very similar to the themes introduced by the European vanguards, who veered towards formal classicism far-removed from the Modern Movement’s criteria. The plans of the workers’ village in Cortoghiana (1940), the Auditorium of Santa Cecilia in Rome (1950-51) and, lastly, the Church of the Assumption of our Lady in Rome’s Tuscolano district (1949-71) are thus analyzed and reinstated in their complexity through digital images arising from numeric models. This analysis does not confine itself to merely “copying” planning graphics or to the sterile imitation of the forms taken from the images of the plastic models but tends rather to reinstate a volumetric hypothesis educed from the plan’s critical reading and from the geometric comprehension of its forms, combining architecture’s typological, constituent and structural consistency. Therefore, the plan - full of objectively translatable information - is submitted to philological analysis reducing the terms that ‘disguise’ the original idea2. In this sense, I feel that it is pertinent to recall Muratori’s conviction whereby “in observing and completing the architectural work, the profane in itself reproduces the creative process of architects, who assembled different intentions therein, interpreting economic, practical and mechanical problems and tuning them to harmonize with their expressive personalities” (1944). Therefore, a sort of revival of the methodology of practicing architecture founded on critical observation (reading) and proposition (virtual reconstruction), hinging on the themes of the “plastic arts” and “construction”, key elements in the Muratorian lesson that peaked with the concept of “architectural organism”. Research on Saverio Muratori’s unbuilt masterworks, confined to the reading of the designs and plastic models handed down to date3, are thus enhanced by a new narrative tool - the three dimensional model - to express his architecture’s structural and conceptual complexity4. The resulting drawings, which have been interpreted in numerous different ways, are real simulacra of a reality as close as possible to what the architect imagined. More a critical than a technical operation, it certainly was not new


to the scenario of the study of modern architecture conducted with the most sophisticated computer technology. Just think of Terragni and Lingeri’s magnificent reconstruction of the Danteum reproduced through a short film shown at the Arti & Architettura [Arts & Architecture] exhibition held at the Ducal Palace in Genoa in 2004 or of the photographically realistic views of Luis Khan’s unbuilt works in “Unbuilt Masterworks” by Kent Larson. The digital reconstruction of the ENPAS building in Bologna dates back to some years ago. It was accomplished by Ferrara University’s Officina Infografica [Computer Graphics Workshop] and presented at the exhibition promoted by Musarc: “Eight Italian architectures dating back to the post-war period”. Luigi Pavan’s research on Palazzo Sturzo in EUR, the headquarters of the Christian Democrat party, is more recent and so is the evocative reconstruction of Studio Asse ‘s Roman Eastern Directional System (1967-70), accomplished by Emiliano Auriemma for the 12th International Architectural Exhibition, in which extensive use is made of effective three-dimensional digital reconstructions. These are just some of the significant examples of the production of an unquestionably useful material, a sound support for the knowledge and circulation of the most important incomplete 20th century plans unbuilt works and, more generally speaking, of the whole history of architecture. The sequence of plans proposed in this collection does not follow the usual chronological order connected to the planning evolution but is based on plans’ scalar selection criterion: from architecture to towns. A wise critic of plans will introduce the fundamental stages of the digital reconstruction and methodology followed in the various experiences. The first paragraph on the Church of the Assumption of Our Lady in the Tuscolano district is open to the transcription of some significant thoughts that the planner dedicated to holy architecture, passages already published in Giancarlo Cataldi’s book, “Saverio Muratori Architetto (1910-1973). Il Pensiero e l’opera”. The second paragraph traces the tricky sequence of the plans of the Auditorium of Santa Cecilia in Rome, as well as the second thoughts, renunciations and compromises to which the architects appointed to the works’ final planning were submitted and the bankruptcy of the enterprise that was awarded the competition for the contract. The third and last paragraph describes the main evolutionary stages of Cortoghiana’s Town Plan critically analyzing the most significant architectures and endeavoring to classify the building types used. The digital support attached to the volume completes and projects research – through a rich set of documents focusing on interactive Computer Graphics processing - towards new circulatory

