Anteprima Curare i reni e le vie urinarie

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CURARE I RENI E LE VIE URINARIE

CURARE I RENI E LE VIE URINARIE COSÌ RIPULISCI IL SANGUE DALLE TOSSINE PIÙ PERICOLOSE

LE CURE VERDI CHE FUNZIONANO I rimedi migliori per prevenire cistiti, calcolosi e nefriti LE 4 REGOLE D’ORO A TAVOLA Così elimini la ritenzione e depuri tutto l’organismo

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PROTEGGERSI DALLE INFEZIONI Scopri le piante più efficaci contro virus e batteri

PSICOSOMATICA: LE EMOZIONI TRATTENUTE SI SOMATIZZANO NEI RENI E NELLA VESCICA

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SOMMARIO

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GLI ORGANI

Un po’ di anatomia

6 I reni, i nostri preziosi “depuratori” Le patologie principali

12 I disturbi e le malattie che li indeboliscono

Fai il check-up

18 I controlli e le analisi per reni sani e forti

COSA PUOI FARE A TAVOLA

Le mosse vincenti

20 Precauzioni e stile di vita

per rinforzare i nostri “filtri”

La giusta idratazione

22 La prima cosa da fare per averli in salute? Idratarli bene

Le scelte alimentari

26 Le quattro regole d’oro

da seguire a ogni pasto

Cosa mettere nel piatto

28 I cibi che si prendono cura di questi organi filtro

I diuretici più potenti

32 Gli asparagi, super alleati detox I pasti che fanno bene

34 Il menu ideale per reni felici Le accoppiate vincenti

38 Gli abbinamenti migliori per il benessere renale

PROTEGGI I RENI DAL RISCHIO DI CALCOLI

I calcoli renali

40 Quando si formano i dolorosi sassolini La dieta salva reni

44 L’alimentazione è come una terapia Gli “aiuti” verdi

46 I rimedi naturali che favoriscono l’eliminazione del calcolo

L’importanza del microbiota

50 I batteri buoni che proteggono i nostri filtri Gocce, granuli & Co

52 Le soluzioni omeopatiche su misura L’aiuto naturale

54 Addio alle tossine di troppo con queste erbe detox

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PREVIENI E CURA LA CISTITE

Le infiammazioni tipiche

56 Le malattie che “attaccano” le vie urinarie

Così riduci l’infiammazione

58 Cistite: come spegnere il bruciore Come comportarsi a tavola

60 L’alimentazione giusta

è quella antinfiammatoria

Il pronto soccorso “green”

64 Le piante che combattono le infezioni La tua super alleata

68 La betulla, un elisir contro le tossine Le bacche portentose

70 Il mirtillo rosso risana l’apparato urinario Un valido aiuto

72 L’uva ursina protegge e sfiamma Elimina anche le scorie acide

74 Come mantenere pulite le vie urinarie

LA LETTURA SIMBOLICA

L’interpretazione psicosomatica

76 I reni rinnovano il flusso energetico Il simbolo del “femminile”

78 La vescica, il vaso che raccoglie gli scarti Il punto di vista psicosomatico

80 In te l’acqua sgorga o ristagna? Scopri se sei a rischio

Gli atteggiamenti mentali

82 La lettura simbolica dei vari disturbi La personalità tipica

84 L’identikit di chi soffre di calcoli Le testimonianze

86 Le storie di chi ha risolto il problema I modi di essere che aiutano

90 Gli atteggiamenti che curano e prevengono Sciogli i nodi che ti intossicano

94 L’esercizio per adattarsi al fluire della vita La tecnica per sciogliere la durezza

96 Ricontatta la tua dimensione acquatica

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LE PATOLOGIE PRINCIPALI

I DISTURBI E LE MALATTIE

che li indeboliscono Ecco alcune delle patologie che possono “sfasare” il corretto funzionamento dell’apparato urinario

