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Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
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PROBIOTICI
Come scegliere quelli giusti per ogni disturbo Riducono il sovrappeso e la pressione alta
INDISPENSABILI PER STAR BENE
• Disinfiammano il colon • Prevengono le infezioni • Vincono i disturbi digestivi
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Le ricerche stanno dimostrando che l’intestino è un organo fondamentale per la salute, soprattutto grazie ai batteri che lo popolano e svolgono numerosi compiti utili al corpo. Quando la flora batterica è alterata (per lo stress, l’uso di medicinali o un’alimentazione sbagliata) siamo colpiti da gonfiori e disturbi intestinali, debolezza, tensione emotiva e cali d’umore, ma soprattutto corriamo il rischio di ammalarci. In questa situazione un grande aiuto può venire dall’uso dei probiotici, batteri “buoni” che sanano gli squilibri e combattono i microrganismi nocivi. Nel libro spieghiamo quali sono i probiotici, come scegliere quelli più adatti per i propri disturbi e come mantenere sano ed efficiente l’intestino con i cibi più utili e gli stili di vita più salutari.
GLI STRAORDINARI PROBIOTICI
GLI STRAORDINARI
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GLI STRAORDINARI
PROBIOTICI
Come scegliere quelli giusti per ogni disturbo
RIZA
Gli straordinari probiotici Editing: Giada Bossi e Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Foto: 123rf, Fotolia © 2016 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
SOMMARIO INTRODUZIONE. I batteri dell’intestino, guardiani della salute............................................ 7 1. Migliaia di miliardi di microrganismi che lavorano per noi............................................. 14 2. I probiotici, un vero toccasana per il nostro benessere ...................................... 44 3. La disbiosi: quando si spezza l’equilibrio tra i batteri .......................................90 4. I cibi e le abitudini utili per mantenere sano l’intestino ................. 114
Gli straordinari probiotici
INTRODUZIONE
I batteri dell’intestino, guardiani della salute La nostra salute passa soprattutto per l’intestino; le ricerche stanno mettendo in luce sempre più la centralità di questo organo per il nostro benessere fisico e psicologico. L’intestino infatti non serve solo ad assorbire i nutrienti ed eliminare gli scarti, ma è un ecosistema molto sofisticato, in cui, grazie all’opera di molti miliardi di batteri “operai” che lavorano per noi, vengono prodotte vitamine, micronutrienti e altre sostanze utili all’organismo. La mucosa intestinale è, inoltre, una barriera fondamentale per impedire che potenziali “nemici” circolino nell’organismo. In più, come è ormai accertato, l’intestino ha un proprio cervello, sente e trasmette le emozioni, produce i neurotrasmettitori del benessere. Tutto questo grazie al contributo indispensabile di una sterminata popolazione di microrganismi (centinaia di migliaia di miliardi) che vivono in simbiosi con noi. In cambio del nutrimento e dell’ospitalità che ricevono tra le pareti dell’intestino, ci aiutano a digerire i cibi, a ricavarne energia, ad allenare il nostro sistema immunitario e a difenderci dalle malattie “occupando” la mucosa intestinale in modo che non vi attecchiscano microbi nocivi. È un vero e proprio universo microscopico, del quale sappiamo ben poco e su cui si comincia a far luce, anche 7
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grazie ai nuovi strumenti di ricerca. Così sappiamo qualcosa in più sul microbiota, cioè l’insieme dei batteri, che in precedenza veniva chiamato microflora intestinale. Ciò che sta emergendo dalle ricerche è davvero interessante e sorprendente. Nessuno l’avrebbe mai immaginato, eppure questi organismi microscopici possono influenzare il nostro umore, il nostro peso, i nostri gusti alimentari, e possono predisporci ad alcune malattie anziché altre. Questo apre delle prospettive prima inimmaginabili sulle possibilità terapeutiche che avremo a disposizione nel prossimo futuro, quando le ricerche in questo campo saranno ancora più avanzate. Ma già da oggi sono disponibili numerosi probiotici, cioè batteri “buoni” che possiamo assumere con integratori o con alimenti. Sono microrganismi selezionati e programmati per svolgere la loro “missione”: arrivare fino all’intestino e qui correggere gli squilibri nel microbiota che hanno dato origine a disturbi come diarrea, colite, gonfiori oppure delle vere e proprie malattie.
