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RISORSE
STORIE di ATTUALITÀ risorse
Gestione dell’acqua: la strategia vincente è il lavoro di squadra
colloquio con Luca Magazzini di Benedetta Minoliti
Un tema importante e molto attuale, che non riguarda solo la Toscana, ma tutto il paese, di cui abbiamo parlato nello specifico con Luca Magazzini, presidente AVI.
Lo scorso 2 novembre si è tenuto il convegno dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI) dal titolo “Gestione dell’acqua nei vivai a prova di siccità: la studiano i vivaisti pistoiesi con le istituzioni”. Un
momento di confronto importante, per guardare alle strategie e alle opportunità di miglioramento della gestione delle risorse idriche nel Di-
stretto vivaistico pistoiese. Questo in relazione non solo al cambiamento climatico, ma anche al connesso aumento del rischio di siccità. «Il tema è legato alla situazione che si è manifestata nel corso di questa stagione, un po’ a macchia di leopardo, ma che ha riguardato tantissime aziende». A dirlo è Luca Magazzini, Presidente dell’AVI, durante la nostra intervista per approfondire il tema del convegno.
«L’argomento è in prima fila tra i temi per lo sviluppo della produzione e l’organizzazione dei nuovi impian-
ti» ha continuato.
L’IMPORTANZA DELLE ISTITUZIONI
Magazzini ha poi spiegato che quello che si voleva fare, attraverso questo convegno, era “sollecitare tutti gli attori del settore”, in particolare le istituzioni. «Da una parte c’era la necessità di
coinvolgere gli attori della tecnologia idrica, per far capire possibilità e potenzialità che la tecnologia mette a disposizione per migliorare l’efficien-
za delle aziende sul risparmio idrico».
STORIE di ATTUALITÀ risorse
Ma non solo. Questo perché dall’altra parte, come fa notare il Presidente dell’AVI, c’è «la necessità di disporre di maggiori quantitativi d’acqua». Per questo è stata chiamata “in causa” la componente pubblica, in particolare le Regioni, per pensare ad una normativa più leggera per quanto riguarda, ad esempio, i laghetti di accumulo per l’irrigazione. «Questo tema, comunque, è utile per tutta l’agricoltura, non solo per il settore florovivaistico» ha sottolineato Magazzini.
LO STUDIO REALIZZATO CON L’UNIVERSITÀ DI FIRENZE «Grazie all’Università di Firenze abbiamo fatto degli studi, da cui è emersa la possibilità di utilizzare le acque reflue di provenienza civile, dai depuratori dell’area fiorentina non legati alle zone industriali, perché hanno una disponibilità di risorsa idrica di circa 70 milioni di metri cubi d’acqua
che una volta depurata va al mare» ha continuato il Presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani. Poter utilizzare
Come settore vivaistico siamo “allenati” sul tema della crisi idrica e dal 2003 sono stati fatti tantissimi investimenti
quest’acqua risulterebbe cruciale per il settore, portando ad un vantaggio non indifferente. «Il nostro settore, utilizzando l’acqua per prodotti non agroalimentari, ne trarrebbe vantaggio. Naturalmente servono investimenti importanti, perché quest’acqua va portata nelle apposite aree e poi distribuita tra i vivai». sarà sicuramente al centro del PSR. La maggiore attenzione alla realizzazione di laghetti aziendali, di sistemi di accumulo e innovazione sul sistema di irrigazione sarà prioritario per loro, ma in generale per tutta l’agricoltura italiana, perché senza l’acqua non si fa nulla, in nessun territorio».
IL TEMA AL CENTRO DEL PSR
Ad essere coinvolti sul tema della gestione strategica dell’acqua sono stati anche i consorzi di bonifica. «Normalmente questi consorzi fanno solo manutenzione dei torrenti, ma noi ci auguriamo
che ci siano maggiori interventi anche nelle aree collinari che consentano di
trattenere l’acqua per più tempo» ha spiegato Magazzini. «Se si riuscisse ad attuare degli interventi di accumulo adeguati, questi ci permetterebbero di avere più acqua nel periodo estivo». E sul coinvolgimento delle istituzioni, Magazzini ha sottolineato non solo l’importanza del confronto, ma anche la risposta puntuale da parte degli attori interessati: «Il tema della risorsa idrica
UN SETTORE “ALLENATO” ALLA CRISI IDRICA «Come settore vivaistico siamo “allenati” sul tema della crisi idrica» ha aggiunto Magazzini. «Nel 2003 abbiamo avuto un problema simile, e dal quel momento sono stati fatti tantissimi investimenti, all’interno
delle aziende, come l’utilizzo di sostanze che consentano un mantenimento dell’umidità dei terricci, pacciamature che rendano più umido il terreno e riducano la presenza di infestanti. Tutti i nostri vivai, quasi il 100%, sono virtuosi e utilizzano sistemi sostenibili. Siamo sulla buona strada, ma bisogna aumentare sempre di più i sistemi innovativi di gestione dell’acqua».
Il distretto florovivaistico di Pistoia visto dall’alto.