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disturbi che più comunemente interessano i reni sono i calcoli renali e alcune forme di insufficienza renale. Tuttavia esistono anche altre malattie, meno conosciute, che possono interessare quest’organo, come per esempio la nefrosclerosi, che causa un progressivo ispessimento e indurimento delle pareti renali alterandone il corretto funzionamento. I calcoli renali (il termine tecnico è “litiasi”) restano comunque una delle affezioni principali dell’apparato urinario (in particolare di quello maschile): un dolore acuto e persistente ai fianchi è il sintomo principale che segnala la presenza dei “sassolini”, ma il calcolo può esserci anche senza pro-

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vocare sintomatologie chiare e precise, permanendo in uno stato silente che può durare anche per lunghi periodi.

COSA S’INTENDE PER INSUFFICIENZA RENALE? L’insufficienza renale si sviluppa quando entrambi i reni sono incapaci di funzionare: talvolta si instaura gradualmente, altre volte in modo più repentino. Le patologie che conducono a questo problema possono essere il diabete, il lupus, l’ipertensione, i calcoli renali, l’infezione del sangue (sepsi) e l’abuso di alcol. È molto importante, quindi, controllare regolarmente la funzione renale, specie in caso di assunzione regolare di farmaci.

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CHE COSA SUCCEDE SE I RENI “FANNO FATICA”

Spesso questa malattia è del tutto silente, specie nella fase iniziale. Solo più avanti, con la progressione del disturbo, possono comparire una serie di segnali fra cui l’anemia. L’insufficienza renale cronica nasce da malattie renali che non regrediscono, che compaiono spesso in modo asintomatico, danneggiando progressivamente i reni nel corso degli anni. Ci sono, tuttavia, segnali cui prestare attenzione: pressione alta, stanchezza estrema, pallore, insonnia, perdita d’appetito, nausea, gonfiori diffusi.

UNO SCUDO CONTRO L’ACIDOSI I reni sono un importante scudo dall’acidosi. Per capire perché, bisogna fare una premessa: l’alimentazione umana dovrebbe perseguire l’equilibrio acido-base, risultato di una serie di reazioni chimicofisiche che avvengono all’interno dell’organismo e che sono influenzate da fattori esterni e interni. Nel corso della giornata (e della notte) il cibo che mangiamo e l’ossigeno che respiriamo ci forniscono l’energia necessaria per studiare o lavorare, camminare, pensare e per tutte le funzioni biologiche che avvengono all’interno delle nostre cellule. Per trasformare gli alimenti e l’ossigeno in nutrizione ed energia, l’organismo produce metaboliti acidi che vengono eliminati attraverso urine, feci, sudore e respirazione. Molte fra queste scorie metaboliche acide vengono portate agli organi escretori attraverso il sangue che, a sua volta, ne elimina una certa quantità. Quando le scorie sono troppe e il nostro organismo non è più in grado di

Ridotta eliminazione di ioni idrogeno

Ridotta eliminazione di eritropoietina

Acidosi (aumento dell’acidità del sangue)

Anemia

Ridotta eliminazione di fosforo

Alterazioni del sistema renina-angiotensina

Aumento di fosforo Alterazioni ossee nel sangue Vasculopatie (alterazioni delle pareti delle arterie)

Ipertensione Patologie cardiovascolari

Ridotta eliminazione di vitamina D

Ridotta eliminazione di sodio e acqua

Riduzione dell’assorbimento intestinale del calcio Alterazioni ossee

Ipertensione Gonfiore (edema)

Ridotta eliminazione di tossine Infiammazione Stress ossidativo Disfunzioni della parete dei vasi Alterazioni immunologiche Alterazioni del metabolismo di proteine, grassi e zuccheri

neutralizzarle, si verifica uno stato di acidosi. In questo meccanismo un ruolo chiave è giocato dai reni che, quando sono in salute, contribuiscono a mantenere l’equilibrio acido-base.

