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Anno II - n° 8
Grazie ragazzi, grazie tifosi Veniamo da un autunno faticoso ed esaltante. La Pro Recco ha trovato avversari duri, ma ha superato gli ostacoli. Siamo in corsa e siamo lanciati, sia in Coppa che in Campionato. Per questo, oltre a esprimere la mia fiducia per il futuro, credo che sia giusto ringraziare i giocatori che hanno superato la prova durissima di Belgrado. E i tifosi che continuano a starci vicini, non solo sugli spalti quando si gioca, ma anche attraverso i canali social, su face book. Grazie anche a Gabriele Volpi, il nostro primo tifoso, che è sempre vicino alla squadra, in ogni parte del mondo in cui si trovi. In questo momento storico, mentre stiamo celebrando i 100 anni di sport della Pro Recco, credo ce sia anche giusto sottolineare l’importanza del settore giovanile. E’ il nostro punto di forza per il futuro ed è anche il motivo per cui siamo qui. Quel filo bianco celeste che unisce i campioni e ai giovani è nel dna della società di oggi così come lo era in quella del Settebello. Ed è importante che non lo dimentichiamo mai. Adesso vogliamo continuare a vincere, vogliamo di nuovo la piscina di Punta Sant’Anna e sono convinto che gli ultimi passi siano nella direzione giusta. Vogliamo continuare a fare sport così come ci piace: con un occhio alla classifica e l’altro al valore etico e sociale di questo splendido mondo della pallanuoto
Un secolo da campioni
Una stagione per vincere Si sta per chiudere il centenario della Pro Recco e dello sport nella città dei grandi campioni della pallanuoto. Sarà certamente una chiusura col botto e con qualche sorpresa, di cui diremo nei prossimi numeri. Ma questo 2013 quasi al tramonto e questa stagione di Campionato e di Champions al suo inizio, ci raccontano di una squadra forte e di una società salda. Anzi saldissima. Passata con la schiena diritta attraverso snodi complessi: i rapporti con la Federazione, il caso piscina, la crisi che colpisce un po’ tutti. La Pro Recco di oggi resta un’isola felice, dove i ragazzini vanno in piscina e sono seguiti da ottimi allenatori e da una dirigenza che crede nel futuro. I grandi campioni, arrivati da mezza Europa o rimasti a Recco, continuano a essere persone con i piedi per
di tutto viene l’interesse della Pro Recco. E’ il merito di una società che ha cent’anni di storia e quindi la forza di un passato importante» - dice Barreca. C’è poi un “quinto” consigliere o l’ottavo giocatore in vasca: i tifosi. Nessuno forse ha fatto troppo caso agli spalti di Sori (in attesa di quelli di Recco), ma il numero e l’entusiasmo è in crescita. C’è entusiasmo attorno ai ragazzi di Tempestini e si vede ogni volta. E se gli otto supporter che hanno seguito la Pro Recco a Belgrado per il faticoso e grande passaggio del turno di Coppa, meritano un “grazie” tutto speciale, è quando si gioca in casa che il pubblico può fare la differenza. «Sì, è vero, mi sono reso conto che c’è più entusiasmo e anche più simpatia. Questa squadra mi piace moltissimo, ma è quest’ambiente che soprattutto mi fa resta-
terra perché qua, nessuno si monta la testa. Persino le sconfitte iniziali, pur sempre in percentuale recchese (cioè ben poca cosa) non sono mai un dramma. Si va avanti, nella consapevolezza di fare le cose per bene. Dopo un 2012 complicato ma pieno di soddisfazioni sportive, questa stagione è anche iniziata con una dirigenza consolidata. Un organigramma fatto di manager e sportivi, imprenditori e professionisti. Angiolino Barreca, presidente e amministratore delegato, Eraldo Pizzo, vice presidente, i quattro consiglieri: Vittorio Bisso, Giovanni Bisso, Gianni Carbone, Gavino Sechi. «Siamo sempre in sintonia, perché tutti abbiamo un mente che prima
re innamorato a vita dei colori biancocelesti. Anch’io dico grazie ai tifosi. Restiamo tutti insieme, compatti; e avremo le soddisfazioni che meritano cent’anni di storia» - è l’atto d’amore del grande “caimano” Eraldo Pizzo. Per quanto riguarda la stagione, Tempestini, che ci ha dedicato una bella intervista “con il cuore” è convinto che gli scogli di inizio stagione siano stati superati. Il Campionato e la Coppa propongono un dicembre tutto sommato tranquillo e comunque alla portata dei campioni. L’obiettivo resta quello di sempre, oggi come a Trieste nel 1959, luogo e anno del primo scudetto: vincere, con lo sport nel cuore.
