Pro Recco anno 3 n . 4 ottobre 2014

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editoriale Al cuore dei tifosi

Abbiamo chiuso una stagione intensa e con molte soddisfazioni. Ma quest’estate alla Pro Recco non siamo andati in vacanza. Questi ultimi mesi hanno coinciso con tante novità e una sola conferma. Questa società è sempre più grande, vuole vincere e soprattutto vuole crescere nel rapporto con i tifosi e con i giovani. In quest’ottica sono arrivate tante novità, tutte importanti, tutte positive. Abbiamo un nuovo allenatore, come Igor Milanović, nel quale abbiamo grande fiducia e che avrà il compito di proseguire la fantastica carrellata di successi che rende da anni la Pro Recco la squadra più forte di tutte. Abbiamo con noi Mino Marsili, il nostro direttore sportivo, uomo che conosce bene la pallanuoto e che ha già iniziato a muoversi da par suo. Fa parte della squadra Elio Brasiliano, che con Franco Cipollina si occuperà delle giovanili, reduci da una stagione eccezionale. In vasca avremo alcuni grandi campioni appena arrivati come Filipovic, Prlainovic, Pjetlovic. Tante persone che credono in questi colori fantastici e che sanno di poter contare sulla vecchia guardia. Eraldo Pizzo resta la nostra bandiera e i confermati della prima squadra la nostra forza. Ma, al di là delle persone, mi piace sottolineare che in questi ultimi mesi è cresciuto l’impegno della società Pro Recco per la città, le famiglie, i ragazzi. Continua l’impegno con Social Sport, che conferma ancora una volta la passione per la Pro Recco del patron Gabriele Volpi. Il nostro club Pro Recco, appena nato, ha già conquistato tanti. Noi crediamo con forza nel valore etico e sociale dello sport in generale e della pallanuoto in particolare: è su questo fronte che contiamo e vogliamo cogliere altri successi, che si vadano ad aggiungere a quelli agonistici. Ai tifosi., a chi ci vuole bene, posso solo chiedere di starci vicini: abbiamo bisogno del calore della gente. Ora e sempre Forza Pro Recco Angiolino Barreca, presidente Pro Recco Waterpolo

Ecco il nuovo marchio registrato “PRO RECCO WATERPOLO 1913”

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IGOR, AMORE A PRIMA VISTA

Il nuovo ct, nuovi innesti, Mino Marsili direttore sportivo. Ma a restare è la voglia di vittoria

Il primo allenamento della Pro Recco «La Pro Recco? Vi sorprende sempre. Anche io sono una sorpresa». Parole di Igor Milanović, dall’inizio di luglio allenatore dello squadrone. Presentato da Angiolino Barreca, il presidente che senza clamori in un mese scarso ha rivoluzionato la squadra rendendola più forte, Milanović (il cui accento sulla “c” farà impazzire i tabelloni nel prossimo campionato) si è presentato con tutta la sua carica di professionalità e di simpatia. Ricordando che è membro della Hall of Fame come il nostro vice Presidente Eraldo Pizzo (ovvero un super campione), Milanović è il primo allenatore straniera del terzo millennio e il primo dopo trent’anni (l’ulti-

mo era stato Imre Szikora). «Sì, sono straniero, ma l’Italia la conosco bene per averci giocato e perché ho molti amici da queste parti – premette – la Pro Recco? Bhe è la società più bella (-dice proprio così) del mondo e quindi come faccio a non essere felice? La gente, i colori, la città. Mi piace tutto. E’ un colpo di fulmine come dite voi…e come dico io». L’ambiente di Recco gli è apparso subito accogliente. La prima assoluta, con presentazione alla stampa e ai tifosi è arrivata nella sala comunale addobbata di colori biancocelesti, ad opera dei tifosi della Pro Recco. Il giorno prima aveva continua a pag 2

