Poste Italiane S.p.A. – spedizione in abbonamento postale – Aut. MBPA/LO-NO/045/A.P./2018- ART.1 COMMA 1- LO /MI P.I. 30/01/2021 • Riza Dossier + Libro € 14,60
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ossier Bimestrale Febbraio/Marzo 2021 n.28 - € 4,90 Italia
SCELGO DI STARE BENE
SE NON LE ESPRIMI DIVENTANO MALATTIE
IL LINGUAGGIO DELLE EMOZIONI Scopri il significato nascosto di gelosia, collera, paure, tristezza e rancori
LA GUIDA PRATICA
Impariamo a gestire l’emotività senza soffrire e senza farci travolgere
ECCO COME RILASSARSI
Quando arrivano le tempeste emotive
Cuore e intestino
Stress e difese
La fibromialgia
Così gli stati d’animo influenzano la salute
Stop alle tensioni che ci indeboliscono
Ecco quanto conta la rabbia repressa
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SOMMARIO L’EDITORIALE DI VITTORIO CAPRIOGLIO
QUANDO LA RABBIA COLPISCE IL CORPO
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La rabbia, se la reprimi scoppia
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La collera soffocata indebolisce il fegato
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L'immaginata per diventare più cedevole
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I rimedi verdi per un fegato sano
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Il rancore trattenuto è nemico anche del cuore
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Gli effetti di ansie e stress si riverberano sul corpo
La meditazione calma la tempesta mentale
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Ciò che provi influenza le tue difese
Il training per seguire il giusto ritmo cardiaco
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Gli aiuti per non essere sotto pressione
Le emozioni vanno sempre ascoltate
LE NOSTRE COMPAGNE DI VITA
GLI EFFETTI PSICOSOMATICI
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Le emozioni i moti dell'anima
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Bisogna imparare a dare loro la giusta voce
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Gioia o rabbia: guardale così come sono
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Se l'intestino è felice, i pensieri sono positivi!
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A regolare gli stati d'animo si impara all'inizio della vita
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La mamma trasmette anche emozioni al feto?
Fibromialgia: quando l'inespresso si indurisce dentro il corpo
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Le differenze tra uomo e donna
I vissuti interiori inascoltati diventano fame nervosa
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La dieta emozionale per restare in forma
LA TRISTEZZA SPAZZA VIA LE NOSTRE CERTEZZE
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A ogni organo un'emozione per l'antica medicina cinese
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L'importanza della tristezza
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Depressione: un detox profondo
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10 regole per la voglia di vivere
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La natura ti aiuta a ritrovare il tuo equilibrio
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Direttore responsabile: Vittorio Caprioglio Direttore generale: Liliana Tieger Progetto grafico: Roberta Marcante Immagine di copertina: Angelo Siviglia Immagini: 123rf, Adobe Stock, Shutterstock Direttore pubblicità: Doris Tieger Responsabile Amministrativo: Danila Pezzali Segreteria di Direzione: Daniela Tosarello Ufficio tecnico: Sara Dognini Ufficio Abbonamenti: Maria Tondini Autorizzazione del tribunale di Milano n° 4 del 10/01/2017 ISSN 2531-3371 EDIZIONI RIZA s.p.A Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano www.riza.it - info@riza.it Una copia € 4.90. Arretrati: € 9.80. Abbonamento annuale (6 numeri) Italia: € 18.00 Abbonamento 2 anni (12 numeri): € 31.00. Versamenti da effettuare su C.C.P. 25847203 intestato a Edizioni Riza S.p.A. - Via Luigi Anelli 1 - 20122 Milano
LE MALATTIE DELLA PAURA TACIUTA 64
La paura: ha sempre qualcosa ha dirti
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Quando il timore negato diventa ansia
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La vera medicina è la tua fantasia
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Gli aiuti "verdi" con un effetto calmante
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Stipsi: la vera causa è nei pesi mentali
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Così sciogli le paure taciute che bloccano l'intestino
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La cura verde che aiuta a "liberarsi"
Stampato da Rotolito S.p.a. - Stabilimento di Cernusco sul Naviglio (MI) Distribuzione per l’Italia: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola n° 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI)
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MALATTIE DA PSICOSTRESS
GLI EFFETTI DI ANSIE E STRESS si riverberano sul corpo Vivere in uno stato di tensione costante logora la mente e usura il corpo. Per esempio sono chiari oggi gli effetti fisiologici della pandemic fatigue
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Malessere da pandemia: tocca un italiano su tre
l termine “stress” indica semplicemente la scarica adrenalinica che attiva la risposta a uno stimolo. Quando diventa uno stile di vita e si manifesta in maniera ricorrente, costringendo la persona a vivere costantemente in uno stato ansioso, agisce sulle cellule del sistema nervoso centrale arrivando a deformare le aree dove i pensieri e le emozioni vengono elaborati e trasformati in energia. Ma se il cervello altera la trasmissione degli impulsi neuronali e blocca l’energia vitale, essa inizia a ristagnare provocando disagio, sofferenza, stanchezza e infelicità. Tra i sintomi principali troviamo ansia, depressione, difficoltà di digestione, palpitazioni, mal di testa, dolore e indolenzimento ai muscoli. Inoltre, lo stress può provocare o aggravare disturbi fisici o psichici.