NON SI MANIFESTA CON SINTOMI ECLATANTI

QUANDO IL MECCANISMO SI INCEPPA… I reni svolgono un compito fondamentale, neutralizzando le sostanze di scarto che circolano sia nel sangue sia nell’urina. Quando il meccanismo si inceppa, il nostro organismo ci manda dei segnali che vanno presi subito in considerazione per evitare che una semplice intossicazione possa cronicizzarsi o dare vita a disturbi più seri. Ecco le spie cui prestare attenzione e da approfondire con il medico e con analisi specifiche: • aumento di produzione ed emissione urinaria; • urine di colore torbido e maleodoranti; • infezioni urinarie ricorrenti e recidivanti (come cistiti e uretriti).

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LE MOSSE VINCENTI

PRECAUZIONI E STILE DI VITA per rinforzare i nostri “filtri”

Per conservarne salute ed efficienza occorre fare attenzione alle abitudini nocive che possono danneggiarli

NON FUMARE

Il fumo rallenta il flusso di sangue ai reni. Se meno sangue raggiunge i reni, si compromette la loro capacità di funzionare correttamente. Il fumo aumenta anche il rischio di cancro ai reni. 20

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se l’ipertensione è associata anche ad altri fattori, come colesterolo alto e malattie cardiovascolari.

Monitora la pressione sanguigna

Molte persone che soffrono di diabete sviluppano danni ai reni, quindi è importante prevenire questa malattia, tenendo la glicemia entro valori regolari. Naturalmente occorre che i diabetici si sottopongano a controlli regolari delle loro funzioni renali. Il danno renale da diabete, infatti, può essere ridotto o prevenuto se rilevato precocemente.

reni sono organi che risentono delle nostre condizioni generali di salute e delle nostre abitudini di vita. Per mantenerli efficienti e sani occorre prestare attenzione all’equilibrio delle nostre funzioni fisiologiche e agli stili di vita che possono danneggiarli. Ecco alcune indicazioni importanti.

Molti sanno che l’ipertensione può causare un ictus o un infarto, pochi però sono consapevoli che è anche la causa più comune di danno renale. Il rischio aumenta

Tieni sotto controllo la glicemia

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LA DIETA DASH

Limita l’assunzione di sale Consumiamo troppo sale e quindi ingeriamo troppo sodio, che porta a un aumento della pressione arteriosa e mette a rischio i reni. La quantità di sale giornaliera raccomandata è al massimo di 5-6 grammi (circa un cucchiaino). Per ridurre l’assunzione di sodio occorre non solo usare meno sale da cucina, ma soprattutto mangiare meno prodotti alimentari che ne contengono. Il sale viene aggiunto in quantità nei cibi conservati, elaborati e precucinati.

FRUTTA E VERDURA FRESCA 5 porzioni al giorno

CARBOIDRATI 3-4 porzioni al giorno

LATTICINI A BASSO CONTENUTO DI GRASSI 2 porzioni al giorno

PROTEINE MAGRE 4 o meno porzioni al giorno LEGUMI O NOCI/SEMI 4-5 porzioni a settimana

DOLCI limitati

Segui una dieta sana Un programma dietetico salutare, come la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), aiuta a ridurre la pressione sanguigna e quindi il rischio di contrarre malattie cardiache e renali. Il piano alimentare DASH comprende il consumo regolare di frutta, verdura, latte e prodotti lattiero-caseari senza grassi, cereali integrali, pesce, pollame, fagioli, semi e noci. Limita invece nettamente il consumo di sodio, zuccheri, grassi e carni rosse.

Riduci il sovrappeso Eliminare i chili di troppo aiuta a prevenire il diabete, le malattie cardiache

e altre condizioni associate alla malattia renale cronica.

