RIZA
Il medico naturale sempre con te L’altro modo di prevenire e curare LE INTOLLERANZE ALIMENTARI
Il medico naturale sempre con te
RIZA
L’altro modo di prevenire e curare
LE INTOLLERANZE ALIMENTARI SCOPRI SEI DAVVERO INTOLLERANTE A UN CIBO E COME ELIMINARE I DISTURBI INTESTINALI E DIGESTIVI • Come si distinguono dalle allergie • I rimedi verdi e i cibi per curarle • Quando è la psiche a rifiutare un cibo
I MANUALI PRATICI PER LA SALUTE DI TUTTA LA FAMIGLIA
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Il medico naturale RIZA sempre con te
L’altro modo di prevenire e curare
LE INTOLLERANZE ALIMENTARI
SCOPRI A QUALE ALIMENTO SEI DAVVERO INTOLLERANTE COSÌ ELIMINI I DISTURBI INTESTINALI E DIGESTIVI
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LE INTOLLERANZE ALIMENTARI Direttore scientifico: Emilio Minelli - Editing: Giuseppe Maffeis Progetto grafico: Roberta Marcante - Immagini: Fotolia, 123rf. © 2016 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia. Finito di stampare nel mese di febbraio 2016 per conto delle Edizioni Riza S.p.A, da Rotolito Lombarda S.p.A., 20063 Cernusco sul Naviglio (MI)
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SOMMARIO 4 Quando il cibo diventa un nemico 8 Intolleranze: le varie cause e gli effetti 10 12 14 20 22 24 26 28 32 36 38 40 42 44 46
All’origine di tutto c’è l’alimentazione Intolleranze vere, apparenti o presunte Intolleranza-allergia: quali le differenze? I meccanismi che danno intolleranza Se la flora intestinale non è in equilibrio... Gli effetti sull’organismo I test per riconoscere le intolleranze I test alternativi: utili ma da “interpretare” Quando non riesci a digerire il latte Celiachia: attacco contro l’intestino I sintomi e i danni in tutto l’organismo I test per identificare la malattia celiaca L’ipersensibilità al glutine Quella ai lieviti è vera intolleranza? Le pseudoallergie provocate da cibi
48 Intolleranze: prevenzione e cure naturali 50 52 58 66 68 76 80 86 88 92 96
Eliminare i sintomi e diventare tolleranti Scoprire il cibo che il corpo rifiuta Enzimi: essenziali per poter digerire La dieta da seguire per ridurre il lattosio Celiachia: unica cura è eliminare il glutine I granuli omeopatici utili nei vari casi I rimedi verdi che disintossicano Ristabilire i rapporti tra mente e intestino Se la psiche spinge a rifiutare un cibo Via gli atteggiamenti che ti fanno star male Sfiamma l’intestino e fai la pace con il cibo Il medico naturale
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INTRODUZIONE
Quando il cibo diventa un nemico Ne parliamo con il professor Emilio Minelli, esperto in Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia, Fitoterapia e Medicina Integrata Centrata sulla Persona
STIAMO DIVENTANDO TUTTI INTOLLERANTI A UNO O PIÙ CIBI? SEMBRA COSÌ MA, RICONOSCENDO LE VERE ORIGINI DEI DISTURBI, SPESSO I SINTOMI SI CURANO SENZA ELIMINARE NULLA DALLA DIETA, CON UN’ALIMENTAZIONE PIÙ VARIA, I RIMEDI NATURALI E I GIUSTI ATTEGGIAMENTI PSICOLOGICI. 4
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empre più persone dichiarano di soffrire di intolleranze o allergie alimentari. Quando ingeriscono un certo cibo o un particolare ingrediente alimentare avvertono dei disturbi di diversa portata: da un leggero gonfiore addominale a malesseri intestinali, fino a una risposta allergica di grave entità, che può anche mettere in pericolo la vita. Questo elevato aumento di reazioni nocive prodotte dal cibo è un fenomeno caratteristico della nostra epoca ed è spiegabile anche con gli squilibri tipici dell’alimentazione contemporanea. Sovraccarichiamo il nostro apparato digerente con un’abbondanza di alimenti, spesso ripetitivi e ricchi di additivi e di ingredienti diversi da quelli a cui l’organismo è stato abituato per generazioni. Tali sostanze possono essere in molti casi identificate come ostili dal nostro corpo, scatenando una reazione allergica oppure un’intolleranza, se l’intestino non riesce ad assimilarle bene. Occorre infatti in primo luogo fare un po’ di chiarezza fra i vari tipi di effetti nocivi prodotti dal cibo, le cui cause e manifestazioni sono diverse fra loro e di conseguenza sono differenti anche gli interventi utili per la loro prevenzione e cura.
