ANNO X | NUMERO 10 | OTTOBRE 2018 | www.fsitaliane.it
OCTOBER TASTE
ROME FILM FEST THEGIORNALISTI IN TOUR
UMBRIA GOLOSA
LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
Sempre più informazione a bordo dei treni Alta Velocità con il servizio di Edicola digitale sul Portale Frecce Illy e Trenitalia: le novità d'autunno IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
PARTI QUANDO VUOI, OGNI GIORNO OLTRE 270 FRECCE.
Niente traffico. Niente stress. PiÚ valore al tuo tempo. Il numero delle Frecce comprende sia i servizi di andata che di ritorno effettuati con treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca e subisce variazioni nel fine settimana e in alcuni periodi dell’anno. La frequenza indicata costituisce la media dei servizi disponibili nelle fasce orarie 7-10 e 16-19.
TRA ROMA E MILANO UN TRENO OGNI 15’
TRA ROMA E NAPOLI UN TRENO OGNI 15’
TRA ROMA E VENEZIA UN TRENO OGNI 40’
TRA MILANO E VENEZIA UN TRENO OGNI 30’
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MEDIALOGANDO di Marco Mancini
Quando Franco Bechis era direttore del Tempo, Claudio Sabelli Fioretti, intervistandolo, scrisse di lui: «È uno di quei giornalisti per i quali la notizia è un mito e non c’è regola morale». Sembrano quasi parole di biasimo, che risuonano invece come un complimento, se da ogni vero giornalista ci attendiamo che sfruculi dove noi non arriviamo e racconti, senza imbarazzi, anche le più scomode verità. Qualche settimana fa, sul suo sito L’ImBECcata, ha riferito di una vicenda che la dice lunga su certi opachi meccanismi legislativi. Un emendamento al Milleproroghe, sul rinvio della fatturazione elettronica, è entrato di soppiatto, sepolto tra altri mille, nel testo presentato alle Camere, ma «nessuno ne sapeva nulla, né il ministro né gli altri sottosegretari». Poteva essere votato, distrattamente, e diventare legge, assecondando gli interessi di qualcuno. Incontriamo Franco Bechis a Roma, un lunedì mattina, è in procinto di lasciare l’amata Capitale, dove, lui torinese, vive dal 1990, per raggiungere Perugia. Da gennaio è direttore dei Corrieri (Umbria, Siena, Arezzo, Viterbo e Rieti). Un bell’impegno. Sì, ogni sera faccio ben cinque prime pagine. Certo, con il suggerimento, quando c’è, dei caporedattori. Come si difendono i quotidiani locali dalla grave crisi dell’editoria tradizionale? Resistiamo meglio perché accendiamo il nostro faro sul microcosmo locale. La forza dei nostri Corrieri è quella di raccontare le notizie anche piccole di paesi di cui non parla nessuno. E lo vedi se vai in giro, trovi il giornale nei bar, la gente lo apre sulla pagina locale e non legge nient’altro, forse giusto lo sport. E anche lì ci
marmanug
UN FARO SUL MICROCOSMO LOCALE
leggono perché diamo spazio ai campionati minori: il lunedì facciamo il 40% di venduto in più. Al microcosmo il grande web guarda meno, o per niente, e quindi lì c'è meno concorrenza. Perché il web ormai ha preso il sopravvento… Certo, la gente durante la giornata si è abituata ad avere notizie da Internet, a ritenere che tutta l’informazione sia gratuita e questo ha complicato molto la vita dei giornali fatti da professionisti retribuiti e con un prezzo da pagare in edicola. Quindi? Dobbiamo fronteggiare la concorrenza digitale con il nostro sito web, anche facendoci auto concorrenza, rispetto al quotidiano. Non possiamo però 2
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aspettare il giorno dopo per dare una notizia che è già diventata patrimonio di tutti. In Umbria, tra l’altro, ci sono molti portali d’informazione ben fatti. Poi la raccontiamo lo stesso sul giornale, però offrendo qualcosa di più: chiavi interpretative, retroscena, opinioni che magari sono più complicate per i siti e che invece cerca il lettore della carta stampata. Comunque io punterei a una maggiore differenziazione. In che senso? Alla fine l’unico prodotto che non è trasferibile sul giornale è il video. Affiderei quindi la narrazione sul web essenzialmente ai video. Con un racconto a tamburo battente che dà un’altra immediatezza rispetto
allo scritto. E in questo caso, anche sullo stesso argomento, non c'è il rischio di auto concorrenza. Certo, quel che sembra facile da realizzare a Roma, nella provincia italiana è più complicato. E anche in questo caso la competizione diventerebbe infinita, perché un qualsiasi ragazzino potrebbe fare un video con il telefonino. Però, come riflettevi prima, e come abbiamo detto spesso in queste pagine, il lavoro giornalistico ruota soprattutto sull’interpretazione e cucitura dei fatti. Le notizie in rete giocano sulla velocità, che non sempre si accompagna alla precisione. Sì, ma anche questo è sempre successo. Ho lavorato in giornali piccoli che avevano un concorrente grande e spesso, pur di essere i primi a dare una notizia, accettavamo anche un certo tasso di imprecisione. Anche le fake news non sono una novità della rete o dei social, sebbene la loro propagazione oggi può diventare virale in breve tempo. È così, e comunque il fenomeno delle false notizie è meno grave di quel che lo si fa. Quando non c’erano i siti, per e-mail arrivavano le catene di Sant’Antonio sullo status dei parlamentari con informazioni fuorvianti. C’era pure chi giocava con i giornali, divertendosi a prenderli in giro con notizie false e banali, ma di questo non è rimasta memoria.
Non sempre la verifica delle fonti viene svolta con il giusto impegno… No, a volte erano notizie false, ma innocue e banali. Negli anni ’90 è apparsa più volte quella di un incidente stradale causato da un automobilista distratto dalla vista di due che facevano l’amore alla finestra. Era semplicemente inventata. Poi ne sono state pubblicate altre che non stavano in piedi su questioni ben più rilevanti, anche sulla carta stampata. Certo, i giornali non hanno mai avuto la stessa capacità di penetrazione del web, ma la tv sì e non è che anche in tv non siano circolati degli strafalcioni. Però in rete c’è un’interazione continua, hater, profili fasulli, autoparodie. Questo sistema di profili falsi, o anonimi, o sotto pseudonimo, che possono dire quello che vogliono, è certamente un problema, ma è abbastanza tipico di quel mondo lì. Io mi chiamo Franco Bechis, mi firmo così e come pseudonimo uso l’anagramma del mio nome, quindi sono riconoscibile e voglio esserlo. Più complesso il discorso per quanto riguarda la satira e l’ironia. In che senso? L’ironia è fonte di fraintendimenti. Non la capisce il 90% della gente e così una battuta viene presa sul serio e diventa notizia. Me ne sono reso conto perché ho una certa tendenza a usarla nella mia scrittura, poi mi accorgo, magari dalle lettere dei lettori, che non l’ha colta nessuno e capisco che ho sbagliato io. Quindi succede in rete ma anche sui giornali. Ma sì, perché un conto è scrivere per un pubblico professionale o di lettori molto specializzati e attrezzati, un conto è un giornale generalista su cui diventa rischioso fare cose non piane, perché la gente ha bisogno di comunicazione semplice. 3
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Così, per esempio, sulle testate che dirigo faccio un nazionale ma personalizzato, fruibile da tutti, per comunicare ogni giorno quel che di più rilevante succede in politica, cronaca o economia. Preponderante resta però il rapporto con il vostro territorio. Questo mese la cover story della Freccia è dedicata proprio a Perugia e all’Umbria. L’Umbria sta vivendo una stagione particolare. Non voglio fare l’esperto, sono lì soltanto da dieci mesi, ma si capisce facilmente: era una regione con un elevato numero di dipendenti pubblici, ne trovavi spesso uno in ogni famiglia, che anche negli anni di crisi poteva quindi contare su uno stipendio sicuro. Questo ha depotenziato la voglia di rischiare. Spesso chi si dedicava all’enogastronomia o all’agriturismo non faceva altro che aggiungere un hobby a uno stipendio certo. Era un po’ un gioco, mentre queste attività per compiere il salto di qualità devono diventare professionali. Ora, invece? Da qualche anno il settore pubblico ha bloccato il turnover e le cose stanno cambiando. E siccome il Corriere vuole essere vicino al territorio, aiutando questo cambiamento, abbiamo deciso di premiare, proprio a ottobre, con il coinvolgimento dell’Università di Perugia, di Confindustria Umbria, di Confartigianato e Coldiretti,
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Ecco Annika, il motore di Umbria jazz
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Tria accetta la nomina di Palermo alla Cdp
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Savona indagato a Campobasso Âź
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La cittĂ dice addio ad Augusto Lemmi
Riina era criminale ma secondo i giudici era solo un cretinetti
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Richiedente asilo arrestato in centro
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Va a fuoco un intero silo Âź
Auto in fiamme Evacuate 6 famiglie Âź
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tre imprese emergenti tra le startup, tra chi fa innovazione nel ciclo produttivo e chi cresce nell’export. Come startup ha vinto un’impresa impegnata nell’apicultura, nel processo innovativo una industriale, ma ci sono cinque imprese agricole tra i vari settori e una di queste è quella che esporta di piÚ. Tutte imprese relativamente giovani. L’Umbria vive anche di turismo. La Freccia, questo mese, si sofferma su quello enogastronomico. Voi pubblicate un supplemento settimanale dedicato proprio a questo settore. SÏ, Terra e Gusto. Lo abbiamo lanciato quest’estate in via sperimentale, uscendo di lunedÏ. Ora l’abbiamo posizionato il giovedÏ, offrendo cosÏ ai nostri lettori spunti per il weekend. Ci stiamo anche preparando per sdoppiarlo con articoli in italiano e inglese. In uno dei suoi primi interventi pubblici, il nostro amministratore delegato, Gianfranco Battisti, tra l’altro anche presidente di Federturismo, ha citato proprio Perugia, insieme a Siena, come esempi di città che dovranno essere servite meglio dal sistema ferroviario. Tra gli obiettivi la destagionalizzazione e la delocalizzazione dei flussi turistici. Eurochocolate, a Perugia a ottobre, è un caso
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esemplare in quest’ottica. SÏ, oltretutto è fatto in un momento in cui da solo è protagonista di tutta l’Umbria. PerchÊ ovviamente sono di grande richiamo anche Umbria Jazz e il Festival di Spoleto, che però, paradossalmente, per una settimana sono in contemporanea. Non riesco a capire, se non hai molte iniziative di grande richiamo, e quelle lo sono, le fai coincidere per una settimana? Insomma, bisognerebbe anche fare sistema. Certo. Poi l’Umbria in primis avrebbe bisogno, e man mano stanno nascendo, di strutture per un turismo che spenda qualcosa in piÚ, di alberghi sopra la media e di resort di lusso: servono anche questi per fare fatturato. E poi è necessario avere stabilmente un modo comodo per arrivarci. Magari facendo un accordo come Reggio Emilia con la stazione di Calatrava, da cui poi ti sposti in navetta, perchÊ non è una regione cosÏ grande e in un’ora raggiungi qualsiasi posto partendo dalla ferrovia ad Alta Velocità . Certo, l’Umbria ha soltanto bellezze naturali, se le rovini è finita. Ma se proprio devi, facciamolo almeno in favore di infrastrutture che servono. PerchÊ il vero problema è portare qui i turisti. L’idea di un aeroporto vicino, per esempio, non ha funzionato. PerchÊ? PerchÊ, al di là dei problemi gestionali, si è sbagliato a ipotizzare che realizzandolo davanti ad Assisi avrebbe raccolto i flussi del turismo religioso. Il quale, invece, ha una diversa organizzazione, con i pellegrini che raggiungono Roma e da lÏ vengono in pullman, e non in charter. Quello religioso è un turismo povero, fatto spesso di camminanti. Una modalità , quella del turismo slow, che permette di ammirare le bellezze di questa terra. 4
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Che andrebbero tutelate meglio. In che senso? Il centro di Perugia non è piÚ il centro della vita. Hanno chiuso quasi tutte le botteghe, sono rimaste solo le piÚ turistiche. La vita ormai si svolge nei centri commerciali, ovviamente periferici. Ce n’è uno enorme, a Collestrada, dove c’è l’imbuto del traffico e il bivio per andare verso Assisi. LÏ trovi supermercati, negozi, parchi di divertimento per bambini. Sotto Corciano, uno splendido paesino medievale, c’è un’altra serie di centri commerciali dove la gente fa la spesa e trascorre il sabato e la domenica. Alcuni sono utili, non lo metto in dubbio, ma sono anche molto brutti, e c’è da chiedersi chi ne abbia autorizzato la costruzione. Brunello Cucinelli, che è un po’ l’anima di queste zone, ha lanciato un’idea: coloriamo tutti questi capannoni di color terra di Siena, cosÏ almeno si mimetizzano nel paesaggio. Una sorta di provocazione culturale. Fa parte delle sue battaglie e devo dire che non soltanto le lancia, ma spesso se le prende sulle spalle, anche finanziariamente. Se vai in giro per l’Umbria, dove non funziona il pubblico, il sindaco fa subito appello a Brunello Cucinelli, che ovviamente non può risolvere tutti i problemi. Bechis ci racconta poi del suo amore per il jazz, del legame forte con la terra di San Francesco che già evoca il nome suo e quello dei figli, Chiara e Francesco. La prima le ha da poco regalato l’immensa gioia di diventare nonno. Noi ci congediamo da lui offrendo ai lettori della Freccia un assaggio di quell’Umbria che a ottobre si colora degli intensi odori e sapori d’autunno. Meta Perugia, raggiunta ormai stabilmente dal Frecciarossa, e i suoi splendidi dintorni.
FOOD&TOURISM di Andrea Radic
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avoro qui da 25 anni ed è la prima volta che vedo il Ministro pranzare alla mensa», mi ha detto un funzionario del ministero stupito della mia presenza. «Lo faccio per conoscere le persone, i collaboratori, per capire, avere il polso della situazione». A raccontare questo aneddoto è il neo ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, al governo dal 1° giugno, dopo l’esperienza di capogruppo della Lega al Senato e di vice sindaco di Pavia, la sua città. Leghista dall’inizio degli anni ‘90 come Matteo Salvini, Riccardo Molinari, Massimiliano Romeo, Erika Stefani, «ci chiamavano i ragazzini terribili, oggi siamo il rinnovamento». Un’esperienza politica, la sua, che parte dai quartieri. Un percorso completo: presidente di zona, consigliere comunale e dopo capogruppo, assessore e vice sindaco, senatore capogruppo e oggi ministro.
L'ITALIA
CHE EMOZIONA INTERVISTA AL MINISTRO GIAN MARCO CENTINAIO. RINNOVAMENTO SIGNIFICA DESTAGIONALIZZARE E DELOCALIZZARE I FLUSSI: NON BASTA DIRE “L’ITALIA È BELLA E SI MANGIA BENE” 5
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Un percorso che le è stato utile? Senza dubbio, capisci come funziona la macchina burocratica e sai come affrontarla, ma soprattutto è servito a capire che, nella vita, le cose bisogna sudarle per arrivare più preparati. Ecco, passare 14 anni come consigliere comunale di opposizione, avendo responsabilità amministrative, fa scattare qualcosa, la possibilità di ideare progetti, costruirli e vederli realizzati per il bene dei cittadini. Io, da ministro, vorrei applicare questo modello, diventare “l’assessore d’Italia”. Dopo aver giurato da ministro, chi è la prima persona che ha chiamato? Sinceramente non ricordo, perché le persone che hanno condiviso con me questo percorso erano lì: Sonia, la mia compagna, mia mamma, mia sorella e Matteo Salvini. Entrando al Ministero, ha trovato subito la stanza dei bottoni? Non subito, sono un po’ nascosti (sorride, ndr), forse pensavano che sarebbe bastato farmi sedere nella stanza dorata che fu del ministro Cavour per placare la mia voglia di
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sottovalutato la delega al Turismo, pensando che fosse un contentino al ministro Centinaio. L’agricoltura e il turismo sono due delle grandi eccellenze italiane. Non basta dire “l’Italia è bella e si mangia bene” perché il turismo cresca. Il nostro obiettivo è quello di destagionalizzare gli arrivi con maggiore collaborazione tra privati, Regioni, che hanno le deleghe sul turismo, e Stato. Se questi tre attori collaborano, molte regioni, penso in particolare a quelle del sud, potrebbero vivere di turismo dieci mesi all’anno. Dobbiamo aiutare gli imprenditori a investire in strutture di livello che accolgano turisti “alto spendenti”. Turismo in tutte le stagioni e anche in ogni luogo, delocalizzare i flussi? Esattamente, dobbiamo valorizzare il turismo su rotaia attraverso un lavoro comune tra Ministero e Ferrovie dello Stato Italiane, che penso si possa
e si debba mettere in atto. Con le Ferrovie si raggiungono anche quelle destinazioni da sempre considerate minori e, come accade in altri Paesi, il treno locale può diventare strumento di un turismo slow che consente di godere di luoghi e bellezze unici. Pensiamo alle linee che corrono in riva al mare o che raggiungono siti storici e artistici nell’entroterra. Ci sono stazioni praticamente ovunque, che consentono di scoprire i borghi italiani e le città di provincia, così come le loro tradizioni. Questa è la nuova frontiera del turismo. I vertici di Ferrovie dello Stato Italiane hanno, in questo momento, delle competenze importanti a livello turistico. Si può ragionare tra colleghi e capire insieme le opportunità da cogliere. Da parte del mio ministero massima disponibilità. Lei viaggia in treno? Sono cresciuto con il turismo in treno, ho alle spalle ben nove Interrail con cui
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fare. Per me è stato invece uno stimolo a metterci ancora più impegno. I primi passi al Ministero? Capire e conoscere. Sono dell’idea che non ci si debba improvvisare, quindi ho scelto d’incontrare i dipendenti, confrontarmi con loro, approfondire, “sporcarmi le mani” con i problemi quotidiani. Per farlo sono andato a mangiare in mensa e continuo a farlo, mi siedo con loro e ci si confronta di fronte a un piatto. Lo apprezzano. La tavola come luogo di reciproca apertura e comprensione? Sì, in modo più tranquillo, rilassato. Di fronte a un bicchiere d’acqua, al lavoro, o anche a un buon bicchiere di vino, in occasioni meno formali, si abbassano le barriere e spesso si trovano soluzioni ai problemi e si portano a casa i risultati. Politiche agricole e turismo, un po’ come essere ministro del petrolio nei Paesi Arabi? Decisamente sì, in molti hanno
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ho girato l’Italia e l’Europa. In treno sei più sicuro e in relax, dal finestrino guardi il paesaggio che scorre e arrivi ovunque. L’enoturismo è in crescita, lo sosterrete? Il turista e l’appassionato oggi vogliono emozionarsi. Il vino è il re del turismo enogastronomico, con le sue infinite tipologie e le cantine, dietro a ognuna delle quali ci sono persone, passioni e impegno. Non possiamo prescindere da questa ricchezza per promuovere il Paese e per farlo ascolteremo tutti e condivideremo. La tassa di soggiorno è un peso per le famiglie di turisti? Il turista non è un pollo da spennare. Come Lega, siamo sempre stati contrari alla tassa di soggiorno, usata dai Comuni per sanare i buchi di bilancio, rivalendosi sul turista per la loro mala amministrazione. Vorremmo quindi eliminarla, come ci chiedono le associazioni di categoria. Sarei disposto a valutare una tassa di soggiorno nazionale che però sia “di scopo” e garantisca da parte dei Comuni un preciso miglioramento dei servizi.
L’Italia è circondata da mari ricchi, quali sono le sue priorità per il settore della pesca? Intervenire su due cose che vanno riviste. Le quote pesca sono deleterie, non solo per l’Italia ma per la stessa Europa e, soprattutto, penalizzano i nostri pescatori. La seconda priorità riguarda i consumatori: servono
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più informazioni in etichetta sulla tracciabilità del pescato. Lei va al mare? Quest’anno con la mia famiglia siamo stati in Sicilia. Il suo luogo del cuore? Pavia, la città che amo. Qual è la dolcezza che la emoziona? Gli occhi di mio figlio.
