Il partigiano Lampo
Questo racconto illustrato è tratto dallo spettacolo di burattini “Il Partigiano Lampo”, messo in scena dalla Compagnia Le Calze Braghe e prodotto dagli Archivi della Resistenza - Circolo Edoardo Bassignani.
Testi di Gianluca Ferro Illustrazioni di Ivana Parisi Presentazione di Dario Vergassola
Gianluca Ferro, nato a Catania, ha svolto per un decennio attività come giornalista e autore di satira collaborando con testate siciliane (L’Erroneo, Pizzino) e nazionali, tra cui L’Unità, Liberazione, Radio Popolare Network. Sceneggiatore di storie e libri a fumetti, tutti illustrati da Kanjano – Giuliano Cangiano, (Sotto la Pelle con Adriano Sofri, L’estate di Michele con Sergio Staino), da una ventina di anni si occupa anche di musica, teatro, radioteatro e burattini. Ha scritto e pubblicato, sempre con Giuliano Cangiano alle matite, altri libri per l’infanzia tra i quali Alice e il cuoco (segnalato al premio “Un prato di fiabe” 2008) e Jano e Drilla, 2010.
Il partigiano Lampo
Carlo e Teresa sono due giovani che vivono in campagna, non sono ricchi ma si amano e prendono la vita con spensieratezza. Un giorno una squadraccia fascista fa irruzione nel loro paesino, compiendo violenze e ruberie. I due non si scoraggiano e, uniti dalle idee di giustizia e pace, lotteranno per riconquistare la libertà.
€ 10,00
ETS
Ivana Parisi, nata a Catania, illustratrice, burattinaia, scenografa e costumista. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Catania ha lavorato in Rai, Cinema e al Teatro Stabile di Catania. A Catania, Firenze e Pontremoli (MS) ha svolto laboratori di pittura e teatro presso le carceri minorili. Fondatrice della compagnia Le Calze Braghe realizza burattini, marionette e spettacoli di teatro di figura. Illustra sulla rivista “I Cordai” e ha fondato il supplemento “I Piccoli Cordai”.
Edizioni ETS
Presentazione
Leggere questa piccola storia è come prendere una pillola omeopatica che cura quello che ci rimane di più importante nella nostra vita. La memoria. È una piccola ma efficace cura contro questo Alzheimer culturale e politico che sta cancellando, in modo neanche tanto subdolo, la storia del nostro paese. Far dimenticare sembra la priorità della nostra classe politica dirigente, dimenticare per sempre le lotte per i diritti del lavoro, per l’uguaglianza, per l’amore della terra, l’accoglienza e tutte quelle storie raccontate da persone straordinarie che hanno fatto la Resistenza. Ne abbiamo sentite tante di queste storie andando a festeggiare il 25 Aprile al festival “Fino al cuore della rivolta” a Fosdinovo (MS), e ci siamo commossi sentendo la voce emozionata della Wanda e di Fra Diavolo, domandandoci dove avevano preso il coraggio e la forza per lottare in quel modo. Prendiamo dunque questa storia come una medicina, facciamola leggere ai nostri figli e leggiamola ai nostri nipoti. È anche amara come un vecchio sciroppo ma può fare solo bene. Dario Vergassola
Dedicato a chi ha avuto, ha e avrĂ un sogno da regalare al mondo
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Introduzione
L’idea di dedicare alle storie partigiane uno spettacolo di burattini e questo libro rivolto ai più piccoli, che dello spettacolo è il compagno di strada come lo era il tabellone illustrato per il cantastorie, è nata dalle parole dei partigiani stessi. Non tutti hanno avuto la fortuna e la possibilità di ascoltarle dalle loro voci e, per ragioni anagrafiche, questo privilegio è destinato a restringersi vieppiù. La lotta partigiana conosce eroi, eroine e tradimenti, sangue e paura, povertà e riscatto, miriadi di storie comuni e non comuni da cui è nata l’epopea di persone normali in cerca di dignità, libertà, pane e giustizia. A volte persino in cerca di un’utopia. Nella nostra cultura mediterranea, meticcia per definizione, frutto di scambi via mare, le epopee si raccontano in piazza, con pupi, burattini e marionette, musica e istrioni, per restituire agli ascoltatori non solo le vicende storiche ma le emozioni e i sentimenti che ne sono il sale. Per questo con la nostra compagnia Le Calze Braghe abbiamo deciso di mettere in scena i burattini per raccontare la storia del partigiano Lampo e di Teresa.
