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Sua Maestà la Regina Elisabetta

Stile regale di Laura Paleari

SUA MAESTÀ LA REGINA ELISABETTA

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Non è facile sapere di dover tenere in testa il peso (e non solo metaforicamente, dati i 910 grammi della corona) di una nazione ma questa donna è riuscita con i suoi 70 anni di regno, a entrare nelle vite, non solo dei suoi cittadini ma di quelli di tutto il mondo. Elizabeth Alexandra Mary, più affettuosamente chiamata Lilibeth dai suoi cari, nasce il 21 aprile 1926 nel Castello di Balmoral e dedica tutta la sua vita al servizio dell’Inghilterra fino alla dolorosa scomparsa lo scorso mese. Nata senza aspettative o ambizioni per il trono reale, divenne futura regina quando lo zio Edoardo abdicò nel 1936 per amore di Wallis Simpson, pluridivorziata americana, facendo della nipote la prima, in linea di successione, erede al trono. Come ci vestiamo è il nostro personalissimo modo di esprimerci attraverso colori, forme e tessuti; quando scegliamo dal nostro armadio una maglietta consciamente o inconsciamente comunichiamo verso gli altri determinati messaggi. Cosa succede, dunque, quando questa possibilità ci viene impedita? A discapito del favoleggiante immaginario comune, la regina Elisabetta, così come qualsiasi altra persona appartenente alla famiglia reale, deve attenersi ad alcune regole “di buon costume”; ciononostante, Elisabetta II è riuscita a distinguersi anche grazie al suo abbigliamento. “Ho bisogno di essere vista per essere creduta” una frase corta e d’impatto che ben descrive la situazione in cui Elisabetta si trovava; fin da giovane la più grande difficoltà fu quella di essere presa sul serio dalle grandi personalità maschili che la circondavano. Quale modo migliore, quindi, di esprimere la sua forza e il suo carisma se non tramite i colori? Sono moltissimi quelli indossati da Elisabetta, ognuno con un loro significato ben preciso in base all’occasione: il giallo per momenti di gioia, come il matrimonio di William e Kate o il verde che indica speranza e crescita; il colore bandito dal guardaroba reale era il beige, troppo insignificante per un qualsiasi evento o uscita pubblica. Proprio per i 60 anni di regno il Pantone Color Institute creò un campionario di colori indossati dalla sovrana fino a quel momento, con tanto di data dell’evento. Tinte cosi diverse da quelle indossate nel privato: dove i cappellini colorati e i tailleur lasciavano posto ad abiti da “vera donna inglese”, con stivali e giacche dai colori neutri. Tra i suoi abiti più iconici, il meraviglioso wedding dress; realizzato da Norman Hartnell, couturier fidato di corte, pieno di ricami floreali e composto da diecimila perle come simbolo di rinascita dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale; e quello dell’incoronazione sfoggiato il 2 giugno 1953, di colore avorio,

Stile regale

pieno di paillettes e perle con nascosto un piccolo quadrifoglio ricamato come buon augurio per l’inizio del suo regno. Elisabetta premiava il talento, per questo aveva deciso di affidarsi per scarpe e borse, a due marchi locali non molto conosciuti dal grande pubblico, entrambi, però, a tutti gli effetti divenuti fornitori ufficiali della Regina. Avrebbe potuto comprare da maison molto più famose come Fendi, Gucci, Chanel…invece scelse per le scarpe “Anello & Davide”, una bottega di Kensington; di solito comprava da loro e utilizzava delle francesine con i lacci e mocassini con tacco medio-basso. “Launer”, invece, per le borse, quasi sempre nere ma di forme diverse; si dice che Elisabetta, utilizzasse la borsa anche per mandare dei “messaggi in codice” al suo staff: per esempio, se appoggiata a terra, voleva dire che l’incontro era poco piacevole e gradiva poterlo concludere in fretta mentre quando la borsetta era tenuta nella mano sinistra e i guanti nella destra o indossati, la conversazione o l’incontro venivano considerati molto piacevoli. Tutti gli abiti e gli accessori adesso, rimarranno a disposizione della famiglia reale mentre alcuni, probabilmente, verranno esposti in alcuni musei come è consuetudine. Piaciuti o no, gli abiti della compianta regina e il suo personalissimo modo di indossarli sono rimasti nella nostra memoria facendola, di fatto, distinguere da tutte le altre regine in carica ma anche dalle più giovani principesse e duchesse; gli abiti e gli accessori erano uno di quei particolari che la rendevano unica, speciale, mai vista e indimenticabile.

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