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STRUTTURE

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INTERNAZIONALE

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STORIE di ATTUALITÀ strutture

Parola d’ordine: protezione (per ogni esigenza)

di Penelope Moran

Con oltre 50 anni di esperienza, Arrigoni presenta una vasta gamma di agrotessili innovativi e una ricerca sul risparmio idrico in agricoltura

Insetti, vento, pioggia. Sono solo alcuni dei fattori che possono compromettere una buona produzione. Il Gruppo Ar-

rigoni ha raccolto la sfida di proporre sul mercato un’ampia scelta di coper-

ture di protezione per ogni evenienza. Con oltre 50 anni di esperienza, l’azienda alle porte di Milano (la sede operativa si trova a Uggiate Trevano, CO, ndr.) concepisce, produce e distribuisce agrotessili innovativi, per un miglior controllo climatico e una produzione di cibo più sano e sicuro, oltre ad altri tessuti outdoor per usi tecnici e/o ambientali.

UNA VASTA GAMMA DI COPERTURE PER OGNI ESIGENZA

Arrigoni propone un’ampia gamma di soluzione, adatte ad ogni necessità. Si passa infatti dai tessuti per la protezione dagli insetti, come Biorete Air

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Plus e Rete Maggiolini, a quelli contro la grandine e la pioggia. Non mancano poi tessuti tecnici per la protezione dal sole, per le colture in pieno campo, contro il vento e gli uccelli. Una scelta decisamente ampia per garantire protezione, da tutti i punti di vista.

PROTEZIONE IN PIENO CAMPO? CON ARRIGONI SI PUÒ

Tra tutti i sistemi di protezione proposti dall’azienda, ci focalizziamo su quelli pensati per le colture in pieno campo, da Arricover a Biomaglia, fino alla Biorete 25 Air Plus. Il primo è un tessuto innovativo in bandella di polietilene con intreccio a maglia annodata che permette di migliorare il microclima e favorisce il passaggio della luce per la crescita ottimale per le colture sottostanti. La Biomaglia, invece, è un tessuto in poliammide che protegge le coltivazioni in campo aperto da diversi fattori, come insetti e pioggia battente. Infine, Biorete 25 Air Plus consente un elevato passaggio d’aria per creare un microclima favorevole alla coltivazione, tenendo alla larga i principali insetti infestanti di cavolo, carota e altri ortaggi. Tornando a parlare di Arricover, que-

Capacità di risparmio idrico… in numeri

• Robuxta - Prisma: dal 40% al 50% • Protecta System: 38,5% • Fructus: 32% • Arricover: 23%

sto tessuto innovativo per la protezione delle colture è particolarmente robusto, stabilizzato ai raggi UV e può essere utilizzato per molto tempo, riducendo così costi e problematiche

di smaltimento. Questo prodotto può essere utilizzato sia per le coltivazioni in pieno campo, ma anche nel settore floricolo, per proteggere bulbi, eriche e semenzai.

COSA EMERGE DALLA RICERCA BIENNALE DEL GRUPPO COMASCO A seconda della loro struttura, del colore e del livello di ombreggiatura, tutti gli schermi di protezione per le colture agricole di Arrigoni favoriscono il risparmio idrico, con risultati che raggiungono anche il 50% di

vantaggio rispetto al pieno campo.

Paolo Arrigoni, CEO di Arrigoni.

È quanto emerso dalla ricerca biennale dell’azienda, presentato all’ultima edizione di Eima, salone internazionale dedicato alle macchine per l’agricoltura. La ricerca è frutto di prove in campo, svolte nel periodo tra aprile e ottobre 2022, a Putignano, in provincia di Bari, all’interno del campo sperimentale del Gruppo. Ad essere presi in esame per la ricerca due risultati: quelli dell’evaporazione dell’acqua dal terreno e quelli dell’evapotraspirazione (la combinazione tra l’evaporazione del suolo e la traspirazione delle piante, che descrive la perdita totale di acqua di una coltura). Secondo quanto emerso dalla ricerca, anche introducendo un sistema di pro-

tezione Arrigoni non pensato specificamente per il risparmio idrico, ma per altre funzioni, si ottiene un risultato importante in termine di conte-

nimento dell’uso dell’acqua. Nello specifico, per eseguire la ricerca sono stati testati diversi prodotti, da Fructus a Protecta System, fino a Prisma, Robuxta e Arricover. Come emerso, coperture come Robuxta e Prisma hanno rivelato una capacità di risparmio idrico che va dal 40% al 50%. «La sfida dell’agricoltura di oggi e di domani si giocherà sempre di più sul risparmio idrico» ha dichiarato Paolo

Arrigoni, CEO dell’omonimo grup-

po. «Basti pensare che, secondo dati FAO, occorrono dai 2mila ai 5mila libri d’acqua per produrre il quantitativo di cibo quotidiano per una persona». E ha continuato: «Con il nostro studio,

condotto con rigore scientifico e in collaborazione con oltre una decina tra università e centri specializzati internazionali come il CIHEAM, abbiamo dato un notevole contributo a una delle emergenze più stringenti di tut-

to il settore. Ovviamente la nostra ricerca continua, ma siamo soddisfatti di aver stabilito, numeri alla mano, nuove basi di partenza per tutte le più comuni tipologia di colture ortofrutticole».

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