Angiolino Barreca Presidente della Pro Recco
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Il futuro passa di qua
Le giovanili della Pro Recco, aspettando i nuovi Figari e Fondelli Una realtà in crescita. Dopo una stagione sperimentale finita meglio delle previsioni (under 17 in finale e al sesto posto, under 15 prima in Liguria), le giovanili della Pro Recco sono ancora più agguerriti e soprattutto ancora più frequentate. C’è voglia di pallanuoto e di quel che simboleggiano i colori biancocelesti: quelli di una società seria, dove la moralità e l’etica dello sport non sono solo parole scritte sulla sabbia. E se il sogno di avere una piscina per i giovani a Recco dovrà aspettare ancora un po’ (si spera non troppo), il disagio di andare avanti e indietro fino a Sori non ha bloccato le famiglie. Merito
dei servizi offerti dalla società, con pullmino sempre a disposizione, orari accettabili e in linea con le esigenze delle famiglie. Ma merito anche degli allenatori, dei dirigenti di quella “comunità dello sport” che in poco tempo si è riuscito a creare quasi dal nulla. «Le giovanili sono un punto di forza per la nostra società, ma per molti versi anche lo stesso motivo per cui l’attuale dirigenza si è impegnata – spiega Angiolino Barreca, presidente della Pro Recco – Social & Sport è il nostro secondo nome. E appunto le giovanili sono l’elemento fondante che unisce il valore agonistico-sportivo a quello sociale. I ragazzi
Franco e i piccolissimi Franco Cipollina segue soprattutto i più piccoli. «Quest’anno abbiamo anche gli under 13 che è una novità assoluta. Un gruppo di piccolissimi che sono i pulcini». Una presenza che fa bene allo sport oltre che alla Pro Recco: «Sta funzionando bene l’accordo con la società Crociera e con il Quinto, che mandano i giovanissimi da noi. E’ una collaborazione importante perché più alto è il numero di ragazzini più alto è il numero di quelli che possono diventare da “Pro Recco”. Senza giovani non c’è futuro e il nostro presidente l’ha capito». Per quanto riguarda il campionato: «Cerchiamo di fare ulteriore salto qualità con stesso gruppo. Stiamo crescendo e abbiamo ambizioni. Anno dopo anno va incrementata la competitività. Certo c’è il problema che continuiamo a lavorare a Sori e non vediamo l’ora di tornare a Recco. Ma ci alleniamo nel modo migliore e il servizio di pullmino che va avanti e indietro funziona benissimo».
che vengono in piscina ad allenarsi, divertendosi, partecipano ad un mondo diverso da quello che potrebbero incontrare nelle strade. I genitori lo sanno e noi siamo felici di poter svolgere questo compito». Se poi con l’etica arrivano anche i risultati, tanto di guadagnato. Del resto nella storia centenaria della Pro Recco, molto spesso i grandi campioni si sono formati nelle giovanili. Una volta era, anzi, la regola. Ma anche oggi, con un mercato apertissimo e tanti campioni acquistati da altre società, gli esempi non mancano. Nicolò Figari e Andrea Fondelli sono esempi sotto gli occhi di tutti. C’è poi la categoria dei più piccoli, gli under 13
Goran: il sogno continua Goran Radjenovic ha la responsabilità delle giovanili e il peso della sua presenza (è un atleta oltre che un ottimo allenatore) si sente. «Due anni fa ci stiamo staccati dal Levante e siamo partiti da soli. E’ stata una scelta giusta e azzeccata – racconta - Recco ha bisogno di avere il suo settore giovanile indipendente». Gora parla di progetti: «Il primo è quello di tornare a Punta Sant’Anna. Ma al di là della vasca, siamo dentro un progetto che l’anno scorso ha iniziato con due leve under 15 e
Ecco i piccoli dell’under 15: Fabrizio Conca, Tommaso Baldineti, Emiliano Gottardi, Jacopo Marletta, Giorgio Seminara, Federico Schenone, Matteo Gallingani, Nicolò Gottardi, Nicolò Bologna, Nicolò Morotti, Davide Lombardo Manerba, Matteo Lucchesi, Matteo Luongo, Leonardo Baldineti, Alessandro Cossu, Andrea Savoldi, Alberto Daniele, Gabriele Bassani, Marco Garaventa, Nicolò Pozzo.
che un anno fa non avevano potuto partecipare e che oggi ci sono. L’anno scorso per la difficoltà di allenarci lontano da Recco, nonostante il servizio di pullmini organizzato dalla Società da e per Sori, e per la ristrettezza di spazi-acqua, la categoria dei più giovani è stata penalizzata. In questa stagione i piccolissimi nati nel nuovo millennio ci sono. Per quanto riguarda gli obiettivi stagionali: si punta a fare meglio di un anno fa e le possibilità per riuscire nell’impresa ci sono tutte. Nel 2012/2013 gli under 17 sono arrivati primi nel loro campionato e la squadra Under 17 è arrivata poi sesta. Tra i punti di forza delle giovanili anche Gianfranco Mantovani, la “chioccia dei ragazzi”.
under 17, ottenendo subito ottimi riscontri. Quest’anno avremo anche under 13 e fra uno o due anni anche l’under 20, perché questa squadra deve diventare il bacino della prima squadra». . Rispetto alla stagione in corso: «Abbiamo fatto piccolo miracolo un anno fa ad andare in finale: vogliamo ripeterci e migliorare. Il gruppo è cambiato, è abbastanza nuovo ma dopo queste prime giornate sono molto fiducioso». Puntando a formare nuovi campioni? «Ci stiamo lavorando ed è il nostro obiettivo. Altri come Nicolò Figari e Andrea Fondelli ci saranno». Ecco i ragazzi dell’under 17: Walter Rossi, Tommaso Polverino, Christian Gujel, Yuri Pasotti, Michele Evangelista, Federico Siri, Matteo Riva, Emiliano Schenone, Lorenzo De Negri, Giacomo Bressanello, Ermanno Percoco, Giorgio Cotella, Alessio Bocciardo, Gabriele Bassani, Alessandro Fiorello, Patryk Squeri, Riccardo Giangreco.