SOMMARIO IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO X | NUMERO 10
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In copertina
ANNO X | NUMERO 10 | OTTOBRE 2018 | www.fsitaliane.it
IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
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ROME FILM FEST THEGIORNALISTI IN TOUR LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
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IL MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
21 SWEET BAKE OFF
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Ernst Knam e Damiano Carrara raccontano il cooking show più zuccheroso della tv, tra scherzi e ingredienti di stagione
62 32 FOOD GUIDE Quando una passione diventa mestiere. In viaggio con Enzo Vizzari, direttore delle Guide de L’Espresso
40 FERMATE DEL GUSTO
Parco divertimento Leolandia
Dai piatti a base di vino alla Scuola di tartufo, fino ai menù con i cereali antichi e al museo dedicato alla castagna
36 OCTOBER TASTE
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45 COFFEE ANTHOLOGY 48 VINOTERAPIA 50 VENDEMMIA GLAM 52 IL MERCATO DEI SAPORI 54 THEGIORNALISTI 60 FILM DA MANGIARE 62 HALLOWEEN TOUR 79 RACCONTO INEDITO
LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO
66 EDICOLA DIGITALE Sempre più informazione a bordo dei treni Alta Velocità con il servizio di Edicola digitale sul Portale Frecce Scopri tra le pagine l’offerta delle Frecce seguendo i simboli dei collegamenti Frecciarossa Frecciargento Frecciabianca FRECCIALink
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SOMMARIO
I numeri di questo numero
25
gli anni di Eurochocolate [pag. 25]
200
i produttori in mostra a Golosaria [pag. 36]
600
i m del museo del caffè di Dersut [pag. 47] 2
NUGO MAGAZINE Itinerari, interviste e curiosità sulle mete turistiche e gli eventi più cool del momento: nugo magazine è la rivista travel inspiration mobile friendly che affianca l’app nugo.
ECO-CALCULATOR LA FRECCIA
12
i miliardi di euro generati dal turismo enogastronomico nel 2017 [pag. 52]
ETTI E CURIOSITÀ PER I PICCOLI VIAGGIATORI GIOCHI, FUM
CARTA CERTIFICATA FSC RICICLATA AL 100%.
dal 19 al 28 tutti a SUPPLEMENTO DI LA FRECCIA | OTTOBRE 2018 | www.fsitaliane.it
QUESTA RIVISTA UTILIZZA
EUROCHOCOLATE
LEGGI il fumetto di
Gira pagina e comincia a LEGGERE e GIOCARE! Il viaggio passerà in un lampo!
IL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO X - NUMERO 10 - OTTOBRE 2018 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N° 284/97 DEL 16/5/97 Foto e illustrazioni Archivio Fotografico FS Italiane FS Italiane | PHOTO Foto di copertina: Lorenzo Bovi/detshana/AdobeStock Tutti i diritti riservati Se non diversamente indicato, nessuna parte della rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza il consenso espresso dell’editore
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Direzione Centrale Brand Strategy e Comunicazione Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma fsitaliane.it Contatti di redazione Tel. 06 44105298 lafreccia@fsitaliane.it Direttore Responsabile Marco Mancini Caporedattore Claudia Frattini Coordinamento Editoriale Cecilia Morrico, Francesca Ventre Caposervizio Silvia Del Vecchio In redazione Gaspare Baglio, Serena Berardi, Michela Gentili, Sandra Gesualdi, Luca Mattei Segreteria di redazione Francesca Ventre Ricerca immagini e photo editing Michele Pittalis, Claudio Romussi Traduzioni Verto Group Hanno collaborato a questo numero Federica Borasio, Carlo Cracco, Ilaria Danesi, Gabriella Genisi, Federico Geremei, Itinere, Enrico Menduni, Sofia Mundi, Bruno Ployer, Andrea Radic, Flavio Scheggi, Saviana Sileo, Alessia Tozzi, Mario Tozzi, Marzia Viotti
OGNI 10.000 COPIE FA RISPARMIARE: REALIZZAZIONE E STAMPA LA FRECCIA JUNIOR
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gusto dell'Italia
DI GUSTI E SAPORI, SEI PRONTO DA NORD A SUD A OTTOBRE L'ITALIA SI RIEMPIE E LE SAGRE IN GIRO PER IL PAESE? A SCOPRIRE GLI EVENTI ENOGASTRONOMICI A TE LA MAPPA... BUONE SCORPACCIATE.
Milano
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• GOLOSARIA: DAL 27 AL 29 • MILANO GOLOSA: DAL 13 AL 15
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L’Aquila
LE VIE DELLO ZAFFERANO: 28 E 29
Perugia
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Napoli
MOVIEMMECE FESTIVAL CINEMATOGRAFICO DEDICATO AL CIBO: DAL 19 AL 28
San Potito Ultra (AV) SAGRA DEL CINGHIALE E DELLA CASTAGNA: DAL 12 AL 14
GLI EVENTI I GASTRONOMIC Castelbuono (PA) FUNGHI FEST: DAL 19 AL 21
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Acquaviva delle Fonti (BA) SAGRA DEL CALZONE: DAL 19 AL 21
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d'Italia
OGNI
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Bologna
• FICO EATALY WORLD - LA 5 KM STRAFICO: 4 OTTOBRE 2018
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4.062 kg di rifiuti
POMARIA FESTIVAL DELLE MELE TRENTINE: 13 E 14
Treviso Cremona
VIAGGIO
È UN’AVVENTURA MERAVIGLIOSA!
Read also
La Freccia Junior, il mensile di giochi, fumetti e curiosità per i piccoli viaggiatori, in distribuzione al FRECCIABistrò di Frecciarossa e Frecciargento ERRATA CORRIGE SETTEMBRE 2018 Pag. 61: la foto di Versace è della collezione Spring-Summer 2019 AGOSTO 2018 III copertina: la European Investment Bank S.r.l, citata nell’intestazione dell’annuncio pubblicitario, nulla ha a che vedere con la Bei, Banca europea per gli Investimenti 10
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Via A. Gramsci, 19 | 81031 Aversa (CE) Tel. 081 8906734 | info@graficanappa.com Coordinamento Tecnico Antonio Nappa
PROGETTO CREATIVO
Team creativo Giovanni Aiello, Annarita Lecce, Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli
On Web
La Freccia si può sfogliare su ISSUU e nella sezione Media del sito fsitaliane.it
MILANO 159 20 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO
FRECCIA COVER di Bruno Ployer
STAZIONE CENTRALE> DUOMO 3 Duomo muoversi.milano.it
Grande organo del Duomo di Milano
L’ANIMA DI
M I L A N O OTTOBRE ALLA VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO, TRA LUCIO FONTANA E LA MUSICA DELL’ORGANO
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I Duomo di Milano è nato nel 1386 con la sua progettazione, da allora la fabbrica è rimasta sempre aperta. La Veneranda Fabbrica del Duomo è l’ente, arrivato al suo settimo secolo di vita, che ha come scopo la conservazione e la valorizzazione della cattedrale gotica, simbolo del centro meneghino, visitato nel 2017 da oltre due milioni di paganti, più tutti i fedeli che assistono alle funzioni. «Il Duomo è l’anima della città – ci dice di getto Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo e direttore dell’area cultura - e noi della Fabbrica creiamo le occasioni per annunciare i nostri valori». Con lui parliamo della mostra dedicata a Lucio Fontana, dal 25 ottobre al 27 gennaio nel Grande Museo del Duomo. Il pittore e scultore, scomparso 50 anni fa, è nato in Argentina, ma a Milano era particolarmente legato: si forma
all’Accademia di Brera e negli anni ’30 espone le sue prime sculture astratte. Poi, negli anni ’50, partecipa al concorso per la realizzazione della Quinta Porta della cattedrale. La sua arte così moderna e fuori dagli schemi non trova posto sulla facciata del Duomo, ma ora il terzo modello in gesso della Porta, recentemente ritrovato, è esposto al pubblico insieme alle opere eseguite per il Duomo e a disposizione della Fabbrica. «Abbiamo un debito con l’arte contemporanea», aggiunge Borgonovo. «Fontana non fu rifiutato, ma visto con timore reverenziale, perché troppo moderno. Proprio come accadde intorno al 1490 a Leonardo Da Vinci: un suo progetto per l’interno del Duomo non venne accettato». Ottobre è anche il mese della musica. La sacralità e l’imponenza della cattedrale si arricchiscono di potenti 11
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suggestioni quando, all’interno della chiesa, si ascolta il suono dell’organo: 15.800 canne per cinque corpi d’organo. Quattro di essi sovrastano l’altare maggiore, quasi incorniciandolo in fondo alla navata centrale. Due risalgono al ’500 e hanno ciascuno due enormi ante dipinte: un tempo servivano a nascondere lo strumento durante la Quaresima, il periodo dell’anno in cui non si suonava in chiesa. «La struttura degli organi del Duomo è cresciuta nei secoli», commenta monsignor Borgonovo. È proprio l’organo, con composizioni del ’900, ad aprire il 4 ottobre e chiudere il 16 novembre il Mese della musica. Sei gli appuntamenti, tra i quali martedì 9 quello con Uto Ughi e i Filarmonici di Roma. LF duomomilano.it
AGENDA A cura di Luca Mattei
l.mattei@fsitaliane.it
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ALPHONSE MUCHA BOLOGNA FINO AL 20 GENNAIO 2019 Composizioni armoniose, forme sinuose, riferimenti alla natura e colori pacati: è lo stile ben definito di Alphonse Mucha, uno dei più influenti artisti della Parigi di fine ’800, la cui poetica divenne presto sinonimo dell’emergente tendenza decorativa del periodo, l’Art Nouveau. Le sale settecentesche di Palazzo Pallavicini ospitano 80 tra le sue più celebri opere, di cui 27 mai esposte in Italia. Un inedito anche per Bologna, che dedica per la prima volta una retrospettiva al pittore ceco. La mostra si compone di tre sezioni: Donne - Icone e muse, con i manifesti teatrali per le attrici in voga del momento, come Sarah Bernhardt, e quelli pubblicitari per prodotti commerciali; Le Style Mucha - Un linguaggio visivo, in cui si esplorano le caratteristiche dei suoi lavori; Bellezza - Il potere dell’ispirazione, che si sofferma sul nazionalismo espresso negli ultimi anni di ritorno in patria. palazzopallavicini.com
Alphonse Mucha (1899) A sinistra: Primrose A destra: Feather © 2018 Mucha Trust
© Tim Bonython
palazzopallavicini
OCEAN FILM FESTIVAL ITALIA//15>29 OTTOBRE Tocca diverse città dello Stivale l’Ocean Film Festival, rassegna cinematografica che presenta una selezione delle migliori pellicole provenienti dall’omonimo festival australiano, per raccontare storie e avventure sopra e sotto le acque. Tra le opere in programma The Big Wave Project, in cui una comunità di surfisti si stringe attorno a un unico grande obiettivo: cavalcare l’onda più grande del mondo. Si parte da Milano il 15 e 16 e poi tappe a Torino (17 e 18), Genova (19), Padova (22), Bologna (23), Roma (24), Napoli (25) e Firenze (29). oceanfilmfestivalitalia.it
Il surfista Mick Corbett in una scena del film The Big Wave Project oceanfilmfestivalitalia
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Antonino Leto, La pesca del tonno (La mattanza a Favignana) (1887) Palermo, Sicily Art and Culture. Società strumentale della Fondazione Sicilia © Civita Sicilia - Giacomo D'Aguanno
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ANTONINO LETO PALERMO//13 OTTOBRE>10 FEBBRAIO 2019 La Galleria d’Arte Moderna restituisce la statura europea che gli compete ad Antonino Leto, grande protagonista della pittura in Sicilia nell’800, affermatosi come interprete di una straordinaria visione del paesaggio mediterraneo, con uno stile che si è confrontato con i grandi movimenti moderni del Vecchio Continente. La mostra si focalizza in particolare sul rapporto che l’artista ebbe con la famiglia Florio, sua mecenate, e con Capri, luogo in cui si ritirò prima della morte. gampalermo.it FARNESE: START UP ROMA//22 OTTOBRE Conferenze, tavole rotonde, interventi istituzionali e networking, tutto dedicato all’innovazione. L’evento a Palazzo Farnese, organizzato da Camera di Commercio e Industria Francia Italia, ha l’obiettivo di creare una community non solo di startup, ma anche di aziende, stakeholder, incubatori, banche, finanziatori e rappresentanti dell’ambiente giuridico e legislativo. chambre.it
© Marco Vigliotti
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SETTIMANA DEL PIANETA TERRA ITALIA//14>21 OTTOBRE Il Festival delle Geoscienze accende i riflettori sul patrimonio naturale e geologico nostrano, con iniziative in tutta Italia per diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente e della cura del territorio. Cercando per esempio conchiglie marine tra le colline di Asti, calandosi per oltre 30 metri nella Grotta dell’Edera di Finale Ligure (SV) ed esplorando le buie e silenziose gallerie degli ipogei di Aversa (CE) e Cutrofiano (LE). settimanaterra.org Ipogei di Aversa (CE) settimanaterra.org #SettimanaTerra
SettimanaTerra
AGENDA
© FS Italiane | PHOTO
di Francesca Ventre
FRECCIAROSA S
alute e prevenzione insieme fanno la forza. E Frecciarosa è il progetto che le fa viaggiare unite anche sui treni. L’iniziativa, realizzata da FS Italiane, in collaborazione con IncontraDonna Onlus e Farmindustria e con il Patrocinio del Ministero della Salute, promuove buone pratiche per la salute della donna, la prevenzione del tumore del seno e l’adozione di corretti stili di vita. Nel 2018 la campagna sale anche sugli Intercity e sui regionali: dal 2 al 31 ottobre, infatti, a bordo delle Frecce, di alcuni Intercity in Sicilia e dei regionali in Sardegna, sono operativi medici e volontari della Onlus per informazioni e consigli alle clienti. Desk informativi sono presenti, inoltre, presso i FRECCIALounge di Roma Termini e Milano Centrale (in entrambi è possibile sottoporsi anche a visita senologica), mentre nei FRECCIAClub di Torino, Verona e Salerno sono i medici Aiom (Associazione italiana
di oncologia medica) a prestare la loro consulenza. Tra le novità, infine, l’utilizzo di due ecografi portatili, uno di ultimissima generazione, che viaggiano in Sicilia, Sardegna e sulla Roma-Milano, disponibili anche nei FRECCIALounge di Roma e Milano. Come ogni anno, dietro alle iniziative medico-specialistiche ci sono storie vere e testimonial in carne e ossa. Per il 2018 l’attore Cesare Bocci e la coreografa Carolyn Smith contribuiscono all’evento con la loro carica di ottimismo. Il primo, dopo aver incollato negli anni milioni di spettatori alla tv, interpretando Mimì Augello nel Commissario Montalbano, ne ha commossi altrettanti a Ballando con le stelle (che ha anche vinto), dove si è esibito in un valzer con la moglie Daniela. Una coppia inseparabile che ha affrontato, per ben due volte nella vita, la malattia di lei, prima un ictus e poi un tumore al seno, dimostrando come il supporto dei familiari è sempre 14
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LA PREVENZIONE FEMMINILE VIAGGIA IN TRENO fondamentale. Tanta forza di volontà anche in Carolyn, giudice dello stesso varietà di Rai 1, che non nasconde la sua patologia ai media per essere di sostegno ad altre donne. Oltre alla vicinanza affettiva dei cari e all’ottimismo nelle diverse fasi della malattia, un ruolo importante è giocato dalla prevenzione e dall'adozione di corrette abitudini quotidiane. In questo numero della Freccia dedicato all’alimentazione non possono mancare due fondamentali consigli: ridurre la quota di carboidrati (zuccheri, farine raffinate, riso, pasta, pizza e pane, dolci e frutta in quantità eccessiva) e di proteine animali. Favorire, invece, l’assunzione di fibre, farine integrali, legumi e di tutti i tipi di verdura. Ogni giorno, anche in viaggio, ogni suggerimento conta per dare la giusta attenzione alla salute e al vivere meglio. LF fsitaliane.it incontradonna.it
AGENDA di Sandra Gesualdi
sandragesu © Fernando Guerra
IL PECCI FA 30
Centro Pecci, Prato
LA NUOVA DIRETTRICE CRISTIANA PERRELLA RACCONTA, NELLA MOSTRA IL MUSEO IMMAGINATO, IL FUTURO DEL CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA DI PRATO Storie da trent’anni di Centro Pecci, una mostra, ideata proprio da Perrella, che fino al 25 giugno 2019, ne ripercorre le vicende attraverso la narrazione di episodi, dati statistici, ricordi delle esposizioni passate, e riproponendo artisti come Pistoletto, Araki, Kapoor, Merz e Arienti, solo per citarne alcuni. «In questa revisione abbiamo voluto avere uno sguardo che non fosse soltanto celebrativo. Ne sono venute fuori risposte interessanti, come l’attenzione riservata all’arte europea e americana e le anticipazioni sull'Est e la Russia in particolare. Invece abbiamo notato che non è stata recepita l’apertura geografica verso altre culture del mondo come l’Africa, l’Asia e il Sud America. La Cina non è mai stata rappresentata, nonostante in questo territorio ci sia una grande comunità cinese, e questo è curioso». Continuità e discontinuità progettuale nel futuro del Pecci, dunque. «I temi su cui investiremo molto saranno quelli che approfondiscono la cultura della 15
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differenza, dell’alterità e dell’identità di genere. Per esempio, non è mai stata allestita una monografica su un’artista donna». LF centropecci.it CentroPecciPrato Centropecci © OKNOstudio
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orrei fosse un luogo della città, accessibile, multimediale e aperto, in cui le persone possano incontrarsi, andare al cinema, in biblioteca, leggere il giornale, ascoltare un concerto e visitare una mostra». Ha le idee chiare Cristiana Perrella, curatrice e critico d’arte, da qualche mese la nuova direttrice del Pecci di Prato: rilanciare il museo toscano, riaperto di recente dopo i lunghi lavori di ristrutturazione e l’ampliamento dell’architetto Nio, e offrire percorsi progettuali innovativi. «Sono partita da un lavoro di studio e ricerca per capire chi siamo e dove siamo arrivati, dall’88 (anno di apertura, ndr) a oggi, partendo soprattutto dalla conoscenza della città. Per conoscere la storia abbiamo vagliato i documenti di archivio e analizzato i dati numerici e le parole con cui il Centro si è raccontato nel tempo». Per l’occasione del terzo decennio, questi mesi di indagine sono diventati Il museo immaginato.
