RIZA Novità SENIOR Speciale
VIVERE BENE DOPO I 60 ANNI
VIVERE BENE DOPO I 60 ANNI
Ecco come rigenerare i neuroni. Migliori memoria e lucidità mentale
I consigli antiage
1 Dai spazio alla creatività
2 Liberati dai troppi pensieri
3 Meno abitudini, più novità
Le ultime ricerche
Perché troppa razionalità fa invecchiare le cellule nervose. Bisogna usare l’immaginazione
Gli aiuti naturali
I RIMEDI VERDI E GLI INTEGRATORI
PIÙ UTILI DOPO I SESSANT’ANNI
La dieta più efficace
Si chiama Mind ed è ricca di vitamine che stimolano l’attività cerebrale
PAG. 8 UN ORGANO PRODIGIOSO IL NOSTRO CERVELLO CRESCE SEMPRE
PAG. 22 LA MEMORIA NON SI PERDE PICCOLE AMNESIE? DIMENTICHIAMO CIÒ CHE NON SERVE RICORDARE
PAG. 32 ALLENA L’INTELLETTO SPERIMENTA NOVITÀ
E CONTINUA A IMPARARE: COSÌ IL CERVELLO CRESCE
PAG. 40 AIUTA LA MEMORIA
TECNICHE EFFICACI PER FISSARE I RICORDI E SAPERLI RICHIAMARE
PAG. 48 LE NUOVE TECNOLOGIE
ATTENTO AGLI EFFETTI
DELL’ERA INFORMATICA SUL TUO CERVELLO
PAG. 58 CIBI PER LA MENTE
NUTRI IL CERVELLO
CON ALIMENTI ADATTI
PAG. 66 ATTIVA IL CORPO
NEURONI IN FORMA: L’ESERCIZIO FISICO RINFORZA LA MENTE
PAG. 74 IL SONNO RISTORATORE
MENTRE DORMI RICARICHI
IL CERVELLO E LA MEMORIA
Pag. 80
Proteggi il cervello con l’aiuto di scudi naturali
PAG. 82 RIMEDI VERDI
PIANTE MEDICINALI
ALLEATE DELLA MENTE
CONTRO IL TEMPO
PAG. 90 INTEGRATORI
RINNOVA LE SOSTANZE
NECESSARIE AL CERVELLO
EROSE NEGLI ANNI
Gli studi rivelano che l’apparato cerebrale non è un organo statico, destinato a degradarsi nel tempo, ma è in continua evoluzione. Anche in età avanzata si creano nuove connessioni fra i neuroni, che ci consentono di arricchire le nostre competenze cognitive
Il cervello umano è una meraviglia di complessità, un universo di connessioni e processi in costante evoluzione. Per lungo tempo, si è creduto che questo organo straordinario fosse essenzialmente statico, che il suo sviluppo si completasse nell’infanzia e poi iniziasse un lento e costante declino, specialmente con l’invecchiamento. Ma le scoperte scienti che degli ultimi decenni hanno portato alla luce due fenomeni fondamentali prima sconosciuti: la neuroplasticità e la neurogenesi. La neuroplasticità è la straordinaria capacità del cervello di modi care la propria struttura e funzione in risposta alle esperienze e agli stimoli ambientali. Il cervello può letteralmente “rimodellarsi” nel corso della vita, tagliando le connessioni
fra neuroni che non servono più e creandone di nuove. La neurogenesi invece è il processo di formazione di nuovi neuroni nel cervello adulto. La perdita di neuroni, un tempo ritenuta inevitabile e massiccia, si è rivelata molto meno drammatica di quanto si pensasse. Si è dimostrato che in alcune aree del cervello, come l’ippocampo (cruciale per la memoria e l’apprendimento), si continuano a produrre nuove cellule cerebrali anche in età avanzata. Queste due funzioni hanno cambiato radicalmente il nostro modo di pensare al cervello e alla sua evoluzione nel tempo. Non lo pensiamo più come un organo statico destinato a declinare nel tempo, ma come una struttura dinamica e resiliente, capace di adattarsi, rigenerarsi e persino migliorare in alcuni aspetti con il passare degli anni.
