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Storie di casa nostra - 100 anni della SAT di Borgo
Storie di casa nostra
Il secolo della Sat di Borgo
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Cent’anni e non sentirli. I festeg- Refatti che si occupa della “ripartenza” giamenti, a Borgo, per i 100 guidando l’assemblea generale svoltaanni della locale sezione della si il 17 ottobre del 1945 in una saletta Sat si doveva tenere proprio in questi del bar Milano. Da allora saranno ben giorni. L’emergenza sanitaria, però, ha 18 i presidenti che si alterneranno alla costretto la direzione a rinviare il tutto guida, a partire da Flavio Dellai a cui (per la seconda volta quest’anno) a succederanno Giuseppe Solenni, Rugdata da destinarsi. Presumibilmente gero Lenzi senior, Dario Segnana, Gigi nella primavera del 2021. Cerbaro, Marco Ciola, Ezio Menapace, Una storia, quella del sodalizio, che Bepi Janeselli, Renzo Rinaldi. Tullio merita di essere raccontata, iniziata Zotta, Franco Gioppi, Carlo Galvan, la sera di venerdì 16 aprile 1920 con Luca Alberini, Roberto Rosso, Lucio l’ammissione, da parte della direzio- Cazzanelli, Riccardo Segnana, Faustino ne di Trento, in massa dei soci della Terragnolo e l’attuale presidente Ansezione di Borgo. Come si legge nel drea Divina. Un’attività dove, oltre alle libro che verrà distribuito nei prossimi varie iniziative sociali e gite stagionali, mesi “l’atto di nascita viene conse- con il tempo assumono sempre più gnato nelle mani del delegato locale importanza i referenti per i sentieri e la cavaliere Adone Tomaselli. L’anno segnaletica. Come si legge ancora nel precedente, in paese, una decina di libro “Nel 1953 nasce la locale Stazione persone avevano aderito al Cai. Con del Soccorso Alpino e nell’anno sucGiovanni Regensburger, Giuseppe cessivo prende forma il villaggio Sat Pasqualini e Ruggero Lenzi anche don di Celado. Grazie all’iniziativa del socio Cesare Refatti, Vittorio Andreaus e Daniele Moser prende forma anche Oreste Cadonna. Per celebrare l’evento l’idea di costruzione una baita in locail 16 maggio del ’20 si organizza la lità Lanzola, in Sella. Edificio che sarà prima gita sociale con salita al Monte ufficialmente inaugurato il 14 settemCima, al Tombolin de Caldenave e bre del 1961. Anche il Gruppo Grotte Cima Ravetta. Durante il ventennio, Selva di Grigno entra nei ranghi della alla guida della sezione si alternano sezione di Borgo e domenica 2 ottoRuggero Lenzi, Annibale Moggio e bre del 1966 in paese si svolge il 72° Armando Pagnusat con don Cesare congresso provinciale della Società degli Alpinisti Tridentini”. In quei anni la sezione è impegnata nell’organizzazione della corsa in montagna dell’Ortigara, prima edizione nel 1968. Dall’anno successivo anche i satini di Olle confluiscono
Una delle prime sedi della Sat di borgo L'attuale sede della Sat di borgo nella sezione di Borgo, così come di Massimo Dalledonne quelli di Strigno. Da segnalare anche l’inaugurazione della croce di Cima Dodici; realizzata dall’artista di Borgo Ferruccio Gasperetti viene eretta e posizionata in quota il 28 settembre del 1969, Negli anni ’70 da ricordare la vicinanza dei satini ai terremotati del Friuli (76) e la collaborazione, nello stesso anno, con il Soccorso Alpino nei lavori di costruzione del Bivacco Busa delle Dodese inaugurato il 27 agosto del 1976. Sono gli anni in cui nasce il Meeting del Lagorai, rimesso a nuovo il sentiero dedicato a don Cesare Refatti (1980) ed aperto il primo gruppo giovanile su iniziativa di Alessandro Alberini. Si parla sempre più anche dell’idea di dare vita al grande parco nel gruppo Lagorai – Rava e Cima d’Asta e, siamo nella metà degli anni ’90, prende corpo anche la collana denominata “I quaderni della Sat” curata da Franco Gioppi e Giordano Balzani. Pochi anni dopo si assiste alla ricostituzione del gruppo giovanile, su interessamento di Paolo Marconi e Michela Del Fabbro, al posizionamento di due edicole-ricordo dedicate a Mario Michelini e Pino Andreaus ed al 42° Convegno Regionale CAI-SAT ospitato a Borgo nel novembre del 2000. In questi ultimi due decenni, da ricordare il gemellaggio con la confinante sezione CAI di Asiago-Sette Comuni, i numerosissimi interventi di manutenzione sui sentieri e la segnaletica e l’entrata della Sat nel mondo della scuola locale con laboratori, uscite ed escursioni, proiezioni al fine di legare le giovani generazioni alla natura. Una azione che ha avuto, come logica conseguenza, l’avvento del terzo vivaio sezionale. Giovani “accomunati da quell’amore pei monti – si legge nel libro – che alberga nel cuore di ogni satino”.