Cristiana Perrella, direttrice del Centro Pecci
AGENDA l.mattei@fsitaliane.it
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A cura di Luca Mattei
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Freccia
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1 Scena tratta dal film Basquiat: Rage to Riches di David Shulman (2017) © BBC & Yutaka Sakano
ArtecinemaFestival ArtecinemaFest #Artecinema Artecinema
2 Illusioni ottiche (1866-96) museofigurina museo_della_figurina
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Appuntamento dall’11 al 14 nei teatri San Carlo e Augusteo di Napoli con Artecinema, proiezioni di film su artisti contemporanei. Focus della 23esima edizione è la fervente atmosfera della New York anni ’80. [1] artecinema.com
Il Museo della Figurina di Modena ospita, fino al 24 febbraio, l’esposizione Vero o falso?: i visitatori si trasformano in scienziati per svelare falsi miti e conferme celate nelle immagini delle figurine. [2] comune.modena.it/museofigurina
L’Accademia di Santa Cecilia inaugura la stagione con West Side Story, il musical reso immortale dal soundtrack di Leonard Bernstein. In scena nel weekend all’Auditorium Parco della Musica di Roma. santacecilia.it
Idee di Gomma a Correggio (RE) ospita fino al 21 Caduto fuori dal tempo, personale di Antonella Panini con sculture e dipinti ispirati all’omonimo libro di David Grossmann, dedicato alla morte del figlio. infoideedigomma.wixsite.com
Il primo Festival dello Sport è organizzato a Trento dall’11 al 14 da Gazzetta dello Sport e Regione Trentino: 60 eventi in cui campioni e appassionati si confrontano sul tema del record. ilfestivaldellosport.it
Il 21 si celebra la IV Giornata dei Parchi letterari, con spettacoli, letture, incontri e visite nelle 23 oasi, da nord a sud Italia, i cui scorci hanno ispirato scrittori e poeti, da Virgilio e Dante a Manzoni e Pasolini. parchiletterari.com
Il 13 e 14 è il momento delle Giornate Fai d’Autunno, con visite in tutta Italia in oltre 600 luoghi di solito inaccessibili o poco valorizzati, dalla Chiusa di Casalecchio di Reno (BO) al Real orto botanico di Napoli. fondoambiente.it
Dal 17 al 20 a Trento l’Y Generation Festival, primo e unico evento in Italia dedicato a teatro e danza per le nuove generazioni. Per la III edizione, quattro giorni di spettacoli con oltre 15 compagnie. yfestival.it
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Thedore Duclère, La casa del Tasso a Sorrento (1860 circa) Sorrento, Museo Correale di Terranova gallerieditalia poldipezzoli
© Carlo Ferrara
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Paolo Bini, Mediterraneo rosso (2018) poloartecontemporanea PoloRisoDAumale paolobini
FOCUS
Al via il 26 Romanticismo. Il movimento che nell’800 cambia l’immaginario occidentale si traduce in 200 opere di artisti, da Fergola a Duclère. Alle Gallerie d’Italia e al Museo Poldi Pezzoli di Milano, fino al 17 marzo. [3] gallerieditalia.com|museopoldipezzoli.it
Dopo la personale Left Behind, alla Reggia di Caserta nel 2017, Paolo Bini, vincitore della 17esima edizione del Premio Cairo, torna a esporre in un’istituzione pubblica italiana. La Cappella dell’Incoronata di Palermo accoglie, fino al 12 novembre, la mostra Mediterraneo rosso e oro, curata da Valentino Catricalà in collaborazione con la Galleria Nicola Pedana. L’artista si lascia ispirare per il suo lavoro dall’orizzonte che si guarda dalla Sicilia. Così, tema della mostra è la tragedia del naufragio, tanto che una delle immagini che più hanno ispirato lo sguardo e il pensiero dell’autore è il celebre dipinto di Théodore Géricault del 1819, La zattera della Medusa, visibile al Louvre di Parigi. Quello di Bini è un progetto monografico finalizzato a mettere in scena più lavori sitespecific. Colpisce lo sguardo e non solo Mediterraneo rosso, dipinto posto in fondo alla navata monoabsidale della Cappella che ritrae uno specchio d’acqua di colore prevalentemente rosso, evocativo del bagno di sangue che il Mare Nostrum spesso purtroppo registra. [4] poloartecontemporanea.it
A Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago (PG) fino al 4 novembre, Meraviglie grafiche. 1966-1976, retrospettiva su Joan Mirò, maestro le cui creazioni surrealiste hanno segnato l’arte del ‘900. palazzodellacorgna.it Giuseppe Fiorello riprende la tournée teatrale di Penso che un sogno così, racconto degli anni della sua infanzia in Sicilia e in tutta Italia, tramite le canzoni di Modugno. Debutto il 25 all’Ambra Jovinelli di Roma. ambrajovinelli.org
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Malala Andrialavidrazana Figures 1856, Geological Structure (2018) Courtesy 50 Golborne and Malala Andrialavidrazana ArtissimaFair #artissima
PREVIEW NOVEMBRE
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Termina il 31 al Museo Nicolis di Villafranca di Verona Passione volante, collezione di volanti da Formula 1 raccolti dal fotografo Daniele Amaduzzi e autografati da noti piloti, da Senna a Schumacher. museonicolis.com
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Dal 2 al 4 novembre torna a Torino Artissima, l’unica fiera d’arte in Italia dedicata esclusivamente al contemporaneo e riconosciuta a livello mondiale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti. L’appuntamento, giunto al 25esimo anniversario, attrae ogni anno oltre 50mila visitatori tra collezionisti, professionisti del settore e appassionati. Quest’anno partecipano 195 gallerie provenienti da 35 Paesi diversi. Otto le sezioni di cui si compone la rassegna. Quattro sono selezionate dal comitato delle gallerie presenti: Main Section, New Entries, Dialogue e Art Spaces & Editions. Le altre sono seguite da un board di curatori e direttori di musei internazionali: Present Future, Back to the future, Disegni e Sound (new!). A fare da filo rosso per tutte le opere è il concetto "Time is on our side", uno spunto da intendere non come immobilizzazione nel passato, ma come un flusso attivo verso il divenire dell’arte. [5] artissima.art
WHAT'S UP di Gaspare Baglio
COOKING SHOW
gasparebaglio
A OTTOBRE IL PICCOLO SCHERMO SFORNA PROGRAMMI TUTTI DA ASSAGGIARE. NON MANCANO I LIBRI E UNA MOSTRA, CE N’È PER TUTTI I GUSTI
LA RINASCITA DI FOOD NETWORK Il canale dedicato al cibo punta tutto su Antonino Cannavacciuolo: oltre a condurre le pillole giornaliere Con Antonino c’è più gusto, lo chef di Villa Crespi è anche volto di punta e direttore creativo. La food blogger Benedetta Rossi apre, invece, le porte della sua cascina nelle Marche per la trasmissione Fatto in casa per voi. E a novembre Simone Rugiati presenta Cuochi e fiamme, sfida tra due cuochi non professionisti giudicati dalla food blogger Chiara Maci, dall’attrice Debora Villa e dal reporter gourmet Lorenzo Sandano. LA CARICA DEI 30 Dopo il successo dei quiz show Boom! e Chi ti conosce?, l’attore e comico Max Giusti è diventato il volto di punta del Nove. È fisiologico, quindi, vederlo sbarcare in prima serata, dal 7 ottobre, con C’è posto per 30?, divertentissimo programma itinerante dedicato alla buona tavola italiana. A giudicare i migliori ristoranti dello Stivale una giuria popolare di 30 persone. Una trasmissione da leccarsi i baffi. © Simone Comi
PAROLA DI BORGHESE Doppio impegno su TV8 per Alessandro Borghese. Dal 15 ottobre è al timone di Cuochi d’Italia, la sfida culinaria che, con l’aiuto degli chef Cristiano Tomei (a destra nella foto) e Gennaro Esposito, mira a scovare il Miglior cuoco regionale d’Italia. Inoltre, dal 26, arrivano sei nuovi episodi di 4 Ristoranti, la competition che determina il miglior locale di una determinata area geografica: dall’Umbria al Lago di Como, passando per la Penisola Sorrentina, Padova, la Sardegna e il Parco del Pollino. 18
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IL RISTORANTE DEGLI CHEF Dal 20 novembre, in prime time su Rai2, arriva il format culinario argentino in cui dieci aspiranti chef si sfidano dietro i fornelli di un vero ristorante. Non mancheranno alcuni volti noti invitati a cena per degustare i piatti dei concorrenti. Giudici di questo format sono tre chef stellati: Andrea Berton (a sinistra nella foto), Philippe Leveille e Isabella Poti, giovanissima sous chef e pastry chef inserita dalla rivista americana Forbes nella classifica dei 30 personaggi under 30 più influenti al mondo.
CUCINA COREANA Caroline Hwang Guido Tommasi Editore, pp. 156 ¤ 30 Per essere sani è necessario mangiare bene e considerare il cibo un’esperienza da condividere. Questo libro, inoltre, dimostra che la cucina coreana è una delle più semplici che esistano. Nelle ricette solo ingredienti essenziali: basterà riempire frigorifero e dispensa per essere pronti a sperimentarle.
VINO PRÊT-À-PORTER Francesca Negri Rizzoli, pp. 160 ¤ 19,90 Un’opera che racconta il vino a misura di millennial una nuova generazione di donne che vivono il nettare degli dèi come farebbero con una storia d’amore: con curiosità, voglia di farsi conquistare e di sperimentare qualcosa di nuovo. Una guida smart, facile e completa, dedicata a tutte le wine lover. 19
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SUBLIME, RICETTE IN #CIBOGRAFICA 9-10 NOVEMBRE FONDERIA NAPOLEONICA EUGENIA, MILANO Dall’incontro fra design e alta cucina nasce il ritratto delle idee da cui prendono forma i piatti scelti, preparati e raccontati da 40 chef. Un progetto artistico che racconta il viaggio di due designer nei processi creativi che si nascondono dietro ai fornelli. Il risultato è una mostra pop up sul fascino dell’alta cucina. In più, il sito sublimeblog.it è una sorta di diario di bordo che ha raccolto storie, suggestioni e tecniche dei grandi cuochi.
WHAT'S UP
CI SENTIAMO IN CUCINA! LO CHEF MILANESE RACCONTA ALLA FRECCIA LA NUOVA AVVENTURA RADIOFONICA E SVELA QUALCHE CURIOSITÀ IN FATTO DI TV
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avide Oldani è uno dei più grandi chef della cucina italiana, e non solo, per le più grandi guide enogastronomiche del mondo. Anni dopo aver aperto il ristorante D’O - che si è guadagnato una stella Michelin - nella sua Cornaredo, nel 2016 è sbarcato a Manila e Singapore. È l’ideatore della cucina pop, ad alta qualità e accessibilità. È stato uno dei giudici del talent show The Chef su La5 e conduce, insieme al giornalista Pierluigi Pardo, il programma Mangia come parli nel weekend di Radio24. La cucina in radio è complicata? Diamo news in modo leggero, senza prenderci troppo sul serio. Cerchiamo di essere attuali e comprensibili. È una cucina notiziabile.
Le piace fare lo speaker? Assolutamente sì. Anche perché lavoro per una radio seria insieme a un compagno di viaggio come Pierluigi Pardo. Ci metto del mio e, allo stesso tempo, imparo tanto. Quali sono le domande più frequenti che le fanno gli ascoltatori? Di tutto e di più: dall’ingrediente che provano in vacanza ai consigli su come fare la carbonella, da come si cucinano le verdure agli approfondimenti sui piatti esteri. Un misto di curiosità. Sembra proprio che la cucina non passi mai di moda, soprattutto in tv. Possiamo tralasciare tante cose, tranne lo sport e il cibo. È importante, per ognuno di noi, farsi una cultura enogastronomica. 20
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Qual è il messaggio che, a suo avviso, la televisione sbaglia a trasmettere? Non saprei, è tutto discutibile. Secondo me la comunicazione su cibo e cucina deve essere fatta su stagionalità e prodotti del territorio. E poi, avere tanti cooking show lo vedo come un fatto positivo. Quali sono, invece, le trasmissioni che mancano al piccolo schermo? Quelle che coinvolgono gli agricoltori, da quelli che coltivano grano fino a quelli che si occupano di pomodori. C’è qualcosa in ballo per novembre, ma è ancora tutto top secret. G.B.
INCONTRO di Flavio Scheggi
S W E E T BAKE OFF
Da sinistra/from left Damiano Carrara e/and Ernst Knam
IL RE DEL CIOCCOLATO ERNST KNAM E IL PASTICCERE DAMIANO CARRARA RACCONTANO IL COOKING SHOW PIÙ ZUCCHEROSO DELLA TV, TRA SCHERZI E INGREDIENTI DI STAGIONE
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THE KING OF CHOCOLATE ERNST KNAM AND PASTRY CHEF DAMIANO CARRARA TELL US ABOUT THE SWEETEST COOKING ON TV, FULL OF JOKES AND SEASONAL INGREDIENTS
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e chiedi a Ernst Knam e a Damiano Carrara di ricordare il dolce che più amavano da bambini, il primo risponde la Foresta Nera, preparato dalla sua tata, l’altro il tiramisù della nonna. Di origine tedesca e milanese d’adozione, il re del cioccolato Knam e Carrara, pasticcere lucchese trasferitosi in California, sono i due giudici che insieme a Clelia d’Onofrio valutano i 16 concorrenti di Bake Off Italia - Dolci in forno. Il cooking show targato BBC, in onda ogni venerdì in prima serata su Real Time, condotto da Benedetta Parodi e ambientato a Villa Bagatti Valsecchi di Varedo (MB), si concluderà a dicembre con l’assegnazione del titolo di Miglior pasticcere amatoriale. Intervista allo specchio per i due giudici, a colpi di cioccolato, vaniglia e marron glacé.
f you ask Ernst Knam and Damiano Carrara what was their favourite desert as children, the first answers Black Forest gâteau, made by his nanny, and the other his grandmother's tiramisù. The king of chocolate Knam, of German descent but Milanese by adoption, and Carrara, a pastry chef from Lucca who now lives in California, are the two judges who alongside Clelia d’Onofrio will evaluate the 16 contestants of Bake Off Italia - Dolci in forno. The BBC cooking show is on air every Friday on peak-time TV on Real Time, led by Benedetta Parodi and taking place in Villa Bagatti Valsecchi di Varedo (Monza and Brianza), with the final in December when the Best Amateur Baker title will be awarded. A mirror interview to both judges, featuring chocolate, vanilla and marrons glacés.
Come sono i concorrenti di questa edizione? [EK] Preparati. Anche se non si aggiudicheranno la vittoria finale, spero che sapranno trarre insegnamento da
What are the contestants like this edition? [EK] Very experienced. I hope that even if they do not win, they will learn something from this experience, both
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© Daniele Cruciani
INCONTRO
Da sinistra Clelia d’Onofrio, Ernst Knam e Damiano Carrara con un concorrente (sesta edizione) From left Clelia d’Onofrio, Ernst Knam and Damiano Carrara with one of the contestants (6th edition)
quest’esperienza, sia a livello umano sia in vista di un futuro da pasticcere. [DC] Devo dire che il livello è molto alto, li ho trovati preparati quasi come dei professionisti. Andando avanti nel programma, dimostrano tanta voglia di migliorarsi, di ascoltare i nostri consigli e le nostre critiche. È un bel gruppo. Descrivi il tuo collega. [EK] Damiano è… bellino. [DC] Ernst è severo e giusto, simpatico, anche se non si direbbe, e molto professionale. Cosa sai fare meglio di lui? [EK] I dolci! Scherzi a parte, abbiamo 20 anni di differenza e un percorso diverso, è impossibile fare un paragone. [DC] Siamo due pasticceri diversi e sarebbe sbagliato dire cosa so fare meglio di lui. Allora, cosa sa fare lui meglio di te? [EK] Sicuramente i dolci americani, io cerco di usare il meno possibile burro, zucchero e ingredienti troppo artificiali. [DC] Le sculture in cioccolato. Il tuo motto? [EK] Se in paradiso non c’è il cioccolato, non ci voglio andare.
[DC] Never give up. Hai un ingrediente segreto? [EK] L’umiltà e il rispetto per la materia prima e le persone, perché senza questi due ingredienti non si fanno bene i dolci. [DC] La bacca di vaniglia. Dove trai l’ispirazione per le tue creazioni? [EK] Ovunque. Molte volte durante i viaggi scopro ingredienti e aromi particolari, poi li unisco alle mie ricette o li combino tra loro per creare dolci inediti. [DC] Dalla vita di tutti i giorni. Se non avessi fatto il pasticcere? [EK] Avrei fatto l’ornitologo. [DC] Sarei un metalmeccanico. Ho studiato in un istituto tecnico e avevo iniziato a lavorare in un’azienda di Lucca. Il segreto di un ottimo dolce? [EK] A casa, si accende la musica e ci si rilassa con un bicchiere di vino. Cucinare con l’ansia non dà mai buoni risultati. Poi bisogna conoscere alla perfezione le materie prime, per bilanciare tutto nel modo giusto. [DC] In cucina bisogna sempre mettere cuore e cervello. Il cuore è la passione trasmessa dalla mia famiglia, il cervello 22
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serve invece per eseguire la tecnica alla perfezione. Siamo in autunno, cosa prediligi? [EK] La zucca, un ingrediente top che può essere lavorato in molti modi. In via Anfossi 10 facciamo la mousse cioccolato e zucca e la torta Maldon con sale di Maldon in superficie, cioccolato, zucca e pistacchi. Ho anche vinto un concorso con i cioccolatini alla zucca, lavorandola sia croccante che morbida. Dico sempre che ci vuole “sale in zucca”, infatti l’abbinamento zucca e sale di Maldon è perfetto. [DC] Senza dubbio i marron glacé. realtime.it/bake-off-italia Bake-Off-Italia bake_off_italia
PICCOLI IMPASTI CRESCONO
Su Real Time ritorna la verve comica di Katia Follesa e di Junior Bake Off, spin-off dedicato ai piccoli pasticcieri. La messa in onda è fissata dopo lo speciale natalizio Bake Off - Stelle di Natale, un avvincente torneo di tre puntate, in cui si sfidano i vincitori del talent show più dolce della tv. L’obiettivo? Aggiudicarsi il titolo Migliore dei migliori.
on a personal level or in view of a professional future as bakers. [DC] I must say that the standards are extremely high. I found them nearly as skilled as professionals. As we go forward in the programme, they show a keen desire to improve, to take on board our advice and our criticism. It is a good group. Describe your colleague. [EK] Damiano is... not bad looking. [DC] Ernst is strict and fair, friendly, even if he does not look it, and very professional. What are you better at than him? [EK] Cakes! Jokes aside, there is a 20-year difference between us and we followed different paths. It is impossible to compare. [EK] We are two different bakers, and it would be wrong to say that I do better than him. So, what is he better at than you? [EK] Definitely American cakes. I try to use as little butter, sugar and
artificial ingredients as possible. [DC] Chocolate sculptures. What is your personal motto? [EK] If there is no chocolate in paradise, I am not going. [DC] Never give up. Do you have a secret ingredient? [EK] Humility and respect for the raw ingredients and people, because you can't make a good cake without these two essential ingredients. [DC] Vanilla pods. Where do you find inspiration for your creations? [EK] Everywhere. Often during a trip I discover unusual ingredients and flavours that I then add to my recipes or combine together to create new ones. [DC] From everyday life. And if you had not become a pastry chef? [EK] I would have been an ornithologist. [DC] I would be a metalworker.
Giudici e concorrenti della sesta edizione/Judges and contestants during the 6th edition 23
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I studied at a technical institute and I started work at a company founded in Lucca. What is the secret of a perfect cake? [EK] At home, turn the music on and relax with a glass of wine. Baking while anxious never leads to good results. One then has to know ones raw materials to perfection, to balance everything out just right. [DC] Baking calls on both heart and brain. The heart is the passion I have inherited from my family; the brain is needed to execute technique to perfection. It is now autumn, so what is your favourite ingredient for the season? [EK] Squash, which is a great ingredient that can be used in lots of different ways. At via Anfossi 10, we make a chocolate squash mousse, and Maldon cake sprinkled with Maldon salt, chocolate, squash and pistachios. I also won a competition with squash chocolates, making it both crunchy and soft. I always say that squash needs salt - in fact, it goes perfectly with Maldon salt. [DC] Definitely marrons glacĂŠs.
