RIZA COME SFRUTTARE BENE LE SUE MILLE VIRTÚ
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Il limone - La miglior cura
Il limone è un meraviglioso farmaco naturale. Disintossica il fegato e l’intestino, cura le infreddature, disinfetta le vie urinarie e previene la formazione di calcoli, rinforza il sistema immunitario, abbassa il colesterolo “cattivo”, riattiva il metabolismo e rende più bella e luminosa la pelle. Questo è solo un elenco parziale dei tanti benefici che si possono ottenere utilizzando questo splendido agrume.
Il limone
la miglior cura
Ripulisce il sangue da grassi e colesterolo, ringiovanisce le cellule e fa dimagrire Fai la dieta del limone: bastano solo 7 giorni Ecco come trasformarlo in una bevanda bruciagrassi, che depura e fa volare il metabolismo
Usa l’olio essenziale
Favorisce la concentrazione, migliora memoria e lucidità, regala serenità e buonumore
Prezioso per la pelle Tonifica e rende elastica la cute perché stimola la produzione di collagene
Via le infiammazioni È un vero e proprio farmaco contro i dolori articolari. Vince anche la stanchezza
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Sommario Il limone: l’agrume pieno pag. 6 di virtù
Le sue incredibili proprietà benefiche
La storia del frutto d’oro, dall’Oriente alla Sicilia Le caratteristiche del “re degli agrumi” La pianta e la sua coltivazione Biologico: la scelta migliore L’olio essenziale: il “concentrato” di tutte le qualità
Una vera e propria panacea per tutti i mali Per il benessere della pelle impura Per la salute di stomaco e intestino Contro stanchezza e dolori articolari Un aiuto contro febbre, raffreddore e mal di gola Manda via il nervosismo
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Rafforza i vasi sanguigni Altri rimedi
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Questa pubblicazione cita i nomi commerciali di prodotti fitoterapici, omeopatici o farmaci per completezza di informazione e per libera scelta della redazione. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
Perché fa dimagrire
L’ingrediente in cucina pag. 64
Il miglior amico della pelle pag. 74
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Il frutto che non può mancare nella dispensa
L’agrume che cura anche la tua bellezza
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I super abbinamenti vincenti
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Lo “sprint” giusto per il tuo metabolismo Il bruciagrassi per eccellenza Un alleato della digestione La dieta del limone Una giornata detox Il programma di una settimana Le 10 regole d’oro per perdere peso Gli altri agrumi
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Zenzero e limone 84 La coppia formidabile 86 Insieme per proteggere la tua salute 88 Aiutano anche a perdere peso 90 Per la bellezza 92
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Acqua e limone: il mix perfetto Una sinergia al servizio del benessere Bagni drenanti con gli oli essenziali
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La storia del frutto d’oro, dall’Oriente alla Sicilia
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rofumatissimo e inconfondibile, dallo smagliante colore giallo, il limone è il frutto che più rappresenta il “nostro” Mediterraneo, anche se in realtà la sua pianta arriva da lontano: dalla Cina o dall’India Settentrionale. I suoi frutti erano già noti agli antichi Greci, ma restano avvolti nel mito e nella leggenda. Erano probabilmente proprio dei limoni infatti i famosi “pomi d’oro” della mitologia greca, custoditi gelosamente nel giardino delle ninfe Esperidi da un drago dalle cento teste. Solo Ercole riuscì a portarne via alcuni, usando l’inganno per farsi aiutare da Atlante, padre delle Esperidi. Traccia di questo mito rimane ancora nel nome botanico del frutto degli agrumi, chiamato appunto esperidio. Il limone era noto ai Romani dell’epoca imperiale, ma ancora non si coltivava in Italia. La pianta cominciò infatti a diffondersi sulle sponde del Mar Mediterraneo attorno all’anno Mille, portata dagli Arabi. Il limone attecchì facilmente
soprattutto in Sicilia e in Spagna, ma cominciò a essere coltivato in maniera intensiva solo a partire dal XV secolo.
