Pro Recco Waterpolo 1913

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Anno III - n° 2

editoriale La Pro Recco è arrivata a un bivio fondamentale della sua stagione, dimostrando la sua forza, che è fatta dagli atleti in piscina, dallo staff tecnico, dalla società e soprattutto dai tifosi. In questi ultimi giorni siamo stati impegnati su tre diversi fronti: Campionato, Champions e Coppa Italia. Abbiamo raggiunto un grande traguardo vincendo a Brescia la Coppa Italia, facendo emergere la forza del gruppo. In Campionato stiamo andando forte e il cammino della Champions è ripreso grazie alla vittoria con il Barceloneta nella sfida di mercoledì scorso per 11 a 6. E’ partendo da quest’ultimo successo che voglio rivolgermi ai nostri tifosi. Continuate a tifare la Pro Recco, fate sentire il peso della nostra storia. I veri campioni siete voi. Perché devo dire che la vittoria più bella della stagione, al di là del trofeo di Coppa Italia da aggiungere nella nostra ricca bacheca, è l’abbraccio dei nostri supporter. Ogni volta nella nostra “casa in affitto” di Sori, dove giochiamo da fin troppo tempo le partite casalinghe, vedo aumentare il numero di persone sedute sugli spalti. Sento un calore che cresce, una passione infinita per il biancoceleste. Posso immaginare cosa accadrà quando avremo finalmente la possibilità di disputare gli incontri a Punta Sant’Anna. In attesa che anche il miracolo di avere il palazzetto dello sport nella nostra città si avveri – e sono certo che questo accadrà – non posso che dire grazie a chi continua a seguirci. A quei “matti” che hanno fatto le trasferte europee percorrendo migliaia di chilometri, ai ragazzi delle nuove generazioni che a scuola, in città, tra di loro, parlano di Tempesti e Porzio, dei nostri stranieri e del prossimo avversario di Coppa. Non più e non solo di calciatori super pagati. Sento crescere il desiderio di pallanuoto, uno sport sano e recchelino per tradizione. Ed è questo sentimento che mi riempie di orgoglio. Perché è proprio con quest’obiettivo che tutti noi dirigenti Pro Recco abbiamo iniziato a impegnarci per questi colori. Ed è lo scopo originale e fondamentale che ha visto l’impegno di un uomo come Gabriele Volpi, il nostro primo tifoso (anche lui si è fatto molte trasferte). In quest’ottica credo che ci sia da essere molto ma molto felici per l’impegno e i successi delle giovanili. Under 17, under 15 e da qualche tempio under 13, ottengono buoni risultati nei rispettivi tornei. Sono tanti i giovani che vogliono fare lo sport che ha reso grande Recco nel mondo. Infine l’ultimo pensiero è per la soddisfazione che dà a tutti noi l’impegno nel sociale. Dall’iniziativa a favore di Chiara, una giovane tifosa che chiede di migliorare la qualità della sua vita, alla presenza a tante iniziative a favore di Gaslini, Gigi Ghiotti, Llit e altre. “Social & Sport” è scritto nel nostro dna e così deve essere. E adesso Forza Pro Recco! Angelo Barreca, presidente della Pro Recco Nuoto

Forza Pro!!!

In campionato, Coppa Italia e Champions… niente limiti dopo Barceloneta

Lo scossone è servito. Diciamolo pure, toccando tutti gli amuleti del caso e sapendo bene che la stagione è ancora lunga: l’arrivo di Pino Porzio ha dato al motore della Pro Recco quella potenza che mancava (o era a riposo). Negli ultimi venti giorni la Pro Recco è cresciuta e se non ci fossero in giro i croati del Primorje Rijeka, la squadra si potrebbe solamente definire “imbattibile”. Le vittorie di campionato con Acquachiara e Savona, quella in Champions con lo Jug e il Barceloneta, la cavalcata di Coppa Italia stravinta senza apparente fatica. E’ il segno di un’annata dai due volti e – per fortuna – quello migliore è arrivato quando serviva di più. Per i tifosi non ci sono dubbi: «Il merito è di Pino (Porzio, ndr) e di chi ha avuto il coraggio di cambiare in un momento così delicato come l’inizio dell’anno».

Ed effettivamente dare una sterzata a metà stagione, cambiando l’allenatore in una situazione di difficoltà ma non di crisi, è stata una scelta da “uomini forti”. «Non è mai facile cambiare in corsa. Ci si espone alle critiche e al rischio di sbagliare. Ma alla Pro Recco il coraggio non manca» - commenta il presidente Angiolino Barreca. Adesso, consapevoli delle proprie forze, non ci si deve fermare: «Questa è una squadra che vuole sempre vincere. Ha bisogno di continuità e anche dell’appoggio dei suoi tifosi. Adesso abbiamo ritrovato entrambe le cose» - aggiunge Porzio. A questo punto gli obiettivi sono tutti raggiungibili. A patto di continuare e di non riposare sugli allori. Dopo il successo nell’ennesima partita fondamentale di Champions, in casa con il Bar-