UMBRIA GOLOSA
© Dromo Studio snc
S I LV E R E U R O C H O C O L AT E
di Silvia Del Vecchio
Palazzo dei Priori, Perugia 24
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PERUGIA 4 A DAY A DAY
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NOZZE D’ARGENTO PER PERUGIA E IL SUO CELEBRE FESTIVAL AUTUNNALE. DAL 19 AL 28 OTTOBRE EVENTI, NOVITÀ E OSPITI SPECIALI NELLA CITTÀ UMBRA
© Dromo Studio snc
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enticinque anni fa il cioccolato in Italia era ancora fortemente condizionato da retaggi culturali che lo facevano percepire come un qualcosa di proibito o da relegare prevalentemente alle feste comandate. Grazie anche al grande lavoro fatto da Eurochocolate, insieme ai principali protagonisti del comparto produttivo, siamo riusciti a sdoganarlo dal pregiudizio e, nel giro di un decennio, i consumi sono raddoppiati». Brillano gli occhi a Eugenio Guarducci, fondatore e presidente dell’evento perugino, che negli anni si è affermato sempre di più arrivando a ospitare un milione di persone in quella che si può definire la più grande cioccolateria all’aperto del mondo. Centotrenta firme del cioccolato, seimila prodotti a base di cacao, 600 addetti alle vendite, 4.500 m2 di stand e più di un chilometro di vetrine espositive sono solo alcuni dei numeri che aiutano a comprendere la grandezza di Eurochocolate. Nata nel 1994 con l’ambizione di trasformare Perugia in qualcosa di simile a Monaco - quando, per l’Oktoberfest, migliaia di visitatori affollano la capitale della Baviera per celebrare la birra - la rassegna umbra in pochi anni riesce a trasformare il mese di ottobre da bassa ad altissima stagione per l’intera regione. Raggiunge poi la piena maturità e il riconoscimento internazionale nel 2015 a Expo Milano, dove è chiamata a progettare e a gestire il cluster Cacao e Cioccolato. L’argento vivo addosso è il tema della 25esima edizione del festival che,
A SILVER WEDDING ANNIVERSARY FOR PERUGIA AND ITS FAMOUS AUTUMN FESTIVAL. FROM 19 TO 28 OCTOBER, EVENTS, NEW PRODUCTS AND SPECIAL GUESTS IN THE UMBRIAN CITY
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wenty-five years ago, chocolate in Italy was still strongly conditioned by a cultural heritage that led to it being seen as a forbidden treat, or one that should really only be enjoyed on official feast days. Thanks to the great work done by Eurochocolate, alongside the main producers, we have managed to free it from this restricted view, and within a decade, consumption has doubled.” Eugenio Guarducci's eyes shine; he is the founder and president of the event in Perugia that over the years has 25
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increasingly asserted itself, now welcoming a million visitors to what can be called the largest open-air chocolate shop in the world. One hundred and thirty chocolate brands, 6,000 cocoa-based products, 600 sales assistants, 4,500 m2 of stands and over a kilometre of display cabinets – these are just some of the numbers that help illustrate the size of Eurochocolate. Born in 1994, aiming to turn Perugia into something like Munich and its Oktoberfest when thousands of visitors descend onto the capital of Bavaria to celebrate beer, the event in Umbria has in just a few years succeeded in transforming the month of October from low season to extremely high for the entire region. It reached full maturity and international recognition at Expo Milano 2015 when it was asked to design and manage the Cocoa and Chocolate Cluster. Quicksilver is the theme of the 25th edition of the festival as it celebrates its silver wedding anniversary from 19 to 29 October “retracing the main steps of this sweet story alongside some of the main protagonists of
dal 19 al 28 ottobre, festeggia, appunto, le nozze d’argento «ripercorrendo le tappe salienti di questa dolce storia assieme ad alcuni tra i principali protagonisti di Cioccolatomania, un corso di degustazione guidata condotto dalle più importanti chocostar internazionali e da giovani talenti», spiega Guarducci. Tra i presenti l’artigiano torinese Guido Gobino, il toscano Andrea Slitti, l’ambasciatore del cioccolato di Modica Pierpaolo Ruta, e Cecilia Tessieri, prima donna maître chocolatier al mondo. «Ma Eurochocolate 2018 non sarà un evento nostalgico perché, come è solito fare, vuole contribuire a disegnare il futuro del cibo degli dèi, valorizzando le energie positive che ruotano attorno a questo prodotto e contribuendo anche all’importante dibattito culturale che vede parole chiave come sostenibilità e ambiente», conclude il presidente. Tra le vie del centro cooking show di pasticceria, degustazioni, prodotti tipici dell’enogastronomia locale ed esibizioni improvvisate di arte varia annunciate con poco preavviso sui social, a cui Eurochocolate tiene molto. Migliaia i giovani che twittano sulla manifestazione, definendola ad esempio “il paese dei balocchi” e pubblicando selfie con tavolette giganti. Ricco di sorprese anche il programma di Cioccolata con l’autore che, tra gli altri, porta a Perugia Susanna Tamaro e il suo Va' dove ti porta il cuore, pubblicato
© Dromo Studio snc
UMBRIA GOLOSA
Piazza IV Novembre
Cioccolatomania, a course in tasting led by some of the main international chocostars and by young talents,” Guarducci explains. Participants will include Guido Gobino from Turin, Andrea Slitti from Tuscany, Pierpaolo Ruta, chocolate ambassador of Modica, and Cecilia Tessieri, the first female maître chocolatier in the world. “But Eurochocolate 2018 will not be a nostalgic event because, as usual, it wants to make a difference, contributing to drawing up the future of the food of the gods, showcasing the positive energy that surrounds this product and also contributing to
Scultura di cioccolato/Chocolate sculpture © Karen Righi
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the important cultural debate in which the key words are sustainability and the environment,” the president concludes. The streets of the town centre will host patisserie cooking shows, tastings, typical local food and wine, and Sweet Moments, which is very important for Eurochocolate: unexpected exhibitions of various arts announced a short time before on social media. Thousands of young people tweet about the event, calling it for example “the land of fun” and post selfies with giant chocolate bars. The programme for Cioccolata con l'Autore is also full of surprises, bringing Susanna Tamaro to Perugia with her book Follow your Heart, published that same year, 1994. The stage on Piazza IV Novembre is not to be missed: an enormous four-metre box of chocolates full of 25 assorted treats. A date for your diary: ChocoDay on Friday 12 October, with many events to discover on chocoday.com. On 21 October it will be time for the Sculture di Cioccolato, created in public and then eaten, and on 23 October, as all self-respecting silver anniversaries, a massive party, including a surprise: anybody turning 25 can write to correvalanno@eurochocolate.com, to blow out 25 candles on the anniversary's super chocolate cake. And for the greediest, who cannot do without the food of the gods even at night, there is the Etruscan Chocohotel,
proprio nel ’94. Attrazione imperdibile, sul palco di piazza IV Novembre, la maxi scatola di cioccolatini di quattro metri contenente 25 prelibatezze assortite. Da segnare in agenda il ChocoDay di venerdì 12, con tante iniziative da scoprire su chocodaycom. Il 21 ottobre è il momento delle Sculture di cioccolato, realizzate in mezzo al pubblico e poi degustate, mentre il 23, come ogni compleanno d’argento che si rispetti, grande festa con sorpresa: chi compie 25 anni, scrivendo a correvalanno@eurochocolate.com, potrà spegnere le 25 candeline della super torta cioccolatosa di questo anniversario. E per i più ingordi, che nemmeno di notte vogliono separarsi dalle dolci
abbuffate, c’è l’Etruscan Chocohotel, il primo albergo al mondo dedicato al cioccolato: 94 camere con golosi arredi, lampade con colata di cioccolata, testata del letto e armadi a forma di tavoletta, copriletto a tema e chocoscrivania. Tra le tipologie disponibili la Choco Sweet Suite, riempita di bonbon, la camera social Choco Fan Room e la Choc Your Room, personalizzabile con messaggi e fotografie. Infine, chi non ce la fa ad aspettare l’autunno 2019 potrà fare il bis in Trentino dal 13 al 16 dicembre: tutti al Comprensorio della Paganella per la prima edizione di Eurochocolate Christmas. LF eurochocolate.com Eurochocolate.official @faceciok @Eurochocolate
the first hotel in the world to be entirely dedicated to chocolate: 94 rooms with tasty furnishing, chocolate flow lamps, wardrobes and headboards in the shape of a chocolate bar, themed bedspreads and chocodesks. The available rooms include the Choco Sweet Suite, filled with pralines, the social room Choco Fan Room, and the Choc Your Room, which can be personalised with your messages and photographs. Lastly, those who cannot wait until autumn 2019 can enjoy seconds in Trentino from 13 to 16 December: see you all at the Comprensorio della Paganella for the first edition of Eurochocolate Christmas.
CIOCCOLATO CHE PASSIONE!
ChocoModica celebra il famoso cioccolato siciliano prodotto dal 1746, ponendo l’accento sulla qualità della materia prima. Laboratori, degustazioni e abbinamenti con ottimi vini dal 25 al 28 ottobre nella splendida città ragusana. A Modena, invece, debutta Sciocolà: dal 1° al 4 novembre per le vie del centro prodotti gustosi e innovativi, show per grandi e piccoli e un maestoso Louvre di cioccolato. Numerosi i maestri artigiani invitati e i pastry show in programma, con tanto di processo al cioccolato – Dolce vizio o alleato della salute? – oltre a tour guidati, laboratori per i più piccoli e spettacoli a tema. chocomodicaofficial.it sciocola.it
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UMBRIA GOLOSA di Federico Geremei
TR ASIMENO È DREAM il quarto lago più esteso d’Italia, il più grande sotto al Po. Le sue rive srotolano un profilo di una cinquantina di chilometri che ricorda un disco dalla forma irregolare. Le forme però ingannano, non è un’ex caldera vulcanica e a ribadirlo ci pensa un dato su tutti. Le acque sono basse, basta un numero a una sola cifra: sei, sette metri appena, tra la superficie e il fondale cretoso d’un gigante sdraiato, fragile e bellissimo. Niente emissari o immissari naturali, tutto dipende dalle piogge. Per il Trasimeno ogni periodo dell’anno vale il tempo – sempre troppo poco, il viaggiatore è avvisato – che ci si riesce a ritagliare per coglierne le suggestioni evocate appena lo si scorge dai borghi sul
lungolago o da quelli che lo guardano dalle alture. Oppure quando le pupille scandiscono una tela del Perugino, la sua estetica estatica s’è raffinata su queste terre sei secoli fa. Le prime settimane d’autunno paiono tuttavia le migliori per viverne la dimensione più autentica e vitale, scuotendo il torpore incantato che la speciale aura lacustre, ricambiata, rilancia. Siamo infatti nel periodo tra la fine della vendemmia e l’inizio della raccolta delle olive. Intrecciamo allora la doppia trama dei due atout nostrani – il vino e l’olio – 28
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e stendiamola intorno, con le acque in primo piano e l’entroterra sullo sfondo. E viceversa, ché ogni punto di vista è uno spunto di visita, soprattutto qui, tra Siena e Assisi. E, soprattutto (bis), se ci si mette anche la quinta delle Marche a incombere, distinta ma non distante. Prima, però, un terzo elemento “a tavola”: i pesci. Tinca, persico, carpa ci sono tutto l’anno, in questa stagione s’aggiunge il latterino e, con un po’ di fortuna, l’anguilla. Torniamo sul filo delle onde, le isole sono due (più una): la maggiore si chiama Polvese, è un triangolo
© Gian Domenico Troiano
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t is the fourth largest lake in Italy, the biggest South of the Po river. The circuit along the shoreline is about fifty kilometer long, its shape resembling a twisted disc. Forms are misleading, though, as this is not an ancient volcanic crater. One fact above all makes it clear: the waters are shallow, depth is measured in a single figure: six, seven, meters separate the surface and the clay bed of this fragile, beautiful reclining giant. It has no natural streams flowing in or out: it all relies solely on rainfall. In all seasons Lake Trasimeno is worth the time – always too short, travellers be warned – one manages to make for it, to enjoy its splendour as soon as one catches sight of it from the villages on the lakeside or those that look down on it from the surrounding hills. Or when
one's eyes scan a painting by Perugino: his ecstatic aesthetic was honed here six centuries ago. Yet early autumn does seem the best time to experience its most authentic and dynamic nature, shaking the enchanted languor that such a special lake aura exhales. It is the period between the end of harvest and the start of olive picking, let us then weave together both strands of local speciality – wine and oil – and unfold them, with water in the foreground and the surrounding landscape in the background. And the opposite, as all lookouts evoke new things to look at: fresh ideas for visits. Especially here, between Siena and Assisi. Especially (again) if we add the backdrop of the Marche, looming clear and near. First, however, a third element “joins the table”: local fish. Tench, perch and 29
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carp feature throughout the year, in this season one also finds the sand smelt, and with a bit of luck, eel. Let us return to the water, two islets (plus another) dot the lake: the biggest, Polvese, is a triangle covered in fifty shades of green, the lymph of a delicate ecosystem that is half way between a garden and a courtyard, a forest and a scrub. The second one is called Maggiore. Its name (the Major) defies geometry and anoints the importance of being the only one to be inhabited (a couple of dozen permanent residents live there). Let us have these two as turning points of a “land sailing” course, two quirky antitheses of a lighthouse. The shoreline in front of Maggiore hosts the triplet Passignano, Tuoro, Borghetto. The first is the quintessential picture postcard village, a sloping tetris of streets above
© Gian Domenica Traiano
UMBRIA GOLOSA
Lago Trasimeno, Isola Polvese
guarnito da un cinquanta sfumature di verde, linfa di un ecosistema delicato a metà tra giardino e cortile, selva e macchia. La seconda si chiama Maggiore, il toponimo sfida la geometria e sancisce l’importanza dell’unica a essere abitata (i residenti stabili sono due dozzine). Prendiamole come boe di una navigazione a terra, quasi due fari al contrario. La costa davanti alla Maggiore cala il tris Passignano, Tuoro, Borghetto. Il primo è la quintessenza del paese da cartolina, un tetris inclinato di vie sopra a un malecòn da riviera d’antan. Il secondo si tiene sulle retrovie in quota, presidiando il confine tra Granducato e Stato Pontificio (una lunga sosta al resortagriturismo La Dogana, proprio su quella cerniera, è un ottimo modo per goderne i fasti che furono). Il terzo è uno snodo che invita al
dilemma: continuare il giro o puntare a Cortona e dintorni? Il litorale davanti alla Polvese risponde col bel promontorio di Monte del Lago e della sua cittadella fortificata, l’allure medievale di Magione, impolverata ma vivace e gloriosa. E San Feliciano: base storica, ancora attiva, della pesca, ospita un bel museo in tema. Sulla sponda opposta s’intravede Castiglione, la sua grandeur d’alto profilo e meno timida ne fa il centro di un lago senza centro. Cosa resta? Il litorale meridionale e la zona umida dell’Oasi La Valle, a San Savino. Da oltre 20 anni è fulcro del parco regionale più grande e scrigno prezioso di biodiversità tra i canneti: ogni passaggio al Trasimeno dovrebbe fermarsi lì almeno qualche ora, per un’introduzione a un viaggio speciale. E in vista – perché no? – del successivo. LF 30
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an old-fashioned Riviera esplanade. The second rises in the background up above, perching over the border between the Grand Duchy and the Papal States (a long stop at the agri-resort La Dogana, bang on that line, is an excellent way to enjoy that by-gone splendour). The third stands at the junction that poses a dilemma: should one move on with the tour around the shores or rather aim for Cortona and its surroundings? The coast facing Polvese responds with the stunning promontory of Monte del Lago and its fortified citadel, the medieval allure of Magione (dusty, yet bright and glorious). And San Feliciano, an historic fishing base (still active today) boasting a well-designed museum on the topic. On the opposite side one can glimpse Castiglione, its high-profile loftiness devoid of any timidity makes it the centre of a lake that has no centre. What else? The South side and the marshy swamps of the Oasi La Valle nature reserve, at San Savino. For over twenty years it has been the cornerstone of the largest regional park and a precious preserve of biodiversity among the reeds: all visitors to Lake Trasimeno should stop there at least a few hours, as an introduction to a special trip. And in preparation – why not? – of the next one.
UMBRIA DI GUSTO TREVI (PG) 21 OTTOBRE Mostra mercato del Sedano nero Sagra della Salsiccia protrevi.com GUBBIO (PG) 31 OTTOBRE>4 NOVEMBRE Mostra mercato nazionale del Tartufo bianco comune.gubbio.pg.it CASCIA (PG) 31 OTTOBRE>4 NOVEMBRE Mostra mercato dello Zafferano purissimo di Cascia zafferanodicascia.it UMBRIA 1>25 NOVEMBRE Frantoi Aperti frantoiaperti.net CITTÀ DI CASTELLO (PG) 1>4 NOVEMBRE Il Tartufo bianco di Città di Castello iltartufobianco.it TREVI (PG) 3>4 NOVEMBRE Festivol stradaoliodopumbria.it FABRO (TR) 9>11 NOVEMBRE Mostra mercato nazionale del Tartufo mostratartufofabro.com
© Gian Domenico Troiano
UMBRIA 10>11 NOVEMBRE Cantine aperte a San Martino (PG) movimentoturismovino.it
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SPELLO (PG) 16>18 NOVEMBRE L'Oro di Spello, Festa dell’olivo e della bruschetta prospello.it VALTOPINA (PG) 17>18 e 24>25 NOVEMBRE Mostra mercato del Tartufo tartufoavaltopina.it
FOOD GUIDE Andrea_Radic
© CANIO ROMANIELLO/OLYCOM
di Andrea Radic
Enzo Vizzari
UNA PASSIONE
DIVENTATA MESTIERE 32
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IN VIAGGIO CON ENZO VIZZARI, DIRETTORE DELLE GUIDE DE L’ESPRESSO
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ome regalo per i suoi 18 anni chiese ai genitori di portarlo da Peppino Cantarelli a Samboseto (PR), un mito “della Bassa”. A cinque anni come animale da compagnia aveva un leone. Infanzia e gioventù già votate al palato per il deus ex machina dell’enogastronomia italiana. Il suo debole? La parmigiana di melanzane. Enzo Vizzari dirige Le Guide de L’Espresso dal 2003, quando gliele affidò Carlo Caracciolo. Uomo continuamente in viaggio per degustare, giudicare e disegnare il panorama della cucina italiana e consegnarlo a tutti coloro che la amano. Siamo saliti con lui sul Frecciarossa 9638 da Milano a Torino. Cosa ricorda di quel pranzo da Cantarelli? Assolutamente tutto, a partire dall’emozione di arrivare, attraversando la pianura padana a bordo del Maggiolone di famiglia. Poi entrare e vedere Peppino Cantarelli dietro il bancone tra culatelli e bottiglie di Romanée-Conti. Un mito per un ragazzo di 18 anni cresciuto con il culto di tutto questo. LF Il profumo della sua infanzia? Sono tanti e diversi, mia mamma cucinava molto bene, così come mio papà. Ogni volta che ci sedevamo a tavola qualche minuto era dedicato a parlare di ciò che avevamo nel piatto. Sono cresciuto con il concetto di normalità del buono. Per la professione di papà, che era militare, abbiamo vissuto in posti diversi, Albenga, Vercelli e, tra i LF
miei tre e sei anni, a Mogadiscio. Ricordo i profumi tipici di quei luoghi e i sapori locali. Sono esperienze particolari, come avere per animale da compagnia un leone anziché un gattino. LF Per questo da critico assegna anche qualche zampata... Forse, anche perché già allora assaggiavo tutto, maturando l’atteggiamento necessario per essere un critico gastronomico. LF Com’è diventato il più autorevole critico gastronomico italiano? La passione l’ho sempre avuta e la coltivavo come seconda professione. Ero capo ufficio stampa alla Pirelli, la rassegna stampa per l’ingegner Leopoldo era mia responsabilità, poi incarichi in Confindustria. Quando viaggiavo cercavo sempre di trovare il tempo per visitare ristoranti e ne scrivevo su Brescia Oggi e il Giornale di Brescia, successivamente ho collaborato a lungo con il Corriere della Sera e la rivista Gran Gourmet. Fino al 2000, quando Carlo Caracciolo, uomo di straordinaria cultura, fascino e simpatia, e Marco Benedetto, presidente e amministratore delegato del Gruppo Espresso, mi affidarono la direzione delle Guide. E la passione è diventata mestiere. LF Quale deve essere il giusto atteggiamento di un critico? Avere apertura e laicità. Essere disposti ad assaggiare tutto e comunque a provare, scoprire, accettare novità, senza personificare troppo. Capire chi e quale storia stanno dietro a un piatto è giusto, ma senza esagerare. Giudichiamo piatti e cucine, non cuochi e ristoratori. LF Il palato raffinato si eredita o si acquisisce? Si forma. S' impara a mangiare in un solo modo, mangiando. Con la bocca, ma anche molto con la testa. LF I mestieri legati alla cucina mettono in luce la personalità di chi li svolge? 33
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ECO-CALCULATOR TRATTA MILANO C.LE-TORINO P.NUOVA CO2 (kg)
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CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE (lt di benzina equivalenti)
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PARTICOLATO (gr)
1,3
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Confronto delle emissioni e dei consumi energetici in media per passeggero Fonte ecopassenger.org
FOOD GUIDE
Non ho mai conosciuto un grande cuoco, realmente grande, che fosse stupido. LF Lei è spesso in viaggio… Per definizione. Per recensire e visitare ristoranti occorre viaggiare, anche se esistono critici stanziali che non si muovono mai. Io quanto più posso mi muovo in treno e il viaggio mi consente di conoscere e approfondire. Sarebbe limitativo se l’obiettivo fosse solo quello di raggiungere un locale, anche perché il ristorante rappresenta qualcosa quanto più esprime il luogo dove si trova. I posti che hanno qualcosa in più sono quelli dove mangi chiudendo gli occhi e capisci dove sei. LF Stiamo arrivando a Torino. La città ha una buona cucina? Una buona tradizione, ma pochissimi grandi ristoranti. Crescono invece l’area del cuneese e le Langhe intorno ad Alba, dove, sulla straordinaria tradizione, si sono innestate ottime novità. LF Il suo luogo del cuore? So di crearmi antipatie, ma è la Borgogna. LF Su un’isola deserta può portare solo tre piatti, quali? Tajarin con tartufo, poco dei primi e molto del secondo. Foie gras e parmigiana di melanzane, che mangerei a tutte le ore del giorno. LF Ai fornelli se la cava? Sono molto più bravo a cucinare che a scrivere. Alla mia tavola hanno mangiato grandi cuochi.