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I più forti in attesa del botto A Belgrado una partita epica
Una squadra con grandi margini di miglioramento. La certezza di essere i migliori, ma non ancora imbattibili Il Brescia che vince la partita di andata, 11 a 9, lo stop con il Radnicky nel quadrangolare di Champion, la sconfitta a Belgrado con la Stella Rossa. Qualcuno ha parlato di Pro Recco con il freno a mano, ma le tre defaiance non sembrano preoccupare più di tanto, anche perché tutti gli altri incontri di Coppa e di campionato sono finiti con i biancocelesti quasi sempre travolgenti. Il fatto che gli stop non abbiano avuto alcuna conseguenza concreta (in coppa si va avanti alla grande grazie alla vittoria storica per 14-10 con la Stella), permette di guardare al futuro con serenità e a derubricare le sconfitte come incidenti di percorso. La Pro Recco sembra, semmai, avere problemi ad esprimere tutto il suo potenziale. Ma non è detto che questo sia un male. Del resto anche la passata stagione, pur senza l’impegno europeo, ha visto una squadra iniziare bene ma non in maniera eccezionale, per poi crescere settimana dopo settimana e diventare imbattibile. Ne è convinto Riccardo Tempestini, che con la sua proverbiale prudenza (lui la chiama “serenità”) conferma quella che è stata l’impressione dei supporter: «Noi abbiamo grandi giocatori e un potenziale di altissimo livello. Possiamo vincere tutto e comunque dobbiamo crederci. Detto questi mi sembra che la Pro Recco sia come un’auto di formula uno che è appena entrata in pista per il rodaggio. A poco a poco carbureremo». Poi, rispetto alle ultime sfide: «Nessuno ci ha mai messo davvero sotto. Abbiamo incontrato avversari di rispetto, ma tutti alla nostra portata. Sono molto fiducioso». Riguardo alle squadre incontrato, i tifosi hanno ammirato la grande forza della Stella Rossa, che comunque è stata superata. Ha colpito anche il Radnicki. I Serbi sponsorizzati dalla Fiat saranno un osso duro in vista del proseguo della Champion: «E’ una squadra che ha ambizioni simili alle nostre, perché punta a primeggiare sia nel campionato serbo che in Champions
League. A Sori avevano vinto meritatamente ma si erano trovati di fronte una Pro Recco non al massimo. Credo che l’esperienza sia servita a tutti. Noi, comunque, non abbiamo paura di nessuno, anche se rispettiamo tutti gli avversari» - sostiene Eraldo Pizzo. Pro Recco e Radnicki non si incontreranno nel turno preliminare e tutti gli osservatori danno per probabile, se non scontato, che alla fine si ritroveranno per la Final Six di Barcelona, nella primavera 2014. Per quanto riguarda la seconda “bestia nera” di inizio stagione, anche con il Brescia ci sarà tempo per una rivincita di campionato (a proposito proprio il Brescia sarà contro il
Radnicki in Coppa) nel 2014, quando il girone di ritorno metterà di nuovo le due squadre di fronte, ma questa volta a Recco.
Gioire per una sconfit ta? Si può quando si passa il turno di Coppa e quando l’avversario e un osso duro, durissimo, come la Stella Rossa. A Belgrado, nella bolgia del Tasmaidjan, la Pro Recco ha dovuto lottare e tirare fuori il meglio di sé. Essere arrivati nella capitale serba con quattro reti di vantaggio – si sapeva – non è bastato a far diventare lk’incontro una passeggiata. Anzi. Come ricorda la cronaca di Guido Martinelli, a Belgrado erano presenti otto temerari ma eroici tifosi biancocelesti che hanno percorso in auto i 1300 chilometri che dividono Recco da Belgrado. Ma il resto del palazzetto del nuoto era completamente biancorosso, con duemila tifosi scatenati. Alla fine la vittoria è arrivata sul filo dei rigori (13 a 10), grazie a un grande impegno e a un superlativo Tempesti, che come sempre fa la differenza alla lotteria dei rigori. Tutti felici alla fine. Ma con grande rispetto
Tempestini dixit
Gira che ti rigira è sempre a lui che guarda la squadra: Riccardo Tempestini da Firenze, 52 anni compiuti lo scorso 8 ottobre (auguri in ritardo). Il ct di questo gruppo fortissimo e numeroso (forse troppo?) resta l’uomo che può fare la differenza: trasformare la squadra di campioni che gli ha dato il presidente Angiolino Barreca, in un gruppo imbattibile. Non è un’impresa facile perché avere tanti giocatori (16) e tanti leader rappresenta una scommessa nella scommessa. E i primi dato emersi da inizio stagione confermano che non tutto è rose e fiori.
