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Conta la salute delle piante?
Qui trovi gli interventi dell’evento svoltosi a Villa Carlotta
A questa domanda ha risposto l’Assemblea generale delle Nazioni Unite con l’istituzione della Giornata Internazionale della Salute delle Piante. La loro tutela è sempre più urgente, soprattutto ai fini della sicurezza alimentare e della salvaguardia della biodiversità
di Daniela Stasi
conta LA salute delle piante?
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Quando si dice, finalmente! Il 12 maggio 2022 in tutto il mondo è stata celebrata la prima Giornata Internazionale della Salute delle Piante. È stata voluta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il principale organo istituzionale dell’Onu, che ha ritenuto urgente richiamare l’attenzione sui problemi di sicurezza alimentare e di perdita di biodiversità causati dal proliferare di parassiti e malattie delle piante. Noi de IL giardiniere abbiamo partecipato alle celebrazioni in Lombardia, svoltesi a Villa Carlotta, a Tremezzina, sul Lago di Como, alla presenza di autorità politiche e istituzionali. Ecco qui cosa abbiamo appuntato sul nostro taccuino.
UN ANNO INTERAMENTE DEDICATO
Partiamo dall’inizio. Le piante sane costituiscono il fondamento di tutta la vita sulla Terra, assicurano le funzioni dell’ecosistema, la sicurezza alimentare e la nutrizione. Contribuiscono quindi a proteggere l’ambiente, a ridurre la povertà, a combattere la fame. La salute delle piante è la chiave per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura necessario per nutrire una popolazione globale in crescita entro il 2050. Per tutti questi motivi l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2020 International Year of Plant Health (IYPH). A causa della pandemia, l’anno è stato esteso anche al 2021. Queste le premesse che hanno portato poi all’istituzione a partire dal 2022 della Giornata Internazionale della Salute delle Piante. Per sottolineare quanto diffuso dalla FAO (approfondimento nel box), come detto, si è svolto un evento durante il quale è stato illustrato l’impegno di Regione Lombardia e del Servizio Fitosanitario per la tutela della salute delle piante. In particolare, il responsabile del Servizio Fitosanitario, Andrea Azzoni, ha posto l’accento sullo sforzo per contenere la diffusione
Nelle foto di queste pagine, momenti dell’evento organizzato da Regione Lombardia a Villa Carlotta e degli scorci dello splendido giardino botanico.
di parassiti e malattie delle piante da quarantena e transfrontaliere, aumentati significativamente negli ultimi anni. Per far conoscere il problema, è stato anche organizzato un articolato progetto formativo tra gli studenti dei vari ordini scolastici.
MEGLIO PREVENIRE CHE AFFRONTARE EMERGENZE
Proteggere le piante e le colture con attività di prevenzione è molto più conveniente che affrontare un’emergenza fitosanitaria. A questo scopo, la FAO e la Convenzione Internazionale per la Protezione
LE STIME DELLA FAO
L’80% del cibo di cui ci nutriamo è di origine vegetale. Eppure, per anni e anni la salute delle piante è stata secondaria. Cosa sta accadendo nel concreto? Da un lato, il cambiamento climatico e le attività umane alterano gli ecosistemi, riducendo la biodiversità e creando condizioni ideali per lo sviluppo di parassiti. Dall’altro, con l’aumento dei collegamenti aerei e dei commerci internazionali, cresce il rischio di “importare” organismi nocivi da cui le piante dei Paesi di arrivo non sono pronte a difendersi. Le conseguenze sono importanti: la FAO stima che ogni anno fino al 40% dei raccolti alimentari venga perso a causa di parassiti e malattie delle piante.
Nelle comunità rurali più povere, dove l’agricoltura è la principale fonte di reddito, sono milioni le persone che restano senza cibo.
delle Piante (IPPC) si occupano della stesura e dell’applicazione degli Standard Internazionali per le Misure Fitosanitarie (ISPM), cioè delle norme che regolano la movimentazione e il commercio a livello globale dei vegetali e dei prodotti vegetali, e stanno lavorando con i governi, il mondo accademico e i centri di ricerca affinché tutti i Paesi possano beneficiare della loro applicazione.