Pag. 2 celoneta, si punta a vincere anche ad Atene con l’Olympiakos il 9 di aprile e poi nuovamente tra le mura amiche il 3 maggio con l’Eger. «Se le vinciamo tutte si va in finale. Non c’è niente da dire. E noi, naturalmente, vogliamo vincerle davvero. Siamo molto carichi e il successo con i Catalani è stato importante» - dice a nome della squadra capitan Tempesti. Sullo sfondo resta solo il Primorje Rijeka, bestia nera almeno in questa fase. Dopo la sconfitta per 11 a 8, è arrivata la conferma che anche se non troppa, c’è ancora un po’ di strada da fare. Ma con un Pino Porzio in più nel motore non è il caso di buttarsi giù: «Sono deluso per il risultato con i croati, ma l’avevo detto alla vigilia: il Primorje è la squadra più difficile. E’ squadra formata da elementi che giocano insieme da parecchi anni, hanno un organico di prim’ordine, si vede che hanno un grande equilibrio ed una linea di condotta superiore a tutte le altre; ma la strada è ancora lunga. La vittoria con il Barceloneta ci dà fiducia e anche la consapevolezza che si può ancora crescere. Abbiamo le carte in regola e la convinzione per arrivare alla fine e tentare il tutto per tutto nel Final Six di maggio». Insomma, la Pro Recco se la

giocherà fino in fondo. Ed è importante che siano i tifosi a far sentire il calore e l’entusiasmo attorno a questo gruppo. Prendendo esempio da quel drappello (sempre più grande) di tifosi appassionati

(gli stessi che hanno sostenuto la squadra a Belgrado e a Dubrovnik). Grandi a Sori e splendidi in trasferta il gruppo di aficionados. Tra loro la ultra ottuagenaria nonna di Figari, Andreina: un mito.

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GIù

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Pallanuoto? Una grande famiglia E’ da anni che si registra una stretta collaborazione fra Pro Recco ed Acquachiara come peraltro con quasi tutte la altre società di pallanuoto napoletane, perché all’ombra del Vesuvio si respira la cultura della vera pallanuoto. La foto che pubblichiamo, emblematica, si riferisce ad un’ennesima collaborazione: Amaurys Perez, partito da Napoli per l’allenamento congiunto con Pro Recco, affetto da un fastidio al tendine, si mette nelle mani del masso-fisiotetapista della Pro Recco, Stefano Bordino, per accelerare la sua guarigione.

Il regolamento Len Un uomo solo un panchina. E’ la situazione paradossale in cui si è trovato Pino Porzio durante la partita in trasferta a Rijeka. Tutta colpa di un regolamento grottesco della solita Len: vice allenatore e dirigente, erano squalificati e nessuno, in base al regolamento, li può sostituire. Porzio, dunque, a Rijeka il 15 marzo è rimasto solo. Una cosa del genere non esiste in nessun altro sport. Della serie: pallanuoto, la normalità non abita qui.

La Pro Recco, Carolina e il Gaslini Anche la Pro Recco, con il suo campione Maurizio Felugo e il suo sponsor Clinica Montallegro, ha partecipato alla giornata genovese di Carolina di Monaco, che a metà febbraio è arrivata per uno scopo benefico: la donazione al Gaslini di un laser per interventi di precisione nel campo della dermatologia pediatrica. Carolina è presidente mondiale di Almade, l’associazione amica dell’infanzia nata nel 1963 per volere di Grace Kelly. Carolina si è definita una sincera ammiratrice della pallanuota e ha confermato di conoscere bene la Pro Recco


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La piscina si apre alla citta’

Un’assemblea pubblica per presentare il progetto della nuova piscina e la rinascita dell’area ex Iml

to intitolato a Ida Bisso e Antonio Ferro, pure la trasformazione dell’ex area industriale di via dei Giustiniani, operazione gestita dalla società San Rocco Spa, rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo della città e anche dello sport. Nell’area troveranno posto impianti sportivi e un centro dedicato agli atleti.

Che sia merito del clima elettorale o semplicemente l’approdo di una trattativa fin troppo lunga, fatto sta che per il progetto di recupero dell’ex Iml e la rinascita della piscina di Punta Sant’Anna, tutti sembrano d’accordo a fare presto (e bene). Così dietro l’angolo c’è quell’assemblea pubblica di presentazione del progetto, chiesta a gran voce da tifosi e sportivi. «Un’occasione di incontro e di chiarezza verso chi ama la Pro Recco e la città – dice Angiolino Barreca, presidente della società – e del resto la partecipazione e l’apertura alla città è nel solco della nostra tradizione. Non a caso di assemblee ne abbiamo già fatte e non poche». Quella che svelerà i segreti e i dettagli di un’operazione che sembra piacere a tutti, sarà un’assemblea voluta anche dal Comune, come spiega Giuseppe Rotunnno: «Speriamo di avere davvero il materiale progettuale su cui valutare e lavorare – dice l’assessore all’urbanistica – se riusciamo ad avere la documentazione in tempo, penso che si possa fare già per il mese di marzo». Della partita sarà anche Matteo Rossi, assessore regionale allo sport, che è tifoso della Pro Recco e ancor più della rinascita della piscina: «Ci sarò e spero di poter dare il mi apporto, nel rispetto delle istituzioni