Un equilibrio fondamentale L’assunzione di questi probiotici è utile quando il nostro intestino si trova in una condizione di “disbiosi”, cioè quando si sono creati degli squilibri nella popolazione batterica, normalmente formata da microrganismi che convivono pacificamente con noi, tenendo sotto controllo quelli potenzialmente nocivi. Se il microbiota è sano ed equilibrato, la situazione viene invece definita di “eubiosi” e si ripercuote positivamente sull’intero organismo, perché i batteri riescono a svolgere 8
Gli straordinari probiotici
tutte le loro funzioni. I nutrienti vengono assimilati bene, le tossine espulse, si evitano le infiammazioni e il sistema immunitario blocca tutti i potenziali pericoli; persino il metabolismo è più veloce. Se invece la flora batterica è squilibrata, e prevalgono batteri nocivi, oppure se viene alterata a causa di sostanze che assumiamo (come gli antibiotici o cibi sbagliati), l’organismo intero ne risente. In questo caso ci sentiamo gonfi, deboli, in preda a un malessere costante, perché l’intestino non riesce a compiere il suo lavoro regolarmente e i cibi non vengono digeriti bene. Possono manifestarsi allergie alimentari, eruzioni cutanee, cefalee, segno che il nostro corpo si sta intossicando. Organi e tessuti sono appesantiti, le loro funzioni rallentate e ne risentiamo anche a livello psichico, con irritabilità, cali di umore e difficoltà di concentrazione.
I nemici e gli amici dei nostri batteri Ignari del suo preziosissimo e costante lavoro, spesso trattiamo male la nostra flora batterica, mettendo in atto comportamenti che la danneggiano, come l’assunzione di farmaci non necessari, di alcol e di alimenti mal tollerati dal nostro organismo. Gli antibiotici, in particolare, distruggono, oltre a quelli patogeni, anche gran parte dei batteri buoni, facendo aumentare la popolazione dei microrganismi potenzialmente nocivi e sballando l’equilibrio intestinale. Questo è uno dei motivi per cui non bisognerebbe mai abusare di questi medicinali, specialmente se assunti con cure “fai da te” e non strettamente necessarie. 9
INTRODUZIONE. I batteri dell’intestino, guardiani della salute
Ma una volta che il microbiota si è alterato, come è possibile riequilibrarlo e tornare in una situazione di eubiosi? Come intervento immediato e a breve termine abbiamo a disposizione dei potenti alleati: i probiotici, i batteri “buoni” che danno all’intestino un supporto diretto e rapido, affinché possa ritrovare la sua funzionalità. Sono come dei coloni inviati dalla madrepatria a ripopolare una città (in questo caso l’intestino) decimata da una guerra o da un’epidemia, ossia, nel nostro caso, da un’infezione, da una dieta impropria, oppure dall’uso di antibiotici. I “coloni” si moltiplicano rimpolpando quell’insieme di microrganismi (batteri, protozoi e funghi) che è essenziale per il perfetto funzionamento dell’intestino. Oltre a essere dei batteri “buoni” i probiotici devono possedere una caratteristica fondamentale: resistere al passag-
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Gli straordinari probiotici
gio attraverso lo stomaco e all’azione dei succhi gastrici, per poter giungere vivi e attivi nel lume intestinale; qui aderiscono alle cellule epiteliali, si moltiplicano e favoriscono il fisiologico equilibrio del microbiota. Si tratta di microrganismi benefici, di specie diverse; i probiotici usati più spesso appartengono generalmente alla famiglia dei lattobacilli o dei bifidobatteri, ma ne troviamo anche di altre specie e tra essi c’è anche un lievito, il Saccharomyces boulardii.