Secondo una ricerca che Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione) ha condotto con Human Highway un italiano su tre, indipendentemente dall’età, è sotto stress per paura del Covid. Per il 15% degli intervistati il disagio nasce dalla necessità di limitare le relazioni sociali, problema sentito soprattutto dai più giovani e dagli over 65. Rispetto al periodo pre-Covid sono aumentati nervosismo, irritabilità, disturbi del sonno (più diffusi tra i 25 e i 44 anni), tensioni e dolori muscolari (in particolare negli over 55). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato questi sintomi come facenti parte della “pandemic fatigue”, o affaticamento pandemico. Il perdurare dello stress,
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IL TONICO “GENTILE” PER LE SITUAZIONI DIFFICILI L’ELEUTEROCOCCO AIUTA AD ADATTARSI Nei casi di stress e di concomitante affaticamento immunitario è utile l’estratto delle radici di eleuterococco (Eleuterococco senticosus), un arbusto che cresce spontaneo nella taiga, la foresta di conifere diffusa soprattutto in Mongolia e Siberia. Chiamato anche “ginseng siberiano”, è noto per la sua azione adattogena, in quanto combatte la stanchezza, rinvigorisce i globuli bianchi e aumenta il numero di linfociti T, oltre a migliorare la circolazione sanguigna: ottimizza così la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni e lo rende più flessibile di fronte ai cambiamenti. Adatto alle donne proprio per la sua azione antistress e di riequilibrio dell’umore, l’eleuterococco agisce come tonico “gentile”, migliorando l’assetto corpo-mente.
come dimostrano gli studi, provoca una maggiore attivazione del sistema nervoso simpatico e dell’ormone ACTH, con il conseguente rilascio di cortisolo e tutta la sintomatologia classica che interessa le aree più colpite del corpo, come stomaco, intestino e cuore. Inoltre, in caso di esaurimento cronico, l’azione del cortisolo deprime il sistema immunitario e lascia spazio al danneggiamento, spesso silente, delle mucose intestinali da parte di agenti esterni o interni. Per esempio, sia nella Sindrome dell’intestino irritabile (IBS), sia nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), tra cui il Morbo di Crohn o la colite ulcerosa, lo stress è in grado di peggiorare i sintomi e di favorire un danno. Alcol e caffè sono da limitare, così come i cibi contenenti grassi saturi che aumentano i livelli d’infiammazione. Seguire una dieta mediterranea sana è di grande aiuto, come anche fare sport è importante, poiché porta la mente ad allontanarsi dai pensieri tossici.
LE REGOLE D’ORO PER NON AMMALARSI Secondo gli esperti, la chiave per raggiungere l’equilibrio e non farsi travolgere dalle emozioni connesse all’evento stressante è attivare i processi di autoregolazione emotiva che coinvolgono diverse aree cerebrali tra cui amigdala, ipotalamo e aree corticali. ACCETTA LA PAURA E LA SUPERI Prendi le cose lentamente, al tuo ritmo. Adotta un approccio graduale nel cambiare le tue abitudini o nel riprendere quelle precedenti. Occorre tempo per ritrovare gradatamente la tua sicurezza; non indurti ulteriori timori e ansie con la fretta. Accetta anche di avere paura; è normale. Non giudicarti per ciò che stai provando. Atteggiarsi a forti, sicuri e inflessibili, poi facilita il crollo. Non pensare che lo stato d’ansia sia cronico e che si ripresenterà infinite volte. Accoglilo quando viene ma sai che passerà, e tornerà sempre di meno se non lo respingi.