Intossicazioni, allergie e intolleranze Per mettere ordine su questo argomento, oggi ogni sintomo fastidioso e nocivo che insorge in seguito all’ingestione di cibi viene catalogato nelle reazioni avverse agli alimenti, che sono suddivise fra reazioni tossiche e non tossiche. Le reazioni tossiche sono quelle che vengono chiamate comunemente “intossicazioni” o “avvelenamenti” e sono dovute all’ingestione di sostanze nocive presenti nei cibi, che possono essere di origine chimica (metalli, additivi, insetticidi...) oppure biologica (tossine batteriche, microbi, funghi...). Invece le reazioni non tossiche sono provocate da cibi sani, in genere ben tollerati dalla maggioranza delle persone, che in alcuni soggetti invece scatenano disturbi imprevedibili. A loro volta le reazioni non tossiche vengono di solito suddivise in allergie e intolleranze alimentari. Il medico naturale
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INTRODUZIONE L’allergia alimentare è caratterizzata soprattutto dall’attivazione del sistema immunitario, come reazione al contatto con un determinato cibo o uno dei suoi componenti. Questa sostanza alimentare, che nella maggioranza delle persone è innocua, per alcune è invece un allergene, cioè un elemento riconosciuto come nemico, tanto da dare il via a una serie di reazioni ostili dell’organismo. Si va dalla semplice irritazione della pelle fino allo shock anafilattico, che può essere letale.
Il cibo che è all’origine dell’intolleranza non va eliminato per sempre dalla propria alimentazione ma ridotto fino a una dose tollerata, ad eccezione del glutine, del tutto vietato ai celiaci.
L’intolleranza alimentare Si riteneva in passato che l’intolleranza alimentare si differenziasse dall’allergia perché non coinvolge per nulla il sistema immunitario. Ma gli studi più recenti ritengono che anche alcune intolleranze possano essere determinate dall’intervento di anticorpi, di una classe diversa rispetto a quelli delle allergie. Le intolleranze nel senso classico del termine sono quelle legate a problemi di digestione e assimilazione. Le loro cause possono essere diverse: enzimatiche, farmacologiche, da additivi. I sintomi sono talvolta simili a quelli delle reazioni allergiche, ma meno intensi, meno immediati e sempre proporzionati alla quantità di cibo ingerita. Per riconoscere le allergie alimentari sono disponibili numerosi test diagnostici attendibili. Invece le intolleranze metaboliche riconosciute ufficialmente dalla medicina sono sostanzialmete quella al lattosio e quella al glutine (che è una vera e propria malattia, la celiachia). Sono le sole due che si possono diagnosticare attraverso specifici esami clinici. Non sono riconosciuti ufficialmente invece i vari tipi di test praticati per stabilire se una persona è intollerante a un cibo piuttosto che a un altro. 6
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Per prevenire le intolleranze e per rimediare ad esse è importante adottare un’alimentazione varia e diversificata. Si diventa intolleranti soprattutto agli alimenti che si mangiano troppo spesso.
Il modo più sicuro per accertarlo è il test di esclusione, che consiste nell’abolire il consumo di un cibo per un periodo di tempo per poi reintrodurlo poco alla volta e osservare le reazioni dell’organismo.