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Pag. 2 visto la piscina di punta sant’Anna, insieme a Eraldo Pizzo. «Vedo che qui a Recco la pallanuoto è seguita molto e c’è molto calore attorno alla Pro Recco. Sono eccitato perché con la squadra della Pro Recco posso vincere l’Europa. Per me vincere è sempre stato importante, tutta la mia vita è stata incentrata sulle vittorie, qui ha Recco c’è la possibilità di riuscirci. Ringrazio il presidente

Barreca per avermi dato questa possibilità, Marsili per la collaborazione prestata e Pizzo che mi fa sentire a casa mia perché con lui c’è una lunga tradizione sportiva a monte». E il riferimento a Mino Marsili apre una seconda parentesi, perché anche Marsili, il direttore sportivo, è uomo nuovo, con tanta esperienza e un bel po’ di idee: «Con Igor ci capianmo al volo, con il presidente Barreca c’è piena sintonia. Per me arrivare a Recco in questa società che ha appena compiuto i cent’anni è fantastico. Farò il meglio possibile per rafforzare la squadra e renderla ancora più competitiva. Sono arrivati Filipovic, che si sente a casa propria a Recco, Prlainovic, Pjetlovic. E poi non ci fermiamo qui». Grande è la soddisfazione per il nuovo ct e per il nuovo ds. Grande è anche la responsabilità: «L’imperativo a Recco è quello di vincere. Lo so bene e io sono qua per riuscire a ottenere il massimo in tutte le competizio-

ni. La squadra è già formata al 100%, non abbiamo bisogno di altri. Ho solo un dubbio sulla scelta dei giocatori stranieri di Coppa, attualmente ho ancora il dubbio fra Prainovic e un mancino, ma risolveremo fra poco. Sono i giocatori più forti in circolazione, prometto che giocheremo una bella e grande pallanuoto, sono convinto che riusciremo a vincere campionato, Coppa Italia e Champions League».

LA SCOMMESSA PER IL PRESENTE Una Pro Recco trasformata. Una Pro Recco ancora più forte. Non solo in vasca con la prima squadra, che punta a ottenere tutti i successi. Perché in questi ultimi mesi accanto alla rivoluzione tecnica c’è n’è stata un’altra, già intrapresa da un paio d’anni. La società è più vicina alla città e ai suoi tifosi. Ha creato un club, sta puntando tutto su una vera comprensorialità della pallanuoto e dello sport coinvolgendo golfo Paradiso e Tigullio. C’è più voglia di sociale: tutti elementi concreti cui dedichiamo altri articoli del giornale. Inizia un ciclo che porterà a termine le promesse effettuate già da più di un anno: in particolare, lo sviluppo, non solo sportivo, della Recco pallanuotistica:«A Recco ci sarà la cultura e la promozione dello sport, non solo

VITA DI UN CAMPIONE Ogor Milanovic è nato a Belgrado, in Serbia (quando ancora era Jugoslavia) il 18 dicembre 1965. Ha giocato un totale di 349 partite per la nazionale jugoslava, segnando 540 gol. Come giocatore ha vinto numerosi trofei: è stato due volte medaglia d’oro olimpica, ai giochi olimpici di Seul 1988 e Los Angeles 1984, due volte vincitore del Campionato del Mondo, vincitore del Campionato Europeo, vincitore della Coppa Fina due volte, e tre volte vincitore del Campionato Eurolega. Nel giugno 2009, Milanovic è diventato allenatore del Partizan. Come ct ha vinto due campionati nazionali, la coppa di Serbia tre volte, una Coppa Campioni (purtroppo contro la pro Recco nel 2011), un’Eurocoppa Len, una Supercoppa Len.

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pallanuoto. Abbiamo preso contatto con alcuni ricercatori (almeno otto, già individuati,) per studiare lo sport attraverso le nuove tecniche, dalla corretta alimentazione,alla metodologia per la prevenzione e la cura degli infortuni. Non escludo la possibilità di ricerca vera e propria, approfittando della vicinanza

del più’ importante centro per la ricerca d’Europa, l’Istituto Italiano per la Tecnologia, che effettua questi studi già direttamente con le macchine» - racconta il presidente Angiolino Barreca, sottolineando come Milanovic non a caso sia stato scelto, in quanto pedagogo: il che significa particolare attitudine allo sviluppo dei giovani che inizierà da subito in previsione della futura piscina. Poi, riguardo a Igor è un caldo benvenuto quello di Eraldo Pizzo, vice presidente e bandiera della squadra: «Io e Igor siamo uomini di sport, con un certo palmares, ci siamo subito intesi dal primo giorno. Non ci siamo visti molto in vita nostra, ma è bastata una cena tanti anni fa per capire che siamo in sintonia in tutti sensi, nel nome della pallanuoto».