Pratica esercizio fisico L’attività fisica aiuta a mantenere un peso regolare, a controllare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo, a ridurre le possibilità di contrarre malattie come diabete, disturbi cardiaci e anche patologie renali. Molti tipi di esercizi fisici servono a questo scopo, come camminare, praticare uno sport o un esercizio aerobico (per esempio jogging, nuoto, mountain bike, escursioni). ■

FAI ATTENZIONE AL CONSUMO DI MEDICINALI

Farmaci di uso molto comune, come gli antinfiammatori non steroidei, se assunti in quantità o per periodi prolungati di tempo, possono causare danni ai reni e malattie renali.

BEVI MOLTO Sebbene gli studi clinici non abbiano raggiunto un accordo sulla quantità ideale di acqua e altri liquidi che dovremmo consumare quotidianamente per mantenere una buona idratazione e salute, le indicazioni tradizionali suggeriscono di bere da 1,5 a 2 litri di acqua al giorno. Il consumo di molti liquidi aiuta i reni a eliminare sodio, urea e tossine dal corpo e quindi a ridurre il rischio di sviluppare malattie renali.

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I CALCOLI RENALI

Quando si formano

I DOLOROSI SASSOLINI

Sono formazioni solide che impediscono il normale flusso dell’urina e provocano coliche con dolori molto forti

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reni non danno sintomi tranne nei casi in cui si formano degli ostacoli al flusso dell’urina attraverso gli ureteri. Questo può avvenire quando si creano dei “trombi” infettivi causati da germi. È più frequente però che si formino dei “sassolini”, i calcoli, formazioni solide all’interno dei reni che impediscono il normale flusso dell’urina, provocando coliche con dolori molto forti. I calcoli hanno l’aspetto di veri e propri sassolini che si formano con maggiore facilità quando nelle urine sono presenti elevate concentra40

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zioni di sostanze poco solubili, come i sali di calcio o l’acido urico. Più o meno l’80% dei calcoli renali contiene calcio e di questo circa l’80% è formato da ossalato di calcio, in forma pura o associata a fosfato di calcio. Il calcolo può essere del tutto silente e manifestarsi con l’emissione di “sabbiolina” (renella) tramite le urine, ma quando queste formazioni passano dai reni alle vie urinarie possono scatenare la colica. Questo ostacolo, oltre a causare fitte fortissime, favorisce anche lo sviluppo di infezioni e, alla lunga, può essere responsabile di insufficienza renale.

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LA “SABBIOLINA” DEI RENI

LE CARATTERISTICHE I calcoli si differenziano in base a dimensioni, composizione, forma e colore. Alcuni sono piccoli come granelli di sabbia (renella), altri possono raggiungere le dimensioni di una pallina da golf. La composizione dei calcoli renali è molto varia. Le più comuni sono: • Calcoli di calcio (il 75% di tutti calcoli renali), costituiti da ossalato di calcio in forma pura o associata al fosfato di calcio. L’ossalato di calcio è un sale di calcio dell’acido ossalico che può essere assunto dall’organismo mangiando cibi che ne sono ricchi come le barbabietole, gli spinaci, le foglie di tè e il kiwi. • Calcoli di struvite, o infettivi. Sono costituiti da cristalli di fosfato di ammonio e magnesio e possono raggiungere dimensioni notevoli. Si formano spesso in seguito a un’infezione batterica, come quella da Proteus, batterio in grado di

La caLcoLosi pediatrica, Un probLema sempre più diffUso La calcolosi pediatrica è un fenomeno ancora raro nel mondo occidentale ma in progressivo aumento. È endemica, invece, in paesi come Turchia, Pakistan e India, a causa di problemi diffusi come la scarsità di acqua e la malnutrizione. Una delle cause che ha fatto aumentare il problema nel mondo occidentale è il sempre più diffuso consumo di “cibo spazzatura” e nel conseguente incremento di disturbi metabolici che colpiscono i bambini sin dalla prima infanzia. Febbre, perdita di appetito, mancato aumento di peso, urine torbide e maleodoranti, coliche renali ricorrenti sono i sintomi con cui la calcolosi pediatrica si presenta.

