RIZAEXTRA
RIZAEXTRA Bimestrale Luglio/Agosto 2018 n. 3 € 9,90 Italia P.I. 07/07/2018
Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, LO/MI
PSICOLOGIA PRATICA
Conoscere e gestire CONOSCERE E GESTIRE LE EMOZIONI
le emozioni Come superare i momenti difficili senza farsi travolgere
NON REPRIMERLE Altrimenti rischi stress, disagi e disturbi fisici
Siamo troppo duri con noi stessi
È questo il motivo che ci porta a soffrire tanto
LA GUIDA PRATICA Cosa fare quando arrivano ansia, rabbia, tristezza e paure
FAI IL TEST: SCOPRI SE TI CONTROLLI TROPPO Cover EMOZIONI-SCELTA.indd 1
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SOMMARIO
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LA DEFINIZIONE
COME GESTIRLE
Sono le voci dell’anima
Impara ad accogliere
e ci fanno evolvere
tutte le emozioni
NON SONO MAI NEGATIVE, PERCHÉ OGNUNA
DOBBIAMO ABITUARCI AD ACCETTARE ANCHE
E TUTTE SONO ALLEATE DELLA NOSTRA SALUTE
SOLO IN QUESTO MODO CI RICONGIUNGIAMO
A CONOSCERE LE NOSTRE VERE ESIGENZE
CON I NOSTRI DESIDERI PIÙ AUTENTICI
PORTA UN MESSAGGIO DI INESTIMABILE VALORE PSICOFISICA: CI PROTEGGONO E CI AIUTANO
GLI STATI D’ANIMO PIÙ SGRADEVOLI, PERCHÉ CON IL NOSTRO LATO PIÙ PROFONDO,
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RIZA EXTRA
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Direttore responsabile Vittorio Caprioglio Direttore Scientifico Raffaele Morelli Direttore Generale Liliana Tieger Redazione Giuseppe Maffeis Progetto grafico Roberta Marcante Immagini Fotolia, 123rf, ShutterStock Direttore Pubblicità Doris Tieger Ufficio Pubblicità Luisa Maruelli, Ugo Scarparo Responsabile amministrativo Danila Pezzali Segreteria di Direzione Daniela Tosarello Responsabile ufficio tecnico Sara Dognini
LE EMOZIONI PIÙ COMUNI
Una per una, ecco come
diventano tue alleate LE CARATTERISTICHE E LE MANIFESTAZIONI
DEI VARI STATI D’ANIMO, PER CONOSCERLI MEGLIO E PER TRATTARLI COME UNA PARTE DI NOI,
IN MODO CHE POSSANO SVOLGERE LA LORO FUNZIONE: AGIRE PER IL NOSTRO BENE
Redazione, amministrazione: Edizioni Riza S.p.a. via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. - fax 02/58318162 www.riza.it - info@riza.it Pubblicità: Edizioni Riza S.p.a. via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. fax 02/58318162 www.riza.it - advertising@riza.it Stampato in Italia da: Caleidograf s.r.l. Via Milano 45, 23899 Robbiate (LC) Distribuzione per l’Italia: So.Di.P “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 40 del 14-02-2018 ISSN 2610-864X Associato a:
Riza Extra cita i nomi commerciali di prodotti fitoterapici, omeopatici o farmaci per completezza di informazione e per libera scelta della redazione. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
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come gestirle
Impara ad accogliere tutte le emozioni
anche quelle spiacevoli
dObbiamO abituarci a cOntemplare anche gli stati d’animO sgradevOli, perchÉ sOlO in questO mOdO ci ricOngiungiamO cOn il nOstrO latO piÙ prOfOndO, cOn i nOstri desideri piÙ autentici
L
e emozioni sono strumenti fondamentali per prendere coscienza di sé e del proprio stato interiore. Gioia, paura, tristezza, rabbia, gelosia e le altre emozioni trovano posto nella nostra vita ogni giorno e tutte sono importanti poiché mani-
festano la nostra vita interiore. Le emozioni infatti arrivano per farci comprendere cosa fare, per difenderci o proteggerci dai pericoli e per aiutarci a prendere la decisione giusta. Se non vengono ascoltate, ma sono negate o scacciate, possono tramutarsi in
disagi peggiori e non riescono a svolgere la loro funzione protettiva ed evolutiva. È dunque molto importante gestire anche le emozioni ritenute comunemente spiacevoli, imparando a riconoscerle e a renderle nostre alleate, per poter vivere una vita più
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Ogni emozione ha uno scopo:
ciò che senti?
