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Il personaggio: Leonardo Del Vecchio
Il personaggio di Laura Paleari
LEONARDO DEL VECCHIO
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“Insieme abbiamo inventato un fenomeno che non esisteva. Di Leonardo ricorderò sempre il modo diretto di comunicare, la concretezza, la lealtà.” Queste sono le parole che Giorgio Armani ha speso in onore di uno dei più grandi imprenditori italiani e internazionali di tutti i tempi, un esempio per molti non solo per le sue imprese finanziarie ma, anche e sopratutto, per la persona che era. Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica si è spento il 27 giugno a causa di una polmonite, i dettagli non sono stati rivelati, all’ospedale San Raffaele a Milano. La vita di Del Vecchio è stata rivoluzionaria non solo per se stesso, ma per un’intera branchia dell’industria e per milioni di persone; ed è curioso come questo grande imprenditore, pur nascendo nella capitale italiana della moda e, diciamocelo, anche del lavoro, abbia fondato il suo impero in un paese tra le montagne del Bellunese, Agordo. Nato il 22 maggio 1935, poiché orfano del padre, il quale si era trasferito a Milano dalla Puglia e ultimo di quattro fratelli, la sua infanzia la passa al collegio dei Martinitt e subito dopo il diploma della scuola media trova lavoro come garzone alla Johnson, una fabbrica specializzata nella produzione di coppe e medaglie; è proprio il titolare a spingere il giovane Leonardo a iscriversi ai corsi serali di design dell’Accademia di Brera. Ha solo 22 anni quando decide di lasciare tutto per trasferirsi prima in trentino, per andare a lavorare in una fabbrica di incisioni metalliche e poi ad Agordo dove ottiene dal comune, che stava regalando pezzi di terreno, un capannone con annesso un magazzino: questo è l’inizio di Luxottica, il cui nome riprende le parole “luce” e “ottica”. Nel 1961 la neo azienda ha solo 14 dipendenti, fino ad arrivare, anni dopo, ad avere un polo di produzione e commercializzazione di occhiali “completi” sotto il nome appunto di Luxottica. Le innovazioni che Del Vecchio riesce a portare sono nuove, efficaci e sopratutto, funzionanti. Nel 1988, Del Vecchio capisce che l’occhiale da vista può essere molto di più che uno strumento correttivo e può diventare un accessorio di moda, che conferisce personalità e bellezza a chi lo indossa. Comincia quindi una collaborazione con un’altro grande imprenditore italiano: Re Giorgio Armani. Da quel momento Luxottica e moda hanno cominciato e continuano tutt’ora ad andare a braccetto: Bulgari, Chanel, Versace sono solo alcuni dei grandi nomi del mondo del fashion che hanno collaborato e che collaborano tutt’ora con Luxottica. Anche marchi di occhiali iconici come Ray-Ban e all’avanguardia come Oakley scelgono Del Vecchio per la loro produzione. Nel 1986 viene onorato del titolo di Cavaliere del Lavoro e nel 1990 Luxottica è quotata alla Borsa di New York per poi, nel 2000, verrà quotata nella Borsa Italiana. Nel 2018, all’età di 83 anni, Del Vecchio ingloba la società francese Essilor in Luxottica e alcuni anni dopo inizierà degli studi con Mark Zuckerberg per la creazione di nuovi occhiali hi-tech che sicuramente rivoluzioneranno il mercato nei prossimi anni; dimostrando non solo di aver mantenuto il suo fiuto per gli affari ma anche una grande lucidità strategica. Luxottica e i suoi lavoratori, sicuramente grazie agli insegnamenti di Del Vecchio, riescono a bilanciare stile e ingegneria, dopo tutto un occhiale è molto difficile da realizzare; dotata di un team di ricerca tendenze, Luxottica studia la società e i suoi stimoli per poi elaborarli insieme agli uffici stile e e di ricerca dei marchi acquisiti, per la realizzazione di un progetto finale. Dire che era uno degli uomini più ricchi del mondo sarebbe riduttivo, poichè la grandezza di una persona non è riconducibile al suo potere economico ma a quello che è riuscito a creare e, soprattutto, mantenere, con le proprie forze, nonostante tutto. Spetta ora a Francesco Milleri continuare la grandiosa opera messa in piedi e costruita pian piano da Del Vecchio, nella speranza e con l’augurio che possa mantenere un simile gioiello costruito tra le montagne bellunesi.