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Anno III - n° 1
Recco, cittadina di sport Credo che pochissime città di circa 10 mila abitanti possa vantare attività sportive così numerose. L’alto numero di sportivi in ogni disciplina, non solo onora Recco, ma contribuisce, attraverso l’attività delle associazioni dei volontari, alla crescita di tanti ragazzi in ambienti sani ed educativi, dove il sacrificio, la competizione e il fair play sono principi positivi, che caratterizzeranno per sempre il loro futuro. Sono questi i motivi principali che hanno indotto la Social Sport Foundation a sostenere lo sport cittadino ed in articolare, anche in ricordo di un passato di giovane atleta del suo fondatore, la pallanuoto. In tanti anni di successo la Pro Recco ha contribuito a portare il nome della città al di fuori dei confini nazionali, contribuendo al suo sviluppo e ancora vuole contribuire nei prossimi anni. E’ per questo fine che, nell’anno del centenario, si è impegnata a dare il necessario futuro sostegno per la realizzazione dell’agognata piscina, affinché essa possa diventare fucina di nuovi atleti e di adulti consapevoli e responsabili.
Ritorno a Recco Pino Porzio torna per vincere: “La Pro Recco è casa mia”
“Social Sport Foundation”, Gabriele Volpi
Un centenario pieno di regali L’anno sportivo 2013/2014 vede una Pro Recco rafforzata. Questo è il primo regalo che la Social Sport, nostro principale sostenitore, ha inteso fare ai nostri tifosi, alla città di recco e a noi stessi per la celebrazione del “Centenario” della nascita dello sport a Recco. Questa è una città che per le numerose attività sportive può essere considerata una capitale dello sport, così come lo è per la gastronomia e il sociale. In questo anno in cui ho avuto la fortuna, per volontà del patron Gabriele Volpi, di conoscere meglio Recco e la sua gente ho scoperto l’attaccamento di voi Recchesi e Recchelini alle vostre tradizioni, anche quando la sorte vi ha portato lontani da Recco. E’ il caso dello stesso Gabriele Volpi e di Gianangelo Perrucci, che mai hanno dimenticato i luoghi della loro giovinezza, i loro maestri di vita, il loro sport e gli amici. L’impegno profuso dalla famiglia Volpi ha consentito di raggiungere grandi obiettivi: 8 scudetti vinti di seguito, 4 Champions League, 5 Supercoppe Europee, 9 Coppe Italia, 1 Jadranska Liga, 1 Champions League e 1 Supercoppa femminile. Anche in quest’anno l’impegno non sarà da meno; ma agli obiettivi sportivi se ne aggiunge un altro: dotare la Pro Recco e la città della tanto desiderata piscina, nel luogo in cui la pallanuoto è di casa: Punta Sant’Anna. Sarà un grande regalo e a farsi carico dell’impianto sarà la Fondazione Ida Bisso e Antonio Ferro”. Angiolino Barreca
Una sorpresa quando se ne andò nell’estate del 2012 e una sorpresa adesso, con il suo ritorno “a casa”. Sì perché Pino Porzio, napoletano verace, a Recco sta d’incanto e ha ottenuto successi clamorosi vincendo tutto quel che si poteva (in Champions, Campionato, Coppa Italia). Ed è in fondo per questo che in una serata di gennaio, viene annunciato il suo rientro dopo un anno e mezzo: «Pino Porzio è tornato alla Pro Recco perché la società vuole vincere» - è il senso del comunicato stampa firmato dal presidente Angiolino Barreca. E l’interessato, che ha cuore partenopeo ma una riservatezza da altoatesino, non ha detto molto di più – almeno sulle prime – «Amo Recco, lo
sanno tutti. Torno per dare il massimo e per vincere con questa squadra fatta di campioni». Per quanto riguarda i tifosi, ovviamente l’affetto per Pino il campione (in vasca da giocatore e ai bordi da ct) è tutto ricambiato. E forse dopo una stagione ma con qualche passo falso di troppo per i gusti cui si sono abituati i recchesi, una sterzata era quasi diventata inevitabile. «La Pro Recco è fortemente impegnata nella massima competizione europea (Coppa dei Campioni) e nel Campionato Italiano, ma soprattutto sta trascorrendo un anno tutto speciale, come è quello del centenario – dice ancora Barreca – in considerazione
Pag. 2 della volontà di voler celebrare questo evento con le vittorie abbiamo capito che era giusto cambiare la guida tecnica della squadra. Pur apprezzando Riccardo Tempestini e riconoscendogli i meriti per i successi raggiunti, è stata una scelta ponderata quella di sostituirlo con un tecnico maggiormente inserito nel clima e nell’ambiente della Coppa dei Campioni». Proprio la Coppa dei Campioni è, in questo momento delicato ed esaltante della stagione, il cruccio maggiore oltre che l’obiettivo più importante. La società e i tifosi non hanno ancora digerito lo stop casalingo con il Primorje, perché alla Pro Recco le sconfitte non si digeriscono mai. Semmai si cerca di superarle, di imparare qualcosa dagli eventuali errori e di ripartire. Adesso si punta a superare i croati i 15 marzo, quando ci sarà il ritorno e Porzio, che allora avrà compiuto 47 anni (il compleanno è il 26 febbraio, ovviamente segno dei Pesci…) sarà pronto a dare alla squadra quel “quid” che evidentemente mancava. La voglia di riscatto c’è tutta e del resto, subito dopo la partita, era stato Gabriele Volpi, presente all’incontro, a dire che «La Pro Recco si rifarà». Per quanto riguarda l’interessato, ha già iniziato a rispondere all’appello dei tifosi da par suo: lavorando sodo, tirando fuori il massimo da ogni giocatore, ostentando quella sicurez-