Le Guide de L'Espresso Pp. 792 ¤24,90, in edicola
Andrea Radic ed Enzo Vizzari alla stazione di Torino Porta Nuova
La soddisfazione più bella è stata conquistare Alain Ducasse con la mia panissa vercellese (riso e fagioli, ndr). Ne ha mangiati due piatti. LF I suoi figli hanno seguito le orme paterne. Non appena “presentabili” li ho portati con me nei migliori ristoranti del mondo. Simone aveva quattro anni quando ebbe il privilegio di entrare nelle cucine di Joël Robuchon, io stesso non avevo mai varcato quella porta. Quando cresci così, il condizionamento indubbiamente c’è. Oggi Paolo è consulente di diversi ristoranti, non solo in Italia, e Simone è brand ambassador di un’importante casa vinicola. LF Da pochi giorni è stata presentata la guida I Ristoranti e i Vini d’Italia. Abbiamo fotografato con sano realismo il momento, che dura da un po’, che potrei definire magico, della ristorazione, con un'importante crescita generalizzata. In Italia non si è mai potuto mangiare così bene come oggi. La nostra guida aiuta a scegliere dove farlo. 34
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LF Tre territori italiani da non perdere? Oggi la capitale della ristorazione è Milano, con una qualità elevata in ogni tipologia, dal cibo etnico all’alta cucina, dalle trattorie, che ancora esistono, alle pizzerie. Un’altra realtà di ottimo livello è la provincia veneta, il Veronese, il Vicentino, la Marca Trevigiana, dove solide tradizioni sanno rinnovarsi con giudizio e crescere. Al sud la Campania, dove qualità diffusa, prodotti straordinari, di terra e di mare, e natura sono elementi vincenti. LF Novità editoriali? Finalmente Le Guide de L’Espresso sono arrivate sul web con un sito che permetterà di parlare al pubblico durante tutto l’anno. Di ristoranti, vini, pizzerie, salumi e persone, offrendo informazioni, novità e curiosità. Un magazine con attualità, interviste, approfondimenti e storie.
MILANO 159 20 AL GIORNO 2 CORSE BUSITALIA FAST AL GIORNO
OCTOBER TASTE di Federica Borasio
A MILANO È TEMPO DI
GOLOSARIA U
na manifestazione unica, che dal 27 al 29 ottobre nei 12mila m2 del MiCo fieramilanocity vede in mostra i 200 migliori produttori del best
seller ilGolosario, la guida alle cose buone d’Italia che compie 25 anni, e i 100 produttori di vino onorati del riconoscimento Top Hundred. Con una novità: 36
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quest’anno Golosaria ospita anche il salone FormaggItalia per assaporare specialità casearie, oltre alle cucine di strada che offrono sfiziosi
© beatrice preve/AdobeStock
arrosticini abruzzesi, panzerotti pugliesi, arancini siciliani e sciatt della Valtellina. Il buono che fa bene, tema di questa 13esima edizione, porta a Milano una selezione di superfood, dall’aglio nero giapponese alla frutta secca, dal minikiwi ricco di vitamine alle mele più rare. C’è poi l’area dedicata al bere miscelato che fa da contorno al libro Bartender a casa tua di Alessandro Ricci, ospite a Golosaria. Una kermesse di sapori e suggestioni mai visti in una tale concentrazione e che di anno in anno sa intercettare le migliori novità enogastronomiche. Dalla rivoluzione della pizza, qui presentata in versione contemporanea, ai dolci del futuro, realizzati in vasocottura, fino ai migliori panettoni artigianali, pronti a salutare il Natale. Sono attesi anche cuochi da tutta Italia per presentare la quarta edizione della guida GattiMassobrio, che prende il nome dai patron di Golosaria (Marco Gatti e Paolo Massobrio), mentre domenica 28 le Botteghe del gusto sono chiamate a firmare qui il loro manifesto, per difendere una professionalità che veicola la tipicità dei territori italiani. LF golosaria.it golosaria Golosaria
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IL GUSTO DEL MANGIAR BENE
Un grande mercato cittadino dove recuperare sapori lontani, annusare gli odori della campagna e scoprire nuovi prodotti gastronomici. Dal 13 al 15 ottobre a Palazzo del Ghiaccio, Milano Golosa è una festa dal clima amichevole, tra piccoli e medi produttori artigianali, dove assaggiare è un’esperienza consapevole. Per Davide Paolini, curatore e ideatore della manifestazione milanese e inventore del marchio Gastronauta®, un invito a mangiare con la propria testa. Tre giorni di degustazioni e incontri per girare il Belpaese attraverso sapori inediti, spesso recuperati dal passato, che solleticano il palato e risvegliano la memoria. Tra il fagiolo bianco del Pollino, la melanzana rossa di Rotonda, la ventricina abruzzese o il prosciutto Bazzone della Garfagnana, le particolarità di questa settima edizione sono il pecorino irpino Carmasciano, dai sentori di zolfo vulcanico, e la Fabula di bufala che diventa cremosa con la stagionatura. Grande spazio ai panini di ogni varietà nell’area PaniniAmo e alle romantiche osterie per riappropriarsi di luoghi della tradizione dove mangiar bene e, per gli appassionati di vino, masterclass e degustazioni guidate da storiche enoteche meneghine. Infine lode alla biodiversità, con prodotti di nicchia scoperti da intrepidi contadini che coltivano piante e allevano animali ormai dimenticati, come la patata quarantina, la prugna zucchella, il pomodoro riccio di Parma, l’asino romagnolo o la vacca grigia appenninica. S.G. milanogolosa.it MilanoGolosa ilgastronauta gastronauta_official
OCTOBER TASTE
© Giuseppe Magnanimo
TERRE DI PISA FOOD&WINE FESTIVAL PISA//19>21 OTTOBRE Salumi, birre artigianali e il profumato tartufo. Ma anche formaggi, marmellate, vini e liquori tradizionali. Questi e molti altri i protagonisti del Terre di Pisa Food&Wine Festival, una kermesse del gusto alla riscoperta di prodotti tipici e antiche ricette, dal 19 al 21 ottobre alla Stazione Leopolda di Pisa. La rassegna si apre con un aperitivo, organizzato con la Federazione italiana barman, per proseguire tra laboratori di degustazione dedicati al vino e all’olio, convegni a tema, intrattenimento per i più piccoli e il Terre di Pisa Beer Contest, il concorso per decretare la migliore birra artigianale made in Pisa. pisafoodwinefestival.it CameraCommercioPisa CCIAA_PI
© Daniele Bozzano
APPUNTAMENTI DI GUSTO
A cura di Alessia Tozzi
TIRAMISÙ WORLD CUP TREVISO//1>4 NOVEMBRE Fichi, arance, fragole o pistacchi. Addirittura babà, peperoncini, tabacco, cipolla di Tropea e wasabi. Dal 1° al 4 novembre nelle terre del Prosecco, tra Conegliano, Pieve di Soligo, Valdobbiadene e Treviso, l’obiettivo è solo uno: sfidarsi a colpi di ingredienti bizzarri per preparare il tiramisù più goloso e creativo del mondo. Ben vengano quindi la fantasia, l’estro e le ricette strane, poi saranno i giudici a valutare la combinazione più equilibrata e gustosa in concorso. tiramisuworldcup.com TiramisuWorldCupIt tiramisuworldcup TiramisuWCup
FICO BOLOGNA//OTTOBRE Nel Parco agroalimentare più grande d’Italia ottobre è interamente consacrato alle migliori produzioni nostrane e alla birra. Si parte sabato 13 con la finale nazionale degli Italian Cheese Awards, il premio al re del formaggio, proseguendo domenica 14 con un estratto della celebre Festa dell’oca di Mirano (VE). Ma anche eventi, talk e lezioni martedì 16 in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. Giovedì 18 si celebra invece il peperoncino, mentre nel weekend del 27 e 28 tanti appuntamenti, degustazioni e un mercatino per raccontare i borghi più belli d’Italia. eatalyworld.it eatalyworld
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© Ugo Visciani/Fototeca Trentino
© AL_Photo/Davide Magri
FESTA DEL SALAME CREMONA//26>28 OTTOBRE Dopo il successo dell’edizione d’esordio con 30mila visitatori, a Cremona torna la Festa del Salame. Dal 26 al 28 ottobre il centro storico ospita infatti un percorso gastronomico per gustare l’insaccato più amato del mondo e altre prelibatezze del Belpaese. festadelsalamecremona.it FestaDelSalame FestaDelSalame festadelsalame
LE VIE DELLO ZAFFERANO SAN PIO DELLE CAMERE (AQ) 28>29 OTTOBRE Due giorni per conoscere l’oro rosso d’Abruzzo. Tra gli eventi in rassegna una serata nella quale i ristoranti aderenti all’iniziativa propongono un menù a base di zafferano, una mostramercato dei prodotti locali, un percorso degustazione e una vera e propria esperienza di raccolta sul campo. leviedellozafferano.it leviedellozafferano
APPLE TOUR ITALIA//OTTOBRE Per il quattordicesimo anno consecutivo il capoluogo della Val di Non torna a celebrare il frutto proibito con Pomaria. La manifestazione, dedicata alle mele Dop e alle eccellenze enogastronomiche trentine, introduce in questa edizione molte novità en plein air: non solo visite guidate lungo le vie del centro storico e nei frutteti di Cles (TN), lezioni con i maestri raccoglitori e trekking alla scoperta delle filande e della bachicoltura, ma anche una mostra sulla manifattura serica e un’esposizione di frutta scolpita nella cera. Dal 20 al 21 ottobre a Piazza Brembana (BG) al via la nona edizione della Sagra della Mela, tra degustazioni, mostre, concorsi, convegni e vendita di prodotti locali. Scendendo in provincia di Caserta, Borgo di Valle Maddaloni ospita invece dal 19 al 21 l’atteso evento consacrato alla mela annurca campana, una delle varietà più note e apprezzate dai consumatori. pomaria.org stradadellamela sagramela.it afavb ecampania.it ecampania.it
MOVIEMMECE NAPOLI 19>27 OTTOBRE Dal 19 al 27 ottobre torna Moviemmece, il festival cinematografico dedicato al cibo. Oltre al concorso per cortometraggi rivolto ai giovani registi italiani under 35, anche tanti altri eventi: cooking show, laboratori di cucina, masterclass e una competizione fotografica. moviemmece.it moviemmece
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DAUNIA BONUS FOOD FOGGIA 30 OTTOBRE>4 NOVEMBRE Organizzato sui Monti Dauni dal 30 ottobre al 4 novembre, in occasione dell’Anno del cibo italiano, un itinerario del gusto che promuove 30 borghi locali e i relativi prodotti. Tra questi il maiale nero, il cacioricotta di Bovino, il prosciutto di Faeto, la mela limongella di Panni, lo zafferano di Deliceto e il pane di Ascoli Satriano.
FERMATE DEL GUSTO di Saviana Sileo [Comunicazione e Immagine Cia-Agricoltori Italiani]
COUNTRYSIDE AUTUMN DAI PIATTI A BASE DI VINO ALLA SCUOLA DI TARTUFO, FINO AI MENÙ CON I CEREALI ANTICHI E AL MUSEO DEDICATO ALLA CASTAGNA. LA STAGIONE IDEALE PER UNA TAPPA IN AGRITURISMO Panorama dall'agriturismo Bergi a Castelbuono 40
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© Comugnero Silvana/AdobeStock
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Tartufo scorzone
di Agrichef da Cia-Agricoltori Italiani per i suoi menù “secondo campagna”, con materie prime locali e stagionali, che ora puntano sui ravioli del plin al vino e sui dolci alle nocciole prodotti nella piantagione biologica. Tutto in una struttura senza barriere architettoniche e al 100% ecosostenibile, grazie a un impianto
© Stefano Neri/Adobestock
rofumi di bosco e odore di vendemmia, alberi e paesaggi rurali che cambiano colore e prendono i toni della stagione. L’autunno in agriturismo ha un sapore buonissimo, ricco in tavola e suggestivo nei percorsi. Da nord a sud d’Italia. Alle porte di Garlasco, in provincia di Pavia, Cascina Carolina è il luogo ideale in cui trascorrere un weekend di ottobre. Nata dal recupero di un’antica cascina della Lomellina del 1891, offre, in un locale che profuma di storia, una cucina genuina legata alla tradizione lombarda, con piatti top dedicati alla raccolta dell’uva, come il risotto Carnaroli con pasta di salame sfumato al vino Bonarda, rosso classico dell’Oltrepò pavese. Gli ospiti possono anche comprare conserve, marmellate e ortofrutta fresca nello spaccio aziendale, scegliendo direttamente dalla pianta. Intorno tanti animali da cortile per far giocare i bambini, come oche, caprette e pony. Spostandosi nell’Alessandrino, sulle colline piemontesi tra castelli medievali e immense distese di vigneti, si scopre l’agriturismo Punto Verde Ponti. Ad accogliere i clienti Piercarlo Vomeri, insignito del riconoscimento
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fotovoltaico per l’elettricità e a sonde geotermiche per il riscaldamento. Ma l’autunno è anche sinonimo di prodotti del sottobosco, funghi e tartufi soprattutto. Per scoprirli è possibile andare a scuola per imparare l’arte del tartufaio: a Città di Castello infatti, in provincia di Perugia, l’agriturismo Ca' Solare ha inventato
© Lionel Flusin
FERMATE DEL GUSTO
© NebulaDesign/AdobeStock
Parco delle Madonie (PA)
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la Truffle School, premiata anche dal Ministero delle Politiche agricole. Dalla teoria alla pratica, gli ospiti iniziano a distinguere le varietà tipiche dell’Alto Tevere Umbro - Marzuolo, Bianchetto, Scorzone, Nero Pregiato - per poi passare all’avventura nel bosco. Il cerchio si chiude quando gli ospiti si riuniscono intorno alla stessa tavola per degustare i prelibati piatti e partecipano ai corsi di cucina e di conservazione del prodotto. Rimanendo nell’Italia centrale, da non perdere la tappa all’agriturismo Sapori di Bea nel Pescarese, in uno dei borghi più belli d’Italia, Abbateggio, immerso nel Parco nazionale della Maiella tra querceti e faggeti. È un’azienda “custode”, cioè che produce, trasforma e salvaguarda cereali antichi - come la solina, la
casorella, la saragolla - contribuendo alla tutela della biodiversità agricola. Grani con cui la titolare Beatrice Tortora, altra Agrichef Cia, realizza pasta fresca che porta in tavola e vende, così come le zuppe, mescolando sapori contadini e di montagna. In questa stagione, non c’è itinerario del gusto che tenga senza le castagne. E l’azienda agricola Malerba, nel cuore del Parco Regionale dei Monti Picentini (AV), a pochi passi dal complesso monumentale di S. Francesco a Folloni, è il posto perfetto da visitare dato che, da ben cinque generazioni, opera nel settore producendo e promuovendo in particolare la Castagna di Montella Igp. Oltre a passeggiare per i 50 ettari di bosco quasi interamente dedicato a castagneti da frutto bio, si può curiosare nel museo: una collezione di famiglia nata
per recuperare e preservare oggetti e attrezzi appartenuti alla civiltà contadina locale, simboli del sodalizio millenario tra l’Appennino e il castagno. Per regali ad alto valore gastronomico, si possono acquistare i prodotti trasformati in azienda: le castagne allo sciroppo, la marronata di castagne e nocciole tostate al miele di castagno. Infine, è il momento di respirare i profumi dei frutteti in maturazione, assaggiare le prime clementine di stagione e l’olio appena spremuto, degustare i sapori tipici della cucina madonita. Passaggio obbligato, quindi, all’agriturismo Bergi a Castelbuono, antico centro tra i più caratteristici del Parco delle Madonie, nel Palermitano: 80mila m2 tra orti, alberi da frutto e uliveti nell’area archeologica del Vallone Saraceno. Si chiude così un itinerario del gusto tra i prodotti di stagione, alla scoperta delle tradizioni contadine reinterpretate e rinnovate. LF
DI SAGRA IN SAGRA ALBA (CN) 6 OTTOBRE>25 NOVEMBRE Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba fieradeltartufo.org ZAFFERANA ETNEA (CT) 7>28 OTTOBRE Ottobrata zafferanese ottobrata.it SANT’AGATA FELTRIA (RN) 7-14-21-28 OTTOBRE Fiera del tartufo bianco prolocosantagatafeltria.com MARRADI (FI) 7>28 OTTOBRE Sagra delle castagne Inx-pro-marrad.it DONNAS (AO) 11>14 OTTOBRE Festa della castagna prolocodonnas.it ROMA 11>14 OTTOBRE Italian Oktoberfest bit.ly/oktoberfestroma VIGASIO (VR) 11 OTTOBRE>4 NOVEMBRE Fiera della polenta festadellapolenta.it CUNEO 19>21 OTTOBRE Fiera nazionale del marrone marrone.net VALLE ISARCO (BZ) 20 OTTOBRE>4 NOVEMBRE Settimana della castagna alto-adige.com TUTTA ITALIA 4 NOVEMBRE>14 DICEMBRE GirOlio girolio.cittadellolio.it BACETO (VB) 1>4 NOVEMBRE MeleMiele melemiele.it FIGLINE VALDARNO (FI) 9>11 NOVEMBRE Autumnia autumnia.it
Un piatto dell'agriturismo Bergi (PA) 43
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TRENI DEL GUSTO
© Archivio Fondazione FS Italiane
di Francesca Ventre
IN SICILIA CON I
TRENI DEL GUSTO
LUNGO I BINARI DELL’ISOLA PER UN VIAGGIO ALLA RICERCA DI LUOGHI E SAPORI D’ALTRI TEMPI è tra un’escursione al Giardino della Kolymbetra o nell’area archeologica, oppure si può proseguire fino a Porto Empedocle e visitare il centro storico, la Vigata letteraria del Commissario Montalbano. Di domenica, il 14 ottobre e il 4 novembre, invece, fischio di partenza da Caltanissetta Centrale per il Treno delle pizze, focacce e ciambelle. Dopo l’arrivo a Comitini Zolfare, i passeggeri possono partecipare alle visite guidate nel Parco minerario delle zolfare e nel
Museo di Palazzo Bellacera. Nel pomeriggio partenza per la Valle dei Templi e Porto Empedocle, con fermata ad Aragona Caldare e Agrigento Bassa. Qui la scelta è tra le antiche rovine di Akragas e la borgata marinara di Porto Empedocle con la sua stazione ottocentesca. In occasione di tutte e tre le giornate, Slow Food completa il programma con laboratori del gusto. LF trenitalia.com FondazioneFSitaliane info@fondazionefs.it © FS Italiane | PHOTO
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ottobre e novembre si parte da Licata e Caltanissetta con gli itinerari dei Treni del Gusto. Un programma organizzato dall’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione, in collaborazione con Fondazione FS Italiane e Slow Food Sicilia. Domenica 28 ottobre a Licata si sale sul Treno delle dolcezze di convento e dei pani sacri, con tappa finale a Tempio di Vulcano. Una volta scesi, l’alternativa
UN SOLO BIGLIETTO PER PIETRARSA E PORTICI
Il Museo Ferroviario di Pietrarsa e la Reggia di Portici, con l’annesso Museo delle Scienze agrarie, si visitano con un unico ticket. Grazie a un accordo tra Fondazione FS Italiane e Musa (Centro museale dell’Università Federico II di Napoli), si può approfondire la storia delle ferrovie in Italia e visitare una splendida residenza borbonica, esempio di eccezionale patrimonio artistico nell’area del Miglio d’Oro. Biglietto da 6 a 18 euro, con tariffe differenti per ragazzi, adulti, scolaresche e gruppi. 081 472003 museopietrarsa@fondazionefs.it
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PAUSA CAFFÈ di Marzia Viotti [Trainer SCA - Speciality Coffee Association e autrice del libro Manuale di conversazione sul caffè]
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A N T H O LO GY
© Blackday/AdobeStock
DALL’APERTURA DEL PRIMO RESERVE ROASTERY STARBUCKS ITALIANO AI RITI DELLA MATTINA, QUANTO REALMENTE SI CONOSCE DELL’AMATA NERA BEVANDA?
