POSTE ITALIANE S.P.A. SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N°46) ART. 1, COMMA 1, LO/MI
RIZA
Bimestrale Settembre/Ottobre 2018 Numero 14 - € 4,90 Italia
extra P.I. 10/09/2018
Nuovo
SUBITO MAGRA CON
GLI ENZIMI
ATTACCANO IL GRASSO PROFONDO VINCONO GONFIORI E FERMENTAZIONI FUNZIONANO IN POCHI GIORNI Riattivano il tuo metabolismo Riducono girovita, fianchi e cosce Combattono ritenzione e cellulite
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SOMMARIO
GRAZIE ALLA DIETA RICCA DI ENZIMI PAG. 7
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COSA FANNO GLI ENZIMI
Attivano il metabolismo ed evitano i gonfiori
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Elementi fondamentali per la salute,
P.8 regolano anche la digestione dei cibi Migliaia di enzimi “specializzati”
P.10 lavorano al nostro servizio
Danno sprint al metabolismo
P.12 e sono utili per dimagrire Sgonfiano la pancia
P.14 e riducono la fame
Non solo digestione:
P.16 altre azioni utili P.18
Si dividono in base a origini e funzioni Gli enzimi più noti
P.20 e le loro attività P.22
I passi della digestione: se li ostacoli, ingrassi
ALLEATI DEL DIMAGRIMENTO
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Usa gli enzimi per dire addio ai chili di troppo Ottimizza l’azione digestiva
P.28 per perdere peso in fretta Aumenta il consumo
P.30 di alimenti vegetali
Potenzia l’azione dimagrante
P.32 degli enzimi
Se mangi cibi crudi
P.34 elimini i chili in modo sano P.36 Perdi peso, ma non solo:
ecco i molti altri vantaggi Se abbini bene i cibi
P.38 aiuti gli enzimi
Gli accostamenti sbagliati
P.40 che ti appesantiscono
Le combinazioni di alimenti
P.42 più utili agli enzimi e alla linea
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ri
MI
ritrovi la linea in pochi giorni PAG. 47
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IL PROGRAMMA PERDIPESO
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La dieta enzimatica per ridurre il girovita
PIATTI SANI E SNELLENTI
Freschi e crudi per dimagrire con gusto
Gli alimenti che servono
cucina ricca e saporita P.64 Una a base di sostanze vive
Dai spazio anche
P.66 Antipasti
P.48 per fare scorta di enzimi P.50 ai cibi fermentati Un valido aiuto
P.52 dagli integratori Ecco cosa mangiare
P.54 per dimagrire in fretta
P.68 Insalate P.72 Zuppe e vellutate
Sette giorni per perdere peso
P.74 Macedonie
La “fabbrica” di enzimi
P.76 Dessert
P.56 e riattivare l’organismo P.58 direttamente in casa
P.78 Frullati e bevande
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Cosa fanno gli enzimi
MIGLIAIA DI ENZIMI “SPE C
lavorano al nostro s SONO ATTIVI CONTINUAMENTE NEL CORPO PER TRASFORMARE MOLTE ALIMENTI, MA SERVONO ANCHE A PRODURRE ORMONI, PREVENGONO
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L
e sostanze che vengono introdotte nell’organismo si trasformano continuamente, grazie a un insieme di processi chimico-fisici chiamato metabolismo. Le molecole complesse degli alimenti vengono trasformate in composti più semplici, in modo che possano essere utilizzati per liberare energia e sostanze utili al corpo. Questo processo metabolico avviene attraverso decine di trasformazioni successive, ciascuna attivata da un enzima specifico. Ogni giorno nel nostro corpo avvengono miliardi di reazioni chimiche, non solo legate alla digestione ma anche alla respirazione, alla coagulazione del sangue, alla crescita, alla riparazione dei tessuti, alla trasmissione di impulsi nervosi e moltissime altre. Alla base di questi e di altri processi troviamo
sempre gli enzimi, gli “operai” del nostro organismo, lavoratori superspecializzati, in grado di svolgere delle funzioni catalitiche molto particolari.