“Tako-Tsubo”: la pandemic fatigue azzanna anche il cuore Uno stato di ansia e stress continuo fa salire anche la pressione e condiziona la circolazione di alcuni ormoni come il cortisolo che alterano il libero passaggio delle arterie e l’aggregazione delle piastrine, due fattori che favoriscono un attacco cardiaco, anche nelle donne in età fertile. Rabbia, ansia e stress continui inoltre sono all’origine della sindrome di Tako-Tsubo, o del cuore spezzato. In questi casi un grosso dispiacere o un forte stress portano alla produzione esagerata di catecolamine (adrenalina e noradrenalina) che mandano letteralmente “in tilt” il cuore. Come dimostra una recente ricerca pubblicata su Jama Network Open e coordinata da Ahmad Jabri della Cleveland Clinic, durante il periodo pandemico si è registrato un numero significativamente maggiore di casi di Tako-Tsubo (fino a quattro volte) rispetto ai periodi preCovid. n
TROVA LA CALMA DENTRO DI TE Siamo noi stessi la fonte della nostra ansia, perché la alimentiamo con i continui ragionamenti che affollano la mente. Durante la giornata impegniamo il cervello in riflessioni continue, sforzandoci di trovare soluzioni, preoccupandoci per il futuro. Per trovare la calma profonda occorre “ripulire” la mente. Per prima cosa è però necessario cambiare il nostro atteggiamento mentale. Bisogna imparare a spegnere il brusio mentale, a fare spazio alla calma dentro di noi, perché l’ansia è dovuta alla situazione che stiamo vivendo, ma anche al nostro modo di pensare.
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IL RESPIRO CHE CURA
La MEDITAZIONE calma la L’eccesso di cortisolo collegato a un attacco di rabbia e all’ansia che ne può conseguire manda in tilt il nostro battito. Ecco qualche tecnica meditativa utile
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l cuore accelera, la pressione sale, le coronarie si stringono, i muscoli si irrigidiscono: quando arriva, l’ansia fa sentire chiaramente la propria voce. E lo fa sempre attraverso il corpo: basta mettersi una mano sul petto in corrispondenza del cuore. Queste somatizzazioni, in genere associate anche a insonnia e a una generica irrequietezza corporea, sono un elemento immancabile negli stati di agitazione. Ma la “traduzione” del disagio psichico in sintomo fisico può diventare ancora più profonda, fino a compromettere la funzionalità degli organi e in particolare del cuore, la sede delle emozioni, dei sentimenti e il vero motore della vita.
Gli studi scientifici
avere anche origine psicosomatica quali pressione alta, tachicardia, emicrania, respiro affannoso; • aumenta e stabilizza sensibilmente il tono dell’umore.
Dagli anni Cinquanta ad oggi sono stati pubblicati oltre 3000 studi scientifici che hanno rivelato gli effetti fisiologici benefici della meditazione. Questa pratica antichissima regala grandi benefici, come è emerso al convegno su Scienza e Meditazione dal titolo “Scienza, fantascienza e trascendenza: medicina del corpo e dello spirito”, tenuto da Pier Franco Marcenaro, ex manager e oggi “ricercatore spirituale” presso il CNR. In sintesi, la meditazione: • porta a uno stato di intenso rilassamento che permette all’organismo di “ricaricare letteralmente le energie”; • favorisce la gestione e lo smaltimento del carico di stress a cui siamo sottoposti; • attenua alcuni sintomi che possono
Come introdurla nella giornata
La meditazione è davvero potente: riduce la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e il ritmo respiratorio, produce uno stato di rilassamento a livello cerebrale profondo ma diverso dal sonno, regola la produzione ormonale, principalmente di cortisolo, ormone dello stress, e incrementa l’attività elettrica del lobo prefrontale sinistro, ovvero la regione del cervello associata alle emozioni positive. Puoi imparare a meditare seguendo un corso e affidandoti a un esperto. Poi, quando avrai appreso le basi,
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a la tempesta mentale potrai dedicarti a questa pratica tranquillamente a casa tua. Affidati a un centro e a una guida seria, che ti darà tutti i consigli necessari affinché la tua pratica ti dia tutti i benefici che abbiamo visto. Qui ti proponiamo semplici esercizi che puoi sperimentare anche da solo.
Allenta il controllo sulle emozioni Una discussione con un collega ti fa arrabbiare? Senti l’irritazione che monta per un’osservazione sgradevole di un superiore? Ai primi segnali di collera, indirizza la concentrazione sul respiro. Respira lentamente e profondamente: inalando ripeti a te stesso Inspira, espirando, ricorda a te stesso Rilassati. Quali che siano le distrazioni che affiorano alla mente, torna sempre a queste parole: Inspira... rilassati..., inspira... rilassati.