farci crescere
Sai esprimere
«la ragione per cui le sensazioni negative bruciano così lentamente e durano a lungo dentro di noi è perché continuiamo ad accenderle con vecchi ricordi». ali b. moe
gratificante e in armonia con la nostra reale natura. Se si seleziona tra emozioni positive e negative, si cade in un luogo comune molto diffuso: ci concediamo emozioni solo di un certo tipo, che non ci sbilanciano troppo nei confronti degli altri, che ci tirano
un po’ su, che ci danno la ricarica sufficiente per anestetizzarci nei momenti bui. Ma le emozioni non servono a proteggerci dalla vita: è proprio il contrario. Non c’è emozione vera che non ti intrappoli, che non ti costringa a esser consapevole di dove
sei e di cosa stai facendo. Scrive Carl Gustav Jung: «Uno dei problemi della vita è quello di non poter vivere e produrre il meglio di sé senza rimanerne intrappolati». L’emozione dovrebbe servire a questo: a catturarci per farci produrre il meglio di noi.
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come gestirlE
Ogni emozione ha uno scopo:
farci crescere
Ogni stato d’animo che “smuove” il mondo interiore ha un significato, un senso che va cercato non all’esterno, ma in quello che non stiamo esprimendo di noi stessi
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«A
ndava tutto bene, poi di colpo dal nulla sono arrivate queste crisi d’ansia. Cosa posso fare per mandarle via?». È una delle frasi che uno psicoterapeuta sente dire più spesso nei primi colloqui, ed è una reazione molto diffusa delle persone di fronte alle emozioni ritenute negative. Al posto dell’ansia possono esserci la tristezza, la rabbia, un senso di malessere indefinito... La frase è significativa perché racchiude in sé molti dei luoghi comuni e degli schemi mentali inconsapevoli che sono alla base del disagio stesso. «Andava tutto bene»: dietro questo esordio c’è l’idea che la vita ideale è quella che scorre tranquilla, un fiume calmo in cui navigare serenamente. Peccato che, impostata in quel modo, l’esistenza finisca per somigliare a una palude: che sia per un eccesso di stasi esistenziale, allora, che certi disagi arrivano a scuoterci? Il disagio è arrivato «di colpo»: altro modo di dire tipico. Non ci rendiamo conto che siamo noi a produrre tut-
scacciare l’intruso. «Cosa posso fare per mandarli via?» è, come abbiamo visto, la richiesta più comune.
ti i nostri stati interiori, siamo noi a covarli: pensiamo che arrivino dall’esterno, o addirittura “dal nulla”. Una specie di meteorite che ci piove sulla testa inaspettata. Per questo spaventano, preoccupano, infastidiscono. Irrompono come ospiti indesiderati da scacciare al più presto, magari con i farmaci. Perché mandano all’aria i nostri piani, o forse perché ci mettono in imbarazzo con gli altri, ci fanno sentire diversi, ci fanno restare indietro nella corsa della vita. Temiamo di rimanere isolati, senza le nostre solite certezze. Tra le reazioni più frequenti quando questo succede: l’allarme, il continuo rimuginio mentale, l’idea di essere “sbagliati” e di doversi migliorare, in generale un forte interventismo finalizzato a
Servono a sbloccare la “stasi” dell’energia Purtroppo, il mondo interno è oggi quasi sconosciuto. Siamo tutti assuefatti a una visione meccanica della psiche, pensiamo che ogni evento del mondo interno sia provocato da fatti esterni, da esperienze passate, e che la soluzione sia scoprirne le cause, rimuoverle e spegnere i sintomi con i farmaci. Ma ogni emozione imprevista, in quel mare sempre in movimento che è il mondo interiore, ha un significato, un senso che va cercato non all’esterno, ma in ciò che non stiamo esprimendo di noi stessi. I sintomi sono messaggi che giungono dal profondo e spesso rappresentano già l’inizio della guarigione, perché indicano la via d’uscita da periodi di stasi energetica o da conflitti interni. Ma dobbiamo cambiare completamente mentalità se vogliamo metterli a frutto nel modo giusto.
spargono i semi della tua rinascita Le emozioni più forti e “disturbanti” sono il segno di qualcosa che lotta dentro di te per venire fuori. Se lo combatti si riaffaccerà in modi incontrollabili e inopportuni. Se invece lo accogli, ti attraverserà rapidamente, come il vento di primavera che spazza via le tracce di quello che eri o che credevi di essere. È un’aria impetuosa che sparge i semi della tua rinascita. Così potrà crescere la tua pianta originale e potranno sbocciare i lati di te che non sapevi di avere. In poche parole, potrai realizzare te stesso.
