I Protagonisti della politica di Waimer Perinelli
LORENZO DELLAI
LA POLITICA È UNA COSA SERIA
“L
’autonomia è importante se non è banalizzata a pura amministrazione e se non è da museo: deve essere capita nel suo valore di progetto comunitario e continuamente rinnovata rinnovata”. Lorenzo Dellai. Ve lo ricordate? Sindaco di Trento dal 1990 a 1998 consigliere regionale, dal 1999 al 2012 presidente della Provincia autonoma di Trento, nel 2013 eletto deputato. Nel 2018 ricandida nel collegio della Valsugana ma non viene rieletto. “Non avevo messo l’orecchio a terra, dice, e non avevo sentito il cambiamento dell’umore degli elettori, la resa ai movimenti sovranisti ”. Rimpianti? “Nessuno, nessun risentimento, nessun rimpianto, sono grato alla vita, mi ha dato molto, proprio dove mi ero preparato seguendo fin da giovanissimo gli insegnamenti di don Milani. Quello della scuola di Barbiana, quello che, per la generazione
tino Solidale, l’associazione di volontariato sociale coordinata da Giorgio Casagranda. Il viso è stanco, segnato da un velo di barba bianca curata, lo sguardo acuto, gli occhi ruotano attorno inquadrando la scenografia, poi si fissano sull’interlocutore. Ci siano trovati tante volte per servizi televisivi ma è la prima volta che c’incontriamo come due conoscenti al bar.
Lorenzo Dellai
cattolica nata fra il 1950 e 1970, è stato un faro”. Lorenzo Dellai festeggia a novembre, il giorno 28, il sessantaduesimo compleanno. Ci salutiamo. “Scusami, dice, devo restare all’aperto sono in astinenza dal mio sigaro mattutino e ho bisogno di un caffè”. E’ venerdì e Dellai smonta dal turno settimanale di raccolta alimenti a favore di Tren-
Lorenzo Dellai (da La Voce del Nord Est)
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augana
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Cosa fa un uomo che dalla politica ha avuto tutto? “Studia per capire l’evoluzione del suo mondo e scopre che è tutto cambiato, che i giovani vivono in un’altra dimensione fatta di computer, digitale, comunicazione diretta e cerca di trovare una risposta ai nuovi problemi” E’ per questo che ha fondato Codice Sorgente, una scuola di politica alla quale collaborano docenti universitari, come Antonio Schizzerotto, e altre persone della società civile. “E’ un’associazione indipendente, assolutamente non di partito, aperta a tutti. Per me, dice, è un modo per investire non solo sulle competenze ma anche sulle sensibilità politiche. Una scuola dove ognuno segue un proprio percorso in questo momento di cambiamenti epocali. Gli incontri sono seguiti da una ventina di giovani all’anno e fra loro alcuni sindaci, amministratori, desiderosi di apprendere la difficile arte di operare fra leggi, leggine, nodi e trappole, per il bene comune”. La politica è una malattia diceva un ex presidente, non negativa, ma come diceva Carlo Goldoni riferen-