CIAO GORAN, BENTORNATO ELIO Nell’estate delle news in casa biancoceleste, c’è anche da segnalare l’avvicendamento per le giovanili tra Goran Radjenovic, che dopo sei anni di collaborazione ha lasciato la società, e il duo formato da Elio Brasiliano e Franco Cipollina, il primo in arrivo da Rapallo già allenatore del vivaio recchelino in passato - nonché vincitore più volte di titoli italiani a livello “Under”; il secondo da qualche tempo a occuparsi di under 15 nella Pro Recco. I tecnici sono subito stati impegnati nelle finali scudetto di Firenze per l’Under 17, dal 2 al 5 settembre. «Si è aperto un nuovo ciclo – commenta Mino Marsili, Direttore Sportivo della Pro Recco – sia per quanto riguarda la prima squadra sia per tutto il settore giovanile. E in particolar modo tra i più giovani la nuova collaborazione con la Rari Nantes

Sori credo possa portare buoni risultati e soddisfazioni per quanto riguarda il futuro». A Radjenovic che se n’è andato, sono stati esperssi i sincero ringraziamenti della società: «Auguriamo grandi successi a Radjenovic e lo ringraziamo per quanto fatto in questi sei anni per i nostri colori».

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LA PISCINA DEI SOGNI DIVENTA REALTÀ La Pro Recco mette a segno un bel colpo anche per il futuro di Punta Sant’Anna Il tempo delle parole, delle promesse, dei rinvii infiniti, sembra finito. O almeno lo è senza dubbio per la Pro Recco di Angiolino Barreca che ha forzato la mano a chi da troppo tempo punta a rinviare la soluzione per Punta Sant’Anna, presentando un plastico e un progetto ai mass-media, ma soprattutto protocollando il piano di intervento per la rinascita dell’impianto sportivo. Il plastico ha svelato il futuro della piscina di Punta Sant’Anna e dello sport cittadino. L’evento progettuale-sportivo ha colto nel segno. Perché tutti hanno detto sì all’iniziativa: a livello locale, ma anche in Regione dove l’assessore allo sport Matteo Rossi, diventato nel frattempo consigliere di amministrazione della Pro, ha chiesto di poter esporre plastico e progetto e dove lo stesso presidente Claudio Burlando continua a ripetere di volere aiutare Recco a riavere la piscina. Difficile, del resto, dire di no a un privato disposto a spendere 11 milioni di euro (tanto costa l’operazione), ovvero il doppio di quello che è sulla carta il valore della contropartita pubblica per la riqualificazione dell’area ex Iml, cui il destino della piscina è legato: «A breve nascerà ufficialmente la Fondazione intitolata a Ida Bisso, mamma di Gabriele Volpi, e ad Antonio Ferro, sindaco della ricostruzione; e sarà la fondazione a gestire il palazzetto del nuoto» – dice Barreca, aggiungendo poi un particolare che non era ancora noto: Nella cittadella dello sport, intitolata ad Antonio Ferro e Ida Bisso, ci sarà posto anche per un percorso museale. Dopo la presentazione sono arrivati il via libera della giunta di Rec-