locali naturalmente. Con il Comune di Recco e con la società sportiva abbiamo in piedi una trattativa da tempo e sono personalmente ottimista. Siamo in dirittura d’arrivo». Anche Massimo Trebiani, candidato sindaco del centro sinistra, si dice d’accordo: «Bisogna passare dalle parole ai fatti e discutere con il privato nella consapevolezza che i diritti dell’impresa e i vantaggi per la comunità possono e devono andare di pari passo» - ha ribadito anche nel corso di una conferenza stampa. Il piano che prevede il collegamento diretto tra le due operazioni immobiliar-sportive (ex Iml e Punta Sant’Anna), l’iter che punta a risolvere la vergognosa mancanza di uno stadio del nuoto nella città dei pluri-campioni d’Italia, ha iniziato a marciare verso una direzione condivisa. I due progettisti della Pro Recco, l’architetto Daniela Grasso e l’ingegnere Giovanni Fabiani, hanno presentato la bozza progettuale al dipartimento urbanistica della Regione Liguria (i due architetti Corinna Artom e Massimo Fonnesu) e alla Soprintendenza (architetto Francesca Passano). Entrando nel dettaglio di quanto elaborato dai professionisti, oltre alla ricostruzione del palazzetto del nuoto con mille posti a sedere, è prevista la creazione di una Club House e di spazi ricettivi e didattici. Stando al progetto, saranno fisse le due tribune sul lato lungo dalla parte dell’albergo Elena e sul lato corto dalla parte del ponte Cevasco; una tribuna mobile, che verrà smontata nella stagione balneare, verrà creata sul’altro lato lungo (quello a mare) mentre il quarto lato (quello corto dalla parte del depuratore) resterà aperto sul mare. E se i supporter biancocelesti attendono di vedere finalmente aperto il cantiere che porterà alla nascita del palazzet-

Fabio & Maurizio In attesa di rientrare a pieno titolo in nazionale (il ct Alessandro Campagna gli ha dato un anno “sabbatico”), quasi in contemporanea ad Italia-Montenegro di World League a Bari, Maurizio Felugo ha coronato se non proprio un sogno un suo desiderio: conoscere Fabio Capello. I due si sono ritrovati insieme ad Alessia Trost, talento dell’atletica. Il folletto della Pro Recco è juventino e lo è stato anche quando Capello guidava i bianconeri. L’incontro è avvenuto nell’ambito di un dibattito sulle modalità con cui la gente dello sport riesce ad aiutare i ragazzi giovani e spesso disorientati ad integrarsi nella società proprio attraverso lo sport. Un progetto al quale questi tre sportivi hanno voluto dare il loro sostegno. Anche Fabio Capello, da parte sua, aveva intenzione di incontrare il campione della Pro Recco: «Seguo da uomo di sport la pallanuoto, uno sport completo e fatto da uomini veri – dice – a volte vorrei che il calcio avesse sempre gli stessi valori umani. Ma non sempre è così. La Pro Recco, poi, è la più forte di tutte e quindi la seguo con ancora maggiore attenzione». Capello ha promesso a Felugo che verrà a vedere le emozioni che offre la pallanuoto, accettando l’invito alla Pro Recco.


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E una!!!!!!

Primo trofeo con vittoria travolgente in Coppa Italia. La Pro Recco a quota nove Ti piace vincere facile? Il refrain della pubblicità calza a pennello per la Pro Recco di Coppa Italia. Nel quadrangolare di Brescia, dove ha ritrovato i padroni di casa e il Posillipo (quarto il Bogliasco), la squadra di Porzio si è aggiudicata per 14 a 7 la semifinale con i partenopei e per 11 a 6 la finale con il Brescia. Dunque un risultato mai messo in discussione. Per la società un nuovo trofeo da mettere in una bacheca che non ha eguali nel pianeta (anche oltre la pallanuoto). Alla Coppa Italia, poi, Recco è affezionata: ha vinto 9 delle 23 edizioni, aggiudicandosi il successo per la seconda volta consecutiva. «È stata una vittoria di squadra. Tutti si sono dati una mano e tutti hanno fatto il loro dovere. E’ stato l’atteggiamento giusto per superare il Brescia e la risposta migliore alla partita di Rijeka». In finale nella piscina di Mompiano la Pro non ha potuto sfoggiare la calottica biancoceleste