Mister, a due mesi abbondanti dall’inizio della stagione, cosa ha capito di questa Pro Recco? Ho capito che è una Pro Recco sulla carta è più forte dell’anno scorso, con potenzialità grandissime e tanti campioni. E allora com’è che sono arrivate alcune battute d’arresto? Anche nel 2012 la partenza era stata difficoltosa, perché avevamo bisogno di conoscerci, amalgamarci, entrare in sintonia. Quest’anno è la stessa cosa. Questa è una squadra che ha bisogno stimoli e deve ingranare. E’ una crescita continua e non sempre facile. La ripartenza ha effettivamente creato qualche problema… Non dimentichiamo che praticamente tutti i ragazzi arrivavano da un’annata difficile e faticosa, culminata con i mondiali di Barcellona. Per questo ho dovuto dare a tutti un mese di riposo e di recupero; volevo evitare
L a C h amp i ons
che arrivassero a inizio stagione mezzi spremuti. Questo, però, ha fatto rallentare un po’. Le difficoltà ci sono state e me le aspettavo. Difficoltà al passato, dunque? Sì, è così. Sono sicuro che qualche sconfitta ci stava e che è stata superata. Per me il punto di svolta è arrivato con il passaggio in Champio a spese della Stella Rossa. Quel momento difficile e quasi drammatico, l’aver rischiato di uscire e aver superato un avversario fortissimo, ha dato la tranquillità di cui avevamo bisogno. Adesso sta arrivando la vera Pro Recco Come è andata con i nuovi acquisti, soprattutto con gli stranieri come Jokovic, Janovic, Ivovic? Sono grandi campioni ma anche esseri umani. Per loro arrivare in un nuovo ambiente non è stato facile e non per caso hanno fatto più fatica. Inserirsi non è mai semplice. Un giocatore che esce per la prima volta dal suo Paese incontra per forza difficoltà. Adesso stanno inserendosi e carburando.
per l’avversario che merita l’onore delle armi e anche qualcosa di più: Angiolino Barreca: «Lo dico davanti all’avversario: un regolamento di questo genere è da sciocchi. Sono andati fuori loro, potevamo andarci noi. Le politiche di due società come queste sono state messe in serio pericolo perché prima di Natale una delle due ha dovuto rinunciare a tutto quello che ha costruito». Stella Rossa-
Pro Recco ha evidenziato l’assurdità di un regolamento voluto dai sapientoni di Len e Fina. Assurda l’abolizione dei tempi supplementari, perché far decidere un incontro del genere ai rigori è parso auto castrante per lo spettacolo. Sulla mancata concessione della wild card a Pro Recco e Stella Rossa si potrebbe scrivere un libro. Tutti quanti sanno che le due squadre sono tra le tre o quattro più forti in assoluto, eppure il la wild card è stata assegnata a squadre come Galatasary e Spandau Berlino che chiunque mastichi un po’ di pallanuoto sa essere molto inferiori. Roba da far sbottare anche un tranquillo come Eraldo Pizzo: «Ma come si fa a inventarsi una scontro ad eliminazione fra queste due squadre a questo punto della stagione? Ora la pallanuoto deve rinunciare ad una società che porta in piscina 2000 persone, peraltro corrette. Continuiamo ad uccidere la pallanuoto, questa è una politica miope».
Gruppo A Barceloneta
Eger Anche il numero dei campioni può essere un problema? Ovviamente è un problema che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Ma le cose stanno proprio così. Ho una rosa di sedici giocatori e ne posso portare tredici in piscina. Già questo impone scelte a volte dolorose. Siamo tanti e quindi l’amalgama è più complessa. Lei ha sempre dato una grande importanza al dato umano di chi scende in vasca? Sì, è così. Credo che un vero gruppo lo sia anche dal punto di vista umano e non solo agonistico. Oggi proprio perché siamo 16 e c’è la necessità di lavorare su questo spirito di gruppo. Sono molto ottimista. Tre sconfitte, fortunatamente nessuna decisiva: tra Brescia, Radnicki e Stella Rossa, quale l’avversario più temibile? L’avversario che mi ha più impressionato come squadra è come organizzazione la Stella Rossa e quindi averla superata è stato molto importante. Ed è un peccato per la Champion che siano fuori. Il Radnicki è forte ma ci ha trovati in una fase di calo. Il Brescia lo conosciamo bene. Ma la Stella Rossa è stata la squadra migliore tra quelle incontrate.
Jug Dubrovnik Olympiakos Primorje Pro Recco Dodici squadre (tra cui le quattro qualificate dal 3° turno) sono inserite in due gironi da sei squadre ciascuno. Le prime tre di ciascun girone si qualificano alla Final Six in programma a Barcellona.