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co, il placet della Regione (ufficio tecnico) la decisione di fare quanto prima una conferenza dei servizi per portare a termine l’iter. Per quanto riguarda il progetto, il pallino è rimasto nelle mani dell’architetto Daniela Grasso e ancor più di Fabio Giuseppe Fabiano, ingegnere, già consigliere della Federnuoto

come esperto di impiantistica, presidente del Varese Nuoto. «La futura piscina avrà mille posti a sedere. La copertura è semovibile, in modo da poter rendere fruibile l’impianto sia d’estate che d’inverno». E, a proposito di dimensioni: «Rispetto alla vecchia piscina si passa da 1600 a 2400 metri quadrati. La vasca sarà di 34 metri per 21, così come richiesto dall’omologazione Fin. Ci sarà un pontone mobile, che potrà ridurre la vasca a 25 metri di lunghezza per permettere eventuali gare di nuoto e attività per i piccoli». Stando al progetto, saranno fisse le due tribune sul lato lungo dalla parte dell’albergo Elena e sul lato corto dalla parte del ponte Cevasco; una tribuna mobile, che verrà smontata nella stagione balneare, verrà creata sul’altro lato lungo (quello a mare) mentre il quarto lato (quello corto dalla parte del depuratore) resterà aperto sul mare. Nessun problema, infine, per le concessioni demaniali in essere e per le sparate dei fuochi dell’8 Settembre.

UN IMPEGNO COMPRENSORIALE Una piscina da costruire (quella di Recco), un’altra che resterà come punto di riferimento per allenamenti e giovanili (quella di Sori) e adesso una terza per la quale c’è la disponibilità e l’interessamento del Comune (quella di Rapallo). Tutti a levante cercano la Pro Recco e la società non dice di no a nessuno. A Rapallo è stato sindaco Carlo Bagnasco che conferma l’abboccamento: «Con Barreca abbiamo avuto un incontro casuale a Genova, nel corso del quale gli ho spiegato che sarebbe importante per una città come Rapallo coinvolgere una società del calibro della Pro Recco nell’at-

tività dell’impianto di nuoto – dice - la nostra amministrazione sta lavorando molto a livello comprensoriale e con la piscina in scadenza, noi vogliamo qualcosa di più e con più innovazione. Intanto resta la conferma dell’intenzione della società di puntare sempre di più a un coinvolgimento delle giovanili di tutto il levante. Barreca, per parte sua, ha invitato le amministrazioni, prima quella di Sori con il sindaco Paolo Pezzana e poi quella rapallese, «ragionare in maniera comprensoriale. Da parte della Pro Recco ci sono le condizioni e la volontà perché gli impianti continuino a funzionare».

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A TUTTA “SUMMER”

Un successo da scudetto per il centro estivo targato Pro Recco Ci siamo. Sono tornati gli animatori, la verve di Angioletta Diena, la voglia di divertirsi senza dimenticare di fare anche un po’ di compiti, di nuotare in piscina, andare in battello, visitare agriturismo e parchi avventura, di fare acquascivoli e conoscere la natura. Insomma anche l’estate scorsa è stata caratterizzata da “Pro Recco Summer”, una delle iniziative di maggior successo che offre la città ai suoi piccoli. Il centro estivo firmato Pro Recco e diretto come sempre alla grande da Angioletta Diena e i suoi animatori. I numeri, quest’anno, fanno letteralmente paura. Roba da record: oltre 400 ragazzini che hanno partecipato dal 16 giungo, giornata inaugarale. Un successo clamoroso, se confrontato con gli altri centri estivi del levante ma anche con quelli del capoluogo. Tutto è dedicato ai bimbi e ai ragazzini tra i 5 e gli 11 anni, che hanno avuto la possibilità di trascorrere qualche settimana seguiti da personale esperto e nella certezza di poter fare attività sportiva all’aria aperta sempre. Come è tradizione Pro Recco Summer si è diviso in due periodi: si va dal 16 giugno all’8 di agosto e poi, dopo la tradizionale pausa ferragostana, si è ripreso dal 25 al 29 agosto. L’orario è quello che piace ai genitori. dalle 9 alle 17 e le tariffe sono quelle di un anno fa: 135 euro per la prima settimana, 130 euro per la seconda e 125 euro per tutte quelle successive. Un prezzo che è davvero tutto compreso: «I ragazzi hanno ogni ingresso già pagato, la mensa, la merenda, l’assicurazione. Insomma non ci sono sorprese alla fine del periodo di iscrizione; i genitori pagano quello che è previsto e neppure un centesimo in più. Senza trucchi e senza inganni» - spiega Diena. Le richieste di iscrizione a Pro Recco