(bianca per sorteggio), ma la circostanza non ha affatto portato sfortuna. Di fronte al ct della nazionale, Sandro Campagna, al responsabile tecnico della Len, Gianni Lonzi, al presidente del settore arbitrale, Roberto Petronilli, la squadra ha dato il meglio di sé e con un drappello di coraggiosi tifosi recchesi, che hanno sfidato l’orario infrasettimanale. Prima di quella partita, la Pro Recco aveva già avuto la meglio contro il Posillipo in semifinale Anche qui annichilendo l’avversario con un 14 a 7 che non lascia possibilità di replica. Se si tiene conto che la formazione era reduce dalla sconfitta di Rijeka, non ci sono dubbi sul fatto che la Pro abbia comunque dimostrato una capacità di reazione incredibile. Per quanto riguarda la finale, che potrebbe preludere a un’identica situazione per il campionato, nessuna delle due voleva lasciarsi sfuggire questo primo trofeo

del 2014. Ritmo altissimo in acqua, continui ribaltamenti e giocate bellissime, in questo incontro c’è stato tutto il meglio della pallanuoto italiana. Alla fine però l’hanno spuntata Tempesti e compagni che hanno dimostrato di essere ancora una spanna sopra rispetto agli avversari. Poche le sbavature nel corso della due giorni bresciana. E pochi dubbi, in prospettiva, di quali siano i rapporti di forza in Campionato. Con piena soddisfazione di Angiolino Barreca: «Lo dico da tifoso non da presidente. Ho visto una bella partita fra due grandi squadre contro il Brescia e un’ottima squadra con i napoletani. Abbiamo prevalso noi sciorinando un bel gioco. Spero che sia un buon auspicio per il proseguo del campionato e della coppa». Pino Porzio mette l’accento sul dopo Rijeka: «Abbiamo disputato buone gare, con l’approccio giusto al tipo di partita. Siamo stati bravi nelle due fasi, dimostrando che la sconfitta con il Primorje è avvenuta solo perché abbiamo incontrato una squadra più forte. Ma non è nostro costume riposare sugli allori». Felice Andrea Fondelli: «Era difficile perché abbiamo incontrato la squadra che è al secondo posto e ne veniamo da un momento in cui abbiamo incontrato squadra molto forti, con l’aggravio di una brutta sconfitta a Rijeka. Ci rafforza molto per il prosieguo del campionato e della coppa, ci dà una maggior autostima».

“Matato” il Barceloneta

La stanchezza? Per superarla c’è solo una medicina: vincere. E la Pro Recco tra Campionato e soprattutto Coppa Italia di pillole ne ha ingoiate in questi ultimi giorni. Per arrivare in perfetta forma a quella che si presentava come l’ennesima svolta della stagione e soprattutto una partita da vincere a tutti i costi: quella contro il Barceloneta. Ebbene l’obiettivo è stato raggiunto. Di fronte a un pubblico da grandi occasioni e alle telecamere della diretta Rai 2 Sport, la Pro Recco ha letteralmente annichilito il Barceloneta. Con una partenza bruciante e un primo tempo chiuso sul 3 a 1, un secondo tempo da 3 a 2 e poi la vittoria anche nel terzo e quarto tempo con il finale per 11 a 6. Un controllo della partita che non ha lasciato scampo agli avversari. A Sori, nella serata di mercoledì scorso, occorreva il massimo di concentrazione e un pubblico an-

cora una volta trascinante. Il Barceloneta doveva essere “matato” e la squadra catalana di Minguell e Perrone è stata asfaltata. Nella partita di andata

di Champions la Pro Recco aveva pareggiato in trasferta con gli spagnoli per 10 a 10; ma l’altro giorno la differenza tra le due formazioni è parsa quasi abissale. E, visto che tra i catalani non è cambiato praticamente nulla, è evidente che quella che si è verificata è stata la crescita della Pro Recco. Nella magica serata che lancia alla grande la stagione della Pro Recco, sono stati tutti bravissimi. Grande Figlioli a segnare nei momenti importanti. Splendida la difesa, aggressiva e implacabile, mitico Tempesti che dà sicurezza e grandi prestazioni. E poi Janovic e Jokovic sempre più padroni della situazione, quasi trasformati rispetto a inizio stagione. La vittoria lancia la Pro Recco al secondo posto e Porzio e Company con la valigia in mano per la Final Six. Qui occorrerà tutta la forza dei tifosi e tutto il numero più copioso possibile degli stessi per una serata indimenticabile,


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Super Porzio

47 anni, 43 titoli, napoletano verace, con una passione unica per Recco L’uomo del futuro arriva da passato. Perchè Pino Porzio, 47 anni compiuti lo scorso 26 febbraio, ha firmato i successi della grande Pro Recco del terzo millennio e, dopo una pausa di “riflessione”. Non ha saputo resistere alla tentazione di tornare sulla panchina che le ha dato tanta soddisfazione. Felice di essere tornato nella sua seconda casa, perché la prima resta la sua Napoli. I numeri della sua carriera fanno davvero paura: tra la carriera di giocatore ed allenatore ha vinto 44 titoli tra Olimpiadi, Mondiali, Europei, Coppa del Mondo, 2 Giochi del Mediterraneo, 7 Coppe dei Campioni, 3 Supercoppa Europee, 1 Adriatic League, 2 Coppe Comen, 16 scudetti, 8 Coppe Italia. Con il suo profilo personale fa impazzire on-line Wikipedia, visto che è continuamente da aggiornare. E, ovviamente a Recco, vuole continuare a vincere: «Il legame con Recco e con la società è fortissimo; voglio bene a questo ambiente e, comunque, c’è anche una voglia di dimostrare che si può continuare a fare bene. Anche dopo aver passato qualche tempo lontani». Una sorta di scommessa, arrivata dopo che aPorzio “the winner” – come lo chiamano gli anglosassoni – sono arrivate tante offerte: «Qualcuna, come