Gruppo B AN Brescia Galatasaray Oradea Partizan Radnički Spandau
Dopo il primo turno ((Jug-Olympiakos, Barceloneta-Primorje, Eger-Pro Recco) ecco come continua la Champion. 04-12-13 Eger - Barceloneta 04-12-13 Pro Recco - Olympiakos 04-12-13 Primorje - Jug 18-12-13 Barceloneta - Pro Recco 18-12-13 Jug - Eger 18-12-13 Olympiakos - Primorje 08-01-14 Pro Recco - Primorje 08-01-14 Eger - Olympiakos 08-01-14 Barceloneta - Jug 29-01-14 Jug - Pro Recco 29-01-14 Olympiakos - Barceloneta 29-01-14 Primorje - Eger 22-02-14 Pro Recco - Jug 22-02-14 Barceloneta - Olympiakos 22-02-14 Eger - Primorje 15-03-14 Jug - Barceloneta 15-03-14 Primorje - Pro Recco 15-03-14 Olympiakos - Eger 26-03-14 Eger - Jug 26-03-14 Pro Recco - Barceloneta 26-03-14 Primorje - Olympiakos 09-04-14 Olympiakos - Pro Recco 09-04-14 Jug - Primorje 09-04-14 Barceloneta - Eger 03-05-14 Olympiakos - Jug 03-05-14 Pro Recco - Eger 03-05-14 Primorje - Barceloneta
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Tra “giallo” e biancoceleste
Insieme per una piscina da mille posti
Mille posti, occupando lo stesso spazio di oggi e legata dal punto di vista urbanistico e finanziario alla trasformazione dell’ex area industriale Iml. Ecco come sarà la nuova piscina di Punta Sant’Anna, così come emerge dall’ultimo incontro tra il Comune, rappresentato dall’assessore all’urbanistica Giuseppe Rotunno, e la Pro Recco, con il presidente Angiolino Barreca. Presenti anche l’avvocato Luigi Cocchi, l’architetto Daniela Grasso e l’ingegnere Giuseppe Fabiano. Con la dovuta riservatezza richiesta da una trattativa non facile, le parti si sono incontrate già un paio di volte ed anche questa è una notizia, viste le incomprensioni degli ultimi mesi: «Abbiamo ritrovato una sintonia che forse si era smarrita. Sono contento, perché solo dialogando possiamo superare i problemi che l’operazione comporta» - dice Rotunno. «Sono convinto che siamo sulla strada giusta e ribadisco la volontà di costruire un impianto capace
Nell’ex Iml la cittadella dello sport Un palazzetto dello sport per la città. Ma anche strutture ricettive per chi fa sport e arriva a Recco. Nel futuro dell’ex area industriale Iml, acquistata dalla San Rocco Immobiliare, il cui ad è appunto il presidente Angiolino Barreca, c’è una vera e propria cittadella dei servizi, con un nucleo residenziale ma anche con tanto sport. E’ stato questo il secondo aspetto trattato nell’incontro atteso da mesi è stato quello relativo alla variante urbanistica per la trasformazione dell’ex Iml. E su questo punto è stata confermata un’altra buona notizia: il blocco rappresentato dalla legge regionale sui depuratori, che impone di non costruire nuovi immobili nei comuni privi di un depuratore a norma, è stato superato. Con l’avvio dei lavori, la conferma dei finanziamenti (23 milioni) la Regione ha tolto il vincolo. Dunque, via libera al recupero dei 12 mila metri quadrati di via dei Giustiniani, oggi di proprietà della San Rocco Immobiliare, di cui lo stesso Barreca è amministratore delegato. «Questo fatto per noi è molto importante, perché ci permette di guardare al futuro con più ottimismo e pensare agli investimenti necessari ad attuare la trasformazione urbanistica, senza il timore di vedere vanificato il nostro impegno» aggiunge Barreca. L’incarico progettuale è stato appunto affidato a Daniela Grasso, architetto genovese dello studio associato Rdg, specializzata nel recupero architettonico (ha appena firmato l’intervento di recupero di galleria Mazzini a Genova).
di rispondere alle esigenze di una grande squadra come la Pro Recco e a quelle della città» - aggiunge Barreca. Nell’incontro mancava il “convitato di pietra” rappresentato dal Coni, perché la nuova piscina e l’intera operazione fissata dall’accordo di programma (ex Iml e Punta Sant’Anna) ha senso e possibilità di andare in porto solamente se si riescono a soddisfare i requisiti fissati dal Comitato olimpico e da Federnuoto: un impianto da almeno mille posti a sedere per permettere incontri di pallanuoto internazionali. «E’ fondamentale avere garanzie in questo senso, anche perché altrimenti non avrebbe senso fare la variante urbanistica necessaria a modificare il vecchio progetto ex Iml, approvato nel 2009 – dice ancora l’assessore – di questo abbiamo parlato, raggiungendo una piena condivisione. Adesso starà alla Pro Recco affidare un incarico progettuale capace di soddisfare le richieste del Coni. Sul punto ho ricordato alla controparte che nell’area di Punta Sant’Anna insistono altre concessioni demaniali (pescasportivi e stabilimenti balneari, ndr); si dovrà capire se un palazzetto del nuoto da mille posti potrà stare all’interno della concessione Pro Recco o dovrà invadere gli spazi confinanti».