Come assumere i probiotici Ma dove si trovano i probiotici? Come possiamo farne scorta? Questo tipo di batteri è presente in alcuni alimenti, come certi cibi fermentati (kefir, crauti, miso, tempeh, tè di kombucha...), ma i probiotici si trovano soprattutto negli integratori specifici, oppure negli alimenti che sono stati potenziati con l’aggiunta di questi microrganismi. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom dei cosiddetti alimenti probiotici, considerati validi alleati per la salute di tutti, e in particolare dei più piccoli. Come orientarsi nella scelta, tra le tante opzioni disponibili in commercio? In farmacia ma anche nei negozi di alimentari e nei supermercati si trovano flaconcini, fialette, polverine, bottigliette, yogurt e latti arricchiti di fermenti. L’offerta di probiotici è davvero ampia, per questo è importante sapersi orientare e sapere come fare la propria scelta, qual è il probiotico più efficace e più adatto alle nostre esigenze, come e quando va assunto. Prima di tutto è importante precisare che non tutti i bat11
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teri “buoni” o quelli che vengono chiamati “fermenti lattici” sono dei veri probiotici. Ad esempio non lo sono i batteri che producono lo yogurt dal latte: il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus; questi microrganismi infatti non superano la barriera gastrica e, pur essendo utili per altre funzioni, non riescono ad agire sul microbiota intestinale. Gli yogurt, così come altri latti fermentati o altri alimenti, diventano dei veri e propri cibi probiotici solo quando vengono confezionati con l’aggiunta di un’adeguata quantità di batteri che hanno le caratteristiche per agire sull’intestino. L’altro aspetto importante è anche la quantità di batteri “buoni”: perché il prodotto probiotico sia utile all’intestino occorre che ne contenga almeno un miliardo (ma di solito sono molti di più, per garantire che ne arrivino all’intestino in quantità sufficienti). Poi occorre scegliere il probiotico più utile per la propria particolare esigenza, perché oggi esistono anche prodotti mirati con ceppi selezionati che agiscono su specifici disturbi. Alcune formulazioni probiotiche poi sono studiate appositamente per i bambini e per evitare il rischio della presenza di allergeni.
L’alimentazione e lo stile di vita I probiotici sono importanti per “tamponare” i problemi creati da situazioni di squilibrio che si sono venute a creare nel microbiota. Ma la loro attività va assecondata con altri interventi, altrimenti rischia di essere inefficace a lungo termine. In primo luogo per la salute dei batteri “buoni” sono utili i prebiotici, cioè sostanze che servono ad 12
Gli straordinari probiotici
alimentarli. Si tratta soprattutto di fibre vegetali che non vengono digerite dallo stomaco e vanno nell’intestino, dove sono ospitati i microrganismi più utili al corpo. I batteri se ne nutrono, fanno fermentare queste fibre e producono sostanze benefiche, tra cui le vitamine. I prebiotici si possono assumere tramite integratori, ma anche attraverso un’alimentazione che sia ricca di verdura e di frutta. Contengono fibre molti vegetali, tra cui: cicoria, carciofi, topinambur, cipolle, asparagi, fagioli, banane, kiwi, mele (con la buccia). Un’alimentazione equilibrata e sana (come quella mediterranea) è fondamentale per la salute dei batteri e dell’intestino. Un eccesso di zuccheri, farine raffinate, grassi e carni rosse infatti alimenta i batteri nocivi, oltre a favorire il sovrappeso e le malattie cardiocircolatorie. Per mantenere in forma il microbiota è poi importante anche evitare lo stress e un abuso di antibiotici, perché alterano la composizione batterica e possono dare vari disturbi: gonfiori, diarrea, debolezza, cali di concentrazione. Questo libro si propone di fornire informazioni utili e aggiornate sulla centralità dell’intestino nella nostra salute e sull’importanza del microbiota per le più svariate funzioni dell’organismo. Essere a conoscenza di questi dati ci stimola a prenderci cura dei batteri nostri ospiti, sapendo che ne ricaveremo tanti vantaggi: prevenzione delle malattie, mantenimento di un peso regolare e un generale benessere fisico e psicologico. Nel libro daremo anche numerosi consigli pratici su come ottenere questi effetti benefici sfruttando lo strumento dei probiotici, dei prebiotici, di una corretta alimentazione e di sane abitudini di vita. 13