produrre sostanze che cambiano l’acidità delle urine e facilitano la formazione di cristalli di struvite. • Calcoli di acido urico, solitamente lisci, marroni e più morbidi di altri tipi. Si formano in persone che hanno le urine molto acide con conseguente precipitazione dell’acido urico in cristalli. • Calcoli di cistina. Veri e propri cristalli, si formano in particolare nelle persone che soffrono di cistinuria, malattia genetica caratterizzata dall’incapacità del rene di riassorbire un amminoacido chiamato cistina. Ciò ne determina una notevole quantità nelle urine che può precipitare e formare i calcoli.

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Quando si formano cristalli di piccole dimensioni, non tali da determinare vere e proprie coliche, si parla in genere di renella, una “sabbiolina” che si forma a livello dei reni e che, come i calcoli, migra verso la vescica per poi essere espulsa attraverso l’urina. La renella può essere causa di fastidi durante la minzione e di dolore a livello lombare. Può, inoltre, colorare di rosso le urine perché i cristalli sono spesso costituiti di acido urico e ossalico.

LA TERAPIA IDROPINICA

In genere, i calcoli sono abbastanza piccoli (di diametro inferiore a 4 millimetri) da poter essere espulsi facilmente. In questo caso si effettua la terapia idropinica, che ne favorisce l’eliminazione spontanea con le urine. Consiste nell’introduzione di un’elevata quantità di liquidi nell’arco della giornata in modo da ottenere una diuresi tale da favorire l’eliminazione dei calcoli.

PER QUELLI DI MAGGIORI DIMENSIONI Ecco come intervenire se i calcoli sono troppo grandi da poter essere espulsi naturalmente (6-7 mm di diametro). • Litotripsia (frantumazione della pietra) extracorporea: è la cura di prima scelta per i calcoli renali che verranno espulsi spontaneamente con le urine. Questa tecnica utilizza onde sonore ad alta frequenza che colpiscono il calcolo e lo rompono in pezzetti così piccoli da poter essere espulsi tramite le urine. La sua efficacia è del 99% circa per calcoli fino a 20 millimetri di diametro.

• Uretroscopia: può essere necessaria se il calcolo renale resta intrappolato nell’uretere. Consiste nell’introduzione di uno strumento, l’ureteroscopio, attraverso l’uretra fino a raggiungere l’uretere. Il chirurgo può rimuovere il calcolo con le pinze o può utilizzare l’energia del laser per frantumarlo in piccoli frammenti.

• chirUrgia aperta: passando attraverso un taglio che viene praticato sulla schiena (chiamato accesso retroperitoneale), il chirurgo rimuove direttamente il calcolo. L’intervento di chirurgia aperta, oggi, è estremamente raro (meno dell’1% dei casi). Si utilizza in genere solamente in casi particolari come, ad esempio, presenza di calcoli molto grandi oppure con una conformazione anomala.

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GLI ATTEGGIAMENTI MENTALI

La lettura simbolica

DEI VARI DISTURBI Ecco il ritratto di chi soffre in modo cronico delle patologie tipiche dell’apparato urinario

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istite, calcoli e incontinenza: quali sono gli atteggiamenti che entrano in gioco? Alla base dei diversi disturbi ci sono sfumature differenti: in queste pagine metteremo in evidenza proprio questi aspetti tracciando un ritratto di chi soffre in modo cronico di queste patologie.

LA CISTITE Un banale fastidio: ecco come tendiamo a considerarlo quando compare, tant’è che nella maggior parte dei casi lo trattiamo 82

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da soli, conoscendo già i rimedi cui ricorrere. Ma quali aspetti della personalità entrano in gioco?