La risposta arriva a stretto giro di posta da un presidente Barreca in gran spolvero: «Abbiamo scelto bravi professionisti e siamo in trattativa con una grande azienda di costruzioni di livello europeo, in grado di costruire l’impianto da mille posti senza doverci allargare a concessioni altrui. Noi vogliamo creare le condizioni perché le vasca sia pronta prima possibile e non debba affrontare intoppi amministrativi diversi e ulteriori, rispetto a quelli che esistono». Il presidente aggiunge una novità: «Stiamo lavorando con un grande gruppo europeo per la costruzione della piscina e sono convinto che non ci saranno problemi». Poi, sul fronte dei rapporti con il Comune dei Recco: «Forse in passato non sempre ci siamo capiti; c’è stato qualche momento di forte dialettica. Ma devo dire che oggi ho l’impressione che tutti a Recco siano convinti che la piscina di Punta Sant’Anna si potrà fare. Ringrazio l’attuale amministrazione, e tutte le forze politiche che in consiglio comunale hanno ribadito la loro volontà». Tra qualche mese a Recco si voterà per l’elezione del nuovo sindaco e, al di là di chi sarà vincente, di sicuro in campagna elettorale la questione piscina sarà al centro dell’attenzione.
L’assessore regionale che tifa piscina
Appassionato di pallanuoto da sempre, tifoso della squadra della sua Arenzano, la Rari Nantes che conta su un bel vivaio con le giovanili. Matteo Rossi, assessore regionale allo sport, è diventato un grande amico e forse anche un po’ di tifoso della Pro Recco. L’amicizia per lo squadrone è nata nell’ambito dell’iter per l’approvazione dell’accordo di programma che dovrà portare alla ricostruzione della vasca di Punta Sant’Anna, che sarà dedicata a Ida Bisso e Antonio Ferro. «La Pro Recco pallanuoto è per lo sport ligure l’eccellenza. Non ci sono altre società che mietono tanti risultati positivi, vincono campionati e coppe. Io sono orgoglioso di questa società e inevitabilmente mi sento un supporter». Anche lui così come il presidente regionale Claudio Burlando
che della Pro recco e della piscina ha parlato in una giunta andata in diretta streaming, spera in una soluzione e ha dato il suo contributo perché Punta Sant’Anna rinasca: «E’ il mio auspicio. Ne ho parlato anche al compleanno di Eraldo Pizzo, sperando che possa essere questo uno dei regali più belli. Farò tutto il possibile per aiutare la società e la città di Recco a raggiungere l’obiettivo di costruire la nuova piscina». In questo senso le ultime notizie positive lo hanno reso ottimista: «Sono soddisfatto per l’approccio dato al progetto e per il dialogo tra Pro Recco e Comune. M’impegnerò con tutta la Regione Liguria per accelerare i tempi e far approvare la deroga alle legge 4 del 2011 (la cosiddetta “blocca edilizia” sui depuratori, ndr) su misura per il caso di Recco».
Non poteva che chiudersi nella capitale gastronomica della Liguria, il viaggio gastronomico di Daniel Montalban, regista, figlio di Manuel Vasquez Montalban, scrittore, giallista e gourmet catalano, che dieci anni fa (era il 18 ottobre del 2003) moriva a 64 anni all’aeroporto di Bangkok. Appassionato di buona tavola come il padre e come soprattutto Pepe Carvalho, l’investigatore catalano diventato uno dei personaggi più celebri del genere, Montalban ha gustato per la prima volta la vera focaccia col formaggio e soprattutto raccontato come sarà il prossimo libro scritto da lui e interamente dedicato al padre: “Ricordi senza ritorno” è il titolo. Immancabile una visita alla Pro Recco. Con incontro in piscina dei dirigenti e della squadra. Simpatico e sentito il sipario a bordo vasca come Angiolino Barreca, il presidente che si è confessato anche appassionato di gialli, l’assessore regionale Matteo Rossi, ormai tifoso in pianta stabile della Pro Recco e Mauro Boccaccio, giornalista e lui stesso scrittore. «A Barcellona abbiamo una bella squadra di waterpolo e ospiteremo le finali della Champions. Volevo vedere da vicino al squadra più forte del mondo e ci sono riuscito» - ha detto. In piscina ha anche ricevuto una targa ricordo. Poi ha raccontato il suo nuovo libro, dedicato al rapporto con il padre «E’ un libro biografico ma anche una scoperta di un grande scrittore. Un libro in cui c’è tanta gastronomia e anche molto amore per l’Italia». Nei giorni scorsi Daniel Montalban era stato a Portofino e a Santa Margherita, dove – come accaduto ieri a Recco - ha ricordato non tanto il posto di Manuel Vazquez Montalban nella storia della letteratura, ma soprattutto quello oc-
cupato a tavola, in una bella serata a Portofino, nell’estate del 1997, quando lo scrittore fu ospite del Festival Internazionale di poesia a Genova. A Portofino, in quei giorni, il suo personaggio più famoso, il detective gourmet Pepe Carvalho, complici una serie di articoli su “La Stam-
pa” di Mauro Boccaccio, stava investigando sul furto della segretissima ricetta degli “scampi alla Batti”. Un gioco letteral-gastronomico, un fuori-programma che quella sera, nel ristorante di Portofino, divertì molto Manuel Vazquez Montalban, nei panni di Pepe, prima a tavola e poi in cucina, a indagare sugli ingredienti del misterioso piatto di crostacei, come raccontano in un volumetto della collana “I piaceri da gustare” (Sagep). Per i molti lettori rimasti orfani di Montalban e di pepe Carvalho, la speranza è che un giorno il personaggio torni a rivivere: «Chissà, potrebbe anche avvenire – dice Daniel – e nel caso una delle prossime imprese dell’investigatore gourmet potrebbe essere se non ambientata in Italia, dedicata alla cucina ligure e a quella di Recco in particolare. Magari con un episodio in piscina».