Sempre più diffuso in tutto il mondo Nel XVIII secolo ebbe una conferma ufficiale la fama del limone come frutto utile per la salute, quando si scoprì che poteva evitare lo scorbuto, una grave malattia diffusa soprattutto fra i marinai. Per questo sulle navi della flotta inglese diventò d’obbligo portare una scorta di limoni nei lunghi viaggi. Solo nel XX secolo si scoprì che questa proprietà era dovuta al fatto che l’agrume è ricchissimo di vitamina C, carente nell’alimentazione dei marinai di quei tempi. A partire da allora la coltivazione si diffuse in molte parti del mondo, là dove lo consentivano le condizioni, dal momento che la pianta vuole un clima caldo e umido, tipico della fascia subtropicale.
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Un ibrido nato da pomelo e cedro Il limone (Citrus x limon) fa parte della famiglia delle Rutaceae e del genere Citrus, in cui rientrano decine e decine di altri agrumi più o meno noti. Col tempo è diventato una specie autonoma, ma si ritiene che in origine non fosse così. La sua nascita effettiva va ricercata in tempi molto antichi ed è quindi estremamente difficile ricostruirla con certezza, ma è probabile che il limone sia in realtà un ibrido naturale, ovvero il seme della pianta è frutto di un incrocio. Verosimilmente la pianta sarebbe nata in maniera spontanea, probabilmente in India o in Cina, dall’unione tra pomelo (Citrus maxima) e cedro (Citrus medica). Alcuni ritengono invece che derivi dal “matrimonio” tra il cedro e il lime (Citrus aurantifolia). Il pomelo e il cedro, insieme al mandarino, sono considerate i veri “capostipiti” della famiglia, le piante da cui cioè sono poi derivati tutti gli agrumi che oggi conosciamo.
I maggiori produttori al giorno d’oggi
principalmente al Sud: in Sicilia, Calabria e Campania. Ma la pianta cresce bene anche in Liguria, come anche sulle sponde dei laghi e nelle zone costiere. La produzione di limoni è andata aumentando nel corso degli anni, anche perché viene utilizzato in diversi modi. Solo una percentuale ridotta dei frutti raccolti viene messa in commercio. La maggior parte della produzione mondiale di limoni viene impiegata per ricavarne il succo ed è usata a livello industriale per svariati prodotti: bevande e cibo, ma anche detersivi, preparati farmaceutici e prodotti di bellezza.
Negli ultimi anni i maggiori produttori mondiali di limoni sono stati i Paesi dell’America CentroMeridionale (soprattutto Argentina e Messico), ma anche il Sudafrica e alcuni Paesi del lontano Oriente (India e Cina). In Europa le nazioni che ne producono le maggiori quantità sono Spagna e Italia; nella nostra penisola in una stagione se ne possono arrivare a raccogliere circa 500mila tonnellate. Le coltivazioni si trovano
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L’olio essenziale: il “concen tr
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Racchiude tutta la forza dell’agrume
al frutto della pianta di limone si può ricavare un prodotto particolarmente ricco di proprietà benefiche perché custodisce al suo interno un vero e proprio concentrato delle virtù salutari dell’agrume. È l’olio essenziale, che si ricava dalla scorza dell’agrume. Si usa in cucina per insaporire i cibi ma anche in cosmesi e per trattare diversi disturbi. Vediamo insieme di cosa si tratta e come sfruttarlo al meglio.
L’olio essenziale di limone si estrae dalla scorza, generalmente mediante spremitura a freddo. L’essenza che si ricava è un vero “condensato” di tutta la forza e di tutte le proprietà del limone. È la componente più “energica” del limone, adatta per la cura di svariati disturbi. Le proprietà sono simili a
Per purificare l’aria e favori re l L’olio essenziale di limone è molto indicato nei diffusori per ambienti perché oltre a profumare l’aria aiuta anche a depurarla dalle sostanze inquinanti. Ma quest’olio essenziale ha anche effetti notevoli sulla mente e sullo stato emotivo. Da uno studio giapponese è emerso che in un ambiente in cui è stato diffuso profumo di limone le persone che lavorano al computer sbagliano molto meno. Risulta dunque che quest’olio
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n trato” di tutte le qualità sanguigni. Per le sue proprietà antisettiche ed espettoranti, l’olio essenziale di limone è utilizzato nel trattamento dei disturbi che colpiscono il naso, la gola e in generale le vie respiratorie, come nel caso di faringiti, laringiti, bronchiti, sinusiti. A questo scopo si può sfruttare con sciacqui e gargarismi (utili in particolare contro afte, stomatiti e altre affezioni della mucosa orale e faringea); oppure per inalazioni o suffumigi.
quelle del succo di limone, ma più accentuate, data la concentrazione di elementi attivi che si trova nell’olio essenziale.