Che fare per curare i disturbi Gli interventi da attuare in caso di “ostilità” nei confronti di un cibo sono molto mirati e diversi a seconda delle diagnosi. Nel caso delle allergie bisogna in ogni caso evitare il contatto con il cibo che potrebbe scatenarle. Se la diagnosi è celiachia i pazienti devono assolutamente abolire il consumo di alimenti con glutine; chi soffre di intolleranza al lattosio deve prestare attenzione ai cibi che ne contengono. In tutti gli altri casi occorre invece in primo luogo identificare il cibo all’origine dei disturbi. Poi però esso non va cancellato dalla propria tavola ma, dopo una prima fase di eliminazione, riportato gradualmente nel piatto. Oltre agli interventi nel campo dietetico, la prevenzione e la cura delle intolleranze si attua anche attraverso l’uso di rimedi naturali, che favoriscono la digestione e proteggono l’intestino. Fra i nuovi ritrovati sono da ricordare gli integratori a base di enzimi, che permettono di scomporre gli alimenti in molecole via via più semplici e quindi assimilabili dall’organismo. Infine è molto importante sapere che il rifiuto di un determinato cibo può anche essere dovuto a un motivo psicologico. Cambiare atteggiamento mentale e diventare meno abitudinari nella vita può essere decisivo per “tollerare” meglio anche i cibi e stare bene sia fisicamente che psicologicamente. Il medico naturale
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LA DEFINIZIONE DEL DISTURBO
Intolleranze: le varie cause e gli effetti
L’INTOLLERANZA A UN CIBO È DOVUTA SOSTANZIALMENTE AL FATTO CHE IL CORPO NON RIESCE A DIGERIRLO E ASSIMILARLO. LE MOLECOLE NON DIGERITE PROVOCANO INFIAMMAZIONE LATENTE E, SUPERATA UNA CERTA SOGLIA, SCATENANO DISTURBI VARI, SOPRATTUTTO GASTROINTESTINALI.
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econdo uno studio svolto su un campione della popolazione italiana, circa il 50% dei nostri connazionali sospetta di essere intollerante o allergico a un cibo. Ma i dati sanitari ufficiali dicono che i casi di reazione avversa agli alimenti riguardano il 6-8% della popolazione infantile e circa il 3% di quella adulta. È innegabile, tuttavia, che molte persone soffrono di disturbi gastrointestinali collegati in qualche modo
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INTOLLERANZA O ALLERGIA? SPESSO I DUE TIPI DI REAZIONE AI CIBI SI CONFONDONO AVENDO SINTOMI SIMILI: COME DISTINGUERLE
VARI TIPI DI INTOLLERANZA: PER CARENZA DI ENZIMI, PER REAZIONE A SOSTANZE FARMACOLOGICHE O AGLI ADDITIVI
AL LATTOSIO E AL GLUTINE SONO LE DUE INTOLLERANZE PIÙ RICONOSCIBILI; LE ALTRE SPESSO SONO SOLO IPOTESI
all’alimentazione. Alla base di queste intolleranze, vere o presunte che siano, c’è un sovraccarico di alimenti che l’intestino fatica a digerire, perché ricchi di sostanze estranee all’organismo. Le molecole non scomposte e non assimilate irritano la mucosa intestinale e provocano un’infiammazione che dà il via a una catena di disturbi di vario genere. Ecco perché le intolleranze sono oggi chiamate anche “infiammazioni da cibo”. Il medico naturale
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LA DEFINIZIONE DEL DISTURBO
All’origine di tutto c’è l’alimentazione La spiegazione dell’aumento dei casi di reazioni avverse ai cibi (allergie e intolleranze) sta anche nei difetti della nostra dieta e nelle tante sostanze chimiche che ingeriamo.
MIGLIORARE LA DIETA
Spesso i disturbi che vengono interpretati come effetto di una intolleranza sono invece provocati da un’alimentazione squilibrata
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oltissime persone oggi soffrono di problemi intestinali; ne attribuiscono spesso la causa a presunte intolleranze a un particolare cibo oppure a disturbi di difficile definizione, come la sindrome del colon irritabile. Ma, nella grande maggioranza dei casi, tali disturbi si possono far risalire a un’alimentazione scorretta: una dieta poco varia, non equilibrata nell’apporto di nutrienti e troppo ricca di calorie e di sostanze non naturali. L’uso massiccio di additivi e conservanti fa arrivare sulla nostra tavola alimenti che sono “drogati” chimicamente, anche per i pesticidi e fertilizzanti usati in agricoltura e per i medicinali dati agli animali d’allevamento. Un cocktail tossico che provoca inevitabili conseguenze nell’apparato gastrointestinale e l’aumento dei casi di intolleranza o di allergia. Anche se in alcuni casi esiste una predisposizione genetica a tali disturbi, molte persone ne soffrono a causa dell’ingestione eccessiva di una scarsa varietà di cibi, ad alcuni dei quali il corpo non è abituato. Le intolleranze nascono spesso da errate scelte alimentari che sovraccaricano l’intestino e lo fanno infiammare. Per questi motivi, prima di ipotizzare la presenza di un’intolleranza, valutiamo bene se la nostra alimentazione è sana.