Sciù Gianni, i due gemelli e la Pro Recco
Simpaticamente concorrenti sul lavoro, Gianni Carbone, titolare della Manuelina e decano dei ristoratori recchesi, e i due gemelli Gianni e Vittorio Bisso, che firmano le prelibatezze di “Da O Vittorio”, trovano modo di andare d’accordo quando si parla di Pro Recco. E non solo perché insieme fanno parte della consiglio direttivo della società. Ma perché sono tifosi veri, con ricorsi di un amore per la squadra che affonda le radici nel passato e che si proietta nei successi di oggi. «La Pro Recco è un grande amore, lo è sempre stato – dice Carbone, che è stato anche presidente negli anni precedenti l’era Volpi – sono soprattutto un tifoso e mi commuovo ogni volta che vedo vincere la squadra. In piscina? Vado quando posso e spero che presto si possa festeggiare qualche vittoria anche a Punta Sant’Anna». Nell’impegnativa trattativa per la rinascita della storica vasca, che sarà dedicata ad Antonio ferro e Ida Bisso, Carbone ha un ruolo importante: «Tengo i rapporti con l’amministrazione
comunale e cerco di fare andare le cose a posto. Quando c’è qualche spigolo da smussare, ci penso io»; del resto nella sua lunga carriera di recchelino, carbone è stato anche sindaco e di politica locale ne mastica parecchia. Nel suo ristorante passano anche tanti giocatori, dirigenti: insomma, spesso le formazioni si fanno a tavola. I due gemelli, Vittorio e Gianni, sono tifosi da sempre, oltre che cugini del presidente onorario Gabriele Volpi. Quando possono vanno a fare i tifosi, sennò organizzano nel loro locale di via Roma splendidi eventi dedicati alla squadra. Come l’ultimo e festoso raduno gastronomico per il compleanno di Eraldo Pizzo. «Abbiamo la Pro Recco nel cuore, perché in questa città non si può prescindere dalla focaccia, che noi prepariamo, dai fuochi d’artificio cui diamo il nostro tributo e naturalmente dalla pallanuoto. Anche noi vogliamo che la Pro Recco torni a giocare a Punta Sant’Anna». Poi, per quel che riguarda la stagione: «Siamo ottimisti. La squadra è forte e farà benissimo sia in Coppa che in Campionato»
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Cent ’anni di storia, 60 anni di Olimpo
Un giovane sindaco con un sogno in tasca Un ancora giovane vice-sindaco di quegli anni, e poi sindaco, Antonio Ferro, aveva aperto le porte alla pratica di qualsiasi genere di sport ed incoraggiava quanti intendevano porsi alla guida di nuove discipline sportive con passione ed investendo un pugno di danari. Soprattutto incoraggiava i giovani e tra questi anche Gabriele Volpi e Gianangelo Perrucci, perché era convinto, da saggio precursore dei tempi, che la pratica di una disciplina sportiva insegnava lo spirito di squadra, il rispetto del gioco dei colleghi e degli avversari, l’amore della competizione, il gusto della vittoria, a non creare drammi quando si incontrava un avversario più forte che aveva meritato di vincere. Lo sport inteso nel suo vero spirito come disciplina ed insegnamento della vita e per la vita. Antonio Ferro è stato uno sportivo ed un amministratore indimenticato ed indimenticabile il quale ha cercato di riservare spazi sufficienti per la pratica dei tanti sport che hanno trovato a Recco ospitalità e successi e gli meritarono, tanti anni fa, ad opera dei cronisti sportivi che frequentavano i nostri campi da gioco l’appellativo di Sindaco più sportivo d’Italia il che sottin-
tendeva che Recco era entrata nell’Olimpo dello sport italiano. Una bella soddisfazione, non c’è che dire. Ma quel Sindaco sportivo non ha costruito sul nulla. Non tanto in vasca, perché la Pro Recco resta sempre la più forte anche se deve giocare in un altro paese, ma nella realizzazione di un nuovo Stadio del Nuoto, da intitolare allo stesso Ferro e a Ida Bisso. Per essere pronti a una nuova inaugurazione, da immortalare a coloro, riprendere in video, diffondere attraverso i social media: tutte cose che all’epoca del boom e di Antonio Ferro non c’erano. Sarà anche un modo per ricordare i giocatori che furono nominati subito a furor di popolo i Sette re di Recco: Merello, Guidotti, Maraschi, Pizzo, Cevasco, Giraldi, Lavoratori, allenati da Piero Pizzo fratello di Eraldo, a cui nelle stagioni successive si aggiunsero altri campioni come Ghibellini e Alberani, Guerrini e Lonzi. Un gruppo che giocando nella nuova piscina diede vita a una vera e propria dittatura vincendo quattordici scudetti e una Coppa Italia in sedici anni e la Coppa dei Campioni 1964-65 a Milano, stabilendo un incredibile record di imbattibilità di 153 partite tra il 1965 e il 1973.