za che gli viene da anni di abitudini alla vittoria: «E le abitudini, si sa, non vanno mai cambiate». Pino docet. Poi confida il suo amore per i colori bianco e celeste: «Dal 2012 a oggi, da quella strana estate a quest’inverno è trascorso un anno e mezzo. Ho avuto tante offerte e qualche proposta interessante, ma mai convincente. Non avrei mai accettato di
prendere una squadra in corsa con l’unica eccezione che è la Pro Recco. Questa squadra, questa società sono speciali. Recco è la culla della pallanuoto e il fascino è unico». Poi rispetto alle avversarie: «Forse ci considerano meno forti che in passato, ma io sono qui per fargli cambiare idea. Sportivamente parlando s’intende»
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I giovani della Under 17 La squadra guidata dalla “medaglia d’oro” a Seoul, Goran Radjenovic, che è anche il responsabile di tutto il settore giovanile, ha chiuso la prima fase del campionato in maniera positiva, raggiungendo le qualificazioni per la fase successiva che prende il nome di girone A. Nel girone della Pro Recco c’erano Bogliasco, Pro Recco, Rapallo, Como e Camogli. Il girone si è disputato con una sola partita fra queste squadre all’italiana, ma con partita secca, senza la formula dell’andata e ritorno. Di queste,le prime tre sono passate al turno successivo: tre vittorie e una sola sconfita per la formazione che può ancora migliorare.
La sconfitta La sconfitta con il Primorje brucia ancora. E’ arrivata per sfortuna e per un arbitraggio che ha lasciato molti dubbi. Ma la Pro Recco avrebbe potuto anche vioncere se avesse messo a frutto meglio una buona partenza e un vantaggio di due reti nei primi diue tempi.Poco sfrutate le superiorità. Insomma non tutte le ciambelle vengono col buco e nella serata di Champion il fornaio era…distratto.
I nazionali biancocelesti Ancora una volta i ragazzi della Pro Recco fanno faville anche in calottina azzurra. Nella gara di World League contro la Slovacchia, finita per 12 a 5 a favore dell’Italia e caratterizzata da una bella e folta presenza di tifosi della pallanuoto, la Pro Recco si è messa in buona evidenza. Bene Massimo Giacoppo, bene Matteo Aicardi, cannoniere della partita con 4 centri personali, così come Pietro Figlioli, insolitamente intonso, autore di 2 centri consecutivi, di cui uno su tiro di rigore; bene Andrea Fondelli ,che ha messo il suo suggello alla vittoria, segnando dai sette metri con uno splendido destro di potenza.
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100 anni in un fumetto Un fumet to per celebrare i cent’anni della Pro Recco, per raccogliere fondi a favore della Croce Verde ma anche per togliere il velo a una leggenda metropolitana che da ieri non è più tale, ma verità storica. Già perché nel corso della presentazione del fumetto, insieme al presidente biancoceleste Angiolino Barreca, al sindaco recchese Dario Capurro e al presidente della “Croce” Giovanni Rainero, Eraldo Pizzo ha raccontato che «La prima vasca in mare, nel 1946, fu delimitata utilizzando corde e natelli acquistati con i proventi di un furto di pneumatici. La storia si è sempre risaputa, ma non è mai stata confermata. “Oggi, però, posso dirvi che è andata proprio così. Era il 1946 e tre ventenni di allora, di cui non dirò mai il nome, hanno rubato le gomme
C’è sempre una prima volta E’ la prima volta che succede nella pallanuoto. E’ successo per merito della Pro Recco, ancora una volta promotrice di nuove iniziative. Si tratta della storia della società , dalle origini ad oggi, a fumetti, divisa in due puntate, di cui la prima è stata presentata all’inizio di gennaio nei locali della Croce Verde di Recco, a cui sono andati devoluti i proventi delle eventuali offerte conseguenti al ritiro del libro illustrato. Angiolino Barreca spiega l’iniziativa: «Il fumetto è uno dei principali mezzi di comunicazione da sempre. Attraverso il fumetto noi desideriamo avvicinare i giovani ad un fenomeno come l’affermazione della Pro Recco nel 1959, con il primo scudetto, che, oltre ad un fatto agonistico, rappresentò la rinascita economico-sociale post bellica della città di Recco, martoriata quotidianamente dai bombardamenti come nessun’ altro borgo italiano. Noi da tempo accostiamo i successi della squadra ad un movimento educativo , didattico e sociale ,come testimonia la nostra presenza delle scuole di Recco da ormai due anni in maniera costante. Lo testimonia anche la collaborazione tra Pro Recco e Croce Verde ,che ci ha ospitato, perchè si tratta di una delle realtà più umanitarie, filantropiche ed anche fattive di questo posto. Non è finita qui. Desideriamo coinvolgere l’Università di Genova per sfruttare le sinergie fra la nostra storia e la loro capacità di studio e comunicazione».