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le emozioni più comuni
Una per una, ecco come
diventano tue alleate le cArAtteristiche dei vAri stAti d’Animo, per conoscerli meglio e per trAttArli come unA pArte di noi, in modo che possAno svolgere lA loro funZione: Agire per il nostro bene
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niziamo a osservare da vicino le emozioni una per una e a scoprire qualcosa di più su di esse, ma soprattutto cominciamo a liberarci dalle definizioni ambigue e sbagliate che ce le rappresentano come forze oscure e primitive che bisogna controllare rigidamente
e possibilmente tenere sotto chiave. Ma se comprendiamo meglio la loro origine e la loro funzione evolutiva possiamo superare la diffidenza e il timore che ce le fanno percepire come ostili e distruttive, armi a doppio taglio che possono ripercuotersi contro di noi. Ognuna di esse
nasce da una nostra precisa esigenza e ce la manifesta. Ecco allora una panoramica delle emozioni più comuni, a partire dalla sorpresa, quella più rapida e immediata, che spesso introduce altre pulsioni emotive, come la rabbia, la gioia o la
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SORPRESA
PAURA
RABBIA
TRISTEZZA
Lo stupore è l’inizio
Il timore ti salva
La collera repressa
Un sentimento che ti blocca
di ogni emozione
la vita
ti fa ammalare
per farti ripartire
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GIOIA
TIMIDEZZA
INVIDIA
Saper gustare gli istanti
Paura di esporsi
Ascoltala: è uno stimolo
di felicità quotidiana
e di essere giudicati
a valorizzarti
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GELOSIA
Quando sei geloso temi soprattutto
di perdere te stesso
PAG. 116 tristezza. Presenteremo le caratteristiche e le funzioni di ogni emozione, soprattutto di quelle comunemente ritenute meno accettabili. E soprattutto consiglieremo come accoglierle, gestirle e farle diventare alleate del nostro benessere psicofisico.
DISGUSTO
Respingi ciò che mette a rischio
la salute e l’identità 49
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l e e m oz i o n i p i ù c o m u n i
sorpresa Lo stupore è l’inizio
di ogni emozione Appare sul viso di colpo e svanisce in fretta, poi subentra un altro stato d’animo legato all’evento inaspettato: paura, gioia, rabbia…
L
a sorpresa è l’emozione mentre nel secondo caso ci no. La sorpresa è un’emozione più breve. Scatta all’im- aspettiamo che dalla porta enneutra, non è né positiva né provviso. Se abbiamo il tri un nostro collaboratore negativa. La sorpresa infatti tempo di pensare a quando invece entra il capo... viene sempre seguita da un’alquello che succede e capire se Qualunque tipo di sensazione tra emozione. Si può tramutaci sorprende o no, allora non può suscitare sorpresa, se care in felicità se l’evento è una siamo sorpresi. Non si può ri- pita d’improvviso o quando ci cosa che ci piace. Se l’evento manere sorpresi a lungo, a si aspetta qualcos’altro. Possoprovoca un atteggiamento di meno che non avvenga un no essere sorprendenti una aggressività si trasforma in susseguirsi di eventi sorpren- vista, un suono, un odore, un rabbia, oppure in disgusto se denti. Quando si ci si presenta una sismette di essere sortuazione sgradevole. «Chi non è più in grado presi, questa emoSe invece ci sentiamo zione scompare minacciati da ciò che di provare sorpresa è come morto; all’improvviso, così sta accadendo l’emoi suoi occhi sono spenti». come è nata. La sorzione della sorpresa si presa nasce da qualtrasforma in paura. La Albert Einstein cosa che arriva del paura è l’emozione tutto inaspettato o da un even- gusto o una sensazione tattile. che più spesso viene dopo la to che contraddice quello che Non solo le sensazioni fisiche sorpresa; infatti le espressioni aspettavamo che succedesse. possono provocare la sorpremimiche di questi due stati Nel primo caso ad esempio sa, ma anche un’idea, un sugd’animo sono abbastanza sil’arrivo improvviso e non an- gerimento, un’osservazione mili tra loro, almeno inizialnunciato di una persona, imprevista da parte di qualcumente.
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Torniamo a stupirci come i bambini La sorpresa è un’emozione tipicamente infantile, perché i bambini guardano ogni cosa con occhi nuovi. Crescendo trascuriamo la capacità di meravigliarci, e così perdiamo la fonte della creatività e l’origine di molte occasioni di gioia.
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