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Quante persone ne soffrono?
from Riza Dossier
Si pensa che solo nel nostro Paese il problema riguardi almeno 3 milioni di individui, soprattutto donne. I dati però non sono precisi perché manca un registro nazionale dei pazienti e, quindi, il calcolo viene effettuato su medie statistiche
el nostro Paese manca un registro dedicato grazie al quale è possibile effettuare un conteggio preciso su quanti siano i pazienti affetti da fi bromialgia. Di conseguenza, se vogliamo procedere a una stima, ci dobbiamo rifare a studi epidemiologici e a proiezioni statistiche basate su di essi. Nel 2005 è stata effettuata una ricerca internazionale su un totale di 3000 persone reclutate a gruppi di 1000 tra Italia, Francia e Portogallo. Questi volontari dovevano presentare sintomi assimilabili a quelli della FM in modo da effettuare diagnosi N
e paragonare le rispettive incidenze di malattia. Il dato generale indicava che in Francia il problema coinvolgeva il 4,3% della popolazione adulta. In Portogallo il 6,1% e in Italia il 4,1%. Queste stime, unite ai dati dei centri reumatologici, ci fanno sospettare che solo nel nostro Paese, si giunga a un numero compreso tra i 3 e i 4 milioni di fi bromialgici.
Un disturbo al femminile La ricerca ha anche evidenziato un altro aspetto partico
Le donne ne sono colpite fi no a 20 volte di più rispetto agli uomini. Ma non se ne sa il motivo “ “ lare del problema: quello per cui le donne ne soffrono più degli uomini. Su mille donne italiane, 63 di esse sono affette da FM. Se invece prendiamo 1000 uomini, troveremo circa 3 casi. Non c’è ancora una spiegazione che possa dare conto di tale differenza, ma sono state fatte alcune ipotesi in proposito. Ecco la prevalente: la maggiore presenza di estrogeni e la ridotta presenza di testosterone sembra rendere le donne maggiormente sensibili al male di tipo muscolare e scheletrico, rispetto all’uomo. Si sa, infatti, che le sensazioni dolorose sono “mediate” (in positivo e in negativo) dall’assetto ormonale. Potrebbe però dipendere anche da un fattore di tipo psicologico: le donne possiedono in assoluto una maggiore capacità di ascolto riferita alle proprie sensazioni corporee. Queste sono poi enfatizzate dallo stress, altra caratteristica femminile dovuta al fatto che le donne si trovano spesso a dover affrontare il doppio ruolo di genitore prevalente e lavoratrici a tempo pieno. ■
IL DISTURBO SI PRESENTA IN TRE FASI DELLA VITA
Un altro aspetto interessante a proposito della fi bromialgia è il seguente: alcune indagini epidemiologiche hanno suggerito come ci siano alcune fasce di età in cui l’esordio della patologia è più frequente.
PRIMA FASCIA: 25/35 ANNI DI ETÀ In questa decade è concentrata la maggioranza delle prime diagnosi di FM, specialmente a carico di giovani donne che si trovano ad affrontare cambiamenti signifi cativi nel corso dell’esistenza, come il primo impiego fi sso, il matrimonio o la prima gravidanza.
SECONDA FASCIA: 45/55 ANNI DI ETÀ Una impennata di casi si ha anche a ridosso dell’età menopausale, anche se va chiarito da subito come la menopausa stessa non sia la causa diretta della FM.
TERZA FASCIA: 65/75 ANNI DI ETÀ Negli ultimi tempi ci sono sempre più diagnosi di FM in questa particolare decade di vita. Una possibile spiegazione di ciò può essere la seguente: dato che oggi abbiamo più strumenti per riconoscere e diagnosticare il problema, può essere che vengano intercettati casi più “antichi” ma mai riconosciuti come tali in precedenza.
LA FM COLPISCE ANCHE I PIÙ GIOVANI? Questa patologia non è di stretto interesse pediatrico. Tuttavia alcune indagini suggeriscono come ci siano alcuni casi precoci, che possono partire in età prepuberale o puberale. Si tratta comunque di una larga minoranza anche se va in ogni caso tenuta sotto osservazione.