Il romanzo autobiografico racconta la storia dell’autrice nella cui vita la depressione maggiore psicotica improvvisamente irrompe.
Dal traumatico internamento nel reparto psichiatrico di un noto ospedale milanese l’autrice analizza e ci svela, grazie a continui salti temporali, le motivazioni profonde, la lacune nel sistema valoriale ed educativo, la connessione tra predisposizioni genetiche ed influenze ambientali nell’insorgenza di disturbi affettivi degenerativi.
In uno straordinario percorso di caduta e crescita fatto di visioni e di simbolismi a volte quasi irreali, il lettore viene condotto a riflettere su quali errori possono essere evitati e su quali strade possono essere intraprese nel contrasto del non senso assoluto.
L’epilogo è lieto, il percorso costruttivo è ricco di strategie esemplificate con il vissuto reale, dalle sedute psicoterapiche alle connessioni evidenziate tra fede e raggiungimento della quiete interiore.