scenarios. This program’s multimedia interface systematically collects the subjects developed during the course of the analysis of the three works classifying the plan’s original tables, the iconographic repertoires, the various two - and three-dimensional reprocessing, the three-dimensional models navigable in real time and the virtual films. The CD-ROM, which is easy to consult through the menu bar, will enable the downloading of some graphic and computer contents in the various formats open and editable to enable additional analyses of the reconstructed architectures. Lastly, some methodological specifications. A lengthy biography was found for each of the plans: texts of a general and specific nature on the researched work. Where possible, an iconographic repertoire (tables, sketches by the planners’ own hand and photographs) - necessary for an adequate reconstructive interpretation - was acquired. This always occurs according to new layouts on his sketch-book, an indispensable tool for every ideal ‘inspection’ in the plan. NOTE 20th years after the conference and exhibition “The architect Saverio Muratori: his thoughts and work” held in Modena in 1991, this mobile conference - entitled “Saverio Muratori, Architect (Modena, 1910 - Rome, 1973). One hundred years from his birth” - is split up into several sessions in the cities of Modena, Venice, Rome, Genoa, Milan and Delft. The initiative involves some of the headquarters of the Italian and European Architectural schools - in which the traces of the Modenese Maestro’s teachings are revived – and is intended to promote a lengthy, qualified debate on the main themes originating from his doctrine and thought. Nowadays these themes are ever so up to date on account of their contents that anticipate situations and critical issues that not only involve architecture but also make reference to the environment and the destiny of man or, in other words, the territory’s conservation and care and civilization’s survival. The intention is to highlight with greater clarity the contribution and relevance to the present day of Muratori and his school in Italian architectural culture. 2 The real reconstructive experiences of the Sagrada Familia in Barcelona commenced by Antoni Gaudì in 1883 and are still in progress: the Barcelona Pavilion by Mies Van der Rohe (1984-86), Le Corbusier’s Esprit Nouveau Pavilion in Bologna (1977) and Aldo Rossi’s Teatro del Mondo built in Piazza Caricamento in Genoa in 2004 - even though the latter two are in a different context from the ones envisaged for their initial construction - are replicas that do not call the original plan’s originality into question. 3 Remember that at present the architect’s private archive is not consultable at the express request of his heiress Dr. Maria Vittoria Brandi Cattania. Other archival sources can be found care of the 1

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archives of his Marinucci and Bollati heirs in Rome. 4 Thanks to rapid prototyping technologies, it is possible to translate the digital model into a reticular, volume-control, physical model though C.A.D. software connected to a R.P. (Rapid Prototyping) machine solidifying very fine dusts of solid material (nylon, aluminium, carbon fiber and ceramic) submitted to laser radiations. The quality of these models is determined by the precision of the numeric model and reaches accuracy levels of one tenth of a millimeter.

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Indice|Index Presentazione | Presentation Stefano Francesco Musso

7

Lettera | Letter Alessandro Giannini

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Nuovi studi su Saverio Muratori | New studies on Saverio Muratori Giancarlo Cataldi

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Premessa | Preamble La ricostruzione digitale delle architetture incompiute di Saverio Muratori The digital reconstruction of Saverio Muratori’s unbuilt Materworks

31

Capitolo 1 | Chapter 1 La chiesa incompiuta dell’Assunzione di Maria Santissima al Quartiere Tuscolano in Roma The incomplete church of the Assumption of Our Lady in Rome’s Tuscolano District La chiesa The church Ricostruzione digitale e analisi critica Digital reconstruction and critical survey

41 76

Capitolo 2 | Chapter 2 Concorso di I° e II° grado per l’Auditorium di Santa Cecilia a Roma 1st and 2nd stage Competition for the Auditorium of Santa Cecilia in Rome Le vicende concorsuali The competition’s events Dalle prime proposte alla fase definitiva del Concorso (1951-55) From the first proposals to the final stage of the Competition (1951-55) Ricostruzioni digitali Digital reconstructions

