RIZAEXTRA Bimestrale Novembre/Dicembre 2020 n. 17 € 9,90 Italia P.I. 07/11/2020 Direttore responsabile Vittorio Caprioglio Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 40 del 14-02-2018 ISSN 2610-864X
PSICOLOGIA PRATICA
Riza Extra + Libro € 19,40
Scopri la via della felicità
Non dipende mai dagli altri,
ma solo dal nostro atteggiamento mentale LE REGOLE D’ORO
• Stai di più nel presente • Smetti di criticarti • Riscopri le passioni • Elimina le azioni inutili
La gioia di vivere arriva quando diamo spazio a naturalezza e spontaneità
COME ATTIVARE NEL CERVELLO LE AREE DEL BUONUMORE
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SOMMARIO
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LE OPINIONI SBAGLIATE
VIA I RAGIONAMENTI
La felicità non è lontana
Libera la mente e così ritrovi
LA GIOIA NON RICHIEDE SFORZI
RIMUOVERE GLI STRATI DI PENSIERI FISSI
E FATICA: NON DOBBIAMO MERITARLA,
E SGOMBRARE LO SPAZIO INTERIORE
CONQUISTARLA O PESCARLA
È LA PREMESSA PER SINTONIZZARTI
ma accanto a te
la gioia di vivere
CON UN COLPO DI FORTUNA… SBOCCIA
CON IL FLUSSO DI MOLECOLE
NATURALMENTE DENTRO DI NOI:
DELLA FELICITÀ CHE IL CERVELLO PRODUCE
BISOGNA FARLE SPAZIO E VIVERLA
DI CONTINUO, SE LO LASCIAMO FARE
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SEGUI IL TUO ISTINTO
COME ACCOGLIERLA
Siamo felici se facciamo ciò
Cerca la gioia nel posto giusto:
LA GIOIA NON È AVERE TUTTO, MA ESPRIMERE
RICORDA CHE PUOI ESSERE FELICE
per cui siamo nati
dove sei tu adesso
TUTTE LE POTENZIALITÀ RACCHIUSE IN NOI.
IN OGNI LUOGO IN CUI TI TROVI,
È L’ANIMA A GUIDARCI IN QUESTO PERCORSO
NEL MOMENTO CHE STAI VIVENDO
DI REALIZZAZIONE DELLA NOSTRA ESSENZA.
E NELL’AZIONE CHE STAI COMPIENDO.
PER FAVORIRLA DOBBIAMO LIBERARCI DEI
VIVI IL PRESENTE, ACCOGLI GLI STATI D’ANIMO
PROGETTI STANDARD E DELLE REGOLE COMUNI
E FIDATI DELLA TUA ANIMA
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le opinioni sbagliate
La felicità non è lontana
ma sempre accanto a te
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La gioia non richiede sforzi e fatica. non dobbiamo meritarla, conquistarla o pescarla con un colpo di fortuna… Sboccia naturalmente dentro di noi. bisogna farle spazio e viverla
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utti vogliono essere felici, ma pochi ci riescono. Perché? «L’uomo è infelice perché non sa di essere felice. Soltanto per questo. Questo è tutto, tutto! Chi lo comprende sarà felice, immediatamente, nello stesso istante…» scrive Dostoevskij ne “I demoni”. Che cosa voleva dire il grande scrittore russo? Che la felicità è già presente dentro di te, ma tu guardi altrove. Molti paragonano la felicità a una meta distante e indicano
la strada per arrivarci: il lavoro, lo sforzo, il successo, il potere, la ricchezza, la fama… Ma la felicità non è un traguardo lontano, bensì una compagna di viaggio di cui il più delle volte nemmeno ci accorgiamo. Per trovare la nostra via occorre innanzi tutto modificare lo sguardo. La felicità, infatti, non è una meta, ma è la strada che stiamo percorrendo. Non dipende dall’esterno, dai successi o dagli insuccessi, dai soldi o dal prestigio, dall’accumulo o dalla perdita di beni materiali: l’anima è contenta quando realizza la propria natura. Tutto qui. Ecco perché talvolta ci sentiamo felici senza apparente motivo! È un buon segno, significa che la nostra anima è appagata, anche se all’apparenza non abbiamo fatto o ottenuto nulla di che.