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Gli errori che irritano l’intestino Gli effetti dell’alimentazione possono provocare irritazione nell’apparato grastrointestinale, creando uno stato di infiammazione che è all’origine di vari disturbi. Ecco le possibili cause. ALIMENTAZIONE SQUILIBRATA
Mangiare troppo e combinare gli alimenti in maniera sbagliata rallenta la digestione e provoca il ristagno di cibi nel lume intestinale, dove fermentano. Spesso poi la nostra dieta è carente di cibi “vivi”, ricchi di vitamine ed enzimi, che permettono la digestione. DIETA ABITUDINARIA
Un’alimentazione basata sulla scelta ripetuta degli stessi cibi finisce col tempo per sovraccaricare l’apparato gastrointestinale, che letteralmente non “tollera” più quell’alimento. Superata una soglia limite, il cibo non viene più digerito e dà il via all’infiammazione. CIBI CHE INTOSSICANO
L’ingestione di alimenti conservati, preconfezionati, ricchi di additivi, coloranti e insaporitori, introduce inevitabilmente nel nostro organismo una serie di sostanze che possono essere nocive. Esse possono provocare un’allergia, se danno una reazione immediata, o possono comunque favorire un’ipersensbilità che facilita l’irritazione intestinale.
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LA DEFINIZIONE DEL DISTURBO
Intolleranze vere, apparenti o presunte Non è facile definire e diagnosticare le intolleranze, perché sono difficilmente catalogabili. Quelle più diffuse, sicure e riconosciute dalla scienza sono l’intolleranza al lattosio e quella al glutine. Per le altre occorre fare varie distinzioni.
HANNO IN COMUNE L’INFIAMMAZIONE
Secondo alcune ipotesi, quello che accomuna i vari tipi di intolleranza è una infiammazione indotta a partire dall’intestino
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l concetto stesso di intolleranza resta ancora abbastanza ambiguo, ma la parola “intolleranza” rende bene il senso e l’origine di questo disturbo: il corpo non tollera più uno o più alimenti. Le cause possono essere svariate, ma le caratteristiche che unificano quelle che vengono definite generalmente intolleranze sono le seguenti: 1 - È determinata dall’assunzione di uno o più alimenti, e l’entità dei sintomi è propozionata alla quantità di cibo che si ingerisce: la loro gravità aumenta con il crescere della dose. 2 - I sintomi sono in primo luogo costituiti da disturbi gastrointestinali (gonfiori, crampi, irregolarità nell’evacuazione), ma possono consistere anche in problemi digestivi, nausea, manifestazioni cutanee e disagi respiratori. 3 - Può avere un effetto ritardato, ovvero l’ingestione della sostanza a cui si è intolleranti può scatenare una reazione anche a distanza di ore dall’assunzione. 4 - Può avere una soglia di tolleranza, ovvero può esistere una determinata quantità di cibo al di sotto della quale la molecola incriminata non causa alcun sintomo.
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Le due intolleranze riconosciute Al lattosio L’intolleranza al lattosio è dovuta alla mancanza di un enzima che scomponga questo zucchero complesso in zuccheri semplici. Il lattosio perciò non viene assimilato e fermenta ad opera della flora batterica intestinale. Da qui la produzione di gas, e l’infiammazione intestinale, con una serie di disturbi. L’approfondimento a pag. 32 Al glutine L’intolleranza al glutine, o celiachia, è una reazione dell’organismo contro il glutine, una sostanza contenuta nel grano e in altri cereali. Il sistema immunitario nel prenderlo di mira scatena una reazione che danneggia i villi intestinali e provoca squilibri in tutto l’organismo, tanto da favorire anche gravi malattie. L’approfondimento a pag. 36
Come si distinguono dalle allergie? Si riteneva generalmente che la differenza sostanziale fra le intolleranze e le allergie fosse costituita dal fatto che le intolleranze non mobilitano il sistema immunitario ma solo il metabolismo. Da varie ricerche però è emerso che nel caso di certe intolleranze entrano in azione anche alcune gammaglobuline immunitarie (per la precisione quelle chiamate IgG), che provocano lo stato infiammatorio intestinale da cui ha origine poi il disturbo. Perciò oggi, per essere più precisi, alcuni testi specificano che alcune intolleranze possono essere mediate da immunoglobuline, mentre altre hanno origine solo da problemi nella digestione e assimilazione di determinati alimenti. Anche se il confine si è fatto più sottile, resta però la distinzione tra intolleranze e allergie, di cui parliamo diffusamente nelle prossime pagine. Il medico naturale
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