ad alcuni camion. Poi le hanno rivendute al mercato nero e con i soldi hanno potuto delimitare il primo campo nuoto in mare”. L’episodio viene anche raccontato nel librofumetto sui cent’anni della Pro Recco, presentato ieri mattina. Si tratta della storia della società dalle origini ad oggi, a fumetti, divisa in due puntate, di cui la prima è stata presentata nei locali della Croce Verde di Recco (presso la sede della quale gli stampati sono in distribuzione-omaggio), a cui andranno devoluti i proventi delle eventuali offerte conseguenti al ritiro del libro illustrato. Le prime mille copie saranno in vendita proprio nella sede della pubblica assistenza. La collana celebrativa è frutto di un gemellaggio tra la Scuola del Fumetto di Chiavari e la Pro Recco: i disegni sono stati fatti dai maestri e dagli studenti della scuola chiavarese. Enrico Bertozzi, responsabile della scuola, ha raccontato con quanto entusiasmo i giovani allievi abbiano raccolto informazioni sula storia
dello sport e della Pro Recco, per trasformare le notizie in tavole. «Con questa iniziativa desideriamo avvicinare i giovani ad un fenomeno come l’affermazione della Pro Recco nel 1959, con il primo scudetto, che, oltre ad un fatto agonistico rappresentò la rinascita economico-sociale post bellica della città di Recco, martoriata quotidianamente dai bombardamenti come nessuna città italiana» - fa notare Angiolino Barreca, presidente della Pro Recco. Sullo sfondo resta anche l’impegno si Gabriele Volpi, che con la sua Social Sport Foundation, mira appunto a finanziare progetti che servano ad avvicinare i giovani alle discipline sportive. Il sindaco Dario Capurro, Rainero, Barreca lo stesso Bertozzi e poi la folta platea di amministratori e presidenti di società sportive, hanno evidenziato appunto questa peculiarità di Recco: essere una città di sportivi, che grazie alla sport ha costruito uomini e donne pronte per sfidare il futuro.
Una scuola in cartoon Per la scuola di Chiavari si tratta di una nuova partnership importante. La scuola è nata su iniziativa di un gruppo di professionisti nell’ottobre del 1988. In quel periodo, i fondatori della Scuola Enrico Bertozzi, Renzo Calegari e Gianluigi Coppola decisero di mettere a disposizione dei giovani fumettisti, Liguri e non, il loro sostegno formativo e l’esperienza artistica maturata in anni di esperienza per assecondare le esigenze di quei ragazzi che dopo il diploma non trovavano la possibilità di un immediato inserimento professionale nel settore editoriale. Da alcuni anni, la collaborazione con
la Provincia di Genova consente alla Scuola di affiancare al tradizionale indirizzo verso l’editoria a fumetti un nuovo percorso comunicativo, volto all’apprendimento di temi storici e sociali in collaborazione con enti pubblici ed associazioni di volontariato. Sul tema della solidarietà sono stati pubblicati albi a fumetti di grande successo, tra i quali ricordiamo “80 anni per una conquista” (per il Centro Pari Opportunità), “Il viaggio di Ashad” (per l’associazione Emergency), “Buon compleanno Sarah Cooper” (contro la pena di morte), “One way” (sull’immigrazione), “Kadogo” (sul grave problema dei bambini soldato).