Summer, il centro didattico e sportivo che offre alle famiglie un’occasione per dare ai bambini la possibilità di trascorrere un’estate di “divertimento intelligente”, sono sempre molte. «Anno dopo anno le richieste e l’appeal di Pro Recco Summer aumenta – dice “Angio” Diena, motore dell’iniziativa dal 2007 – il nostro prima problema, infatti, è quello di soddisfare le richieste dei genitori. Il fatto di poter contare su tanta fiducia da parte di mamme e papà non solo di Recco ma di tutto il levante, è una soddisfazione enorme».

TANTA VOGLIA DI STARE INSIEME I bambini possono dedicarsi ai corsi di nuoto, alla baby dance, ai tornei di calciobalilla, ai laboratori artistici creativi. E poi ancora maneggio, acquascivoli, San Fruttuoso in battello, visite e divertimento negli agriturismi, corsi di nuoto nella mitica piscina Antonio Ferro con il ventottesimo scudetto appena dipinto, giochi di gruppo e karaoke. Pro Recco Summer è anche un’ennesima dimostrazione della funzione sociale che la società sportiva centenaria svolge in città e nel comprensorio. Non a caso da qualche anno le porte di Pro Recco Summer si sono aperte anche a piccoli provenienti dal Tigullio e da Genova. Vale la pena di ricordare i ragazzi che l’estate scorsa hanno fatto da educatori e ancor più da amici. Come Elisa la maestra di nuoto più amata dai bambini, professionale, materna e

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attenta soprattutto ai piccoli, in poche lezioni leva i braccioli e l’eventuale paura dell’acqua. E poi Francesco e Simone simpaticissimi e instancabili giocatori di pallone, acqua gol e calciobalilla, che hanno preparato i tornei, sedando le “risse” fra bambini. Impossibile dimenticare la verve di Chiara una ballerina scatenata che coinvolge e “travolge” tutti con la baby dance. O Francesca dolce, puntuale e precisa che ha seguito i laboratori artistici del dopo pranzo. E Camilla infinitamente paziente e affettuosa con tutti i bimbi, ma soprattutto con quelli più in difficoltà e Debora animatrice dei tornei di pallavolo, che ha seguito i bimbi nei compiti delle vacanze, su richiesta delle famiglie. «Dobbiamo dire grazie anche ai nostri sponsor: 56 attività commerciali che contribuiscono con denaro o merce, permettendoci così di offrire alle famiglie più in difficoltà l’occasione di far frequentare gratuitamente qualche settimana ai loro figli».

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UN CLUB IN BIANCOCELESTE La Pro Recco ci ha preso gusto e dopo il clamoroso successo di Pro recco sUmmer, è parso giusto e rispondente alle richieste dei piccoli tifosi non fermarsi alla fine dell’state. E’ nato così il club Pro Recco Waterpolo, destinato a fare restare uniti sotto il vessillo dei bandieroni biancocelesti i ragazzi e coinvolgere i loro genitori. Per iscriversi e partecipare è necessario inviare una mail all’indirizzo clubproreccowaterpolo@prorecco.it specificando Nome, Cognome, indirizzo e data di nascita. Allegando la fotocopia della carta d’identità. Più facile a farsi che a dirsi.E le adesioni sono già iniziate. Una su tutte? quella di Alessandro Calcaterra, nella mattinata di oggi a Recco, ha incontrato il Presidente Angelo

di continuare e complementare l’attività sportiva anche durante la stagione estiva, periodo in cui i campionati sono fermi, coinvolgendo i ragazzi e le scuole in attività ludico-didattico e sportive. A oggi gli iscritti sono più di 500 si punta a raggiungere presto quota mille.

