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Editoriale/1

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E all’estero?

E all’estero?

L“L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore”. Rubo a larghe mani queste parole dello scrittore e filosofo Albert Camus perché, mai come quest’anno, l’autunno è una primavera, l’inizio di una nuova era. Tutto sta ricominciando – e mentre lo scrivo incrocio le dita: tornare agli eventi in presenza, che da settembre stanno riempiendo le nostre agende, è stato strano, da una parte la felicità di incrociare nuovamente gli sguardi senza il filtro dei monitor, dall’altra la sensazione che si prova alle prime volte.

Tutto sta ricominciando, nel bene e nel male. Sì, scrivo con amarezza pensando a quei giorni di lockdown in cui tutti noi ci dicevamo cambiati, avevamo appreso il significato di tempo e libertà, il desiderio di meraviglia, eccetera eccetera. E ora che tutto ha ripreso movimento, è triste constatare che quella presa di coscienza, spesso, si è vanificata. Sono rimaste solo parole disperse nel vento. Questo numero de vuole essere un invito a coltivare stupore ILgiardiniere in ciò che si fa, a comprendere che ognuno di noi, nella propria professione, può prendersi il tempo per dare sempre il meglio. Ecco, quindi, pagine che parlano in modo concreto e diretto, che presentano problemi e le relative soluzioni, dai consigli del nostro agronomo di fiducia, Valerio Pasi, su come procedere per contrastare le infestanti sui tappeti erbosi (pag. 16), al ricorso all’endoinfusione per debellare la processionaria del pino (pag. 38). Fino alle ultime tecnologie per affrontare la crisi idrica, di cui parliamo nel focus irrigazione (pag. 33). L’attenzione al presente e al futuro è espressa a gran voce nell’articolo sul nuovo hotel meneghino Milano Verticale, segno e segnale che il verde non è più un accessorio ma parte integrante di ogni progetto (pag. 21), e sulle pagine dedicate all’economia circolare da attuare anche nei piccoli gesti legati alla quotidianità lavorativa (pag. 24). Senza dimenticare il punto da cui sono partito in questo editoriale, gli eventi in presenza: ve ne raccontiamo due, l’Arbor Meeting e Demogreen (pag. 36 e pag. 50), mentre Anna Zottola nella sua Opinione (pag. 66) racconta quanto la partecipazione alle manifestazioni sia formativa e stimolante per il mestiere di giardiniere. Noi ce l’abbiamo messa tutta per stare coi piedi per terra e con lo sguardo avanti. Speriamo le nostre parole possano trovare posto nel vostro lavoro quotidiano.

LA NUOVA RIVISTA PER IL GIARDINIERE

di Francesco Tozzi

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