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Lascia da parte tutte le convinzioni
e i luoghi comuni
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Non è una corsa ad ostacoli, ma
un viaggio nel profondo di noi
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La felicità non è un traguardo remoto, bensì una compagna di viaggio di cui il più delle volte nemmeno ci accorgiamo
La vita ha per te progetti diversi
da quelli che tu credi 7
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le opinioni sbagliate
Lascia da parte tutte le convinzioni
e i luoghi comuni
Ci sentiamo infelici perché pensiamo che la gioia arrivi dall’esterno, da quello che possediamo o dalle mete che raggiungiamo. Invece tutto ciò che serve per essere felici è già qui con noi
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ual è l’opinione comune sulla felicità? Possiamo sintetizzarla così: la felicità è un mito, una leggenda: tutti ne parlano, ma pochi l’hanno davvero conosciuta, e pochissimi sono così fortunati da assaporarla a lungo.... In pratica si pensa che la felicità sia quasi una chimera, oppure un premio o un trofeo da conquistare o da meritare con sforzi e fatica; si ritiene che vada ricercata, ma che raramente questa caccia vada a buon fine. E se fosse tutto sba-
gliato? Gli studi dimostrano che il nostro cervello è programmato per produrre continuamente occasioni di felicità. In ogni istante, infatti, mentre noi rincorriamo pensieri, progetti, obiettivi, il cervello si sta predisponendo a creare una condizione di pienezza e di soddisfazione, che non dipende dalle circostanze esterne. Il cervello tende per natura al nostro benessere, mantenendo sempre attive le centraline del piacere e della gratificazione, secernendo endorfine e neurotrasmettitori
che ci fanno star bene. Ma allora perché la felicità sembra tanto rara? Nonostante il cervello sia sempre pronto a farci star bene, nella mente e nella memoria prevalgono soprattutto le esperienze e gli stati d’animo negativi. Spesso ci facciamo invadere dai brutti pensieri, da preoccupazioni e ansie che mettono le radici e “infestano”, come erbacce, la nostra mente. Se vogliamo sfruttare appieno il potenziale di felicità che il nostro cervello secerne, occorre aiutarlo con l’atteggiamento giusto.
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Falla fiorire in modo naturale La felicità è una condizione naturale del cervello e fa rima con spontaneità: tutte le volte in cui ci autoaccusiamo, ci critichiamo, non ci andiamo bene, ci stiamo allontanando dalla felicità naturale; volendo correggerci, non accettiamo quello che realmente e naturalmente siamo. Ce ne allontaniamo anche quando ragioniamo troppo sulla nostra vita, sulla nostra storia, sul passato. Non c’è nulla da decidere per raggiungere la felicità; l’anima decide da sola. Una pianta va spontaneamente verso il sole, senza chiedersi se fa bene o male a farlo. Per questo la felicità (e allo stesso modo l’infelicità) non dipende mai da un motivo “esterno”: si tratta di una convinzione errata. La felicità nasce dalla capacità di stare nel presente, nelle cose così come sono, senza alcuna volontà di cambiarle, ma essendo presente alle cose che accadono. Si allontana invece quando la mente è piena di pensieri, perché utilizziamo nel modo sbagliato le nostre risorse naturali.
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COME ACCOGLIERLA
Cerca la gioia nel posto giusto:
dove sei tu adesso RICORDA CHE PUOI ESSERE FELICE IN OGNI LUOGO IN CUI TI TROVI, NEL MOMENTO CHE STAI VIVENDO E NELL’AZIONE CHE STAI COMPIENDO
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a felicità è ovunque sei tu. Nessuno può essere felice se si trova distante dalla sua vera “casa”, ed essere “a casa” significa stare con la propria anima, ossia assecondare con fiducia le proprie inclinazioni, il proprio percorso specifico e unico. Come scrisse Erich Fromm, grande psicoanalista e sociologo: «Il principale compito dell’uomo nella propria vita è dare alla luce se stesso». Si tratta di un percorso interiore, da compiere all’interno di sé, che non corrisponde necessariamente a uno spostamento “esteriore”, nello spazio. Come diceva Seneca a Lucilio, citando Socrate: «Perché
ti stupisci se i lunghi viaggi non ti servono per eliminare la tristezza, dal momento che viaggiando porti sempre in giro lo stesso te stesso?». Viaggiare può essere un’esperienza straordinaria, che ci libera dalla morsa della routine e dal personaggio a cui abbiamo abituato noi stessi e gli altri; ci aiuta a godere del presente e ci rende più facile cercare le cose, le situazioni e le persone che veramente
corrispondono a noi. Tuttavia, non bisogna pensare che si potrà essere felici solo “via da qui” e far diventare la permanenza in un luogo una scusa per rinviare il momento del benessere. Per essere soddisfatti non occorre andare lontano, è sufficiente ascoltare il proprio istinto, affrancandosi da modelli precostituiti e miti irraggiungibili che avvelenano l’anima e cercano di renderci tutti uguali.