Molti studi affermano che nell’ippocampo, l’area cerebrale che gestisce la memoria e l’apprendimento si formano nuovi neuroni ogni giorno, anche a 70 anni Il cervello è sempre in grado di creare nuovi circuiti cerebrali per poter imparare compiti complessi, come l’uso di un Pc oppure di uno smartphone
La capacità di adattamento del cervello è essenziale, a qualsiasi età, per riprendersi da eventuali lesioni cerebrali, come ictus o traumi cranici
Vivere situazioni insolite e assimilare saperi nuovi incrementa le connessioni neuronali e rafforza le abilità cognitive. Questo processo induce anche il rilascio di dopamina, generando gratificazione e motivandoci a ripetere tali attività stimolanti
Arricchire la nostra vita quotidiana con esperienze stimolanti e conoscenze inedite non solo contrasta il declino cognitivo, ma potenzia anche le funzioni cerebrali esistenti. Le novità e l’apprendimento continuo giocano un ruolo fondamentale nel mantenere attivo il cervello, specialmente con l’avanzare dell’età. Oltre a sviluppare nuove connessioni sinaptiche, attivano anche un elemento cruciale: il piacere. Quando ci immergiamo in situazioni insolite o acquisiamo nuove conoscenze, il nostro cervello rilascia dopamina, generando un senso di grati cazione. Lo si vede anche da un fenomeno molto comune oggi: siamo spinti a “scrollare” continuamente il cellulare sui motori di ricerca e sui social media perché ogni nuova informazione, noti ca
o interazione sociale, per quanto ef mera, ci grati ca con una scossa di dopamina. Ma mentre guardare spesso il cellulare può portare a una forma di dipendenza senza arricchire signi cativamente i circuiti neuronali, al contrario, sperimentare concrete novità e assimilare conoscenze potenzia le connessioni cerebrali, oltre a grati carci. Il piacere che ne ricaviamo diventa uno stimolo per continuare ancora ad imparare e a sperimentare, inoltre ci consente di ricordare meglio. Questo concetto è fondamentale: apprendimento, esplorazione e memorizzazione sono molto più ef caci e duraturi se sono associati a esperienze grati canti. La chiave per mantenere un cervello attivo, quindi, sta nel coltivare attività che non solo stimolano le nostre funzioni cognitive, ma che ci procurano anche gioia e soddisfazione.
Ogni volta che il nostro cervello si trova di fronte a una nuova esperienza crea collegamenti tra neuroni, cresce e si rigenera. Si modifica la struttura fisica cerebrale; per questo, quando avrai finito di leggere queste pagine la tua mente sarà leggermente diversa rispetto a quando hai iniziato
La corteccia prefrontale, la parte più evoluta del cervello, si può sviluppare imparando nuove abilità complesse
Il motto latino ci ricorda che, per mantenere in forma il cervello e la memoria col passare degli anni, è essenziale sostenere l’organismo con i cibi giusti, avere una vita attiva e dormire a sufficienza
Per preservare e migliorare le nostre facoltà cognitive, è importante conservare l’ef cienza del nostro corpo attraverso tre strumenti chiave: un’alimentazione equilibrata, l’esercizio sico regolare e un sonno adeguato. Una dieta bilanciata apporta al cervello i nutrienti vitali per il suo funzionamento ottimale. L’attività sica, oltre a migliorare la circolazione e l’ossigenazione cerebrale, stimola la produzione di sostanze bene che per i neuroni. Il sonno è essenziale per rigenerare il cervello e riorganizzare i ricordi. L’adozione di questi tre pilastri della salute contribuisce a garantire l’acutezza mentale e la memoria nel corso degli anni, contrastando il declino cognitivo legato all’invecchiamento e favorendo un duraturo benessere cerebrale. Come un delicato e prezioso meccanismo, il cervello necessita del giusto carburante, di costante movimento e di una manutenzione attenta per funzionare al meglio.
Cibi per la mente pag. 58
Attiva il corpo pag. 66
Il sonno ristoratore pag. 74
Erbe medicinali e integratori specifici aiutano a sostenere le attività cerebrali. Questi rimedi si basano su sostanze naturali e servono a mantenere l'efficienza cognitiva e a potenziare la memoria
Irimedi naturali e gli integratori giocano un ruolo importante nel supportare le capacità cerebrali e la memoria con l’avanzare degli anni, perché forniscono composti bioattivi e molecole essenziali che compensano la ridotta produzione siologica di sostanze che servono al cervello. Ad esempio, gli Omega 3 sono fondamentali per la struttura delle membrane cellulari dei neuroni, la vitamina B12 è essenziale per la formazione della mielina che riveste gli assoni, il magnesio supporta la plasticità sinaptica. Antiossidanti come la vitamina E, il coenzima Q10 e il resveratrolo proteggono il cervello dal degrado cellulare. Tra i prodotti erboristici citiamo il Ginkgo biloba, che migliora la circolazione cerebrale e la funzione cognitiva. La Bacopa monnieri è nota per i bene ci sulla memoria e sull’apprendimento. Il tè verde, ricco di polifenoli, ha proprietà neuroprotettive e stimola la vigilanza mentale.