79 83 93

Capitolo 3 | Chapter 3 Il centro operaio di Cortoghiana The workers’ center in Cortoghiana Dall’impianto urbanistico muratoriano alla realizzazione From the Muratorian town-plan to its execution Tipologie edilizie e edifici speciali Tipology edilizie e edifici speciali Piazza Venezia Piazza Venezia La chiesa The church Architetture intensive: case Tipo G, F, H, TC e I3-N Intensive architecture: Type G, F, H, TC e I3-N La ricostruzione del Piano The Plan’s reconstruction

Bibliografia essenziale | Essential bibliography

130 137 141 148 153 159 175


www.edizioniets.com Š Copyright 2012 Edizioni ETS Piazza Carrara, 16-19, I-56126 Pisa info@edizioniets.com www.edizioniets.com



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minimono

minimono

Questo volume illustra gli esiti di una ricerca imperniata sulle ricostruzioni digitali di tre signi-

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ficative opere progettate da uno dei più importanti protagonisti dell’architettura italiana del La selezione dei progetti incompiuti illustrati in queste pagine, differenti per le tematiche af-

I progetti del villaggio operaio di Cortoghiana (1940), dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma (1950-51), ed infine quello della chiesa dell’Assunzione di Maria Santissima al quartiere Tuscolano a Roma (1949-71), sono in tal modo analizzati e restituiti nella loro complessità. This book illustrates the results of research hinging on the digital reconstructions of three significant works planned by one of the most important protagonists of 20th Century Italian architecture: Saverio Muratori. The selection of the incomplete plans illustrated on these pages, which differ in the themes they addressed and time-wise in the course of the evolutionary process of unique Muratorian research, intends to highlight – through the results of the three-dimensional reconstructions – some crucial moments in the Modenese Maestro’s constructive-theoretical development on the complex themes of architecture and towns. The plans of Cortoghiana’s working class quarter (1940), the Auditorium of Santa Cecilia in Rome (1950-51) and, lastly, the plan of the Church of the Assumption of Our Lady in Rome’s Tuscolano district (1946-71) are thus analyzed and reinstated in their complexity.

Unbuilt Masterworks English traslation

Edizioni ETS Edizioni ETS

€ 18,00

Massimo Gasperini (Pisa, 1971), architetto, libero professionista e dottore di ricerca in Disegno e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente, già coordinatore del ‘Laboratorio MARSC - Sezione Rilievo’, Corso di Informatica alla Facoltà di Architettura di Genova, è docente incaricato presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Tra le principali pubblicazioni: Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Corso di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010), Lapo Farinati degli Uberti, l’Ingegnere illuminato. Opere e progetti (1880-1948), (Pisa, 2009); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006). (Pisa, 1971), an architect, freelancer and doctor in research on Design and Representation of Architecture and the Environment - already coordinator of the ‘MARSC Workshop–Survey Section’, Computer Course at the Genoese Faculty of Architecture - is an appointed lecturer at the Florentine Faculty of Architecture. His main publications include: Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Corso di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010), Lapo Farinati degli Uberti, l’Ingegnere illuminato. Opere e progetti (1880-1948), (Pisa, 2009); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006).

SAVERIO MURATORI: Architetture interrotte Unbuilt Masterworks

temi dell’architettura e della città.

Massimo Gasperini

frontate e cronologicamente distanti tra loro nell’alveo del processo evolutivo della singolare alcuni momenti cruciali nello sviluppo teorico-costruttivo del Maestro modenese sui complessi

SAVERIO MURATORI Architetture interrotte

Novecento: Saverio Muratori.

ricerca muratoriana, intende evidenziare, attraverso gli esiti delle ricostruzioni tridimensionali,

Massimo Gasperini


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