✱Assimilano i nutrienti
Una delle attività principali degli enzimi è quella di permettere la scomposizione degli alimenti nei nutrienti essenziali. Le proteine vengono scomposte in aminoacidi, i grassi in acidi grassi e colesterolo, mentre i carboidrati in zuccheri semplici. Una volta scomposti, il nostro corpo può assorbirli. Sono gli enzimi digestivi a svolgere questa funzione, in particolare quelli prodotti nel pancreas e nell’intestino tenue. Senza di loro, il cibo se ne starebbe a fermentare nello stomaco.
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E CIALIZZATI”
o servizio
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SOSTANZE: DIGERISCONO GLI MALATTIE E CI DISINTOSSICANO La pasta e il pane, per esempio, contengono una molecola complessa, l’amido, che per opera dell’enzima amilasi viene scomposta in molecole più piccole, che poi, all’interno delle cellule, si trasformano in molecole ancora più semplici, fonti di energia subito disponibile. La digestione del latte (cioè la scomposizione degli zuccheri complessi che lo compongono) è possibile solo se è presente la lattasi, un enzima che svolge questa funzione. Chi non è dotato della lattasi, oppure ne possiede in quantità limitata, risulta intollerante al latte, cioè non può digerirlo.
catena ✱Una di trasformazioni Ruolo centrale dell’enzima è quello di semplificare le reazioni; ciò avviene attraverso l’interazione fra il substrato (le molecole che partecipano
alla reazione) e il “sito attivo” (la parte dell’enzima in cui le reazioni avvengono). Ciascun enzima è specifico per un substrato, cioè catalizza solo una determinata reazione o un ridotto numero di reazioni. Terminata la reazione, il prodotto ottenuto si “stacca” dall’enzima, il quale può dare inizio a una nuova reazione, dal momento che non viene consumato durante il procedimento. Gli esempi classici di questo processo sono gli enzimi digestivi presenti nella saliva, nello stomaco, nel pancreas, nell’intestino tenue, che hanno un ruolo fondamentale nella digestione, perché aiutano a scindere gli alimenti nei costituenti di base, che così possono essere usati dall’organismo, o elaborati da altri enzimi o, infine, espulsi. Una parte degli enzimi viene sintetizzata dall’organismo, mentre altri sono ricavati dagli alimenti.
Come si chiamano e si classificano
A mano a mano che venivano scoperti, gli enzimi venivano denominati con i nomi più svariati, che poco o niente avevano a che fare con il processo catalizzato dall’enzima, o con la sua natura chimica. In genere terminavano con la desinenza “ina”: per esempio “tripsina”, “pepsina”... I nomi degli enzimi diventati più comuni sono stati poi quelli, proposti dal 1883, che si basano sull’aggiunta del suffisso “asi” alla radice del nome del substrato, cioè del composto chimico su cui l’enzima esercita la sua azione. Così la saccarasi è l’enzima che agisce sul saccarosio, la maltasi attacca il maltosio, l’ureasi agisce sull’urea (scomponendola in ammoniaca e anidride carbonica). Altri enzimi, invece, hanno una denominazione che non è correlata al nome del substrato, ma prendono il nome dal tipo di reazione in cui si trovano coinvolti.
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Alleati del dimagrimento
POTENZIA L’AZIONE DIMAGRANTE
degli enzimi OLTRE A MANGIARE SPESSO GLI ALIMENTI INDICATI E ASSUMERE EVENTUALMENTE GLI INTEGRATORI SPECIFICI, PUOI SEGUIRE ALTRI CONSIGLI PER FACILITARE IL LAVORO DEGLI ENZIMI E AUMENTARE I LORO EFFETTI DIMAGRANTI. ECCO LE INDICAZIONI UTILI
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gli aperitivi ✿Riduci ricchi di alcolici Il consumo di alcolici può interferire pesantemente con il lavoro degli enzimi a livello dello stomaco, riducendo le sostanze, come le vitamine, che permettono di svolgere al meglio il loro lavoro. Nella settimana in cui hai programmato di assumere gli enzimi cerca di evitare gli aperitivi che, bevuti prima di mangiare, proprio quando prendi anche gli enzimi, ne rendono meno efficace la benefica azione.