Pag. 4 Diciamo la verità. Scettici e “mugugnoni” probabilmente si dovranno ricredere. Perché il sogno di avere a Punta Sant’Anna un nuovo impianto per fare nuoto e pallanuoto, ma soprattutto una nuova casa per la Pro Recco, si sta realizzando. Non è stato facile, sia chiaro, e ci sono voluto l’amore smisurato per la sua città da parte di Gabriele Volpi e una testardaggine assoluta da parte di Angiolino Barreca, presidente della società. Dunque, dopo anni di attesa (è datato 9 ottobre 2008 il “funerale” della vasca di Punta Sant’Anna) e mesi di un faticoso tira e molla rispetto alle sole modalità di attuazione dell’opera più attesa dai Recchesi, cioè la piscina, finalmente tutte le parti in causa (amministrazione comunale, Regione, Sovrintendenza) si sono rese conto che l’unica speranza per riavere un impianto natatorio e farlo a Punta Sant’Anna. Poi ci si è accorti che l’unico sistema per raggiungere lo scopo sarebbe stato trovare un accordo di programma con la Pro Recco e con la San Rocco Immobiliare, proprietaria dell’area ex Iml e titolare del progetto di riqualificazione e riconversione industriale. Alla fine è anche arrivato la prima stesura della bozza di un progetto tanto atteso e il via libera da parte di tutti: scettici, bastian contrari e mugugnoni compresi. La bozza di progetto – perché tale è fino a oggi – è qualcosa di assolutamente geniale e unico nel panorama ligure: non una semplice piscina, ma uno “Sporting Club Pro Recco”, intitolato naturalmente ad Antonio Ferro e Ida Bisso. Il progetto ha finalmente avuto il disco verde dall’amministrazione ieri e le cui prime immagini progettuali sono
Sporting Clu
Dalla piscina in mare al sogno di un gr state rese note in esclusiva quest’oggi, è un impianto sportivo multifunzionale. In cui la vasca e le gradinate sono solo una parte, cui si devo aggiungere un grande club house dedicato a tutte le discipline. Come si può notare dalle immagini virtuali sono visibili due superfici: quella inferiore, in parte coperta, destinata alle attività marinare (pesca sportiva, vela, canoa) e a una palestra; quella superiore, insieme con la piscina e le spiagge, a Circolo Pro Recco Waterpolo con bar, ristorante e solarium da mettere in capo alla Fondazione Ida Bisso-Antonio Ferro. E’ il sogno di Gabriele Volpi, primo tifoso della Pro Recco, da sempre deciso a lasciare un impronta nella storia della Pro Recco non solo per i successi sportivi, e anche il premio alla testardaggine di Angiolino Barreca, presidente e project manager della San Rocco Immobiliare, che si è speso molto e ha molto discusso per fare a Punta Sant’Anna quell’intervento che in un primo momento sembrava destinato a sorgere nell’ex area industriale Iml. E’ anche il frutto della capacità di trattativa dell’amministrazione e in particolare di Gianluca Buccilli, assessore al bilancio, e Giuseppe Rotunno, assessore all’urbanistica.
Variante? Via libera Il secondo aspetto trattato in questi giorni è stato quello relativo alla variante urbanistica per la trasformazione dell’ex Iml. E su questo punto è stata confermata un’altra buona notizia: il blocco rappresentato dalla legge regionale sui depuratori, che impone di non costruire nuovi immobili nei comuni privi di un depuratore a norma, è stato superato. Con l’avvio dei lavori, la conferma dei finanziamenti la Regione ha tolto il vincolo. Dunque, via libera al recupero dei 12 mila metri quadrati di via dei Giustiniani, oggi di proprietà della San Rocco Immobiliare, di cui lo stesso Barreca è amministratore delegato. «Questo fatto per noi è mol-
to importante, perché ci permette di guardare al futuro con più ottimismo e pensare agli investimenti necessari ad attuare la trasformazione urbanistica, senza il timore di vedere vanificato il nostro impegno» - conferma il presidente.
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ub Pro Recco
rande padiglione tra sport e turismo
La piscina si scopre, ovviamente, in estate. L’idea di andare oltre al polo sportivo è piaciuta, oltre che al Comune, anche alla Soprintendenza: «Certo, occorreranno altri approfondimenti, ma siamo contenti per la svolta che abbiamo impresso al progetto e per la collaborazione che abbiamo avuto sia dal Comune, sia dagli altri concessionari della zona interessata» - commenta Barreca. E il riferimento e ai recenti incontri con le associazioni dei pescasportivi che confinano con la concessione della Pro Recco. Per quanto riguarda i prossimi passi, oltre alla discussione e al voto in giunta del progetto, previsto per oggi pomeriggio, si dovrà organizzare un incontro tecnico anche con Iren, che come noto sta lavorando alla costruzione del nuovo depuratore proprio a Punta Sant’Anna. I due cantieri, quello in corso e quello futuro, dovranno necessariamente integrarsi. Mentre una parte delle opere legate alla depurazione, cioè la diga bis anti mareggiate, è fondamentale anche per la sicurezza del futuro Pro Recco Club.
Il saluto di Tempestini Da gran signore Riccardo Tempestini ha scritto una lettera qualche giorno dopo aver lasciato la panchina. Ecco parte del testo: «Desidero innanzi tutto ringraziare la Società Pro Recco, la proprietà ed i suoi rappresentanti, per avermi dato l’opportunità di lavorare al massimo livello possibile in campo femminile prima ed in quello maschile poi ed aver quindi potuto legare per sempre il mio nome a quello di un club così prestigioso. Le vittorie riportate in questi anni (6 titoli su altrettante partecipazioni alle varie competizioni) rimarranno indelebilmente a testimoniarlo. Ringrazio tutti i giocatori per la loro disponibilità e professionalità che in un momento di passaggio societario realmente complicato hanno fatto si che tali risultati potessero essere raggiunti non senza qualche sofferenza attraverso la quale tuttavia è stato “riscoperto” una spirito di squadra e di appartenenza che ha fortificato il gruppo in maniera eccezionale. Un ringraziamento particolare va ai miei più stretti collaboratori: Francesco, Paolo, Elisa, Stefano, Marta, Claudia, Massimo, Ea. Un saluto speciale al “Caimano”. Un grazie a tutti quelli che mi hanno voluto bene, apprezzato e sostenuto in questa bellissima avventura».