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PAUSA CAFFÈ
Reserve Roastery Starbucks, Milano
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l suo inconfondibile profumo ci fa compagnia al risveglio. Durante la giornata è una confortante abitudine che scandisce i momenti di convivialità e socialità. Da tempo, il caffè, questa deliziosa nera bevanda, soddisfa il palato e dà nuova energia alla mente. Per il popolo italico è un vero e proprio culto, un rito, che si celebra in maniera preponderante al mattino, tra le mura domestiche o al bar. Secondo recenti statistiche i consumatori sono
circa il 95% della popolazione maggiorenne, con una fruizione di circa due tazzine a testa. Siamo praticamente circondati dal caffè, ogni giorno, tutti i giorni, eppure non sappiamo quasi nulla di lui. Recentemente ha aperto a Milano la Reserve Roastery della catena Starbucks e sui social si sono scatenati i commenti tra molti entusiasti e tantissimi detrattori. Riguardo a questi ultimi, il leitmotiv riguarda proprio la nostra cultura del caffè, talmente radicata da non rendere attrattivo il prodotto
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Manuale di conversazione sul caffè Trenta Editore, pp. 112 ¤ 12
© Nitr/AdobeStock
© Matt Glac/ MG PHOTOGRAPHY LLC
Starbucks, poiché considerato di basso livello. Ma lo shop di Milano non ha nulla a che vedere con il format degli altri che si incontrano in giro per il mondo: si tratta di una realtà unica nel suo genere, per spazi, offerta e qualità. Ebbene, come si può criticare qualcosa che non si conosce? Ahimè, noi italiani non possediamo proprio conoscenza del caffè, della sua origine, di come viene faticosamente coltivato, raccolto e processato, poi attentamente tostato e, infine, amorevolmente (si spera) estratto.
Non sappiamo nulla del grande lavoro degli operatori di tutta la filiera della coffee industry e nemmeno delle caratteristiche regionali, sensoriali e delle varietà dei che beviamo. Facendo un paragone è come se non sapessimo se stiamo bevendo vino rosso o bianco. Proprio per aiutare il consumatore ad addentrarsi e orientarsi in questo meraviglioso mondo è nata l’idea di Trenta Editore di realizzare un Manuale di conversazione sul caffè, con molte informazioni riguardanti la nostra amata, ma poco indagata, bevanda, dalle sue origini alle diverse specie e varietà esistenti. In più, una interessante sezione è dedicata alla degustazione con consigli utili e pratici per scegliere un buon prodotto e il giusto locale dove consumarlo. Per decidere se degustare un caffè Arabica naturale Ethiopia, dal gusto dolce e dalle intense note aromatiche di frutta matura e fragola, oppure un’Arabica lavata dal Costarica con la sua spiccata acidità e gli aromi intensamente floreali di fiori d’arancio e gelsomino. Per tramutare una giornaliera abitudine in una nuova straordinaria scoperta sensoriale. LF
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I TEMPLI DEL CAFFÈ
Non solo bar e bistrot, al caffè oggi è dedicato più di un museo. Si parte da Torino dove ha sede quello della Lavazza. Un itinerario circolare che con una tazzina interattiva ripercorre la storia del famoso marchio e l'intera filiera, un viaggio in cinque differenti aree tematiche: Casa Lavazza, la Fabbrica, la Piazza, l’Atelier e l’Universo. Spostandosi invece a Conegliano, vicino Trento, si trovano i 600 m2 del museo di Dersut. Un’antologia sull’espresso e la sua storia, dal chicco alla tavola. Anche la struttura merita una visita: si tratta di un edificio storico, ubicato nei pressi dell’azienda. L’ex essiccatoio Bozzoli, realizzato negli anni ’30, è un perfetto esempio di archeologia industriale. Si arriva infine a Trieste, dove all’interno del Museo Commerciale trova largo spazio una sessione dedicata alla nera bevanda. Una ricca esposizione di oggetti provenienti per lo più da donazioni private: tazzine appartenute agli storici caffè triestini, macinini, oggettistica per la verifica qualitativa e merceologica e molte altre chicche. C.M. museo.lavazza.com dersut.it/museo discover-trieste.it
WINE di Silvia Del Vecchio
BEAUTY GRAPES
Le Tre Vaselle Resort & Spa (PG)
AUTUNNO È SINONIMO DI VENDEMMIA E DI WEEKEND RIGENERANTI CON TRATTAMENTI DI BELLEZZA AL VINO E WINE THERAPY. ANCHE PER ASTEMI
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cini, foglie di vite, mosto, vinaccioli. Elisir di giovinezza, dell’uva non si butta niente. Ovidio ne cantava le proprietà benefiche e curative, Cleopatra la usava per i massaggi, perché il nettare degli dèi fa bene sia alla salute che alla bellezza. A ottobre sono molte le strutture immerse nella natura che offrono relax e benessere tra attività legate alla vendemmia, degustazioni e vinoterapia. In Alto Adige, ai piedi dello Sciliar (BZ), il Romantik Hotel Turm vanta una spa di alto livello con trattamenti singoli o di coppia a base di uva. Come il bagno alle vinacce sulla pietra calda a lume di candela, con massaggio all’olio di
vinacciolo. In cima a una collina coltivata a Nebbiolo, vicino Alba (CN), il Boscareto Resort & Spa incanta e trasmette l’amore per la terra delle Langhe. Tutt’intorno, l’eccellenza dei grandi Baroli e il sapore autentico della tradizione. A ottobre il soggiorno è dedicato all’uva e alle sue preziose proprietà, mentre a novembre si celebra il tartufo bianco. A 15 km da Siena, Borgo San Felice sembra essere lì da sempre. L’antico villaggio medievale in pietra è stato testimone di secoli di vita contadina. Negli anni ’70 inizia il restauro conservativo, nel ’91 apre l’albergo diffuso e poi il Relais & Châteaux del Chianti Classico. Qui, la linea cosmetica 48
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Antologia del dottor Gian Maria Amatori si basa su principi attivi che hanno origine dalla pianta della vite, potente elisir di bellezza grazie ai polifenoli, antiossidanti naturali. Il Percorso di Bacco propone esfoliazione agli acini d’uva con estratto di vite rossa, bagno nel vino riossigenante e detossinante e massaggio energico con gel rivitalizzante per le gambe. In provincia di Modena, invece, sono apprezzate le Terme della Salvarola che, tra i filari del Lambrusco Grasparossa, promuovono la vinoterapia con il percorso Benessere di Bacco, utilizzando l’uva fresca e i suoi derivati (mosto concentrato, vinaccioli purificati e lievito di vino) abbinati all’acqua termale.
Diversi i pacchetti offerti per contrastare l’invecchiamento della pelle, migliorare la microcircolazione, levigare e illuminare l’epidermide, come Belli con l’uva e Slow Wine, e i trattamenti estetici Il benessere di Bacco, Due cuori in una botte e Rosso Amabile. In Umbria, per massaggi, bagni, impacchi e peeling c’è la spa Bella Uve del resort Le Tre Vaselle (PG). L’offerta Rubesco Experience comprende la visita dei vigneti e delle cantine Lungarotti, una degustazione e l’accesso giornaliero all’area benessere. E l’autunno è la stagione perfetta per rigenerare mente e corpo con nuove esperienze sensoriali. LF hotelturm.it | borgosanfelice.it termesalvarola.it | 3vaselle.it
AUTUMN IS TIME FOR HARVEST AND RESTORING WEEKENDS WITH WINE-BASED BEAUTY TREATMENTS AND WINE THERAPY PACKAGES. INCLUDING FOR TEETOTALLERS
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rapes, vine leaves, must, grapeseed. Nothing is wasted in grapes, the elixir of youth. Ovid lauded their healthy and healing properties, Cleopatra used them for massages, because the nectar of the gods are good for both health and beauty. In October many venues bathing in nature offer relaxation and wellbeing alongside
© Giovanni Tagini
Boscareto Resort & Spa (CN)
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the harvest, wine tasting and vinotherapy. In Alto Adige, at the foot of Sciliar (Autonomous Province of Bolzano), the Romantik Hotel Turm has a high level spa with treatments for individuals or couples based on grapes. Such as the candlelit pomace bath on hot stones followed by a massage with grapeseed oil. At the top of a farmed hill in Nebbiolo, close to Alba (Cuneo), the Boscareto Resort & Spa is a delightful place that shares its love for the Langhe. Surrounded by the excellent great Barolo wines and the authentic flavour of tradition. In October the theme is the grape and its remarkable properties, while in November the white truffle is celebrated. Fifteen kilometres from Siena, Borgo San Felice seems to have always existed. The ancient stone medieval village has seen centuries of country life. Restoration was begun in the 1970s, and in 1991 the scattered hotel was opened followed by the Relais & Châteaux of the Chianti Classico area. Here the Antologia cosmetics line by Dr. Gian Maria Amatori is based on active ingredients originating from vine plants, powerful beauty elixirs thanks to their polyphenols, which are natural anti-oxidants. The Path of Bacchus treatment includes exfoliation with grapes and red vine extract, a bath in re-oxygenating and detoxifying wine and an energetic massage with revitalising gel for legs. In the province of Modena, the Terme della Salvarola are popular, promoting vinotherapy among the rows of Lambrusco Grasparossa with Il Benessere di Bacco, using fresh grapes and its derivatives (concentrated must, purified grapeseed and wine yeast) combined with thermal water. Various packages are available to combat the skin's ageing, improve micro-circulation, smooth and brighten the complexion, such as Belli con l'Uva and Slow Wine, and the beauty treatments Il Benessere di Bacco, Due cuori in una botte and Rosso Amabile. In Umbria, for massages, baths, body wraps and peelings, there is the Bella Uve spa in the Le Tre Vaselle resort (Perugia). The Rubesco Experience offer includes a visit to the Lungarotti vineyards and cellars, wine tasting, and daily access to the wellness area. And autumn is the perfect time to regenerate mind and body with new sensory experiences.
WINE di Cecilia Morrico
morricocecili
VENDEMMIA GLAM LE VIE DEL LUSSO DI MILANO E ROMA SI UNISCONO PER CELEBRARE LA MODA E IL VINO MADE IN ITALY
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ino e moda insieme per le strade più cool del Belpaese. La Vendemmia è il nome dell’evento che per due settimane avvicina via Montenapoleone a Milano e via Condotti a Roma, con brindisi glamour e degustazioni chic. Nona edizione per la città lombarda che apre l’inebriante kermesse. Dall’8 al 14 ottobre, le oltre 100 boutique del Quadrilatero offrono ai clienti più affezionati l’occasione giusta per conoscere i grandi nomi del mondo vitivinicolo, dell’hôtellerie e della ristorazione. Da segnare in calendario il wine tasting di venerdì 12 a Palazzo Serbelloni, storico edificio che ospita ogni anno le sfilate di grandi maison come Ermanno Scervino, per assaggiare una ricca selezione di etichette realizzata dal Comitato Grandi Cru d’Italia. Mentre per tutta la settimana i ristoranti più rinomati del centro propongono lo speciale menù La Vendemmia, con calice abbinato. «Abbiamo creato un evento unico, che unisce due eccellenze del made in Italy», spiega Guglielmo Miani, Presidente di MonteNapoleone District, e prosegue: «Anno dopo anno è sempre più apprezzato, anche per questa edizione si ripete a Roma e, grazie all’accordo di cooperazione con la Nanjing Xi Road, nel 2019 organizzeremo lo stesso format nella più importante
via di Shanghai dedicata al lusso. Un’esperienza per gli stranieri che possono così vivere il lifestyle nostrano». In attesa, quindi, di una vendemmia cinese, dal 15 al 20 ottobre ci si trasferisce nella Capitale per un nuovo, alcolico, appuntamento. Per chi si è fatto sfuggire le degustazioni lombarde c’è la possibilità di partecipare a quella della celebre cantina Zenato, che ha scelto come vetrina la casa di moda Alberta Ferretti, sia per 50
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Milano che Roma. Per la Città Eterna è la seconda edizione, dopo una première che ha visto la partecipazione di 60 negozi, 14 hotel di lusso e 25 ristoranti stellati. Un modo per trasformare il centro capitolino in un salotto chic, dove turisti e romani alzano i calici delle migliori aziende vinicole locali e internazionali, con adeguate tartine e canapè, tra abiti, scarpe e accessori. LF montenapoleone.luxury/it lavendemmiaroma.it
ALCOHOLIC FAIR LE FIERE DEDICATE AL SAPER BERE
Merano Wine Festival (2017) © Gourmet's International
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e in Italia a settembre si vendemmia, a metà ottobre è già tempo di bere. Si parte dall’altissimo nord con Autochtona, il forum nazionale dei vini autoctoni in programma a Fiera Bolzano, che quest’anno raddoppia l’appuntamento. Oltre alle due giornate dedicate propriamente alla manifestazione, il 15 e 16 ottobre, si aggiungono anche mercoledì 17 e giovedì 18 con eventi speciali e firme indiscusse. Chiude infatti la kermesse la Lagrein Experience, incontro dedicato alla valorizzazione del vitigno più antico fra quelli storicamente documentati e tuttora coltivati in Alto Adige. Momenti formativi e di degustazione, cooking show e diverse altre iniziative volte a raccontare non solo il vino, ma l’intero territorio che ospita la coltivazione del Lagrein. Dal 9 al 13 novembre tutti invitati al Merano Wine Festival, una delle kermesse enogastronomiche internazionali più importanti, che raccoglie i migliori prodotti nostrani. La 27esima edizione si apre all’insegna della sostenibilità: il venerdì è interamente dedicato ai vini biologici e biodinamici al convegno Naturae
et Purae, con esperti a confronto sui temi della naturalezza e della purezza e oltre 100 aziende provenienti da tutta Italia. Novità di quest’anno The Circle, un programma d'intrattenimento in piazza della Rena dedicato alle storie di uomini, cibo e territori. E poi il gran finale con Catwalk Champagne, la sfilata delle migliori maison di bollicine francesi accompagnate da una selezione di prodotti culinari. Gli artigiani del vino italiano sono invece alla Fiera di Faenza, che il 18 e 19 novembre ospita Back to the Wine. Non un evento generalista, bensì un appuntamento con una sua identità precisa, omaggio alle aziende con una produzione enoica di qualità a tiratura limitata (in media tra le diecimila e le 20mila bottiglie), e con un occhio di riguardo all’eco sostenibilità in cantina. E ancora laboratori guidati, tasting ed eventi di gusto. È proprio il caso di dire: «Cin cin a tutti!». C.M. autochtona.it Autochtona meranowinefestival.com meranowinefestival MeranoWineFest backtothewine.it 51
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EVENTI IN BOTTIGLIA TORINO 19>21 OTTOBRE Grapes in Town vendemmiatorino.it COLLIO (FVG) 21>28 OTTOBRE Jazz & Wine of Peace 2018 controtempo.org FIRENZE 27>29 OTTOBRE Vinoè vinoe.it TURI (BA) 27>28 OTTOBRE Bacco per Bacco puglia.com ROMA 28 OTTOBRE Life of Wine lifeofwine.it
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TREND di Ilaria Danesi [The New’s Room]
UN’OTTIMA ANNATA NUMERI E TREND DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO ITALIANO
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on riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo», ripeteva Oscar Wilde che, tra le tante altre cose, era anche un noto gourmet. Tra chef in tv, corsi per neofiti e mercatini a chilometro zero, il poeta inglese sarebbe soddisfatto nel vedere che la cucina oggi è diventata una cosa decisamente seria e che l’enogastronomia è sempre più protagonista nella nostra vita, anche in viaggio. Sono infatti molti a scegliere la propria destinazione in base alla qualità dell’offerta culinaria locale: veri e propri
gastronauti, che si spostano con l’intento preciso di scoprire nuovi e particolari sapori, ma anche moderni viaggiatori in cerca di esperienze di gusto da ricordare. Tutto a vantaggio dell’Italia, Belpaese per antonomasia, anche per il cibo. Il turismo enogastronomico qui da noi sta crescendo a ritmi vertiginosi: oltre 110 milioni di presenze nel 2017, il doppio del 2016, e un impatto economico complessivo per oltre 12 miliardi di euro. Un indotto che rappresenta ben il 15,1% del totale del settore turistico, grazie a 47 milioni di turisti nazionali e 63 milioni di presenze internazionali sul suolo italiano e delle relative spese nell’agroalimentare (dati Isnart-Unioncamere). Che si tratti di degustazioni di specialità locali, di acquisti di prodotti tipici, partecipazioni a eventi a tema o di tutto quanto insieme, si conferma chiara una tendenza: 52
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difficilmente chi viaggia rinuncia ai sapori del posto e la spesa per il food&wine è tra le più sostenute (fino a un terzo del proprio budget, fonte Bit 2018). L’effetto trainante dell’enogastronomia si riflette su tutti i momenti del viaggio, addirittura prima della partenza, nella fase di scelta. Secondo un recente sondaggio Ipsos, il buon cibo identifica l’immagine dell’Italia all’estero ancor più di arte e moda, e per il 48% degli stranieri è una delle ragioni per visitare il nostro Paese, al pari di città (49%) e monumenti (48%). Aspettative poi confermate durante il viaggio, perché i turisti stranieri si dichiarano soddisfatti della qualità dei prodotti (voto medio 8 su 10, fonte Isnart-Unioncamere), della ristorazione (7,6) e del suo costo (7,5). Non finisce qui: più di due terzi dei visitatori acquista e porta con sé souvenir enogastronomici da consumare
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mondo, per la cui edizione 2016 è stato calcolato un giro d’affari di 30 milioni. Nel secondo caso, un vero e proprio parco a tema food, inaugurato a novembre 2017, che ha maturato nel primo semestre di vita un fatturato di 25,9 milioni di euro, accogliendo quasi 1,5 milioni di visitatori. Grande apporto alla crescita di tutto il sistema arriva infine dall’enoturismo, capace negli ultimi anni di costruire una cospicua narrativa attorno alle principali etichette e aree di produzione vinicola, allargandosi anche a specificità regionali meno note. Quattordici milioni i visitatori nel 2017, per un indotto di oltre 2,5
milioni di euro (XIV Rapporto Turismo Vino). Numeri significativi, tuttavia ancora lontani dai 5 milioni annui incassati dai cugini francesi. Il quadro generale è di un turismo enogastronomico in salute, ma che può crescere ancora, esaltando il rapporto tra cibo e cultura, costruendo l’offerta attorno alle esigenze del turista foodie e migliorando la narrazione emozionale dell’Italian way of life. Se pensiamo all’impatto del fenomeno e al potenziale del Belpaese, è una strada che vale decisamente la pena percorrere. LF
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o regalare, contribuendo a diffondere un’immagine positiva del made in Italy nel mondo (World Food Travel Association). Forte di questa reputazione e di una crescente attenzione alla dimensione locale che alimenta gli spostamenti interni, l’Italia è la meta ideale per i traveller del XXI secolo, in cerca di esperienze, autenticità e soddisfazioni, anche a tavola. E l’industria si sta organizzando: dai borghi in collina ai quartieri urbani, tour operator specializzati e guide locali accompagnano i viaggiatori alla scoperta di prodotti tipici, metodi di produzione, relative tradizioni e persone che le tramandano, consegnando all’enogastronomia anche un ruolo di ponte culturale. Ma c’è pure un filone turistico che trasporta i frutti della terra e il fascino del passato nelle numerose fiere e appuntamenti gourmet, che spesso guardano alle tecnologie, alla sostenibilità e all’educazione alimentare. Per comprenderne l’impatto basta citare due esempi emblematici: il tradizionale Salone del Gusto organizzato da Slow Food e il neonato FICO Eataly World di Bologna. Nel primo caso, una manifestazione che ogni due anni riunisce a Torino produttori e artigiani del settore agroalimentare da tutto il
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MUSICA di Gaspare Baglio
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È CASA MIA TOMMASO PARADISO, VOCE DEI THEGIORNALISTI, RACCONTA ALLA FRECCIA IL NUOVO ALBUM E L’AMORE PER L’ALTA VELOCITÀ. CON TRE CONSIGLI PER I WINE LOVER
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appresentano la più importante rivelazione della musica italiana degli ultimi anni. Un fenomeno che ha conquistato classifiche di vendita e radiofoniche. Oltre a fare incetta di premi e riconoscimenti. A due anni di distanza da Completamente sold out, l’album della consacrazione, i Thegiornalisti tornano con Love (Carosello Records). Il progetto è stato anticipato dalle hit Questa nostra stupida canzone d’amore, Felicità puttana e New York. Dal 19 ottobre al 21 novembre la band è in tour nei principali palasport dello Stivale, per live session da tutto esaurito. Ne parliamo con il frontman, Tommaso Paradiso. Nel disco avete messo un’overture, quasi fosse un’opera. È la parte orchestrale del brano Dr. House, che chiude l'album. Ci piaceva e volevamo farla
risaltare ancora di più, lasciando solo la musica. Una cosa che ho sempre desiderato fare. E poi è proprio una bella apertura. Zero stare sereno è una hit fortissima. Perché non l’avete scelta come singolo di lancio? Domanda da 100mila punti. In realtà pensiamo che New York sia più pregna di significato. Volevamo cambiare registro dopo le atmosfere di un brano come Felicità puttana. Proprio in New York dici di «scappare per trovare un po’ di pace». Il viaggio come catarsi? È un modo per trovare la tranquillità. E la si cerca o nella stasi più completa o muovendosi, correndo. E poi spunta Milano-Roma, canzone dedicata al treno… Quella tratta, ormai, è diventata una seconda casa. Passo sul treno moltissimo tempo.