Le sue numerose proprietà Anche l’olio essenziale, come il succo, è disinfettante, antisettico, antibatterico, antimicotico; è astringente, antinfiammatorio, stimolante dell’attività epatica e digestiva, protettivo della circolazione venosa e dei vasi
ori re la concentrazione essenziale favorisce la concentrazione e la memoria. L’essenza viene utilizzata anche per fare speciali saponi, grazie al suo profumo fresco e alle sue proprietà antibatteriche. È utile inoltre per usi casalinghi, in particolare nelle pulizie domestiche. Se ne possono, ad esempio, mettere poche gocce nella lavastoviglie con il detersivo oppure si possono aggiungere all’acqua per lavare i pavimenti.
Come usarlo al meglio Proprio per questa sua notevole “potenza” bisogna prestare attenzione a come si adopera l’essenza. È meglio applicarla sulla pelle diluita in olio vegetale e non esporre subito l’epidermide al sole, perché l’olio essenziale di limone reagisce con i raggi solari e può provocare macchie cutanee. In alcuni casi l’essenza si assume anche per uso interno, ma questo utilizzo deve essere soggetto a controllo medico e in dosi ridotte, su una zolletta di zucchero o in un cucchiaio di miele.
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Manda via nervosismo e Un effetto calmante Per rilassare corpo e mente
Contro ansia e nervosismo, uno dei rimedi naturali più consigliati è l’infuso con le foglie di limone. Come le foglie d’arancio, infatti, anche quelle di limone contengono principi attivi con virtù calmanti e riposanti. Per preparare questo rimedio è necessario procurarsi delle foglie di limone non trattate con prodotti chimici.
• Versa 2 cucchiai di foglie secche di limone in mezzo litro di acqua bollente, lascia in infusione per 10 minuti, filtra bene attraverso un colino dalle maglie strette e bevi, caldo oppure freddo, all’occorrenza, fino a tre o quattro tazze al giorno, possibilmente lontano dai pasti principali. • Se coltivi una pianta di limone puoi usare le foglie fresche e anche i fiori per preparare un decotto rilassante. Versa foglie e fiori in acqua fredda, porta a ebollizione, fai bollire per 15 minuti, poi lascia raffreddare, filtra bene e bevi. • Anche la diffusione dell’olio essenziale di limone, tramite un brucia-essenze, come abbiamo visto, aiuta a rasserenare il corpo e la mente.
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mal di testa battente Spegne la cefalea Il limone è indicato anche per contrastare cefalea ed emicrania. In questo caso si può usare associato all’olio essenziale di camomilla, perché l’effetto calmante di quest’erba sarà ancora più efficace unendosi alla proprietà detossificante dell’agrume.
Le frizioni sulle tempie • Diluisci 4 gocce di olio essenziale di camomilla in un cucchiaino di olio di mandorle dolci. Poi prendi un limone non trattato, lavalo sotto l’acqua fredda, asciugalo, taglialo a metà, spalma sulla polpa di ciascuna delle due parti un po’ del composto prima preparato, appoggia ognuno dei due mezzi limoni sulle tempie e sfrega lievemente con movimenti circolari. Ripeti fino a che il dolore non si placa. Se il mal di testa è localizzato in una parte precisa del capo, sfrega il mezzo limone sul punto da cui parte il dolore e prosegui fino a sentire sollievo.
• In alternativa, un rimedio popolare molto conosciuto per alleviare il mal di testa consiste nel preparare una tazzina di caffè e versare al suo interno il succo fresco e filtrato di mezzo limone. Il gusto non è dei migliori, ma la sua efficacia si basa sulla combinazione degli effetti vasocostrittori del caffè e delle proprietà stimolanti del limone.
