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Un tetto amico dell’ambiente

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E all’estero?

E all’estero?

A Londra Renolit ha realizzato con le sue membrane un blue green roof: un giardino pensile unito a un processo di raccolta di acqua piovana in un progetto affascinante, non solo per l’estetica

di Rachele Pozzato

PERCHÉ IL SEDUM?

In questo progetto è la specie scelta per il tetto verde: della famiglia delle Crassulacee, si tratta di una succulenta fogliare, poiché è proprio nelle foglie che immagazzina l’acqua.

A differenza di altre specie però, gli stomi delle foglie si aprono solo di notte, rendendo il Sedum la scelta più adatta laddove sia necessario ridurre al minimo l’evaporazione dell’acqua, anche nelle giornate più calde. A farne la specie ideale per questo tipo di installazioni, gioca un ruolo importante anche il suo apparato radicale: radici poco estese e superficiali sono infatti adatte per un substrato poco profondo come in questo caso. Necessita di scarsa manutenzione e nutrimenti, estremamente resistente a malattie e parassiti, tanto quanto a siccità e intemperie: una specie versatile e perfetta per rivestire un tetto, zona più che mai esposta durante tutte le stagioni.

Un tetto ami co dell

Il progetto sul tetto dell’edificio bifamiliare di 8a Belmont Street a Chalk Farm, Londra, unisce un design unico a funzionalità e sostenibilità. Qui i progettisti hanno realizzato un blue green roof grazie alle membrane impermeabilizzanti sintetiche Renolit Alkorplan L. L’intervento londinese ha unito l’innovazione dei green roof- i tetti giardino sempre più diffusi nelle grandi città, per un verde urbano sempre più presente – all’ingegno del blue roof, pensato per non sprecare nemmeno una minima parte di una delle nostre risorse più preziose: l’acqua.

I PUNTI DI FORZA

Per tetti blu verde quindi, come quello realizzato nel cantiere di Belmont Street, si intendono particolari progetti a sistema, che oltre ad essere veri e propri giardini pensili, sono in grado di raccogliere grandi quantità di acqua piovana che ne nutrono le specie piantate. Si può in questo modo, oltre a nutrire il tetto verde, far fronte a periodi prolungati di siccità, piuttosto che abbassare la temperatura dell’edificio diminuendone il fabbisogno energetico, o ancora migliorare l’isolamento acustico. Il surriscaldamento climatico ed eventi atmosferici estremi sempre più frequenti hanno reso fondamentale evitare la dispersione d’acqua in grandi quantità, e proprio per questo sono progetti pensati per il contesto urbano, grazie anche al loro look affascinante e insolito. Per non parlare dei livelli di sostenibilità ambientale raggiunti, che quindi aumentano notevolmente la qualità della vita, accrescendo di pari passo il prestigio del quartiere.

SINERGIE

In questo caso, alle membrane per l’assorbimento dell’acqua è stato unito un sistema di tetto a giardino a Sedum, una succulenta ampiamente diffusa per i green roof ed estremamente funzionale a un progetto come questo. L’azienda ha lavorato insieme a Gribben Solar Roofing, specializzata in questo tipo di progettazioni, e ACO Building Drainage, a dare man forte per i sistemi di drenaggio; ed è stata proprio la collaborazione tra aziende in grado di proporre soluzioni complementari la chiave di successo per il progetto, come ha dichiarato Tony Brown, National Technical Manager per Renolit Cramlington. La qualità del prodotto, unita alla grande spendibilità dell’idea del progetto, ha permesso di ottenere un risultato di qualità e a cui guardare per la futura direzione dei contesti urbani: costi e tempi contenuti, grande impatto visivo e fascino nell’estetica e nelle forme. Un intervento in grado di unire attenzione alle questioni climatiche e alle tematiche verdi, a funzionalità e praticità che si richiede a un progetto dedicato a una zona centrale di una metropoli come Londra.

Per saperne di più www.renolit.com

I MATERIALI

I prodotti Renolit Alkorplan L oltre che versatili e funzionali, rappresentano anche una delle scelte più sostenibili: sono infatti realizzati con un’alta percentuale di materiali riciclati e a loro volta completamente riciclabili.

La loro resistenza poi, garantita per 40 anni, permette di evitare l’estrazione di nuove materie prime per diverso tempo e di risparmiare anche su possibili interventi di manutenzione sui sistemi.

La loro flessibilità e adattabilità a tutti i supporti ne permette dunque i più svariati utilizzi, rendendo possibile l’applicazione anche a progetti come questo, mantenendo sempre un occhio attento all’ambiente.

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