2 minute read
Giardino alla milanese
Seguendo la tradizione meneghina dei cortili segreti, l’hotel Milano Verticale nasconde un’area verde di 1.000 mq. Segno e segnale che il verde non è più accessorio, ma parte integrante di ogni nuovo progetto
di Anita Cavalli
Giardino
alla milanese
TEMPO DI LETTURA: 4 minuti
Non un articolo di approfondimento, ma un semplice assaggio di un progetto che ci ha molto colpito. Non solo per la struttura architettonica, ma per l’importanza che è stata data agli spazi esterni. Segnale che il giardino da accessorio è ormai diventato parte integrante dei nuovi progetti, non solo nel caso di edifici residenziali, ma anche di hotel. Stiamo parlando del Milano Verticale | UNA Esperienze, il nuovo hotel quattro stelle superior, nel distretto di Porta Nuova-Garibaldi-Corso Como, firmato dallo studio Vudafieri-Saverino Partners. Un nuovo concetto di ospitalità, uno spazio aperto alla città: hotel con 173 camere, ristorante di 600 mq, luogo per lavorare e socializzare. Qui però ci concentriamo sull’area esterna, progettata insieme a P’Arcnouveau, un suggestivo giardino segreto di 1.000 mq.
NON TROPPO SEGRETO
Ad annunciare il giardino interno, è già la piazzetta antistante l’ingresso dell’hotel, dove spicca un grande esemplare di Magnolia grandiflora preservato durante i lavori. Anche lungo tutto il prospetto su via Rosales, su cui si affaccia la struttura, lo spazio pubblico è stato riqualificato con un progetto in cui le superfici dure si alternano a macchie arbustive e alberi in vasca. Ma spostiamoci nel giardino vero e proprio, che segue la tradizione milanese dei cortili segreti, spesso nascosti dietro la sobria cornice dei palazzi nobiliari del centro. L’intero piano terra dell’edificio funge da filtro di questo spazio, separandolo fisicamente, ma non visivamente, dalle vie adiacenti, in un continuo gioco di intrecci tra interno ed esterno. Da fuori, infatti, lo sguardo coglie solo una parte del giardino, e proprio per questo suscita curiosità.
INNO ALL’ELEMENTO ACQUA
Se a livello visivo c’è continuità, non si può dire lo stesso a livello sonoro. Fuori il rumore della città, dentro, in sottofondo, il suono dell’acqua, elemento caratterizzante dell’intero spazio: è proprio il canale d’acqua che attraversa il giardino longitudinalmente a definire l’area dove sono disposti i tavoli del bar e del ristorante. Uno spazio informale, dove la natura si esprime in maniera dirompente. Tra le specie scelte: aceri grigi, Liridendron tulipifera, Gleditia triacanthos, Cercydiphillum japonicus, gruppi di arbusti, graminacee e specie erbacee tra cui viburni, cornioli e miscanti.
CONTRASTI NATURALI
La spontaneità della natura è raccontata anche dalla scelta dei materiali, contrapposti gli uni agli altri: ai bordi della pietra levigata del canale d’acqua si contrappone il fondo di scisti scuri, mentre i gabbioni in metallo naturale, riempiti di ciottoli di grandi dimensioni, con la loro durezza e massa esaltano la leggerezza e la morbidezza del tappeto erboso.