La meditazione libera la mente dai pensieri assillanti Prova questo esercizio quando sei in crisi. Siediti in una zona tranquilla e in una posizione comoda; rilassati lentamente, distendendo e rilasciando tutti i muscoli. Chiudi gli occhi e concentrati sul respiro, che diventa più profondo e lento. Senti l’aria che entra e che esce dalle narici. Osserva mentalmente il flusso dell’aria e tieni la mente fissa sul respiro. Se ti viene un pensiero accoglilo e lascialo andare, non soffermarti su di esso. Concentrati sul chakra del cuore, al centro del petto, e visualizza mentalmente la vibrazione color verde che parte da qui. Concentrati su di te, sul tuo respiro e sulla consapevolezza del momento. Senti la calma e la pace che invadono il tuo corpo. Gusta questa sensazione per tutto il tempo che ti riesce. Al termine fai dei respiri profondi, apri lentamente gli occhi e rialzati.
sulla cassa toracica per sentirne l’apertura quando si inspira e la chiusura in fase di espirazione. Svuota a piccoli colpi i polmoni, aiutandoti con le mani che esercitano piccole pressioni laterali, che poi si allargano e accompagnano l’espirazione del torace. Esegui questo esercizio per qualche minuto nei momenti di ansia e quando senti affiorare lo stress. n
Se senti come un peso sul petto Se l’ansia si manifesta con un senso di soffocamento e di oppressione è utile una forma di respiro che lo yoga chiama Viloma. Porta le mani
ASCOLTARE MUSICA (CLASSICA) È UNA MEDICINA È stato dimostrato che l’esposizione del corpo alle onde sonore modifica la secrezione di ormoni: in particolare, si è verificato che la musica riduce la sintesi del cortisolo, l’ormone dello stress, e aumenta i livelli di serotonina, il neurotrasmettitore del benessere e del relax con effetti benefici anche sulla salute del cuore. Quale genere scegliere? La musica classica è quella più in sintonia con il ritmo del cuore e quindi capace di tenere sotto controllo il battito cardiaco e la pressione del sangue. Anche ascoltare la musica mentre si guida aiuta a combattere lo stress cardiaco, come conferma un’indagine dell’Università statale di San Paolo. RIZA Dossier
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il letargo dell’anima
depressione: un detox profondo
A dispetto del suo volto “patologico”, degli effetti distruttivi, questo disagio ha una funzione costruttiva o meglio ricostruttiva, molto impoprtante
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a psicosomatica ci insegna che un’emozione, quando non viene accolta e percepita dal punto di vista psicologico, troverà un’altra via di comunicazione, il corpo. Quando rifuggiamo la tristezza o la lasciamo senza voce, si possono manifestare infatti alcuni sintomi e disagi della sfera psichica e fisica, uno dei più frequenti dei quali è la depressione. La prima cosa da fare è ricordarsi che tutte le nostre emozioni sono un evento del tutto naturale, oltre che spontaneo e inevitabile, che assolve una propria funzione: anche le emozioni più cupe e spiacevoli. Un po’ come avviene nel mondo animale con il letargo, così anche per l’uomo a volte un “periodo nero” è un passaggio che prepara al cambiamento, che vuole farci tornare in sintonia con la realtà. Se la depressione ci porta sul fondo, è solo per
darci la spinta a riemergere. Non ha senso negare questo stato d’animo, dunque. E nemmeno cedere al lamento, all’esternazione continua di ciò che proviamo. Piuttosto soffermiamoci su ciò che sentiamo, cercando però di riconoscere esattamente cosa c’è dentro di noi: tristezza, demotivazione, umor nero, nervosismo, paura, tensione, angoscia, smania, insofferenza, stanchezza, prostrazione, preoccupazione, rifiuto... Ci sono tante parole per definire come stiamo: usiamole. Anche questo è utile per non appiattirsi sui soliti due o tre termini psichiatrici che conosciamo, spesso usati a sproposito.
Una malinconia troppo lunga Se alla tristezza viene impedito di fare il suo corso, se ci sentiamo impotenti rispetto alle cause che abbiamo individuato e su cui non possiamo intervenire, poniamo le basi per lo sviluppo della depressione patologica. Il tono dell’umore rischia di diventare sempre più basso; stanchezza, apatia, assenza di desideri possono trascinarci verso uno stato di malessere così profondo e resistente che, a un certo punto, è impossibile continuare a trascurare o negare ma che diventa anche molto più complesso da affrontare.
