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Il 1° Simposio regionale di Spaventapasseri
Curiosità di casa nostra di Monica Argenta
I° Simposio RegionalediSPAVENTAPASSERI A Poggio Pagnan di Borgo Valbelluna
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Il I° Simposio Regionale di Spaventapasseri si è tenuto a settembre 2021 presso la vigna di Poggio Pagnan a Zottier, Borgo Valbelluna.
Ammetto che mentre leggevo la locandina che pubblicizzava l'evento ho vissuto emozioni contrastanti: sbalordita e divertita. Mi sono immediatamente immaginata un gruppo di Spaventapasseri provenienti da tutto il Veneto, seduti su una struttura a forma di anfiteatro discutere con voce gracchiante (perché è così che immagino la voce di uno spaventapasseri...). Le immagini surreali erano degne del più puro realismo magico sudamericano, un'atmosfera che contraddistingue comunque la piccola frazione di Zottier. E poi arriva il giorno dell'appuntamento ed eccomi lì, in una splendida giornata dal cielo azzurrissimo a cercare di capire cosa potesse capitare di così magico tra i filari di una piccola vigna su una collinetta incorniciata dalle montagne. La proprietà, appartenente alla famiglia Cet è incantevole di per se e Giampaolo, assieme al giovane Alex, hanno tutte le capacità e volontà di risaltarne gli aspetti più suggestivi: un luogo di recupero delle tradizioni e valorizzazione del patrimonio naturalistico. Dopo pochi minuti mi appare più chiaro il loro programma della giornata: lo scultore zumellese Beppino Lorenzet ed altri artisti suoi amici artisti son stati invitati ad un Simposio di Scultura per creare degli spaventapasseri. Quindi il termine “simposio” assumeva una sua declinazione specifica, tra scultori molto utilizzata, di opportunità di lavorare fuori dal proprio laboratorio. A stretto contatto con altri colleghi, gli scultori possono condividere aspetti tecnici e conviviali e permettono al pubblico di seguire la progressiva evoluzione delle loro opere. Oltre al citato Lorenzet, c'erano Andrea Gaspari di Cortina, Sara Andrich di Canale D'Agordo, Luca Lisot di Santa Giustina, Marco Pancrazio di Asiago, Gianluca De Nard di Sedico e Gianluigi Zeni di Mezzano (TN), tutti nomi di comprovata fama. Un allegra brigata insomma , come si suol dire, che ha dato vita a sette spaventapasseri, spettacolari ognuno a modo suo. Lo spaventapasseri, lo sappiamo tutti, storicamente è stato un dissuasore utilizzato contro gli attacchi da parte degli uccelli sulle culture. Da tempi immemori rappresenta uno dei tanti strumenti utilizzati dall'uomo nella sua contrapposizione ancestrale contro l'ostile mondo naturale. Le opere proposte da questi 7 artisti sono invece diverse, più giocose ed attuali. In particolar modo colpisce Sara Andrich, unica esponente femminile, che propone uno spaventapasseri capace di ospitare un nido sulla sua testa, o Bepi che allunga il naso al suo fantoccio per poter offrire uno spazio di sosta ad un eventuale uccello stanco. E' evidente che i tempi son cambiai, per fortuna! Tutte le opere sono state prodotte con particolare attenzione ecologica, create con materiali biodegradabili o riutilizzabili, c'è pure un fantoccio giraffa, perché Andrea sostiene che se funziona in Africa …. Gli spaventapasseri del Iº Simposio regionale sono sculture straordinarie , nate in un contesto straordinario. Saranno lasciati nell'azienda, tra i filari di vite a vegliare sui raccolti fino alla loro naturale dissoluzione “scacciando gli uccelli golosi ma attirando tante persone di tutte le età, sollecitandoli a fantasticare” ( dice Beppino Lorenzet). Fantasticare, e già, e magari immaginarli seduti in cerchio per parlare dei loro problemi, gracchiare e ridere di noi umani che a volte siamo ancor più immobili e irreali di loro.