ad esempio quella con l’Australia, sono state vicine a realizzarsi. Fare l’allenatore della nazionale dall’altra parte del mondo sarebbe stata una bella scommessa». Ma poi è arrivata la telefonata di Angiolino Barreca e il ritorno a Recco: «Sono stato avvantaggiato, perché ho ritrovato un gruppo base che già conoscevo bene. Arrivando a metà stagione non c’è stato tempo per riflettere, ma solo per lavorare». Con quali ambizioni? «A Recco si conosce solo il verbo “vincere” e noi cercheremo di farlo in tutte le competizioni in cui siamo impegnati. Anzi una è già andata a buona fine con la Coppa Italia. Adesso ci sono davanti a noi il

Campionato e la Champions». Soprattutto quest’ultima: «Non sarà facile e qualche nota stonata c’è stata, con il Rijeka e con lo Jug. Ma abbiamo ancora tante carte da giocarci e sono convinto che potremo arrivare in Finale e poi giocarcela a Barcelona». Dopo le vittorie schiaccianti con Brescia e Savona, il Campionato sembra quasi una formalità: «Ma sappiamo bene che non è così. Non dobbiamo rilassarci o dare le cose per scontate. I ragazzi lo sanno, hanno capito quale è la mentalità giusta. I cali di tensione non sono previsti». Della città che pensa? «Recco è la mia seconda casa e ho molti amici. Si vive bene, c’è un clima speciale. Vorrei che davvero riaprisse la piscina di Punta Sant’Anna. Ho vissuto la chiusura e la trasferta a Sori; vorrei rivivere il ritorno e alzare qualche coppa nella vasca della storia». Quante possibilità avete di fare “triplete” come direbbero in nostri amici spagnoli (cioè Coppa Italia, Campionato e Champions): «Da Napoletano sono anche un po’ scaramantico e preferisco non parlarne apertamente. Ma da recchese acquisito posso dire che ci proveremo. Ogni sforzo per onorare questi colori verrà fatto. Lo prometto».

Tempesti, campione di Far Play Ci sono le vittorie agonistiche e ci sono quelle che fanno parte di quei valori fatti di sportività e di tradizione, che rendono tanto unica la storia della Pro Recco. Una di queste è andata ad appannaggio di Stefano Tempesti, uomo simbolo della squadra da tanti anni. È lui che ha contribuito a raggiungere un nuovo traguardo di immagine per la Pro Recco: il capitano, è stato insignito del premio nazionale Fair Play Mecentate 2014, nonché della qualifica simbolica di ambasciatore. La votazione che ha premiato l’atleta pratese segue prestigiosi nomi che hanno preceduto Tempesti negli anni ed è stata determinata dalla preferenza di una prestigiosa e variegata giuria costituita da letterati, uomini dello sport, giornalisti e personalità varie. La giuria che è rappresentata da membri di ogni continente, dai Direttori dei principali quotidiani sportivi e da rappresentanti di

Istituzioni sportive, ha deciso di assegnare questo prestigioso riconoscimento votandolo per il particolare comportamento etico e di fair play che Tempesti ha sempre dimostrato nel corso della sua carriera agonistica per gli impegni di grande sportività e solidarietà. La cerimonia di consegna del premio, che è ormai giunto alla diciottesima edizione, si svolgerà a Castiglion Fioerntino il prossimo 23 luglio 2014 con la presenza di Rai Sport. Il riconoscimento viene assegnato ad importanti e significativi personaggi sportivi internazionali. Consiste in una targa rappresentante la figura di Mecenate ed il simbolo del Fair Play (la stretta di mano). Il riconoscimento è suddiviso in varie categorie che vengono annualmente verificate e modificate sulla base di pareri e considerazioni attuali. E’ divenuto oggi il premio più importante nel Mondo dello Sport

relativamente ai valori del Fair Play, della lealtà, della tolleranza, della solidarietà ed è punto di riferimento a livello internazionale per il Fair Play.


