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Girovagando: i laghi del Trentino-Alto Adige
Girovagando
di Chiara Paoli
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I più incantevoli specchi d’acqua del Trentino-Alto Adige
Quasi 300 i laghi del territorio Trentino e più di 400 quelli dell’Alto Adige, non c’è da stupirsi quindi se non la nostra regione viene definita la Finlandia d’Italia. Un’ampia varietà contraddistingue questi specchi d’acqua, dislocati a differenti altitudini, con colori e caratteristiche uniche. Tutti i bacini lacustri hanno un loro fascino, ma alcuni in particolare meritano una visita e possono essere definiti dei veri e propri gioielli. Partendo da quelli trentini, non si può far a meno di menzionare il lago di Tenno che con le sue acque di un azzurro intenso ammaliano i visitatori, molto carino anche per l’isolotto che si staglia al centro e nell’itinerario vale la pena di includere una bella e breve passeggiata fino al borgo medievale di Canale di Tenno. Un altro magico specchio d’acqua è quello di Ledro, che accoglie il turista con tanto verde d’intorno e un profondo salto nel tempo, grazie alle palafitte ricostruite sull’acqua che assieme a quelle di Fiavè sono entrate a far parte del patrimonio Unesco nel 2011. Anche se le sue acque non si tingono più di colore rosso, il lago di Tovel è sempre un luogo incantevole da visitare, molto frequentato nel periodo estivo, quando diventa difficile trovare parcheggio nei pressi, volendo è raggiungibile con navette messe a disposizione dall’azienda di promozione turistica della Valle di Non. Esistono in alternativa diversi itinerari per raggiungere il lago di Tovel, come l’affascinante sentiero delle Glare che parte dalla località Capriolo oppure attraverso la sempre fresca e buia galleria di Terres, per cui si consiglia di portare con sé una torcia. Consiglio di
Lago di Resia
lago di Tenno
fare il giro del lago e con una piccola deviazione è possibile ammirare anche la cascata del torrente Rislà. Un altro bellissimo lago, caratterizzato da una bellissima forra percorribile a piedi e da un colore verde intenso che ha contribuito a dargli il nome di Smeraldo; per chi avesse tempo e voglia di avventura merita una visita il vicino Canyon Rio Sass, visitabile soltanto con l’accompagnamento di una guida, pagando un biglietto d’ingresso. Il lago di Erdemolo ha un posto speciale nel mio cuore, i ricordi di quando bambina vi trovavo la neve in pieno agosto, come per magia, hanno lasciato spazio ad uno specchio d’acqua sempre più affollato di bagnanti visto il mutamento climatico e l’innalzamento delle temperature. Un luogo da raggiungere rigorosamente a piedi, con percorsi abbastanza impegnativi e non adatti a tutti, splendido sempre ma soprattutto nel periodo della fioritura dei rododendri alpini. Un’altra chicca tra i laghi del Trentino è quello di Antermoia, ritenuto uno tra i più belli delle Dolomiti e meta estiva di moltissimi escursionisti che si recano in Val di Fassa per ammirarlo tra le vette del Catinaccio, raggiungendo i 2500 metri di altitudine. Tra i laghi dell’Alto Adige, impossibile non citare il celebre Braies, la cui fama è dovuta alla serie tv “A un passo dal cielo” con protagonista Terence Hill. Letteralmente preso d’assalto nel periodo estivo, se si vuole raggiungere è meglio prenotare con largo anticipo il parcheggio. Di questo luogo si apprezzano i colori, il contrasto tra l’azzurro delle acque ed il grigio delle montagne che lo circondano e la possibilità di fare romantici giri in barca. Altra meta molto quotata il lago di Carezza (Karer See) in val d’Ega, soprannominato “Lago dell’Arcobaleno”, leggenda narra che una bellissima sirenetta vivesse nelle profondità delle sue acque e che di lei si fosse innamorato il mago Masarè. La strega Lanwerda avrebbe consigliato a Masarè di camuffarsi da mercante di gioielli e con essi dare vita ad un arcobaleno che andasse dal Catinaccio fino al Latemar per conquistare il suo amore. Così fece il mago ma si scordò di travestirsi, la sirenetta lo riconobbe e sparì per sempre nel lago. Maserè andò su tutte le furie e gettò nel lago i frammenti dell’arcobaleno. Spettacolare anche il lago di Anterselva in val Pusteria e abbracciato dal Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina; qui è possibile fare numerose escursioni, ma se non si vuole camminare troppo, è possibile seguire il percorso didattico che si snoda attorno al bacino e permette di conoscere la flora e la fauna locale. Famoso anche grazie ad una serie su Netflix il lago di Resia (Reschensee) a Curon in val Venosta, peculiare per la presenza di un campanile che spunta dall’acqua, invitando i turisti a chiedersi che cosa sia accaduto. In realtà fino al 1950 lassù si trovavano ben 3 laghi, quello di Resia, quello di Curon e quello di San Valentino alla Muta; la realizzazione di una grande diga tra il 1947 ed il 1949 portò all’unificazione dei primi due bacini che sommersero il piccolo borgo di Curon Venosta e buona parte del paese di Resia che vennero evacuati. Solo il campanile rimane a memoria di questa vicenda e molte leggende nel tempo si sono diffuse, si narra che ancora oggi si odano in alcune occasioni le sue campane suonare.