BRINDISI CAPITALE
I tre locali dove si può sperare di incontrare il carismatico leader dei Thegiornalisti. Mostò//Viale Pinturicchio, 32 «Un’enoteca nel quartiere Flaminio. Mi piace il gioco di parole generato dal nome del locale, che significa sia "mosto" sia “ora sto” in romanesco» Barnaba//Viale della Piramide Cestia, 45-51 «La lista dei vini di questo wine bar all’Aventino è davvero varia» Litro//Via Fratelli Bonnet, 5 «Io bevo solo vino, ma in questo locale di Monteverde fanno anche degli ottimi gin tonic»
Da romano pensi anche tu che la cosa migliore di Milano sia il treno per tornare a Roma? No, anzi. Sono due città che adoro, ma per aspetti diversi. Metropoli in cui vivo e faccio cose differenti e necessarie allo stesso tempo. Facciamo un passo indietro: anche quest’estate avete sbancato con Felicità puttana. Un successo non scontato dopo quello di Riccione lo scorso anno. Felicità puttana ha raggiunto un risultato ancora più difficile: si è fatta largo tra reggaeton e balli spagnoli. Non è una banalità per una canzone cantautorale italiana. A chiusura del disco, esattamente come una quadratura, arriva Dr. House, brano in cui ricordi i tuoi amori catodici, da Bud Spencer a Ken il guerriero. Sei ancora appassionato di serial? Per me Dr. House, Breaking Bad e Sons of Anarchy sono le più grandi serie tv di tutti i tempi. Adesso non c’è nulla che mi faccia impazzire, a eccezione di Stranger Things. Molti telefilm faccio fatica a seguirli. Meglio farne meno, ma pazzeschi. Il 19 ottobre parte il Love Tour. Sorprese in vista? Stiamo facendo le prove proprio in questi giorni, ci accompagna un’orchestra sul palco. Sarà uno show emozionale, tutto pathos. Cerchiamo un’energia corale. thegiornalisti.org
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© Carolina Amoretti
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MUSICA
MARA FAC TO R
LA MAIONCHI RACCONTA I LIVE DI X FACTOR E CONSIGLIA AI LETTORI DELLA FRECCIA UN ITINERARIO GOLOSO A SUON DI MUSICA, ALL’OMBRA DELLA MADONNINA
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opo le audition, i bootcamp e le home visit, il 25 ottobre, alle 21:15 su SkyUno, partono gli attesissimi live di X Factor, il talent show più cool del piccolo schermo. Tra le conferme di questa edizione c’è ancora lei, Mara Maionchi, la discografica senza peli sulla lingua, dall’incontenibile simpatia, di nuovo dietro il bancone dei giudici. Com’è il livello dei cantanti che si sono presentati ai casting? I concorrenti sono molto interessanti, li ho trovati più preparati rispetto agli altri anni. Molti arrivano già con un’idea di quello che vorrebbero essere: hanno intrapreso un grande lavoro a monte per trovare la loro identità. Questo ci aiuta molto a scoprire i veri talenti. X Factor continua a piacere molto. Tra i talent è uno dei migliori, ha una struttura molto forte, piacevole e credibile. Cosa cambierebbe del format? Ci vorrebbe più tempo per lavorare sui concorrenti. I cantanti con una identità già definita sono facilitati, come Enrico Nigiotti che, dopo la sua partecipazione alla scorsa edizione, è stato chiamato da Gianna Nannini e ha scritto brani per altri artisti. Non bisogna partecipare allo show per andare in tv, ma per portare qualcosa della propria scelta artistica e del proprio stile. Cosa mi dice di Lorenzo Licitra, il vincitore dello scorso anno? Sta lavorando con importanti personaggi della musica per trovare la sua vera strada. Lui è un grande cantante e deve cercare il giusto posizionamento, è un artista crossover. È davvero fortissimo, deve costruire il suo mondo. Nel 2019 sarà anche uno dei giudici di Italia’s got talent. È molto più semplice rispetto a X Factor. Non c’è la responsabilità verso il concorrente e il suo percorso. Viene solo richiesto un giudizio sulle esibizioni. G.B.
MILANO GOURMET I quattro locali dove si può sperare di incontrare l’inflessibile e simpaticissimo giudice di X Factor. Alla Collina Pistoiese//Via Amedei, 1 «Si mangiano specialità toscane davvero molto buone» Al Fresco//Via Savona, 50 «Un posto molto carino, con un bellissimo giardino» Osteria Del Binari//Via Tortona, 3 «Cucina tradizionale, sempre di buon livello» La piccola Napoli//Via Washington, 52 «Ci vado spesso con mio marito per motivi di lavoro. Fanno una buona pizza e si può mangiare qualche friariello»
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CINEMA
ROME
di Serena Berardi
OPENING ON 18 OCTOBER AT THE AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA THE 13TH EDITION OF THE ROME FILM FEST
FILM FEST © Franco Origlia/GettyImages
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DAL 18 OTTOBRE ALL’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, LA 13ESIMA EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA
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opo Venezia, è Roma a diventare capitale della settima arte con la Festa del Cinema. Dal 18 al 28 ottobre l’Auditorium Parco della Musica srotola il red carpet per accogliere attori, registi, sceneggiatori, produttori. Un fitto programma di proiezioni, ma anche incontri con grandi personalità ed eventi che coinvolgono vari luoghi della città. Tra i titoli della selezione ufficiale è atteso Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis che, dopo il successo di Indivisibili, torna con una storia di vendetta e riconciliazione sempre ambientata in Campania, stavolta nelle terre che circondano il Volturno. Anteprime, ma anche grandi opere della cinematografia italiana come Italiani brava gente di Giuseppe De Santis, presentato nella versione restaurata. Tra gli ospiti illustri della kermesse spiccano Martin Scorsese e Isabelle Huppert, che ricevono il premio alla
carriera. A consegnarlo al regista americano di Taxi driver è Paolo Taviani, mentre l’attrice parigina viene omaggiata da Toni Servillo. Giuseppe Tornatore, invece, incontra il pubblico per condividere la sua passione per il noir, tra libri e film. Oltre alle star del set e della cinepresa, tanti altri protagonisti che lavorano per il grande schermo raccontano il loro mestiere, come i direttori della fotografia Luca Bigazzi e Arnaldo Catinari, e i montatori Giogiò Franchini ed Esmeralda Calabria. Da non perdere anche le due retrospettive in programma: una sul poliedrico Peter Sellers, noto per il suo goffo ispettore Clouseau, e l’altra su Maurice Pialat, il cineasta francese Palma d’oro a Cannes per Sotto il sole di Satana. Infine, al Museo dell’Ara Pacis, fino a gennaio è dedicata una grande esposizione a Marcello Mastroianni, tra i simboli del cinema italiano nel mondo. LF romacinemafest.it romacinemafest
SCONTI TRENITALIA
fter Venice it is Rome's turn to become the capital of the seventh art with its Film Fest. From 18 to 28 October, the Auditorium Parco della Musica unrolls the red carpet to welcome actors, directors, screenwriters, producers. A full programme of screenings, but also of talks with celebrities and events that involve different parts of the city. Highlights of the official list include Il vizio della speranza by Edoardo De Angelis who is back after the success of Indivisibili with the story of a vendetta and reconciliation also set in Campania, but this time in the area around the Volturno. Previews, but also classics of Italian cinema such as Italiani brava gente by Giuseppe De Santis, shown in a restored version. The event's famous guests include Martin Scorsese and Isabelle Huppert, both receiving a life time achievement award. The American director of Taxi driver receives his from Paolo Taviani, while the Parisian actress is honoured by Toni Servillo. Giuseppe Tornatore, meets the public to discuss his passion for noir, both books and films, and its meaning. As well as stage and film stars, many other people who work for the big screen talk about their job, such as directors of photography Luca Bigazzi and Arnaldo Catinari, and editors Giogiò Franchini and Esmeralda Calabria. The programme is packed with events, including two unmissable retrospectives: one on the multi-talented Peter Sellers, famous for his blundering Inspector Clouseau, and the other on Maurice Pialat, the French film director who won the Palme d'Or at Cannes with Under the Sun of Satan. Lastly, at the Ara Pacis Museum, a large exhibition dedicated to Marcello Mastroianni, one the symbols of Italian cinema, runs until January.
I visitatori della Festa del Cinema viaggiano sulle Frecce, gli Intercity e Intercity Notte con il 30% di sconto sul prezzo Base, grazie all’offerta Speciale Eventi, inserendo il codice CINEMA. Inoltre i soci CartaFRECCIA e i clienti delle Frecce possono ottenere uno sconto del 20% sul prezzo di due biglietti interi della manifestazione. trenitalia.com
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CINEMA
© Paolo Ciriello
Il regista Paolo Virzì con i tre protagonisti di Notti magiche: da sinistra, Irene Vetere, Mauro Lamantia e Giovanni Toscano
NOTTI MAGICHE INSEGUENDO UN CIAK IL REGISTA PAOLO VIRZÌ PORTA ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA IL SUO NUOVO FILM, AMBIENTATO NELLA SERATA DI ITALIA-ARGENTINA DEL ’90
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oma, 3 luglio 1990. Semifinale dei mondiali di calcio tra Italia e Argentina. Mentre tutti sono attaccati alla tv, nel Tevere viene rinvenuta un’auto con il corpo di un noto produttore. Nel taschino ha una polaroid che lo ritrae con una donna e tre giovani sceneggiatori. I Carabinieri convocano i ragazzi per far luce sulla misteriosa morte. Questa è la cornice noir di
Notti magiche, il nuovo film di Paolo Virzì. Non un giallo, però, piuttosto una commedia che rievoca la magia e il richiamo ammaliante del cinema nel periodo in cui il regista livornese iniziò a muovere i primi passi. Perché ha scelto l’Italia degli anni ’90? Era da tempo che volevo fare qualcosa sulla stagione di esperienze cominciata 58
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con il mio arrivo a Roma, quando i grandi maestri del cinema italiano erano ancora vivi, potenti, affascinanti, anche spaventosi. Era divertente intrecciare le vicissitudini di questi tre aspiranti sceneggiatori con l’avventura della Nazionale italiana, le vicende di Roma e dell’Italia. Io sono approdato nella Capitale qualche anno prima, nel 1985. Entrai inaspettatamente al
Sembravo un ragioniere attempato. Una sera all’Osteria Otello di via della Croce – dove si riunivano personalità del mondo dello spettacolo – Scarpelli, De Bernardi, Scola e Montaldo mi conferirono pomposamente un riconoscimento, scritto a mano sulla carta del locale: “Vecchio ad honorem”. Notti magiche segue Ella & John, il suo primo lavoro girato in America, in inglese e con attori internazionali. Com’è andata quell’esperienza? È stata una parentesi che mi ha fatto divertire, ma non ho mai avuto progetti d’immigrazione. Girare negli States significa dover scendere a patti con le regole di una movie industry potentissima. Il regista per cambiare una battuta deve mobilitare i consigli d’amministrazione, mentre da noi è il re di un film, lo concepisce e lo dirige. Poi magari, se sbaglia, non lo fanno più lavorare, ma ha un peso nel processo di produzione. Partecipa alla Festa del Cinema. Come vive queste manifestazioni ufficiali? Un po’ da impostore. Quando percorro il tappeto rosso dentro la mia testa risuona la musica circense di 8½ di Fellini. Il suo rapporto con gli altri registi italiani?
Molti sono amici e seguo con interesse il loro lavoro. Poi sono un fan del cinema nostrano, innanzitutto perché ho un’idiosincrasia per il doppiaggio. E vedo film stranieri in lingua originale, ma soprattutto in casa sulle piattaforme di distribuzione. Cosa pensa della polemica su Netflix che ucciderebbe le sale cinematografiche? Secondo me le piattaforme vanno viste come ulteriore opportunità, permettono di sperimentare e rischiare di più senza sottostare alla dittatura dei grandi incassi nel primo weekend dell’uscita. Per esempio, Alfonso Cuarón ha lavorato a un titolo coraggioso, Roma, in bianco e nero e senza cast internazionale. Il fatto che sia stato prodotto da Netflix è irrilevante. Il giovane Alessio Cremonini con Sulla mia pelle ha avuto la possibilità di far vedere il suo lavoro nelle sale e a casa. Bisogna considerare, poi, che in molti piccoli centri alcuni lungometraggi non vengono proprio distribuiti, arriva solo il mainstream nella multisala vicino l’autostrada. A me piacerebbe fare un film solo per piattaforma, anzi ci sto proprio pensando. S.B.
© Paolo Ciriello
Centro sperimentale di Cinematografia, di cui venni a conoscenza solo grazie alla trasmissione di Rai1 Passione mia condotta da Monica Vitti. Frequentavo l’Università di Pisa, mi mancavano sei esami alla laurea. Sarei dovuto diventare uno storico dell’Italia risorgimentale, ma mollai tutto e partii. Cosa racconta Notti magiche? L’incanto, le illusioni e il palpito per il cinema dei protagonisti, che fu anche il mio. L’arrivo in una metropoli da una piccola città di provincia. Le grandi amicizie e l’affratellamento. Nella pellicola Luciano, Antonino ed Eugenia si ritrovano ad abitare insieme in una mansarda affacciata sui tetti del Ghetto. Anche io legai con futuri registi e sceneggiatori come Francesca Archibugi, Francesco Bruni, Umberto Contarello, Enzo Monteleone, Carlo Mazzacurati. Crede che quel periodo abbia rappresentato l’ultima stagione gloriosa del cinema di casa nostra? Ho scelto il 1990 anche perché è l’anno dell’ultimo film di Federico Fellini. I mostri sacri erano ancora in vita e all’opera, anche se si trattava di una fase crepuscolare. In Notti magiche sono citati con nome e cognome alcuni grandi che seguiamo da lontano: Federico Fellini, Ettore Scola, Leo Benvenuti e Piero De Bernardi. Altri li abbiamo tratteggiati con maggior libertà e nomi di fantasia. Com’è cambiato il suo modo di fare film rispetto ai quei tempi? Più che altro posso dire come sono cambiato io. Probabilmente c’è più malizia, pessimismo, un’umoristica malinconia. Forse, però, queste sono caratteristiche che mi hanno sempre contraddistinto. In effetti ero un giovane vecchio, al liceo sembravo più grande, avevo già la barba e andavo ad accogliere i ragazzi di quarta ginnasio facendo finta di essere il professore. A Roma scodinzolavo dietro ai grandi maestri del cinema offrendomi come schiavo e, per rendermi credibile agli occhi di possibili committenti, mi vestivo come loro. Ma era un’imitazione goffa e patetica: anziché giacche sartoriali, io indossavo quelle dell’Upim. Le cravatte erano troppo lucide, i golfini acrilici.