Barreca e ha sottoscritto l’iscrizione al neonato Club Pro Recco Waterpolo. Ha apposto la sua personale sigla, questa volta non in rovesciata – magari marcato stretto dai difensori avversari in una partita al cardiopalmo – bensì con penna alla mano. Lo ha fatto per iscriversi e aderire al neonato club Pro Recco Waterpolo: progetto che si prefigge l’obiettivo

RICCARDINO, NEI NOSTRI CUORI

ERMANNO PORTAFORTUNA

Il presidente Angiolino Barreca lo aveva promesso: «Ermanno Percoco vedrà le partite della finale di Campionato vicino a me. E’ stato un esempio di sportività». Detto che Ermanno si è dimostrato un portafortuna, visto che la Pro Recco ha vinto il Campionato, occorre ricordare che il giovane campioncino della under 17 era stato ferito in maniera proditoria e gratuita da un avversario durante un incontro di campionato. Il giovane si era rotto lo zigomo e aveva rischiato grosso. L’episodio aveva suscitato allarme e indignazione. Ma Ermanno, da vero sportivo, aveva scritto una lettera al suo avversario

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stigmatizzando il comportamento assurdo, ma continuando a professarsi un vero amante dello sport. La società, con il presidente Barreca, ha fatto quadrato e tutti lo hanno voluto a fare il primo tifoso della Pro Recco. Lui ha ricambiato facendo sentire il suo incitamento. Poi è arrivata la gradita notizia che Ermanno Percoco non dovrà essere operato al volto. Nel periodo dell’incidente sono state molte le persone che gli sono state vicine, in primis ovviamente la sua famiglia e le persone più care , a testimonianza che il “ biondo ragazzone “ è apprezzato da tutti.

In una triste giornata di pioggia estiva, se n’è andato Riccardino. Il bimbo che era diventato amico della Pro Recco e che da 9 anni si batteva contro il neuroblastoma, una terribile malattia. Riccardino era spesso ricoverato al Gaslini, anche se la sua città era Palermo. Ma quando poteva andava a vedere la Pro Recco giocare. Era diventato la mascotte. Riccardino mancherà a tutti, ma non sarà dimenticato. In suo nome si faranno iniziative e raccolte fondi.

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28 VOLTE FORZA P Appuntamento con la storia, per la seco Non è stato facile. Ed è meglio così, perché festeggiare è ancora più bello. Lo scudetto numero 28 è arrivato nella magica serata del 17 giugno, quando nella terza partita la squadra ha “asfaltato” per 12 a 7 un Brescia mai domo ma decisamente inferiore non solo dal punto di vista tecnico. E’ con la testa e con il cuore che la Pro Recco ha messo il sigillo su una scudetto che è storico, al pari di quello del 1959 a Trieste. Perché arriva nell’anno della stagione del centenario e perché è il nono consecutivo: dunque eguagliato il record dal 1964 al 1972. Nella serata di Sori tutto ha funzionato alla perfezione. A cominciare dal pubblico che è stato eccezionale. Da tempo non si vedevano spalti così affollati, sventolii di bandiere biancocelesti, giovani e anziani a far sentire l’incitamento. E, come avviene dal 2008, resta solo un pizzico di tristezza per non avere potuto giocare la finale nella vasca di Punta Sant’Anna. Per il resto, la grande vittoria è il sigillo a una stagione non facile, caratterizzata da un inizio

complicato, dal cambio di allenatore, dalle difficoltà legate ai rapporti con la Federazione. E se Porzio e Pizzo hanno fatto sentire a bordo vasca il peso della loro esperienza e della sua grinta, questo è stato anche uno scudetto voluto dalla dirigenza. Perché Angiolino Barreca non ha sbagliato niente, dimostrando il coraggio di cambiare in corsa e di non curarsi più di tanto dei gufi e degli ostacoli. E in quest’ottica il fatto che ad applaudire la Pro Recco sia stato anche il presidente della Fin Paolo Barelli, con un sorriso stampato in faccia a uso e consumo della diretta Rai, è solo una piccola soddisfazione in più. Per quanto riguarda la partita finale, la storia della lunga sfida con i bresciani è finita con un secondo tempo dal punteggio tennistico: un 6 a 1 che ha di fatto significato l’attesa del trionfo per i successivi 30 minuti. Tutti hanno dato il massimo, anche se nella serata del ventottesimo scudetto è giusto segnalare la prestazione di un Tempesti stellare e di un Jokovic che è stato sempre una spina