Grazie agli Archivi della Resistenza di Fosdinovo, che hanno prodotto lo spettacolo e dato una mano a realizzare questo libro, abbiamo avuto modo di frequentare, ascoltare, discutere, amare dei protagonisti reali che sono dietro le storie che raccontiamo. Vogliamo ricordarne due in particolare: Luigi Fiori, alias Comandante «Fra Diavolo» e Wanda Bianchi, nome di battaglia «Sonia». L’eredità più grande che potevano lasciarci, oltre alla libertà di cui godiamo, è il sogno concreto di divenire migliori. La Resistenza non è solo memoria del passato ma un’azione quotidiana. Gianluca Ferro
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Quando ero una bambina come voi eravamo poveri e avevamo poche cose da mangiare. Quante volte mi avete sentito iniziare cosÏ i miei racconti? Oggi però vi svelo una cosa che prima non vi avevo mai detto.
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Bulbo non se lo fece ripetere due volte. Corse a casa di Giannina armato fino ai denti, pronto a uccidere anche lei e a incendiare case e campi. Voleva sapere a tutti i costi dove si nascondevano i partigiani, Giannina non parlava e lui iniziò a minacciarla con le mani.
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Quello che avvenne subito dopo è scritto in molti libri di storia: Lampo con un balzo, entrato dalla finestra, prese Bulbo e gliene dette in testa.
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Cispa e Cataratta non ebbero maggior gloria, rinchiusi in una cella, ormai senza più boria. Alla radio, che ai miei tempi la televisione non c’era ancora, un annuncio ripeteva: “La guerra è finita, Mussolini e i fascisti sono stati processati e per le loro colpe sono stati giustiziati!”
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Evviva! Non più sangue, né ingiustizie, né odio, né morti, né dolore, che l’Italia sia la terra dove vincono libertà e amore!”
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Lampo tornò ad essere di nuovo il buon Carletto, ma prima ci volle tanto sapone insieme a un bel bagnetto.
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Edizioni ETS Piazza Carrara, 16-19, I-56126 Pisa info@edizioniets.com - www.edizioniets.com Finito di stampare nel mese di aprile 2017
Il partigiano Lampo
Questo racconto illustrato è tratto dallo spettacolo di burattini “Il Partigiano Lampo”, messo in scena dalla Compagnia Le Calze Braghe e prodotto dagli Archivi della Resistenza - Circolo Edoardo Bassignani.
Testi di Gianluca Ferro Illustrazioni di Ivana Parisi Presentazione di Dario Vergassola
Gianluca Ferro, nato a Catania, ha svolto per un decennio attività come giornalista e autore di satira collaborando con testate siciliane (L’Erroneo, Pizzino) e nazionali, tra cui L’Unità, Liberazione, Radio Popolare Network. Sceneggiatore di storie e libri a fumetti, tutti illustrati da Kanjano – Giuliano Cangiano, (Sotto la Pelle con Adriano Sofri, L’estate di Michele con Sergio Staino), da una ventina di anni si occupa anche di musica, teatro, radioteatro e burattini. Ha scritto e pubblicato, sempre con Giuliano Cangiano alle matite, altri libri per l’infanzia tra i quali Alice e il cuoco (segnalato al premio “Un prato di fiabe” 2008) e Jano e Drilla, 2010.
Il partigiano Lampo
Carlo e Teresa sono due giovani che vivono in campagna, non sono ricchi ma si amano e prendono la vita con spensieratezza. Un giorno una squadraccia fascista fa irruzione nel loro paesino, compiendo violenze e ruberie. I due non si scoraggiano e, uniti dalle idee di giustizia e pace, lotteranno per riconquistare la libertà.
€ 10,00
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Ivana Parisi, nata a Catania, illustratrice, burattinaia, scenografa e costumista. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Catania ha lavorato in Rai, Cinema e al Teatro Stabile di Catania. A Catania, Firenze e Pontremoli (MS) ha svolto laboratori di pittura e teatro presso le carceri minorili. Fondatrice della compagnia Le Calze Braghe realizza burattini, marionette e spettacoli di teatro di figura. Illustra sulla rivista “I Cordai” e ha fondato il supplemento “I Piccoli Cordai”.
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