Marina Rocco e Giancarlo Giannini in una scena del film 59
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FILM DA MANGIARE di Enrico Menduni
CINEMA E CIBO SUL SE T © Paramount/Getty Images
UN ITINERARIO ROMANO TRA RISTORANTI E CAFFÈ DI TANTI FILM
Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze romane
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ogliamo cominciare con Ladri di biciclette, capolavoro di Vittorio De Sica e del neorealismo: era il 1948. È un’epoca segnata dalla fame del dopoguerra. Il protagonista Antonio Ricci (da non confondersi con l’autore di Striscia la notizia), impersonato dall’attore non professionista Lamberto Maggiorani, ha i nervi a fior di pelle perché hanno rubato la sua bicicletta, veicolo indispensabile per il suo lavoro di attacchino. Dopo essere stato brusco con il figlio durante la
ricerca della bici rubata, lo porta a cena in trattoria per fare la pace, che viene celebrata davanti a una mozzarella in carrozza. Il ristorante è l’Antico Bottaro, in realtà ritrovo di intellettuali e pittori, che è stato aperto fino a una quindicina di anni fa nella Passeggiata di Ripetta. Adesso non esiste più e nulla lo segnala alle centinaia di automobilisti che ogni giorno dal Lungotevere scendono alla Passeggiata per imboccare, traffico permettendo, il sottopassaggio che va verso il Flaminio. Per dovere di 60
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cronaca, riportiamo che l’ufficio comunale degli attacchini è nel film in via dei Montecatini, lungo via del Corso tra piazza Venezia e piazza Colonna. Adesso, c’è un comando della Polizia municipale. Nell’inquadratura del film, si vede l’esterno di un antico ristorante, Il Falchetto. Passateci: c’è ancora. Poi sono arrivati gli americani. Cinecittà diventa “Hollywood sul Tevere” e la città di Roma un solo, grande set. Il film più famoso? Vacanze romane di William Wyler (1953). Gregory Peck percorre la città in Vespa con Audrey
svolge La cena di Ettore Scola (1998). Ma nel film si chiama Arturo al Portico. A proposito di Scola: difficile dimenticare C’eravamo tanto amati (1974) e Il re della mezza porzione, trattoria popolare di piazza della Consolazione, sotto il Campidoglio. «Mi raccomando - dice Vittorio Gassman - una mezza porzione abbondante». C’è tanto Trastevere con locali ancora esistenti (i ristoranti Cencio la parolaccia, presente in film non indimenticabili e Meo Patacca che assume il figlio di Anna Magnani in Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini, 1962) e un po’ di Ostiense con Il biondo Tevere, la grande terrazza sul fiume e i rinomati spaghetti alle vongole, dove Visconti girò Bellissima (1952). Fu amato da Pasolini, che vi passò anche nell’ultima notte della sua vita, prima di essere ucciso, ed è per questo che compare in Pasolini di Abel Ferrara (2014). L’oste che vi servirà a tavola, Roberto Panzironi, c’è anche nel film. E poi l’Eur: grande location per film fantascientifici, come La decima vittima
© ANSA/PAL
Hepburn, allora semisconosciuta; vanno dappertutto ma mai in un ristorante. C’è molto street food: un gelato in piazza di Spagna, vari bar con tavolini sfiorati dalla Vespa e, in piazza del Pantheon, una strana colazione a base di champagne e caffè freddo, al Caffè Rocca. Non cercatelo, non c’è più, lì adesso si vendono vestiti. Al bar in piazza della Chiesa Nuova, davanti a cui sfreccia Gregory Peck, è andata peggio: prima è stato sostituito da una banca, ora da un supermercato. Gli anni del boom, che è anche un boom cinematografico, sono pieni di cene al ristorante. Sfogliando le foto d’epoca scattate dai paparazzi si vedono intellettuali, pittori, attori e registi a cena nei ristoranti allora di moda, come Le grotte del piccione (via della Vite), Toto alle Carrozze (nella via omonima) e vari altri nel centro storico. Saggiamente, quando giravano i film, sceneggiatori e registi si dirigevano altrove, con un’eccezione: Otello alla Concordia in via della Croce, in cui si
Stefania Sandrelli e Vittorio Gassman in La Cena 61
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di Elio Petri, vanta un colossale serbatoio idrico, “il fungo”, che compare anche ne L’eclisse di Michelangelo Antonioni (1962). In cima c’è un ristorante panoramico (Il Fungo) che troviamo in Adulterio all’Italiana di Pasquale Festa Campanile (Catherine Spaak e Nino Manfredi, 1966), ma soprattutto in Romanzo criminale La serie. A mangiare al tavolo c’è il dinamico malavitoso Dandi. Siamo arrivati all’oggi e, naturalmente, a La grande bellezza di Paolo Sorrentino (2013), una grande sintesi della vita di Roma, come è stata La dolce vita di Federico Fellini nel 1960. Gep Gambardella (Toni Servillo) pranza con Ramona (Sabrina Ferilli) in una sala riccamente affrescata del centro. Tutto è vero, gli affreschi sono del Pinturicchio, l’ambiente è quattrocentesco ed era il ristorante La veranda dell’Hotel Columbus, in Borgo S. Spirito, a due passi da San Pietro oggi però chiuso. Attendiamo, infine, prossime location gastronomiche dai film in lavorazione, e non sono pochi. LF
HALLOWEEN
© Yuganov Konstantin/AdobeStock
di Cecilia Morrico
DOLCETTO O SCHERZETTO? SU E GIÙ PER LO STIVALE, TRA ZOMBIE E GOLOSITÀ, PER SCOPRIRE GLI EVENTI PIÙ GUSTOSI DI HALLOWEEN
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orte di zucca, cupcake mostruosi, ragnatele di zucchero e muffin fantasma. Ma come e dove festeggiare il famoso trick or treat? Con kermesse enogastronomiche, borghi stregati e parchi divertimento, la settimana di Ognissanti in Italia vanta una serie di eventi da fare invidia anche agli States. Il 27 e 28 ottobre, prima di indossare la maschera, si è tutti invitati alla
Festa della zucca di Venzone (UD). La mattina di domenica i più piccoli sono pronti a sfidarsi nella consueta gara d’intaglio dell’arancione ortaggio, mentre dalle 14:30 si svolge alla grande festa medievale. Nell’incantevole magia del centro storico, illuminato da torce e fiaccole, dame, cavalieri, osti e mercanti sfilano in corteo, mentre giocolieri, acrobati, mangiafuoco e mangiaspade 62
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si esibiscono davanti ai visitatori. Per meglio rivivere l’atmosfera da fiaba del 1400 anche i dolci e le pietanze di taverne e bancarelle sono rigorosamente realizzati con ricette dell’epoca. Con l’avvicinarsi del 31 ottobre impossibile farsi sfuggire una visita a Triora (IM), in Liguria. Questo piccolo borgo, dove nel 1587 si tenne la più grande caccia alle streghe in Italia,
Festa della zucca di Venzone (UD)
conserva la sua tradizione mistica con un fitto programma di eventi e spettacoli per la notte di Halloween: a dare il saluto agli avventori il classico cartello di benvenuto, ma con fattucchiera, cappello e scopa annessi, e percorrendo i tipici carruggi si arriva al Museo etnografico e di stregoneria. Scendendo nei sotterranei, ex sede del carcere, si entra nella sezione dedicata all’occulto, in cui spesso si provano sensazioni contrastanti, dalla curiosità al timore del soprannaturale, fino allo sgomento davanti ai documenti che raccontano tremendi supplizi e
alle quattro sale che ricostruiscono interrogatori e prigionie delle donne accusate. Uscendo, l’aria torna goliardica grazie a rappresentazioni folcloristiche, show pirotecnici, mercatini, attività per bambini e degustazioni dei tipici cioccolatini: Il bacio della strega e Le palle del diavolo. Live a tema e spaventose parate sono gli ingredienti di Gardaland Magic Halloween (VR). Per tutti i weekend fino al 4 novembre e per il ponte di Ognissanti il parco si riempie di zucche e mostri di ogni genere. Novità di
Gardaland Magic Halloween (VR) 63
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quest’anno il musical Horror hotel, che accompagna il pubblico alla scoperta degli strani ospiti che soggiornano nelle camere, mentre all’Arena Hawaii il contributo dei giovani spettatori presenti è fondamentale per aiutare Prezzemolo, Aurora e Ti-Gey a sconfiggere la perfida strega Zenda. E poi il consueto party del 31 ottobre, per scatenarsi sotto le stelle dalle 19 a mezzanotte con un fantastico dj set. Mia Streghetta e Leo Stregone con il loro fumante pentolone carico di pozione del divertimento sono invece protagonisti dell’HalLEOween di Leolandia (BG). Fil rouge della festa, fino all’11 novembre, è tanta magia ma senza paura. Dedicato ai piccolissimi, i genitori possono stare tranquilli vedendo i propri figli scherzare con fattucchiere pasticcione, buffi ragni e allegri pipistrelli. Oltre al richiestissimo spettacolo Il castello stregato, il programma si arricchisce di due show, Vampiria e lo specchio magico e Il segreto della Piratessa. Senza dimenticare il Festival delle scope magiche con deliziose caldarroste fumanti, gustosi bretzel e dolcissimi marshmallow. Tappa in Toscana, dal 31 ottobre al 4 novembre, per il consueto appuntamento con Lucca Comics & Games. Non direttamente collegato alla notte degli spiriti, è comunque un’occasione per divertirsi tra i cosplayer in costume. E nel vicino
HALLOWEEN
Lucca Comics & Games
Borgo a Mozzano, presso il famoso Ponte del Diavolo, la sera del 31 è possibile ammirare fuochi d’artificio ed evoluzioni di luci che rievocano la leggenda di Lucida Mansi, la nobildonna del 1600 che barattò la sua anima col demonio per 30 anni di giovinezza. Anche il centro Italia si prepara alla popolare festa celtica. A Rainbow MagicLand di Valmontone (RM) l’Halloween Horror Nights offre serate all’insegna del terrore. E nei giorni 13, 20, 27 e 31, dopo il tramonto, il Parco è invaso da una terrificante orda famelica di zombie capaci di spaventare a morte gli ospiti più audaci. Scendendo a sud, a Orsara (FG) non si celebra Halloween ma il giorno di tutti i Santi. Il 1° novembre, da mattina a sera, si svolge l’antichissima ricorrenza di Fucacoste e Cocce priatorije (falò e teste del purgatorio). Ogni famiglia organizza un falò e un banchetto da condividere con parenti e amici, il menù comprende solo cibi stagionali poveri, ma ricchi di significati simbolici: il grano lessato e condito con
chicchi di melograno e mosto cotto, e poi cipolle, patate, uova, castagne, pane cotto nel forno a paglia, frutta e verdure di stagione. Per i visitatori ci sono stand-degustazione di ristoratori locali. E anche chi non ama la festa anglosassone qui può comunque Rainbow MagicLand (RM)
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canticchiare l’allegra filastrocca: «Trick or treat, smell my feet, give me something good to eat». LF venzoneturismo.it | comune.trioraim.it gardaland.it | leolandia.it luccacomicsandgames.com magicland.it | comune.orsaradipuglia.fg.it
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CINEMA I segreti di Osage County
SERIE E PROGRAMMI TV
NEWS Notizie Ansa sui principali fatti quotidiani aggiornate ogni ora
Hooten & the lady
La storia dell’amore
Non è un paese per giovani
La mafia uccide solo d’estate
MUSICA Il meglio della musica contemporanea italiana e straniera
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contenuto nelle patate dolci, le virtù antinvecchiamento del farro e quelle antistress dei fagiolini, poveri di calorie e ricchi di sali minerali. Senza dimenticare la dolcezza delle pere, preziosa fonte di fibre. Tutti i menù proposti a bordo treno si possono consultare sul sito itinere.it. 72
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rosso. Lasciare cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti. Terminata la cottura della carne, spegnere la fiamma e fare riposare. In una padella far scaldare 3 cucchiai di olio extravergine e aggiungere gli spinaci precedentemente mondati e lavati. Salarli e farli saltare finché non sono cotti. Servire il brasato con il contorno di spinaci all’olio ben caldi. Vino consigliato Cortona Syrah Doc, Toscana Vino rosso intenso, dal sapore secco e armonico e dal profumo caratteristico. Si abbina perfettamente agli arrosti di carne rossa e alle grigliate.
CARTAFRECCIA
SOCI CARTAFRECCIA L’ISCRIZIONE A CARTAFRECCIA È SEMPLICE E GRATUITA E CONSENTE DI OTTENERE TANTI VANTAGGI IN PIÙ
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MOSTRE IN TRENO E PAGO MENO
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STAZIONE S. LUCIA> CA' PESARO
PER I SOCI CARTAFRECCIA SCONTI E AGEVOLAZIONI NELLE PRINCIPALI SEDI MUSEALI E DI EVENTI IN ITALIA «Dove iniziò la rivoluzione Fiorucci non è facile sapere: se le sue idee certamente in parte precorsero i tempi del cambiamento, ne furono anche decisamente influenzate e, come nei vasi comunicanti, tutta la portata delle mutazioni socio-antropologiche che determinarono la svolta della nostra società in quei due decenni cruciali, eccola affiorare metabolizzata negli outfit pieni di humour e allegria dei suoi negozi». Così Gabriella Belli, curatrice della mostra Epoca Fiorucci, spiega la retrospettiva dedicata allo stilista italiano a Ca’ Pesaro di Venezia, fino al 6 gennaio 2019. Un avvincente dialogo tra moda e cultura per riscoprire l’avventura intellettuale del celebre creativo milanese. Stretto il suo rapporto con artisti del calibro di Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol, ai quali non chiedeva opere ma contributi creativi per realizzare narrazioni ed eventi dove i protagonisti erano le persone con i loro desideri. Un’antologia unica di prodotti, oggetti, manifesti in un percorso espositivo assolutamente originale, in linea con lo spirito non convenzionale di Elio Fiorucci. Possibilità di acquistare a tariffa ridotta il Museum Pass (¤ 18 invece di 24) dei Musei Civici Veneziani e ingresso ridotto alle mostre temporanee del circuito per i soci CartaFRECCIA e i possessori di biglietto delle Frecce e degli altri treni con destinazione Venezia. visitmuve.it
IN CONVENZIONE ANCHE BRESCIA • Fondazione Brescia Musei TORINO • Venaria Reale • Museo Nazionale del Cinema MILANO • Modigliani art experience fino al 4 novembre al Mudec • Caravaggio. Oltre la tela dal 4 ottobre al 10 febbraio 2019 al Museo della Permanente • Picasso. Metamorfosi dal 18 ottobre al 17 febbraio 2019 a Palazzo Reale • Museo della Scienza VENEZIA • Dancing with Myself fino al 16 dicembre a Punta della Dogana e Cows by the water fino al 6 gennaio 2019 a Palazzo Grassi VICENZA • Museo del gioiello FERRARA • Coubert e la natura dal 22 settembre al 6 gennaio 2019 a Palazzo Diamanti BOLOGNA • Warhol&Friends fino al 24 febbraio 2019 a Palazzo Albergati • Hokusai Hiroshige. Oltre l’onda dal 12 ottobre al 3 marzo 2019 al Museo Civico Archeologico PISA • Da Magritte a Duchamp. 1929 dall’11 ottobre al 17 febbraio 2019 a Palazzo Blu FIRENZE • Marina Abramovic fino al 20 gennaio 2019 a Palazzo Strozzi ROMA • Musei in Comune • African metropolis fino al 4 novembre al MAXXI • Viaggio nei Fori fino all’11 novembre ai Fori Imperiali • L’Ara com’era fino al 31 dicembre all’Ara Pacis NAPOLI • Escher dal 1° novembre al 22 aprile 2019 al Pan PUGLIA • Picasso. L’altra metà del cielo fino al 4 novembre a Mesagne, Ostuni (BR) e Martina Franca (TA) Info su trenitalia.com
Oliviero Toscani Campagna pubblicitaria Fiorucci (1975-78) © Oliviero Toscani Studio
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VENEZIA AL GIORNO
1 actv.avmspa.it
NETWORK / / ROUTES / / FLOTTA Bolzano Ora Bergamo
Pinzolo Trento Verona
Milano
Udine
Treviso Vicenza
Trieste
Brescia Torino
Venezia
Piacenza
Padova
Mantova
Reggio Emilia AV Modena Bologna Genova
Ravenna Rimini
Firenze
La Spezia
Assisi
Pisa
Perugia
NO STOP
Ancona NO STOP
Siena Pescara Roma Fiumicino Aeroporto
Foggia
Caserta
Afragola Napoli Matera Salerno Potenza
Bari Lecce Taranto
Sapri Catanzaro Lamezia Terme
Catanzaro Lido
Reggio di Calabria
LEGENDA:
Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città Per schematicità e facilità di lettura la cartina riporta soltanto alcune città esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce esemplificative dei percorsi delle diverse tipologie di Frecce Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su www.trenitalia.com Maggiori dettagli per tutte le soluzioni di viaggio su trenitalia.com
OLTRE 270 FRECCE AL GIORNO 76
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Otranto
NETWORK DI OLTRE 100 CITTÀ UN
COLLEGAMENTI GIORNALIERI E DURATA MINIMA DEL VIAGGIO
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FRECCIAROSSA
FRECCIAROSSA ETR 500 Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze 4 livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 574 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
1a
FRECCIARGENTO ETR 600 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 432 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
Milano-Roma 2h 55'
40
Roma-Venezia1 3h 12'
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FRECCIARGENTO ETR 485 Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 489 WiFi | Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
Roma-Verona 2h 52'
46
Milano-Venezia 2h 1
I tempi minimi indicati si riferiscono alla soluzione di viaggio più veloce con una delle tre Frecce, dalle stazioni centrali dove non specificato. I collegamenti comprendono sia i servizi di andata che di ritorno. Sono previste variazioni nel fine settimana e in alcuni periodi dell’anno. Maggiori dettagli per tutte le soluzioni su trenitalia.com 1
Durata riferita al collegamento con Venezia Mestre
FRECCIABIANCA Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 603 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIABIANCA ETR 460 Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze Classi 1^ e 2^ | Posti 479 Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio
FRECCIAROSSA ETR 1000 Velocità max 400 km/h Velocità comm.le 300 km/h Composizione 8 carrozze Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard Posti 457 WiFi Presa elettrica al posto Servizi per persone con disabilità Fasciatoio
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PRIMA DI SCENDERE//RACCONTO INEDITO di Gabriella Genisi
IL PACCO DA GIÙ
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a molti anni viaggio in treno. Non esiste esperienza antropologica migliore per incontrare i personaggi che affollano i libri che scrivo. Secondo i periodi, i viaggi assumono connotazioni differenti, si tende a notare alcuni aspetti rispetto ad altri. La lingua, quando in estate le carrozze si riempiono di turisti di varie nazionalità; l’età, quando a giugno le scuole chiudono e migliaia di nonni babysitter salgono al Nord a prelevare i nipotini milanesi per tenerli tre mesi interi al sole del Sud. Ottobre invece è perfetto per un itinerario gastronomico che corre sulle rotaie dal Salento fino al Piemonte, dalla Sicilia fino a Trieste. Nei primi giorni d’autunno molte famiglie meridionali subiscono uno scombussolamento che spesso sarà per sempre. Con la riapertura dell’anno scolastico, sono tanti i ragazzi iscritti alle università in altre regioni che alimentano il meraviglioso rituale del “pacco da giù.” Per gli studenti fuori sede, quell’agognato pacco contiene le stesse aspettative che i bambini degli anni ’50 riponevano nel pacco dall’America. Invero, contiene molto di più. Che si faccia la linea Adriatica o quella Tirrenica, quando i parenti di quei ragazzi come muli carichi
salgono con sporte, sportine, borse termiche e contenitori ermetici, dagli odori che aleggiano il viaggiatore potrà indovinare cosa trasportano. Il viaggio comincia a Lecce con guantiere ancora calde di pasticciotti e con l’aroma vanigliato che accoglie il viaggiatore che sale a Brindisi. Mano a mano che le fermate e le stazioni scorrono, altri odori si sovrappongono ma sarà facile distinguere quello della cipolla stufata che infarcisce i calzoni, o della parmigiana, del pecorino di Foggia. L’altro ieri mi è capitata una signora seduta di fronte. Viaggiava scomodissima con due borsoni tra i piedi. Mi sono offerta di sistemarglieli sulle cappelliere. Mi ha guardata con un sorriso timido e con tono da cospiratrice ha confessato che in una c’era una pentola di ragù con le braciole, nell’altra barattoli di salsa, marmellata e carciofini sottolio. A quel punto massima solidarietà, ché figli e fratelli fuori sede li abbiamo avuti tutti. Intorno alle dieci in qualsiasi Freccia parta dal Sud, si mette mano a panini e focaccia. Nella peggiore delle ipotesi, due tarallini e un po’ di frutta non mancano mai. Da offrire a mezza carrozza. Perché ci sono regioni dove il nutrimento è amore e i sentimenti passano attraverso il cibo. In Puglia la cucina è un concentrato di emozioni, cura, passione,
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famiglia, cultura e tradizione. I piatti tipici non sono composti solo da cibo, dentro c’è il modo in cui le materie prime sono utilizzate, l’abbinamento studiato per esaltarne i sapori e mai per nasconderli, l'attenzione e il tempo dedicati a cucinare o fare la spesa. E poi c’è l’intenzione, e che sia seduzione, condivisione o famiglia, è sempre l’ingrediente irrinunciabile. Anche in questo treno che attraversa l’Italia, così pieno di cibo e di amore. LF
Giulio Perrone Editore, pp. 157 € 13 Gabriella Genisi è una scrittrice pugliese. In libreria con La teoria di Camila, è autrice della serie poliziesca che vede protagonista il Commissario Lolita Lobosco, iniziata nel 2010 con il giallo La circonferenza delle arance, i cui diritti televisivi sono stati acquistati da Luca Zingaretti. A marzo 2019 è in arrivo in libreria una nuova serie per il Gruppo Mondadori.
PRIMA DI SCENDERE//FUORI LUOGO
CAMPANE E CACIOCAVALLI
AGNONE È
dal 1339 che, in Molise, la Fonderia Pontificia Marinelli di Agnone (IS) fabbrica e vende campane per le chiese di tutto il mondo. Qui le cose non sono cambiate dal tempo della fabbrica medievale: il raffreddamento, per esempio, avviene al riparo da pericolosi sbalzi di temperatura, interamente sotto terra. E il mastro campanario le coccola fino al momento di scoprirle, ponendo la massima attenzione a che abbiano un suono cristallino, che, peraltro, è diverso per ogni campana. La stessa cura viene messa nella
produzione del caciocavallo, che qui raggiunge vette di sapore difficili da trovare altrove. Il nome deriva dal fatto che questo formaggio viene stagionato a coppie, legate da una corda cerata a cavallo di un bastone di legno, anche per un anno. E così acquista quel sapore forte, un po’ pruriginoso al palato, che lo rende unico. Quando si spacca in due un caciocavallo di Agnone ci si accorge subito di che pasta si tratta: mille piccoli fori testimoniano il processo di stagionatura in corso, se per caso l’olfatto non aiutasse ad apprezzare il tempo che è passato. LF
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di Mario Tozzi MarioTozzi [Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]
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