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MIGLIAIA DI MILIARDI DI MICRORGANISMI CHE LAVORANO PER NOI
Le ricerche scientifiche stanno mettendo in luce sempre di piĂš il contributo fondamentale che la flora batterica intestinale offre al benessere, sia fisico che psicologico, del nostro organismo
Gli straordinari probiotici
1. Migliaia di miliardi di microrganismi che lavorano per noi
L’intestino: un organo finora sottovalutato Siamo abituati a pensare all’intestino come un organo perlopiù inerte, che come una lunga tubatura, si limita a filtrare i nutrienti e a espellere gli scarti. Oggi si sa che quest’organo è molto più sofisticato e complesso di quello che si pensava. La sua superficie, grande almeno come un campo da tennis, è tutta innervata e trasmette continui segnali tramite un esteso sistema nervoso, in costante contatto con il cervello centrale, tramite il nervo vago. Le profondità intestinali, poi, sono abitate da un “mondo batterico” dal quale dipende direttamente la nostra possibilità di digerire bene gli alimenti, di ottenere tutte le vitamine necessarie e di difenderci dagli agenti patogeni e dalle tossine con cui entriamo in contatto in ogni istante della nostra vita. I batteri dell’intestino producono numerose sostanze che influenzano l’ambiente intestinale e, di conseguenza, la salute di tutto il nostro corpo. Se l’intestino è oggi considerato da molti scienziati una sorta di secondo cervello, il suo microbiota, cioè l’insieme dei batteri che lo abitano, è ritenuto addirittura un organo a se stante, connesso alle altre parti del nostro corpo. Si definisce microbiota intestinale, o enterico, l’insieme delle specie microbiche normalmente residenti in un intestino e comprende un numero di batteri pari a 10 alla quattordicesima, cioè a ben 10 volte il numero totale di cellule di un organismo umano, che sono 100mila miliardi. È chiamato microbioma, invece, l’insieme dei geni 16
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espressi da questi batteri: ben otto milioni, più o meno 150 volte quelli del nostro genoma, in pratica si tratta di una specie di secondo genoma, esterno. Il tratto gastrointestinale costituisce un complesso ecosistema nel quale si verifica uno straordinario e delicato equilibrio, fatto di “scambi di favori” e di tolleranza reciproca tra la microflora residente (cioè i batteri che abitualmente dimorano nel nostro intestino), e l’ospite (cioè il nostro organismo). Finché questo equilibrio si mantiene, la flora microbica fornisce un contributo fondamentale alla salute dell’ospite. Talvolta la composizione della comunità batterica residente può essere modificata da microrganismi in transito, presenti nell’intestino in modo occasionale e temporaneo ma, proprio perché l’intestino è già densamente popolato, in genere è molto raro che un germe non residente riesca a trovare lo spazio per colonizzare in modo stabile il nostro colon.
Il “cervello enterico” L’indagine scientifica sul microbiota intestinale ha permesso enormi passi in avanti sulla comprensione del nostro organismo e delle sue funzioni. Oggi si sa, in particolare, che cervello e intestino lavorano in stretta collaborazione e tra questi due organi lo scambio di segnali è costante. Nei neonati questo legame è evidente: quando il piccolo è satollo prova un senso di benessere, mentre le coliche provocano una plateale sofferenza; gli altri stimoli e le emozioni, all’inizio della nostra esistenza, contano poco. Ma l’intestino ha una parte importante anche nel resto della 17