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Under 17: sfida a due Un campionato d’alto livello, con alcune individualità che fanno guardare con ottimismo al futuro. Ecco la Under 17 di Goran Radjenovic, impegnata in un campionato di vertice, alle spalle del Bogliasco che fino a oggi sembra imbattibile. Lo scontro diretto, qualche giorno fa, si è chiuso con una sconfitta per 10 a 5. Ma nonostante la flessione, la squadra resta saldamente seconda in classifica e il 30 marzo l’incontro con il Trieste, appaiato nella stessa posizione, diventa una sfida da vincere a tutti i costi. «La prima fase del campionato per noi è stata molto importante e soddisfacente, visto che siamo arrivati alle qualificazioni per la fase successiva che prende il nome di girone A. Abbiamo iniziato bene e con una forte voglia di giocarcela sempre – dice Goran dei suoi ragazzi – abbiamo messo a segno un importante vittoria per 10 a 9 con il Brescia, che è una buona squadra. Poi è arrivato lo stop con il Bogliasco. Me lo aspettavo ma sono certo che il 10 a 5 sia troppo pesante. Non dimentichiamo che noi ci chiamiamo Pro Recco e questo significa che tutti quelli che ci incontrano danno il massimo».

In questa parte della stagione ci si confronta con un girone all’ italiana, ma con gare di andata e ritorno.

Le prime tre andranno alla semifinale nazionale e la Pro Recco Under 17 ha tutte le carte in regola per riuscire a centrare l’obiettivo. Certo non sarà facile e non si potrà molare mai. Bisognerà giocare proprio sul Trieste e sul Brescia, ma anche cercare di rifarsi nei confronti del Bogliasco al ritorno. «Noi puntiamo ad entrare nell’Olimpo. L’analisi della squadra mi porta a dire che la qualità c’è,la squadra esiste, anche se si può migliorare ancora. In attacco abbiamo dimostrato di essere bravi».

Classifica Under 17

Piccoli tifosi crescono La Pro Recco cresce in vasca, con le sue giovanili sempre più ai vertici. Ma cresce anche sugli spalti. Perché in questa stagione, al di là del dato tecnico, c’è stato un palese aumento della tifoseria e soprattutto più giovani e giovanissimi a tifare. Mamme con i bambini, genitori con i figli. Possiamo solo immaginare cosa potrebbe accadere se la squadra avesse la possibilità di

giocare davvero a Recco e non nella trasferta obbligata di Sori, cittadina ospitale e vicina, ma sempre “altrove”. Nell’anno del centenario è in fondo questo il vero senso sportivo che si vuole recuperare e per cui un imprenditore come Gabriele Volpi si è impegnato: lo sport inteso come punto di riferimento per giovani e famiglie. Pro recco Sociale & Sport appunto. Come volevasi dimostrare…

RARI NANTES BOGLIASCO

15

PRO RECCO NUOTO E PN

9

PALLANUOTO TRIESTE

9

AN BRESCIA

6

PALLANUOTO BRESCIA

3

RAPALLO NUOTO

0

Gli altri incontri della Pro Recco. Il 30 marzo in casa contro Trieste. Il 13 aprile a Brescia contro il Pallanuoto Brescia. Il 27 aprile in casa contro l’AN Brescia. L’11 maggio in casa contro il Rapallo. Il 25 maggio a Bogliasco contro la Rari Nantes.


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Uno per tutti, tutti per chiara La solidarietà biancoceleste per la ragazza sulla sedia a rotelle, che cerca di migliorare la propria vita e quella degli altri Tut to nasce da una scommessa. Riuscirà la grande Pro Recco a dare una mano alla battaglia di una “campionessa della vita” come è Chiara Bonomi, la ventiseienne costretta su una sedia a rotelle, che vuole abbattere le barriere architettoniche nella sua città e poter acquistare una carrozzina di ultima generazione? La scommessa è diventata subito un’iniziativa di solidarietà pubblica e appassionante: ogni partita casalinga della squadra biancoceleste diventa un’occasione per raccogliere fondi a favore di Chiara, che nel frattempo è diventata una super tifosa dello squadrone. Ma soprattutto ogni incontro, quando lo speaker di turno racconta iniziativa, fa l’effetto di un virus buono: perché la solidarietà – ed è questa la notizia più bella – è contagiosa. Dopo la pallanuoto è arrivata la Pro Recco Rugby, poi gli appassionati di pista su ghiaccio a Rapallo, i negozianti di Recco, quelli di

Rapallo, i volontari delle Pugotte Unicef che ne hanno fatte alcune per Chiara, qualche esercente anche a Genova. Senza dimenticare tutti coloro che versano un contributo sul conto dedicato (presso Banca Carige, Iban IT57I0617532120000001413580). «Sta accadendo qualcosa di bellissimo e unico e io posso solo ringraziare tutte le persone che mi sono vicine. A cominciare dalla Pro Recco che ha inaugurato questa campagna e che non ha mai smesso di sostenermi» - dice Chiara, colpita da ischemia midollare e costretta da quattro anni su una seggiola a rotelle, che, come lei stessa afferma, l’ha costretta per tutto questo tempo ad una vita da reclusa, osteggiata dalla barriere architettoniche della sua città. Cliccatissimo il video su youtube, in cui Chiara tenta – senza riuscire – di girare per le strade di Recco. Troppe le barriere architettoniche che ancora esistono e nessun progetto per cambiare le cose. Il primo appuntamento, quasi una scintilla tra Chiara e il grande mondo Pro Recco, è arrivato nel corso della partita (vittoriosa) con il Brescia. Sia i recchesi sia i bresciani, hanno applaudito a lungo Chiara. Anche Gabriele Volpi, Pino Porzio, Angiolino Barreca e tutti i giocatori della Pro Recco, l’hanno voluta incontrare. «Ringrazio tutti, sono circondata dall’affetto di tanta gente – spiega – è bello sentirsi considerata, avere attorno a sé tanto affetto. Il successo online poi è stato incredibile (a quota 2500 i “link” su face book). Io non mi arrendo e voglio batter-