Un malessere che aiuta a ricostruire A cosa può servire la depressione, se non a metterci k.o.? Pur essendo una malattia che va combattuta,
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Un meccanismo di difesa del cervello Nessun desiderio, progetto, emozione. Niente fiducia, speranza, energia… la depressione ha l’effetto di azzerare ogni cosa ma quest’operazione è un meccanismo di difesa del cervello. La depressione stacca la spina per poterci riavviare, un po’ come si fa quando il computer si blocca. Il vuoto, le lacrime, il dolore sono strumenti di cui il cervello si serve per ripulirsi e disintossicarsi, esattamente come lo stomaco ricorre al digiuno per purificarsi.
a dispetto del suo volto “patologico”, degli effetti distruttivi, questo disagio ha anche una funzione costruttiva, o meglio, ricostruttiva: viene a riparare o a rinnovare un equilibrio precario che non regge più, a bloccare progetti sbagliati che si trascinano per dovere, a liberarci da un passato doloroso… Non siamo nati per soffrire, tantomeno inutilmente: la natura ci ha programmati per adattarci a una vita imprevedibile, anche difficile. Siamo destinati a esprimere il nostro carattere, a imparare, sperimentare, crescere, essere felici o, quanto meno, a stare meglio possibile in qualunque condizione. Questo è il programma depositato nel nostro cervello, nel DNA: una vera e propria missione che dura tutta la vita.
ostacola il percorso verso la felicità genera disagio, malessere, depressione. La tristezza senza ragione non è solo un guasto chimico nel cervello ma il tentativo di rimettere in moto uno sviluppo incagliato, ostacolato da noi stessi per primi. Diventiamo depressi quando lasciamo la nostra strada per imboccarne una che ci sembra più breve o a senso unico, quando ci attacchiamo a ciò che non c’è più, quando trascuriamo le piccole cose che ci danno gioia. Succede quando smettiamo di annaffiare il nostro seme. Perché qualunque sia la nostra età anagrafica, il cervello non smette mai di espandersi e noi con lui. L’unico vero antidoto alla depressione è mantenerlo in crescita.
Viene quando il nostro seme smette di crescere Tutto ciò che impedisce al cervello di germogliare, al nostro carattere di maturare, tutto ciò che
INFLUENZA ANCHE LA CHIMICA CEREBRALE Ogni brutto pensiero, ogni emozione, ogni apprendimento o scoperta che ci impediamo di fare cambiano la composizione chimica del cervello e di conseguenza il nostro umore, la nostra lucidità, l’energia. Endorfine, serotonina e noradrenalina sono le molecole del benessere che possono circolare solo finché nella nostra vita si continua a sperimentare, a imparare, a crescere, solo se ci sono curiosità, creatività, emozioni, stimoli, difficoltà superate… Quando ci trasciniamo senza gioia, ecco arrivare la depressione.
È come un salvavita che scatta La depressione, come tutti i sintomi, è un richiamo profondo, un tentativo del cervello di auto-curarsi. È un avvertimento come la luce rossa che lampeggia in auto quando siamo in riserva di carburante. Il segnale ce lo invia il cervello: attenzione, non mi stai nutrendo! Il cervello in condizioni di depressione, in realtà è come un motore senza benzina: il pensiero è in blocco, le emozioni si spengono. Manca la scintilla che avvia il motore: curiosità, fiducia in se stessi, motivazioni forti. ■ RIZA Dossier
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LE TECNICHE DI RILASSAMENTO
LA VERA MEDICINA è l Il seme della tranquillità e del coraggio è dentro di noi, esattamente come quello dell’ansia e della fragilità. Semplicemente non lo innaffiamo a sufficienza
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Richiama alla memoria una situazione che colleghi all’ansia. Guarda con attenzione il luogo in cui si svolge l’azione. È il tuo ufficio? Ci sono la tua scrivania, la sedia, la postazione dei tuoi colleghi? Osserva attentamente i particolari, i fogli, lo schermo del computer con l’email del tuo capo che ti ha fatto salire l’ansia. Tu sei lì, senti tutto il peso delle responsabilità e lo stress che ti accompagna dalla mattina alla sera. Senti il tuo cuore, il ritmo accelerato e la difficoltà a soffermarti, a calmare l’ansia che queste immagini ti creano. Ora cambia scenario. Abbandona l’ufficio o il luogo in cui hai provato ansia e vai in un posto diverso.