I PIÙ FORTI SIAMO NOI

La tranquillità dei campioni. E’ la prima sensazione che si ha quando si fa ingresso nel mondo Pro Recco. Già nella serata dello scudetto, poi al ristorante per fare festa, si sorride, si balla e si scherza (come è giusto) ma resta sullo sfondo quella capacità di assorbire tutto, compreso il peso della vittoria, con aplomb quasi britannico. Cose che nel mondo dello sport di squadra capitano solo nelle società che hanno una storia fatta di successi che le rende uniche (e il pensiero va alla Juventus nel calcio o al Modena di qualche anno fa nel volley). Questione di stile, si potrebbe dire: «E’ il valore aggiunto della storia e della tradizione – fa notare Angiolino Barreca, presidente scudettato per la se-

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conda volta su due stagioni da numero uno – c’è, in tutti, un’inconscia consapevolezza di rappresentare qualcosa di unico. Quest’anno, poi. È stato grandissimo. Siamo cresciuti

incontro dopo incontro. Ma, al di là del dato agonistico, sono felice perché questo è un gruppo di grandi atleti anche a livello umano. Gente seria che fa onore alla Pro Recco». Mentre Maurizio Felugo mette l’accento sul record dei nove scudetti: «Siamo felici perchè con 9 scudetti consecutivi abbiamo eguagliato il record di Eraldo Pizzo che sta in acqua tutti i giorni con noi. E’ a lui che dedichiamo questa vittoria e anche a Gabriele Volpi». Adesso, dopo l’ennesima galoppata scudetto, già si pensa alla stagione in arriva. Con un nuovo allenatore, nuovi innesti, qualcuno che ha salutato. E una conferma importante: i tifoso ci sono, sono sempre di più e stanno vicino alla squadra.

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PRO RECCO econda serie da 9 scudetti nel fianco della difesa bresciana. E poi grandi Aicardi, Figlioli, Fondelli, Felugo. Insomma tutti campioni e tutti a fare il countdown a dieci secondi dal termine e dall’appuntamento (l’ennesimo) con la storia. Questa, del resto, è la Pro Recco: una realtà che non ha in questo momento uguali nel mondo della pallanuoto.

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ANCHE I GIOVANI HANNO IL LORO “SCUDETTO” Nell’annata record della Pro Recco, spicca la stagione delle giovanili. Under 15 e under 17, ma anche i piccolissimi under 13, sono andati alla grande. Ottenendo soddisfazioni in campionato e soprattutto coinvolgendo molti ragazzi e molte famiglie. Il sigillo è arrivato in piena estate con la squadra che si è aggiudicata il Memorial Marcello Fantacci, edizione 2014. La manifestazione, organizzata come ogni anno nell’impianto della Crocera di Genova Sampierdarena a memoria del suo giovane atleta scomparso prematuramente e diventata uno dei punti cardine dell’attività giovanile, ha visto la compagnie Pro Recco nel girone all’italiana contro Bogliasco, Cocera Stadim A, Crocera stadium B, Savona e Lavagna. La squadra era costituita da 9 elementi della Pro Recco, di cui sette Under 17 (Alessandro Benassutti, Alessio Bocciardo, Matteo Riva, Giacomo Bressanello, Alessandro Fiorello, Giorgio Cotella, Patrik Squeri, Gabriele Bassani) e due under 15: Davide Manerba e Niccolò Bologna. A questi elementi sono stati annessi 4 ragazzi del Sori, per via degli ottimi rapporti societari con il club del presidente Polipodio, Marco Benvenuto, portiere, Matteo Cipollina, figlio di Franco, centrovasca, Giacomo Penco, difensore, e Duilio Puccio, attaccante.