mi perché e città,a cominciare dalla mia, siano migliori per chi è in carrozzella». Chiara, che è una supporter della pallanuoto e circondata da pallanuotisti: lo è suo fratello, Andrea Bonomo, uno dei due centroboa del Nervi, cresciuto proprio nella Pro Recco, ma costretto ad emigrare altrove per l’assenza in allora di un settore under 13. Per quanto riguarda la raccolta fondi, si punta ad acquistare una carrozzina tipo “Genny”, che grazie alla tecnologia auto-bilanciante e in particolare al principio dei giroscopi e ai due motori elettrici, riesce a stare in equilibrio su due ruote.

Per la Gigi Ghirotti una “Stella dello Sport”

Anche la Pro Recco ha partecipato da protagonista, insieme alla gemella Spezia Calcio, alla serata delle “Stelle nello Sport”, organizzata da Michele Corti e da anni punto di riferimento nel rapporto tra mondo sportivo e solidarietà. La società del presidente Angilino Barreca è stata invitata ,quale presenza fattiva, alla presentazione ufficiale del prossimo Stelle nello sport che a maggio premierà tutti gli atleti liguri distintisi nelle rispettive discipline a suon di risultati e votati dal pubblico con speciali schede di preferenza. Nell’evento preparatorio che si è svolto alle Cisterne di Palazzo Ducale, nel cuore di Genova, la Pro Recco ha anche esibito il nastro multicolore simbolo della lotta all’omofobia. Ma l’aspetto fondamentale della serata è costituito dalla sensibilizzazione della cittadinanza verso il movimento onlus che da anni allevia le sofferenze dei malati terminali

con la terapia del dolore. Alla presenza di Franco Henriquet, vera anima dell’ iniziativa umanitaria che con la Pro Recco ha in comune anche la presenza a Sori (la Pro Recco ci gioca le partite, la Gigi Ghirotti organizza un happening estivo), la Pro Recco è stata felice di abbinare la propria immagine all’iniziative umanitaria. Tra l’altro nel corso della serata si è aggiunto anche

Franco Carella responsabile di Areo Onlus. Folta, la schiera di giornalisti che anno preso d’assalto Pino Porzio non appena arrivato in sala. Nel corso della serata di gala è stata presentata l’asta benefica: la maratona solidale di livello nazionale che dal 2006 propone sotto l’egida di E-bay, sono all’asta i cimeli di grandi campioni che hanno sposato la causa della Gigi Ghirotti Onlus, associazione che assiste i malati terminali e di Sla con assistenza domiciliare gratuita e in Hospice. Per quattro mesi, saranno messi all’asta cinque cimeli di valore assoluto. Maglie e materiali originali e ufficiali forniti direttamente dalle Società e dagli Atleti. L’elenco completo dei cimeli è all’indirizzo www.stellenellosport. com/asta-benefica/edizione-2013.html.


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Feste in famiglia Sport Management a far ritornare il sorriso allo staff della Pro Recco ancora un po’ abbattuto per la sconfitta patita dal Primorje. La prima sorpresa è stata quella di una famigliola appassionata di pallanuoto con Carletto, il figlio di 8 anni letteralmente impazzito per la Pro Recco. Carletto, giocatore in erba ed uno dei nuovi proseliti di questo sport riguardo le generazioni future , è stata vezzeggiato da Eraldo Pizzo, Massimo Ferreccio e dalla troupe bianco celeste, Alla fine è sceso in acqua e grazie alla compiacenza della dirigenza della Pro Recco da sempre incline a questo tipo di promozione e ha voluto provare alcuni tiri a Stefano Tempesti che si è fatto sapientemente “sorprendere”. Poi è arrivata la conferenza stampa in gran-