Mille posti, 12 mesi all’anno Mille posti a sedere, due tribune fisse, una tribuna mobile e un lato della vasca aperto sul mare. Ecco come sarà la piscina di Punta Sant’Anna, ricostruita completamente secondo la bozza di progetto che è piaciuto alla Sovrintendenza per i Beni Paesistici. Nel corso della riunione decisiva, Francesca Passano, architetto della Sovrintendenza, ha dato disco verde al disegno presentato dal Comune, presente con l’assessore all’urbanistica Giuseppe Rotunno, e dai due professionisti incaricati dalla Pro Recco, l’architetto Daniela Grasso e l’ingegnere Giovanni Fabiani. L’incontro è andato meglio di quanto si pensasse e paradossalmente il via libera arriva, nella giornata in cui i supporter di Recco Pro hanno pub-
blicato e fatto girare una lettera aperta in cui lamentano un congelamento della trattativa (e saranno certamente contenti di essere smentiti dai fatti). Entrando nel dettaglio di quanto elaborato dai professionisti, oltre alla ricostruzione del palazzetto del nuoto con mille posti a sedere, è prevista la creazione di una Club House e di spazi ricettivi e didattici. Stando al progetto, saranno fisse le due tribune sul lato lungo dalla parte dell’albergo Elena e sul lato corto dalla parte del ponte Cevasco; una tribuna mobile, che verrà smontata nella stagione balneare, verrà creata sul’altro lato lungo (quello a mare) mentre il quarto lato (quello corto dalla parte del depuratore) resterà aperto sul mare.
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Un medico cent’anni fa
Era un giorno indefinito di un mese altrettanto indefinito del 1913 quando nasceva a Recco la locale Società Polisportiva. La memoria ci è stata tramandata precisa e puntuale, almeno per l’anno, dai ricordi del Giuseppe De Barbieri, mitico medico recchese fino agli anni del dopoguerra, quando i più anziani di noi lo ricordano andare a fare le visite in casa dei pazienti a cavalcioni di una motovespa sulla quale prendeva posto, sul sellino posteriore, la moglie quando si spostava dalla sua residenza di Mulinetti verso il centro di Recco per andare a fare la spesa. Quel medico è stato un grande sportivo. Negli anni giovanili aveva praticato la ginnastica e la corsa, e d’estate, come ogni bravo recchelino anche il nuoto. Era stato fervente propugnatore e poi testi-
mone personale della nascita della Polisportiva Pro Recco in quel 1913 quando sotto un unico coordinamento vennero riunite le società i cui associati praticavano sport semplici quali la ginnastica nella palestra della scuola di palazzo Massone, raso al suolo nel dopoguerra. Allora la corsa dei 100 e 200, 400, 800 e 1500 metri piani si faceva lungo via Roma, la marcia nelle strade del centro, il nuoto e la vela nei mesi estivi. Primo presidente della Polisportiva fu il notaio Marana, tragicamente scomparso sul finire del secondo conflitto mondiale. La Polisportiva Pro Recco ebbe la sua prima sede nel palazzo del Banco di Chiavari lungo la via Aurelia, dove, sopra il bar dei fratelli Cavassa, alcuni locali divennero negli anni 1960 la sede della Pro Recco Nuoto
Veterani dello Sport Pro Recco sotto i riflettori al Molo del Mandraccio nel cuore del porto antico di Genova. La squadra è stata insignita del premio numero uno dall’associazione Nazionale Veterani dello sport, sezione di Genova. Il presidente Mario Galasso, ha premiato le società sportive e gli atleti più meritevoli dell’annata. La Pro Recco e’stata premiata in occasione e con la motivazione dei suoi 100 anni di esistenza, datando come nascita 1913. Il premio è stato ritirato dal vice presidente della Pro Recco, Eraldo Pizzo, che ha avuto applausi scroscianti «E’ un premio importante perché ha valenze storiche. Non siamo noi della nostra generazione - ha detto - ad averne merito... Lo hanno coloro che 100 anni fa hanno avuto l’intuizione e il coraggio di fondare la società in quel tempo. In questi 100 anni la Pro Recco ha propagato per il mondo l’immagine dello sport e della pulizia morale, tant’è che anche negli USA molti conoscono la Pro Recco. La cosa però divertente, ma tristissima, ad un tempo, e’
che quando racconto che questa società, fra le più famose al mondo, è senza piscina propria tutti si mettono a ridere, pensando che si tratti di una barzelletta... Ed è la verità». Nel corso della cerimonia si è anche dato ampio spazio al mondo dello sport visto anche nell’ottica di un collegamento tra generazioni. «La Pro Recco è la dimostrazione del peso che possono avere la storia e la tradizione. In piscina, a bordo vasca, ci troviamo quattro o cinque generazione. L’essenza stessa della pallanuoto, per la Pro Recco, è quella di dare un’occasione di sport ai giovanissimi».
