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I nostri giovani a Trieste

un condominio, che da lontano senza i megaschermi, sarebbe come una versione dell’Italia in miniatura. Sono passati decenni da quei concerti fatti con le casse impilate una sopra le altre. Eppure Vasco è ancora credibile. Non ha mai voluto insegnare nulla, ha solo riportato quelle che erano le sue e nostre vicende. I nostri sogni. Certo,ha fatto un pochino strano ascoltare “vita spericolata”, da un signore di oltre sessanta anni che viaggia in elicottero o limousine e ha per la sua corsa mattutina un intero parco di hotel dove solo lui può passeggiare. Ma in quella vita spericolata, noi tutti ci siamo trovati a sognare di poterla percorrere. In quella “Sally”, credi che non si possa scrivere un testo così toccante e bello. Vasco Rossi può non piacere per carità, ma non si può rispettare quello che ha fatto in tanti anni di carriera. Non si è mai svenduto, non ha ceduto alle facili lusinghe di comparsate tv giusto per...nel 2006 decise che basta, mai più nessuna canzone sua sarebbe stata usata per pubblicità. Fino ad allora solo la Fiat aveva avuto il permesso, lautamente pagato ovviamente, di usare qualche brano suo. Da oltre 16 anni ha deciso di essere solo il brand di se stesso. Eppure abbiamo vissuto il rischio che questo evento potesse essere davvero troppo “pesante” per la nostra piccola provincia. Da una parte un mastodontico quanto scartavetrante assedio mediatico con notizie più o meno, soprattutto meno, interessanti. Sono usciti a galla pure quelli che volevano approfittare dell’evento per fare due euro. Garage in affitto a 200 euro! Biglietti “rivenduti “a più del doppio. Appartamenti affittati due giorni per 650 euro. (tutto verificabile sui social), insomma un caleidoscopio di umanità che si affaccia solo in determinate occasioni. Naturalmente ora passata l’euforia, ci saranno corvi e cornacchie che con le zampine sfregolanti, non vedono l’ora di massacrare questo incredibile evento. Certo, ci sono state tensioni, sicuramente alcune decisioni piuttosto discutibili. Ma, per una volta, vorrei soltanto lasciarmi trasportare dalla gioia che traspariva nei volti, nei sorrisi e nelle lacrime, nelle urla e della tristezza alla fine della serata. Viviamo anche per questo, per avere quelle ore dove lo spazio è completamente occupato dalla musica, dal far parte di un popolo unito, dove importa zero quello che voti o sostieni. Sei lì, ti guardi intorno e ti illudi che tutto possa avere lo stesso livello di felicità ed empatia.

Musica oggi

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I nostri giovani a Trieste sognano il futuro delle Alpi

Lo scorso 3 maggio una delegazione di giovani trentini e valsuganotti ha raggiunto Trieste per partecipare al workshop "The future digitalization in the Alps". Un tavolo di lavoro in cui hanno potuto confrontarsi con altri coetanei, provenienti da tutto l'arco alpino, circa le sfide che attendono l'ambiente montano nei prossimi anni, e le opportunità che la digitalizzazione può creare per le nuove generazioni. L'evento, rigorosamente in lingua inglese, era inserito nel programma della Digital Alps Conference, convegno annuale sotto l'egida dell'Eusalp, la macroregione europea che coinvolge 48 territori montani, comunitari e non (dalla Provenza alla Slovenia, passando per Svizzera, Trentino e Baviera), la cui presidenza di turno è quest'anno ricoperta dalla regione Trentino-SüdTirol, rappresentata nel capoluogo friulano dall'assessore Mirko Bisesti. Il Grand Hotel Savoia, a due passi dalla pittoresca Piazza Unità d'Italia, è stato la cornice in cui si sono svolte le sedute congressuali, aperte da Sebastiano Callari, assessore della regione Friuli, che ha sottolineato l'importanza del confronto d’idee per creare, tutti assieme, "una UE più solidale e vicina alle esigenze dei territori". Al termine del convegno, i giovani partecipanti hanno prodotto una serie di considerazioni e proposte inerenti al tema "Alpi e Digitalizzazione" (spaziando dal mondo dell'educazione fino alle digital industries) che verranno ampliate da un ulteriore brainstorming previsto a Trento nel mese di giugno, per poi finire sul tavolo dei decisori politici durante il forum annuale dell'Eusalp, ospitato sempre nel nostro capoluogo il prossimo novembre. (Francesco Zadra)

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