Una storia d’altri tempi Gira l’Europa la Pro Recco. E trova avversari di qualità, tifosi sempre sportivi e anche qualche vecchio e caro amico. Come Ciro Kovacic, classe 1925, atleta Olimpico (medagliato). Sempre pronto a incontrare la squadra del suo amico Eraldo Pizzo, ogni volta che la “Pro” varca i confini della ex Jugoslavia. Così è stato anche qualche settimana fa quando Eraldo e Ciro hanno nuovamente avuto l’occasione di trascorrere un po’ di tempo insieme e di fare il tifo per la Pro Recco. Personaggio straordinario, Ciro Kovacic: portiere della Nazionale Jugoslava, di rara bravura, partecipò alla Olimpiadi di Londra del ‘48, è pluri-medagliato, ma soprattutto a Melbourne nelle Olimpiadi del 1956. Per strano destino negli anni Cinquanta arriva a Genova per ragioni di lavoro, impiegato una prestigiosa compagnia navale di Stato. Ma un uomo di sport, un atleta ancora giovane, non riusciva proprio a stare lontano dalla vasca. Sapeva, leggendo i giornali dell’epoca, che non lontano da Genova c’era una squadra che stava facendo faville: la Pro Recco. Era il 1959 e lo squadrone aveva vinto il suo primo scudetto, iniziando un percorso che avrebbe portato quel gruppo dallo sport a mito. Da quel giorno ad ogni momento libero si trasferiva a Recco semplicemente per gustare l’aria di questo sport e

vedere all’opera in allenamento quei neofiti del campionato che presto sarebbero diventati leggenda. Si accontentava di raccogliere e restituire i palloni tirati lontano , talvolta scendeva in acqua con i giocatori per allenarsi e permettere loro di allenarsi ai tiri. Nacque l’amicizia con Eraldo Pizzo, crebbe la considerazione per questi italiani che l’’avevano accettato come un amico. Da allora i due si incontrano ciclicamente fra qualche lacrima. Kovacic vive solo, avanza incerto su un bastone, arriva e se ne va in taxi. «Quando smise di giocare e si dedicava solo la lavoro venne a Recco – ricorda Pizzo – e divenne amico di tutti. Spero che entro due anni la nostra amata città possa avere per davvero la nuova piscina. Noi lo invitiamo ufficialmente già da ora come ospite d’onore per mostrargli che cosa sarà nato al posto degli scogli che lui ricorda. L’inaugurazione di Punta SantAnna è imprescindibile dalla sua presenza». Ciro Kovacic è commosso, tocca ferro, spera di esserci: «Mi considero un amico dell’Italia e degli italiani. Sono un sincero animatore della Pro Recco e mi unisce un forte vincolo al “signor Eraldo Pizzo”. Al di là delle vittorie, delle sconfitte, dei primati, quello che resta è il forte vincolo dell’amicizia che nessun elemento potrà mai cancellare».

de stile in cui le due società, con apposita broschure già preparata, si sono cambiati tangibili segni di amicizia; uno striscione in bella evidenza nella piscina Dugoni accoglie la Pro Recco in grande stile; alla fine, foto di gruppo con le insegne care a Campedelli, patron del Chievo calcio che il Management è riuscito ad inserire fra i propri sostenitori.

“il Campionato” 9/R giornata - sabato 29 marzo 2014 Como - Piscina Olimpica 15:00 COMO NUOTO vs SS LAZIO NUOTO Sori - Piscina Comunale 15:00 PRO RECCO N e PN vs PROMOGEST Brescia - Piscina di Mompiano 15:00 AN BRESCIA vs RN BOGLIASCO Savona - Piscina Com.Olimpica 15:00 CARISA RN SAVONA vs DOOA POSILLIPO Napoli - Piscina F. Scandone 15:00 CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA vs CC NAPOLI Firenze - Piscina Nannini 15:00 RN FLORENTIA vs ALBARO NERVI 10/R giornata - sabato 5 aprile 2014 Bogliasco - Piscina Comunale 15:00 RN BOGLIASCO vs COMO NUOTO Roma - Salaria Sport Village 15:00 SS LAZIO NUOTO vs RN FLORENTIA Savona - Piscina Com.Olimpica 15:00 CARISA RN SAVONA vs PROMOGEST Genova - Piscina Lago Figoi 15:00 ALBARO NERVI vs CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA Napoli - Piscina F. Scandone 15:00 DOOA POSILLIPO vs AN BRESCIA Napoli - Piscina F. Scandone 16:30 CC NAPOLI vs PRO RECCO N e PN 11/R giornata - sabato 12 aprile 2014 Brescia - Piscina di Mompiano 15:00 AN BRESCIA vs CARISA RN SAVONA Napoli - Piscina F. Scandone 15:00 CARPISA YAMAMAY vs SS LAZIO NUOTO Firenze - Piscina Nannini 15:00 RN FLORENTIA vs RN BOGLIASCO Como - Piscina Olimpica 15:00 COMO NUOTO vs DOOA POSILLIPO Quartu S.Elena - Piscine Centro Nuoto 15:00 PROMOGEST vs CC NAPOLI Sori - Piscina Comunale 15:00 PRO RECCO N e PN vs ALBARO NERVI

Anno III - n° 2 - Marzo 2014 - Editore: Pro Recco Waterpolo 1913 - In attesa di registrazione

Il bello di questo sport, unico per i valori etici e sportivi, è che si è sempre amiuci. Anche degli avversari. La pallanuoto è davvero una grande famiglia e una nuova dimostrazione la Pro Recco l’ha avuta a Mantova, con l’accoglienza ricevuta da parte della


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