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Che tempo che fa: la neve di dicembre e gennaio 2021

Che tempo che fa

di Giampaolo Rizzonelli

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Le nevicate di dicembre e gennaio 2021

Tanta neve in montagna ma anche in fondovalle.

Iniziamo questo articolo con un po’ di numeri riassunti nella tabella di fig. 1 che riporta le nevicate a Levico Terme dal 1° dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 (Fig. 1). Lo spessore massimo della neve al suolo a Levico Terme ha raggiunto i 64 cm il giorno 2 gennaio 2021. I giorni (parziali) nevosi dell’inverno 2020/2021 sono 12. Per quanto riguarda Levico Terme dobbiamo tornare all’inverno 2012/2013 per trovare nevicate così abbondanti, il 12/02/13 la neve al suolo aveva raggiunto i 65 cm e in quell’inverno caddero in totale 226 cm in ben 26 giorni nevosi.

Da cosa derivano queste nevicate?

Il peggioramento di inizio dicembre ha fatto seguito ad un novembre particolarmente mite e con precipitazioni scarse. A Levico Terme, il novembre 2020 è stato di 0,7°C più caldo della media e si sono registrati solo 4,4 mm di pioggia a fronte di una media di 117,4. Il tempo stabile a novembre è stato garantito da una serie di alte pressioni, spesso di matrice nord africana, il tempo si è poi “guastato” a partire dal 01/12, primo giorno di inverno meteorologico a seguito di un radicale cambiamento nella circolazione generale per la rapida discesa di una saccatura dal nord Atlantico, che ha determinato, con irruzione d’aria più fredda associata a correnti cicloniche settentrionali e da nord est, precipitazioni nevose anche a bassa quota in Valsugana ma “saltando”

GIORNI Cm di neve caduti

02/12/2020 03/12/2020 08/12/2020 09/12/2020 25/12/2020 28/12/2020 29/12/2020 01/01/2021 02/01/2021 15 2 9 1 1 39 4 28 18

03/01/2021 05/01/2021 1 3

06/01/2021 Totale

3 124

Fig. 1 - Neve caduta a Levico dal 01/12/20 al 06/01/21 (misurazione ore 00.00 ore 24.00)

Fig. 2 - Nivometro Presena 4/7 dicembre 2020

totalmente la città di Trento e molte zone della Val d’Adige proprio a causa dei venti da nord est. Dopo gli episodi nevosi a bassa quota del 2 e 3 dicembre è arrivata una perturbazione con un intenso richiamo sciroccale legato all’approfondirsi di una saccatura sulla Francia che ha provocato intense precipitazioni, in molti casi le precipitazioni e l’effetto riscaldante dei venti di scirocco hanno totalmente sciolto la neve caduta nei giorni 2 e 3 dicembre come nel caso di Levico dove erano caduti 15 cm. Già dopo la prima settimana di dicembre gli accumuli nevosi in quota erano notevoli, per rendere l’idea basta vedere la fig. 2 che riporta l’incremento dell’altezza della neve a Capanna Presena dal 4 al 7 dicembre, passata da 120 cm a 280 cm o ancora di più l’immagine della webcam di Meteotriveneto al Passo Sella del 01/12 col confronto al 07/12 (Fig. 3)

Alcune particolarità relative a questo peggioramento e alle differenze tra zona e zona, in particolare la Valsugana e il Primiero sono stati interessati dal vento scirocco che nella giornata del 05/12 e nella successiva notte ha portato la pioggia anche oltre i 2.000 metri, ad un certo punto della serata del 5 a parità di quota la differenza di temperatura tra Trentino Orientale e Trentino Occidentale era di oltre 7°C. A questi episodi perturbati ha fatto seguito un nuovo peggioramento provocato da un’ampia circolazione depressionaria, alimentata da aria fredda e molto umida di origine nord-atlantica, che ha riportato la neve in fondovalle nei giorni 8 e 9 dicembre.

Che tempo che fa

A questi episodi sono seguite anche le nevicate di fine 2020 e inizio 2021. Lunedì 28/12 una saccatura nord-atlantica da ovest ha portato un peggioramento con conseguenti nevicate fino in fondovalle in tutto il Trentino (39 cm caduti a Levico il giorno 28 e 4 cm il giorno 29). La particolarità della nevicata del 28 dicembre è legata alla sua velocità, dopo un inizio molto ventoso a Levico e l’accumulo di 5 cm in 4 ore, nelle successive 4 ore si sono accumulati 34 cm, in sostanza con un ritmo di quasi 10 cm l’ora, il che ha contribuito a creare notevoli disagi alla viabilità connessi alla necessità di effettuare la pulizia a ritmi pressoché quadrupli rispetto a nevicate “normali”. Nei giorni successivi la profonda e vasta saccatura presente sull’Europa occidentale ha continuato a influenzare il tempo mantenendo condizioni di variabilità e nello stesso tempo il persistere di un’alimentazione polare con conservazione di temperature invernali. Giovedì 31, pur rimanendo in un contesto depressionario, una lieve curvatura anticiclonica e un’avvezione d’aria più secca avevano favorito un temporaneo miglioramento del tempo ma anche temperature molto basse (-11°C nelle campagne di Levico). In seguito il minimo principale di una saccatura è sceso dalla Scozia verso la Francia, avvicinandosi ha richiamato aria via via più umida e sempre fredda sul nord Italia, la discesa quindi del minimo depressionario sul Mediterraneo occidentale, ha rinvigorito la circolazione depressionaria già presente provocando un richiamo d’aria molto umida e temporaneamente un po’ meno fredda e generando un nuovo episodio di tempo perturbato con precipitazioni consistenti o abbondanti e nuove nevicate (a Levico caduti 28 cm il 01/01 18 cm il 02/01 e 1 cm il 03/01). L’ultimo episodio in ordine cronologico è quello relativo al 5 e 6 gennaio provocato ancora dalla circolazione ciclonica legata alla vastissima saccatura nord Atlantica che ha imperversato sulle Alpi per nove giorni e ha portato a due giorni nevosi a Levico Terme con 3 cm accumulati il giorno 5 e 3 cm. il giorno 6.

Fig. 3 - Webcam Passo Sella confronto 1/7 dicembre

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