no dei poteri più grandi che ha l’ansia è quello di farci credere di essere fragili, insicuri, incapaci. Chi soffre di ansia si vede sempre allo stesso modo, si percepisce solo come ansioso, come vittima delle situazioni. E pian piano, tutte le altre immagini che definiscono la nostra persona vengono allontanate, schiacciate da questo personaggio che abbiamo scelto di interpretare in modo esclusivo. In realtà non siamo solo fragili, siamo anche coraggiosi, non solo ansiosi ma anche tranquilli. Il seme della tranquillità o del coraggio è dentro di noi, proprio come quello dell’ansia e della fragilità. Il problema è che non lo innaffiamo a sufficienza. L’esercizio che trovi qui di seguito ti aiuterà a uscire da una situazione in cui ti vedi come ansioso, per entrare in un altro contesto, nel quale guardarti in modo diverso. Dobbiamo ricordarci che siamo in grado di essere sereni, che esiste un luogo che per noi è un rifugio, nel quale ritroviamo la nostra forza. Un luogo nel quale l’ansia non può entrare...
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Metti a fuoco questo tuo rifugio. Può essere un luogo in cui sei stato in passato e nel quale ti sei trovato bene, un’oasi, una tana, una stanza ben arredata che hai visto su un giornale. È un ambiente tranquillo. Immagina i dettagli che lo caratterizzano, il colore delle pareti… è proprio il rifugio che ti accoglie, percepisci il profondo senso di pace e familiarità che provi nello stare lì… Adesso immagina di muoverti all’interno di questo spazio… è proprio come te l’aspetti… sei tranquillo, al sicuro… se guardi bene, attentamente, molto attentamente, ti rivedi in un momento di serenità. Quella che stai osservando è una scena dove tu sei felice, che viene direttamente dai tuoi ricordi: sei testimone di quella scena, e ti osservi. Ti vedi felice, il tuo volto è felice...
L’esercizio immaginativo che calma il cuore Uno spazio quieto, un ambiente comodo e silenzioso, con luci soffuse… è il luogo necessario per svolgere nel modo migliore quest’esercizio immaginativo. Prima leggi per intero l’esercizio, per poterlo richiamare alla mente oppure registralo. Quindi siediti o sdraiati, come ti senti più a tuo agio. A questo punto porta l’attenzione sul tuo corpo e senti in che modo è disposto nello spazio, come tocca la sedia o il letto. Respira con tranquillità, immagina che l’aria che inspiri distenda le tensioni e che l’aria che espiri le porti fuori di te. Appena avverti il corpo diventare più leggero, sempre a occhi chiusi comincia a immaginare.
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NEI MOMENTI DIFFICILI FAI COSÌ L’ansia va accolta e compresa. Questa è l’unica strada per curarla davvero. Ma ci sono situazioni di vita, immodificabili quantomeno per un certo periodo, che procurano un’ansia che non è possibile far passare, situazioni nelle quali un’atmosfera minacciosa o un evento drammatico mettono in allerta tutto il nostro essere: può essere una contingenza economica spiacevole, o la malattia di un familiare. Si può dire anzi che in questi casi non provare alcuna ansia sia patologico e riveli un distacco dalla realtà. Se però questo tipo di ansia si “deposita” su un soggetto già ansioso per natura, rischia di portarlo a livelli di stress così elevati che alla fine non riesce ad affrontare la situazione specifica, oppure lo fa ma con un enorme dispendio energetico e comunque occupandosi principalmente della sua reazione psicologica. Ecco dunque la necessità di imparare a convivere con l’ansia dovuta ad alcune situazioni “obbligate”, togliendo quella inutile quota in più che può fare grossi danni e spingerci nel tempo a crisi più acute.
è la tua fantasia 3
Non ti ricordavi così, sei tranquillo e ti vedi rilassato, invulnerabile rispetto a pesi e responsabilità. Il tuo rifugio ti protegge e ciò che stai guardando è il tuo lato felice e sereno, che non è perso: c’è ed è lì. Resta nel tuo rifugio, nella stanza della tranquillità, e ti vedi ancora, adesso sei più grande, e stai vivendo un’altra scena: questa volta sei curioso, divertito, intraprendente. Osservati, percepisci la forza che ti infonde questo nuovo volto che avevi dimenticato: calma il cuore, senti un tepore che viene dal passato e si ferma nel presente. n
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