le cronache sportive raccontano, dopo soli sei anni, nella stagione 1959, sette ragazzi terribili tutti di Recco, vinsero a sorpresa il titolo italiano nella finale di Trieste e l’anno successivo tre cardini della squadra, Franco Lavoratori, Gianni Lonzi ed Eraldo Pizzo, detto il Caimano, il giocatore del secolo della pallanuoto mondiale, vinsero la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960. 7/A giornata - sabato 23 novembre 2013 Roma Piscina Foro Italico SS LAZIO - CN POSILLIPO Quartu S.Elena Piscine Centro Nuoto PROMOGEST - RN FLORENTIA Bogliasco Piscina Comunale RN BOGLIASCO - RN SAVONA Napoli Piscina F. Scandone CC NAPOLI - COMO NUOTO Sori Piscina Comunale PRO RECCO - ACQUACHIARA Nervi Piscina M. Massa ALBARO NERVI - AN BRESCIA
12 - 14 6-7 12-13 8-8 17 - 5 6 - 18
8/A giornata - sabato 30 novembre 2013 Savona Piscina Com.Olimpica RN SAVONA - PRO RECCO. Como Piscina Olimpica COMO NUOTO - ALBARO NERVI Firenze Piscina Nannini RN FLORENTIA - CC NAPOLI Napoli Piscina F. Scandone CN POSILLIPO - RN BOGLIASCO Napoli Piscina F. Scandone ACQUACHIARA - PROMOGEST Brescia Piscina di Mompiano AN BRESCIA - SS LAZIO 9/A giornata - sabato 07 dicembre 2013 Roma Piscina Foro Italico LAZIO - COMO NUOTO Quartu S.Elena Piscine Centro Nuoto PROMOGEST - PRO RECCO. Bogliasco Piscina Comunale RN BOGLIASCO - AN BRESCIA Napoli Piscina F. Scandone CN POSILLIPO - RN SAVONA Napoli Piscina F. Scandone CC NAPOLI - ACQUACHIARA Nervi Piscina M. Massa ALBARO NERVI - RN FLORENTIA 10/A giornata - sabato 14 dicembre 2013 Como Piscina Olimpica COMO - NUOTO RN BOGLIASCO Firenze Piscina Nannini RN FLORENTIA - SS LAZIO Quartu S.Elena Piscine Centro Nuoto PROMOGEST - RN SAVONA Napoli Piscina F. Scandone ACQUACHIARA - ALBARO NERVI Brescia Piscina di Mompiano AN BRESCIA - CN POSILLIPO Sori Piscina Comunale - PRO RECCO - CC NAPOLI. 11/A giornata - sabato 21 dicembre 2013 Savona Piscina Com.Olimpica RN SAVONA - AN BRESCIA Roma Piscina Foro Italico SS LAZIO - ACQUACHIARA Bogliasco Piscina Comunale RN BOGLIASCO - RN FLORENTIA Napoli Piscina F. Scandone CN POSILLIPO - COMO NUOTO Napoli Piscina F. Scandone CC NAPOLI - PROMOGEST Nervi Piscina M. Massa ALBARO NERVI - PRO RECCO.
Anno II - n° 8 - Novembre 2013 - Stampa: Tipografia ME.CA, Recco - Editore: Pro Recco Waterpolo 1913 - In attesa di registrazione
tunno di quell’anno iniziò a L’appuntamento più impordisputare un Campionato che tante con la storia è senza dubl’avrebbe poi vista sempre più bio quello dei cent’anni. Perché forte fino a diventare imbatè nel 1913 che venne fondata tibile. Il sessantesimo della la Pro Recco che inizialmente prima e definitiva promozione si chiamava Rari Nantes Enonasconde anche un risvolto tria. Era la fine dell’estate del curioso e, vista la situazione 1913 in mare, e la squadra attuale della Piscina di Punta iniziò giocando nella seconda San’Anna, anche molto atdivisione ottenendo anche due tuale. Già l’anno prima della promozioni in Serie A nel 1940 promozione definitiva e dele nel 1946 venendo retrocessa la prima partita di Serie A, la lo stesso anno entrambe le volPro Recco era stata promoste. In questo secolo glorioso, Una foto dell’epoca tratta dal sa nella massima divisione, non solo per la pallanuoto ma giornalino Intrepido ma dovette rinunciare vista la per tante discipline sportive che portano ik nome di Pro Recco e per la Poli- mancanza di una piscina di gioco, infatti sesportiva, la città ha continuato a restare una condo la Federazione Italiana Nuoto un arbitro non poteva dirigere una squadra che giocava delle capitali sportive d’Italia. Ma in questo spicchio di 2013 c’è anche una le proprie partite in mare aperto. Vista con gli seconda celebrazione, meno ricordata. Ed è occhi di oggi, la circostanza fa sicuramente riquella dei sessant’anni di serie a. E’ nel 1953 flettere. Corsi e ricorsi storici, si potrebbe dire, che la Pro Recco vinse il campionato di Serie tenendo conto che anche adesso a Recco non B e ottenne la promozione in Serie A e nell’au- c’è una piscina. Tornando a 60 anni fa, come