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Infl uisce anche sulla psiche?
from Riza Dossier
La fi bromialgia si riconosce anche per i suoi effetti sulla vita emotiva e sul tono dell’umore. Trattando i sintomi fi sici si ha anche un miglioramento della mente
a relazione tra psiche e fi bromialgia è un argomento molto dibattuto. Per molto tempo, infatti, tutti i sintomi del problema venivano genericamente attribuiti a una forma di depressione e a una enfatizzazione eccessiva di disturbi banali. La realtà è invece più complessa e l’inquadramento diagnostico del paziente affetto da FM deve tenere conto di alcune diffi coltà di carattere psichico e cognitivo che risultano molto diffuse e tipiche della malattia. L
La cosiddetta “fi bro-fog”
Con “fi bro-fog” si intende un senso di annebbiamento, scarsa lucidità e determinazione che accompagna il paziente fi bromialgico. Il termine fog, in inglese, signifi ca “nebbia” e ci fa facilmente comprendere come, in questi pazienti, venga meno la capacità di dirigere al meglio le energie e le risorse psicofi siche. La parola fog esprime anche bene una sensazione di ovattamento e minore sensibilità percettiva, che è altrettanto diffusa; pertanto il termine è molto adatto per descrivere i termini del disagio cognitivo accusato da questi pazienti.
Nel paziente affetto da FM il disturbo non inizia con un calo dell’umore. La sofferenza della psiche è una conseguenza “ “
C’È UNA CONTROPROVA ANCHE A LIVELLO TERAPEUTICO
Che l’ansia e la depressione nei pazienti affetti da FM siano una conseguenza del disturbo e non la causa è facilmente verifi cabile anche studiando l’effetto delle terapie che vengono prescritte. I pazienti realmente affetti da fi bromialgia non “rispondono” in maniera soddisfacente ai farmaci ansiolitici e antidepressivi, mentre il loro stato ansioso e di demoralizzazione si allenta (fi no a scomparire, nei casi meglio trattati) quando l’inquadramento diagnostico è corretto e vengono attuate tutte le modifi che (comportamentali, alimentari e in generale di stile di vita) che possono aiutare il paziente a stare meglio.
Ne risente la memoria Quando parliamo di fi bro-fog, una delle facoltà che risultano più penalizzate, in termini di effi - cienza, è la memoria. Smemoratezza, scarsa accuratezza nell’osservazione dei dettagli, confusione di nomi e situazioni costituiscono un’alterazione del comportamento che ha ripercussioni sul lavoro e sulle varie attività che richiedono concentrazione e rapidità decisionale.
Non si tratta di una forma depressiva Quando abbiamo accennato alla errata interpretazione della fi bromialgia come conseguenza di un disturbo di tipo ansioso e depressivo
lo abbiamo fatto in relazione a una serie di studi approfonditi e valutazioni oggettive. Il paziente affetto da FM, all’esordio dei suoi disturbi, non è ansioso e non porta in sé le caratteristiche comportamentali del depresso. I disturbi dell’umore, quando compaiono, sono invece di tipo reattivo e, quindi, susseguenti alla comparsa dei sintomi fi sici. Che la qualità di vita del fi bromialgico non trattato sia tale da causare ansia e depressione è possibile, ma questi disturbi sono la conseguenza e non la causa della FM. Si tratta di una situazione simile a quanto accade ai pazienti affetti da un altro disturbo che ha molte analogie con la fi bromialgia: la sindrome da stanchezza cronica o CFS. ■
ANCHE LA MANCANZA DI DIAGNOSI GENERA INCERTEZZA E ANSIA
Un altro aspetto importante e da non sottovalutare è il seguente: nel lungo periodo in cui il paziente si trova a sostenere analisi che non danno esito, e nel peregrinare tra specialisti, può sviluppare una forma depressiva che può complicare la situazione psichica. Piano piano può infatti farsi largo la convinzione, errata ma non ingiustifi cata, che non ci sia modo di uscire da questa situazione e che il dolore e la fatica siano destinate a divenire condizioni costanti. Qui può davvero instaurarsi una forma depressiva (da demoralizzazione) che complica ulteriormente tutto il quadro diagnostico e terapeutico.