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Sommario

ANNO 8 - GIUGNO 2022

DIRETTORE RESPONSABILE

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Armando Munaò - 333 28 15 103 direttore@valsugananews.com

VICEDIRETTORE

Chiara Paoli

COORDINAMENTO EDITORIALE

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COLLABORATORI

Waimer Perinelli - Erica Zanghellini - Katia Cont Alessandro Caldera - Massimo Dalledonne Emanuele Paccher - Francesca Gottardi - Maurizio Cristini Silvana Poli - Laura Mansini - Alice Rovati Marco Nicolò Perinelli - Francesco Zadra - Erica Vicentini Eleonora Mezzanotte - Laura Fratini - Patrizia Rapposelli Zeno Perinelli - Adelina Valcanover Nicola Maschio - Giampaolo Rizzonelli - Mario Pacher

CONSULENZA MEDICO - SCIENTIFICA

Dott. Francesco D'Onghia - Dott. Alfonso Piazza Dott. Giovanni D'Onghia - Dott. Marco Rigo

EDITORE - GRAFICA - STAMPA

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Il coraggio di costruire la pace

Sommario

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La guerra di Putin 7

A parere mio: imprevidenti e non pentiti 10 Ma gli alpini hanno paura? 12

Fatti & Misfatti: il politically correct 15

Accadde nel mondo: Cyberguerra e Hacker 16

L’intervista impossibile: Gabriele D’Annunzio 18

Il senso religioso: la domanda di totalità 21 Turismo in cronaca: è ripresa per l’estate 2022 22

Attori e Oscar in controluce: uno schiaffo 24

Il cognome dei figli: del padre e della madre? 27 Musica oggi: Vasco Rossi al comando 28 I nostri giovani a Trieste 29 Fatti & Misfatti: i suoni di Vaia 30

UNIVERSITÀ POPOLARE TRENTINA 31 Giovani, scuola e lavoro: parla Roberto Bosetti 32 Giovani, scuola e lavoro: parla Andrea Gottardi 33

Sfogliando un libro: Daniela Larentis 36 La Mostra di Venezia 37 Attenti agli incidenti domestici 39 Il personaggio di ieri: Tullio Garbari 40 Fatti & personaggi di ieri: la famiglia Poppi 41

Il personaggio: Alcide Degasperi, amato e odiato 42

Nasce a Trento la Padel mania 46

100 anni fa nasceva Margherita Hack 48

La fontana del Nettuno a Trento 50

Personaggi e Sport: Alyssa Chiara Montan 52

A Castelnuovo il tiro con l’arco 53 Tra Storia, Poesia e Letteratura: Giovanni Pascoli 54

Sport & Società: la passione per il calcio da tavolo 56 I trentini nella guerra di Spagna 58

Le persone di casa nostra: Amedeo Soldo 60 A Paolo Ruffini il premio alla carriera 61

Renato Morelli, il guardiano dei suoni 63 Santi e santuari: Miracoli a furor di popolo 68 Medicina & Salute: bambini e autostima 70 Medicina & Salute: Il Gruppo Romano Medica 72 Salute & Benessere: ALMAMED 73

Uomo e natura: le erbe mangerecce 74 Uomo e natura: la pianta di Rovere a Tenna 75 La storia di Egidio Battisti 77

Conosciamo le leggi: la qualità di coerede 78

Caldonazzo il Galà di Muay Thai e Kick Boxing 80

Pizzeria Vintage: cose buone e genuine 81

Girovagando: i laghi del Trentino-Alto Adige 82 Caldo record in India e Pakistan 2022 84 Trento in cronaca: i numero dei mercatini di Natale 86

INTERVISTA IMPOSSIBILE GABRIELE D’ANNUNZIO

Pagina 18

A BORGO VALSUGANA UNA NUOVA SCUOLA PER IL FUTURO DEI GIOVANI

Pagina 31

IL PERSONAGGIO RENATO MORELLI

Pagina 63

LA CIMINIERA di Frattin Francesco CALCERANICA AL LAGO – Via Donegani, 2 – Tel: 0461 723500

Edicola - Tabacchi Cartoleria Ricariche telefoniche Lotto Puntoposta PuntoLIS per pagamento bollette

La Guerra di Putin

di Laura Mansini

E se una Bomba Atomica cadesse su Mosca?