✿Meno surgelati Mangiare cibi ricchi di enzimi significa sfruttare anche quelli che sono presenti in essi per ottenere ancor più vantaggi. Ma il surgelamento ne riduce l’efficacia. Quindi meglio dare spazio a verdura e frutta fresca e di stagione, meglio ancora se biologiche e a chilometro zero. 32
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l’eccesso ✿Evita di ingredienti Pasti con abbondanza e varietà di alimenti, oltre che controproducenti per le calorie, rappresentano anche un superlavoro per gli enzimi, che risulteranno meno efficaci, perché sono chiamati a metabolizzare più sostanze di diversa natura.
✿Bevi pochi caffè Evita di bere troppi caffè, dal momento che la caffeina inibisce l’azione degli enzimi. Va preferito dunque il decaffeinato, ma attenzione, deve essere necessariamente di buona qualità: i solventi utilizzati per eliminare la caffeina in modo economico sono infatti altrettanto controindicati della caffeina stessa.
✿No al fumo Il consiglio di non fumare è buono in generale perché pericoloso per l’intero organismo. Per chi intende dimagrire ha ancora maggior valore dato che il benzene, prodotto dalle sigarette, blocca l’attività enzimatica.
✿Non mangiare in fretta Mastica lentamente; nella saliva c’è un enzima, la ptialina, che serve per dare inizio alla digestione dei carboidrati. Il suo lavoro è complementare a quello dell’amilasi, l’enzima che ti serve per digerire pasta e pane.
Attenzione agli “antienzimi” Se frutta e verdura sono ricche di enzimi, in alcune condizioni possono essere anche fonte di “antienzimi”, cioè sostanze che ne ostacolano l’azione. È il caso, ad esempio, della frutta acerba o dei legumi quando sono poco cotti. Meglio allora scegliere frutta arrivata al giusto punto di maturazione e ricorda di far sempre cuocere molto bene piselli, fagioli & Co: risulteranno più leggeri e per di più non gonfieranno l’addome. 33
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Il programma perdipeso
LA “FABBRICA” DI ENZIMI
direttamente in casa PUOI CREARE ALIMENTI RICCHI DI ENZIMI PRODUCENDO DEI GERMOGLI, FACENDO DEGLI ESTRATTI O PREPARANDO ALIMENTI FERMENTATI DI VARIO TIPO
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O
ltre alla verdura e alla frutta cruda e fresca, anche i germogli, gli estratti e i cibi fermentati sono ricchi di enzimi. Sono preparazioni che si possono realizzare facilmente in casa e si possono portare in tavola per migliorare la linea e la salute. Ecco alcune semplici indicazioni per realizzare da sé cibi ricchi di enzimi.
✽Crea i germogli,
uno scrigno di virtù I germogli sono un concentrato di enzimi e minerali e ogni tipo di semi ha delle proprietà particolari. Si possono produrre in casa in modo semplice, anche senza un germogliatore. Si
prendono dei semi alimentari (in quantità limitata, perché germogliando il volume si moltiplica), si sciacquano e si lasciando in poca acqua da 3 a 12 ore (a seconda delle dimensioni dei semi). I semi di alfa-alfa, mandorle, lenticchie, fagioli mung, sesamo, girasole e grano sono i semi più facili da far germogliare. Quando sono completamente idratati, si scolano e si mettono, ancora umidi, in una ciotola, oppure nel germogliatore, se si decide di acquistarlo. Si copre la ciotola con un piatto o un coperchio. Molti semi per germogliare devono restare al buio. Due volte al giorno si idratano i semi mettendoli in un colino, si scolano e si rimettono nella ciotola o nel germogliatore. Dopo un paio di giorni spuntano i primi germogli e nel giro di circa cinque giorni la germogliazio-
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Il succo fresco, con l’estrattore
a ne sarà completa. I germogli a questo punto si possono consumare, freschi, senza cottura, aggiungendoli per esempio alle insalate.