La promozione 60 anni fa La Serie A 1954 fu la 35esima edizione della massima serie del campionato italiano maschile di pallanuoto. Come già accaduto nel 1952 il torneo si disputò in due fasi: una fase preliminare (disputata a Milano) e una fase finale con gare di andata e ritorno. Per la prima volta si affermò la neopromossa Roma. Ma fu un’altra neopromossa che, alla luce della storia successiva, diede inizio a un mito: la Pro Recco. La squadra di allora non aveva ancora i grandi giocatori dell’era Pizzo, ma delle buone individualità. Nella prima parte del torneo arrivò terza su cinque nel suo girone. Nella seconda fase terminò la sesto posto du dieci formazione. Una salvezza tranquilla, insomma. Prima di arrivare all’epopea del primo scudetto (a Trieste nel 1959) dovevano trascorrere ancora 5 anni. Nel 1955 i biancocelesti giunsero quarti, nel 1956 e nel 1957 settimi, nel 1958 quarti. Ma per molti versi quella storica promozione in serie A è stata importante quasi come uno scudetto. Fu 60 anni fa che di fatto la Pro Recco entrò nell’Olimpo. Nessuno immaginava allora che in qualche anno la Pro Recco sarebbe diventata la più forte di tutte.
Un premio per il centenario Anche il Coni ha premiato la Pro Recco, grazie al suo scudetto. Il prestigioso riconoscimento per la società è stato tributato nel corso della tradizionale consegna delle stelle al merito sportivo conferite dal Presidente Antonio Micillo agli atleti che si sono distinti con medaglie nel corso dell’ anno nelle più svariate discipline, un riconoscimento speciale è andato alle società che hanno elevato il nome della Liguria. «Il premio alla squadra biancoceleste - hanno sostenuto all’unisono lo stesso Micillo e l’assessore regionale allo sport, Matteo Rossi – è importante anche in considerazione del fatto che società come la Pro Recco contribuiscono a rinforzare la speciale statistica nazionale che vede la Liguria al primo posto in termini di successi mondiali in rapporto alla densità abitativa».Per la squadra un ennesimo riconoscimento e la conferma del peso che ha nel panorama internazionale, anche portando nel mondo il nome della Liguria. Il premio è stato
ritirato dall’addetto stampa Guido Martinelli, è stato molto apprezzato; per Angiolino Barreca, il presidente è il «Giusto riconoscimento di uno sport estremamente faticoso, ma sempre poco considerato dai mass-media». La cerimonia è stata anche la opportuna occasione per sottolineare che la la squadra di pallanuoto più blasonata del mondo non ha tuttora una casa propria dove poter disputare le sue gare interne.
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Noi siamo giovani ma cresceremo
L’importante era arrivare alle qualificazioni. E’ questo risultato è stato raggiunto. Poi, cercare di giocarsela il meglio possibile, nella consapevolezza che le giovanili e l’under 17 in particolare sono e restano uno degli obiettivi di crescita della società. Così, anche se alla prima partita del girone si è perso a Trieste per 10 a 6, resta non solo la possibilità di recuperare (le altre del girone sono Brescia, Bogliasco, Rapallo e AN Brescia) ma la conferma che i margini di crescita ci sono. Per quanto riguarda la under 15, pure impegnata in campionato, la squadra dà grande fiducia. Tornando all’under 17, guidata dalla medaglia d’oro a Seoul, Goran Radjenovic, che è an-
che il responsabile di tutto il settore giovanile, ecco cosa dice l’allenatore: «la prima fase del campionato per noi è stata molto importante e soddisfacente, visto che siamo arrivati alle qualificazioni per la fase successiva che prende il nome di girone A. Nel nostro girone c’erano Bogliasco, Pro Recco, Rapallo, Como e Camogli. Il girone si è disputato con una sola partita fra queste squadre all’italiana, ma con partita secca, senza la formula dell’andata e ritorno». Confronti difficili e grande volontà, sono il segno di questa prima fase. Adesso arriva la parte più difficile della stagione: «E tutti quelli che ci incontrano danno il massimo, perché ci chiamiamo Pro Recco – dice ancora il ct – in questa
fase ci incontreremo, sempre all’ italiana, ma con gare di andata e ritorno. Le prime tre andranno alla semifinale nazionale e noi puntiamo ad entrare nell’Olimpo. L’analisi della squadra mi porta a dire che la qualità c’è,la squadra esiste, anche se si può migliorare ancora. In attacco abbiamo dimostrato di essere bravi, dobbiamo ancora registrare qualcosa in difesa, dove abbiamo riscontrato qualche problemino. Infatti 9 gol subiti dal Rapallo, 7 dal Camogli e 11 dal Bogliasco costituiscono un dato da migliorare ed è un risultato che non mi piace molto. Solo contro il Como N. abbiamo subito meno, non perché loro fossero più deboli, ma perché noi siamo stati più attenti. Il nostro obiettivo, visto che abbiamo ancora un po’ di tempo, è qualificarci per le semifinali alla quali si accederà con 6 squadre in una final six costituita dalle prime tre classificate in questi due gironi di semifinali. Sono fiducioso perché lo spirito c’è e quindi spero ardentemente che arriveremo in finale e venderemo cara la pelle più dell’anno scorso». Anche l’under 15 è impegnata in un campionato apertissimo. I ragazzi ci sono e la “chioccia” Franco Cipollina è un maestro perfetto.