Solo lo sguardo che non giudica, non cerca cause e non vuole risolvere le cose a modo suo, ci mette nello stato migliore per accogliere ciò che la vita ci sta portando
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In ogni occasione, anche nei disagi,
Usa le immagini che risvegliano
si nasconde la felicitĂ
la magia della vita
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Attento alle parole: se ti dici infelice
allora sarai infelice
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Dedicati ad azioni senza obiettivo
e assapora i momenti
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come accoglierla
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non devi farti sfuggire i momenti di gioia
li atteggiamenti sbagliati nei confronti di ciò che ti accade rischiano di farti sfuggire anche le occasioni di felicità, oppure di non fartele gustare appieno. Ecco alcune indicazioni utili affinché tu ne possa trarre il maggior benes-
sere possibile, per tutto il tempo in cui può perdurare. • Proteggila. Che venga da piccole o da grandi cose, che duri tanto o poco, la felicità ha sempre il tratto dello straordinario e del meraviglioso. Proprio per questo deve es-
sere protetta non solo dai nostri stessi modelli mentali, ma anche da quelli della società. Perciò non farti dire dagli altri di cosa essere felice: solo tu lo puoi sapere. • Rispettala. Ogni stato di felicità ha caratteristiche pe-
Se sei aperto all’imprevisto, se non rimandi, se non ti dici cosa devi fare, se stai nel presente, se non ti chiedi cosa è giusto e cosa è sbagliato, la felicità sgorga in modo spontaneo
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culiari che vanno rispettate. A volte finisce senza un perché, a volte coincide con la fine di un ciclo (una fase di vita, una storia d’amore, un progetto). Poiché la vita è sempre un’alternanza e una compresenza di opposti, accettare che finisca è la condizione indispensabile affinché se ne possa raggiungere un’altra. • Goditela. La felicità è nel presente. Per questo una volta che ci si sente felici bisogna godere di questa fase, senza pensare a come prolungarla, gestirla, mascherarla o aumentarla. Spesso, tra l’altro, si considera quel momento come un anticipo della “vera felicità” e ci si mette in attesa di altro, mentre invece essa è già lì. E va colta al volo. Non avere fretta e impara a rallentare Capita a tutti di avere fretta. Invece dovremmo, durante la giornata, fermarci ogni tanto
per un attimo, cercando di fare le cose lentamente, godendoci ogni azione, momento per momento. Così puoi ritrovare la gioia che nasce spontanea da ogni piccolo gesto e da un particolare che nella fretta ti può sfuggire. Impariamo dalla natura a rispettare i “tempi dell’anima”. Ogni pianta è un processo di crescita continuo, di lenta ma sicura evoluzione che conserva la vita e la fa fruttificare, senza commettere errori. La pianta non cessa mai di crescere, di germinare quando è la stagione giusta, anche nella vecchiaia. Nemmeno un albero centenario smette di buttare gemme quando è la sua stagione. Perché noi dovremmo essere diversi? La pianta non conosce impazienza, fa quello che deve fare. L’uomo, il contadino, a volte interviene sul suo processo; ma se non lo fa con perizia, con calma, con altrettanta pazienza di quanta ne
ha la pianta, rischia di combinare solo guai. Ecco, dentro di noi, come nella pianta, c’è qualcosa che produce quello che ci serve esattamente al momento giusto. Riscopri il potere dei sensi Gli schemi mentali ci impediscono di introdurre nella nostra vita cambiamenti in direzione del piacere, e perfino di accorgerci delle cose belle e piacevoli di cui le nostre giornate sono già ricche. Affidarsi alla voce dei sensi aiuta a metterci in sintonia con ciò che ci circonda; permette di distillare, dal flusso della realtà, ciò che è più adatto a noi, e avvicinarci a esso, escludendo invece quel che, magari apparentemente più attraente (perché è tale per la ragione o per il buon senso), in realtà non farebbe che impoverirci, banalizzarci e lasciarci vuoti e annichiliti.
Allenati a percepire le sensazioni Ti proponiamo alcuni semplici esercizi che possono esserti utili per affinare le percezioni sensoriali di ciò che ti circonda. Sdraiati su un prato, chiudi gli occhi e orienta la tua mente sui rumori che provengono dall’esterno. Mantieni l’attenzione su di loro per una decina di minuti. Ripeti l’esercizio concentrandoti una volta sugli odori del prato e della terra, un’altra volta invece sulle sensazioni tattili che investono il tuo corpo: il contatto con i fili d’erba, con la brezza dell’aria, con il vento che rinfresca la pelle, con il sole che la scalda… Cerca di percepire gli odori della terra. In alternativa, fai un bagno rilassante e rimani immobile nella vasca finché la superficie dell’acqua non diventa piatta e immobile. Adesso abbassa la testa in modo che le orecchie siano sott’acqua. Chiudi gli occhi e resta per qualche minuto in silenzio, ascoltando il tuo respiro, il rubinetto che gocciola, le vibrazioni nell’acqua e i rumori che percepisci.
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