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MEZZO SECOLO FA…

ERALDO & IGOR Generazioni diverse, ma amici veri. Sono Eraldo Pizzo, vice presidente e mito dela Pro Recco, e Igor Milanovic, il nuovo allenatore. UN legame che dura da anni, come spiega Pizzo: «Ci siamo conosciuti vent’anni fa quando lui era allenatore e io dirigente – racconta – ci siamo trovati anche se eravamo avversari. Io l’ho sempre stimato e lui ha sempre dimostrato amicizia e rispetto. Prima ci sentivamo soprattutto per telefono e ci incontravamo in occasioni speciali. Per me è stata una bella sorpresa trovarlo qui come allenatore». E il legame è stato subito confermato dai fatti. Milanovic ha chiesto al “caimano” di stare in panchina con lui nelle partite di campionato e coppa: «Non era un atto dovuto, dunque mi ha fatto molto piacere. E ho detto subito di sì». Non saranno vicini di casa, perché Pizzo sta a Recco e Milanovic ha trovato casa a Sori: «Il suo è stata una scelta di professionalità. La piscina sia della prima squadra sia delle giovanili è a Sori e dunque ha voluto stare vicino alle squadre. Essere sempre presente».

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lo, sconfisse in una girone finale a quattro il Partizan, la Dinamo Magdeburgo e il Cvsk Mosca. In vasca scesero Eugenio Merello, Enrico Guidotti, Mario Cevasco, Giancarlo Guerrini, Angelo Maraschi, Franco Lavoratori, Eraldo Pizzo, Mittini, Marchisio, Gianguerrino Giraldi, Pizzorno. Con quella vittoria si consolidò il mito della Pro Recco, destinato a

proseguire ancora a lungo. Quel gruppo giocando nella nuova piscina di Punta Sant’Anna diede vita a una vera e propria dittatura vincendo quattordici scudetti e una Coppa Italia in sedici anni e la Coppa dei Campioni 1964-65 a Milano, stabilendo un incredibile record di imbattibilità di 153 partite tra il 1965 e il 1973.

UN ASSESSORE NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Mat teo Rossi, l’assessore regionale allo Sport, entra nel consiglio di amministrazione della Pro Recco. La notizia, che rappresenta una novità nel panorama dello sport ligure, è confermata dal diretto interessato: «Sono felice della proposta che mi è arrivata dal presidente della Pro Recco, Angiolino Barreca; ovviamente mi ha fatto piacere e ho deciso di accettare.

Anche perché il mio ruolo, nel consiglio della Pro Recco riguarderà una delega a coordinatore scientifico e sportivo. Mi occuperà della parte sociale, formativa e scientifica e non certo di opere come la costruzione della nuova piscina o finanziamenti». Rispetto all’attivita di neo consigliere: «La mia carica di consigliere non richiederà un grande impegno. Penso di poter dare il mio contributo e l’offerta della Pro Recco, la società sportiva che ha il palmares più importante a livello regionale nel corso dell’ultima stagione, è un bel riconoscimento al lavoro fatto in questo anno e mezzo». Rossi, diventato tifosissimo della Pro Recco, si dà un gran daffare per la rinascita della piscina. «Stiamo lavorando tutti bene: noi della Regione Liguria, il Comune di Recco, la società e il demanio che è proprietario di Punta Sant’Anna – spiega – personalmente sono molto fiducioso, perché vedo che esiste la volontà delle parti di andare avanti. Inoltre voglio far notare che sarà impossibile trovare un privato disposto a investire tanto e in questo momento. Lasciarselo sfuggire sarebbe un disastro».

Anno III - n° 4 - Settembre 2014 - Editore: Pro Recco Waterpolo 1913 - In attesa di registrazione

Mentre tramonta l’anno del centenario dalla fondazione della Pro Recco, si apre il cinquantesimo anniversario della prima vittoria in Coppa dei Campioni. Era infatti la stagione 1964/1965, anni ricordati per essere quelli del baby boom italiani, quando la Pro Recco vine la coppa dei campioni a Milano. La squadra dei grandi campioni del Settebel-

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