Largo ai giovani
Pro Recco Social & Sport. Sono le parole magiche per il settore giovanile e per una società che ha da sempre un ruolo che va al di là dell’agonismo. Lo scopo formativo dello sport, che peraltro in città è testimoniato da tante altre realtà, è fondamentale e in città lo sanno tutti: «E’ il motivo stesso per cui siamo qui, ci diamo da fare, cerchiamo di fare il meglio. Perché se è vero che la Pro Recco deve cercare di vincere in serie A e in Champions perché ha grandi campioni, nello stesso tempo non deve dimenticare che è con le giovanili e le attività sociali che ottiene il massimo di soddisfazione» - dice il presidente Angiolino Barreca. Un esempio di questa assonanza perfetta tra città e universo giovanile è arrivato, in maniera plastica, con la bella iniziativa di qualche settimana fa. Quando in una mattinata di allenamento i campioni della Pro hanno ricevuto la visita dei bambini dell’Asilo Speroni, che hanno assistito al lavoro di uno dei papà, nell’occasione Norbert Madaras che, sottoponendosi al consue-
to allenamento, ha mostrato ai compagni del figlio, Zeteny (per tutti Zeti), qual è e come si svolge la sua professione. Il motivo di tutto ciò è spiegato dal vice presidente, Eraldo Pizzo: «In quell’asilo hanno ideato un’istruzione itinerante per i bambini. A turno la classe va a visitare sul posto di lavoro il papà di uno dei bambini, per conoscere di persona il mondo del lavoro e come si svolge. Hanno cominciato con noi. Erano una quarantina, più preside, insegnante e
“Campionato Under 15”
qualche genitore. Io ho spiegato loro per sommi capi le fasi dell’allenamento, dal riscaldamento ai movimenti con il pallone». Alcuni dei piccoli sono rimasti entusiasti e hanno affermato di voler giocare a pallanuoto, una volta adulti. Pizzo e i campioni hanno risposto che sarà possibile quando avremo la piscina, accordandosi per un bagnetto in comune con i giocatori in primavera. L’iniziativa si sposa con la filosofia della società, da sempre orientata a divulgare la pallanuoto fra i giovani. Già due anni fa il presidente, Barreca, aveva istituito la prassi di una visita guidata dei giocatori nelle classi della scuola media di Recco per un confronto con gli studenti, a scopo didattico e ad un tempo propagandistico.
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“Champions” Mezzo secolo fa
feo continentale per club di pallanuoto. La fase finale del torneo è stata disputata in due fasi a gironi a cui si sono qualificate otto squadre. Il girone per l’assegnazione del titolo è stato giocato a Milano e in una magica serata di maggio, ricordata il giorno dopo da un servizio del grande Corriere della Sera (vedi foto) i campioni d’Italia della Pro Recco hanno conquistato il titolo chiudendo davanti ai campioni uscenti del Partizan. I recchesi bissarono il successo nella ter-
La Pro Recco e i super tifosi Michela, Ezio, Marco, Carlo, Geppo, Paolo, Sara. I magnifici sete. Sono i super tifosi biancocelesti che hanno seguito la squadra fino a Belgrado per la trasferta più incredibile (e fortunatamente vincente) dell’anno. In occasione delle Festività Natalizie il presidente Angiolino Barreca li ha invitati a una cena conviviale, presso il ristorante da O Vittorio a Recco dei fratelli Bisso (ormai tradizionale ritrovo del mondo pallanuotistico in genere, oltre che della Pro Recco in particolare), alla presenza dei giornalisti della carta stampata e dei siti web:
I gironi delle Champions Attualmente la Pro Recco è impegnata nella fase a finale nel girone a sei squadre con formula all’italiana. I prossimi impegni sono fondamentali, soprattutto alla luce della sconfitta con il Primorje. Il 22 febbraio si svolgerà in casa il ritorno contro il Jug, mentre l’attesa rivincita con i croati è per il 15 marzo: sarà quest’ultima forse la partita decisiva, anche se per essere tranquilla la squadra di Porzio non dovrà più commettere passi falsi. Il 26 marzo sarà in casa con il barceloneta, il 9 aprile in Grecia contro l’Olympiakos e per finire il 3 maggio si chiuderà il girone contro l’Eger, in un incontro casalingo. Come noto accedono alla final six di Barcellona le prime tre classificate di ogni girone. Toccando ferro, vale la pena di ricordare come è organizzata la Final six: le prime due classificate della fase a gironi accedono direttamente alle semifinali della final six di Barcellona che si disputerà venerdi 30 maggio 2014. Le seconde e le terze si incontrano ad incrocio (2° del girone A contro 3° del girone B e viceversa) nei quarti di finale che si disputeranno giovedì 29. Le due vincitrici andranno in semifinale con le prime due già qualificate ,che si disputerà ,come detto, venerdi 30 maggio. Sabato 31 maggio, la finalissima fra le due vincitrici di semifinale.
za edizione della Coppa e poi aggiunsero altre coppe e altri scudetto nella lunga storia di successi. La prima vittoria, però, non si scorda mai. Gli eroi di Milano furono Eraldo Pizzo, Lavoratori, Merello, Cevasco, Maraschi, Guerrini, Marchisio, Guidotti , Ghibellini, Mittini, Giraldi; allenatore Piero Pizzo.