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Il frutto che non può mancare nella dispensa
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a cucina è il “regno” del limone, che svolge molteplici funzioni, per la preparazione dei cibi e nei più svariati utilizzi culinari. Serve in primo luogo per insaporire e arricchire gli alimenti, spesso in sostituzione dell’aceto. La “citronette” per esempio è un’emulsione a base di olio extravergine d’oliva, sale, pepe e succo di limone; si usa di solito per condire pesci alla griglia, ortaggi lessati e insalate. È anche un ingrediente della maionese. Il succo di limone ha inoltre la proprietà di “cuocere” leggermente gli alimenti e si usa quindi per preparare piatti a base di pesce o carni crude, come tartare e carpacci. Se per esempio metti a marinare
nel limone i filetti di merluzzo o di sogliola per alcune ore, diventeranno bianchi e teneri. La marinatura nel limone serve anche per togliere il sapore di “selvatico” di alcune carni. Migliora il gusto dei tuoi piatti.
Non può mancare Il limone è anche un ingrediente molto versatile. Dagli antipasti ai dolci, è presente in numerosissime ricette, dalle più comuni a quelle innovative. Il sapore del limone si accosta armoniosamente a quello di tanti altri ingredienti, sia salati che dolci: carne, pesce, pasta, riso, verdure e zucchero. È alla base di una vasta quantità di combinazioni di gusti. In particolare sono tanti i dolci che si possono preparare con il limone: crostate, biscotti, muffin, creme e i più svariati tipi di torte. A proposito di dolci, non bisogna dimenticare il limoncello e il sorbetto al limone, immancabilmente presenti sulle nostre tavole.
La scorza: l’ingrediente più prezioso Anche la buccia del limone si può utilizzare in tanti modi in cucina. Si adopera fresca, a pezzetti oppure grattugiata, ma anche essiccata (si può conservare a pezzi più o meno grandi, o polverizzata con il mixer). La scorza serve per decorare dolci o cocktail, per insaporire pietanze ma anche per aromatizzare il sale o il pepe (si aggiunge nel contenitore della scorza polverizzata). Con le bucce di limone si possono fare anche i canditi, la cui preparazione è elaborata, perché richiede prima varie cotture in acqua e poi nello sciroppo di zucchero.
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Antipasti Insaporisce e aiuta a digerire
Polpettine di miglio al sapore di limone Ingredienti per 4 persone • 200 g di miglio • 1 porro • 1 carota • 1 zucchina • 1 uovo • 2 cucchiaini di scorza di limone bio grattugiata • prezzemolo, olio extravergine d’oliva, sale e curry q.b.
Il limone serve a dare un tocco
Preparazione di sapore a tanti piatti, dagli Lessa il miglio in antipasti ai dolci, ma aiuta 500 ml d’acqua anche a renderli più bollente poco facilmente assimilabili salata finché non e digeribili. avrà assorbito tutta l’acqua (la fiamma non deve essere troppo alta e ci vorranno 15-20 minuti). In una padella antiaderente fai scaldare un filo d’olio e unisci un trito di porro, carota e zucchina; regola di sale, aggiungi 1 presa di curry e cuoci per 10 minuti. Unisci al miglio le verdure cotte, la scorza di limone, il prezzemolo tritato e l’uovo, mescola bene e ricava le polpettine con le mani inumidite. Cuocile in una teglia coperta con carta da forno a 180 °C per 10 minuti (o fino a doratura), rigirandole un paio di volte.
Frittelle di scarola Ingredienti per 4 persone • 2 cespi di scarola • 1 bicchiere di farina di riso • 1 bicchiere di acqua gassata fredda • 1 cucchiaino di lievito • 1 limone • sale marino integrale e olio extravergine d’oliva o di arachidi bio q.b.
Preparazione Monda la scarola, lavala e tagliala a listarelle larghe circa 2 cm. Mettila in una padella con acqua bollente poco salata per alcuni minuti, quindi scolala. Versa la farina setacciata col lievito in una terrina e unisci l’acqua gassata fredda a filo, mescolando continuamente con una forchetta e unendo anche 1 pizzico di sale. Versa le fettine di scarola scolate e asciugate nella pastella e amalgama il composto. Friggi il mix a cucchiaiate, adagiando poi le frittelle su carta da cucina affinché perdano l’unto in eccesso. Servile calde in tavola e spruzzale con succo di limone.
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