Un’immaturità affettiva che rende fragili Spesso colpisce i bambini che sono stati costretti a crescere molto rapidamente e che mantengono dentro di sé un nucleo di immaturità che li rende fragili e bisognosi di cure e di attenzioni da parte degli altri. L’aspetto più difficile è però la tendenza a richiedere ciò di cui hanno bisogno in modo rivendicativo e a reagire alla trascuratezza con un livore che rimane tutto interiore.

La tendenza all’autocensura Integro, essenzialmente moralista: chi soffre di questo disturbo tende a bollare come peccato tutto ciò che “sporca” un’immagine di sé candida, idealizzata. Impulsi ses-

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COSÌ IMPARI A NON IRRIGIDIRTI Lavorare la creta con le mani bagnate d’acqua. Sentirne la consistenza morbida. Creare un oggetto che abbia una forma che ti piace, senza dargli l’immagine definita di un oggetto utile, con uno

scopo concreto, come un posacenere. Lasciare che diventi quello che più ti piace, anche se non “serve”. Così facendo si impara a non irrigidirsi in una forma definita e con un senso univoco.

suali e stimoli aggressivi vengono considerati sconvenienti e vengono censurati nel momento stesso in cui emergono.

Si “covano” vecchie ruggini che bruciano ancora I pensieri, come le emozioni, sono destinati a scorrere e a essere eliminati. Chi soffre di cistite tende, però, a trattenerli dentro di sé, continuando a covare ricordi dolorosi ma soprattutto vecchie ruggini che “bruciano” ancora.

pri obiettivi e a ottenere ciò che vogliono. Per chi soffre di calcoli, ad esempio, stare con le mani in mano o aspettare gli eventi è impossibile. L’attesa e la passività lo fanno sentire in balia dell’indeterminato, trasmettendogli ansia, se non addirittura angoscia. Sotto sotto, però, si agita un mare di debolezze. I calcoli che si formano suggeriscono che una parte della personalità ha difficoltà a lasciare andare il passato e tende a sedimentare paure ed emozioni.

Prima o poi i “nodi” vengono al pettine

I CALCOLI Osservando le persone che soffrono di calcolosi cronica si direbbe che siamo di fronte a persone pazienti, adattabili, in perfetta pace con se stesse e apparentemente “morbide”, ma determinate a perseguire i pro-

Sentimenti di abbattimento e di tristezza profonda: è ciò che chi soffre di calcoli tende a rimuovere per timore di farsi travolgere. Prima o poi, però, i nodi vengono al pettine ed è soprattutto quando non è più possibile fingere con se stessi che il dolore esplode. ■

VESCICA IPERATTIVA? ANSIA NASCOSTA

Il sintomo principale è la necessità di urinare frequentemente accompagnata da minzione dolorosa. La vescica rimane contratta e rigida, così da rafforzare il sintomo. Siamo di fronte all’irrigidirsi di una struttura destinata a raccogliere e lasciar andare. La vescica, come la mente, sta trattenendo difensivamente contenuti dolorosi, ossia sentimenti depressivi, ansia e ostilità mascherata da tolleranza.

L’INCONTINENZA LE EMOZIONI SFUGGONO AL CONTROLLO Quando questo disturbo insorge, segnala l’urgenza di contenuti emotivi che sfuggono al controllo. Chi ne è colpito tenderebbe a reagire in modo molto spontaneo e immediato, ma finisce sempre per trattenersi per paura delle conseguenze dei suoi gesti. Il fuoco, quindi, viene continuamente raffreddato ma il controllo sfugge egualmente (perdendosi in altre forme).

UN CONFLITTO TRA L’ESSERE ADULTI E SENTIRSI BAMBINI Chi soffre di incontinenza è sensibile al tema dell’autorità verso cui mostra un atteggiamento ambivalente. Da una parte ribellione e insofferenza alle regole, dall’altra bisogno di approvazione. Spesso l’incontinenza è espressione del conflitto tra l’essere adulti e il sentirsi “piccoli”.

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