“il Campionato” 4/R giornata - sabato 1 febbraio 2014 Firenze Piscina Nannini 15.00 RN FLORENTIA - CARISA RN SAVONA Napoli Piscina F. Scandone 16.00 CARPISA YAMAMAY - COMO NUOTO Genova Piscina Lago Figoi 15.00 ALBARO NERVI - SS LAZIO NUOTO Napoli Piscina F. Scandone 15.00 CC NAPOLI - RN BOGLIASCO
amici, oltre che cronisti sportivi professionali. Firme celebri come quelle di Mangini, Vallebella, Grillone. Una serata a tavola, divertente e gustosa, con la presenza anche del caimano Eraldo Pizzo. I protagonisti sono stati proprio loro, i tifosi che hanno raccontato la trasferta e l’accoglienza, davvero sportiva, riservata dai tifosi e dalla società serba. I sette noleggiando a proprie spese un pullmino, hanno seguito, viaggiando per due giorni, la squadra a Belgrado, in una trasferta, contro lo Stella Rossa, in cui nonostante un clima intimidatorio, hanno voluto infondere coraggio e grinta ai giocatori, semplicemente con la propria presenza. «E’ stata un’0avventura, ma anche un viaggio divertente – hanno raccontato – e poi alla fine c’è stato pure il lieti fine». Già, anche se con fatica e un’emozionante partita chiusa ai rigori, alla fine la Pro Recco ha visto nel doppio scontro e passato il turno. Nella stessa serata il vice presidente, Eraldo Pizzo ,ha consegnato a ciascuno, stampa compresa, una copia dell’agenda Pro Recco 2014, utile iniziativa ideata in occasione del Centenario della Pro Recco, nelle cui prime pagine campeggia tutta la parte fotografica a statistica normalmente preparata all’inizio della stagione sotto forma del consueto opuscolo di presentazione. Un regalo che nelle ultime settimane ha fatto il giro del mondo: arrivando sulle scrivanie di federazioni e nelle case dei tifosi. La Pro Recco, del resto, quando viaggia in Europa è prima di tutto la squadra che rappresenta la pallanuoto italiane e la Liguria. E tutti sono tifosi.
Quartu S.Elena: Piscine Centro Nuoto 15.30 PROMOGEST - DOOA POSILLIPO Sori: Piscina Comunale 15.30 PRO RECCO - AN BRESCIA 5/R giornata - sabato 8 febbraio 2014 Savona. Piscina Com.Olimpica 15.00 CARISA RN SAVONA - SS LAZIO NUOTO Brescia - Piscina di Mompiano 15.00 AN BRESCIA - PROMOGEST Napoli Piscina F. Scandone 15.00 DOOA POSILLIPO - CC NAPOLI Firenze - Piscina Nannini 15.30 RN FLORENTIA - CARPISA YAMAMAY Como - Piscina Olimpica 15.30 COMO NUOTO - PRO RECCO Bogliasco - Piscina Comunale 15.30 RN BOGLIASCO - ALBARO NERVI 6/R giornata - mercoledì 19 febbraio 2014 Napoli - Piscina F. Scandone 21.00 CARPISA YAMAMAY - CARISA RN SAVONA Quartu S.Elena - Piscine Centro Nuoto 19.30 PROMOGEST - COMO NUOTO Sori - Piscina Comunale 19.30 PRO RECCO - RN FLORENTIA Roma - Salaria Sport Village 19:30 SS LAZIO NUOTO - RN BOGLIASCO Genova - Piscina Lago Figoi 19:30 ALBARO NERVI - DOOA POSILLIPO Napoli - Piscina F. Scandone 19:30 CC NAPOLI - AN BRESCIA
Anno III - n° 1 - Febbraio 2014 - Stampa: Tipografia ME.CA, Recco - Editore: Pro Recco Waterpolo 1913 - In attesa di registrazione
Nel gioco delle date, dei ricorsi e delle celebrazioni, oltre al centenario della fondazione della Pro Recco e al sessantesimo anniversario della promozione in serie A, si celebrà in questo 2014 anche il mezzo secolo della prima cavalcata vittorio in Europa. E’ per la seconda Coppa Len in assoluto, quella della stagione 1964-1965, che la Pro Recco si aggiudica la prima e fantastica vittoria internazionale. Lo squadrone del settebello d’oro ottenne il massimo tro-