3 minute read
Gli animali domestici
I nostri piccoli amici
di Nicola Maschio
Advertisement
Gli animali domestici
Ci fanno compagnia, si affezionano a noi (e noi a loro), diventano parte integrante della nostra vita e della nostra quotidianità. Gli animali domestici sono amici fedeli, diversi nelle forme e nelle dimensioni ma sempre presenti quando rientriamo a casa, sempre pronti a manifestarci il loro affetto. Ma quali sono gli animali preferiti dagli italiani? Esiste davvero una specie di animale domestico perfetto? Si sa che, nell’immaginario collettivo, il cane è il migliore amico dell’uomo. Spesso e volentieri, soprattutto nei giardini di coloro che possono permetterselo, troviamo uno, due, addirittura più cani di piccola, media e grossa taglia. Discorso simile per i gatti, che possono vivere anche semplicemente tra le mura domestiche, senza bisogno di grandi spazi verdi in cui scorrazzare. Ma diamo un’occhiata a qualche numero più da vicino. Partiamo dai dati del 2019, pubblicati dalla ricerca Censis: gli italiani, ormai due anni fa, erano primi in Europa per animali domestici presenti in famiglia. Nel 52% delle nostre case era infatti presente almeno un amico ricoperto di peli, numero che arrivava al 68% nelle persone divorziate e al 54% nei single. Complessivamente, il nostro Paese conta più di cinquanta animali ogni 100 abitanti, poco meno dell’Ungheria (54 ogni 100 persone) e giusto un paio di numeri in più della Francia (49 su 100). In tutto, nel 2019 si contavano 32 milioni di animali domestici, per lo più uccelli (13 milioni), gatti (7,5 milioni), cani (7 milioni) e, notevolmente staccati in classifica, circa due milioni di piccoli mammiferi come criceti, conigli o porcellini d’india. Occupano uno spazio interessante anche i pesciolini (1,6 milioni) ed infine i rettili (1,3 milioni di esemplari). Notevole anche e soprattutto la spesa che gli italiani riservano ai loro inquilini speciali: nel solo 2017, ad esempio, sono stati spesi in tutto cinque miliardi di euro per la cura ed il benessere degli animali domestici, con un incremento del 12,9% registrato negli ultimi tre anni. Acquisti che riguardano praticamente tutti gli accessori, dai guinzagli alle gabbie, dalle lettiere al cibo, fino alle cure veterinarie. Praticamente 370 euro medi spesi in un solo anno da ogni famiglia. Insomma, è ovvio come la compagnia di grandi e piccoli animali sia ormai diventata fondamentale per un numero sempre maggiore di persone. Un motivo sopra tutti sembra essere quello portante, unitamente alla compagnia: avere un animale domestico rilassa, permette di allentare la tensione ma, in particolar modo, di combattere la solitudine. Il che ci porta ad un fenomeno attuale, riscontrato nei mesi più duri della pandemia di Covid-19, nella primavera del 2020. L’Osservatorio Coop2020 ha infatti realizzato un’indagine che, se analizzata nel dettaglio, porta alla luce un trend davvero particolare: un vero e proprio “boom” di animali da compagnia a causa dell’effetto lockdown. Gli amici a quattro zampe (e non solo) sono aumentati notevolmente al termine della quarantena, con un +7,8 milioni di persone che ha optato per la scelta, soprattutto, di cani o gatti da inserire nel proprio nucleo famigliare, o che comunque a breve decideranno di adottarne uno. Si è arrivati dunque ad una situazione davvero incredibile, con un rapporto quasi pari all’1 a 1 tra popolazione italiana e animali domestici. Ad oggi, infatti, sono circa 60 milioni in tutta la Penisola. Ma se questo dato può strappare un sorriso, di contro c’è chi forse storcerà il naso. Un esempio su tutti: le previsioni per il 2021 infatti riportano come il 45% degli italiani ridurrà la spesa prima destinata a discoteche, musei, cinema e teatri. Un numero apparentemente distante dalla tematica degli animali domestici, ma che nasconde in realtà un altro dato di fatto, ovvero che coloro i quali rinunceranno a queste spese si dedicherà, di contro, ad una maggiore attenzione verso il nuovo (o i nuovi) compagni di vita domestica. Non resta che capire in quali contesti questi animali vivano quotidianamente. Il rapporto Assalco Zoomark 2020 ha evidenziato come ben il 58% delle bestiole viva all’interno di appartamenti, ma anche come il 55% di loro appartenga a famiglie con bambini e ragazzi. Sinonimo della voglia, da parte di tutti, di affezionarsi al nuovo inquilino. Inoltre, mediamente chi ama gli animali non ne possiede solo uno, ma ben due, con la propensione ad aumentarne il numero qualora la famiglia stessa diventasse più numerosa. «L’importanza degli animali d’affezione in Italia appare evidente già dal dato numerico — ha spiegato Gianmarco Ferrari, presidente di Assalco —. Sono a tutti gli effetti parte integrante delle famiglie e contribuiscono al loro benessere. Lo constatiamo in questi tempi di Covid-19: il beneficio di un animale da compagnia è inestimabile, sia per i singoli sia per i nuclei più numerosi, perché la sua presenza riduce lo stress e la solitudine».