✽I crauti: toccasana
Un buon succo di frutta e verdura fresca, meglio se ricavato con l'estrattore, riesce a fornire all'organismo una buona quantità di enzimi attivi. L'estrattore non deteriora le proprietà dei vegetali, non ossida i vegetali e ne estrae una maggiore quantità. L'estrattore è infatti diverso dalla centrifuga perché evita l'ossidazione della frutta e della verdura. Meglio unire solo i succhi di un frutto e di una verdura e non di troppi ingredienti, perché in alcuni casi può essere controproducente perché affatica la digestione e il metabolismo.
per stomaco e intestino
Una dieta ricca di cibi fermentati e di enzimi può comprendere yogurt, kefir, zuppa di miso, tempeh, ma anche crauti. Sono cavoli fermentati, molto comuni nel Nord Europa e anche in alcune zone d’Italia; si tratta di un'ottima scelta per un contorno gustoso e salutare; favoriscono la digestione e sono un toccasana per la flora intestinale, grazie al contenuto di probiotici. Si possono acquistare già pronti, ma spesso sono pastorizzati e quindi impoveriti delle loro proprietà. Si possono preparare in casa facilmente; ecco uno dei procedimenti più facili. Prendi un cavolo cappuccio (bianco o rosso) e dividilo in due. Togli il torsolo e le foglie esterne. Taglialo a listarelle sottili, e mettile in una pirofila di terracotta, alternando uno strato di cavolo con 2-3 bacche di ginepro, 1 cucchiaino di semi di cumino, 3-4 foglie di alloro e un pizzico abbondante di sale. Quando la pirofila è piena, chiudila con un coperchio che penetri all’interno e poni sopra un peso. Quindi copri il tutto con un canovaccio pulito e metti la pirofila al fresco e al buio per un mese. A questo punto i crauti sono pronti per essere consumati; se li vuoi conservare tienili immersi in una salamoia fatta con acqua e sale. Si possono aggiungere a insalate o altri piatti freddi o possono anche essere consumati da soli come contorno.
✽Il kefir: fermenti vivi e probiotici
Il kefir è una bevanda che si ottiene dalla fermentazione del latte (ma anche dell’acqua) e dai granuli di kefir, composti da fermenti vivi e da lieviti probiotici. Il kefir di latte si può consumare a colazione e negli spuntini, arricchito con pezzetti di frutta fresca o secca, o fiocchi di cereali. Si può preparare in casa, in modo semplice. In un barattolo di vetro metti due cucchiai circa di granuli di kefir (che puoi acquistare su Internet) e mezzo litro di latte a temperatura ambiente. Copri il barattolo con un canovaccio (il kefir deve “respirare”) e mettilo in un luogo buio. Aspetta dalle 24 alle 78 ore, secondo la cremosità che vuoi ottenere, mescolando ogni 12 ore il composto. Filtra il kefir, separando con un colino i granuli dal latte fermentato e conserva i grani in un nuovo barattolo, per un uso successivo. 59
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Piatti sani e snellenti
UNA CUCINA RICCA E SA P
A BASE DI SOSTAN Z LE PREPARAZIONI SALUTARI E DIMAGRANTI A BASE DI VEGETALI DIVENTA DI SAPORE E DI ENZIMI CON I CONDIMENTI ADATTI E LE SALSE A BASE
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li ingredienti di base della cucina ricca di enzimi sono, in primo luogo, la frutta e la verdura di stagione consumate rigorosamente crude. Immancabili anche i germogli (di soia, alfa-alfa ecc.) che assicurano importanti principi attivi all’organismo, così come i semi oleosi e la frutta secca a guscio, fonte di grassi buoni e di proteine, e infine le alghe, ancora poco utilizzate in Europa, ma ingrediente immancabile nella cucina orientale perché ricche di proprietà e versatili per ogni tipo di piatto. Come erroneamente molti ancora credono, un’alimentazione basata principalmente su vegetali freschi e crudi non significa di certo dover rinunciare al gusto, anzi. Per questo è consigliabile non eccedere con i condimenti grassi e spesso poco sani pensando di arricchire di sapore il piatto. La scelta migliore è invece quella di accompagnare frutta e verdura con i condimenti giusti.