Èun interrogativo che mi sono posta dopo aver visto un telegiornale pubblico della Russia, una sorta di TG1, nella quale non ricordo bene chi dei presenti, ma forse lo stesso Ministro degli esteri Sergey Lavrov, si chiedeva che cosa sarebbe accaduto se un atomica cadesse su New York. Sinceramente mi è sembrata un’affermazione agghiacciante, anche nel vedere i sorrisi divertiti dei giornalisti presenti. Spero sia stata una boutade. Comunque queste affermazioni scatenano una forte reazione anche nelle persone più pacifiste. PACE è l’invocazione più sentita in questi ultimi 3 mesi di conflitto Diceva Bertolt Brecht “Quando i potenti parlano di Pace è perché stanno preparando la guerra”. Mai come in questi giorni si sta parlando di Pace; possiamo credere al Santo Padre, agli 80.000 giovani che si sono ritrovati dopo due anni di chiusura, causa pandemia, all’incontro che papa Francesco ha voluto in Piazza San Pietro a Roma, ad una certa Europa; ma qualche dubbio rimane sui Potenti poiché, sebbene tutti parlino di pace, sembra purtroppo che le grandi nazioni del mondo dicendo di voler aiutare l’Ucraina stiano combattendo in realtà una grande battaglia, neanche troppo sotterranea, per il governo nel nuovo assetto mondiale. Per la generazione nata poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, a cui appartengo, la guerra, che la Russia di Putin, sta facendo all’Ucraina, è un fatto sconvolgente. Mai avremmo pensato di ricadere nella bella Europa contemporanea, in quelle tragedie sofferte dai nostri padri, dai nostri nonni, che tuttavia, alla fine, sono riusciti a creare l’attuale società, non perfetta, non priva di problemi, ma libera, costruita con il dialogo e la comprensione. Ora Putin sembra ambire al titolo di Zar, riportando di fatto la Russia indietro nel tempo , di 200 anni. Zar, da Caeser-imperatore, ma di che? Di chi? Assurdo. Pazzesco. Pensavamo che le novità tecnologiche, normalmente legate all’intelligenza, le missioni spaziali, alle quali partecipano gli scienziati Americani, Russi, Europei, Italiani...ci avrebbero salvato da certe brutture. Siamo tutti connessi, comunichiamo con il mondo e con lo spazio; era pertanto lecito sperare che nascesse una società migliore: che le risorse fossero equamente distribuite. Quando abbiamo festeggiato la fine di un Millennio abbastanza burrascoso, eravamo convinti che si aprisse una nuova Era. Sapevamo che avremmo dovuto combattere per la salvaguardia della natura, del nostro bellissimo Pianeta, ed eravamo convinti che con la coscienza del pericolo atomico non avremmo più visto quello che in questi mesi sta accadendo. Una nazione, nel cuore

La Guerra di Putin

Vladimi Putin

dell’Europa, che stava conoscendo una nuova democrazia per merito di una giovane generazione che aveva voluto come Presidente un attore, all’improvviso è stata attaccata duramente. Volodymyr Zelensky, un attore, sta dimostrando di essere un grande presidente, innamorato della propria gente, della sua patria, usando la Parola, coinvolgendo l’Europa, il Mondo nel dramma che sta distruggendo l’Ucraina. Un presidente attore appartenente cioè, come Reagan e tanti altri, a quella professione bandita nel Medioevo e parte del Rinascimento dalle pubbliche piazze, si trova a gestire la Resistenza alla prepotenza dell’ Orso che, con un piccolo uomo, ha perso pelo e pelliccia e ritrovato ambizioni da basso impero. L’azione di Putin ha fornito al giovane Presidente un palcoscenico, lo stesso sul quale noi tutti ogni giorno faticosamente saliamo, ma che egli gestisce con razionalità e intelligenza risvegliando nella popolazione dell’Ucraina il senso di appartenenza ad una Nazione libera con una democrazia in fieri e perfettibile. La storia, la tradizione, la cultura avvicinano la Russia e l’Ucraina, entrambe territorialmente problematiche, ma è inconcepibile che le identità culturali si debbano difendere a cannonate. Il modello Alto Adige-SudTirol è stato più volte proposto, ma è naufragato nell’oceano dell’ambizione personale, più che di un popolo. Che questo nostro Lume, conquistato non senza scontri e sacrifici, possa illuminare come un faro la rotta dei grandi e piccoli uomini a cui la “livella” di Totò, un altro attore, renderà giustizia: la tomba dei potenti è più grande di quella degli umili, ma il contenuto è uguale. Quale risultato ha ottenuto finora Putin ? Quello di creare migliaia di morti, la

Serge Lavrov Volodymyr Zelensky

maggior parte dei quali giovani, sia russi che ukraini, e il terrore che la sua follia possa espandersi ha fatto si che nazioni secolarmente neutrali ora chiedano ufficialmente di entrare nella Nato . Inoltre i vincitori dell’ Eurovision Song Contest sono stati la “ Kalush Orchestra” con “Stefania” un brano estremamente coinvolgente che ha rapito il pubblico Europeo; un simbolo per la gente libera che vuole tornare a casa, nonostante le strade siano distrutte, in una nazione libera da una tirannia fuori dal tempo.

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