Aceto non pastorizzato e acidulato di umeboshi Per arricchire adeguatamente gli alimenti ed esaltarne il gusto, aumentando l’appetibilità dei piatti, bisogna usare i condimenti migliori. Gli oli spremuti a freddo sono l’ideale. Gli aceti, invece, sono generalmente pastorizzati e quindi poveri di enzimi. Esistono però in commercio valide alternative come l’aceto di mele non pastorizzato e l’acidulato di umeboshi, un prodotto dal gusto salato che si ricava dalla fermentazione delle prugne umeboshi. Ottimi condimenti si possono preparare anche aromatizzando oli e aceti con erbe e spezie, 64
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NO DI
A PORITA
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NO ANCORA PIÙ RICCHE DI VERDURE
ACCOPPIATE PERFETTE GUACAMOLE, TZATZIKI E HUMMUS SONO ABBINAMENTI SANI E LEGGERI PER OGNI PIATTO
come rafano, peperoncino, zenzero, aglio, timo, maggiorana oppure pepe, che “riscaldano” il palato. Nelle pagine che seguono troverai alcune ricette davvero sfiziose, dagli antipasti al dessert, a base principalmente di verdure e frutta che soddisferanno anche i buongustai più esigenti.
Le salse che danno un tocco in più
Utile sia nelle preparazioni salate che in quelle dolci è la salsa tahina, un composto formato da semi di sesamo tritati (ricchi di calcio e di zinco) miscelati con olio di sesamo fino a formare una salsina molto saporita e versatile. Con la salsa tahina si può preparare una crema deliziosa, chiamata hummus, semplice da realizzare anche in casa. Si versa nel frullatore un vasetto di ceci in scatola pecedentemente scolati. Si unisce il succo di un limone non trattato, un cucchiaio di
salsa tahina biologica, un cucchiaio di olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio e un pizzico di sale marino integrale. Si aziona la macchina alla massima velocità fino a ottenere una crema densa e morbida. Per insaporire si può aggiungere un pizzico di paprika dolce. L’hummus è delizioso come antipasto insieme a una crudité di verdure croccanti di stagione. In alternativa, altre salse gustose si realizzano frullando olio con frutti come avocado o mango, per ottenere condimenti più consistenti, cremosi e ricchi di enzimi. Un noto e gustoso esempio è la salsa di origini messicane chiamata guacamole, a base di polpa di avocado maturo, succo di lime e sale. Questi sono gli ingredienti della tradizione, ma negli anni si è notevolmente arricchita di varianti come l’aggiunta di succo di limone, aglio, cipolla tritata, peperoncino grattugiato, sale e pepe. E per renderla un mini pasto si può aggiungere anche dello yogurt greco magro. Un’altra salsa gustosa ma allo stesso tempo sana è lo tzatziki, una salsa greca che si può preparare (come per tutte le salse tradizionali ce ne sono molte versioni) frullando i cetrioli con yogurt greco, aglio tritato, aneto e aggiungendo un cucchiaio di aceto, un filo di olio, sale e pepe. 65
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